Produzione primaria

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Produzione primaria
Produzione Primaria:
Buone Pratiche Agricole
Buone Pratiche di Lavorazione
A cura del Gruppo Dipartimentale Agricoltura
Gruppo Dipartimentale Agricoltura
Maria Francesca Pandolfini
Marina Fridel
Oscar Tani
Luciano Nipote Fus
Barbara Branzanti
Vincenzo D’Altri
Marco Iavarone
Arcangela Sampaoli
Paride Tisselli
Gabriele Titi
Manuela Zavalloni
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SOMMARIO
I. PRIMA DELLA COLTIVAZIONE
Selezione del terreno
Impiego fertilizzanti
II. COLTIVAZIONE
Fertilizzanti
Animali
Igiene e salute dei lavoratori
Sicurezza dei lavoratori
Fitosanitari
Irrigazione
III.RACCOLTA
Intervalli di sicurezza
Raccolta dei prodotti
Igiene e salute dei lavoratori
Sicurezza dei lavoratori
IV. MANIPOLAZIONE POST RACCOLTA
Igiene e salute dei lavoratori
Sicurezza dei lavoratori
Acque di lavaggio
Confezionamento
Trasporto e refrigerazione
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Buone Pratiche Agricole
Finalità:
Ridurre
la contaminazione da parte dei patogeni durante la
produzione e la raccolta dei prodotti freschi
Garantire
la rintracciabilità dei prodotti
Ridurre
l’impiego dei fitosanitari
Garantire
un comportamento responsabile nei confronti della salute e
sicurezza dei lavoratori
Minimizzare
gli impatti dannosi sull’ambiente
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LA PREVENZIONE DEI RISCHI INIZIA PRIMA
DELLA COLTIVAZIONE
SELEZIONE TERRENO
Ö Scegliere terreni che non siano stati adibiti a pascolo.
Ö Considerare la qualità e la quantità dell’acqua impiegata per l’irrigazione
Ö Valutare la struttura e le condizioni del terreno da coltivare,la presenza nel fondo in coltivazione di: pendenze,
fossati, buche, sporgenze, ostacoli di varia natura, che possano essere fonte di rischio per l’operatore, nel successivo
impiego di macchinari.
IMPIEGO FERTILIZZANTI
Organici /Inorganici
I fertilizzanti sono di natura organica (es. letame) e di natura inorganica (chimica). I fertilizzanti organici possono
essere utilizzati allo stato fresco oppure sottoforma di pallett, pertanto la valutazione delle buone pratiche relative
alla conservazione ed utilizzo varia a seconda di queste tipologie.
Ö Prevedere lo stoccaggio dei fertilizzanti organici in aree esterne rispetto ai fondi da trattare
ÖPrevedere lo stoccaggio dei fertilizzanti inorganici e misti in aree coperte, asciutte e sollevati dal
terreno, lontano dalle case o comunque non in ambienti di stoccaggio promiscuo di alimenti. Valutare il rischio di
infiammabilità e di esplosione di alcuni fertilizzanti chimici e organici (produzioni di gas a concentrazioni
pericolose)
Ö Valutare i possibili rischi correlati a vapori di ammoniaca, diffusione di polveri e insetti, nonché esalazioni
di altre sostanze di tipo chimico o rischi di natura meccanica per gli addetti alle operazioni di carico/scarico, anche
con riferimento alla presenza simultanea di più persone.Predisporre una procedura operativa.
Ö Acquisire la scheda tossicologica o di sicurezza del fertilizzante, nel caso in cui non si utilizzi un
fertilizzante organico di propria produzione.
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Ö Applicare ogni disposizione prevista nella scheda tossicologica o di sicurezza del prodotto e comunque
adottare misure protettive delle vie respiratorie e dell’apparato digerente evitando il contatto cutaneo.
Ö Trasportare i fertilizzanti adottando tutte le cautele utili e necessarie ad evitare contaminazioni ambientali.
Ö Scaricare i fertilizzanti per l’impiego lontano dai fossi
Ö Utilizzare sistemi di carico/scarico dei fertilizzanti idonei e sottoposti a regolari programmi di manutenzione.
Ö Documentare i programmi di manutenzione dei macchinari adibiti all’applicazione dei concimi. I macchinari
adibiti all’applicazione devono essere mantenuti protetti.
Ö Fertilizzare due settimane prima di seminare le colture, per le applicazioni svolte in periodo primaverile.
Ö Annotare in un registro il numero di concimazioni, le date e il tipo di concime utilizzato.
Ö Per le coltivazioni in serra è necessario predisporre una formazione specifica per gli operatori addetti alla
procedura di concimazione.
COLTIVAZIONE
FERTILIZZANTI
Ö Verificare le modalità d’impiego.
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ANIMALI
Ö Non consentire il pascolo agli animali in prossimità dei campi coltivati .
Ö Controllare che animali in genere, non abbiano accesso e circolino liberamente nelle aree coltivate
IGIENE E SALUTE DEI LAVORATORI
Ö Prevedere la presenza di servizi igienici (fissi o mobili) e locali da adibirsi a luogo di riposo e spogliatoio .
Ö Mantenere i servizi igienici in condizioni di pulizia e disinfezione rifornendoli di detergente e di idonei
asciugatoi.
ÖEffettuare la vaccinazione antitetanica di tutti gli addetti agricoli ( obbligatoria )
Ö Prevedere la presenza di un pacchetto di medicazione o di una cassetta di pronto soccorso.
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Ö Indossare cuffie o tappi antirumore nell’impiego di macchine agricole.
Ö Utilizzare mascherine antipolvere del tipo usa e getta e idonei occhiali, nei lavori che comportano esposizioni a
polveri generiche( es. terreno, ghiaia, granaglie,fieno, paglia ecc. ).
SICUREZZA DEI LAVORATORI
Ö Impiegare macchinari agricoli che siano stati sottoposti a verifica di idoneità sotto il profilo della sicurezza,
mediante l’eventuale collaborazione di un tecnico specializzato in materia di sicurezza.
Ö Non trasportare mai persone a bordo di mezzi agricoli in posizione precaria o su rimorchi non muniti di
idonee strutture protettive.
Ö In caso di lavorazioni su terreni in pendenza effettuati mediante mezzi agricoli, seguire le seguenti
indicazioni generali :
( Lavorare lungo le linee di massima pendenza.
( Mantenere sempre a monte le attrezzature trasportate.
( Non disinserire mai la marcia e non procedere per inerzia in discesa.
Ö Valutare scrupolosamente il fondo in coltivazione: terreno fangoso, pendenze, fossati, buche, sporgenze,
ostacoli di varia natura per evitare possibili ribaltamenti dei mezzi.
Ö Adottare le necessarie misure preventive per neutralizzare il rischio infortunistico.
IRRIGAZIONE
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Ö Identificare la provenienza dell’acqua di irrigazione valutandone la qualità secondo il seguente schema e
considerando la necessità di ridurre al minimo il rischio:
acqua dell’acquedotto Æ rischio molto basso
acque di falda trattata Æ rischio basso.
acque di falda non trattata Æ rischio medio
acque superficialeÆ rischio alto
Ö Controllare stagionalmente i parametri microbiologici se proviene da acqua superficiale ed in particolare se
proveniente da acque di rischio medio alto seguire i seguenti accorgimenti:
( usare filtri o letti di sedimentazione per migliorare la qualità dell’acqua .
( considerare che l’acqua da nebulizzare sulle colture ortofrutticole non soggette di norma a cottura, deve
comunque possedere qualità di acqua potabili
( registrare e conservare i test effettuati sull’acqua.
Ö Preferire sistemi di irrigazione per gocciolamento, per ridurre il ristagno di acqua nel terreno oppure sistemi
di subirrigazione
FITOSANITARI
Ö Dotarsi di una planimetria dell’area coltivata, identificando le aree trattate
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ÖRegistrare su un apposito registro le attività di trattamento con i prodotti fitosanitari annotando le singole
applicazioni. In particolare devono essere riportati:
( Il nome e la varietà della coltura trattata.
( L’avversità che ha reso necessario il trattamento.
( La data di semina, trapianto, inizio fioritura e raccolta.
( La data esatta dell’applicazione.
( Il nome commerciale e le dosi delle sostanze impiegate.
( Il nome dell’operatore responsabile dell’applicazione del fitofarmaco.
( Il macchinario utilizzato e metodo di trattamento eseguito.
Ö Scegliere il fitofarmaco necessario alla difesa delle colture, in funzione dei seguenti criteri:
( all’effettiva esigenza,in relazione all’effettivo fenomeno nocivo che giustifica il suo impiego,
( all’inesistenza di prodotti alternativi di minor pericolosità per l’ uomo e per l’ambiente,
( al minor impatto ambientale conseguente all’uso del prodotto.
Ö Verificare con il proprio tecnico o rivenditore di fiducia se i prodotti fitosanitari in giacenza, possono essere
ancora impiegati o abbiano subito modifiche relative all’autorizzazione per il loro impiego
ÖApplicare, ove tecnicamente possibile ed economicamente conveniente, tecniche di lotta integrata, per es.
mediante impiego di insetti utili, contemporaneamente all’utilizzo moderato di presidi fitosanitari
ÖPreparare la miscela di fitofarmaco in luogo riparato e sicuro, ovvero isolato dalla presenza di persone, animali
e/o cose, alimenti
ÖApplicare il prodotto facendo sempre uso di dispositivi di protezione individuale ( D.P.I. ) consistenti in :
guanti, stivali, tuta integrale lavabile , maschera a facciale intero con filtro combinato per polveri e vapori organici
.
ÖConservare sempre una copia dell’etichetta completa della scheda di sicurezza e/o tossicologica del prodotto,
osservandone attentamente le relative prescrizioni e da esibire al personale medico in caso di contaminazione.
RACCOLTA
INTERVALLI DI SICUREZZA
Ö Predisporre chiare e semplici procedure e documentazioni che possano dimostrare il rispetto degli intervalli di
sicurezza per lo specifico prodotto trattato, ossia il tempo che deve intercorrere fra l’inizio del trattamento e quello
della raccolta
RACCOLTA DEI PRODOTTI
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ÖControllare che tutti i contenitori siano puliti e tenuti in buone condizioni.
ÖValutare che i prodotti non presentino terreno in eccesso e ove presente rimuovere lo stesso prima di
introdurre nei contenitori i prodotti da campo.
ÖAssicurarsi che i contenitori non siano troppo colmi e che i prodotti siano ben protetti da ammaccature o danni
di vario genere
ÖAssicurarsi di non introdurre nei contenitori materiale estraneo al prodotto (per esempio schegge di legno,
pezzi di plastica, effetti personali ecc.)
ÖRidurre le ammaccature dei prodotti durante la raccolta.
IGIENE E SALUTE DEI LAVORATORI
Ö Seguire le indicazioni relative alla attività di COLTIVAZIONE
SICUREZZA DEI LAVORATORI
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Ö Seguire le indicazioni relative alla attività di COLTIVAZIONE
Ö Nell’uso di scale seguire le seguenti indicazioni normative e procedurali :
( E’ vietato l’uso di scale in legno con pioli inchiodati sui montanti.
( Assicurare l’adesione al terreno delle scale a pioli durante il loro uso, per evitare l’eventuale scivolamento
( Appoggiare la scala su una superficie piana, solida, stabile e uniforme. Rispettando la pendenza della scala come
da disegno:
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( Fissare idoneamente la parte superiore della scala per impedire sbandamenti.
( Usare scale di lunghezza sufficientemente lunghe, tali da sporgere oltre il livello di arrivo.
( Salire e scendere con mani libere ed eventuali attrezzi con borsa a cintura e/o a tracolla .
( Non salire sulla scala a piedi nudi, con zoccoli, sandali o comunque con scarpe che non siano ben chiuse, o
recanti lacci sporgenti o prive di suola antiscivolo.
( Nella sosta sulla scala, posizionare sempre entrambi i piedi su un solo piolo o gradino, in modo uniforme e
parallelo rispetto al punto di appoggio.
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( Mantenere sempre i pioli o i gradini, puliti da residui di fango,erba,frutta ecc.
( Non salire e scendere con le spalle rivolte alla scala.
( Non salire e scendere recando carichi a spalla.
MODALITA’ DI CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI
Ö Raffreddare velocemente il prodotto per evitare la degradazione del prodotto.
Ö Conservare il prodotto ad una temperatura adeguata
Ö Non sovraccaricare le celle frigorifere
Ö Gestire e mantenere l’impianto frigorifero in condizioni di sicurezza, in relazione alla tecnologia applicata, al
fluido frigorigeno impiegato, nonchè allo stato di usura dei vari componenti dell’impianto stesso.
Ö Valutare che l’impianto elettrico installato sia rispondente allo stato dell’arte in relazione alla natura del fluido
frigorigeno impiegato (in caso di utilizzo di ammoniaca) nonché all’impianto frigorifero complessivamente
considerato, e sia puntualmente verificato ai fini della sicurezza, da parte di tecnico abilitato, nonché dall’organismo
supervisore deputato ai controlli periodici previsti .dalla norma
Ö Valutare che sia stato previsto uno specifico piano di intervento per le emergenze connesse a eventuali fughe
di fluido frigorigeno e/o incidenti in genere riguardanti l’impianto frigorifero, con coinvolgimento di personale
addestrato e dotato di specifici dispositivi personali di protezione.
Ö Prevedere che in una camera fredda non debba mai lavorare una persona da sola, e in caso di comprovata
necessità organizzativa, verificare lo stato di salute dell’ addetto, almeno ogni ora.
MANIPOLAZIONE POST- RACCOLTA
IGIENE E SALUTE DEI LAVORATORI
Ö Informare e formare gli addetti sugli aspetti relativi ai rischi microbiologici e l’importanza di un’igiene
accurata;
Ö Seguire le indicazioni relative alla attività di COLTIVAZIONE
SICUREZZA DEI LAVORATORI
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Ö Impiegare macchinari, impianti e/o attrezzature, che siano stati sottoposti a verifica di idoneità sotto il profilo
della sicurezza, ovvero che siano stati esaminati nell’ottica della valutazione dei rischi previste dal D.Lvo
626/94,mediante l’eventuale collaborazione di un tecnico specializzato in materia di sicurezza.
ACQUE DI LAVAGGIO
Ö Usare solo acqua potabile o a basso rischio per ogni attività di lavaggio dei prodotti.
Ö Utilizzare l’acqua pulita conservata in cisterne e/o contenitori puliti e sanificati, ricambiandola in modo
continuo e regolare.
Ö Per gli impianti che prevedono attività di potabilizzazione
( Monitorare i livelli di cloro, mantenendo un concentrazione idonea in relazione al tipo di prodotto, ovvero
tale da non superare i 150 ppm per i vegetali a foglia e i 500 ppm per le altre colture.
( Effettuare un’analisi batteriologica dell’acqua, nel punto di entrata dei macchinari di lavaggio, ad
intervalli non superiori a 12 mesi, allo scopo di accertare che la qualità dell’acqua di lavaggio sia conforme ai
parametri previsti .
CONFEZIONAMENTO
Ö Eliminare eventuali corpi estranei anomali quali pezzi di vetro, plastica, schegge di legno ecc.
Ö Eliminare ogni tipo di rifiuto e/o scarto dai luoghi di confezionamento;
Ö Pulire e sanificare giornalmente la zona di carico, la zona di stazionamento e tutte le superfici che vengono a
contatto con gli alimenti.
Ö Monitorare gli infestanti nell’area di confezionamento
Ö Vietare agli addetti di mangiare e/o fumare nell’ intera area di confezionamento;
TRASPORTO E REFRIGERAZIONE
Ö Controllare e pulire i mezzi di trasporto dei prodotti, prima di effettuare l’introduzione del carico .
Ö Sanificare il mezzo di trasporto, qualora in precedenza lo stesso mezzo sia stato impiegato per il trasporto di
animali.
Ö Nel caso di trasporto con cella refrigerata :
( Pre–refrigerare il cassone del mezzo prima di caricare il prodotto.
( Verificare sempre il corretto funzionamento dell’impianto di refrigerazione
( Prevedere un sistema che impedisca la chiusura accidentale degli sportelloni, ovvero la possibilità di apertura
della cella dal suo interno.
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Bibliografia
• Food Safety begins on the Farm.- A Grower’s guide
• EUREPGAP: punti di controllo e criteri di adempimento
• US FDA : Improving the safety and qualità of fresh fruit and
vegatables: a training manual for trainers
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