Con Determinazione del Direttore del Servizio tutela dell`atmosfera

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Con Determinazione del Direttore del Servizio tutela dell`atmosfera
Con Determinazione del Direttore del Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio -­‐ Direzione dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente n. 640 del 31 Luglio 2009, nell’ambito dei Fondi POR FESR 2007-­‐2013 -­‐ Asse IV, Obiettivo Specifico 4.1, è stato disposto il finanziamento di circa 4,5 Milioni di Euro per la realizzazione, ad opera del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, del Terzo Lotto -­‐ Primo Stralcio -­‐ dell’“Impianto di Trattamento dei rifiuti solidi urbani e valorizzazione raccolte differenziate a servizio dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Oristano” Nel Terzo Lotto – Primo Stralcio dell’Impianto di Trattamento avverranno le seguenti lavorazioni: 1. Linea di Trattamento e Valorizzazione Manuale per il controllo di qualità delle frazioni secche cellulosiche e plastiche, ivi comprese le necessarie operazioni di deferrizzazione e pressatura; 2. Linea per la Selezione Automatica della raccolta congiunta di plastica e lattine in metalli ferrosi e non ferrosi, comprese le necessarie operazioni di deferrizzazione e pressatura. 3. Sezione per la selezione ed il trattamento dei rifiuti ingombranti raccolti in modo differenziato. Le varie frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato saranno di norma conferite all’Impianto direttamente dai veicoli che effettuano il servizio di raccolta differenziata sul territorio. I mezzi in arrivo effettueranno le operazioni di pesatura e di registrazione utilizzando le strutture in corso di realizzazione con gli altri due lotti funzionali e, successivamente, opereranno lo scarico dei materiali negli appositi spazi presenti nella piattaforma di selezione/valorizzazione, che verranno indicati dal personale addetto alla gestione. Per quanto riguarda la selezione automatica della raccolta congiunta di plastica-­‐
lattine è prevista una sezione di separazione automatica seguita dalla selezione-­‐valorizzazione manuale in cabina di cernita, sezione in grado di ottenere le seguenti frazioni plastiche da avviare alla riutilizzazione o al recupero: PET trasparente, PET Azzurro; PET colorato, flaconi in PE, plastica in film da recupero, plastica in film da recupero energetico e scarti di vagliatura. Risulterà, pertanto, di fondamentale importanza nel processo di valorizzazione delle plastiche conferite attraverso la raccolta differenziata e, proprio per tale rilevanza, la Regione ha segnalato l’Impianto di Selezione e Trattamento in corso di realizzazione da parte del Consorzio Industriale in Località “Masangionis”, nel Comune di Arborea, quale piattaforma di riferimento COREPLA per la selezione delle materie plastiche per le Province di Oristano e Nuoro. 1 Proprio in ragione dell’ingresso nel Consorzio COREPLA, il Terzo Lotto dell’Impianto di Trattamento verrà modulato al fine di renderlo idoneo per la selezione delle 6 frazioni omogenee da destinare al riutilizzo richieste dal Consorzio COREPLA: contenitori (bottiglie) in PET incolore, in PET azzurrate, in PET colorate, flaconi in polietilene, sacchetti e film in polietilene, cassette e imballaggi misti a base plastica. Cosa è COREPLA COREPLA è il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica, nato con il Decreto Legislativo 22/97 (c.d. Decreto Ronchi) per organizzare la raccolta dei rifiuti di imballaggi in plastica, garantendone il recupero e l’avvio a riciclo, nell'ambito del c.d. "Sistema CONAI" (Consorzio Nazionale Imballaggi) che pone in capo alle imprese produttrici ed utilizzatrici di imballaggi la responsabilità e gli oneri per la corretta gestione ambientale degli imballaggi stessi a fine vita. Il COREPLA opera per il raggiungimento efficiente ed economico degli obiettivi
fissati dalle direttive europee che si sono succedute in materia di “recupero e riciclaggio”
intervenendo all’interno della “filiera della plastica” per:
•
coordinare il sistema industriale finalizzato al recupero e al riciclaggio degli imballaggi in plastica post-­‐consumo, al fine di garantire che i rifiuti d'imballaggio possano essere trasformati in nuovi prodotti; •
promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo delle tecnologie per il recupero di materia e di energia dai rifiuti d'imballaggio in plastica; •
supportare i Comuni nelle fasi di attivazione e di razionalizzazione dei sistemi di raccolta differenziata sul territorio locale e predisponendo campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini-­‐utenti ed alle giovani generazioni; •
coinvolgere i cittadini e le imprese rispetto agli obiettivi di riduzione del quantitativo dei rifiuti prodotti, di riutilizzo degli imballaggi usati, di riciclaggio e recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica. La raccolta differenziata inizia in casa quando il cittadino separa i rifiuti costituiti da imballaggi in plastica da tutti gli altri rifiuti (anche dalla plastica non/imballaggio!) per poi conferirli al servizio pubblico di raccolta differenziata organizzato dal comune. Per imballaggio si intende qualsiasi manufatto a perdere utilizzato per contenere i prodotti e le merci, per trasportarle e proteggerle quali, a titolo indicativo: •
le bottiglie dell’acqua minerale, delle bibite, del latte e delle bevande in genere; •
i flaconi dei prodotti per il lavaggio di biancheria e stoviglie; •
i flaconi dei prodotti per la pulizia della casa e della persona; 2 •
le vaschette e le buste per alimenti; •
i sacchetti della spesa; •
Il film d'imballaggio di uso sia domestico (ad esempio quello che raggruppa le sei bottiglie di acqua minerale) che industriale (ad esempio cappucci per pallettes). Gli imballaggi in plastica raccolti in maniera differenziata sono poi avviati a particolari impianti, i centri di selezione, che oltre ad eliminare le inevitabili frazioni estranee conferite per errore dagli utenti, raggruppano gli imballaggi in frazioni omogenee, effettuando una lavorazione indispensabile per la successiva attività di riciclo vero e proprio, dal momento che la plastica, per essere riciclata efficientemente rispondendo alle esigenze del mercato, deve essere quanto più omogenea: •
bottiglie in PET incolori; •
bottiglie in PET azzurrate; •
bottiglie in PET colorate; •
flaconi in polietilene; •
cassette; •
sacchetti e film in polietilene per imballaggio; •
imballaggi misti a base poliolefinica. In tal modo i rifiuti d'imballaggio in plastica, grazie alla raccolta differenziata e alla successiva selezione, si trasformano in veri e propri prodotti che vengono commercializzati da COREPLA tramite aste telematiche, pronti per alimentare un'industria del riciclo in continua crescita. Dal riciclo (lavaggio, macinazione, rigranulazione) si ottiene nuova materia prima con caratteristiche e prestazioni simili a quella del polimero vergine di provenienza petrolchimica, che viene poi utilizzata per produrre un infinito numero di nuovi oggetti. Ad esempio il PET riciclato viene utilizzato per produrre fiocco e fibra sintetica (imbottiture, ovatte, ma anche maglioni, “pile”, moquette) oppure per realizzare nuove lastre termoformabili (vaschette, blister, imballaggi). Il PE riciclato viene impiegato per la realizzazione di nuovi contenitori per detergenti oppure tappi, film per sacchi della spazzatura, pellicole per imballaggi, casalinghi e manufatti per l’industria. I diversi polimeri, possono essere lavorati insieme, dando forma a profilati di plastica riciclata “eterogenea”. Così si possono realizzare sedie e panchine, parchi giochi, recinzioni, cartellonistica stradale, arredi urbani e contenitori per rifiuti. Tutti gli imballaggi in plastica vengono comunque recuperati: ciò che non può essere riciclato meccanicamente, ossia gli scarti del processo di selezione, viene avviato al 3 recupero energetico per ricavarne elettricità e potere calorifico. Le potenzialità del riciclo degli imballaggi in plastica non è forse immediatamente percepibile, ma bastano forse questi pochi esempi concreti per rendere l'idea: •
con 10 bottiglie di plastica si fa un maglione (70% lana e 30% PET); •
con 20 bottiglie di plastica (PET) si fa una coperta in pile; •
con 67 bottiglie dell’acqua si fa l’imbottitura di un piumino matrimoniale; •
con 15 bottiglie di PET si fa una felpa in pile; •
con 11 flaconi del latte si fa un annaffiatoio; •
con 1 flacone di plastica si può tenere accesa una lampadina da 60Watt per un’ora e mezza; •
con 2 vaschette di plastica si può avere lo stesso potere calorifico di circa 42 grammi di gas metano. 4