La rosa nera | L`informazione libera
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11/01/2011 La rosa nera | L'informazione libera Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO martedì 11 gennaio Non più Occidente. L’islam adesso punta ai cristiani Col nuovo decennio il fanatismo islamico ha fatto un salto di qualità…di Marcello Veneziani Leggi... Editoriale Mostra 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Dissidi tra Berlusconi e la lega? Quale futuro attende l’Italia? Berlusconi e l’arte del non governo! "Sono vento..." La politica italiana oggi! Berlusconi vince anche alla Camera, e blocca il diluvio! In una intervista a Studio Aperto, il Cavaliere di Arcore oggi ha detto che solo chiacchiere al Mostra Sport Tag Per Berlusconi il 14 Dicembre è veramente il giorno della fine? 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Calciomercato 2010/2011 – Secondo Atto. Il fair play finanziario, un bluff venduto per miracolo e salvezza calcistica Il 2010 sorride al Napoli. Ma il 2011? A tu per tu con Diego Armando Maradona jr. Una panoramica sui più importanti movimenti delle squadre della massima serie... Mostra Politica Tag Vento di terra in una sera…’e Maggio. 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Si voterà in Primavera? Che ne pensa Bossi? Vendola: Le affabulazioni di un mercante di chiacchiere! Fiducia al governo! La Waterloo di Bocchino! Si voterà in Primavera? Che ne pensa Bossi?.. Attualità Mostra Tag Sarà Di Pietro che salverà il Cavaliere? 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Il giornalismo italiano oggi Il narcisismo digitale: specchiarsi nel web http://www.larosanera.it/ Tag 1/3 11/01/2011 La rosa nera | L'informazione libera L’inutilità della piazza nell’era della “Terza Repubblica” Quando la notizia si perde tra propaganda politica, romanzo da due soldi e esaltazione dello spettacolo... Ritrovaci su Facebook Cambiare l’educazione per cambiare il mondo La Rosa Nera Ti piace. Non mi piace più Nei, chi ne ha molti invecchia meno La Rosa Nera E' uscito il numero 8. Correte a leggerlo 04 gennaio alle ore 19.38 Mostra La Nera 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Morgan scrive a Napolitano Perché l’emergenza rifiuti a Napoli non avrà mai fine Mostra 0 04 gennaio alle ore 19.38 Sarah Scazzi: una morte spudorata al servizio dei mass media La Rosa Nera Il nuovo articolo del Direttore sezione Sport Marco Branca | 5 | 10 | 15 Tutti gli Articoli Dieta e donna, dall’ingurgito compulsivo ai sensi di colpa Tag G iuseppe A ndrea G iuliana A ntonio O rsola M arco C aterina E nrico Diego E miliana Dipendenza sessuale è donna, paura dell’intimità affettiva Violenza sulle donne, da stalking a omicidio: il bilancio di un anno Attenzione alle diete post-Natale. I disturbi alimentari sono la spia d’allarme per un disagio sociale... P lug-in sociale di F acebook Inedito Jacko 0 | 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Da Star Wars a Tron Legacy Oasis V.S. Beady Eye Quando una composizione geniale o un paio di canzoni giuste rendono un film da normale a leggendario... I dischi più attesi del 2011 Tag BUM! BUM! BUM! FABBRICARIA! Mostra Cinema Calciomercato 2010/2011 – Secondo Atto | La rosa nera La Rosa Nera piace a 107 persone Articoli Capodanno total look: dal Glam Rock all’animalier e all’abito riciclato Mostra Dissidi tra Berlusconi e la lega? Quale futuro attende l’Italia? | La rosa nera www.larosanera.it L'informazione libera A “Vele” spiegate verso il cambiamento Ultimo Articolo Piano e Forte La Rosa Nera Il nuovo editoriale del numero 8 de La Rosa Nera. Correte a leggerlo Psicoterapeuta accusato di violenza sessuale Morgan scrive al Presidente della Repubblica per richiedere aiuto affinché egli possa rivedere sua figlia... 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Napoli: la belle “indifférente” “Te piace ‘o Presepe?” Mostra Economia Tag | 0 5 | 10 | 15 Articoli Ultimo Articolo Tutti gli Articoli Tag Il problema assicurazione nell’Agro Aversano (e non solo) Pensioni: nuova disciplina normativa Ecco perché i premi assicurativi costano tanto cari... Annunci Google Napoli Mazzo Di Rosa Tremonti Fiori Rosa TradeTang.com/Guitar/ LINEA DI CONFINE LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 Annunci Google THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/ 3/3 11/01/2011 Dissidi tra Berlusconi e la lega? Quale … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Dissidi tra Berlusconi e la lega? Quale futuro attende l’Italia? MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 17:47 Sezioni Attualità NESSUN COMMENTO Cinema In una intervista a Studio Aperto, il Cavaliere di Arcore oggi ha detto che “Sono solo chiacchiere al vento, non c’è nulla di vero. La maggioranza e il governo sono solidi e capaci. Io sono sicuro che entro la fine di gennaio in Parlamento ci saranno condizioni per consentirci di portare a termine la legislatura e di portare a termine il programma. L’Italia ha b isogno di tutto, tranne che di elezioni anticipate: ha b isogno di stab ilità è continuità. Stiamo preparando tre interventi b andiera: uno sulla cultura e la ricerca; uno sui giovani e uno sulla sicurezza dei cittadini – ha aggiunto Berlusconi – Il governo ha lavorato e continuerà a lavorare per esserlo a pieno titolo, stiamo varando importanti riforme in molti settori, come il federalismo fiscale, la sicurezza dei cittadini, il piano per il Sud, la riforma della giustizia, il fisco. E poi lavoreremo a un programma di interventi strategici per la modernizzazione del Paese già decisi, avviati e in parte realizzati che vanno completati nel corso della legislatura; ne cito alcuni: il piano case, gli investimenti infrastrutturali, la semplificazione, la digitalizzazione della Pub b lica Amministrazione, la lib eralizzazione, il piano per il nucleare, la promozione della b anda larga, la riforma del Patto di stab ilità, l’accelerazione dei pagamenti delle Pub b lica Amministrazione”. E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Per quanto riguarda i giovani il Cavaliere ha confermato che presto l’Italia tornerà ad essere un paese per giovani. “Anche perché nessun governo ha mai fatto così tante cose per i giovani”. “La competizione tra le economie di tutto il mondo, che va sotto il nome di glob alizzazione, ci impone di metterci al passo con i camb iamenti e sollecita innovazioni in tutti i settori. Per fortuna nostra l’Italia è ancora una dei primi Paesi al mondo per forza economica e quindi il governo ha lavorato e continuerà a lavorare affinché continuiamo ad esserlo a pieno titolo, sempre nella democrazia e nella lib ertà”. Sulla opposizione ha espresso le solite opinioni, ribadendo che si esprime solo attraverso stupidaggini e dopo aver ripetuto gli indici sul consueto gradimento (56,6%), ha letteralmente detto che è stato aiutato da “una squadra di ministri giovani e motivati mentre c’è una opposizione che dob b iamo sopportare, senza idee e senza leader che sa dire solo stupidaggini e sa solo calunniare e ingannare”. “L’Italia ha b isogno soprattutto di stab ilità e continuità nell’azione di governo, lo chiedono tutti i protagonisti più importanti della nostra società, dall’industria alla Chiesa Cattolica, vuol dire che questa è una richiesta davvero fondata. Tutti ci chiedono di fare ogni sforzo per evitare le elezioni anticipate”. Infine ha detto che se gli daranno il tempo si continuerà sullaa via già tracciata, continuando “con le scelte già compiute dal nostro governo, grazie alle quali gli effetti della crisi sono stati meno dolorosi rispetto ad altri Paesi. Ab b iamo saputo tenere conti pub b lici in sicurezza senza aumentare le tasse, ab b iamo tutelato la coesione sociale e i posti di lavoro mettendo in campo risorse senza precedenti per la cassa di integrazione, difeso risparmi pensioni e stipendi che in media sono saliti più dell’inflazione”. In conclusione una visione ottimistica che dimentica che la disoccupazione giovanile derivante dal precariato, nel nostro Paese è tra le più alte d’Europa e che la percentuale dei non occupati è la prima in assoluto. Personalmete non sono cosi ottimista sul prossimo futuro di questa nostra nazione, l’unica cosa certa è che almeno questa arte del non governo dell’uomo di Arcore riesce ancora a rabbonire la maggioranza degli italiani, ci fa credere di non essere gli ultimi; gli altri invece, cominciando dal rubicondo Prodi oltre alla miseria ci davano anche un senso di angoscia e panico quotidiano che mi facevano sentire misteriosamente colpevole e perseguitato dagli spettri del presente, come l’omino dell’Urlo di Munch. Sentirsi un poco ottimisti in tempi cosi difficili non è certo una brutta cosa! Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 17:47 and is filed under Editoriale. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) http://www.larosanera.it/?p=1350 1/2 11/01/2011 Calciomercato 2010/2011 – Secondo … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Calciomercato 2010/2011 – Secondo Atto. Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 18:11 NESSUN COMMENTO E’ Gennaio. Il Babbo CalciomercatoNatale comincia a portare i suoi doni alle varie squadre ed il valzer dei nomi degli atleti ricomincia incessante: si aprano le danze allora. Il Milan è scatenato in entrata ed in uscita. Dentro Fantantonio Cassano fuori Ronaldinho. Uno scambio equo, quasi alla pari. Il talentino barese, scaricato dal suo ex presidente Garrone che non gli ha saputo perdonare l’ennesima “cassanata”, ha trovato rifugio a Milanello dove Allegri avrà i suoi grattacapi nel gestire due teste calde quali Ibrahimovic e lo stesso talento di Bari vecchia. Come andrà a finire? Non si sa, quel che è certo è che Ronnie invece vuole tornare all’ovile, nella squadra che tanti anni fa tradì e con cui ora vuole ricucire lo strappo. Un perdono che dovrebbe costare al presidente del Gremio circa 8 milioni di euro (Galliani sembra inflessibile e non vuole scendere al di sotto di questa cifra). Nelle ultime ore si è anche saputo di un interessamento in extremis dell’Inter, ma il dentone fuoriclasse brasiliano ha una clausola per cui non può trasferirsi in altre squadre italiane. Peccato per il nuovo arrivato Leonardo che però sotto l’albero si trova il suo primo regalo: Ranocchia. Il calciatore ex Genoa e Bari va a sostituire una lacuna fondamentale nella difesa dei nerazzurri lasciata dall’argentino “The Wall” Samuel. Il calcio è strano: un allenatore (Benitez) che chiedeva rinforzi e che ha preso per mano una squadra che nessuno voleva in quel momento (l’Inter aveva appena compiuto il triplete) non veniva accontentato, mentre uno nuovo che arriva (Leonardo) e che in teoria dovrebbe essere odiato (calcisticamente parlando) per i suoi trascorsi milanisti, viene subito viziato con nuovi calciatori per completare e migliorare ulteriormente la rosa. La Roma ha ceduto Baptista al Malaga monetizzando risorse che dovrebbe reinvestire sul mercato anche se i problemi con Unicredit continuano a incidere in maniera imponente sulle sorti giallorosse. Inoltre si vocifera che lo spogliatoio non sia più con Ranieri, probabilmente la società si troverà a fine anno a dover decidere se continuare con questa gestione o meno, oppure fare una piccola rivoluzione in casa. Il Napoli dal canto suo ha già fatto un acquisto, come ama definirlo il presidente De Laurentiis, “prospettico”, prendendo Federico Fernandez di cui tanto ci aveva parlato bene anche Diego jr. qualche settimana fa in un intervista proprio su La Rosa Nera. Altri colpi si aspettano dalla società azzurra che pare abbia quasi chiuso con lo svizzero Gokhan Inler e la trattativa, a quanto emerge anche dalle dichiarazioni di Fabio Rossitto (allenatore giovanili Udinese) a Radio Goal, è quasi conclusa. Da sistemare resta la difesa, ed ecco che allora si fanno i nomi di Mimmo Criscito e Miguel Britos. Il primo sicuramente molto più gradito alla piazza rispetto al secondo, ma i costi dei cartellini sono decisamente diversi. In ultima analisi c’è il dilemma decennale del viceLavezzi che non si sa se arriverà e quando. Lucarelli è rientrato e vuole spazio, sembra improbabile che la società azzurra si muova quindi in questo senso. La Lazio si sta muovendo per una punta di peso e l’ipotesi Santa Cruz rispunta in modo prepotente. L’ingaggio sembra la difficoltà principale, ma sembra che la coppia Lotito Tare stavolta faccia sul serio portando a termine una trattativa che dovrebbe dare all’esperto Mister Reja la tanto agognata punta. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who La Juventus è alla finestra ed è alla costante ricerca di una punta nonostante abbia in casa un attaccante che ha già fatto nove gol (Fabio Quagliarella), ma è ormai evidente la tendenza degli ultimi anni in Italia: se i calciatori non finiscono per “ao” “inho” o “ic” non sono “cool” e quindi non adatti alla causa. La Sampdoria ha fatto il suo buon colpo prendendo in prestito Macheda dal Manchester United, proprio per sostituire Antonio Cassano, mentre la Fiorentina è ormai persa nel limbo di centro classifica. I Della Valle meditano rivoluzione, ma la rivoluzione non si fa dal proprio divano o dal proprio letto, non nel calcio almeno. Marco Branca A Marco Branca, Briony Tallis e altri 2 piace questo elemento. Non mi piace più This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 18:11 and is filed under Sport. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) http://www.larosanera.it/?p=1358 1/2 11/01/2011 Si voterà in Primavera? Che ne pensa … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Si voterà in Primavera? Che ne pensa Bossi? Sezioni MERCOLEDÌ, 05 GENNAIO 2011 09:34 Attualità NESSUN COMMENTO Dopo la cena di ieri sera il cielo si è nuovamente rasserenato sulla ondeggiante legislatura, già ieri pomeriggio alla domanda il Senatùr aveva risposto: “Con questo sole direi di no”, poi aveva ribadito il suo NO fermo all’imbarco di Casini sulla scialuppa della maggioranza: “non è possib ile, sareb b e una continuazione della palude romana”. E poi il quoziente familiare “lo ab b iamo già messo”, ha tagliato corto. L’incontro con Tremonti è servito a rafforzare nella mente del leader leghista la convinzione che Berlusconi è determinato a rafforzare a tutti i costi la maggioranza e remare in direzione opposta rovinerebbe i rapporti con il Cavaliere. Bossi sa altrettanto bene che un risultato imprevisto alle elezioni potrebbe accelerare non solo la successione berlusconiana, ma anche la propria. La sintesi della serata è stata: “Tremonti b asta e avanza” quando è stato interpellato sull’assenza del premier. E ha confermato la fedeltà a Palazzo Chigi anche del ministro dello scacchiere: “Tremonti non fareb b e mai uno scherzo, uno sgarb o a Berlusconi”. Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who “Sono ottimista di natura, so che il federalismo lo porto a casa e quindi tutto il resto lo metteremo a posto”, ha aggiunto. Quindi nessun gelo nei rapporti con il Cavaliere, anzi: “Il freddo è nelle vostre teste”, gli ha fatto eco Roberto Calderoli interpellato dai cronisti. Il fatto che pure ieri il Senatùr abbia ripetuto che “il premier è Berlusconi” è solo la fotografia della situazione attuale. Il federalismo passerà anche perché il Pd ha paura delle elezioni anticipate. Io invece credo che non si voterà se non alla fine della legislatura per un motivo molto semplice, la pensione con la nuova normativa matura solo dopo almeno cinque anni e tra i signori che ci rappresentano indegnamente ve ne sono alcune centinaia che se si dovesse andare a votare non verrebbero più beneficiati dalla fortuna e quindi tornerebbero al paese natio e all’oblio della dimenticanza senza nemmeno un vitalizio, che nel caso in specie sarebbe di almeno 5000 euro. Questa è la verità altro che Bossi e i suoi proclami! Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. This entry was posted on mercoledì, gennaio 5th, 2011 at 09:34 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website INVIA http://www.larosanera.it/?p=1386 1/2 11/01/2011 Il giornalismo italiano oggi | La rosa n… Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Il giornalismo italiano oggi Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 17:05 NESSUN COMMENTO Qualche tempo fa, navigando in Internet, mi imbattei in una commovente lettera di risposta, pubblicata su un Grande Giornale Nazionale da un Grande Giornalista Italiano, a un giovane di belle speranze che aveva scritto alla redazione confidando il suo sogno di diventare giornalista e chiedendo consigli in merito. La risposta del Grande e Arrivato Giornalista in questione, comodamente ancorato alla sua calda poltrona, di cui ora non ricordo il nome, suonava più o meno così: anche se difficile, anche se teoricamente impossibile, non bisogna mai rinunciare ai sogni, perché se uno ci crede davvero prima o poi i sogni si avverano. Un’immagine romanticamente piena di speranza, non c’è dubbio. Un appello accorato che invita i giovani a lottare con perseveranza per raggiungere i propri obiettivi, a non lasciarsi scoraggiare dai fallimenti e dai rifiuti, dalle prevaricazioni dei potenti e dalle vittorie degli incompetenti con qualche conoscenza “in alto”, perché se c’è talento prima o poi verrà pure l’affermazione. Già, il talento. Un requisito fondamentale per emergere. Eppure chissà perché oggi tanti giovani talentuosi si vedono in mezzo a una strada. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who In cosa consiste secondo voi il talento di un giornalista? Nel fiuto per la notizia? Sicuramente. Nella predisposizione al sacrificio (intellettuale ed economico)? Anche. In una discreta capacità di scrittura? Indubbiamente. Ma la caratteristica che maggiormente dovrebbe contraddistinguere un buon giornalista è la capacità di pensare con la propria testa. “Argomentare” viene immediatamente dopo “informare” nella scala di valori e compiti di un giornalista. E argomentare significa non perdere mai di vista il proprio spirito critico. Come affermava Edgar Monroe: “Non importa chi dà la notizia per primo, importa chi la spiega meglio. Non importa lo scoop del giornalista, b ensì saper b ene spiegare al lettore che cosa è successo”. Un consiglio che è diventato utopia nei tempi moderni. Oggigiorno le priorità del giornalismo (italiano) sembrano rovesciate: in una società globalizzata e consumistica, anche la notizia passa subito di moda. L’approfondimento è un gadget non più necessario, relegato ai margini di talk show che mirano piuttosto alla spettacolarizzazione della cronaca e alla vittimizzazione dei suoi protagonisti, oppure a editoriali politici dai toni decadenti e nostalgici, carichi di metafore romanzate che poco hanno a che vedere coi fatti. Quello che conta è colpire, affascinare, stupire, indignare il pubblico. Non scuotere le coscienze, ma infiammare gli animi di sentimenti primordiali, segnando una netta linea di demarcazione tra buoni e cattivi, in cui non c’è più spazio né per la riflessione né per la costruzione di un’opinione da parte di chi legge. Né tantomeno da parte di chi scrive. Diventare giornalista oggi significa piegarsi alle regole di mercato, aderire passivamente alla linea editoriale della testata per cui si lavora, che a sua volta aderisce (quasi sempre) ai diktat politici del partito finanziatore o “simpatizzato”. La sistematica uccisione dello spirito critico. In Italia siamo molto lontani dall’illusoria conquista di un giornalismo indipendente. Come affermò Gianni Riotta, facendo un parallelismo tra la stampa italiana e quella statunitense in una puntata di qualche anno fa de Il Grillo, programma televisivo di scienze umane realizzato per Rai Educational in collaborazione con gli studenti delle scuole superiori: “La vera lib ertà di stampa, qui da noi, comincia negli ultimi dieci, quindici anni, ma si tratta di una stampa molto vicina ai gruppi di interesse politicoeconomico, mentre negli Stati Uniti essa è un potere economico a sé. Gli editori del New York Times creano la propria ricchezza vendendo la lib ertà di questo quotidiano, come quando si vende un panino; ne vendi tanti se il panino è b uono e il New York Times si vende perché è un b uon giornale”. E che cosa fa un buon giornale? Prima di tutto, spiega i fatti. In secondo luogo argomenta le posizioni dei contendenti/litiganti, esemplificando potremmo dire di maggioranza e opposizione, in merito ai fatti stessi, prendendo le distanze da quanto viene detto da una parte e dall’altra. In terzo luogo, forgia le coscienze, offrendo eventualmente al lettore una rotta che indichi la via su cui proseguire la riflessione per farsi un’opinione personale, e mettendo bene in chiaro che si tratta di una sola tra tutte le rotte perseguibili. Che cosa fanno invece i giornali italiani? Provate a leggere un qualunque articolo di un qualunque quotidiano su un argomento già da qualche giorno sotto i riflettori dell’opinione pubblica (Antonio Calafati, docente di “Analisi delle politiche pubbliche” all’Università Politecnica delle Marche ci ha provato – era il 2005 – con gli studenti del suo corso: il risultato della sua analisi, alla ricerca delle “ragioni pro-TAV” nei tre quotidiani nazionali più letti, pubblicato sul blog di Beppe Grillo, è stato a dir poco desolante: http://www.beppegrillo.it/immagini/tav_a.pdf). Se non avete seguito la vicenda dall’inizio, difficilmente riuscirete a capirci qualcosa. Il giornalista di turno non farà che riportare dichiarazioni di questo e quest’altro esponente/portavoce della vicenda, dando per scontata la conoscenza pregressa del lettore in merito ai fatti (la cultura di un lettore medio viene valutata quantomeno come enciclopedica! E soprattutto, dove e da chi sono stati preliminarmente enunciati questi fatti?), come in un romanzetto a puntate in cui ogni nuovo scoop sostituisce quello precedente, caduto nel dimenticatoio, e all’inizio di ogni puntata manca il riassunto delle puntate precedenti. Impossibile raccapezzarsi. E il primo obiettivo, quello di “spiegare i fatti”, viene mancato. In secondo luogo, come spiega Michele Loporcaro in un saggio (2005) sul giornalismo italiano dal titolo Cattive notizie. La retorica senza lumi dei mass media italiani, il giornalista italiano ha la malsana, estenuante abitudine a ricorrere al “discorso indiretto libero”, ovvero a citare opinioni e dichiarazioni altrui senza indicarne la fonte. In questo modo, l’identità stessa dello scrivente si perde in una http://www.larosanera.it/?p=1344 1/2 11/01/2011 Il giornalismo italiano oggi | La rosa n… identificazione “adesiva” con parole e idee altrui, che vengono quindi tacitamente avallate. E anche l’obiettivo della “presa di distanza” dalla notizia si rivela fallimentare. Infine, queste stesse dichiarazioni vengono accostate – o, per meglio dire, copiate e incollate – tra loro in maniera tale da formulare una precisa presa di posizione, che viene però mascherata da verità assoluta: l’argomentazione è del tutto assente, come lo spirito critico, eppure l’informazione che viene presentata al lettore come oggettiva e scevra di ogni manipolazione è già stata silentemente dirottata a favore di un polo piuttosto che dell’altro, grazie a una sapiente operazione di taglia e cuci. Una per tutte, valga la tecnica del “sandwich”, che – come spiega sempre Loporcaro – consiste nel far prevalere le dichiarazioni della maggioranza (o della minoranza, a seconda dei colori politici del giornale in questione) accostandole in quest’ordine: dichiarazione della maggioranza – dichiarazione della minoranza – ancora ribattuta della maggioranza. L’argomentazione della notizia non avviene quindi attraverso un percorso di riflessione critica, ma semplicemente sfruttando effetti di persuasione inconscia, ottenuti grazie alla troncatura nonché al modellamento della notizia a favore degli scopi che si intende perseguire. Neppure il terzo obiettivo, quello di “formare le menti”, viene quindi raggiunto. La propaganda prende il posto dell’informazione. Con il risultato di generare una solenne, profonda confusione nel lettore. Nanni Moretti non aveva poi tutti i torti quando diceva: “Comincio sub ito a tagliare e ritagliare, incollare e cucire, e mi accorgo che i giornali sono uguali, e soprattutto usano e si scamb iano sempre gli stessi giornalisti. C’è quello che scrive di politica su un quotidiano, di cinema su un settimanale di sinistra e di letteratura su un mensile di destra; c’è quell’altro che scrive contemporaneamente sul Corriere della Sera, su un settimanale femminile e su un mensile delle Ferrovie dello Stato; e, naturalmente, vignette e satira politica ovunque, perché la satira non ha padroni, quindi sta b ene sotto ogni padrone. Insomma, un unico, grande giornale”. Ora, tornando alla domanda iniziale, vi chiedo ancora: in cosa consiste il talento di un giornalista? e soprattutto: un giornalista che abbia talento potrà mai affermarsi in Italia? La risposta è no. Perché il giornalismo italiano non ha bisogno di giovani che pensino con la propria testa, ma di semplici esecutori materiali pronti a sacrificare ideali e personalità al servizio del potere. Ma, come tutti i lettori arguti a questo punto avranno capito, questa è solo la mia personale opinione. Non una verità assoluta, ma solo una delle tante interpretazioni possibili della reale situazione del giornalismo italiano contemporaneo. Giuliana Gugliotti A Marco Branca, Briony Tallis e altri 2 piace questo elemento. Non mi piace più This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 17:05 and is filed under Attualità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website INVIA LINEA DI CONFINE LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1344 2/2 11/01/2011 Morgan scrive a Napolitano | La rosa … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Morgan scrive a Napolitano Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 16:47 Attualità NESSUN COMMENTO Marco Castoldi, 38 anni, in arte Morgan, leader dei Bluvertigo, pluristrumentista, deejay ed ex conduttore di X-Factor, si è rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in quanto “supremo organo garante della costituzione e della morale”, per richiedere aiuto affinché egli possa rivedere sua figlia Anna Lou, di 9 anni. Infatti la sua ex moglie Asia Argento, 35 anni, ha portato con se la figlia negli Stati Uniti, senza nemmeno concedere a Morgan la possibilità di dare alla figlia il regalo di Natale. I problemi sono emersi circa un anno fa, quando il bassista di Monza dichiarò pubblicamente, sul mensile Max, di fare uso di crack equiparandolo ad un antidepressivo. Nonostante la smentita, arrivata il giorno successivo, tale dichiarazione costò a Morgan non solo l’espulsione dal Festival di Sanremo e dalla trasmissione X-Factor, ma anche l’affidamento della figlia, poiché subito dopo Asia Argento chiese ed ottenne, tramite i suoi legali, l’affidamento esclusivo della bambina. Morgan difatti è stato considerato un padre inadeguato: non vede mai la figlia e non risponde alle telefonate o e-mail per pianificare la frequenza scolastica, lo sport o le vacanze della piccola Anna Lou. Inoltre Asia ha affermato che l’ex coniuge ha appeso le foto della loro figlia accanto al V Canto della Divina Commedia, quello dedicato ai viziosi e lussuriosi. Dalle parole della sua ex moglie, sembra quindi che il Castoldi non s’interessi della bambina; inoltre, la pubblicità negativa da lui stesso prodotta nuoce alla crescita della piccola. Morgan così rischia di perdere la patria potestà, la sua ex moglie è stata chiara: “Io non voglio togliere nulla a nessuno, tantomeno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Stiamo parlando dell’aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo”. Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Morgan ed il suo legale Gianpaolo Cicconi hanno fatto appello alla ricusazione sostituendo il giudice e la psicologa, incaricata di pronunciarsi sulle capacità genitoriali dei due ex coniugi, che si sono già occupati del caso, ritenendoli non imparziali. Intanto, i problemi legali ed emotivi continuano a compromettere l’attività canora e musicale di Morgan che è costretto a disdire o a rimandare i suoi live: un esempio è il concerto previsto il 23 Gennaio 2011 al H25 di Bari che è stato rimandato al 29 dello stesso mese. La causa tra Marco Castoldi ed Asia Argento è ancora in corso. Il caso Castoldi è solo uno dei tanti che vede protagonisti padri separati che non riescono a mantenere rapporti equilibrati con i propri figli, nonostante la legge in materia di affidamento dei figli affermi che bisogna tutelare e mantenere la relazione genitore-figlio anche dopo la cessazione della convivenza tra i genitori. Simona Esposito Mi piace A 2 persone piace questo elemento. Di' che piace anche a te, prima di tutti i tuoi amici. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 16:47 and is filed under La Nera. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website http://www.larosanera.it/?p=1328 1/2 11/01/2011 Dieta e donna, dall’ingurgito compuls… Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Dieta e donna, dall’ingurgito compulsivo ai sensi di colpa Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 17:18 Attualità NESSUN COMMENTO Ogni anno arriva questo momento. Quello della resa dei conti per i peccati di gola assecondati durante le feste di Natale. Dalla pasta al panettone, dalla cassata agli antipasti infiniti. Molti hanno provato a resistervi, ma pochi sono riusciti nell’intento. E ora i sensi di colpa arrivano come fulmini a ciel sereno, quando manca ancora l’ultima festa del 6 gennaio. Si sente nell’aria la parola “dieta” pronunciata da donne e uomini, adolescenti e anziani. La fissa della linea perfetta, come il sovrappeso o l’obesità, dilaga oramai da anni per la reale incapacità di gestire le proprie reazioni nei confronti del mondo. I miracoli non avvengono, eppure molti siti internet e trasmissioni televisive li promettono. Dieci giorni di cene e serate di gioco non possono essere eliminate in due giorni. La devianza di questi consigli districati dalla rete può avere il suo grado di pericolosità: vengono proposte diete liquide, alimentazioni a base di intrugli improponibili, addirittura c’è chi ha consigliato solo acqua per un periodo prolungato per eliminare le tossine. Nulla di più sbagliato per i nutrizionisti. Si dovrebbe, piuttosto, cominciare a seguire nuovamente una dieta alimentare corretta, magari dissociando carboidrati e proteine nei singoli pasti. Sempre la frutta come spuntino a metà mattina e metà pomeriggio. Le verdure di accompagnamento sia a pranzo che a cena. Dopo le feste natalizie, magari, diminuire leggermente le porzioni e il gioco è fatto! Nulla di più semplice, se non intervenissero anche tutti quei meccanismi psicologici associati e associabili al cibo. Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who L’obesità e il sovrappeso sono ormai patologie dilaganti in Italia. Esse comportano un ingurgito di cibo compulsivo e senza freni, che è sintomatico di un disagio della persona, e viene visto come una dipendenza, paragonabile all’alcool o alla droga, che però non suscita le stesse preoccupazioni di sostanze catalogate dalla società come “dannose”. In realtà il sovrappeso e l’obesità sono malattie e come tali devono essere trattate. I dati parlano chiaro: il 44% delle donne con un girovita superiore a 80 cm è a rischio di tumore al seno, al pancreas e all’endometrio. Altre conseguenze gravi sono il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e ipertensione, nonché osteoartrite. In aggiunta a danni irreversibili alla salute, ci sono quelle costrizioni psicologiche che limitano la persona nella vita di tutti i giorni. Una società britannica, la Slimming World, ha pubblicato sul Daily Telegraph i risultati di un suo studio condotto su un campione di 2.257 persone, di cui più della metà in sovrappeso, che hanno risposto ad alcuni test. La maggior parte dei partecipanti ha dimostrato di subire sempre, nella vita quotidiana, l’influenza dalla problematica “chili di troppo”, soprattutto in cinque situazioni – quali guardarsi allo specchio e nelle fotografie, vestirsi per uscire la sera, comprare vestiti e incontrare persone del passato. La donna “tipo” in sovrappeso, tendente all’obesità, pesa circa 85 chilogrammi e appartiene alla fascia d’età compresa tra 45 e 54 anni. Ed è lei a soffrire in particolar modo le conseguenze psicologiche di questa problematica alimentare: si sente umiliata ogni giorno. Caryl Richards, rappresentante della Slimming World, ha spiegato: “La donna che non accetta la sua forma fisica affronta una costante b attaglia quotidiana con le sue emozioni, come le diete fallite e un disperato desiderio di perdere peso, che provocano una crisi di fiducia, attraversando una serie di situazioni quotidiane di imb arazzo, umiliazione e persino terrore”. Questa ricerca è stata condotta sulla popolazione inglese, ma, per quanto gli italiani risultino i più magri d’Europa, anche le donne del nostro Paese si ritrovano ad affrontare gli stessi disturbi alimentari. Quindi sì alla dieta per un milione di componenti del gentil sesso, ma da condurre responsabilmente. Roberta Santoro Mi piace A Roberta Santoro e altri 8 piace questo elemento. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 17:18 and is filed under La Rosa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) http://www.larosanera.it/?p=1351 1/2 11/01/2011 Da Star Wars a Tron Legacy | La rosa … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Da Star Wars a Tron Legacy Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 16:28 NESSUN COMMENTO In principio fu il Maestro Morricone. O quasi. Sia chiaro, prima di lui furono scritte composizioni per film degne di nota (qualcuno si ricorderà certamente il motivetto di Via Col Vento composto da Max Steiner, di “vespiana” memoria contemporanea), ma se dobbiamo individuare chi ha incarnato la figura professionale del compositore di colonne sonore cinematografiche (o O.S.T.) il pensiero non può che andare a lui, poliedrico autore di film completamente diversi fra loro per genere, dallo spaghetti-western di Sergio Leone alle commedie di Verdone. Negli anni ‘80 spicca il talento di Danny Elfman, l’uomo che lega anche oggi il suo nome a quello di Tim Burton. I due Batman, Beetlejuice, Edward Mani di Forb ice, ma anche i primi due Spiderman di Sam Raimi, per finire con l’ultimo Alice in Wonderland (sempre di Burton). Caratteristica delle sue composizioni è quel tono fiabesco/inquietante che ben si associa allo stile “burtoniano”. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Ma gli anni ‘70 e ‘80 sono anche gli anni dei grandi brani rock che accompagnano film come Rocky (alzi la mano chi non ricorda Eye of The Tiger), Ghost, Ritorno al Futuro e la sua Johnny Be Goode, la Live And Let Die di McCartney che accompagna l’ omonimo episodio di 007, o anche il motivetto di Ghostb usters (Ivan Reitman) di Ray Parker Junior. L’associazione fra film d’azione e musica rock si salda, viene trasmessa al pubblico, e diventerà in seguito un luogo comune nel mondo cinematografico. Gli anni ‘90 vedono come re incontrastato Forrest Gump di Robert Zemeckis, con una colonna sonora di tutto rispetto composta da pezzi come Hound Dog (Presley), Hey Joe (Hendrix), Mrs. Rob inson (Simon & Garfunkel, a sua volta composta per Il Laureato), Lynyrd Skynyrd e via dicendo. Ma sono anche gli anni di Braveheart, con il magnifico tema scritto da James Horner (che aveva già griffato Star Trek, Aliens, Cocoon e Miracolo Sull’ 8a Strada), o di Dick Tracy, che ha potuto fregiarsi di un compositore come Stephen Sondheim, già autore di numerosi spettacoli teatrali come West Side Story,e della voce di Miss Veronica Ciccone, in arte Madonna, all’epoca vera pop star mediatica. Chiude la decade Titanic, con la colonna sonora affidata al solito James Horner (vero mattatore del decennio). Il nuovo millennio si apre all’insegna dell’Antica Roma con Il Gladiatore, affidato alle sapienti mani di Hans Zimmer, delicatissimo artista autore di temi come A spasso con Daisy, Rain Man o Toys, che si distacca dal suo stile e ci regala uno dei temi musicali entrato di diritto nella memoria collettiva sociale. Last b ut not least vogliamo citare la splendida colonna sonora composta dai Duft Punk, gruppo funk francese, per Tron Legacy, ultima fatica della Disney. Marco Della Gatta Mi piace A Briony Tallis, Marco Della Gatta e un'altra persona piace questo elemento. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 16:28 and is filed under Piano e Forte. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website http://www.larosanera.it/?p=1319 1/2 11/01/2011 2011: tutto il cinema che vedremo | L… Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO 2011: tutto il cinema che vedremo Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 16:21 Attualità NESSUN COMMENTO L’anno appena concluso ci ha lasciato in eredità grandi successi cinematografici, da Avatar ad Alice in Wonderland, senza contare Inception di Christopher Nolan che viaggia spedito verso l’Oscar. Mentre al di qua dell’oceano, in Italia, La Prima Cosa Bella e Benvenuti al Sud. L’anno che verrà non sarà certo da meno, sono tanti i titoli in uscita che promettono di fare il botto. Ma quali saranno gli imperdibili di questo 2011 appena iniziato? Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Come sempre sarà un anno all’insegna del grande cinema made in Hollywood. A battezzare l’inizio del nuovo anno, Hereafter, thriller soprannaturale di Clint Eastwood (uscito negli States ad Ottobre) che troveremo nelle sale italiane dal 5 gennaio. Dovremo invece aspettare qualche mese in più per quei film di cui tutti parlano e che tutti sono ansiosi di vedere sul grande schermo. Tra gli assi nella manica più attesi c’è il quarto capitolo della saga di Jack Sparrow, Pirati dei Caraib i: oltre i confini del mare (20 maggio 2011), per la prima volta in versione 3D. E per restare in tema d’avventura in “cappa e spada”, sempre in primavera è prevista l’uscita de I Tre Moschettieri, nuova rivisitazione del celebre romanzo di Alexandre Dumas. Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan duelleranno stavolta in 3D sotto l’occhio attento di Paul Thomas Anderson e con un cast davvero stellare: Orlando Bloom, Milla Jovovich e Christoph Waltz. Il 2011 vedrà il ritorno dietro la macchina da presa dei fratelli Coen con True Grift, remake dello storico western Grinta, già molto apprezzato negli Stati Uniti e che aprirà ufficialmente il Festival di Berlino il prossimo 10 Febbraio. E sempre a Berlino andrà di scena un interessantissimo esordio cinematografico. L’attore inglese Ralph Fiennes, passato di recente alla regia, presenta in anteprima alla Berlinale il suo Coriolanus, adattamento contemporaneo dell’opera di Shakespeare con protagonisti lo stesso Fiennes e Gerard Butler. Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Per restare nel cinema d’autore come non menzionare il ritorno in sala di David Cronenberg con il suo A Dangerous Method (probabile anteprima a Cannes) e Danny Boyle, che reduce dal successo mondiale di The Millionaire, dirige 127 Hours. Ad attendere gli amanti dei film di animazione e dei cartoon in 3D, Cars 2 (in uscita a Giugno) che si contenderà lo scettro di miglior film di animazione della stagione cinematografica con Rio, diretto da Carlos Saldanha, già al timone della trilogia dell’Era Glaciale, e soprattutto con il sequel di Kung fu Panda. A luglio 2011 è prevista invece un’invasione in 3D di omini blu. Esce infatti il 29 luglio, The Smurfs. Capitolo Horror: a dieci anni di distanza dall’inizio della serie più citata e parodiata degli ultimi anni, torna Wes Craven con Scream 4. E non sarà certo l’unico ritorno. Il 2011 sarà infatti un anno di tanti sequel: dall’ultimo capitolo della saga del maghetto di Hogwarts, Harry Potter e i doni della morte – parte II (15 Luglio 2011) a quello dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie, per finire con l’attesissimo quarto (e ultimo!) episodio della saga Twilight, Breaking Dawn. Tanti effetti speciali per Transformers: Dark of the Moon, orfano della bella Megan Fox, Mission Impossib ile – Ghost Protocol (16 Dicembre 2011), e ben due prequel degli eroi di X Men: First Class che racconterà la giovinezza di Magneto e professor X, e The Origins: Wolverine 2 che continuerà a seguire le imprese di Wolverine. I supereroi saranno ben rappresentati da Dylan Dog, Captain America: Il Primo Vendicatore, Thor (fine aprile) e The Green Hornet, questi ultimi due diretti nientemeno che da Kenneth Branagh e da Michel Gondry, due nomi che sono una garanzia. E’ invece ancora avvolto nel mistero il nuovo progetto di J.J. Abrams dal titolo Super 8. Ancora pochi gli elementi della trama a disposizione, ma siamo sicuri che il geniale creatore di Lost saprà come stupirci. In più il film sarà prodotto e supervisionato da Spielberg…c’è altro da aggiungere? Sul fronte del cinema italiano, il 2011 si preannuncia come un anno all’insegna del sorriso. Tante le commedie che a partire da gennaio affolleranno le nostre sale. Si comincia il 5 gennaio con il nuovo divertentissimo film di Checco Zalone, Che Bella Giornata, per proseguire con Qualunquemente, Femmine contro Maschi, Feb b re da fieno, Immaturi, Manuale d’amore 3. Desta molta curiosità l’annunciato prequel ambientato nel periodo rinascimentale, di una saga culto della commedia italiana, Amici miei – Come tutto eb b e inizio. Non mancheranno alcuni titoli molto contestati. Dopo le aspre polemiche suscitate al Festival di Venezia, esce il 21 gennaio Vallanzasca e gli angeli del male, il nuovo discusso film di Michele Placido ispirato alla vita del criminale che negli anni ’70 terrorizzò Milano. C’è invece ancora incertezza sulla nuova pellicola di Nanni Moretti, Hab emus Papam, ma sono in molti a scommettere su un uscita mirata per Cannes. Insomma, quello che ci aspetta sarà decisamente un anno intenso per l’industria cinematografica, alla faccia della crisi! Enrica Raia Mi piace A Briony Tallis e un'altra persona piace questo elemento. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 16:21 and is filed under Cinema. You can follow any responses to http://www.larosanera.it/?p=1315 1/2 11/01/2011 21/12/2012: sarà la fine del mondo? | … Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO 21/12/2012: sarà la fine del mondo? Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 16:40 1 COMMENTO Certo la data scelta per indicare la fine del mondo è una composizione numerica suggestiva (così come tutte quelle altre date ugualmente scelte per designare l’avvento di nuove ere o catastrofi imminenti): il numero 12 vi si ripete (a diritto e a rovescio) per ben tre volte, come un mantra profetico che suggerisce calamità e sciagure. E se si pensa che 12 è anche doppio di 6, che notoriamente in formula trina (666) è simbolo cifrato del Diavolo, a qualcuno potrebbe venire in mente di preoccuparsi sul serio. Ma il 2012 sarà davvero l’anno da fine del mondo? La nefasta profezia circola ormai da qualche tempo, trovando terreno fertile soprattutto in rete, dove simpatici creduloni non trovano di meglio da fare che impiegare il poco (secondo loro) tempo che ci rimane a organizzare la costruzione di rifugi sotterranei anti-atomici, anti-sismici e anti-tzunamici, nonché a scambiarsi supposizioni sull’esistenza di complotti governativi che salveranno la pelle a diplomatici, medici e scienziati, abbandonando invece le masse all’ignoranza, nonché a una prospettiva di morte certa. Su un punto gli utenti del web sembrano tutti concordi: il Natale del 2012 ci porterà in regalo (anticipato) la fine del mondo. Impacchettata in strampalate ipotesi di genere vario e provenienza dubbia: da quelle più catastrofiche che prevedono sconvolgimenti climatici, inversione dei poli magnetici e arrivo di un nuovo, misterioso pianeta X, a quelle decisamente meno terrificanti e molto più mistiche che parlano dell’avvento di una nuova Era cosmica, fino a quelle futuristiche che inneggiano al sopravvento delle macchine sull’essere umano, e alla comparsa di nuove forme di vita bioniche. Il tutto infiocchettato con svariati nomi illustri e altisonanti di leggendari protagonisti del passato, dai Maya ai Sumeri passando per gli Egizi, dalle profezie di Nostradamus alla lettura esoterica della Genesi. Ma quanto c’è di vero in queste sedicenti divinazioni? Andiamo con ordine. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who Il calendario Maya. I Maya avevano un sistema di computazione degli anni molto più complesso del nostro: accanto al classico calendario solare di 365 giorni, ancora oggi in vigore nella nostra società occidentale, gli antichi Maya utilizzavano un calendario religioso della durata di 260 giorni e, infine, il cosiddetto calendario del Lungo Computo, che compie un ciclo completo ogni 5.125 anni circa, la cui fine coinciderebbe appunto con la data del 21 Dicembre 2012. Per i Maya si trattava dunque semplicemente della fine di un ciclo (come dire, di un “anno” estremamente lungo) e dell’inizio di un altro. Niente tempeste magnetiche o eruzioni vulcaniche quindi, le uniche scintille che avremmo visto se i Maya fossero stati ancora fra noi sarebbero state quelle dei fuochi d’artificio dei festeggiamenti. La precessione degli equinozi. E’ un fenomeno astronomico studiato e documentato che interessa lo spostamento dell’asse di rotazione terrestre e comporta quindi anche lo spostamento dei poli (non quelli magnetici, quelli celesti) della Terra. Lo spostamento dell’asse terrestre è dovuto alla forma non perfettamente sferica della Terra, che come sappiamo è in effetti ellittica, ovvero schiacciata ai poli e sporgente all’equatore, e al conseguente effetto delle forze gravitazionali esercitate da Luna e Sole. In parole povere, oltre a ruotare ogni giorno su se stessa e ogni anno intorno al Sole, la nostra Terra si muove anche come una trottola, ovvero: l’asse terrestre disegna nel cielo un cerchio ideale, compiendo un giro completo di 360° (chiudendo il cerchio) ogni 26.000 anni circa. Ne consegue uno spostamento dei poli celesti, nonché delle coordinate di stelle e costellazioni dello Zodiaco: se l’asse terrestre indica adesso la stella Polare, tra 13.000 anni circa il Polo Nord sarà sostituito dalla stella Vega. Chiaramente non sono le stelle a muoversi, ma l’asse della Terra. Ora, in questo spostamento lentissimo e millenario dell’asse terrestre, il 21 Dicembre 2012 segna un passaggio particolare: pare infatti che l’asse terrestre, che si sposta di 30° circa ogni 2.100 anni, passerà a indicare la costellazione dell’Acquario, mentre ora si trova in quella dei Pesci. Di qui la convinzione di molti che il 21 Dicembre del 2012 segnerà il passaggio simbolico a una nuova Era di pace e stabilità, sotto l’influenza benefica dell’Acquario che risolverà le contraddizioni e le ambivalenze della società contemporanea dominata dal segno dei Pesci, notoriamente un “segno doppio”; una transizione in cui, secondo le ipotesi più avventate, saremo accompagnati addirittura dagli alieni, nostri più evoluti fratelli, che giungeranno in pace ad abitare la nostra Terra, come hanno già fatto più volte in passato – e chi altri potevano essere i vari Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Albert Einstein se non delle intelligenze “superiori”? a qualcuno potrebbe venire il dubbio persino sulle origini del nostro Premier! – per guidarci in questo avvicendamento sotto mentite spoglie umanoidi. Una prospettiva affascinante. Inversione dei poli magnetici e tempeste solari. Altra fantasmagorica ipotesi, connessa probabilmente a una rivisitazione colorita dell’incompreso fenomeno di precessione degli equinozi, riguarda l’inversione dei poli magnetici: secondo alcuni, il 21 Dicembre 2012 la Terra resterà inspiegabilmente ferma nell’etere per ben 72 lunghissime, interminabili ore, alla fine delle quali riprenderà a ruotare, ma in senso opposto. Ciò determinerà una brusca inversione dei poli magnetici, il Polo Sud diventerà il Polo Nord e viceversa, e la Terra resterà provvisoriamente sprovvista del suo campo magnetico (fatto per inciso mai accaduto: le inversioni dei poli sono documentate, ma si verificano nell’arco di millenni e in ogni caso senza mai lasciare la Terra “scoperta” del suo campo magnetico). Così, le attese tempeste solari che molti ritengono senza precedenti, quando in realtà si verificano regolarmente in cicli di 11 anni circa, potranno meglio raggiungere – e devastare – la superficie terrestre. Senza contare che il giorno http://www.larosanera.it/?p=1329 1/3 11/01/2011 21/12/2012: sarà la fine del mondo? | … successivo a quello previsto per la catastrofe, il 22 Dicembre, giorno – come ogni anno – del solstizio d’inverno, si verificherà un allineamento astronomico particolare del Sole con il centro della via Lattea. Fenomeno vero, che, come testimonia la rivista scientifica Focus si è difatti già verificato nel 1998. Senza comportare nessun evento sconvolgente degno di nota. Il MISTERioso pianeta X. Noto anche come Nibiru, “pianeta dell’attraversamento e dell’incrocio”, viene identificato con il decimo, ancora sconosciuto pianeta del nostro sistema solare, individuato secondo alcuni dai Sumeri. Il fantomatico Nibiru ruoterebbe intorno al Sole con un’orbita ellittica molto, molto allungata, e contraria a quella degli altri pianeti, che lo porterebbe in prossimità del Sole, e quindi della Terra – con effetti disastrosi sul nostro pianeta a causa dell’attrazione esercitata dal suo campo gravitazionale, o, peggio ancora, di un’eventuale collisione tra i due corpi celesti – ogni 3.600 anni. Anni che pare scadranno per l’esattezza il 21 Dicembre del 2012. Alcuni video circolanti in Internet mostrano delle fotografie di Nibiru, che pretendono essere state scattate da un telescopio a infrarossi nei lontani anni ‘80, quando l’oscuro pianeta si rivelò agli occhi perplessi degli scienziati astronomici i quali, incapaci di dare una spiegazione a quella misteriosa apparizione, misero tutto a tacere per nascondere al mondo la verità sulla imminente disfatta del genere umano. Questa sembrerebbe essere l’ipotesi più accreditata, ma invece si rivela solo la bufala meglio costruita: infatti, come avverte sempre Focus, il pianeta Nibiru non è nuovo agli avvistamenti on-line: la sua prima comparsa è avvenuta nel 2002, quando circolava voce che Nibiru avrebbe impattato la Terra nel Maggio 2003. Un bel pericolo scampato, non c’è che dire. A quanto pare, la Terra riesce sempre a uscire indenne da preoccupanti allineamenti astronomici, tempeste solari e previsioni di bombardamenti meteoritici. Purtroppo non si può dire lo stesso di chi ogni volta abbocca alla nuova trovata della solita industria della speculazione che, per profitto, mette in giro ad anni alterni simili apocalittici presagi. Giuliana Gugliotti A Marco Branca, Terry Mannarino e altri 6 piace questo elemento. Non mi piace più This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 16:40 and is filed under E' vero che?. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. 1 Commento Ramon 7 gennaio 2011 at 12:30 Davvero un bell’articolo che analizza pragmaticamente e con una sottile quanto doverosa vena di ironia l’argomento. Rispondi Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website INVIA LINEA DI CONFINE LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1329 2/3 11/01/2011 http://www.larosanera.it/?p=1329 21/12/2012: sarà la fine del mondo? | … 3/3 11/01/2011 ‘O Mastuggiorge | La rosa nera Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO ‘O Mastuggiorge Sezioni MERCOLEDÌ, 05 GENNAIO 2011 08:42 Attualità NESSUN COMMENTO ‘O Mastuggiorge è il Castigamatti. Castigatore. Mestiere o meglio è il compito dell’infermiere degli ex manicomi (‘e Pazzarie) di sorvegliare i malati di mente, affinchè non provocassero danni a se stessi ed ad altri. Il vocabolo deriverebbe da un noto Castigamatti del Seicento, un certo Mastro Giorgio Cattaneo, che pretendeva di curare le persone fuori di senno picchiandole con un bastone (il Castigamatti). Altra ipotesi di Mastuggiorge è quella che tale mestiere deriverebbe da quello greco Mastigophoros (“Fustigatore, colui che usa la frusta per placare o punire i più agitati”). ‘O Mastuggiorge era il collaboratore principale dello Psichiatra (‘o miereche de’ Pazze), doveva avere un fisico forte e robusto, perché, quando era il caso, doveva intervenire per bloccare la pazzia del malato con la cosiddetta ‘a cammisa ‘e forza (camicia di forza) infilandogliela. Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. Who's who This entry was posted on mercoledì, gennaio 5th, 2011 at 08:42 and is filed under Who's who. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website INVIA LINEA DI CONFINE LINK 2 LINK 3 LINK 4 LINK 5 THE BEATALL Editore: A.C.S.P. C.F. 95094790631 - Registrazione Tribunale di Napoli n. 86 del 26.10.2010 per la diffusione elettronica e cartacea http://www.larosanera.it/?p=1378 1/1 11/01/2011 Il Welfare non è un lusso! | La rosa nera Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Il Welfare non è un lusso! Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 16:32 NESSUN COMMENTO E’ un gesto estremo quello degli operatori sociali che da mesi, ormai, sono impegnati in una difficile protesta per la quale si sono riuniti nel comitato denominato “Il welfare non è un lusso”. Sono 300, infatti, gli operatori che hanno occupato simbolicamente l’ex ospedale psichiatrico “Leonardo Bianchi”, 21 quelli che hanno iniziato, da circa 20 giorni, un durissimo sciopero della fame. La protesta si muove su due fronti paralleli: da un lato, contro il governo nazionale, per la riduzione al 5 per mille e i tagli alle politiche sociali, dall’altro, contro il governo locale, poiché la regione Campania ha annunciato un nuovo taglio alla spesa sociale riducendo i fondi di un ulteriore 50%. Molte strutture a Napoli tra cui centri diurni, case famiglia, comunità e strutture residenziali per disabili e sofferenti psichici, sono già state chiuse e, attualmente, circa 20.000 operatori rischiano di perdere il lavoro, dopo aver lavorato interi mesi, pur senza percepire stipendio alcuno, esclusivamente allo scopo di mantenere stabile l’erogazione dei servizi alla popolazione. Si tratta di un gesto estremo attuato nel corso di una lotta personale che si intreccia alla protesta sociale: se è vero che gli operatori si battono oggi per difendere il proprio, legittimo, diritto ad avere uno stipendio e un reddito fisso, è anche vero che la loro lotta mira a “tenere in piedi” le organizzazioni che lavorano per il bene comune, dunque una lotta per i diritti, l’uguaglianza, la solidarietà e il servizio per il prossimo. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who A cosa serve garantire un lavoro sicuro alle organizzazioni del terzo settore? La risposta è semplice: gli interventi di cooperative sociali, associazioni di volontariato o di promozione sociale, onlus – le organizzazioni del terzo settore, appunto – producendo beni e servizi, garantiscono ai cittadini l’assistenza sociale, in termini di assistenza sanitaria, sostegno psicologico, servizi di inclusione e aggregazione, promozione della cultura e della legalità. Oggi, questo sistema di servizi socio-sanitari ed assistenziali versa in un gravissimo stato di crisi: senza stipendio, anche da mesi, gli operatori sono stati costretti a scendere in piazza contro la minaccia dei futuri tagli al welfare, per chiedere di poter continuare la propria opera. Siamo, evidentemente, di fronte ad una regressione politica e culturale di vasta portata; assistiamo, pressoché impotenti, al crollo dello stato sociale che, mentre dovrebbe garantire benessere e uguaglianza, assistenza sanitaria, pubblica istruzione e accesso alle risorse culturali, non può far altro, con la sua spaventosa assenza, che ledere tali diritti fondamentali dei cittadini italiani. Di recente nel nostro paese le politiche sociali sembrano rappresentare un investimento inutile e di poco conto, fondi da poter tagliare a fronte di spese di “ben più grave urgenza”; tuttavia il comitato ci ricorda con la sua protesta che così non dovrebbe essere, che la soddisfazione delle necessità primarie della collettività e, di conseguenza, il benessere della popolazione tutta e la diminuzione delle disuguaglianze sociali ed economiche tra i cittadini sarebbero da considerarsi obiettivo primario per lo sviluppo del paese e, dunque, per il programma di qualsiasi governo, nazionale o locale che sia. La regione Campania, invece, spende in media 32 euro all’anno per ciascun cittadino in materia di servizi sociali: nel resto d’Italia, la media pro-capite ammonta a ben 165 euro l’anno. Il welfare non è un lusso e uno Stato che non dia sufficiente importanza alle politiche sociali non può considerarsi realmente tale, perché pone in secondo piano i suoi cittadini: il comitato chiede pertanto un maggiore investimento nell’ambito delle politiche sociali, in termini di risorse economiche e programmi di sviluppo che garantiscano la qualità dei servizi ed un futuro certo, o almeno parzialmente stabile, per gli operatori sociali. Attualmente sul sito dell’assessore alle politiche sociali Giulio Riccio si legge: “La crisi del Terzo Settore è una questione che deve riguardare l’intera comunità e tutte le istituzioni a prescindere dal colore politico. Pensiamo che oggi scongiurare la crisi dei servizi sociali del Comune di Napoli sia un impegno al quale nessuno deve sottrarsi. In questi giorni abbiamo pagato circa 6 milioni di euro di risorse afferenti il fondo nazionale per le politiche sociali e circa 2,4 milioni di fondi destinati alle case famiglia. Nei prossimi giorni il Comune di Napoli, che non intende sottrarsi alla proprie responsabilità, farà ogni sforzo possibile per arrivare entro il 30 gennaio a pagare ulteriori risorse e ad assicurare il sostegno del Sistema bancario al Terzo Settore. Oggi c’è bisogno di tempestività, di massima collaborazione istituzionale e di grande senso di responsabilità nei confronti delle famiglie, dei cittadini e dei lavoratori”. Tempestività e responsabilità sembrano fondamentali in questo momento, ma di maggior rilievo sarebbe certamente la garanzia di continuità sia per chi riceve quotidianamente i servizi dalle organizzazioni del terzo settore, sia e soprattutto per chi tali servizi deve erogarli, affinché si possa operare alle giuste condizioni, non lesive dei diritti basilari di ogni lavoratore. Sara Di Somma http://www.larosanera.it/?p=1323 1/2 11/01/2011 Il problema assicurazione nell’Agro A… Numero 8 del 04/01/2011 HOME LA REDAZIONE CONTATTI ARCHIVIO Il problema assicurazione nell’Agro Aversano (e non solo) Sezioni MARTEDÌ, 04 GENNAIO 2011 18:16 NESSUN COMMENTO La stipula di una polizza assicurativa è un obbligo per ogni persona, fisica o giuridica, che abbia un veicolo di sua proprietà: lo scopo dell’assicurazione è infatti quello di tutelare, in caso di incidenti, lo stesso possessore del veicolo e eventuali terzi dai possibili danni cagionati a cose o persone. La normativa permette quindi al singolo individuo, a fronte di un minimo versamento annuale alla compagnia assicuratrice, di tutelare la propria posizione giuridica. In caso di incidente infatti è la compagnia assicurativa che paga i danni. Tuttavia, la normativa in questione appare viziata da due fattori discriminatori, uno a livello nazionale ed uno a livello locale, che inflazionano il prezzo delle polizze e gravano in maniera consistente la situazione economica del cittadino. Attualità Cinema E' vero che? Economia Editoriale La Nera La Rosa Napoli Notizie Flash Piano e Forte Politica Sport Who's who A livello nazionale, da un lato, vi è una sorta di cartello tacito tra le compagnie assicurative: queste si accordano tra di loro stabilendo che per una determinata cilindrata, anno di immatricolazione, sinistri fatti e subiti, il prezzo non possa essere inferiore ad una data somma. In tal modo si altera la libera concorrenza, una situazione vietata dalla legge in quanto contrasta con il principio del libero mercato. A riguardo, l’ANTITRUST, quale Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, vigila sull’osservanza ed il rispetto delle norme giuridiche che sono poste a tutela della concorrenza sui mercati economici. Tale complesso normativo, detto anche Diritto Antitrust o Diritto della Concorrenza, vigila sulle imprese impedendo che esse, singolarmente o congiuntamente, pregiudichino la regolare competizione economica adottando condotte che integrano intese restrittive della concorrenza, abusi di posizione dominante e concentrazioni idonee a creare o rafforzare una posizione di monopolio. Eppure i cartelli tra le assicurazioni restano una tacita realtà : una soluzione logica per sradicare questo fenomeno sarebbe quella di affidare la copertura assicurativa al singolo Comune, che se ne occuperebbe facendo riferimento ai propri residenti. Ma l’odissea delle polizze assicurative non finisce qui. Il problema più grave è probabilmente quello che si presenta, nello specifico, in Campania, dove i premi assicurativi continuano puntualmente ad aumentare di anno in anno, in particolare nell’area casertana e dell’Agro Aversano. Il motivo si chiama “truffa assicurativa”: si tratta di un espediente assai diffuso, che i truffatori di mestiere mettono in atto allo scopo di arricchirsi, a danno delle compagnie assicurative, simulando incidenti mai avvenuti. Si tratta purtroppo di una triste consuetudine, ormai radicata in Campania, che coinvolge varie persone compiacenti, tra cui avvocati, periti assicurativi e medici legali. Le assicurazioni, che ogni anno si vedono presentare molte più richieste di risarcimento di quanti non siano stati i sinistri, per tutelarsi sono costrette ad aumentare i prezzi. E a farne le spese sono ovviamente le persone oneste, che pagano regolarmente l’assicurazione vedendo aumentare di anno in anno il premio assicurativo. Una soluzione potrebbe essere quella di subordinare la richiesta di risarcimento danni alla presentazione di un verbale delle Forze dell’Ordine, attestante l’avvenuto sinistro. Sicuramente si ridurrebbero drasticamente le truffe compiute annualmente. Raffaele Dell’Aversana Mi piace Di' che ti piace questo elemento prima di tutti i tuoi amici. This entry was posted on martedì, gennaio 4th, 2011 at 18:16 and is filed under Economia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site. Lascia un commento Name (Required) E-mail (Required) Website http://www.larosanera.it/?p=1359 1/2