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PALAZZO BROGGI VIA BROGGI 19 MILANO 20129 +39 02 295 001 WWW.SOTHEBYS.COM PRESS RELEASE MARIA CALLAS e il suo PIGMALIONE gli anni con Giovanni Battista Meneghini A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI MARIA CALLAS SOTHEBY’S CELEBRA LA ‘DIVINA’ CON UN’ASTA RICCA DI OLTRE 2.000 RICORDI – SPESSO SEGRETI – CONSERVATI CON AMORE DALL’UOMO, MARITO E AGENTE, CHE LA LANCIO’ NEL MONDO DEL TEATRO LIRICO E AL QUALE LEI SPEZZO’ IL CUORE • le 63 lettere d’amore al marito • le 2.000 foto che la ritraggono in scena e con gli amici, tra i quali Bernstein, Visconti, Zeffirelli, Pasolini, Toscanini, Elsa Maxwell, etc. • lettere e documenti • discografia personale • 300 spartiti musicali provenienti dall’appartamento parigino di Maria • gli abiti da sera creati per lei dalla stilista BIKI Asta: Sotheby’s Milano, Palazzo Broggi, via Broggi 19, Mercoledì, 12 Dicembre 2007, ore 15 e 18.30 Esposizione: Palazzo Broggi, via Broggi 19, da Venerdì 7 a Martedì 11 Dicembre, ore 10-13 e 1418. SOTHEBY’S Italia srl C.C.A.A.A. 883740 Molto commoventi sono le lettere (dal 1947 al 1950) di questa vendita, ad esempio il gruppo di 63 (lotto 8, stima € 50.000-70.000), che la Callas, giovane straniera, grassa ed insicura di sé, scriveva al maturo marito: Maria scriveva 3 lettere al giorno a Titta (Giovanni Battista) e lui le conservò tutte con la dedizione di una vita. Oltre 2.000 le fotografie della ‘Divina’ in asta, divise in lotti di foto miscellanee, hanno una stima dai 1.000 a poche centinaia di euro; tra queste segnaliamo la magnifica serie dedicata a Medea, il film (1969) scritto e diretto da Pierpaolo Pasolini (che divenne suo grande amico) e prodotto da Franco Rossellini. Sono 9 album contenenti 169 fotografie (stima € 3.000-5.000) da Cinecittà, dalla Turchia, dalla Siria ed altre che ritraggono Maria-Medea alla premiere del film all’Opera di Parigi. Nel lotto 45 del catalogo i 150 contratti e documenti dal 1947 al 1958 delle performances della Callas: da quelli della Fenice del 1947 per “Tristano ed Isotta” e “Turandot”, a quello del 1949 per i “Puritani” (in cui sostituì all’ultimo Margherita Carosio ammalatasi) spesso firmati dalla cantante (stima € 20.000-25.000). Tanti i biglietti e le lettere di amici, da quello di Marlene Dietrich in occasione della premiere della “Lucia di Lammermoor” al Metropolitan (Dicembre 1956) ai tanti di Elsa Maxwell, regina di ‘gossip press’ internazionale, invaghitasi di Maria (la nominò nel suo testamento), di Arturo e Wally Toscanini (lotto 92, stima € 600-800), Ghiringhelli, Tullio Serafin e Gianandrea Gavazzeni. “Andare alla Scala senza Maria non mi interessa un granchè”, così scriveva Lucchino Visconti (14 lettere, 7 telegrammi e 3 biglietti, stima € 4.0006.000). “Ombre, Malibran, Pasta, Patti assisteranno invidiose suo ingresso trionfale nel massimo teatro del mondo... con vivissima ammirazione. Zeffirelli”, questo il testo del telegramma del grande regista toscano che precede le 4 belle lettere autografe, una su carta intestata dell’Hotel Marino Scala di Milano (1956-59, stima € 2.000-3.000). Non manca certo la discografia, quale la collezione personale di Maria degli anni ’50’70 (stima € 3.000-5.000) o il lotto che raccoglie 54 dischi tra matrici approvate o scartate degli anni Cinquanta (lotto 48, stima € 5.000-7.000). Meneghini, con meticolosità, raccolse una rassegna stampa dedicata alla carriera della moglie in svariati fascicoli, che coprono un arco di tempo che va dal 1948 al Settembre 1957 (lotto 75, stima € 1.000-1.500). Al centro del catalogo sta una selezione di dipinti di cui ricordiamo per brevità “Diana scoperta da Atteone” (il riferimento alla coppia è evidente), derivazione seicentesca dal Tiziano e che Meneghini dichiara di voler tenere per sè nelle trattative che portarono alla separazione del 14 Dicembre 1959 di cui il catalogo presenta l’intero atto e la documentazione relativa al lotto 83 (stima € 600-800). Proviene dalla collezione Boncompagni Ludovisi di Roma il “Cristo benedicente” della Bottega del Guercino (lotto 118, stima € 7.000-10.000), una “Madonna con Bambino” della Bottega di Botticelli, notificato (lotto 121, stima € 40.000-60.000). Inoltre – straordinaria è questa presenza in catalogo – la “Madonna con Bambino” di Scuola Veneta del Cinquecento, il dipinto che Maria volle con sè per tutta la vita e che battuto in asta a Parigi nel 1978, fu riacquistato da Meneghini. La stima è di € 8.000-12.000 (illustrato a fianco). Aristotele Onassis commissionò nel 1961 un ritratto di Maria ad Alejo Vidal Quadras, pittore dell’alta borghesia catalana, noto come ritrattista di membri delle famiglie reali di Spagna, Grecia, Giordania e Jugoslavia, oltre che di personaggi del cinema quali Grace Kelly, Danvid Niven and Audrey Hepburn; nel grande ritratto di Maria quest’ultima indossa l’abito che portò nel 1960 alla festa di Capodanno in compagnia dell’armatore (stima € 2.000-3.000). John Fitzgerald Kennedy donò a Maria Callas una ciotola in argento Tiffany con incisa la scritta “To Maria Callas who fulfills the profecy of President John Kennedy: our generation shall be remembere for its artists” (stima € 2.000-3.000); la sera del 19 Maggio 1962 al Madison Square Garden di New York, Maria Callas cantò alcune arie dalla “Carmen” di Bizet prima del celebre ‘Happy Birthday’ di Marilyn Monroe. Negli argenti oltre alla grande coppa Londra 1813-14 riacquistata da Meneghini all’asta di Parigi (stima € 6.000-8.000), segnaliamo il grande candelabro inglese 1865 con la dedica “A Maria Meneghini Callas, Teatro alla Scala, stagione lirica 1955-56 Norma La Traviata Il Barbiere di Siviglia Fedora” (stima € 4.000-6.000). Tra i circa 20 lotti di gioielli Cartier degli anni ‘50, van Cleef &Arpels, etc. segnaliamo le due fedi in oro del 1949 con l’iscrizione “Maria e Battista 21 Aprile 1949” (stima € 1.0001.500) e la collana portafortuna in oro, firmata van Cleef & Arpels 1970, con svariati ciondoli in oro e pietre preziose (stima € 1.500-2.000). Molte le monete e le medaglie in catalogo, tra cui ricordiamo per brevità solo la medaglia in oro del 1953 raffigurante l’Arena di Verona e l’iscrizione della prima rappresentazione dell’Aida, Arena di Verona 1913-1953, dedicata a Maria Meneghini Callas (stima € 400-600). Nel 1951 a casa di Wally Toscanini a Milano Maria Callas incontra Biki – al secolo Elvira Leonardi Bouyeure, la celebre stilista milanese; la cantante ha ancora una figura pesante ed indossa abiti non adatti a lei. In pochissimo tempo – ricorda Biki – si mise a dieta ferrea e ben presto acquistò un allure da magra e quello stile che l’avrebbe caratterizzata per sempre.... Maria era una spugna, il talento e le antenne sono un gran dono.... Biki disegnò per lei un’intera collezione e in catalogo molti dei 50 lotti di abiti recano l’etichetta ‘Biki’, tra cui un abito da sera in seta color verde acqua, indossato dalla Callas per la sua esibizione alla Carnegie Hall di New York il 5 Marzo 1974 (stima € 4.000-6.000). Ricordiamo ancora l’abito da sera Biki in chiffon di seta gialla, metà anni ’60, che Maria indossò nel 1965 ad un party di Guy de Rothschild in compagnia di Onassis (stima € 3.000-5.000). Nei primi anni Settanta, Biki realizzò per lei un abito da concerto in chiffon di seta vinaccia e pailettes che Maria indossò durante la tournè che la vide protagonista con il tenore Di Stefano nel 1973-74 in una serie di concerti in Europa, Canada, Corea e Giappone (stima € 4.000-6.000, illustrato sopra e foto sotto). Fu, invece, indossato al ricevimento di Grace e Ranieri di Monaco nel 1974 l’abito Biki in chiffon turchese a tunica senza maniche (stessa stima del precedente). Tante anche le stole; Biki sosteneva che Maria avesse un solo altro ‘concorrente’ al mondo per l’eleganza con cui indossava le stole e questi era Papa Montini. Ancora dal guardaroba di Maria Callas, molti abiti e cappe di Yves Saint Laurent, citiamo ad esempio la cappa da giorno in lana viola, anni ’70, stimata € 1.500-2.000. Dall’appartamento di Parigi di Maria una raccolta di 300 spartiti musicali che la Divina usava per studiare; molti recano annotazioni di suo pugno e sono stati autografati sia da lei che da altri importanti personaggi del mondo della lirica. Sempre dalla residenza parigina il metronomo di Maria, un Paillard, Svizzera, (alt. cm. 23, stima € 1.000-1.500, illustrato a fianco), piccolo amico che la seguiva ovunque, negli innumerevoli viaggi intorno al mondo di quest’artista appassionata e melanconica ma anche donna testarda e vulnerabile, adorata e trascurata. Press Contact: Wanda Rotelli Tel. 02/29.500.202 Fax 02/29.52.31.44 Email: [email protected] *Estimates do not include buyer’s premium