depliant - Diocesi di Forlì
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VENERDÌ 28 FEBBRAIO 2014 MERCOLEDÌ 9 APRILE 2014 FEDE, SPERANZA, SCIENZA AI CONFINI DELLA VITA ore 21,00 Sala Santa Caterina ore 21,00 Sala Santa Caterina Via Romanello, 2 - Forlì Via Romanello, 2 - Forlì a cura della Consulta Diocesana per la Cultura Alla fine dei giorni: la mente dell’uomo di fronte al dolore e alla speranza Il tempo della sofferenza: una sfida per lo spirito Dott. Pierluigi Moressa S. E. Mons. Giulio Franco Brambilla Psichiatra e Psicoanalista, Forlì Vescovo di Novara VENERDÌ 14 MARZO 2014 VENERDÌ 9 MAGGIO 2014 ore 21,00 Sala Santa Caterina ore 21,00 Cineteatro Sauro Novelli Via Romanello, 2 - Forlì Via Seganti, 54 - Forlì Il grande silenzio: contro una cultura omertosa del dolore e della morte L’inguaribile voglia di vivere Questo ciclo di incontri intende prendere spunto dalla figura e dall’esperienza di Benedetta Bianchi Porro per riflettere oggi sulla problematica della malattia, del dolore e della morte: una problematica troppo spesso evitata, oppure affrontata in modo parziale o tendenzioso nella cultura attuale. Si desidera, perciò, riflettere a tutto campo su queste questioni sia da un punto di vista medico, sia da un punto di vista culturale e spirituale nel senso più ampio del termine. Quali sono le reazioni e le dinamiche psicologiche più frequenti in chi si trova a dover affrontare l’esperienza della malattia e il dramma della morte? Quali sono, in questa prospettiva, i limiti e i rischi originati dal modello di individuo autocentrato, che la cultura di oggi tende a proporre? Quali possibilità ci sono per evitare l’isolamento del malato, e per favorire un vero e proprio accompagnamento, che crei spazi di interlocuzione e di relazionalità? È possibile restituire speranza a chi non ha speranza? Come si inserisce l’esperienza della fede nell’esperienza della malattia? Sono interrogativi che chiedono una riflessione, e che chiamano in causa non solo la persona del malato in quanto tale, ma tutta la rete delle sue relazioni, a cominciare da quelle familiari. È innanzitutto la famiglia, infatti, che, da un lato, si trova a dover accompagnare il malato, e che, dall’altro, ha bisogno di essere accompagnata essa stessa nell’affrontare un dramma che la tocca e la interpella nel modo più profondo: nella propria costituzione, nelle dinamiche affettive, nelle domande di senso a cui la malattia e la morte la mettono inevitabilmente di fronte. Prof. Adriano Fabris Ordinario di Filosofia morale, Università di Pisa testimonianze di Mario Melazzini Liliana Cosi Paola Cimatti VENERDÌ 28 MARZO 2014 ore 21,00 Teatro Comunale di Dovadola Piazza della Vittoria, 3 - Dovadola Cure palliative: criteri ispiratori ed esperienze in atto Dott. Marco Cesare Maltoni Direttore U.O. Cure Palliative, A.V.R. Accompagnare la speranza del malato e dei familiari Prof. Luciano Sandrin già Preside dell’Istituto Camillianum, Roma CON IL CONTRIBUTO DI Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna Banca di Forlì Credito Cooperativo Comune di Dovadola Associazione per Benedetta Bianchi Porro – O.N.L.U.S. Zambelli s.r.l. PATROCINIO Comune di Dovadola D I O C E S I D I F O R L Ì -B E RT I N O R O In ricordo di Benedetta CELEBRAZIONI per il 50° della morte della V ENERABILE BENEDETTA BIANCHI PORRO (1936 - 1964) Comune di Forlì Benedetta Bianchi Porro (1936-1964) Benedetta Bianchi Porro nasce a Dovadola l’8 agosto 1936, da una famiglia benestante. È la seconda di sei figli. A pochi mesi è colpita dalla poliomielite, che le provocherà l’accorciamento della gamba destra e la renderà claudicante per sempre. Ha un’infanzia e un’adolescenza movimentate: la guerra e il lavoro del padre, ingegnere, costringono la famiglia a numerosi spostamenti tra la Romagna e la Lombardia. Frequenta le scuole medie e superiori tra Brescia, Forlì e Sirmione, mostrandosi molto capace negli studi. Durante gli anni del liceo, però, si manifestano, con una incipiente sordità, i primi sintomi di una malattia ancora misteriosa, che diventerà, con il passar del tempo, sempre più grave. Intanto nel 1953, a soli 17 anni, Benedetta si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università statale di Milano, per dedicarsi agli altri come medico. Ma la malattia degenerativa da cui è affetta, e che ella stessa riuscirà finalmente a diagnosticare, la ostacola nel percorso accademico finché, alle soglie dell’ultimo esame, nel 1959, Benedetta non è ormai più in grado di proseguire e coronare i propri studi. Nello stesso anno, in seguito ad un intervento chirurgico al midollo spinale, Benedetta perde per sempre l’uso degli arti inferiori. Il male intanto avanza, e Benedetta, già sorda, nel febbraio 1963 perde anche la vista, cosicché l’unico modo per sapere ciò che le accade intorno è ormai soltanto una sorta di alfabeto che i familiari le tracciano sul palmo della mano. Da parte sua riesce ancora ad interloquire, poiché la completa sordità non le impedisce del tutto di articolare le parole, sebbene con voce flebile e roca. In questi ultimi anni della sua esistenza, Benedetta vive un’esperienza spirituale straordinaria, sempre più profonda, intensa, segnata da vette altissime di felicità e di gratitudine, nonostante il disfacimento fisico. Le lettere, che continua a scrivere e poi a dettare fino a pochi giorni prima della sua morte, ne sono un’attestazione impressionante. La sua camera, nella casa di Sirmione, si trasforma in un luogo di testimonianza per gli amici che la vanno a trovare. La mattina del 23 gennaio 1964, in pieno inverno, fiorisce una rosa bianca in giardino. Quando viene a saperlo, Benedetta ricorda un sogno fatto qualche mese prima, e risponde che quella rosa è un dolce segno. In quella stessa mattina si conclude la sua breve esistenza terrena. Benedetta è ora sepolta nella Badia di Sant’Andrea a Dovadola. Giovanni Paolo II nel 1993 ha approvato il decreto sull’eroicità delle sue virtù, e l’ha dichiarata “Venerabile”. Attualmente è in corso il processo canonico di beatificazione. LA VITA E L ’ ESPERIENZA SPIRITUALE DI B ENEDETTA C ELEBRAZIONI LITURGICHE E DI CARATTERE PASTORALE - BADIA DI DOVADOLA SABATO 11 GENNAIO 2014 SABATO 25 GENNAIO 2014 ore 10,30 Centro Culturale San Francesco ore 11,00 Via Marcolini, 4 - Forlì Presentazione del volume V. ZARRI, Un canto di lode al Signore. Benedetta Bianchi Porro: un Vangelo della Croce, della Luce, della Gioia. a cura dell’Associazione per Benedetta Bianchi Porro - O.N.L.U.S. SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA presieduta da S. Em. Card. Angelo Comastri Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano (diretta televisiva su Teleromagna) VENERDÌ 24 GENNAIO 2014 ore 21,00 Sala multimediale San Luigi Via Nanni, 12 - Forlì SABATO 12 APRILE 2014 Presentazione e proiezione del cortometraggio GIORNATA DIOCESANA DEI GIOVANI Oggi grazie. Un giorno con Benedetta Bianchi Porro sceneggiatura e regia di Franco Palmieri a cura della Consulta Diocesana per la Cultura «... ho cercato con la volontà di essere serena per fare fiorire il mio dolore, e cerco con volontà umile di riuscire a essere, come Lui vuole, piccola piccola come mi sento sinceramente, quando riesco a vedere la Sua interminabile grandezza, nella notte buia dei miei faticosi giorni» Benedetta DOMENICA 11 MAGGIO 2014 GIORNATA DIOCESANA DEL MALATO SABATO 25 GENNAIO 2014 ore 15,00 e ore 16,00 Teatro Comunale di Dovadola Piazza della Vittoria, 3 - Dovadola Repliche della proiezione di Oggi grazie DOMENICA 18 MAGGIO 2014 CONVEGNO DIOCESANO DELLE FAMIGLIE