Stato Islamico - Lezioni di Italiano e Storia per la scuola superiore

Transcript

Stato Islamico - Lezioni di Italiano e Storia per la scuola superiore
Stato Islamico
Lo Stato Islamico[6] (abbreviato IS, in arabo: ‫الدولة‬
‫الإسلامية‬, al-Dawla al-Islāmiyya, abbreviato in arabo:
‫داعش‬, Dāʿish), conosciuto anche come Stato Islamico dell'Iraq e della Grande Siria (ossia Stato Islamico dell'Iraq e al-Sham, ISIS,[7] ), o Segretario Generale del califfato Islamico, ma anche Stato Islamico
dell'Iraq e del Levante (ISIL[8] ), è un gruppo jihadista
attivo in Siria e in Iraq il cui attuale leader, Abu Bakr
al-Baghdadi, ha unilateralmente[9] proclamato la rinascita del califfato nei territori caduti sotto il suo controllo.
Peculiarità dello Stato Islamico è quella di riunire in una
sola entità le caratteristiche dell’esercito, delle modalità
terroristiche, della fisicità del territorio in cui risiede e
della struttura statale.[10]
israeliano.[23] Nel gennaio del 2006 AQI unì vari gruppi
ribelli iracheni più piccoli in un'organizzazione chiamata
“Mujāhidīn del Consiglio della Shura”.[24][25]
Questo fu soprattutto un atto propagandistico e un tentativo di dare al gruppo un sapore più iracheno e forse
di allontanare al-Qāʿida da al-Zarqāwī, colpevole di aver
commesso alcuni errori tattici come l'attentato terroristico di Amman nel 2005, nel quale vennero colpiti tre hotel
(la rottura definitiva avverrà poi nel 2013).[26] Il 7 giugno
del 2006 al-Zarqawi venne ucciso in un bombardamento statunitense e, come leader dell'AQI, gli succedette il
militante egiziano Abu Ayyub al-Masri.[27][28]
Il 12 ottobre 2006 il gruppo “Mujāhidīn del Consiglio
della Shura” si unì ad altre quattro fazioni ribelli, che
L'ONU[11] ed alcuni singoli Stati hanno esplicita- rappresentavano varie tribù arabe irachene, stringendo la
mente fatto riferimento allo Stato Islamico come loro alleanza con un giuramento che richiamava, storia un'organizzazione terroristica, così come i mezzi camente e simbolicamente, il Ḥilf al-muṭayyabīn (“Patd'informazione in tutto il mondo.[12][13][14][15][16]
to dei profumati”) stilato all'epoca di Maometto,[29][30]
stretto ad Hijaz nel VII secolo. Durante la cerimonia, i
partecipanti giurarono di liberare l'Iraq sunnita dalla Shi'a
e dall'oppressione straniera, di promuovere il nome di Al1 Storia
lah e di riportare l'islam alla sua gloria passata. Durante
questa cerimonia i partecipanti dichiararono:
1.1
Come Jamā'at al-Tawḥīd wa l-jihād, alQāʿida in Iraq e Mujāhidīn del Consiglio
della Shura (1999-2006)
1.2 Come Stato Islamico dell'Iraq (ISI)
(2006–2013)
In seguito alla seconda guerra del Golfo, il jihadista
salafita giordano Abu Mus’ab al-Zarqawi e il suo gruppo di militanti della Jamā'at al-tawḥīd wa l-jihād, fondata nel 1999, raggiunse la notorietà nelle prime fasi della guerriglia irachena, non solo attaccando le forze della
Coalizione ma anche con attacchi suicidi nei confronti
di obiettivi civili e decapitando ostaggi.[17][18] Il gruppo
di al-Zarqawi, crescendo in forze, attrasse nuovi combattenti e nell'ottobre del 2004 si alleò ufficialmente con la
rete di al-Qāʿida di Osama bin Laden, cambiando il proprio nome in Tanẓīm qāʿidat al-jihād fī Bilād al-rafidayn
(in arabo: ‫تنظيم قاعدة الجهاد في بلاد الرافدين‬, “Organizzazione della base del jihād nel Paese dei due fiumi” (ossia la
Mesopotamia), anche conosciuta come al-Qāʿida in Iraq
(AQI).[19][20][21]
Il 13 ottobre del 2006 venne annunciata la fondazione
del Dawlat al-ʿIrāq al-Islāmiyya (Stato islamico dell'Iraq,
ISI),[31][32] comprendente i sei governatorati più sunniti dell'Iraq, e Abu Omar al-Baghdadi si autoproclamò
comandante,[32][22] ma di fatto era solamente un prestanome, dato che il potere era detenuto dall'egiziano Abū
Ayyūb al-Maṣrī,[33] a cui venne dato il titolo di ministro
della guerra all'interno del governo dell'ISI, che era composto da dieci elementi.[34] La dichiarazione incontrò la
critica ostile degli jihadisti rivali dell'ISI in Iraq e dei
principali ideologi jihadisti fuori dal paese.[35]
Secondo uno studio dei servizi segreti statunitensi
all'inizio del 2007 l'ISI aveva pianificato di sottrarre potere nell'area centrale ed occidentale del paese e trasformarle in un califfato.[36] Negli ultimi mesi del 2007 attacchi
gli violenti e indiscriminati dell'ISI contro civili iracheni
avevano gravemente danneggiato l'immagine del gruppo
e causato una perdita di sostegno da parte della popolazione, causandone un maggior isolamento. Molti ex guerriglieri sunniti che precedentemente avevano lavorato con
l'ISI iniziarono a lavorare con le forze americane.
Gli attacchi contro i civili, il governo iracheno e le forze di sicurezza aumentarono nei successivi due anni.[22]
In una lettera ad al-Zarqawi del luglio 2005 Ayman alZawahiri delineò un piano in quattro fasi per espandere la
guerra in Iraq: espellere le forze statunitensi dall'Iraq, stabilire un'autorità islamica (un califfato), espandere il conflitto ai vicini laici dell'Iraq ed ingaggiare conflitto arabo1
2
Le truppe statunitensi fornirono nuovo personale per le
operazioni contro l'ISI, e ciò permise di catturare o uccidere molti membri di alto livello del gruppo.[37] al-Qāʿida
sembrava aver perso il suo punto d'appoggio in Iraq ed
appariva seriamente menomata.[38] Durante il 2008 una
serie di offensive statunitensi ed irachene riuscì a scacciare i ribelli pro-ISI dai loro sicuri rifugi (come i governatorati di Diyala e al-Anbar e l'assediata capitale Baghdad) verso l'area della città di Mossul, nel nord del
paese, l'ultimo dei grossi campi di battaglia della guerra
irachena.[39] Nel 2008 l'ISI si descrive come in uno stato di “straordinaria crisi”[40] ascrivibile a vari fattori,[41]
in particolare ai Figli dell'Iraq, una coalizione tribale
irachena inizialmente sostenuta dagli Stati Uniti.
Sul finire del 2009 il comandante delle forze statunitensi
in Iraq, il generale Ray Odierno, ha dichiarato che l'ISI
“si è trasformato significativamente negli ultimi due anni. Quello che una volta era dominato da individui stranieri è ora diventato sempre più dominato da cittadini
iracheni”.[42] Il 18 aprile 2010 i due principali leader di
ISI, Abū Ayyūb al-Maṣrī e Abū ʿOmar al-Baghdādī, vennero uccisi in un raid iracheno e statunitense vicino a
Tikrit.[43] In una conferenza stampa del giugno del 2010
il generale Odierno ha riportato che l'80% dei 42 principali leader dell'ISI, inclusi reclutatori e finanziatori, sono
stati uccisi o catturati, solo otto erano ancora a piede libero. Ha poi detto che erano stati tagliati fuori dalla leadership pachistana di al-Qāʿida, e che l'intelligence ha potuto
portare a termine con successo la missioni che ha portato
all'uccisione di al-Maṣrī e al-Baghdādī in aprile; in più,
vari attacchi e vittime nei primi cinque mesi di conflitti
in Iraq sono stati i più bassi dal 2003.[44] [45] [46]
Nel 2009 il futuro leader dell'ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi
venne rilasciato dal campo di detenzione americano di
Camp Bucca in seguito al parere di una commissione che
ne raccomandava il “rilascio incondizionato”[47] Secondo la testimonianza di alcuni ex-internati, il campo era
un vero e proprio centro di addestramento per terroristi, con classi dedicate all'apprendimento delle tecniche
per costruire autobombe o perpetrare attacchi suicidi[48]
Il 16 maggio del 2012 Abū Bakr al-Baghdādī fu nominato nuovo leader dello Stato Islamico dell'Iraq.[49][50] AlBaghdadi ricostituì la leadership del gruppo, decimata dagli attacchi, affidando incarichi a ex militari ed ufficiali dei servizi segreti del partito Ba'th che avevano servito sotto il regime di Saddam Hussein. Questi uomini,
la maggior parte dei quali era stata prigioniera delle forze americane, arrivarono a costituire un terzo dei venticinque più alti comandanti di al-Baghdādī. Uno di loro
era l'ex colonnello Samīr al-Khalifāwī, anche conosciuto
come Haji Bakr, che ebbe l'incarico di supervisionare le
operazioni del gruppo.[51] [52]
Nel luglio del 2012 Abū Bakr al-Baghdādī pubblicò online una dichiarazione audio nella quale annunciava che
il gruppo stava ritornando verso le roccaforti dalle quali gli statunitensi e i Figli dell'Iraq li avevano scacciati prima del ritiro delle truppe americane.[53] Ha di-
1 STORIA
chiarato inoltre l'inizio di una nuova offensiva in Iraq
chiamata “Abbattere i muri” con l'obiettivo di liberare i
membri del gruppo rinchiusi nelle prigioni irachene.[54]
[55]
La campagna “Abbattere i muri” culminò nel luglio
del 2013 con il gruppo che effettuava raid simultanei a
Taji e nella prigione di Abū Ghurayb, liberando più di
500 prigionieri, molti dei quali veterani della guerriglia
irachena.[55][56]
1.3 Come Stato Islamico dell'Iraq e del
Levante (ISIL/ISIS) (2013–2014)
1.3.1 Fondazione e disputa con il Fronte al-Nusra
Nel marzo del 2011 iniziarono delle proteste contro il governo siriano di Baššār al-Asad. Nei mesi seguenti la violenza tra i dimostranti e le forze di sicurezza portò alla graduale militarizzazione del conflitto.[57] Nell'agosto
del 2011 Abu Bakr al-Baghdadi iniziò ad inviare in Siria membri iracheni e siriani dell'ISI con esperienza nella guerriglia per formare un'organizzazione all'interno del
Paese. Guidato da un siriano chiamato Abū Muḥammad
al-Jawlānī, il gruppo iniziò a reclutare combattenti e a
costituire celle terroristiche in tutto il paese.[58][59] Il 23
gennaio 2012 il gruppo annunciò la sua formazione come Jabhat al-Nuṣra li-Ahl al-Shām, più conosciuto come Fronte al-Nusra. Al-Nuṣra crebbe rapidamente diventando una forza combattente sostenuta dall'opposizione
siriana.[58]
Nell'aprile del 2013 al-Baghdadi pubblicò una dichiarazione audio nella quale annunciò che era stato fondato il Fronte al-Nuṣra, finanziato e sostenuto dallo Stato
Islamico dell'Iraq[60] e che i due gruppo si stavano fondendo insieme col nome “Stato Islamico dell'Iraq e AlSham”.[61] Al-Jawani pubblicò una dichiarazione in cui
negò la fusione dei due gruppi lamentandosi che né lui
né nessun altro all'interno del comando di al-Nuṣra era
stato consultato in proposito.[62] Nel giugno del 2013 Al
Jazeera disse di aver ottenuto una lettera del leader di
al-Qāʿida Ayman al-Zawahiri, indirizzata ad entrambi i
leader, nella quale questi si espresse contro la fusione, e
incaricò un emissario di supervisionare le relazioni tra i
due gruppi per porre fine alle tensioni.[63] Lo stesso mese
al-Baghdadi pubblicò un altro messaggio audio rifiutando la decisione di al-Zawahiri e dichiarando che la fusione stava proseguendo.[64] Ad ottobre al-Zawahiri ordinò lo scioglimento di ISIS, dando al Fronte al-Nuṣra
il compito di portare avanti il jihād in Siria,[65] ma alBaghdadi contestò la decisione sulla base della giurisprudenza islamica[64] e il gruppo continuò ad operare in Siria. Nel febbraio del 2014, dopo otto mesi di lotta per il
potere, al-Qāʿida rinnegò qualsiasi relazione con ISIS.[66]
L'azione di disconoscimento viene ribadita nuovamente a
febbraio 2014 con un comunicato di al-Qāʿida diffuso via
web.[67] Al-Qāʿida ha giudicato troppo estremi i propositi
del movimento.[68]
1.4
Come Stato Islamico (2014–Presente)
Secondo la giornalista Sarah Birke ci sono “significative differenze” tra il Fronte al-Nuṣra e ISIS. Mentre alNuṣra agisce attivamente per rovesciare il governo di Assad, l'ISIS “tende a essere più focalizzata ad istituire un
proprio governo nei territori conquistati”. L'ISIS è “molto più spietata” nel creare uno stato islamico “portando
avanti attacchi settari ed imponendo immediatamente la
shari'a”. Al-Nuṣra ha “un numeroso contingente di combattenti stranieri” ed è visto da molti siriani come gruppo
sviluppatosi localmente; di contro i combattenti dell'ISIS
sono stati descritti come “invasori stranieri” da molto
rifugiati siriani.[69]
3
permette a entrambe le entità di perseguire i loro scopi a
breve termine”.[80]
Alcuni analisti hanno notato che le basi dell'ISIS non sono state attaccate dall'artiglieria siriana, né dall'aviazione.
Un portavoce del Foreign Office del Regno Unito ha anche evidenziato che la mancanza di bombardamenti delle
basi di ISIS rende credibile il sospetto di collusione.[81]
Anche The Guardian ha pubblicato un articolo nel quale
concorda con la tesi della collusione.[82]
1.4 Come Stato Islamico (2014–Presente)
ISIS Ha una grossa presenza nella Siria centrale e settentrionale, dove ha imposto la sharia in alcune città.[69]
Il gruppo probabilmente controlla le città di confine
di Atmeh, al-Bab, Azaz e Jarablus, e di conseguenza
ciò che entra ed esce tra Siria e Turchia.[69] I combattenti stranieri in Siria comprendono alcuni jihadisti
russofoni che erano parte del Jaysh al-Muhājirīn wa lAnṣār (JMA).[70] Nel novembre del 2013 Abu Omar
al-Shishani, il leader ceceno del JMA, giurò fedeltà ad
al-Baghdadi[71] e il gruppo si divise poi tra chi seguì
al-Shishani unendosi all'ISIS e quelli che continuarono
ad operare indipendentemente nella JMA guidati da un
nuovo leader.[72]
Nel maggio del 2014 Ayman al-Zawahiri ordinò al Fronte al-Nuṣra di sospendere gli attacchi all'ISIS.[73] Nel
giugno del 2014, dopo continui combattimenti tra i due
gruppi, il distaccamento di al-Nuṣra nella città siriana di
al–Bukamal promise alleanza ad ISIS.[74][75]
1.3.2
Conflitti con altri gruppi
Nel gennaio del 2014, in Siria, i ribelli affiliati al
Fronte Islamico e l'Esercito Siriano Libero lanciarono
un'offensiva contro i combattenti di ISIS ad Aleppo e
dintorni.[76][77]
1.3.3
Presunte relazioni con il governo siriano
Nel gennaio del 2014 il Daily Telegraph ha scritto che
fonti dell'intelligence occidentale, confermate da alcuni
disertori di al-Qāʿida,[78] sospettano che il governo siriano abbia fatto un accordo con ISIS e il Fronte al-Nuṣra
riguardante il petrolio, dicendo che i combattenti stavano
finanziando la loro campagna vendendo petrolio greggio
al regime dai campi petroliferi che avevano acquisito.[79]
Un diplomatico occidentale anonimamente ha confermato che c'erano contatti regolari tra il regime e forze legate
ad al–Qāʿida, dicendosi però incerto sul grado di reciproca fiducia. Inoltre ha dichiarato: “Non ho dubbi che ci
siano connessioni […] Ma l'assistenza diretta fornita da
ISIS al regime con le vendite di petrolio, e l'implicita accettazione della presenza di ISIS in alcune aree da parte del regime, potrebbero indicare un'alleanza tattica che
Territori controllati dallo Stato Islamico
Territori rivendicati dallo Stato Islamico
Restanti territori di Iraq e Siria
Dati aggiornati al settembre del 2014
La sera del 29 giugno 2014 l'ISIS ha proclamato la restaurazione del Califfato islamico,[83] con Abū Bakr alBaghdādī come califfo.[84] Nella prima notte di ramadan,
lo Shaykh Abu Muhammad al-Adnani al-Shami, portavoce del neonato Stato Islamico, ha dichiarato che il
Consiglio della Shūra del gruppo ha deciso di fondare
formalmente il califfato, descrivendolo come “un sogno
che vive nelle profondità di ogni credente musulmano”,
e che i musulmani di tutto il mondo dovrebbero giurare la loro fedeltà al nuovo califfo.[85][86] La fondazione
del califfato è stata criticata e ridicolizzata da studiosi musulmani ed altri islamisti dentro e fuori i territori occupati,[87][88][89][90][91][92] ma per allora molti ribelli
erano già stati assimilati dal gruppo. Nell'agosto del 2014
un alto comandante dello Stato Islamico ha dichiarato che
“nella Siria orientale non c'è più nessun Esercito siriano
libero. Tutti i membri dell'Esercito siriano libero si sono
uniti allo Stato Islamico.[93] Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani lo Stato islamico ha reclutato più di
6300 combattenti solo nel mese di luglio 2014, molti di
loro provenienti dall'Esercito siriano libero.[94]
Una settimana prima di cambiare il suo nome in Stato
Islamico, l'ISIS ha preso Trabil, attraversando così per
la prima volta il confine giordano-iracheno,[95][96] l'ISIS
ha ricevuto un certo sostegno in Giordania, parzialmen-
4
te dovuto alla repressione attuata dallo stato,[97] ma ha
intrapreso una campagna di reclutamento in Arabia Saudita,[98] dove le tribù nel nord hanno rapporti con quelle dell'Iraq occidentale e della Siria orientale.[99] Raghad
Hussein, la figlia del dittatore Saddam, che ora vive
in Giordania, ha pubblicamente espresso il suo sostegno all'avanzata di ISIS in Iraq, riflettendo l'alleanza di
convenienza dei ba'thisti con ISIS e il suo obiettivo di
riconquistare il potere a Baghdad.[100]
Nel giugno del 2014 la Giordania e l'Arabia Saudita hanno dislocato le loro truppe ai confini con l'Iraq dopo
che l'Iraq stesso ne ha perso, o abbandonato, il controllo
dei punti di attraversamento strategici che erano caduti
in mano all'ISIS.[101][96] Alcune speculazioni dicono che
al-Maliki ha ordinato un ritiro delle truppe dal confine
con l'Arabia Saudita in modo da “aumentare la pressione sull'Arabia Saudita e portare la minaccia dell'ISIS a
sfondare anche quel confine”.[99]
Nel luglio del 2014 Abubakar Shekau, leader di Boko
Haram, ha dichiarato il suo sostegno al nuovo califfato
e al califfo Ibrahim;[102] nel settembre 2014 ha lanciato un'offensiva nell'Adamawa e nel Borno, due stati della Nigeria nord–orientale, seguendo l'esempio dello Stato
Islamico.[103]
Il 25 luglio 2014, viene distrutta a Mossul la Moschea di
Giona che, poiché frequentata anche dai cristiani, viene
considerata dallo Stato Islamico “meta di apostasia".[104]
Lo Stato Islamico ha inoltre imposto ai cristiani di Mossul di abbandonare la città e di lasciare i propri beni o,
in alternativa, di pagare la tassa di protezione, altrimenti
sarebbero stati uccisi.[105] .
1 STORIA
inviato una missione militare composta da 100 uomini
tra marines e forze speciali con il compito di organizzare una via di fuga per i civili minacciati.[111] Il 15 agosto
2014 il consiglio europeo ha approvato la fornitura di armi ai Curdi per aiutarli a contenere l'avanzata dello Stato
Islamico.[112]
Nei giorni successivi gli jihadisti si sono resi responsabili
di un nuovo massacro nel villaggio yazidi di Kocho, in cui
hanno ucciso oltre 80 uomini e hanno rapito più di 100
donne, dopo che gli abitanti si erano rifiutati di convertirsi all'Islam. Altri eccidi commessi dallo Stato Islamico
nei confronti degli yazidi nella prima metà di agosto si
sono svolti nei villaggi di Quiniyeh (70-90 morti), Hardan (60 morti), Ramadi Jabal (60-70 morti), Dhola (50
morti), Khana Sor (100 morti), Hardan (250-300 morti),
al-Shimal (decine di vittime), Khocho (400 morti e 1000
donne rapite) e Jadala (14 morti); altri 200 yazidi sono
stati uccisi per aver rifiutato la conversione nella prigione
di Tal Afar, mentre centinaia (tra cui almeno 200 bambini) sono deceduti di stenti durante la fuga o sono stati
uccisi da bombardamenti di mortaio lungo le strade.[113]
Secondo le stime dell'ONU parlano, circa 5000 yazidi
(soprattutto uomini) sono stati uccisi ed altri 5000-7000
(soprattutto donne e bambini) catturati e sovente venduti
come schiavi.[114]
Oltre agli yazidi ed ai cristiani assiri, lo Stato Islamico
ha perseguitato anche la minoranza sciita dei turcomanni,
700 dei quali sono stati massacrati tra l'11 ed il 12 luglio
nel villaggio di Beshir.[115] Altri dei più sanguinosi eccidi
perpetrati dallo Stato Islamico hanno avuto luogo il 10
giugno a Mosul (dove 670 detenuti sciiti del carcere di
Badush sono stati fucilati[116] ), tra il 12 ed il 15 giugno a
Camp Speicher (tra i 1095 ed i 1700 soldati iracheni sono
stati fucilati dopo avere abbandonato la base, e migliaia
di altri sono scomparsi[117][118] ), il 16 luglio a Shaer (200
soldati siriani fucilati dopo la presa di un giacimento di
gas[119] ) ed il 24 agosto a Tabqa (250 soldati siriani sono
stati fucilati dopo la presa della base aerea di Tabqa).
L'8 agosto 2014 il presidente USA Barack Obama ha autorizzato i primi bombardamenti mirati contro lo Stato Islamico nel nord dell'Iraq, uniti al lancio di aiuti umanitari alle popolazioni in fuga dalle zone da esso occupate.[106][107] Tali attacchi, che hanno lo scopo
di frenare l'avanzata dello Stato Islamico verso est, potrebbero andare avanti per mesi prima di raggiungere
Lo Stato islamico ha operato massacri anche in Siria, dol'obiettivo.[108]
ve nelle prime due settimane di agosto ha ucciso oltre 700
I primi attacchi sono stati effettuati con dei caccia F-18 e membri della tribù sunnita degli Chaitat, che si era ribeldei droni Predator.[109] I raid americani hanno permesso lata alla sua autorità nell'est del paese.[120][121] Il 17 agosto
a ventimila dei quarantamila Yazidi (una minoranza fini- 2014 le forze peshmerga curde annunciano di aver ripreso
ta nel mirino dello Stato Islamico, che nei giorni prece- il controllo della diga di Mossul, un importante sito stratedenti ne aveva uccisi almeno 500 durante l'avanzata nel gico, con l'aiuto dei raid aerei americani, e di aver riconnord dell'Iraq, seppellendo vive parte delle vittime, in- quistato le cittadine di Tel Skuf, Ashrafia e Batnaya.[122] .
clusi donne e bambini, e rapendo quasi trecento donne La notizia viene smentita dallo Stato Islamico che la riper trasformarle in schiave), di fuggire dai Monti del Si- getta come “mera propaganda di guerra”.[123] Anche senjar, dove erano intrappolati sotto la minaccia dei jihadi- condo altre fonti la diga di Mossul sarebbe ancora nelle
sti. Inoltre grazie all'appoggio aereo i Curdi hanno ricon- mani dello Stato Islamico.[124][125][126] Il 19 agosto 2014
quistato Guwair e Makhmur, due cittadine in posizione l'esercito iracheno lancia un'offensiva per riconquistare la
strategica, e l'esercito iracheno ha lanciato due controf- città di Tikrit.[127]
fensive una nel distretto di al-Bakri e una nel distretto di
Muqdadiyya.[110] Il 10 agosto i jihadisti hanno assediato
50.000 yazidi rifugiatisi sul monte Sinjar, uccidendone
almeno 500 e seppellendoli in fosse comuni.[110]
Per aiutare gli yazidi in trappola, gli Stati Uniti hanno
5
2
Denominazione
tà islamiche egiziane, la Dār al-Iftāʾ al-Miṣriyya, ha consigliato ai musulmani di smettere di chiamare il gruppo Stato Islamico ma di riferirsi ad esso come SeparaIl gruppo si formò nel 2004 col nome Jamāʿat al-Tawḥīd tisti di al-Qāʿida in Iraq e Siria o QSIS, dato il carattere
[140][141]
wa l-jihad (Organizzazione del Tawhid e del Jihad, JTJ). non-islamico dell'organizzazione.
Nell'ottobre dello stesso anno il leader del gruppo, Abu Il gruppo ha avuto quindi molti nomi dalla sua fondaMus’ab al-Zarqawi, giurò fedeltà a Osama bin Laden e zione, alcuni scelti dal gruppo stesso, altri gli sono stati
cambiò il nome del gruppo in Tanẓīm Qāʿidat al-jihād affibbiati:
fī Bilād al-Rāfidayn, ossia “Organizzazione della Base
del jihād nel Paese dei due Fiumi” (con riferimento al• al-Dawla – Lo Stato
la Mesopotamia), meglio conosciuto come al-Qāʿida in
Iraq (AQI),[128][31] un nome che non è mai stato usato dal
• al-Dawla al-Islāmiyya – Lo Stato Islamico
gruppo, ma con cui sono state spesso descritte le sue varie
• AQI – al-Qāʿida in Iraq o Tanẓīm Qāʿidat al-jihād fī
incarnazioni.[129]
Bilād al-rāfidayn
L'organizzazione, con un intento soprattutto propagandi• Dāʿish – viene traslitterato in varie forme:
stico, cambiò nuovamente il proprio nome nel gennaio
DAISH/Daish, DAASH/Daash, DAESH/Daesh,
del 2006, questa volta in “Mujāhidīn del Consiglio delDA'ASH/Da'ash, DAAS/Daas, DA'ISH/Da'ish,
la Shura”. Il 12 ottobre 2006 il gruppo “Mujāhidīn del
DĀ'ASH/Dā'ash,
DAIISH/Daiish,
basato
Consiglio della Shura” si unì ad altre quattro fazioni risull'acronimo:
‫داعش‬
belli e il giorno seguente venne annunciata la fondazione
del Dawlat al-ʿIrāq al-Islāmiyya (Stato islamico dell'Iraq,
• ISI – Islamic State of Iraq o Dawlat al-ʿIrāq
ISI).[31][32]
al-Islāmiyya (Stato Islamico dell'Iraq)
Il 9 aprile 2013, dopo essersi ampliato all'interno della
• ISIL – Islamic State of Iraq and the Levant (Stato
Siria, il gruppo adottò il nome di Stato Islamico dell'Iraq
Islamico dell'Iraq e del Levante)
e del Levante, conosciuto anche come Stato Islamico
dell'ʿIrāq e di al-Shām o Stato Islamico dell'Iraq e della
• ISIS – Islamic State of Iraq and al-Sham (Stato
Grande Siria.[130][131] , ma anche con le forme abbreviate
Islamico dell'Iraq e al-Shām)
al-Dawla (Lo Stato) e o al-Dawla al-Islāmiyya (Lo Stato
Islamico).[132] Il nome viene abbreviato in ISIS o ISIL.
• IS – Islamic State (Stato Islamico, dal giugno del
2014)
I detrattori di ISIS, particolarmente in Siria, si riferiscono al gruppo usando l'acronimo arabo Dāʿish - più volgarmente Daesh - (in arabo: ‫)داعش‬, che può significare alDawla al-Islāmiyya fī ʿIrāq wa l-Shām (“Stato Islamico
dell'Iraq e del Levante”, o “della Grande Siria”), ma che
può essere anche letto con significati spregiativi,[133][134]
motivo per cui il gruppo considera il termine denigratorio
e punisce con la fustigazione coloro che lo usano.[135][136]
Il 14 maggio 2014 il Dipartimento di Stato degli Stati
Uniti ha annunciato la sua decisione di usare Islamic State
of Iraq and the Levant (ISIL) come nome principale del
gruppo.[134]
La questione dell'acronimo corretto da utilizzare per riferirsi al gruppo è stata discussa da molti
commentatori.[137][132] Ishaan Taroor del Washington
Post ha concluso:
Il 29 giugno 2014 venne annunciata la fondazione di
un califfato, guidato dal califfo Abū Bakr al-Baghdādī,
chiamato Stato Islamico.[84][138]
Alcuni analisti hanno osservato che eliminare il riferimento geografico dal nome ha ampliato il raggio d'azione
del gruppo e Laith Alkhouri, un analista del terrorismo,
pensa che dopo aver conquistato molte aree della Siria
e dell'Iraq, ISIS abbia visto la concreta opportunità di
prendere controllo del movimento jihadista globale.[139]
Alla fine dell'agosto del 2014 una delle principali autori-
• JTJ – Jamāʿat al-Tawḥīd wa l-jihād – Organization
of Monotheism and jihad (Organizzazione del tawhid
e del jihad)
• Mujahideen Shura Council – Mujāhidīn del Consiglio
della Shura
• QSIS – Separatisti di al-Qāʿida in Iraq e Siria
3 Ideologia politica
Lo Stato Islamico è un'organizzazione islamica estremista
che segue la linea oltranzista di al-Qāʿida e considera il jihad globale un dovere di ogni musulmano.[142] Come alQāʿida e molti altri gruppi jihadisti odierni, lo Stato Islamico è un prodotto dell'ideologia dei Fratelli Musulmani,
la prima organizzazione islamista al mondo,[143] che tuttavia non afferma la cogenza del jihād avendo da tempo
optato per una strategia legale per salire al potere. Segue
un'interpretazione radicale e anti-occidentale dell'Islam,
promuove la violenza religiosa e considera coloro che non
concordano con la sua interpretazione del Corano infedeli e apostati; si rifà all'Islam delle origini e rifiuta le “innovazioni” più recenti considerandole responsabili della
corruzione del suo spirito originario. Condanna i califfati
più recenti e l'Impero ottomano per aver deviato da quello
6
4 AMMINISTRAZIONE E MEMBRI
che chiama “islam puro”, per restaurare il quale ha stabilito un suo califfato.[144] Allo stesso tempo lo Stato Islamico mira a fondare uno stato fondamentalista salafita, e
quindi sunnita, in Iraq, Siria e altre parti del levante.[142]
Alcuni commentatori sunniti come Zayd Hamis, e anche
mufti jihadisti e salafiti come Adnan al-Aroor e Abu Basir al-Tartusi, ritengono però che lo Stato Islamico ed altri
gruppi terroristici ad esso correlati non siano affatto salafiti, ma eretici kharigiti, al servizio di un'agenda imperiale
anti-islamica.[145][146][147][148]
Altre fonti associano invece l'ideologia del gruppo
non all'islamismo e allo jihadismo di al-Qāʿida, ma al
wahabismo.[149] Secondo lo studioso Bernard Haykel il
wahabismo è “il parente più stretto dello Stato Islamico
[…] Per al-Qāʿida la violenza è un mezzo per arrivare
ad un fine, per ISIS è un fine in sé”.[149] Secondo il New
York Times, “tutti i più influenti teorici della jihad criticano lo Stato Islamico definendolo anormale, considerando nullo l'autoproclamato califfato” e criticandolo per le
decapitazioni di giornalisti ed operatori umanitari.[149]
I salafiti, come gli appartenenti allo Stato Islamico, credono che solo un'autorità legittima possa intraprendere la
direzione del jihād,[150] e che la purificazione della società islamica sia prioritaria rispetto ad altre attività, come quella di combattere contro Paesi non musulmani. Ad
esempio, per quanto riguarda la questione palestinese, lo
Stato Islamico considera Ḥamās – un gruppo sunnita che
costituisce la branca dei Fratelli Musulmani in Palestina –
come apostata e senza alcuna autorità per guidare il jihād.
Combattere Ḥamās potrebbe quindi essere il suo primo
passo verso il confronto con Israele.[151]
Foto segnaletica di Abu Bakr al-Baghdadi mentre si trovava nel
centro di detenzione di Camp Bucca
tutte le decisioni dei governatori e dei consigli corrispondano all'interpretazione della shari'a accettata dallo Stato
Islamico.[154]
Al-Raqqa è de facto la capitale siriana dello Stato Islamico e si dice che sia un mezzo per testare o provare
l'autorità di ISIS,[155] che infatti nel settembre 2014 aveva già ricomposto una moderna struttura di governo. I
Alle fine di settembre del 2014 più di centoventi studiosi precedenti funzionari del governo, che lavoravano per il
islamici di tutto il mondo hanno firmato una lettera aperta regime di Bashar al-Assad, hanno mantenuto il loro posto
al leader dello Stato Islamico rifiutando esplicitamente le di lavoro promettendo fedeltà allo Stato Islamico.
interpretazioni che il gruppo dà del Corano e della Hadith
Le istituzioni, restaurate e ricostruite, stanno fornendo
per giustificare le proprie azioni.[152] La lettera rimproveservizi. La diga di al-Raqqa continua a fornire acqua ed
ra lo Stato Islamico per le esecuzioni dei progionieri, deenergia elettrica, esperti stranieri aiutano gli ufficiali siscrivendole come “atroci crimini di guerra”, e per la perriani a far funzionare le istituzioni civili. Solo la polizia e
secuzione degli yazidi, definita “abominevole”. Accusano
i soldati sono combattenti dello Stato Islamico che riceinoltre il gruppo di istigare la fitna istituendo la schiavitù
vono alloggi confiscati ai musulmani non sunniti oppure
in contraddizione all'interpretazione antischiavista che gli
abbandonati. Vengono forniti i servizi di welfare e viene
ulama danno al giorno d'oggi.[153]
praticato il controllo dei prezzi; le tasse vengono imposte
ai benestanti. Esportando petrolio dai campi petroliferi
conquistati lo Stato Islamico intasca decine di milioni di
dollari.[156][157] Isis ha attuato un programma di soft po4 Amministrazione e membri
wer nelle aree irachene e siriane sotto il suo controllo che
Attualmente il gruppo è guidato da Abu Bakr al- include servizi sociali, prediche religiose e proselitismo.
della manutenzione delle strade e della
Baghdadi, autoproclamatosi califfo, con un gruppo ri- Si occupa anche
[158]
rete
elettrica.
stretto di consiglieri. Ci sono due vice, Abu Muslim alTurkmani per l'Iraq e Abu Ali al-Anbari per la Siria, e
dodici governatori locali in entrambi i Paesi. Sotto il comando dei governatori ci sono dei consigli locali su finanza, leadership, questioni militari, questioni legali (che includono le decisioni sulle esecuzioni), assistenze ai combattenti stranieri, sicurezza, intelligence e media. In più
un consiglio della shura ha il compito di assicurarsi che
Frank Gardner, un giornalista britannico esperto di sicurezza, ha concluso che le prospettive dello Stato Islamico
di mantenere il controllo e di governare sono più solide
nel 2014 di quanto non lo fossero nel 2006. A dispetto
della sua brutalità, lo Stato Islamico si è ben radicato tra
la popolazione e difficilmente verrà rimosso dalle forze di
sicurezza siriane ed irachene. Ha rimpiazzato un gover-
4.2
Combattenti stranieri
7
no corrotto con efficienti autorità controllate localmente,
ha restaurato servizi ed acqua e petrolio sono forniti in
maniera adeguata.[156][159]
• Abu Yaqub al-Masri (ucciso nel 2007)
A Mossul, lo Stato Islamico ha implementato la shari'a
nei programmi scolastici, bandendo l'insegnamento di
storia nazionale, letteratura, arte, musica e della teoria
dell'evoluzione di Darwin.[160][161][162] Molti genitori
iracheni hanno boicottato le scuole in cui sono stati
introdotti i nuovi programmi.[163]
• Khaled al-Mashhadani (catturato nel 2007)
4.1
4.1.1
Lista dei membri più importanti
Membri attuali
• Abu Bakr al-Baghdadi (“Emiro” autoproclamato
dello Stato Islamico dell'Iraq nel 2010[164] e califfo
dello Stato Islamico dal 29 giugno 2014)
• Abu Muslim al-Turkmani (vice comandante in Iraq)
• Abu 'Ali al-Anbari (vice comandante in Siria)
• Abu Mohammad al-'Adnani (portavoce ufficiale)
• Abu 'Omar al-Shishani (comandante sul campo in
Siria)
• Abu Wahib (guerrigliero nel governatorato di
al-Anbar, Iraq)
• Haitham al-Badri (ucciso nel 2007)
• Mahir al-Zubaydi (ucciso nel 2008)
• Mohamed Moumou (ucciso nel 2008)
• Huthaifa al-Batawi (ucciso nel 2011)
4.2 Combattenti stranieri
Ci sono molti combattenti stranieri tra le file di ISIS. Nel
giugno del 2014 la rivista inglese The Economist riporta
che “ISIS potrebbe avere fino a 6000 combattenti in Iraq e
3–5000 in Siria, inclusi forse 3000 stranieri; quasi un migliaio si dice vengano dalla Cecenia e forse cinquecento
o qualcosa di più da Francia, Gran Bretagna ed altre parti
d'Europa”.[167] Il leader ceceno Abu Omar al-Shishani, ad
esempio, è stato nominato comandante per il settore nord
della Siria da ISIS nel 2013.[168][169] Secondo il New York
Times nel settembre del 2014 c'erano più di 2000 europei
e 100 americani tra i combattenti stranieri dell'ISIS.[170]
5 Obiettivi
• Jihadi John (membro dello Stato Islamico con ac- Fin dal suo inizio l'istituzione di uno stato islacento inglese, presente in alcuni video di decapita- mico puro è stato uno degli obiettivi principali
zioni)
dell'organizzazione.[171] Secondo la giornalista Sa• Abu Yusuf[165][166] (comandante superiore per la rah Birke, una delle “differenze significative” tra il fronte
al-Nuṣra e lo Stato Islamico è che quest'ultimo “tende
sicurezza)
ad essere più focalizzato sull'istituzione di un proprio
• Abu Sulayman al-Nasir (“ministro” della guerra)
governo nel territorio conquistato”. Mentre entrambi i
gruppi condividono l'ambizione di costruire uno stato
islamico, ISIS è “molto più spietata […] compie attacchi
4.1.2 Ex leader
settari e impone immediatamente la shari'a”.[69] Lo Stato
Islamico ha ufficialmente raggiunto il suo obiettivo il 29
• Abu Musab al-Zarqawi (ucciso nel 2006)
giugno 2014, quando ha rimosso la dicitura “Iraq e Levante” dal proprio nome e dichiarato i territori occupati
• Abu Ayyub al-Masri (ucciso nel 2010)
di Iraq e Siria come parte di un nuovo califfato.[172]
• Abu Abdullah al-Rashid al-Baghdadi (ucciso nel
2010)
5.1 Rivendicazioni territoriali
4.1.3
Ex membri
• Abu Anas al-Shami (ucciso nel 2004)
• Abu Azzam (ucciso nel 2005)
• Abu Omar al-Kurdi (catturato nel 2005)
• Abdul Hadi al-Iraqi (catturato nel 2006)
• Sheik Abd-Al-Rahman (ucciso nel 2006)
• Hamid Juma Faris Jouri al-Saeedi (catturato nel
Mappa dei territori sui quali lo Stato Islamico rivendica il potere.
2006)
8
6 PROPAGANDA E SOCIAL MEDIA
A metà 2014 il gruppo ha pubblicato un video intitolato La fine di Sykes-Picot, nel quale è presente un cileno,
Abu Safyya, che parla inglese. Il video annuncia le intenzioni del gruppo di eliminare gli attuali confini tra i paesi
islamici del Vicino Oriente; questo è un riferimento ai
confini decisi dall'Accordo Sykes-Picot durante la prima
guerra mondiale.[173][174]
Il 13 ottobre 2006 il gruppo annunciò la fondazione
dello Stato Islamico dell'Iraq, che rivendicò l'autorità
sui governatorati islamici di Baghdad, al-Anbār, Diyālā,
Kirkuk, Ṣalāḥ al-Dīn, Nīnawā e parti del governatorato di
Babil.[32]
In seguito all'espansione del gruppo all'interno della Siria nel 2013 e l'annuncio dello Stato Islamico dell'Iraq e
del Levante, il numero di wilaya (province) rivendicate
è salito a 16. In più rispetto alle sette irachene, le wilaya siriane, in gran parte entro i confini dei governatorati esistenti, sono Hassaké, Deir el-Zor, al-Raqqa, Homs,
Aleppo, Idlib, Hama, Damasco e Laodicea.[175]
La sede del potere dello Stato Islamico in Siria è il
governatorato di al-Raqqa. È risaputo che più importanti leader dello Stato Islamico, incluso Abu Bakr
al-Baghdadi, abbiano visitato il capoluogo, al-Raqqa.[176]
6
Propaganda e social media
seguito al di sopra dalla parola "rasūl" (Inviato [di Allāh])
e, in alto, il sostantivo Allāh.
Ulteriore elemento simbolico, fortemente evocativo per i
musulmani più acculturati, è il luogo prescelto nell'estate
del 2014 per l'annuncio della costituzione del “Califfato” islamico: la moschea di Mossul, detta al-Nūrī, così
detta perché fondata dal sultano turco Nūr al-Dīn (il nostro Norandino), che avviò proprio da Mossul la riconquista islamica della Terrasanta occupata dai crociati. Anche
il nome di battaglia del suo capo non è casuale, essendo la sua kunya Abū Bakr quella del primo califfo “ortodosso” (rāshid) della Umma islamica, mentre la nisba
al-Baghdādī sottolinea la originale matrice del suo capo e
del movimento: l'Iraq, di cui Baghdād è la capitale e che
fu, dall'VIII al XIII secolo, sede prestigiosa del califfato
abbaside.
Sul giornale online dell'ISIS Dābiq[178] è stato poi pubblicato il 12 ottobre un fotomontaggio,[179] che è stato (come
probabilmente sperava l'ISIS) puntualmente riproposto
dai media occidentali, in cui era raffigurata sullo sfondo
la Basilica di San Pietro a Roma, con il vessillo dell'ISIS
sventolante al di sopra dell'obelisco della piazza, e un titolo (The failed Crusade) in cui si sottolineava il “fallimento” della "Crociata" - intesa dai jihadisti dall'inefficacia
dei bombardamenti aerei alleati - e l'imminente inevitabile conquista di Roma, assurta a simbolo dell'intero
Occidente.
Il logo del Al-Hayat Media Center
Il logo del al-Furqan Media al-Furqan Institute for Media
Production
Nel novembre del 2006, poco dopo la creazione dello Stato Islamico dell'Iraq, il gruppo ha fondato l'alFurqan Institute for Media Production, il quale produce
CD, DVD, poster, pamphlet e propaganda nel web.[180]
Il principale organo di stampa dello Stato Islamico è
l'I'tisaam Media Foundation,[181] fondato nel marzo del
2003, e distribuisce tramite il Global Islamic Media Front
(GIMF).[182]
Il gruppo fa un uso efficace della propaganda,[177] come
ha dimostrato con la scelta del colore nero per il suo vessillo (colore ufficiale della dinastia abbaside, che ebbe come sue capitali Baghdad e Samarra: entrambe nisbe di
Abū Bakr al-Baghdādī), su cui è scritto un Tawḥīd che,
per quanto calligraficamente sgraziato, va letto dal basso verso l'alto, probabilmente per sottolineare la rilevan- Nel 2014 lo Stato Islamico ha fondato l'Al Hayat Media
za dei concetti espressi: "Muḥammad" al livello inferiore, Center, rivolto a un target occidentale e pubblica materia-
9
le in inglese, tedesco, russo e francese.[183][184] Nel 2014
ha anche fondato la Anjad Media Foundation, che pubblica Anasheed (in arabo: ‫أناشيد‬, Anāshīd, “canti religiosi”)
jihadisti.[185]
per il denaro liquido ISIS contava su membri di Mossul,
la cui leadership era usata per dare ulteriori fondi ai miliziani di Diyāla, Ṣalāḥ al-Dīn (Salahuddin) e Baghdād che
si trovavano in difficoltà.[191]
Nella metà del 2014 l'intelligence irachena ha ottenuto
informazioni da un membro dell'ISIS, il quale ha rivelato che le risorse del gruppo ammontano a due miliardi di
dollari statunitensi.[192] Isis è così il più ricco gruppo jihadista del mondo.[193] Alcune voci dicono che circa tre
quarti di questa somma è rappresentata da risorse di cui
il gruppo si è impadronito durante la presa di Mossul nel
giugno del 2014; queste includono fino a 429 milioni di
dollari rubati dalla banca centrale di Mossul, assieme ad
altri milioni e ad una grande quantità di lingotti d'oro
rubati da altre banche di Mossul.[194][195] È stato però
messo in dubbio il fatto che ISIS potesse essere in grado di recuperare una somma così imponente dalla banca
Anche se i feed dello Stato Islamico su Twitter vengono
centrale[196] e abbia realizzato le rapine in banca di cui è
regolarmente bannati - provocando nell'ottobre del 2014
accusata.[197]
una minacciosa rimostranza dell'ISIS - , frequentemente
questi vengono ricreati, mantenendo una forte presenza ISIS ha regolarmente praticato l'estorsione, ad esemonline. Il gruppo ha tentato di espandersi in altri social pio domandando denaro ai camionisti e minacciando di
network quali Quitter, Friendica e Diaspora; questi ultimi far esplodere il loro carico. Le rapine in banca e alle
due hanno immediatamente rimosso la sua presenza.[190] gioiellerie sono state altre fonti di guadagno.[12] Viene
largamente riportato che il gruppo abbia ricevuto fondi da donatori privati dagli stati del Golfo,[198][199] e
sia il primo ministro iraniano che quello iracheno Nuri
7 Finanze
al-Maliki hanno accusato l'Arabia Saudita e il Qatar
di finanziare l'ISIS,[200][201][202][203] senza però fornire
prove.[203][98][204][205]
Lo Stato Islamico si avvantaggia regolarmente dei social media, in particolare di Twitter. Per distribuire il
suo messaggio organizza campagne hashtag, incoraggiando tweet con hashtag popolari e utilizzando software che
abilitano lo Stato Islamico a diffondere la propria propaganda sugli account dei suoi sostenitori.[186] L'uso dei
social media è stato descritto da un esperto come “probabilmente più sofisticato di [quelli della] maggior parte
delle compagnie statunitensi”.[187][188] Un altro commento è che “ISIS mette più enfasi nei social media rispetto
agli altri gruppi jihadisti […] Ha una presenza sui social
media molto coordinata”.[189]
Si pensa inoltre che il gruppo riceva dei considerevoli
finanziamenti dalle sue operazioni nella Siria orientale,
dove ha sequestrato campi petroliferi e contrabbandato
materiali grezzi e beni archeologici.[206][207] ISIS guadagna denaro anche dalla produzione di petrolio greggio e
vendendo energia elettrica nella Siria settentrionale e al
governo siriano.[208]
Fin dal 2012 l'ISIS ha prodotto rapporti annuali dando
informazioni numeriche sulle sue operazioni in uno stile che ricorda i report aziendali, incoraggiando potenziali
donatori.[187][209]
Centro finanziario di ISIS a Raqqa
Uno studio di duecento documenti (lettere personali, note
spesa e registri dei membri) appartenenti ad al-Qāʿida in
Iraq e ad ISIS stessa è stato effettuato dalla RAND Corporation nel 2014.[191] Si è scoperto che tra il 2005 e il
2010 le donazioni dall'estero arrivavano solo al 5% del
budget operativo del gruppo, il resto veniva raccolto in
Iraq.[191] Nel periodo di tempo studiato, alle cellule era
richiesto d'inviare fino al 20% degli introiti derivanti da
rapimento, estorsione e altre attività, al livello superiore
della gerarchia del gruppo. I comandanti di grado più alto avrebbero poi distribuito i fondi alle celle provinciali o
locali che si trovavano in difficoltà o avevano bisogno di
soldi per condurre gli attacchi.[191] I record mostrano che
8 Equipaggiamento
Le armi più comuni usate contro la coalizione multinazionale in Iraq durante la guerriglia irachena tra il 2003 e
il 2011 erano quelle prese dalle riserve di armi di Saddam
Hussein distribuite per il Paese; queste comprendevano i
fucili d'assalto AKM, mitragliatrici PK e RPG-7.[210]
ISIS è stata in grado di rafforzare le sue capacità militari
catturando una grande quantità di armi di diverse tipologie durante la Guerra civile siriana e nella guerriglia
irachena scatenatasi dopo il ritiro delle truppe statunitensi. Queste razzie di armi hanno migliorato le capacità del
gruppo di portare a termine le operazioni successive ed
ottenere ulteriori equipaggiamenti.[211]
10
9 VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI
Le armi che ISIS ha ottenuto e impiegato comprendono:
Strela-2[212] , FIM-92 Stinger,[213] , missili terra-aria, M79 Osa, HJ-8[214] and AT-4 Spigot[212] artiglieria controcarri, 130mm M-46[214] e M198 howitzer,[215] Humvee,
T-54/55, T-72, e M1 Abrams[216] carroarmati da combattimento,[214] autoblindo M1117,[217] camion montati da DShK,[212] i cannoni antiaerei ZU-23-2,[218][219]
lanciarazzi multipli BM-21 Grad[211] ed almeno un
missile Scud.[220]
9.2 Persecuzione religiosa
ISIS obbliga le persone che si trovano nelle aree sotto il
suo controllo ad attestare la propria fede islamica, vivere secondo la propria interpretazione dell'islam sunnita e
sotto la Legge coranica con la pena di morte, tortura e
mutilazione genitale.[231][232] La violenza è rivolta verso i
musulmani sciiti, Assiri, caldei, siriaci e armeni cristiani,
in particolare yazidi, drusi, shabak e mandei.[233]
Quando ISIS ha preso l'aeroporto di Mosul nel giugno del Amnesty International ha accusato l'ISIS di pulizia etnica
2014 ha sottratto alcuni elicotteri Sikorsky UH-60 Black nei gruppi minoritari dell'Iraq settentrionale.[234]
Hawk e aerei cargo che stazionavano lì.[221][222] Secondo
Peter Beaumont del The Guardian sembra difficile che
9.3 Trattamento dei civili
ISIS sarà in grado di schierarli.[223]
ISIS si è anche impossessata di materiale nucleare
dall'università di Mosul nel luglio del 2014. In una
lettera al segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon
l'ambasciatore ONU in Iraq, Muhammad 'Ali al-Hakim,
ha detto che il materiale presente nell'università “può
essere utilizzato per creare armi di distruzione di massa”. Esperti nucleari considerano però la minaccia insignificante. Il portavoce dell'Agenzia internazionale per
l'energia atomica Gill Tudor scrive che il materiale rubato era “di bassa qualità e non presenta un
rischio significativo per la sicurezza o proliferazione
nucleare”.[224][225]
Durante il conflitto iracheno del 2014 ISIS ha pubblicato dozzine di video che mostrano il trattamento riservato ai civili, molti dei quali erano considerati in base alla loro religione e gruppo etnico. Navanethem Pillay, da Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha segnalato la presenza di crimini nella zona di guerra dell'Iraq divulgando un rapporto delle Nazioni Unite in cui si fa riferimento a militari iracheni e
diciassette civili uccisi in una strada di Mossul da parte dei combattenti dell'ISIS. Le Nazioni Unite riportano
inoltre che dal cinque al ventidue giugno ISIS ha ucciso più di mille civili iracheni e ne ha feriti almeno un
altro migliaio.[235][236][237] Dopo la pubblicazione da parte di ISIS di fotografie che ritraggono i suoi combattenti uccidere file di giovani uomini, le Nazioni Unite han9 Violazioni dei diritti umani
no dichiarato che le esecuzioni a sangue freddo eseguite
dall'ISIS nell'Iraq settentrionale vanno quasi sicuramente
All'inizio di settembre del 2014 il Consiglio per i diritti annoverate tra i crimini di guerra.[238]
umani delle Nazioni Unite decise di mandare in Iraq e
L'avanzata di ISIS in Iraq nella metà del 2014 è stata acin Siria un team per investigare su abusi ed uccisioni “di
compagnata da continua violenza in Siria. Il 29 maggio
portata inimmaginabile”[226] compiute dallo Stato Islamiun villaggio siriano è stato assaltato dall'ISIS ed almeno
co. Zeid Ra'ad al Hussein di Giordaina, che ha sostituito
quindici civili sono rimasti uccisi, secondo Human Rights
Navanethem Pillay come Alto commissario delle Nazioni
Watch almeno sei erano bambini.[239] Un ospedale delUnite per i diritti umani, ha incoraggiato i leader mondiala zona ha confermato di aver ricevuto quindici corpi lo
li ad intervenire per proteggere le donne e bambini che si
stesso giorno.[240] L'Osservatorio siriano per i diritti umatrovano tra le mani dei combattenti dello Stato Islamini ha riportato che il primo giugno un uomo di centodue
co, che si diceva stessero cercando di creare una “casa
anni è stato ucciso con tutta la sua famiglia in un villaggio
del sangue”. Ha fatto appello alla comunità internazionaad Hama.[241]
le perché concentri i suoi sforzi per porre fine al conflitto
ISIS ha reclutato nei propri ranghi bambini iracheni
in Iraq e Siria.[227]
che possono essere visti mentre pattugliano le strade
di Mossul imbracciando un fucile con una maschera in
faccia.[242]
9.1
Accuse di crimini di guerra
Nel luglio del 2014 la BBC ha riportato le parole
dell'investigatore capo delle Nazioni Unite che dichiara:
“I combattenti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante
(ISIL) potrebbero essere aggiunti alla lista dei sospettati
per crimini di guerra in Siria.”[228]
9.4 Accuse di violenza sessuale
Secondo un rapporto, la presa dalle città irachene nel
giorno del 2014 da parte di ISIS è stata accompagnata
da un'impennata di crimini contro le donne.[243][244][245]
Nell'agosto del 2014 le Nazioni Unite hanno accusato Il Guardian ha riportato che l'agenda estremista dell'ISIS
lo Stato Islamico di commettere “atrocità di massa” e si estende al corpo delle donne e che le donne che vivono
crimini di guerra.[229][230]
sotto il suo controllo sono state catturate e stuprate.[246]
11
Hannaa Edwar, una delle principali sostenitrici dei diritti
delle donna a Baghdad che dirige una organizzazione non
governativa chiamata Iraqi Al-Amal Association,[247] ha
dichiarato che nessuno dei suoi contatti a Mossul ha potuto confermare alcun caso di stupro.[248] Un'altra attivista
per i diritti delle donne di Baghdad, Basma al-Khateeb,
ha detto che una cultura della violenza contro le donne
esiste in Iraq e si sente sicura del fatto che avvenissero
violenze sessuali nei confronti delle donne a Mossul non
solo ad opera dell'ISIS ma di tutti i gruppi armati.[248]
lé. Hanno anche messo al bando “musica e canzoni in
macchina, alle feste, in negozi ed in pubblico, così come
fotografie di persone nelle vetrine dei negozi”.[257]
I cristiani che vivono in aree sotto il controllo dell'ISIS
che vogliono rimanere nel califfato hanno tre opzioni:
convertirsi all'islam, pagare l'imposta religiosa oppure la
morte. “Offriamo tre scelte: l'islam, la dhimma, che include il pagamento della jizya, se rifiutano questo non avranno nient'altro che la spada”, ha dichiarato l'ISIS.[258] ISIS
ha già imposto simili regole per i cristiani di Al-Raqqa,
Durante un incontro con Nuri al-Maliki, il ministro degli in Siria, una delle città più liberali della nazione.[259][260]
Esteri britannico Wiliam Hague ha dichiarato: “Chiunque glorifichi, supporti o si unisca all'ISIS deve capire
che aiuterebbe un gruppo responsabile di rapimento, tortura, esecuzioni, stupro e molti altri orribili crimini.”[249] 10 Relazioni internazionali
Secondo Martin Williams del The Citizen, un quotidiano
sudafricano, una parte dei membri appartenenti alla linea In un comunicato l'ONU fa riferimento allo Stato Isladura del salafismo considerano il sesso extraconiugale con mico come “gruppo terroristico”,[11] in un altro comupiù partner come una forma legittima di guerra santa ed è nicato del 2 settembre 2014 si riferisce all'ISIS come al
“difficile riconciliare questo con una religione nella qua- «so-called Islamic State in Iraq and the Levant (ISIL)»
le alcuni seguaci insistono che le donne debbano essere (cosiddetto ISIL), contemporaneamente esprimendo apcoperte dalla testa ai piedi, con solo una sottile apertura prezzamento alle forze di sicurezza irachene e peshmerga
impegnate nella difesa di Amerli.[261] Ha inoltre dichiasugli occhi”.[250]
rato il più alto livello di emergenza sotto il profilo umaHaleh Esfandiari del Woodrow Wilson International Cennitario ed invitato il governo iracheno a formare un goter for Scholars ha sottolineato l'abuso su donne locaverno il prima possibile entro i limiti della Costituzione
li da parte dei combattenti dell'ISIS dopo aver catturairachena.[262][263]
to un'area. “Solitamente prendono le donne più vecchie
ad un improvvisato mercato degli schiavi e provano a
venderle. Le più giovani… sono stuprate o date in sposa ai combattenti […] È basato sul matrimonio tempo- 10.1 Paesi che considerano lo Stato Islamico un'organizzazione terroristica
raneo, ed una volta che questi combattenti hanno fatto sesso con queste giovani donne, le passano ad altri
Ufficialmente
considerano
lo
Stato
Islamico
combattenti.”[251]
un'organizzazione terroristica:
Alcuni testimoni hanno dichiarato che alcune ragazze yazide, dopo essere state stuprate dai combattenti dell'ISIS,
si sono suicidate gettandosi dal monte Jebel Sinjar.[252]
11 Teorie del complotto
9.5
Linee guida per i civili
Dopo aver conquistato le città irachene, ISIS ha pubblicato delle linee guida su come indossare veli e vestiti. L'ISIS
avverte le donne di Mossul di indossare veli che coprano
tutto, pena una severa punizione.[253][254]
Un ecclesiastico ha dichiarato alla Reuters di Mossul che
uomini armati dell'ISIS gli hanno ordinato di leggere gli
avvertimenti ai fedeli nella sua moschea.[253] ISIS ha anche messo al bando manichini nudi e ordinato che le facce dei manichini sia maschili che femminili venissero
coperte.[255] ISIS ha pubblicato 16 note chiamate “Contratto con la città”, una serie di regole rivolte ai civili di Nineveh. Una regola stabilisce che le donne devono stare in casa e non uscire a meno che non sia necessario. Un'altra regola dice che rubare sarà punito con
l'amputazione.[158][256] Oltre a bandire la vendita e il consumo di alcolici, che è normale nella cultura musulmana,
ISIS ha vietato la vendita e l'uso di sigarette e narghi-
Alcuni cospirazionisti nel mondo arabo hanno avanzato
l'ipotesi secondo cui dietro lo Stato Islamico ci siano gli
Stati Uniti, che così facendo intendono destabilizzare ulteriormente il Vicino Oriente. Le primi illazioni in tal
senso furono pubblicate nel luglio 2014 dal Gulf Daily
News, una testata che ha sede nel Bahrain.[278] Quando tali indiscrezioni hanno cominciato a guadagnare consensi,
l'ambasciata americana in Libano ha emesso un comunicato ufficiale in cui nega le accuse, definendole una totale
invenzione.[279]
Un'altra teoria complottista afferma che Abu Bakr alBaghdadi è in realtà un attore e agente israeliano del
Mossad chiamato “Simon Elliot”: chi condivide questa
asserzione ribadisce che ciò si evince dai documenti scoperti da Edward Snowden, ma l'avvocato di quest'ultimo
ha definito tutta la vicenda “una bufala”.[280][281][282]
Inoltre vengono diffuse alcune foto e video che ritraggono il senatore John McCain in compagnia del Califfo,
12
12 NOTE
prova di una presunta alleanza tra Stati Uniti e l'ISIS. Tut- [17] The War between ISIS and al-Qāʿida for Supremacy of the
Global jihadist Movement, Washington Institute for Near
tavia delle analisi più accurate confermano che in realtà
East Policy, giugno 2014. URL consultato il 26 agosto
l'identità di Al-Baghdadi nelle foto e nei video incrimi2014.
nati non combacia assolutamente con le caratteristiche
somatiche del vero Califfo[283][284] .
[18] Gary Gambill, Abu Musab Al-Zarqawi: A Biographical
12
Note
[1] 11 reasons the Islamic State might be more dangerous than
al-Qaida, The Hamilton Spectator, 4 settembre 2014
[2] ISIL prints a confederate currency with UBL and 9/11
images
[3] Isis introduce la sua moneta E conia il dinaro in oro e
argento
[4] “This Is the Promise of Allah” - Declaration of the Islamic
State (29 giugno 2014)
Sketch in Terrorism Monitor, vol. 2, nº 24, 16 dicembre
2004, p. The Jamestown Foundation. URL consultato il
30 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 settembre
2007).
[19] Jeffrey Pool, Zarqawi’s Pledge of Allegiance to al-Qāʿida:
From Mu'Asker Al-Battar, Issue 21 in Terrorism Monitor, vol. 2, nº 24, 16 dicembre 2004, p. The Jamestown
Foundation. URL consultato il 30 luglio 2014 (archiviato
dall'url originale il 30 settembre 2007).
[20] Zarqawi pledges allegiance to Osama in Dawn, Agence
France-Presse, 18 ottobre 2004. URL consultato il 13
luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre
2007).
[5] ISW report on ISIS governance in Syria
[21] Al-Zarqawi group vows allegiance to bin Laden, NBC
News, 18 ottobre 2004. URL consultato il 13 luglio 2007.
[6] La Siria dice sì ai raid Usa sui terroristi Isis ma «con il
nostro coordinamento» in Il Sole 24 Ore. URL consultato
il 28 agosto 2014.
[22] Al-Qaida in Iraq (AQI) in Dudley Knox Library, Naval
Postgraduate School. URL consultato il 14 luglio 2014
(archiviato dall'url originale il 1º aprile 2007).
[7] Sigla per Islamic State of Iraq and Syria oppure Islamic
State of Iraq and al-Sham.
[23] Brian Whitaker, Revealed: Al-Qaida plan to seize control
of Iraq, The Guardian, 13 ottobre 2005. URL consultato
il 19 settembre 2014.
[8] Sigla per Islamic State of Iraq and the Levant.
[9] Come si organizza lo Stato Islamico di al-Baghdadi in
Istituto per gli studi di politica internazionale. URL
consultato il 28 agosto 2014.
[10] Decostruire l'agenda setting della minaccia globale.,
Fornofilia.it, 20-11-2014. URL consultato il 24-11-2014.
[24] Mujāhidīn, ossia “combattenti del jihād”.
[25] Va sottolineato che il termine arabo shūra, già di per sé
significa “consiglio”.
[26] Fishman 2008, pp. 48–9 .
[27] al-Qāʿida in Iraq names new head, BBC News, 12 giugno
2006.
[11] (EN) Security Council concerned about illicit oil trade as
revenue for terrorists in Iraq, Syria in ONU News Centre,
28 luglio 2014.
[28] Mark Tran, Al-Qaida in Iraq leader believed dead in The
Guardian, 1º maggio 2007.
[12] Tim Lister, ISIS: The first terror group to build an Islamic
state?, CNN, 13 giugno 2014. URL consultato il 14 giugno
2014.
[29] (EN) jihad Groups in Iraq Take an Oath of Allegiance,
memrijttm.org, 17 ottobre 2006. URL consultato il 17
agosto 2014.
[13] Terrence McCoy, ISIS, beheadings and the success of horrifying violence in The Washington Post, 13 giugno 2013.
URL consultato il 23 giugno 2014.
[30] (EN) al Qaeda’s Grand Coalition in Anbar, longwarjournal.org, 12 ottobre 2006. URL consultato il 17 agosto
2014.
[14] Mark Tran, Who are Isis? A terror group too extreme
even for al-Qaida in The Guardian, 11 giugno 2014. URL
consultato l'11 giugno 2014.
[15] Con Coughlin e Tom Whitehead, US should launch targeted military strikes on 'terrorist army' Isis, says General
David Petraeus in The Telegraph, 19 giugno 2014. URL
consultato il 31 luglio 2014.
[16] Iraq religious leader supports liberation of Mosul, calls
ISIS terrorists, Foreign Affairs Committee. National
Council of Resistance of Iran, 13 giugno 2014. URL
consultato l'8 agosto 2014.
[31] Uppsala Data Conflict Programme: Conflict Encyclopaedia. URL consultato il 15 agosto 2014.
[32] (EN) The Rump Islamic Emirate of Iraq, longwarjournal.org, 16 ottobre 2006. URL consultato il 17 agosto
2014.
[33] Fishman 2008, pp. 49–50 .
[34] Islamic State of Iraq Announces Establishment of the Cabinet of its First Islamic Administration in Video Issued
Through al-Furqan Foundation, SITE Institute, 19 aprile
2007. URL consultato il 20 luglio 2014 (archiviato dall'url
originale il 28 settembre 2007).
13
[35] Phillips 2009, p. 74 .
[36] Uzi Mahnaimi, al-Qāʿida planning militant Islamic state
within Iraq in The Sunday Times (London), 13 maggio
2007. (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
[37] Targeting al Qaeda in Iraq’s Network, The Weekly
Standard, 13 November 2007
[38] Thomas Ricks e Karen DeYoung, al-Qāʿida in Iraq Reported Crippled in The Washington Post, 15 ottobre
2007.
[39] Lennox Samuels, Al Qaeda in Iraq Ramps Up Its Racketeering in Newsweek, 20 maggio 2008. Accessibile via
Google.
[40] Phillips 2009, p. 65 .
[41] Kahl 2008 .
[42] Michael Christie, Al Qaeda in Iraq becoming less foreignUS general, Reuters, 18 novembre 2009.
[43] Tim Arango, Top Qaeda Leaders in Iraq Reported Killed
in Raid in The New York Times, 22 agosto 2014.
[44] Thom Shanker, Qaeda Leaders in Iraq Neutralized, US
Says in The New York Times, 4 giugno 2010.
[56] Al Qaeda says it freed 500 inmates in Iraq jail-break,
Reuters, 23 luglio 2013. URL consultato il 22 agosto
2014.
[57] Rania Abouzeid, Syria: The story of the conflict, Politico,
14 marzo 2014. URL consultato il 22 agosto 2014.
[58] Rania Abouzeid, The Jihad Next Door, Politico, 23 giugno
2014. URL consultato il 22 agosto 2014.
[59] Jabhat al-Nusra A Strategic Briefing, Quilliam Foundation, 8 gennaio 2013. URL consultato il 22 agosto
2014.
[60] Qaeda in Iraq confirms Syria’s Nusra is part of network,
GlobalPost, 9 aprile 2013. URL consultato il 9 aprile
2013.
[61] ISI Confirms That Jabhat Al-Nusra Is Its Extension In Syria, Declares 'Islamic State Of Iraq And Al-Sham' As New
Name of Merged Group, MEMRI, 8 aprile 2013. URL
consultato il 10 aprile 2013.
[62] Al-Nusra Commits to al-Qaida, Deny Iraq Branch 'Merger', Naharnet Agence France-Presse, 10 aprile 2013.
URL consultato il 18 maggio 2013.
[45] US says 80% of al-Qāʿida leaders in Iraq removed, BBC
News, 4 giugno 2010.
[63] Basma Atassi, Qaeda chief annuls Syrian-Iraqi jihad merger, Al Jazeera, 9 giugno 2013. URL consultato il 10
giugno 2013.
[46] Attacks in Iraq down, al-Qāʿida arrests up: US general,
Agence France-Presse, 4 giugno 2010.
[64] Iraqi al-Qaeda chief rejects Zawahiri orders, Al Jazeera,
15 giugno 2013. URL consultato il 15 giugno 2013.
[47] Fox’s Pirro: Obama set ISIS leader free in 2009 in PolitiFact.com, Tampa Bay Times, 14 giugno 2014. URL
consultato il 20 giugno 2014.
[65] Zawahiri disbands main Qaeda faction in Syria in
The Daily Star, 8 novembre 2013. URL consultato l'8
novembre 2013.
[48] Middle East US Iraq jail an 'al-Qaeda school' Former inmates of Camp Bucca say military prison was training
ground for extremism.
[66] Liz Sly, Al-Qaeda disavows any ties with radical Islamist ISIS group in Syria, Iraq in The Washington Post, 3
febbraio 2014. URL consultato il 7 febbraio 2014.
[49] Anthony Shadid, Iraqi Insurgent Group Names New Leaders in The New York Times, 16 maggio 2010. URL
consultato il 22 agosto 2014.
[67] Siria-Iraq, al Qaeda disconosce l'Isil: “Non è un nostro gruppo, noi siamo vicini al Fronte al-Nusra”,
qn.quotidiano.net, 3 febbraio 2014. URL consultato il 10
agosto 2014.
[50] Abu Bakr al-Baghdadi: Islamic State’s driving force, BBC
World News, 31 luglio 2014. URL consultato il 19 agosto
2014.
[68] (EN) ISIS “too extreme for al-Qāʿida”, presstv.com, 7
febbraio 2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
[51] U.S. Actions in Iraq Fueled Rise of a Rebel in The New
York Times, 10 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto
2014.
[69] Sarah Birke, How al-Qaeda Changed the Syrian War in
New York Review of Books, 27 dicembre 2013.
[52] Military Skill and Terrorist Technique Fuel Success of
ISIS in The New York Times, 27 agosto 2014. URL
consultato il 28 agosto 2014.
[70] Vladimir Platov, Growth of International Terrorist Threat
from Syria in New Eastern Outlook, 18 gennaio 2014.
URL consultato l'11 giugno 2014.
[53] Al-Qaida: We're returning to old Iraq strongholds, Associated Press, 22 luglio 2012. URL consultato il 22 agosto
2014.
[71] Chechen-led group swears allegiance to head of Islamic
State of Iraq and Sham in The Long War Journal, 27
novembre 2013. URL consultato il 13 luglio 2014.
[54] name="ap22July12"> Violence in Iraq began to escalate that month, and by July 2013 monthly fatalities had
exceeded 1,000 for the first time since April 2008.
[72] Syria crisis: Omar Shishani, Chechen jihadist leader, BBC
News, 3 dicembre 2013. URL consultato l'8 dicembre
2013.
[55] Al Qaeda in Iraq Resurgent in Institute for the Study of
War, settembre 2013. URL consultato il 22 agosto 2014.
[73] ISIS-rebel clashes resume in Deir al-Zor in The Daily Star,
18 giugno 2014. URL consultato il 20 giugno 2014.
14
12 NOTE
[74] Syrian branch of al Qaeda vows loyalty to Iraq’s ISIS"
France 24. 25 June 2014.
[75] Al Nusra pledges allegiance to Isil in Gulf News, 25
giugno 2014. URL consultato il 29 giugno 2014.
[76] Hwaida Saad e Rick Gladstone, Qaeda-Linked Insurgents
Clash With Other Rebels in Syria, as Schism Grows in The
New York Times, 4 gennaio 2014. URL consultato il 16
gennaio 2014.
[91] Patrick Goodenough, Self-Appointed ‘Caliph’ Makes First Public Appearance, CNS News, 6 luglio 2014. URL
consultato il 26 luglio 2014.
[92] Rob Crilly e Saleem Mehsud, Pakistani terror group
swears allegiance to Islamic State in The Telegraph, 9
luglio 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
[93] Souad Mekhennet, The terrorists fighting us now? We just
finished training them. in The Washington Post, 18 agosto
2014.
[77] Mary Joshua Haber Casey, Rebel factions continue fight
against ISIL in Northern Syria in Foreign Policy, 7 gennaio
2014. URL consultato il 7 gennaio 2014.
[94] Syrians adjust to life under ISIS rule, The Daily Star, 29
agosto 2014. URL consultato il 29 agosto 2014.
[78] Syria’s Assad accused of boosting al-Qaeda with secret oil deals in Telegraph.co.uk, 20 gennaio 2014. URL
consultato il 25 settembre 2014.
[95] Nicole Gaouette, Kadhim Ajrash e Zaid Sabah, Militants
Seize Iraq-Jordan Border as Kerry Visits Baghdad,
Bloomberg News, 23 giugno 2014. URL consultato il 6
luglio 2014.
[79] Ruth Sherlock, Syria’s Assad accused of boosting alQaeda with secret oil deals, Telegraph, 20 gennaio 2014.
URL consultato il 23 agosto 2014.
[96] Tim Arango e Michael R. Gordon, Iraqi Insurgents Secure Control of Border Posts in The New York Times, 23
giugno 2014. URL consultato il 6 luglio 2014.
[80] Syria: Assad Regime Working With Al-Qaeda, Say Western Officials in TIME. URL consultato il 25 settembre
2014.
[97] Areej Abuqudairi, Anger boils over in the 'Fallujah of Jordan', Al Jazeera, 5 luglio 2014. URL consultato il 6 luglio
2014.
[81] Has Assad infiltrated rebel forces inside Syria? in Channel
4 News. URL consultato il 25 settembre 2014.
[98] Glen Carey e Deema Almashabi, jihadi Recruitment in
Riyadh Revives Saudi Arabia’s Greatest Fear, Bloomberg
News, 16 giugno 2014. URL consultato il 17 giugno 2014.
[82] Beware the game of shadows in Syria in the Guardian.
URL consultato il 25 settembre 2014.
[99] Erika Solomon e Simeon Kerr, Saudi Arabia sends 30,000
troops to Iraq border in Financial Times, 3 luglio 2014.
URL consultato il 6 luglio 2014.
[83] L'Isis proclama la rinascita del califfato dell'Islam tra
Iraq e Siria, tgcom24.mediaset.it, 29 giugno 2014. URL
[100] Benjamin Hall, ISIS joins forces with Saddam loyalists in
consultato il 10 agosto 2014.
bid to take Baghdad, Fox News Channel, 23 giugno 2014.
URL consultato il 31 agosto 2014.
[84] (EN) Iraq crisis: Isis changes name and declares its territories a new Islamic state with 'restoration of caliphate' [101] Richard Spencer, Saudi Arabia sends 30,000 troops to
in Middle East, independent.co.uk, 29 giugno 2014. URL
Iraq border in The Telegraph, 3 luglio 2014. URL
consultato il 17 agosto 2014.
consultato il 6 luglio 2014.
[85] Borzou Daragahi, Sam Jones e Simeon Kerr, Iraq crisis: [102] Boko Haram voices support for ISIS’ Baghdadi, Al
Isis declares establishment of a sovereign state in FinanArabiya, 13 luglio 2014. URL consultato il 24 agosto
cial Times, 29 giugno 2014. URL consultato il 29 giugno
2014.
2014.
[103] Nigeria military says one of its warplanes missing in northeast, Reuters, 14 settembre 2014. URL consultato il 14
[86] Aaron Y. Zelin, ISIS Is Dead, Long Live the Islamic Stasettembre 2014.
te in Foreign Policy, The Washington Institute, 30 giugno
2014. URL consultato il 22 luglio 2014.
[104] Iraq, distrutta la moschea di Giona, Isis: «Era meta di apostasia», corriere.it, 25 luglio 2014. URL consultato il 10
[87] Patrick Cockburn, Isis Caliphate has Baghdad worried
agosto 2014.
because of appeal to angry young Sunnis in The Independent, 30 giugno 2014. URL consultato il 2 luglio
[105] Iraq, pulizia religiosa contro i cristiani. “O ti converti all’I2014.
slam o ti uccidiamo”, ilfattoquotidiano.it, 21 luglio 2014.
URL consultato il 10 agosto 2014.
[88] Iraq’s Baghdadi calls for 'holy war', Al Jazeera, 2 luglio
2014. URL consultato il 2 luglio 2014.
[106] Iraq, Obama autorizza raid contro lo Stato islamico: “C'è
rischio di genocidio”, repubblica.it, 8 luglio 2014. URL
[89] Jack Moore, Iraq Crisis: Senior Jordan Jihadist Slams Isis
consultato il 10 agosto 2014.
Caliphate in International Business Times UK, 2 luglio
2014. URL consultato il 2 luglio 2014.
[107] Gli Stati Uniti hanno attaccato in Iraq, ilpost.it, 8 agosto
2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
[90] Shafik Mandhai, Muslim leaders reject Baghdadi’s caliphate, Al Jazeera, 7 luglio 2014. URL consultato il 12 [108] 5 cose per capire cosa succede in Iraq, ilpost.it, 8 agosto
luglio 2014.
2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
15
[109] Obama e gli attacchi aerei sull’Iraq, ilpost.it, 9 agosto [128] (EN) Death Could Shake al-Qāʿida In Iraq and Around
2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
the World, washingtonpost.com, 10 giugno 2006. URL
consultato il 15 agosto 2014.
[110] Iraq, massacro di yazidi: in 500 sepolti vivi, lastampa.it,
[129] (EN) The ISIL’s Stand in the Ramadi-Falluja Corridor,
10 agosto 2014. URL consultato l'11 agosto 2014.
ctc.usma.edu, 29 maggio 2014. URL consultato il 17
[111] Iraq, Obama manda 100 Marines per salvare gli yazidi in
agosto 2014.
trappola, corriere.it, 14 agosto 2014. URL consultato il 14
[130] (EN) Key Free Syria Army rebel 'killed by Islamist group',
agosto 2014.
bbc.com, 12 luglio 2013. URL consultato il 17 agosto
[112] Iraq, dall’Europa via libera alle armi ai curdi. Mogherini:
2014.
“Per l’Italia decide il Parlamento”, lastampa.it, 15 agosto
[131] (EN) al-Qāʿida in Iraq confirms Syria’s Nusra Front is part
2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
of its network, english.alarabiya.net, 9 aprile 2013. URL
[113] http://www.ohchr.org/Documents/Countries/IQ/
consultato il 17 agosto 2014.
UNAMI_OHCHR_POC_Report_FINAL_6July_
[132] (EN) ISIS or ISIL? The debate over what to call Iraq’s
10September2014.pdf
terror group, washingtonpost.com, 18 giugno 2014. URL
[114] http://www.dailymail.co.uk/news/article-2792552/
consultato il 17 agosto 2014.
full-horror-yazidis-didn-t-escape-mount-sinjar-confirms-5-000-men-executed-7-000-women-kept-sex-slaves.
[133] On the Origin of the ‘Name’ DAESH – The Islamic State
html
in Iraq and as-Shām 19 agosto 2014.
[115] http://italian.irib.ir/notizie/
[134] (EN) Terrorist Designations of Groups Operating in Syria,
mondo/item/166891-iraq-unicef,
United States Department of State, 14 maggio 2014. URL
-solo-a-luglio-uccisi-700-turcomanni-sciiti,
consultato il 18 giugno 2014.
-tra-vittime-tanti-bambini-e-donne
[135] Rania Abouzeid, Syria’s uprising within an uprising,
[116] http://www.inquisitr.com/1433592/
European Council on Foreign Relations, 16 gennaio 2014.
isis-ethnic-cleansing-670-prisoners-murdered-in-shia-prison-massacre-un-reports/
URL consultato il 15 agosto 2014 (archiviato dall'url
[117] http://arabic.cnn.com/middleeast/2014/09/10/
originale il 25 gennaio 2014).
iraq-speicher-massacre
[136] Joshua Keating, Who Is Abu Bakr al-Baghdadi? in Slate,
[118] http://albaghdadia.com/index.php/iraqnews/item/
16 giugno 2014. URL consultato il 22 luglio 2014.
32772-2014-09-03-12-30-15
[137] Vivek Saxena, ISIS vs ISIL – Which One Is It? in The
[119] http://www.sacbee.com/news/nation-world/
Inquisitr, 18 giugno 2014. URL consultato il 20 giugno
article2604328.html
2014.
[120] Iraq, fonti curde: “Uccisi da Isis altri 80 yazidi, 200 rapiti”. [138] (EN) This Is What The World’s Newest Islamic Caliphate
Primi aiuti italiani, ilfattoquotidiano.it, 16 agosto 2014.
Might Look Like, businessinsider.com, 30 giugno 2014.
URL consultato il 17 agosto 2014.
URL consultato il 17 agosto 2014.
[121] I massacri dell’IS in Iraq e in Siria, ilpost.it, 17 agosto [139] Elisha Fieldstadt, ISIS Declare Themselves an Islamic Sta2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
te, NBC News, 29 giugno 2014. URL consultato il 5 luglio
2014.
[122] Iraq, raid Usa per proteggere la diga di Mossul. I curdi
annunciano: “Riconquistata”, lastampa.it, 17 agosto 2014. [140] Adam Taylor, Meet ‘QSIS’: A new twist in what to call
URL consultato il 18 agosto 2014.
the extremist group rampaging in Iraq and Syria in The
Washington Post, 27 agosto 2014.
[123] Battle rages for control of Mosul dam, aljazeera.com, 18
agosto 2014. URL consultato il 20 agosto 2014.
[141] Shounaz Meky, Egypt’s Dar al-Ifta: ISIS extremists
not 'Islamic State', Al Arabiya, 24 agosto 2014. URL
[124] Iraq Conflict: Fighting Resumes At Mosul Dam, sky.com,
consultato il 27 agosto 2014.
19 agosto 2014. URL consultato il 20 agosto 2014.
[142] (EN) Islamic State, nationalsecurity.gov.au. URL consul[125] ISIS booby traps Mosul Dam, which could unleash 18tato il 17 agosto 2014.
metre-high wall of water on Iraq’s second largest city,
nationalpost.com, 18 agosto 2014. URL consultato il 20 [143] (EN) Iraq crisis: What does the Isis caliphate mean for gloagosto 2014.
bal jihadism?, independent.co.uk, 30 giugno 2014. URL
consultato il 17 agosto 2014.
[126] ‘World’s most dangerous’: Iraq’s retaken Mosul Dam could
cause 500,000 deaths in days, rt.com, 19 agosto 2014. [144] (EN) Don’t believe the people telling you to freak out over
URL consultato il 20 agosto 2014.
this “ISIL” map, qz.com, 1º luglio 2014. URL consultato
il 17 agosto 2014.
[127] Iraq, esercito iracheno cerca di riprendere Tikrit. Renzi
a Bagdad ed Erbil, repubblica.it, 19 agosto 2014. URL [145] (EN) Is ISIL really 'Sunni'? Not at all, presstv.ir, 17 giugno
consultato il 20 agosto 2014.
2014. URL consultato il 6 luglio 2014.
16
12 NOTE
[146] (EN) Syria: Umar Shishani’s Second-in-Command in ISIS [163] Catherine Philp, Parents boycott militants’ curriculum in
Slams Scholars Who “Sow Discord” & Don’t Fight, eaThe Times, 17 settembre 2014.
worldview.com, 7 febbraio 2014. URL consultato il 17
[164] US State Department wants IS leader Abu Bakr alagosto 2014.
Baghdadi, offering $10 million reward in NewsComAu.
URL consultato il 2 ottobre 2014.
[147] (AR) ‫عدنان العرعور يرد على )داعش( ويتهمها‬
‫الأمريكية‬
‫للمخابرات‬
‫والعمالة‬
‫بالتكفير‬
‫ المستشار‬,‫والبريطانية‬. URL consultato il 17 [165] In Turkey, a late crackdown on Islamist fighters in
Washington Post. URL consultato il 2 ottobre 2014.
agosto 2014.
[166]
[148] (AR) ‫عدنان العرعور يرد على )داعش( ويتهمها‬
:‫بالتكفير والعمالة للمخابرات الأمريكية سوريا‬
,‫"العرعور" يحذر السوريين من داعش و يصفهم بالخوارج‬
‫العهد‬. URL consultato il 17 agosto 2014.
[167]
The terrorists fighting us now? We just finished training
them. in Washington Post. URL consultato il 2 ottobre
2014.
Two Arab countries fall apart in The Economist, 14 June
2014. URL consultato il 18 luglio 2014.
[149] David D. Kirkpatrick, ISIS’ Harsh Brand of Islam Is Rooted in Austere Saudi Creed in The New York Times, 24 [168] The Syrian rebel groups pulling in foreign fighters, BBC
settembre 2014. URL consultato il 26 settembre 2014.
News, 24 dicembre 2013. URL consultato il 24 dicembre
2013.
[150] In ciò rifacendosi alla tradizione sunnita che identificava come una delle prerogative indispensabili per il califfo [169] Chechen fighter emerges as face of Iraq militant group,
quella di condurre il jihad in Dar al-Harb.
Fox News Channel, 2 luglio 2014.
[151] (EN) Why Islamic State has no sympathy for Hamas, al- [170] Michael S. Schmidt, U.S. Pushes Back Against Warmonitor.com, 29 luglio 2014. URL consultato il 17 agosto
nings That ISIS Plans to Enter From Mexico in The New
2014.
York Times, 15 settembre 2014. URL consultato il 16
settembre 2014.
[152] Lauren Markoe, Muslim Scholars Release Open Letter to
Islamic State Meticulously Blasting Its Ideology in The [171] (EN) Letter dated 9 July 2005, web.archive.org, 9 luglio
2005. URL consultato il 22 luglio 2014.
Huffington Post, Religious News Service, 24 settembre
2013. URL consultato il 25 settembre 2014.
[172] (EN) Isis rebels declare 'Islamic state' in Iraq and Syria,
bbc.com, 30 giugno 2014. URL consultato il 17 agosto
[153] Open Letter to Al-Baghdadi, September 2014. URL
2014.
consultato il 25 settembre 2014.
[154] Nick Thompson e Attika Shubert, The anatomy of ISIS: [173] (EN) Isis announces Islamic caliphate in area straddling
Iraq and Syria, theguardian.com, 30 giugno 2014. URL
How the 'Islamic State' is run, from oil to beheadings,
consultato il 17 agosto 2014.
CNN, 18 settembre 2014. URL consultato il 21 settembre
2014.
[174] (EN) Watch this English-speaking ISIS fighter explain
how a 98-year-old colonial map created today’s conflict,
[155] Ben Hubbard, Life in a jihadist Capital: Order With a
dailynews.com, 2 luglio 2014. URL consultato il 17 agosto
Darker Side in The New York Times, 24 luglio 2014.
2014.
URL consultato il 5 settembre 2014.
[156] Charles C. Caris e Samuel Reynolds, ISIS Governance in [175] (EN) ISIS' 'Southern Division' praises foreign suicide bombers, longwarjournal.org, 9 aprile 2014. URL
Syria, Institute for the Study of War, luglio 2014.
consultato il 17 agosto 2014.
[157] Mariam Karouny, In northeast Syria, Islamic State builds
[176] Che fu per breve tempo capitale del califfato abbaside
a government, Reuters, 4 settembre 2014.
all'epoca di Harun al-Rashid. Si veda C. Lo Jacono, Storia
del mondo islamico (VII-XVI secolo) I. Il Vicino Oriente,
[158] Aaron Y. Zelin, The Islamic State of Iraq and Syria Has
Torino, Einaudi, 2003, p. 191.
a Consumer Protection Office in The Atlantic, 13 giugno
2014. URL consultato il 17 giugno 2014.
[177] (EN) ISIS Attacks Twitter Streams, Hacks Accounts To
Make jihadi Message Go Viral, ibtimes.com, 17 giugno
[159] Frank Gardner, 'jihadistan': Can Isis militants rule seized
2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
territory?, BBC News, 9 luglio 2014. URL consultato il
17 agosto 2014.
[178] Altro nome fortemente evocativo, in quanto nella località
[160] Richard Spencer, Islamic State issues new school curriculum in Iraq in The Telegraph, 16 settembre 2014.
[161] ISIS eradicates art, history and music from curriculum in
Iraq in CBS News, 15 settembre 2014.
[162] Zaid Sabah e Khalid Al-Ansary, Mosul Schools Go Back
in Time With Islamic State Curriculum in Bloomberg
News, 17 settembre 2014.
di Marj Dābiq (Siria settentrionale) l'esercito del Sultano
ottomano Selīm I sconfisse il 24 agosto del 1516 quello
mamelucco del sultano Qansuh al-Ghuri, aprendo le porte l'anno seguente alla definitiva conquista turca dei domini mamelucchi egiziani, siriani e arabi peninsulari e
la restaurazione dell'ultimo califfato storicamente esistito e - malgrado alcune inconsistenti obiezioni sollevate da
qualche giurista musulmano - pressoché universalmente
riconosciuto nel mondo sunnita: quello ottomano.
17
[179] articolo de Il Tempo di Roma. URL consultato il 13 [196] U.S. Official Doubts ISIS Mosul Bank Heist Windfall,
ottobre 2014
NBC News, 24 giugno 2014. URL consultato il 22 luglio
2014.
[180] (EN) US targets al Qaeda’s al Furqan media wing in Iraq,
longwarjournal.org, 28 ottobre 2007. URL consultato il [197] Borzou Daragahi, Biggest bank robbery that 'never hap17 agosto 2014.
pened' – $400m Isis heist in Financial Times, 17 luglio
2014. URL consultato il 21 luglio 2014. Accessible via
[181] Bilger 2014, p. 1 .
Google.
[182] (EN) New statement from the Global Islamic Media [198] Josh Rogin, America’s Allies Are Funding ISIS in The
Front: Announcement on the Publishing of al-I'tiṣām MeDaily Beast, 14 giugno 2014. URL consultato il 19 giugno
dia Foundation – A Subsidiary of the Islamic State of Iraq
2014.
– It Will Be Released Via GIMF, jihadology.net, 8 marzo
2013. URL consultato il 17 agosto 2014.
[199] Iraq crisis: How Saudi Arabia helped Isis take over the
north of the country in The Independent, 13 luglio 2014.
[183] (EN) New Al Qaeda Group Produces Recruitment MaURL consultato il 9 agosto 2014.
terial for Americans, Westerners, freebeacon.com, 13
giugno 2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
[200] Ned Parker e Louise Ireland, Iraqi PM Maliki says Saudi,
Qatar openly funding violence in Anbar, Reuters, 9 marzo
[184] (EN) ISIS Declares Islamic Caliphate, Appoints Abu Ba2014.
kr Al-Baghdadi As 'Caliph', Declares All Muslims Must
Pledge Allegiance To Him, oximity.com, 30 giugno 2014. [201] Maliki: Saudi and Qatar at war against Iraq, Al Jazeera, 9
URL consultato il 17 agosto 2014.
marzo 2014.
[185] (EN) ISIL Launches “Ajnad Media Foundation” to Spe- [202] Maliki accuses Saudi Arabia of backing rebels, Al Aracialize in jihadi Chants, siteintelgroup.com, 15 gennaio
biya, 17 giugno 2014. URL consultato il 17 giugno
2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
2014.
[186] (EN) ISIS Propaganda Campaign Threatens U.S.,
[203] Najmeh Bozorgmehr e Simeon Kerr, Iran-Saudi proxy
blog.adl.org, 27 giugno 2014. URL consultato il 17
war heats up as Isis entrenches in Iraq in Financial Times,
agosto 2014.
25 giugno 2014. URL consultato il 29 giugno 2014.
[187] (EN) Selling terror: how Isis details its brutality, ft.com,
[204] Abigail Hauslohner, jihadist expansion in Iraq puts Per17 giugno 2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
sian Gulf states in a tight spot in The Washington Post, 13
giugno 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.
[188] (EN) How ISIS Games Twitter, theatlantic.com, 16
giugno 2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
[189] (EN) Meet The “ISIS Fanboys” Spreading The Message
Of Iraq’s Most Feared Terror Group, buzzfeed.com, 16
giugno 2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
[190] (EN) ISIS Faces Resistance From Social Media Companies, blog.adl.org, 23 luglio 2014. URL consultato il 17
agosto 2014.
[191] Hannah Allam, Records show how Iraqi extremists withstood U.S. anti-terror efforts, McClatchy News, 23 giugno
2014. URL consultato il 25 giugno 2014.
[192] Martin Chulov, How an arrest in Iraq revealed Isis’s $2bn
jihadist network in The Guardian, 15 giugno 2014. URL
consultato il 17 giugno 2014.
[205] Ian Black, Saudi Arabia rejects Iraqi accusations of Isis
support in The Guardian, 19 giugno 2014. URL consultato
il 19 giugno 2014.
[206] Martin Chulov, Iraq arrest that exposed wealth and power
of Isis jihadists in The Guardian, 15 giugno 2014. URL
consultato il 16 giugno 2014.
[207] Erika Solomon, Syria’s jihadist groups fight for control of
eastern oilfields in Financial Times, 28 aprile 2014. URL
consultato il 17 giugno 2014.
[208] Max Fisher, How ISIS is exploiting the economics of Syria’s civil war in Vox, 12 giugno 2014. URL consultato il
17 giugno 2014.
[209]
[193] Jack Moore, Mosul Seized: jihadis Loot $429m from City’s Central Bank to Make Isis World’s Richest Terror Force in International Business Times UK, 11 giugno 2014.
[210]
URL consultato il 19 giugno 2014.
Dylan Matthews, The surreal infographics ISIS is producing, translated, Vox, 24 luglio 2014. URL consultato il
25 luglio 2014.
Insight Into How Insurgents Fought in Iraq in The New
York Times, 17 ottobre 2013. URL consultato il 22 agosto
2014.
[194] Terrence McCoy, ISIS just stole $425 million, Iraqi governor says, and became the 'world’s richest terrorist
group' in The Washington Post, 12 giugno 2014. URL [211] Not Just Iraq: The Islamic State Is Also on the March in
Syria in Huffington Post, 7 agosto 2014. URL consultato
consultato il 18 giugno 2014.
l'11 agosto 2014.
[195] Glen Carey, Mahmoud Haboush e Gregory Viscusi,
Financing jihad: Why ISIS Is a Lot Richer Than al-Qāʿida, [212] Thomas Gibbons-Neff, ISIS propaganda videos show their
Bloomberg News, 26 giugno 2014. URL consultato il 19
weapons, skills in Iraq in The Washington Post, 18 giugno
2014. URL consultato l'11 agosto 2014.
luglio 2014.
18
12 NOTE
[213] US-made Stinger missiles have likely fallen into ISIS [231] Terrence McCoy, ISIS, beheadings and the success of horhands, officials say, Fox News Channel, 16 giugno 2014.
rifying violence in The Washington Post, 13 giugno 2013.
URL consultato il 21 giugno 2014.
URL consultato il 23 giugno 2014.
[214] Jeremy Bender, As ISIS Routs The Iraqi Army, Here’s [232] Nabih Bulos, Islamic State of Iraq and Syria aims to recruit Westerners with video in Los Angeles Times, 20
A Look At What The jihadists Have In Their Arsenal
giugno 2014. URL consultato il 17 agosto 2014.
in Business Insider, 9 luglio 2014. URL consultato l'11
agosto 2014.
[233] Maria Abi-Habib, Iraq’s Christian Minority Feels Militant
Threat in The Wall Street Journal, 26 giugno 2014. URL
[215] Mitchell Prothero, Iraqi army remains on defensive as exconsultato il 6 luglio 2014. Accessibile via Google.
tent of June debacle becomes clearer in Stars and Stripes,
14 luglio 2014. URL consultato il 15 luglio 2014.
[234] http://www.bbc.com/news/
world-middle-east-29026491
[216] Chelsea J. Carter, Tom Cohen e Barbara Starr, U.S. jet
fighters, drones strike ISIS fighters, convoys in Iraq, CNN,
[235] ISIL Militants Killed More Than 1000 Civilians In Re9 agosto 2019. URL consultato il 5 settembre 2014.
cent Onslaught In recent Onslaught in Iraq: UN, RT News.
URL consultato il 4 luglio 2014.
[217] ISIS Holds Parade With Captured US Military Vehicles,
Zero Hedge, 25 giugno 2014. URL consultato il 16 agosto
[236] Iraq violence: UN confirms more than 2000 killed, injured
2014.
since early June, UN News Centre, 24 giugno 2014. URL
consultato il 4 luglio 2014.
[218] Andrew Tilghman e Jeff Schogol, How did 800 ISIS
fighters rout 2 Iraqi divisions? in Military Times, 12
[237] UN warns of war crimes as ISIL allegedly executes 1,700
giugno 2014. URL consultato il 14 giugno 2014.
in Today’s Zaman, 15 giugno 2014. URL consultato il 4
luglio 2014.
[219] State of emergency: ISIS militants overrun Iraq city of
1.8mn, free 2,500 prisoners, RT News, 18 giugno 2014.
[238] Richard Spencer, Iraq crisis: UN condemns 'war crimes’
URL consultato il 22 luglio 2014.
as another town falls to Isis in The Telegraph, 16 giugno
2014. URL consultato il 6 luglio 2014.
[220] Isis leader calls on Muslims to 'build Islamic state', BBC
News, 1º luglio 2014. URL consultato il 2 luglio 2014.
[239] Syria: ISIS Summarily Killed Civilians, Human Rights
Watch, 14 giugno 2014. URL consultato il 5 luglio 2014.
[221] Al Qaeda Militants Capture US Black Hawk Helicopters
In Iraq, Zero Hedge, 10 giugno 2014. URL consultato il [240] Syria conflict: Amnesty says ISIS killed seven children in
14 giugno 2014.
north, BBC News, 6 giugno 2014. URL consultato il 5
luglio 2014.
[222] Eli Lake, Jamie Dettmer e Nanette De Visser, Iraq’s Terrorists Are Becoming a Full-Blown Army in The Daily [241] NGO: ISIS kills 102-year-old man, family in Syria, Al
Beast, 11 giugno 2014. URL consultato il 15 luglio 2014.
Arabiya. URL consultato il 7 luglio 2014.
[223] Peter Beaumont, How effective is ISIS compared with the [242] Armed Children as Young as 9 Patrolling Streets of MoIraqi army and the Kurdish peshmerga? in The Guardian,
sul, The Clarion Project, 3 luglio 2014. URL consultato il
12 giugno 2014. URL consultato il 14 giugno 2014.
9 luglio 2014.
[224] Alan Cowell, Low-Grade Nuclear Material Is Seized by [243] Surging Violence Against Women in Iraq, Inter Press
Rebels in Iraq, U.N. Says in The New York Times, 10
Service, 27 giugno 2014. URL consultato il 5 luglio 2014.
luglio 2014. URL consultato il 15 luglio 2014.
[244] Clare Winterton, Why We Must Act When Women in Iraq
[225] Ruth Sherlock, Iraq jihadists seize 'nuclear material', says
Document Rape in The Huffington Post, 25 giugno 2014.
ambassador to UN in The Telegraph, 10 luglio 2014. URL
URL consultato il 10 luglio 2014.
consultato il 15 luglio 2014.
[245] ‫ "داعش" يطالب أهالي‬:‫ إعلامي كويتي‬,‫إسراء محمد علي‬
[226] Grave crimes committed on 'unimaginable scale' in Iraq,
‫الموصل بتقديم غير المتزوجات لـ"جهاد النكاح‬in
UN Human Rights Council told. URL consultato il 21
.‫المصری الیوم‬URL consultato il 10 luglio 2014.
settembre 2014.
[246] Yifat Susskind, Under Isis, Iraqi women again face an old
[227] Stephanie Nebehay, New U.N. rights boss warns of 'house
nightmare: violence and repression in The Guardian, 3
of blood' in Iraq, Syria, Reuters, 8 settembre 2014. URL
luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2014.
consultato il 9 settembre 2014.
[247] Hanaa Edwar in NGO Working Group on Women, Peace
[228] "UN 'may include' Isis on Syrian war crimes list". BBC
and Security. URL consultato il 13 settembre 2014.
News. 26 July 2014
[248] Giglio Mike, Fear Of Sexual Violence Simmers In Iraq
[229] UN accuses Islamic State group of war crimes Al Jazeera
As ISIS Advances, BuzzFeed, 27 giugno 2014. URL
27 Aug 2014
consultato il 9 luglio 2014.
[230] Syria conflict: Islamic State 'committed war crimes’, BBC [249] Sherlock Ruth, Hague urges unity as Iraq launches first
News, 27 agosto 2014. URL consultato il 2 settembre
counter-attack in The Telegraph, 26 giugno 2014. URL
consultato il 9 luglio 2014.
2014.
19
[250] Martin Williams, Sexual jihad is a bit much in The Ci- [269] Saudi Arabia designates Muslim Brotherhood terrorist
tizen, 25 settembre 2013. URL consultato il 7 luglio
group, Reuters, 7 marzo 2014. URL consultato il 31 luglio
2014.
2014.
[251] Kira Brekke, ISIS Is Attacking Women, And Nobody Is [270] Proscribed Terrorist Organisations, Home Office, 20
Talking About It in The Huffington Post, 8 settembre
giugno 2014. URL consultato il 31 luglio 2014.
2014. URL consultato l'11 settembre 2014.
[271] BNPT Declares ISIS a Terrorist Organization in Tempo,
[252] Havidar Ahmed, The Yezidi Exodus, Girls Raped by ISIS
2 agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
Jump to their Death on Mount Shingal, Rudaw Media
Network, 14 agosto 2014. URL consultato il 26 agosto
[272] List of terror groups published by UAE.
2014.
[253] Iraq: Isis warns women to wear full veil or face punishment [273] Court affirms ISIS’ ‘terrorist group’ designation - Daily
News Egypt.
in The Guardian, Reuters. URL consultato il 27 luglio
2014.
[274] Egypt brands jihadist ISIL a 'terrorist group', 30 novembre
2014.
[254] Islamic State says women in Mosul must wear full veil
or be punished in The Irish Times, 26 luglio 2014. URL
[275] Banned Organisations. URL consultato il 16 dicembre
consultato il 23 agosto 2014.
2014.
[255] Islamic State tells Mosul shopkeepers to cover up naked
mannequins in Daily News.
[276] PTI, India bans IS. URL consultato il 16 dicembre 2014.
[256] Adam Taylor, The rules in ISIS’ new state: Amputations [277] Russia calls on all states to put Islamic State, Jabhat alfor stealing and women to stay indoors. in The Washington
Nusra on terrorist lists, Russian News Agency “TASS”.
Post, 12 giugno 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
URL consultato il 29 dicembre 2014.
[257] ISIS bans music, imposes veil in Raqqa in Al-Monitor, 20
[278] "Baghdadi 'Mossad trained", Gulf Daily News, 15 luglio
gennaio 2014. URL consultato il 13 settembre 2014.
2014
[258] Convert, pay tax, or die, Islamic State warns Christians in
The Guardian, Reuters, 18 luglio 2014. URL consultato il [279] "The US, IS and the conspiracy theory sweeping Lebanon",
BBC News, 11 agosto 2014
27 luglio 2014.
[259] Saad Abedine e Jethro Mullen, Islamists in Syrian city of- [280] 'Password 360' Conspiracy Theories Linking CIA To Isis
fer Christians safety – at a heavy price, CNN, 28 febbraio
Actually Bring A Serious US Denial. The Huffington Post
2014. URL consultato il 27 luglio 2014.
[281] “Inside jobs and Israeli stooges: why is the Muslim world
[260] Ben Hubbard, Life in a jihadist Capital: Order With a
in thrall to conspiracy theories?". Mehdi Hassan. The New
Darker Side in The NewYork Times. URL consultato il
Statesman
27 luglio 2014.
[261] http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=
48616&Cr=iraq&Cr1=#.VAcq0NeYh28 Ban welcomes
lifting of siege of Amerli in northern Iraq; UN agencies
rush in aid 2 settembre 2014
[262] UN declares highest level of emergency in Iraq over ISIS
advance in rt.com. URL consultato il 3 settembre 2014.
[263] http://www.un.org/News/Press/docs/2014/sc11519.doc.
htm
[264] Foreign Terrorist Organizations, Bureau of Counterterrorism. United States Department of State. URL consultato
il 28 luglio 2014.
[265] Listed terrorist organisations, Australian National Security. URL consultato il 31 luglio 2014.
[266] Currently listed entities, Public Safety Canada. URL
consultato il 31 luglio 2014.
[267] Charging Turkey for ISIS, 3 settembre 2014. URL
consultato il 28 Settembre 2014.
[268] ISIS, Turkey and the US, 20 settembre 2014. URL
consultato il 28 September 2014.
[282] “Why Iran Believes the Militant Group ISIS Is an American Plot”. Andy Baker. The New York Times, 19 luglio
2014
[283] John McCain, un uomo pericoloso. Il suo ruolo nel 'lancio'
dell'Isis
[284] John McCain NEVER Met With Caliph Al-Baghdadi
And Al-Baghdadi Was NEVER A CIA Or Mossad Agent
And The Vatican Is Not The Harlot Of Babylon
13 Voci correlate
• Guerra in Iraq
• Guerra civile siriana
• Fronte al-Nusra
• Massacro di Camp Speicher
• Califfato
20
14
•
15
15
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su
Stato Islamico dell'Iraq e del Levante
Collegamenti esterni
• (PDF) This is the promise of Allah – Dichiarazione
dello Stato Islamico (29 giugno 2014)
• (PDF) ISW report on ISIS governance in Syria
• (EN) Interactive Map: Isis’ advance through Iraq and
Syria sul Financial Times
• (EN) MAP: How the Islamic State is carving out a
new country
• (EN) The ISIS map of the world
• (EN) The Islamic State – Documentario di VICE
News sullo Stato Islamico
• Dentro il Califfato Islamico, reportage del giornalista di Vice News Medyan Dairieh
• ISIS spiegato in 3 minuti - minidoc realizzato da
Accasfilm
COLLEGAMENTI ESTERNI
21
16
16.1
Fonti per testo e immagini; autori; licenze
Testo
• Stato Islamico Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Stato%20Islamico?oldid=70124401 Contributori: Ruthven, Retaggio, Malemar, Moroboshi, Cloj, .snoopy., Soujak, Rojelio, Eumolpo, Larry Yuma, Toobaz, AttoRenato, Sesquipedale, Pigr8, CommonsDelinker, Mauriziotani,
Supernino, Andre86, LukeWiller, BetaBot, Emiox, Harlock81, Pracchia-78, IgorMerlino, StefanoRR, Battlelight, Viscontino, Superzen,
MaEr, Sanremofilo, FrescoBot, Umberto NURS, AttoBot, Jose Antonio, Stena, Dega180, Franz van Lanzee, Michi81, Fabioantonello,
Courcelles, Shivanarayana, Preston, Massimiliano Panu, Ubermenk, Johnny Favourite, Lombres, Fabio Gargano, Atarubot, Adriano.93,
Pil56-bot, Franciaio, Frank Willard, Niculinux, Starter27, Micco67, AlessioBot, Baldersdod, Bryanharb, Atbc, Ptia99, Vegetable, Euparkeria, Livioandronico2013, Guidoriccio11, 9af9af, Loomer, Sk-Eiht, J. Strappa, Septimus maximus, Bauss98, AndreaBucci1976, Italian
Calabash, Golaprofonda2, Nicvitale, Daménie, Tablet123456789 e Anonimo: 112
16.2
Immagini
• File:Al-Furqan_Media_Productions_logo.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0b/Al-Furqan_Media_
Productions_logo.png Licenza: Public domain Contributori: http://justpaste.it/adnanisry Artista originale: Al-Furqan Media Productions
• File:Al-Hayat_Media_Center-english-logo.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/84/Al-Hayat_Media_
Center-english-logo.png Licenza: Public domain Contributori: http://www.ashhabulkahfi.com/2014/07/alhayat-media-center-arsip.html
Artista originale: Al-Hayat Media Center
• File:Ambox_outdated_content.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b1/Ambox_outdated_content.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: penubag, clock made by Tkgd2007
• File:Claim_to_power_of_ISIS.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3a/Claim_to_power_of_ISIS.png Licenza: CC BY-SA 4.0 Contributori: File:BlankMap-World6.png Artista originale: Fiver, der Hellseher
• File:Commons-logo.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Contributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly
warped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created by
Reidab.
• File:Crossed_sabres.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/71/Crossed_sabres.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0
Contributori: Own work, based on image “Military symbol.svg” by Ash Crow (GFDL pic) Artista originale: Ash Crow, F l a n k e r
• File:Emblem_of_the_Islamic_State_of_Iraq_and_the_Levant.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/85/
Emblem_of_the_Islamic_State_of_Iraq_and_the_Levant.png Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Emblem of Islamic State in Iraq and
Sham.jpg
Artista originale: Islamic State in Iraq and the Levant
• File:Erioll_world.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Erioll_world.svg Licenza: LGPL Contributori: http:
//web.archive.org/web/20060902154559/perso.orange.fr/eriollsdesigns/icons.html Artista originale: Adrien Facélina
• File:Flag_of_Abkhazia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/27/Flag_of_Abkhazia.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria , see URL http://www.abkhaziagov.org/ru/state/sovereignty/flag_b.jpg Artista originale: Drawn by
User:Achim1999
• File:Flag_of_Afghanistan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Flag_of_Afghanistan.svg Licenza: CC0
Contributori: http://openclipart.org/detail/24112/flag-of-afghanistan-by-anonymous-24112 Artista originale:
• User:Zscout370
• File:Flag_of_Armenia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2f/Flag_of_Armenia.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: SKopp
• File:Flag_of_Azerbaijan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/Flag_of_Azerbaijan.svg Licenza: Public
domain Contributori: http://www.elibrary.az/docs/remz/pdf/remz_bayraq.pdf and http://www.meclis.gov.az/?/az/topcontent/21 Artista
originale: SKopp and others
• File:Flag_of_Bahrain.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2c/Flag_of_Bahrain.svg Licenza: Public domain
Contributori: http://www.moci.gov.bh/en/KingdomofBahrain/BahrainFlag/ Artista originale: Source: Drawn by User:SKopp, rewritten by
User:Zscout370
• File:Flag_of_Bangladesh.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f9/Flag_of_Bangladesh.svg Licenza: Public
domain Contributori: http://www.dcaa.com.bd/Modules/CountryProfile/BangladeshFlag.aspx Artista originale: User:SKopp
• File:Flag_of_Bhutan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/91/Flag_of_Bhutan.svg Licenza: Public domain
Contributori: Originally from the Open Clip Art website, then replaced with an improved version. Artista originale: w:en:User:Nightstallion
(original uploader), the author of xrmap (improved version)
• File:Flag_of_Brunei.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9c/Flag_of_Brunei.svg Licenza: CC0 Contributori:
From the Open Clip Art website. Artista originale: User:Nightstallion
• File:Flag_of_Cambodia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/83/Flag_of_Cambodia.svg Licenza: CC0 Contributori: File:Flag_of_Cambodia.svg Artista originale: Draw new flag by User:
_
• File:Flag_of_Christmas_Island.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/67/Flag_of_Christmas_Island.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Cyprus.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Flag_of_Cyprus.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: User:Vzb83
22
16 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
• File:Flag_of_East_Timor.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/26/Flag_of_East_Timor.svg Licenza: Public
domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Egypt.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fe/Flag_of_Egypt.svg Licenza: CC0 Contributori:
From the Open Clip Art website. Artista originale: Open Clip Art
• File:Flag_of_Georgia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/Flag_of_Georgia.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria based on File:Brdzanebuleba 31.pdf Artista originale: User:SKopp
• File:Flag_of_Greece.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Flag_of_Greece.svg Licenza: Public domain
Contributori: own code Artista originale: (of code) cs:User:-xfi- (talk)
• File:Flag_of_India.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/41/Flag_of_India.svg Licenza: Public domain Contributori: <a href='//commons.wikimedia.org/wiki/File:FIAV_111000.svg' class='image'><img alt='FIAV 111000.svg'
src='//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6f/FIAV_111000.svg/23px-FIAV_111000.svg.png' width='23' height='15'
class='thumbborder' srcset='//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6f/FIAV_111000.svg/35px-FIAV_111000.svg.png
1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6f/FIAV_111000.svg/46px-FIAV_111000.svg.png 2x' data-file-width='320'
data-file-height='210' /></a>↑ Artista originale: User:SKopp
• File:Flag_of_Indonesia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9f/Flag_of_Indonesia.svg Licenza: Public domain
Contributori: Law: s:id:Undang-Undang Republik Indonesia Nomor 24 Tahun 2009 (http://badanbahasa.kemdiknas.go.id/lamanbahasa/
sites/default/files/UU_2009_24.pdf) Artista originale: Drawn by User:SKopp, rewritten by User:Gabbe
• File:Flag_of_Iran.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ca/Flag_of_Iran.svg Licenza: Public domain Contributori: URL http://www.isiri.org/portal/files/std/1.htm and an English translation / interpretation at URL http://flagspot.net/flags/ir'.html
Artista originale: Various
• File:Flag_of_Iraq.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f6/Flag_of_Iraq.svg Licenza: Public domain Contributori:
• This image is based on the CIA Factbook, and the website of Office of the President of Iraq, vectorized by User:Militaryace Artista originale:
Unknown, published by Iraqi governemt, vectorized by User:Militaryace based on the work of User:Hoshie
• File:Flag_of_Israel.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Flag_of_Israel.svg Licenza: Public domain Contributori: http://www.mfa.gov.il/MFA/History/Modern%20History/Israel%20at%2050/The%20Flag%20and%20the%20Emblem Artista
originale:
• File:Flag_of_Japan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9e/Flag_of_Japan.svg Licenza: Public domain Contributori: Law Concerning the National Flag and Anthem (1999) URL link in English, actual law (Japanese; colors from http://www.mod.go.
jp/j/info/nds/siyousyo/dsp_list_j.htm#Z8701 Artista originale: Various
• File:Flag_of_Jordan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c0/Flag_of_Jordan.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Kazakhstan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d3/Flag_of_Kazakhstan.svg Licenza: Public
domain Contributori: own code, construction sheet Artista originale: -xfi• File:Flag_of_Kuwait.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/aa/Flag_of_Kuwait.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: SKopp
• File:Flag_of_Kyrgyzstan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c7/Flag_of_Kyrgyzstan.svg Licenza: Public domain Contributori: Drawn by User:SKopp, construction sheet. Redo by: cs:User:-xfi- Artista originale: Made by Andrew Duhan for the
Sodipodi SVG flag collection, and is public domain.
• File:Flag_of_Laos.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/56/Flag_of_Laos.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Lebanon.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/59/Flag_of_Lebanon.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: Traced based on the CIA World Factbook with some modification done to the colours based on information
at Vexilla mundi.
• File:Flag_of_Malaysia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/66/Flag_of_Malaysia.svg Licenza: Public domain
Contributori: Create based on the Malaysian Government Website (archive version)
Artista originale: SKopp, Zscout370 and Ranking Update
• File:Flag_of_Maldives.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/Flag_of_Maldives.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: user:Nightstallion
• File:Flag_of_Mongolia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4c/Flag_of_Mongolia.svg Licenza: Public domain
Contributori: Current version is SVG implementation of the Mongolian flag as described by Mongolian National Standard MNS 6262:2011
(Mongolian State Flag. General requirements [1]
Artista originale: User:Zscout370
• File:Flag_of_Myanmar.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Flag_of_Myanmar.svg Licenza: CC0 Contributori: Open Clip Art Artista originale: Ignoto
• File:Flag_of_Nagorno-Karabakh.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8d/Flag_of_Nagorno-Karabakh.svg
Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Nepal.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/Flag_of_Nepal.svg Licenza: Public domain Contributori: Constitution of The Kingdom of Nepal, Article 5, Schedule 1 [1] Artista originale: Drawn by User:Pumbaa80, User:
Achim1999
• File:Flag_of_North_Korea.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/51/Flag_of_North_Korea.svg Licenza: Public
domain Contributori: Template:
Artista originale: Zscout370
16.2
Immagini
23
• File:Flag_of_Oman.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/Flag_of_Oman.svg Licenza: CC0 Contributori: ?
Artista originale: ?
• File:Flag_of_Pakistan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/32/Flag_of_Pakistan.svg Licenza: Public domain
Contributori: The drawing and the colors were based from flagspot.net. Artista originale: User:Zscout370
• File:Flag_of_Palestine.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/00/Flag_of_Palestine.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria. Based on Law No. 5 for the year 2006 amending some provisions of Law No. 22 for the year 2005 on the
Sanctity of the Palestinian Flag Artista originale: Orionist, previous versions by Makaristos, Mysid, etc.
• File:Flag_of_Qatar.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/65/Flag_of_Qatar.svg Licenza: Public domain Contributori: Drawn by User:SKopp Artista originale: (of code) cs:User:-xfi• File:Flag_of_Russia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f3/Flag_of_Russia.svg Licenza: Public domain Contributori: Государственный флаг Российской Федерации. Цвета флага: (Blue - Pantone 286 C, Red - Pantone 485 C) взяты из
[1][2][3][4] Artista originale: Zscout370
• File:Flag_of_Saudi_Arabia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0d/Flag_of_Saudi_Arabia.svg Licenza: CC0
Contributori: the actual flag Artista originale: Ignoto
• File:Flag_of_Singapore.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/48/Flag_of_Singapore.svg Licenza: Public domain Contributori: The drawing was based from http://app.www.sg/who/42/National-Flag.aspx. Colors from the book: (2001). The National Symbols Kit. Singapore: Ministry of Information, Communications and the Arts. pp. 5. ISBN 8880968010 Pantone 032 shade from
http://www.pantone.com/pages/pantone/colorfinder.aspx?c_id=13050 Artista originale: Various
• File:Flag_of_South_Korea.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/0/09/Flag_of_South_Korea.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_South_Ossetia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/Flag_of_South_Ossetia.svg Licenza:
Public domain Contributori: The law on State flag of South Ossetia Artista originale: Various
• File:Flag_of_Sri_Lanka.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/11/Flag_of_Sri_Lanka.svg Licenza: Public
domain Contributori: SLS 693 - National flag of Sri Lanka Artista originale: Zscout370
• File:Flag_of_Syria.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Flag_of_Syria.svg Licenza: Public domain Contributori: see below Artista originale: see below
• File:Flag_of_Tajikistan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d0/Flag_of_Tajikistan.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Thailand.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a9/Flag_of_Thailand.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: Zscout370
• File:Flag_of_Turkey.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b4/Flag_of_Turkey.svg Licenza: Public domain
Contributori: Turkish Flag Law (Türk Bayrağı Kanunu), Law nr. 2893 of 22 September 1983. Text (in Turkish) at the website of the
Turkish Historical Society (Türk Tarih Kurumu) Artista originale: David Benbennick (original author)
• File:Flag_of_Turkmenistan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Flag_of_Turkmenistan.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Uzbekistan.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/84/Flag_of_Uzbekistan.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Oʻzbekiston Respublikasining Davlat bayrogʻi. The officially defined colours are Pantone
313C for blue and 361C for green (source: [1], [2]). Drawn by User:Zscout370.
• File:Flag_of_Vietnam.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/21/Flag_of_Vietnam.svg Licenza: Public domain Contributori: http://vbqppl.moj.gov.vn/law/vi/1951_to_1960/1955/195511/195511300001 http://vbqppl.moj.gov.vn/vbpq/Lists/
Vn%20bn%20php%20lut/View_Detail.aspx?ItemID=820 Artista originale: Lưu Ly vẽ lại theo nguồn trên
• File:Flag_of_Yemen.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/89/Flag_of_Yemen.svg Licenza: CC0 Contributori:
Open Clip Art website Artista originale: ?
• File:Flag_of_the_British_Indian_Ocean_Territory.svg
Fonte:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6e/
Flag_of_the_British_Indian_Ocean_Territory.svg Licenza: CC0 Contributori: From the Open Clip Art site, namely
uk_british_indian_ocean_territory.svg by Caleb Moore. Artista originale: ?
• File:Flag_of_the_Cocos_(Keeling)_Islands.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/74/Flag_of_the_Cocos_
%28Keeling%29_Islands.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_the_Islamic_State_of_Iraq_and_the_Levant2.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Flag_
of_the_Islamic_State_of_Iraq_and_the_Levant2.svg Licenza: Public domain Contributori: Flag of Islamic State of Iraq.svg
Artista originale: The Islamic State
• File:Flag_of_the_People’{}s_Republic_of_China.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fa/Flag_of_the_
People%27s_Republic_of_China.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria, http://www.protocol.gov.hk/flags/eng/n_flag/
design.html Artista originale: Drawn by User:SKopp, redrawn by User:Denelson83 and User:Zscout370
• File:Flag_of_the_Philippines.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/Flag_of_the_Philippines.svg Licenza:
Public domain Contributori: The design was taken from [1] and the colors were also taken from a Government website Artista originale:
User:Achim1999
• File:Flag_of_the_Republic_of_China.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/72/Flag_of_the_Republic_of_
China.svg Licenza: Public domain Contributori: [1] Artista originale: User:SKopp
• File:Flag_of_the_Turkish_Republic_of_Northern_Cyprus.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1e/Flag_
of_the_Turkish_Republic_of_Northern_Cyprus.svg Licenza: CC BY-SA 2.5 Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_the_United_Arab_Emirates.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cb/Flag_of_the_United_
Arab_Emirates.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
24
16 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
• File:IslamSymbol2.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/IslamSymbol2.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: DzWiki
• File:Italian_Parliament_yellow.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Italian_Parliament_yellow.png Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Mugshot_of_Abu_Bakr_al-Baghdadi.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1c/Mugshot_of_Abu_Bakr_
al-Baghdadi.jpg Licenza: Public domain Contributori: http://www.nctc.gov/site/profiles/dua.html, http://www.rewardsforjustice.net/
english/abu_dua.html Artista originale: U.S Armed Forces
• File:Nuvola_mimetypes_charnotfound.PNG Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/63/Nuvola_mimetypes_charnotfound.
PNG Licenza: GFDL con disclaimer Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Strikes_in_Syria_and_Iraq_2014-09-23_ISIL_Finance_Center_in_ar-Raqqah,_Syria.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.
org/wikipedia/commons/4/4f/Strikes_in_Syria_and_Iraq_2014-09-23_ISIL_Finance_Center_in_ar-Raqqah%2C_Syria.jpg
Licenza:
Public domain Contributori: http://www.defense.gov/pubs/140923_SyriaStrikesForPressRelease.pdf Artista originale: DoD graphic, LTG
W.C. Mayville
• File:Territorial_control_of_the_ISIS.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/de/Territorial_control_of_the_
ISIS.svg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori:
• BBC’s recently updated map of ISIS controlled areas (This is the most recent source) Artista originale: NordNordWest, Spesh531
• File:Warcurrent.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b9/Warcurrent.png Licenza: LGPL Contributori: Derived from (see below). Artista originale: Yuma
16.3
Licenza dell'opera
• Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0