Prescrizioni tecniche per allacciamenti

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Prescrizioni tecniche per allacciamenti
(Estratto del Regolamento di fognatura art. 13 e art. 26)
" ... omissis ..."
ART. 13 - PRESCRIZIONI TECNICHE PER ALLACCIAMENTI.
Per le immissioni nelle canalizzazioni di fognatura stradali si dovranno utilizzare, ove esistenti, solamente gli imbocchi predisposti
durante la costruzione della fognatura e le tubazioni di allacciamento non dovranno eccedere i diametri degli imbocchi medesimi. A
tale scopo, a richiesta, l'Ufficio Tecnico fornirà tutte le indicazioni necessarie perché il progetto di fognatura interna possa essere
coordinato alle condizioni della fognatura esterna. Le tubazioni di ogni singolo stabile dovranno, in ogni caso, essere condotte
direttamente e ciascuna separatamente verso il canale di fognatura, salvo casi particolari da autorizzarsi espressamente di volta in
volta. I tubi di scarico per acque nere o miste prima dell'uscita dalla proprietà dovranno essere muniti di una bocca d'ispezione del
tronco proseguente in sede stradale o comunque verso il canale principale di fognatura e di un sifone intercettatore.
Detti pezzi speciali dovranno, di regola, essere collocati o nei locali sotterranei dell'immobile o in apposita cameretta in muratura
munita di passo d'uomo o comunque in luogo ove sia facilmente possibile il loro accesso da parte del personale addetto alla
manutenzione.
Il materiale impiegato per tali pezzi speciali, come pure per le tubazioni situate a valle di essi, potrà essere in grès ceramico,
materiale plastico o altro materiale rispondente a norme tecniche per tubazioni di fognatura (norme UNI EN 1401 marchio IIP/UNI e
successive modifiche ed integrazioni). In ogni caso il materiale da impiegare dovrà essere liscio, impermeabile e resistente all'azione
corrosiva dei liquami e resistente ai carichi esterni ed alle pressioni di esercizio. Sia i pezzi speciali che le canalizzazioni ed i relativi
manufatti devono essere impermeabili sia alla penetrazione di acque dall'esterno, sia alla fuoriuscita dal loro interno delle acque
convogliate. Il diametro minimo ammesso è di cm. 14. Il diametro massimo sarà invece determinato di volta in volta dall'ufficio,
tenendo conto dell'entità dell'immobile da allacciare e degli imbocchi già predisposti sul canale principale di fognatura; in ogni caso
dovrà essere sempre di diametro inferiore alla fognatura principale. I tubi di scarico per le sole acque meteoriche, se allacciati ad una
fognatura per sole acque bianche, prima dell'uscita dalla proprietà potranno invece essere muniti di una semplice bocca d'ispezione
collocata nel modo sopra descritto. Il materiale usato per le tubazioni per acque bianche sarà di regola il cemento o materiale plastico
adeguato (norme UNI EN 1401 marchio IIP/UNI e successive modifiche ed integrazioni); potranno essere ammessi e prescritti anche
altri materiali in relazione a particolari condizioni dell'allacciamento. Le tubazioni, in sede stradale, non potranno essere costruite
longitudinalmente al fronte dello stabile. Rimane stabilito che la proprietà è totalmente responsabile della buona riuscita delle opere e
della loro conservazione. La posa delle tubazioni dovrà essere effettuata su sottofondo e con rinfianco in calcestruzzo, secondo
perfetti allineamenti e livellette. Gli scavi in sede stradale dovranno essere eseguiti a mano, previo accertamento dell'esistenza nel
sottosuolo di altri servizi, ed il loro rinterro dovrà essere effettuato con materiale arido di cava compresso. Il ripristino della
pavimentazione stradale manomessa dovrà essere effettuata in tout-venant bitumato, spessore cm. 10 rullato. Il sovrastante tappeto di
usura avente spessore di cm. 3 rullato dovrà essere eseguito, previo fresatura, tra il 15° ed il 45° giorno successivo all'esecuzione del
tout-venant.
" ... omissis ..."
ART. 26 - SCARICHI SOTTERRANEI
Nessuno degli apparecchi di scarico della fognatura domestica dovrà di norma, avere la bocca ed un livello inferiore al piano stradale.
A richiesta dei proprietari dello stabile, il Comune potrà concedere l'uso degli scarichi a livello inferiore al piano stradale purché
vengano prese tutte le cautele opportune ad evitare rigurgiti.
Per effetto della richiesta fatta, incomberà esclusivamente al proprietario stesso ogni qualsiasi responsabilità per danni che da questi
scarichi potessero derivare al suo stabile ed a terzi, per rigurgiti od altrimenti.
"... omissis ..."
(Norme tecniche + manomissione suolo pubblico)
COMUNE DI VARESE
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO
ATTIVITÀ' FOGNATURA E RISANAMENTO AMBIENTALE
CONDIZIONI GENERALI E NORME TECNICHE PER L'ESECUZIONE
DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE
- FOGNATURE -
Allegato alla nota autorizzativa del ............................
estensione di via ...............................................................
1. Il richiedente dovrà concordare con L’Attività Strade (tel. 0332/255271 - 255258) la data di esecuzione dei lavori
stessi, per la compilazione del verbale di consegna del suolo pubblico e chiedere l’emissione di ordinanza del
Dirigente Capo Area della Polizia Urbana per la temporanea modifica della viabilità. All'Attività Fognatura e
Risanamento Ambientale dovrà essere preventivamente data comunicazione scritta del nominativo ed indirizzo
dell'Impresa esecutrice e del Direttore dei Lavori, nonché la data di inizio lavori. In caso di mancata segnalazione di
inizio lavori potranno essere applicate le sanzioni pecuniarie previste dal vigente Regolamento per il Servizio della
Fognatura e dal codice della strada.
2. La realizzazione dell'estensione dovrà essere conforme alle tavole di progetto allegato. In ogni caso la profondità di
scorrimento delle tubazioni dovrà essere tale da permettere sia l'allacciamento degli erigendi fabbricati, sia di quelli che
dovessero in futuro sorgere ai lati delle nuove tubazioni. L'altezza minima delle camerette sarà calcolata in modo che,
dedotti l'altezza della banchine, lo spessore delle solette del torrino e del chiusino, rimanga uno spazio interno praticabile
di altezza non inferiore a mt. 1,80. In corrispondenza dei salti di fondo la tubazione posta a quota superiore dovrà avere
una copertura di materiale inerte con inferiore a mt. 1,00 misurata dall'estradosso. Se per particolari condizioni del terreno
si rendesse necessario l'esecuzione dei salti di fondo di altezza superiore al metro, la cameretta dovrà avere una
proporzionale maggiore lunghezza.
3. Durante il corso dei lavori dovranno essere osservate le disposizioni impartite dalla suddetta Attività, riguardanti le
modalità di esecuzione dell'opera. In particolare:
a) le tubazioni della fognatura bianca, di diametro conforme all'unito progetto, dovranno essere in calcestruzzo di
cemento con bicchiere ed anello di tenuta in elastomero, rispondenti alle nome UNI 9534 - 2° classe di resistenza, in
pezzi da mt. 2,00 più bicchiere posate su sottofondo e con rinfianco in calcestruzzo dosata a Kg. 150 di cemento; i
giunti dovranno essere in cemento puro;
b) le tubazioni della fognatura nera, o mista, di diametro conforme all'unito progetto, dovranno essere in grès ceramico
con bicchiere e giunto in resine poliuretaniche, posate su sottofondo e con rinfianco in calcestruzzo dosato a Kg. 150
di cemento; lungo la tubazione dovranno essere predisposti giunti semplici con braccio minore del diametro di cm. 15
nella misura di circa 1 ogni ml. 7,00 di tubazione;
c) le camerette d'ispezione dovranno essere in getto di calcestruzzo dosato a Kg. 250 di cemento, spess. delle pareti non
inferiore a cm. 25, intonaco interno in malta di cemento con successiva lisciatura a cazzuola con pasta di cemento
puro; la soletta di copertura dovrà essere in getto di calcestruzzo dosato a Kg. 300 superiormente lisciata con pasta di
cemento puro tirata a cazzuola, eseguita in opera, od anche fuori opera, purché‚ di spessore comunque non inferiore a
cm. 20 e con doppia armatura in ferro diam. 14, con foro per passo d'uomo del diam. interno di cm. 60; in alternativa a
quanto sopra descritto, potrà essere ammesso anche l'uso di camerette prefabbricate purché‚ in calcestruzzo vibrato R
'Bk 300 tipo "Varese" a sezione circolare con diam. interno di cm. 120 e spess. cm. 15; in ogni caso le camerette
saranno completate con fondello in grès e banchine in calcestruzzo rivestite con piastrelle in grès;
d) tutte le camerette saranno munite di scalette d'accesso alla marinara costituite da due correnti in ferro piatto mm. 50x8
e gradini in ferro ∅ 22 passanti e saldati, protette da zincatura eseguita mediante bagno, da singoli gradini in tubolare
d'acciaio diametro mm. 16x2 rivestiti in polietilene, brevetto "Schlussenbauer" oppure da gradini in ghisa sferoidale;
e) i chiusini in ghisa sferoidale (dispositivo di chiusura) saranno dei tipi sottoindicati i cui modelli si trovano depositati
presso il Magazzino Reparto Fognatura del Comune di Varese, via Monte Santo n° 12, ed avere le seguenti
caratteristiche:
- classe D=400, telaio quadrato, dimensioni esterne cm. 85x85, oppure telaio rotondo diametro esterno cm. 85, altezza
cm. 10, luce netta del passo d'uomo cm. 60; coperchio con fori per l'infilaggio delle chiavi o maniglie di sollevamento,
rivestimento completo del telaio e del coperchio mediante vernice bituminosa. L'apertura del coperchio sarà con
sistema a cerniera con apertura fino almeno a 90° con bloccaggio di sicurezza ed estraibile; in questo caso il contatto
tra telaio e coperchio sarà tramite guarnizione in neoprene e elastomero. Peso minimo complessivo pari a circa Kg.
90;
f) il rinterro della parte superiore degli scavi dovrà essere effettuato con materiale arido di cava compresso, avente
spessore di almeno cm. 50;
g) Il suolo pubblico dovrà essere manomesso secondo le condizioni generali allegate. L'eventuale taglio del manto
assafetide dovrà avvenire con taglierina con disco metallico/diamantato. il ripristino della pavimentazione stradale
manomessa dovrà essere effettuato in tout-venant bitumato, spessore cm. 10 rullato e sovrastante tappeto d'usura
avente spessore di cm. 3 rullato, previa fresatura;
h) le bocche per la raccolta delle acque meteoriche, costituite da pozzetti in cemento prefabbricato, con sifone
incorporato, dimensioni interne cm. 45x45x90, dovranno essere munite di dispositivo di coronamento (quadro e
griglia) rispondente alla classe C 250, delle norme UNI-EN 124 il cui modello dovrà essere sottoposto all'esame della
competente Attività per la preventiva accettazione avendo presente che la superficie complessiva dei fori di passaggio
dell'acqua non potrà essere inferiore a 5 decimetri quadrati; i pozzetti dovranno essere esclusivamente del tipo
"Varese" ed un campione dei medesimi dovrà essere sottoposto all'esame della competente Attività per la preventiva
accettazione. Il collegamento alla tubazione principale dovrà essere effettuato con tubazione in cemento ∅ 15 cm.
posata su sottofondo e rinfianco in calcestruzzo.
4. Prima dell'esecuzione di qualsiasi tipo di scavo, rottura di massicciata, sradicamento dell'alberatura, sia nelle sedi
pubbliche che in aree private, l'Impresa dovrà accertare presso le Società, Aziende e Consorzi che gestiscono diversi
servizi (gas, acqua, energia elettrica, telecomunicazioni, collettori fognari, etc.) l'esistenza in loco di cavi e tubazioni di
qualsiasi tipo. Detta indagine dovrà essere completata, sempre a cura dell'Impresa, mediante assaggi ed ogni altra forma
possibile di accertamento atta ad individuare l'esistenza e l'esatta posizione delle tubazioni e dei cavi come sopra indicato.
Nella zona interessata dai lavori l'Impresa dovrà inoltre eseguire tutte le preventive indagini onde conoscere se nella
medesima esistono pozzi, cisterne, serbatoi interrati di qualsiasi tipo e loro tubazioni di servizio ed adottare al riguardo
ogni possibile cautela per non provocare lesioni, rotture e danni di qualsiasi tipo.
5. I lavori in sede stradale dovranno essere segnalati nei modi prescritti dal Codice della Strada e relativo Regolamento di
attuazione, reperibili eventualmente presso l'Attività Fognatura e comunque dovranno essere prese tutte le possibili
precauzioni nei riguardi della circolazione veicolare e pedonale fino al completo ripristino.
6. Per l'esecuzione in oggetto all'Amministrazione Comunale ed ai suoi Funzionari non deriverà alcuna responsabilità nei
confronti dei terzi verso i quali saranno soli ed esclusivi responsabili la Proprietà o l'Ente o la Cooperativa o l'Impresa
assegnataria, l'Impresa esecutrice dei lavori e la Direzione Lavori per le parti di rispettiva competenza in base alle leggi
vigenti. In particolare si richiama l’osservanza delle norme previste dal D.Lgs. 494/96 e D.Lgs. 626/94.
7. Occorre acquisire i pareri degli organi competenti per quanto riguarda vincoli di qualsiasi genere come ad esempio il
"vincolo ambientale" (Legge n° 1497/1939) il "vincolo idrogeologico" (R.D.L. n° 3267/1923) e i vincoli che regolano il
taglio e lo sradicamento delle piante.
8. Al termine dei lavori, prima dello svincolo dell'eventuale fidejussione o cauzione, il Direttore dei Lavori dovrà
produrre il "Certificato di regolare esecuzione" in merito alla qualità dei materiali e all'esecuzione dell'opera a perfetta
regola d'arte e secondo il progetto approvato o secondo le tavole di rilievo finali (planimetrie e profili) che egli dovrà
consegnare all'Attività Fognatura.
9. L'autorizzazione all'estensione viene rilasciata solo per l'esecuzione di posa delle tubazioni. Per collegare gli scarichi
dovrà essere richiesto, (quando non già richiamato nel provvedimento autorizzativo stesso) con separata istanza, il
permesso di allacciamento, e i lavori andranno eseguiti secondo il Regolamento per il Servizio della fognatura.
CONDIZIONI GENERALI PER LA MANOMISSIONE DI SUOLO PUBBLICO
ALLEGATO alla nota autorizzativa del ………………………….
1. Le delimitazioni e la segnalazione del cantiere dovranno essere collocate e mantenute in efficienza
secondo quanto prescritto dalla normativa vigente (D. LGS. 30 aprile 1992 n° 285 “Nuovo Codice della
Strada” e relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione). La circolazione stradale e gli accessi ai
fondi e fabbricati laterali dovranno essere sempre mantenuti liberi e sicuri.
2. Il concessionario è responsabile dell’assunzione delle notizie circa l’esistenza ed il rispetto dei manufatti
pubblici o privati esistenti sul suolo (pavimentazioni, cordonature, piante, segnaletica, fontanelle, idranti,
impianti per pubblica illuminazione, energia elettrica, telefoni ecc.) e nel sottosuolo (condutture di
fognatura, di acqua, di gas, di cavi elettrici, telefonici, ecc.) i quali debbono sempre essere salvaguardati
ed eventualmente ripristinati a spese del concessionario; se necessario il Comune di Varese potrà
disporre la redazione in contraddittorio di apposito stato di consistenza, con eventuali grafici e fotografie,
a spese del concessionario. Dovranno essere adottate tutte le cautele necessarie, ai termini delle vigenti
leggi sulla sicurezza del lavoro e degli impianti, circa la protezione dai conduttori di elettricità; in
particolare le linee della pubblica illuminazione devono considerarsi sempre sotto tensione. In caso di
attraversamenti di manufatti stradali sotterranei (condutture, tombini, camerette, pozzetti ecc. ) si dovrà
richiedere il preventivo sopralluogo di un tecnico dell’Attività Strade ed attenersi alle prescrizioni che
impartirà di volta in volta. Per i lavori di scavo in fregio ad aree pubbliche o soggette a pubblico
passaggio dovranno essere adottate tutte le cautele richieste per evitare cedimenti. Se i lavori
riguardano anche aree destinate a verde pubblico, quali aiuole spartitraffico, dovrà essere contattata
preventivamente anche l’Attività Verde Pubblico. E’ vietato lavorare con macchine escavatrici o similari
sui marciapiedi.
3. I ripristini saranno eseguiti secondo le modalità indicate nel foglio di autorizzazione ed eventualmente
integrati con quelle opere che saranno ritenute idonee, dai tecnici comunali, ad assicurarne la durata in
relazione alle manomissioni.
4. I materiali riutilizzabili e non più impegnati nei ripristini dovranno essere portati a spese del
concessionario al Magazzino Comunale che sarà indicato; i materiali giudicati inutilizzabili dai tecnici del
Comune di Varese, saranno portati, sempre a spese del concessionario, alle discariche regolarmente
autorizzate.
5. Il ripristino della sede stradale, salvo diversa prescrizione contenuta nel foglio di autorizzazione, dovrà
essere eseguito secondo le seguenti modalità:
A. riempimento dello scavo, con sabbia mista naturale di cava stabilizzata granulometricamente costipata
meccanicamente a strati di cm. 30 di spessore;
B. posa in opera di uno strato di cm. 10 compressi in conglomerato bituminoso costituito da bitume e mista
di sabbia e ghiaia o pietrisco (tout-venant bitumato) previo taglio con disco del vecchio bitumato sui
fianchi dello scavo;
C. posa di tappeto di usura di spessore minimo pari a cm. 3 compressi, perfettamente riquadrato, previa
fresatura, del vecchio bitumato, compresi eventuali altri lavori che si renderanno necessari per
completare il ripristino della pavimentazione. Il tappeto di usura che dovrà essere realizzato sulle vie
oggetto di autorizzazione avrà larghezza pari a tre volte la larghezza dello scavo con un minimo di m.
2,00;
D. I chiusini e le caditoie stradali dovranno essere ricollocate alla quota del piano stradale, evitando
dislivelli con la sede stradale;
E. La segnaletica orizzontale e verticale eventualmente manomessa dovrà essere ripristinata secondo le
indicazioni fornite dall’Attività Segnaletica.
6. Quando la manomissione interessa il marciapiede resta inteso che il ripristino interesserà tutta la
larghezza del marciapiede, e comprenderà:
A. la sistemazione dei cordoli di granito o, nel caso di danneggiamento degli stessi, la fornitura di nuovi
cordoli;
B. la rimozione del materiale di sottofondo esistente;
C. la pavimentazione in asfalto colato dello spessore di mm 20.
7. La presente concessione non vincola ad alcuna servitù le strade, nelle quali potranno essere introdotte
eventuali varianti sia nell’andamento planimetrico che in quello altimetrico, nel qual caso, l’Ente
autorizzato dovrà provvedere alle conseguenti modifiche degli impianti eseguendo a proprie spese tutti i
lavori necessari.
8. Le eventuali camerette dovranno essere opportunamente aerate: Le solette dovranno essere realizzate
in modo da sopportare i carichi dei veicoli ammessi a circolare su sede stradali. Il concessionario rimane
responsabile delle opportune verifiche dei manufatti e delle operazioni di manutenzione ordinarie e
straordinaria. I chiusini dovranno essere di tipo conforme alla normativa UNI - EN 124.
9. Restano sempre salvi, ad ogni effetto, i diritti dei terzi. Ogni responsabilità e danno, sia civile che penale,
è a carico del concessionario.