Invito alla lettura - Zanini - Divorziati risposati e seconde nozze
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Invito alla lettura - Zanini - Divorziati risposati e seconde nozze
Settimane Teologiche - Camaldoli 2015 Invito alla Lettura di Nicola Zanini – FUCI Brescia Titolo Divorziati risposati e seconde nozze nella chiesa. Una via di soluzione. Autore Basilio Petrà Editore Cittadella Editrice Pagine 269 Data gennaio 2012 Il libro è incentrato su alcune situazioni di sofferenza (volontaria e non) che scaturiscono dalla fine del rapporto matrimoniale e propone alcune riflessioni. Anzitutto riguardo al “problema pastorale posto dai cattolici divorziati e risposati”, partendo da alcuni pronunciamenti magisteriali, dottrinali e pastorali, l’Autore rileva che permane la difficoltà di trovare una sintesi tra la necessità di preservare alcuni principi sacramentali del Matrimonio e l’esigenza (urgenza) di dare una risposta concreta ad una realtà ineludibile. Si cerca di dimostrare come l’esperienza del fallimento del consortium totius vitae possa trovare spazio anche nella Chiesa “senza compromettere la stabilità del quadro generale della fede (e morale) cattolica”. La seconda parte del testo affronta invece la questione delle seconde nozze a seguito della morte di un coniuge. Con analitica esposizione dei pronunciamenti della Chiesa lungo la storia, sin dal magistero paolino, si rileva come mai si è riusciti a (e nemmeno ci si è posti il problema di) stabilire come mai “la morte del coniuge apre a seconde nozze”. Il punto principale è stabilire se, a seguito della morte di una persona, il vincolo si sciolga o si estingua. Le conclusioni, contenute nella terza parte, propongo che si dia una soluzione pastorale a quelle situazioni che nei fatti vengono paragonate: le nuove nozze dopo la “morte fisica” e le nuove nozze a seguito di “irreversibile separazione, sorta di ‘morte’ del rapporto dei coniugi”. Petrà indica l’esempio dell’Apostolo come via di soluzione per la Chiesa: una via di risposta concreta sul piano pastorale per quelle “unioni coniugali che sono irreversibilmente finite sul piano della condizione umana” e che generano sofferenza per “il fallimento di un progetto di vita e di amore”. Non è il classico libro da viaggio, leggendo questo libro non si deve aver la pretesa di fare una “piacevole lettura”. Il testo che, già dal titolo, mette a contatto con le ferite nel vissuto di tante persone richiede un lettore disponibile a lasciarsi interpellare e provocare, e disposto a “perdere del tempo” per la comprensione di alcuni concetti che, se ad un primo impatto somigliano a sterili tecnicismi, sono fondamentali per la fedele comprensione delle tesi ivi contenute.