gennaio febbraio bollettino
Transcript
gennaio febbraio bollettino
Narrativa Éliette Abécassis, Un affaire coniugale, Tropea, 2011 L'amore è fragile. Nell'era tecnologica è diventato un optional. Lo sa bene Agathe, che attraverso i social network, la posta elettronica e i telefoni cellulari scopre i tradimenti del marito Jerome. Agathe e Jerome. Due figli, otto anni di matrimonio alle spalle, otto anni di progetti insieme. E poi, il tempo che tutto logora, la routine che prende il posto della passione, la complicità di ieri sepolta sotto le bugie e i sotterfugi. Per lei c'è un'unica via d'uscita: il divorzio. Ma la sua decisione porterà a una guerra senza esclusioni di colpi, che da tutte e due le parti non risparmierà scorrettezze, recriminazioni e falsità. È un "tramonto coniugale" che Agathe affronta contesa tra la voglia di cambiare vita e la paura del prezzo che questa scelta impone, tra le illusioni del passato e le verità scomode che affiorano dalle ceneri del suo matrimonio. In "Un affaire coniugale", Éliette Abécassis racconta l'odissea sentimentale di una donna, il suo dramma e la sua rinascita, il suo incubo e il lento risveglio. Priya Basil, Profumo di spezie proibite, Piemme, 2011 Generose manciate di spezie per lenire la nostalgia di casa; caldo yogurt piccante in cui dissolvere la vergogna per un errore inconfessabile; frittelle croccanti contro l'incertezza del presente: è in cucina che Sarna esercita la sua magia. Incantatrice di aromi, sa come annegare i brutti ricordi in fragranze inebrianti, e trovare nuove ricette per reinventarsi il passato. Quando è partita dall'India ha portato con sé ogni genere di utensile, oltre a tre casse di manghi e a una scorta quasi inesauribile di coriandolo, cannella e spezie di ogni tipo, incorrendo nelle lamentele di Karam, il suo neosposo, per quel bagaglio costoso e ingombrante. Ma Karam era ignaro del fardello che Sarna si portava dentro: un carico di ricordi ben più pesante e sgradito, per un amore sbagliato che aveva rischiato di disonorare per sempre lei e la sua famiglia. Karam, del resto, non è senza macchia. Anche lui ha qualcosa da nascondere. Divisi dai segreti, uniti dal desiderio di fuga, i due hanno lasciato l'India per ripartire da zero. Alan Bennett, Due storie sporche, Adelphi, 2011 Questo volta Alan Bennett ci tuffa in due farse scanzonate e impertinenti. Entriamo così nell'atmosfera briosa di "Mrs Donaldson ringiovanisce", dove una rispettabile vedova di mezza età, dedita al mestiere di simulatrice di malattie in una clinica universitaria, si trova inopinatamente nel ruolo di apprendista voyeur; e poi nell'esilarante girandola di amplessi e ricatti incrociati di "Mrs Forbes non deve sapere", la sorniona pochade familiare dove finiremo per godere del più grande fra i privilegi - quello di scoprire i segreti per primi. Tutto da ridere? Come sempre con Bennett, non proprio. Il nostro "maestro dell'osservazione" guarda con un'ironia mai livida, spesso affettuosa, irride le inibizioni, i convenzionalismi, le piccole miserie delle persone che si dichiarano normali nella loro vita di ogni giorno. Riuscendo anche questa volta, con la sua maliziosa levità, a insinuarsi nella psiche di tutti. Benedetta Cibrario, Lo scurnuso, Feltrinelli, 2011 Dalla Napoli borbonica fastosa e miserabile, passando per la Napoli sfigurata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fino a oggi, per vicoli e palazzi, umide stamberghe e salotti sontuosi, si dipana il destino dello Scurnuso, "il Vergognoso". È uscito dalle mani sensibilissime dell'orfano Sebastiano, ceduto ancora bambino al pastoraio Tommaso Iannacone come risarcimento per un lavoro non pagato. Sebastiano ha disegnato e scavato nella creta il suo amore per il padre adottivo e maestro, perché risuonassero per sempre la musica di quelle dita gentili e lo spasimo della bellezza. Quel miracolo sopravvive nel tempo, attraverso proprietari diversi, nel farsi e disfarsi dei grandi presepi. Passa di mano in mano destando ogni volta uno sgomento segreto. Una sequenza narrativa che ha come protagonista la bellezza stessa, una bellezza umile che dice le ragioni di un durevole incantamento. Tom Clancy, Contro tutti, Rizzoli, 2011 Maxwell Moore, già membro delle forze speciali della Marina americana e agente della Cia nei luoghi più caldi del Medio Oriente, deve prendere in consegna un pericoloso capo talebano, ma l’operazione finisce in un disastro. Mentre lotta con le unghie e coi denti per salvare la pelle, Moore si rende conto di dover fronteggiare una minaccia senza precedenti: la mortale alleanza fra i talebani, che controllano gran parte della produzione mondiale di oppio, e i cartelli della droga messicani, che in cambio degli immensi profitti garantiti dall’oppio afghano sono pronti a fornire ai fondamentalisti islamici tutta l’assistenza necessaria per portare la jihad entro i confini degli Stati Uniti. Solo Moore può impedire che l’incendio divampi. Solo Tom Clancy poteva congegnare una macchina narrativa tanto implacabile e avvincente. Glenn Cooper, Il marchio del diavolo, Nord, 2011 Roma, 1139. Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. E’ arrivato nella Città Eterna per assistere all'eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a poco a poco si dissolve nell'oscurità, rivelando 112 stelle. È il segno che l'uomo aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo. Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare. Roma, oggi. Sconcertata, una suora studia i simboli astrologici tracciati sul muro. Ma quello non è il solo enigma custodito dall'antico colombario di San Callisto. Intorno a lei, infatti, ci sono decine di scheletri caratterizzati da un'anomalia inquietante: la stessa anomalia del sicario che, anni prima, aveva cercato di ucciderla. Mauro Corona, Come sasso nella corrente, Mondadori, 2011 In una stanza immersa nella penombra una donna, giunta all'autunno della vita, si muove lentamente appoggiandosi a un bastone. Intorno a lei sculture di ogni tipo. La donna le sfiora e insegue il ricordo di un uomo. Un uomo schivo, selvatico, che però ha saputo rendere eterno nel legno il sentimento che li ha uniti. Ogni statua evoca un episodio della vita avventurosa che quell'uomo ha vissuto e amava condividere con lei, le difficoltà di un'infanzia di povertà e abbandoni, in cui la più grande gioia era stare con i fratelli e i nonni attorno al fuoco, la sera, imparando a intagliare legno, o sentire la vibrante intensità della natura durante una battuta di caccia. Ogni angolo arrotondato delle sculture fa affiorare in maniera dirompente l'orgoglio e la rabbia di quel giovane che, crescendo, aveva voglia di farcela da solo, cancellando le ombre del passato che lo tormentavano. Dai boschi che Mauro Corona ci ha insegnato ad ascoltare e ad amare si leva in questo romanzo una voce nuova, per molti versi inaspettata, a tratti dolente ma non perciò meno energica. Diego De Silva, Sono contrario alle emozioni, Einaudi, 2011 Se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? Proviamo davvero quello che sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso di prendersi un cane? E perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro un'indignazione democratica? Le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose. Edmund de Waal, Un’eredità di avorio e ambra, Bollati Boringhieri, 2011 Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. I minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all'altra, da un palazzo all'altro, da una mano all'altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia. Fabio Geda, L’estate alla fine del secolo, Dalai, 2011 Nell'estate del 1999 un nonno e un nipote si incontrano per la prima volta, dopo che una lunga serie di incomprensioni li ha tenuti distanti. Il nonno, ebreo, nato il diciassette novembre 1938, giorno in cui in Italia vengono promulgate le leggi razziali, ha trascorso la propria vita senza sentirsi autorizzato a esistere. Andato in pensione al termine di una brillante carriera come consulente, si ritira nella borgata di montagna dove durante la guerra si era rifugiato con la sua famiglia e dove vuole morire. Il ragazzino, un preadolescente sensibile ed estroverso, appassionato di fumetti, che viene affidato a lui perché il padre, malato, deve sottoporsi a una delicata terapia, entra in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione in modo perentorio e imprevisto. Così, mentre sulle rive del lago artificiale in cui si specchia il paesino il giovane verrà in contatto con il proprio passato e con il proprio futuro, il nonno riceverà, tramite lui, quell'iniziazione gioiosa alla vita che la Storia gli aveva negato, riuscendo, forse, al crepuscolo del secolo, a non essere più un fantasma. Elizabeth Gilbert, Giuro che non mi sposo, Mondolibri, 2011 "... e vissero felici, divorziati e contenti." Doveva finire così l'irripetibile favola di Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di "Mangia prega ama" li avevamo lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non sposarsi mai più. Un primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno era più che sufficiente: d'ora in avanti avrebbero celebrato l'amore a modo loro, senza bisogno di riti ufficiali, senza vincoli e senza il rischio di future complicazioni legali. Insieme, avrebbero vissuto ciascuno la sua vita; avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con Philadelphia come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del Dipartimento per l'immigrazione e la sicurezza dell'aeroporto di Dallas avevano in mente un finale diverso. Per loro, il brasiliano Felipe, con i suoi frequenti andirivieni tra l'America e il resto del mondo, era solo un altro ospite indesiderato, sospettato di risiedere clandestinamente nel Paese e come tale punibile con l'espulsione. Solo le nozze con la sua americanissima e recalcitrante fidanzata avrebbero potuto consentirgli di rimettere piede legalmente negli Stati Uniti. Pietro Grossi, Incanto, Mondadori, 2011 Un borgo tra i colli toscani, un'estate di sole e frinire di cicale, tre ragazzi diversissimi ma legati dall'amicizia tacita e rovente di chi vuole crescere in fretta: Greg, solitario erede della famiglia più ricca del circondario; Jacopo, genitori borghesi ai limiti della noia; e Biagio, povero, libero e strambo come Huckleberry Finn. Nel volgere di quell'estate, una vecchia motocicletta rimessa a nuovo e una pista d'asfalto comparsa magicamente nella campagna, nera e lucida come un serpente indiano, segneranno l'inizio di un'avventura destinata a portarli lontano. Pochi mesi dopo, Biagio azzarda un'eccentrica carriera di campione internazionale delle due ruote. Jacopo, compilando una cartolina trovata in un libro di scuola, vince una borsa di studio che lo condurrà a misurarsi con i misteri e le sfide della fisica in una delle più prestigiose università britanniche. Le tracce di Greg, invece, paiono perdersi nelle ragnatele luminose dell'alta finanza mondiale. Eppure, proprio nel momento in cui sono più lontani, a chissà quante migliaia di chilometri l'uno dall'altro, i tre amici sembrano non essere mai stati più vicini. Corrado Guzzanti, Aniene (libro con dvd), Feltrinelli, 2011 "Riportare ordine tra gli umani affetti da bugiardìa", è questo l'arduo compito di Aniene, un misterioso vichingo sceso sulla Terra "per riparare i torti e trionfare la giustizia", il nuovo surreale personaggio nato dalla capacità di Corrado Guzzanti di misurare con uno sguardo la realtà di un popolo. Tra risate e veleni, "Aniene" è una nuova galleria di personaggi profondamente italiani, il ritorno alla satira di un artista capace con il sarcasmo e l'irrisione di affondare il coltello nella piaga delle nostre debolezze. Perché la risposta è dentro di noi. E anche stavolta, purtroppo, è quella sbagliata. Il libro allegato al DVD contiene il copione integrale del programma e una selezione della rassegna stampa a cura di A. Bignami. Laurell K. Hamilton, Micah, Nord, 2011 Anita Blake viene svegliata all'alba per un'emergenza: l'amico e collega Larry Kirkland deve correre in ospedale, perché la moglie sta per partorire, e ha bisogno che qualcuno lo sostituisca per un paio di giorni. Sebbene abbia una paura tremenda di prendere l'aereo, Anita accetta di andare al posto suo a Philadelphia. In fondo si tratta di un lavoro di routine: risvegliare il testimone oculare di un omicidio, stroncato da un infarto prima dell'inizio del processo. Tuttavia qualcosa va subito storto: i suoi poteri di negromante, infatti, non si concentrano su un'unica tomba, ma si diffondono all'intero cimitero e per poco non resuscitano tutti i defunti. Per fortuna, con lei c'è Micah, re dei leopardi mannari nonché suo nuovo amante, che la aiuta a riprendere il controllo e interrompe la seduta. Anita però non ha molto tempo per capire cosa sia successo: la polizia deve chiudere il caso al più presto, altrimenti l'assassino verrà assolto per insufficienza di prove. Pur di portare a termine l'incarico, decide quindi di correre il rischio, anche perché tener testa a un esercito di non-morti la spaventa meno di rimanere sola con Micah e affrontare i sentimenti sempre più profondi che prova per lui... Hjorth & Rosenfeldt, Oscuri segreti : le cronache di Sebastian Bergman, Einaudi, 2011 Sebastian Bergman è un uomo alla deriva. Ha perso moglie e figlio durante lo tsunami che ha devastato l'arcipelago indiano, ha rinunciato al suo lavoro di psicologo e profiler, ha ripreso la vecchia e mai dimenticata abitudine di portarsi a letto una donna per sera. Quando torna nella cittadina dove è nato, per sistemare e vendere la casa della madre, non immaginerebbe mai di ritrovarsi faccia a faccia con i vecchi colleghi della squadra Omicidi, impegnati a indagare sull'assassinio di un ragazzo di sedici anni, scomparso da casa e ritrovato nelle paludi intorno a Vasteras con il cuore asportato. Un'occasione imperdibile per ritrovare se stesso e il gusto della sfida che ne aveva fatto un membro insostituibile della squadra. Arnaldur Indridason, Un doppio sospetto, Guanda, 2011 A Reykjavik, in un appartamento poco distante dal centro, viene rinvenuto il cadavere di un uomo: ha circa trent'anni, indossa una maglietta da donna e giace in una pozza di sangue con la gola tagliata di netto. Sotto il divano vicino a lui, una pashmina che profuma di spezie. L'agente Erlendur Sveinsson è partito per i fiordi orientali, e ad occuparsi del caso è la collega Elinborg, detective con l'hobby della cucina e madre di tre figli adolescenti, che tra mille difficoltà cerca di destreggiarsi tra il lavoro e la famiglia. A lei tocca il compito di scavare nelle pieghe della vita apparentemente irreprensibile del giovane ucciso: un buon lavoro, una perfetta forma fisica, un appartamento arredato con gusto. Le indagini sembrano collegare l'omicidio a una serie di stupri avvenuti in città, mentre un'altra pista, meno scontata, conduce alla misteriosa scomparsa di una diciannovenne svanita nel nulla sei anni prima. E se invece la chiave del mistero fosse sepolta in un piccolo cimitero sul mare, in un villaggio dell'entroterra dove il tempo si è fermato? Rabee Jaber, Come fili di seta, Feltrinelli, 2011 Nel 1913 Marta, non ancora ventenne, lascia il suo paesino arroccato sulle montagne libanesi e, da sola, si imbarca per l'America alla ricerca del marito, emigrato un paio di anni prima, che non dà più sue notizie da molti mesi. Non è difficile immaginare che lo troverà accanto a un'altra donna. Ma Rabee Jaber fa di questa storia, così simile a tante altre, la storia speciale di una donna speciale. L'America che incontriamo pagina dopo pagina è sempre vista con gli occhi di Marta. Marta che, dallo sbarco a Ellis Island e poi a New York fino ai giorni nostri, attorniata dai nipoti a Pasadena, ci trasmette le sue impressioni su un mondo che dapprima le è totalmente estraneo e poi, piano piano, diventa anche suo. Incerta, spaventata e disperata affronta i grattacieli e la metropolitana newyorkese. Decisa, soave e appassionata costruisce la sua vita giorno dopo giorno. Ne risulta un affresco dell'America visto dalla parte dei milioni di emigranti che l'hanno costruita ma anche un inno alla vita. Un soffio di aria pura, questa Marta. Murakami Haruki, 1Q84, Einaudi, 2011 1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante. Intanto Aomame osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. Bill James, Rose, rose, Sellerio, 2011 "Quando fu uccisa da tre coltellate al torace nel parcheggio di una stazione ferroviaria, Megan Harpur stava tornando a casa, a dire al marito che lo lasciava per un altro uomo". Megan, la moglie del Soprintendente di Polizia Colin Harpur, è figlia di due integerrimi medici londinesi che "avevano conservato il modo di pensare e di comportarsi che veniva loro dall'educazione, quegli usi e costumi che avevano contribuito a tenere più o meno a galla la componente di classe media del Partito Laburista per decenni", Megan ha vissuto con disagio l'ascesa di Colin in quel mondo profondamente ambiguo, fino a decidere di lasciare la famiglia e ufficializzare la relazione con Tambo, un alto funzionario di Scotland Yard. Anche lui un poliziotto, dunque, ma uomo rigoroso, tutto d'un pezzo, con il quale Megan può oltretutto condividere i propri interessi culturali. Poi, improvviso, il delitto: forse una vendetta trasversale, i cui contorni precisi risultano tuttavia sulle prime illeggibili, circondati dalle nebbie della "zona grigia". NDiaye Marie, Tre donne forti, Giunti, 2011 Tre destini femminili giocati fra l'Africa e l'Europa, con un esile legame tra di loro: al centro di ogni storia, la forza d'animo di una donna che riesce a sconfiggere la paura e il dubbio, l'ignoranza altrui e la propria delusione. Nella prima Norah, avvocato quarantenne che vive a Parigi, giunge a casa di suo padre a Dakar; l'uomo, un tempo tirannico ed egocentrico, si è imbozzolato in una follia silenziosa e trascorre le notti appollaiato su un albero in cortile. Tentando di penetrare nel mistero, Norah sarà assalita dai delitti e dai dolori della sua famiglia d'origine. Fanta, insegnante di francese a Dakar, deve seguire in Francia il marito Rudy. Succube di sua madre, frustrato e pieno di rabbia, l'uomo non riesce a offrire a Fanta e al figlioletto una vita soddisfacente, ma lei non si da per vinta. Khadi Demba, una giovane vedova scacciata dalla famiglia del marito, è protagonista della terza vicenda: poverissima e senza alcun sostegno, cerca di raggiungere in Francia la lontana parente Fanta; nella sua eroica esperienza di migrante, la donna sopporta ogni sorta di angheria senza perdere la propria dignità. Irene Nemirovskjy, Il signore delle anime, Adelphi, 2012 "Appartengo a una razza levantina, oscura, c'è in me un miscuglio di sangue greco e italiano: sono uno di quelli che voi francesi chiamate metechi, immigrati" dice, a una donna in cui vede l'immagine stessa della purezza, Dario Asfar, giovane medico che negli anni successivi alla prima guerra mondiale conduce un'esistenza miserabile nel Sud della Francia. E con sorprendente chiaroveggenza conclude: "Io credo che esista una fatalità, una maledizione. Credo che il mio destino era di essere un mascalzone, un ciarlatano ... Non si sfugge al proprio destino". Anche quando, molti anni dopo, non sarà più il "medicastro" che con il suo aspetto "miserabile e selvatico" e il suo accento straniero ispira solo diffidenza, anche quando sarà diventato ricco e famoso, e l'alta società parigina andrà umilmente a chiedergli di guarirla da quelle malattie dell'anima, da quelle "turbe psichiche", da quelle "fobie inspiegabili" che solo lui è in grado di curare anche allora il dottor Asfar si porterà dietro il marchio indelebile del suo destino, delle sue origini, del suo sangue. Katherine Pancol, Il valzer lento delle tartarughe, Dalai, 2011 Sapere se davvero un coccodrillo dagli occhi gialli ha divorato oppure no suo marito Antonie, scomparso in Kenya, per Josephine non è più importante. Grazie ai soldi guadagnati con le vendite del suo best seller, ha lasciato Courbevoie, nella banlieue parigina, per un appartamento chic nell'elegante quartiere di Passy. Invece sua sorella Iris, che aveva tentato di attribuirsi la scrittura del romanzo, ha finito con il pagare la follia del proprio inganno in una clinica per malati di depressione. Ormai libera, sempre timida e insoddisfatta, attenta spettatrice della commedia strampalata e talvolta ostile che le offrono i suoi nuovi vicini, Josephine sembra alla ricerca del grande amore. Veglia sulla figlia minore Zoe, adolescente ribelle e tormentata, e assiste al successo dell'ambiziosa primogenita Hortense, che a Londra si lancia nella carriera di stilista. Fino al giorno in cui una serie di omicidi distrugge la serenità borghese del suo quartiere e lei stessa sfugge per poco a un'aggressione... Laura Pariani, La valle delle donne lupo, Einaudi, 2011 "La montagna, più che un luogo geografico, è un'esperienza: quella di un mondo potente nella sua resistenza a certe pazze vertigini della modernità, ma assolutamente marginale". E proprio come la montagna sono marginali e potenti le figure che l'hanno abitata, e che abitano questo libro. Sono le donne lupo, capaci di "affrontare a viso aperto il grave del mondo". Sono diverse, eccentriche, "tutte falciate dalla stessa sentenza di emarginazione, servite alla comunità per mettere in scena sempre lo stesso canovaccio". Una ricercatrice s'inoltra per le valli piemontesi facendo interviste con il suo registratore. Le hanno parlato di una donna, la Fenisia, che vive isolata nel Paese Piccolo, vicino al vecchio cimitero è lei la memoria di quei posti. È nata nel novembre del 1928, non ha mai vissuto altrove e "il lavoro della sua famiglia è sempre stato quello del sotterra morti". Comincia così il rapporto tra la scrittrice e l'anziana donna e, scabro e incalzante, si dipana il racconto di una vita da cui emergono figure femminili impossibili da dimenticare: la madre Ghitìn, la nonna Malvina, la bionda cugina Grisa, rinchiusa in manicomio per aver osato ribellarsi a un padre violento. Philip Roth, La mia vita di uomo, Einaudi, 2011 Al cuore di "La mia vita di uomo" c'è il matrimonio di Peter e Maureen Tarnopol, un giovane scrittore e la donna che vorrebbe essere la sua musa ma è invece la sua nemesi. La loro unione si basa sulla frode ed è puntellata dal ricatto morale, ma è così perversamente duratura che, molto tempo dopo la morte di Maureen, Peter sta ancora cercando - inutilmente - di liberarsene attraverso la scrittura. Romanzo dentro il romanzo, edificio labirintico di meditazioni comiche, luttuose e strazianti sulla fatale impasse fra un uomo e una donna, "La mia vita di uomo", pubblicato originariamente nel 1974 e ora riproposto in una nuova traduzione, è il più impietoso tra i libri di Philip Roth. Per mezzo di invenzioni disperate e verità cauterizzanti, atti di debolezza, di tenerezza e di scioccante crudeltà, crea un'opera degna di Strindberg: una feroce tragedia di cecità e bisogno sessuale. Luis Sepúlveda, Ultime notizie dal sud, Guanda, 2011 Nel 1996, a Parigi, due amici seduti davanti a un "mate" progettano un libro sul Sud del mondo. Sono uno scrittore e un fotografo, girano per il pianeta e lo ritraggono per quello che è: uno strano miscuglio di crudeltà e tenerezza, di verità e leggenda. Muovendosi nella steppa patagonica, "dove si sta tra la terra e il cielo", armati di una Moleskine e di una Leica, i due amici vanno a caccia di storie da ultima frontiera. Forse le ultime storie di frontiera: Le ultime notizie dal Sud. Laggiù, lungo strade spazzate dal vento, capita di incontrare un virtuoso liutaio che si aggira in cerca del legno più adatto per costruire un violino. In un bar di San Carlos de Bariloche si può far amicizia con un ubriaco che afferma di essere il discendente di Davy Crockett. E nella pampa brulla, una vecchietta con il dono di rendere fertile tutto ciò che tocca diviene il simbolo del legame con una terra su cui troppi vorrebbero allungare le mani. Il tempo passa, alle storie si aggiungono altre storie, e il libro vede la luce anni dopo, quando le cose che voleva raccontare hanno acquisito "il sapore dell'inesorabilmente perduto". Questo perché il Sud del mondo è una regione minacciata dall'avidità di predatori potenti, ma anche un luogo popolato di fantasmi; abitato da sedicenti folletti con un passato misterioso, e attraversato da un treno mitico, il Patagonia Express. Goce Smilevski, La sorella di Freud, Guanda, 2011 Nella Vienna occupata dai nazisti, a Sigmund Freud è concesso il privilegio di fuggire all'estero, portando con sé i propri cari. Nella lista entrano la moglie, i figli, la cognata, le due assistenti, il medico personale con la famiglia e perfino il cane, ma non le quattro anziane sorelle, Marie, Rosa, Pauline e Adolfine. È la voce di quest'ultima, deportata nel campo di concentramento di Terezin, a rievocare con doloroso rimpianto il rapporto privilegiato col fratello, da un'infanzia vissuta in simbiosi, in cui Sigmund era il mentore che la guidava alla scoperta del mondo, fino all'inevitabile, ma non per questo meno amaro, allontanamento nell'età adulta e all'ombra tragica del distacco finale. Ne esce un ritratto inedito della Vienna cosmopolita a cavallo tra Ottocento e Novecento, descritta dal punto di vista di una donna che non avendo marito né figli non può ambire ad altro ruolo che quello di figlia e sorella. Una donna in fuga da una vita già scritta e mai pienamente vissuta, tra gelidi rapporti famigliari, un amore tragico e il sogno irrealizzato della maternità. Danielle Trussoni, Angelology, Nord, 2011 Quando il padre l'aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento. Proprio in quel luogo Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni '40 dall'ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei temp. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare. Mariolina Venezia, Da dove viene il vento, Einaudi, 2011 Dora e Salvatore verso la fine degli anni Settanta s'incontrano a Padova, all'università. Condividono ideali e battaglie politiche, s'innamorano, stanno insieme. Si rivedono poi a distanza di vent'anni, in una Padova abbrutita dal miracolo del Nordest, dove i delusi si consolano giocando in borsa. Anche loro sono cambiati, ma la passione rinasce, diventa un'ossessione erotica. Le vicende di Dora e Salvatore s'intrecciano con quelle del berbero Idir, che attraversa i tanti lager di un Bel Paese solo apparentemente civile, fuggendo da una storia che noi scopriremo insieme a lui un po' alla volta. I loro pensieri entrano in risonanza con quelli di un astronauta sospeso nello spazio mentre il suo Paese, sotto di lui, smette di esistere, e con quelli di un altro uomo, vissuto tanto tempo prima, che con la sua scommessa ha cambiato il nostro modo di stare al mondo. Perché le parole, le idee, i sentimenti sono un bene comune che scavalca il tempo e lo spazio, e le storie degli uomini sono legate una all'altra da infiniti nodi. Cosi tutto corre fino a un appuntamento col destino dove è in gioco la vita e il suo senso. Sandro Veronesi, Baci scagliati altrove, Fandango libri, 2011 "Io so chi sei, Alessandro Veronesi, conosco l'animo tuo, e ti dico che ti adopererai e ti industrierai affinché tuo padre non muoia in un letto d'ospedale bensì, secondo le sue volontà, nel suo, nel cuore della sua dimora." Il primo racconto di questa raccolta, "Profezia" è la storia di un figlio che accompagna il proprio padre alla morte. Con uno stile incalzante e l'azione tutta profetizzata al futuro, la lettura porta a conoscere uno dei percorsi più antichi del mondo: un figlio che seppellisce il proprio genitore. Cambio di stile in un rapporto padre-figlio è "Quel che è stato sarà", dove il destino è immutato a se stesso, e le dinamiche imposte dai genitori si riproporranno. La crudeltà senza ragione della "Furia dell'agnello", è una crudeltà che si mischia alla tenerezza di un rapporto con il presunto male, "Sotto il sole dei campi elisi" mette insieme tre letterati. Nell'omonimo racconto che dà il titolo alla raccolta, "Baci scagliati altrove", i percorsi tortuosi dell'io narrante sono ostacoli che si superano soltanto quando si riduce lo spazio tra pensiero e azione. Una raccolta di storie in cui gli uomini cercano risposte agli interrogativi mentre la vita, con le sue relazioni e dinamiche, si muove. David Foster Fallace, Il re pallido, Einaudi, 2011 La trasfigurazione in forma narrativa di un anno che David Foster Wallace, nel bel mezzo degli studi universitari, trascorse lavorando per il Centro controlli regionale dell'Agenzia delle Entrate di Peoria, nell'lllinois. Un romanzo labirintico, che tra finte prefazioni e digressioni, minuziose descrizioni che ricordano i cataloghi dell'epica antica e sintesi fulminanti, riesce a trasformare gli eventi più ordinari in avventure miracolose. Una gigantesca macchina tra saggio e racconto, popolata da un'umanità insieme buffa e dolente e sorretta dall'ambizione quasi filosofica di raccontare la noia, ossia tutto ciò che di solito viene escluso dalle storie perché ritenuto privo di interesse. E che qui viene evocato con grande empatia, nel suo inscindibile misto di banalità e dignità. Saggistica e varia Stefano Benni, Luca Ralli, Fen il fenomeno, Feltrinelli, 2011 Iacopo Bertini, Michelangelo Giampietro, Andrea Lugli, Alimenti ed erbe per la salute e il benessere: guida ad un corretto utilizzo, Il pensiero scientifico, 2011 Elisa Campagnoli, Filomena D'Agrosa, Mai più pipì a letto, Red, 2011 La differenza non è una sottrazione. Libri per ragazzi con disabilità, Lapis, 2009 Direzione editoriale di Touring Editore, 150 anni di unita nazionale: un sogno, un progetto, una realtà, Touring Editore, 2011 Piergiorgio Odifreddi, Una via di fuga: il grande racconto della geometria moderna, Mondadori, 2011 Stefano Parise, Dieci buoni motivi per andare in biblioteca, Bibliografica, 2011 Massimo Recalcati, Cosa resta del padre?: la paternità nell'epoca ipermoderna, Raffaello Cortina, 2011 Alessandra Tetè, Laboratorio attività interculturali: storie e percorsi per la scuola primaria, Erickson, 2011 Gianfranco Vissani, I trucchi del mestiere, Mondadori, 2011 Sezione Locale Milva Bollati (a cura di), I corali benedettini di San Sisto a Piacenza, Editrice Compositori, 2011 (volume ubblicato in occasione della Mostra tenuta a Piacenza dal 5 novembre 2011 al 27 febbraio 2012) David I. Kertzer, La sfida di Amalia: la lotta per la giustizia di una donna nella Bologna dell'Ottocento, Rizzoli, 2010 Monica Palazzini, Maria Vittoria Biondi e Willer Limonati (a cura di), Fauna minore: tutela e conservazione in Emilia-Romagna, Pazzini, 2011 Il ragazzo di Marzabotto : Francesco Pirini 15 volte orfano, Garbo, 2009 Audiolibri per adulti e ragazzi Milena Agus, Margherita Buy legge Mal di pietre, Emons Italia, 2010 (2 compact disc) Roald Dahl, Gli sporcelli, letto da Fabrizio De Giovanni, Salani, 2011 (2 compact disc) Luigi Garlando, Luigi Garlando legge Calcio d'inizio, Emons Italia, 2009 (2 compact disc) Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone, letto da Jenny De Cesarei e Riccardo Rovatti, Salani, 2011 (10 compact disc) John Peter Sloan, Impara l'inglese con John Peter Sloan : nozioni di base per viaggiare e lavorare, audiocorso, Salani, 2011 (2 compact disc)