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COMUNICATO STAMPA PRESENTA NELL'EDIZIONE LIMITATA REALIZZATA DA LAURINA PAPERINA SABATO 17 DICEMBRE 17.00-20.00 RE(f)USE, VIA FONTANELLA BORGHESE 40 RE(f)USE presenta Real Shit, letame organico per contadini di città, in una speciale edizione limitata di 500 esemplari realizzata in collaborazione con l'artista Laurina Paperina per richiamare l'attenzione sul TTIP, il trattato USA-UE che rischia di diventare una seria minaccia per gli animali di allevamento e la biodiversità del patrimonio agroalimentare italiano, con grave danno per la salute di tutti i consumatori. L'artista Laurina Paperina autografare alcuni barattoli. sarà presente per Durante l'evento l'attore Giovanni Carta interpreterà il monologo " Una vita di Merda " di Francesco Randazzo, riduzione e regia a cura di Giusi Cataldo. L’evento è realizzato con il sostegno di Real Shit, fondata da Federico Lodolini, Riccardo Mercati e Alan Dindo con l’obiettivo di aiutare i sempre più numerosi contadini urbani a coltivare i propri ortaggi in modo sano e naturale, produce e distribuisce, in un originale packaging in barattolo in cartone pressato, letame biologico di mucca e gallina proveniente da allevamenti non industriali e maturato rispettando il processo naturale. Per combattere il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), il discusso trattato commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America, Real Shit ha pensato di unire le sue forze con l'artista Laurina Paperina, che ha realizzato la grafica speciale di un'edizione limitata di 500 barattoli le cui vendite andranno a sostenere la campagna contro il TTIP. Anche Ilaria Venturini Fendi, nella sua veste di imprenditrice agricola biologica nonché proprietaria di RE(F)USE e titolare e designer del brand di moda sostenibile Carmina Campus, ha deciso di prendere posizione a favore dell'iniziativa ospitando nei suoi spazi questo evento. Per rendere ancora più forte il messaggio la vetrina di RE(f)USE sarà il palcoscenico per la performance teatrale dell'attore Giovanni Carta, interprete di "Una vita di merda" , monologo di Francesco Randazzo (edito nel volume "Con l'insistenza di un richiamo", Lupo Editore, 2009, finalista al Premio Carver 2010). Il titolo della pièce è letteralmente ispirato dalla materia protagonista della storia, emblema della precarietà e della brevità della vita. Regia e riduzione per l'evento sono a cura di Giusi Cataldo, attrice e regista promotrice di " Teatro in vetrina" un'iniziativa all'interno del suo progetto "Il Ri-circolo dell'arte". che mira a trasportare storie ed emozioni in luoghi non deputati, trasformandoli in spazi teatrali. I motivi per cui la campagna contro la firma del TTIP sta raccogliendo in tutta Europa adesioni trasversali non solo da associazioni ed enti privati, ma anche da forze politiche di varia e diversa natura, sono molti e fondati su solide argomentazioni. In particolare per quello che riguarda il settore agroalimentare, dove specie in Italia possiamo vantare eccellenze e un alto livello di controlli e standard qualitativi anche nella distribuzione di massa, il negoziato sembra voler andare nella direzione di abbassare i nostri standard europei allineandoli a quelli americani. Com'è noto negli Stati Uniti non viene applicato il principio di precauzione in base al quale prima di immettere sul mercato qualunque prodotto, si deve dimostrare che non sia nocivo per la salute. In America è il singolo, o in alcuni casi più singoli riuniti nelle class actions, ad avere l'onere di dimostrare, spesso di fronte a colossi multinazionali, i danni subiti da un determinato prodotto, con l'ovvia conseguenza che il livello della produzione agroaliementare in USA è nettamente più scadente e soprattutto meno sicuro del nostro. Vengono tollerati sistemi intensivi di allevamento molto più pesanti rispetto a quelli europei, in cui gli animali per le condizioni in cui vivono sono anche martoriati da infezioni e malattine. Per citare un esempio, in molti casi i polli americani devono essere sterilizzati con la candeggina prima di poter essere messi in commercio e consumati. Esiste inoltre un grosso problema di scarsa trasparenza sui contenuti del trattato di cui ad oggi sono accessibili e note le proposte europee, ma non quelle degli Stati Uniti. Il motivo quindi per cui anche RE(f)USE e Carmina Campus sono a favore della diffusione della campagna contro il TTIP è quello di favorire la creazione di un movimento di opinione allargato e trasversale, che possa pretendere e ottenere di avere maggiori e specifiche informazioni prima dell'impegno su un accordo che sembra favorire solo l'interesse delle multinazionali americane del cibo. E' a rischio il nostro patrimonio di biodiversità e un intero sistema agroalimentare che non riguarda solo l'agricoltura sostenibile, i piccoli coltinavori, le eccellenze, ma anche il livello generale dei prodotti alimentari destinati a chi può avere accesso solo alla grande distribuzione. Gli animali diventano supereroi contro il TTIP nell’edizione limitata di Real Shit realizzata da Laurina Paperina,che dà voce proprio ai diretti interessati, mucca e gallina, per boicottare a loro modo il trattato. L’edizione limitata di Real Shit firmata da Laurina Paperina è disponibile anche su real-shit.com, www.real-shit.com www.LaurinaPaperina.com Aderisci alla campagna e scopri di più con #STOPTTIP Laurina Paperina è un’artista visiva nata a Rovereto nel 1980. Ha partecipato a numerose mostre collettive presso musei e sedi istituzionali internazionali, tra cui:Triennale e Palazzo della Permanente di Milano, MART di Rovereto, MADRE di Napoli, Kunst Arte di Merano, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, École Supérieure des Beaux-Arts di Nimes, FRAC Languedoc Roussillon di Montpellier, IAC Villeurbanne Rhone-Alpes, Biennale de Lyon, Kunsthaus di Essen, Schaufler Foundation di Sindelfingen, Stadtgalerie Kiel, NKV di Wiesbaden, The Royal Standard, Liverpool Biennial, Janco Dada Museum di Haifa, Elisabeth Foundation for the Arts di New York, J.M. Kohler Art Center di Sheboygan, The Pacific Design Center di Los Angeles. Sue recenti mostre personali si sono tenute presso: Galeria Ferran Cano di Palma di Maiorca (2013), Fouladi Projects di San Francisco (2014); Museo Carlo Zauli e Museo Civico di Scienze Naturali, Faenza (2015), galleria Mazel di Bruxelles (2016) e Studio d’Arte Raffaelli di Trento (2016). Nel 2016 ha realizzato “Wall Of Fame”, installazione per Pitti Uomo in collaborazione con Rolling Stone Magazine. Parteciperà a “My Hero! Contemporary Art & Superhero Action", mostra itinerante in musei e centri d’arte degli Stati Uniti. Il suo lavoro si confronta prevalentemente con l’immaginario della cultura pop contemporanea. Non esistono temi tabù per Laurina: dal sesso alla morte, passando per i mostri sacri della storia dell’arte, il suo sguardo ironico non risparmia niente e nessuno. Giusi Cataldo è attrice e regista. La sua esperienza spazia dal teatro, dove ha recitato tra gli altri con Proietti, Gassman e Strehler, al cinema (Compagni di scuola, Manuale d’Amore 3), alla tv (Incantesimo, Il Bello delle Donne, Orgoglio, Centovetrine). Attualmente è sul set di Furore, fiction di Canale5 Francesco Randazzo è un regista e scrittore siciliano trapiantato a Roma che ha pubblicato, con vari editori, testi teatrali, poesie, racconti e un romanzo. Le sue opere teatrali hanno ricevuto numerosi premi di drammaturgia in festival nazionali e internazionali e sono tradotte e rappresentate con successo all'estero (Francia, Spagna, Croazia, Usa, Canada, Cile). Giovanni Carta si forma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma e lavora dal 1994 con maestri quali Ronconi, Castri, Pressburger, Pugliese. Affianca al teatro anche il cinema e la TV, collaborando con attori di fama internazionale tra cui Jeanne Moreau, Michel Bouquet, Judith Malina, Sophia Loren. Lavora anche come regista con compagnie di giovani, occupandosi prevalentemente di drammaturgia contemporanea. ------------- INFORMATEVI E INFORMATE SUL TTIP Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un trattato che ha ’intento di modificare le regolamentazioni tra Unione Europea e Stati Uniti al fine di facilitare i rapporti commerciali tra i due continenti. Il rischio però è di compromettere gli standard sociali e ambientali e anteporre gli interessi privati a quelli della collettività. Finora le trattative si sono svolte a porte chiuse: né i Parlamenti nazionali né i cittadini sono stati coinvolti. Secondo Greenpeace ecco i motivi principali per dire NO al TTIP: • Sicurezza alimentare: sono a rischio le norme su OGM, uso di pesticidi ed etichettatura dei prodotti. • Agricoltura: aprire le porte ai prodotti dell’agricoltura industriale americana vorrebbe dire mettere in ginocchio l’agricoltura sostenibile e i piccoli coltivatori. • Energia e clima: gli standard previsti dalla normativa europea nel settore energetico sono considerati di intralcio al libero mercato. • Chimica: negli Stati Uniti il principio di precauzione non vale, perciò le sostanze chimiche sono considerate sicure fino a prova contraria, esattamente l’opposto di quanto accade in Europa. • Il negoziato mette a rischio la salute dei nostri principali partner: gli animali. Il TTIP peggiorerebbe in maniera significativa la normativa europea sul benessere degli animali negli allevamenti, abbassandola al livello di quella americana. Due esempi dei possibili effetti dell’approvazione del trattato riguardano gli ormoni e gli antibiotici per velocizzare la crescita degli animali: gli Stati Uniti ne consentono l’uso, al contrario dell’Unione europea. Su questi e molti altri temi la normativa europea è più avanzata di quella americana e il TTIP ci costringerebbe a un grandissimo passo indietro. • Il TTIP mina alla base alcuni dei nostri valori fondativi: autenticità, tradizione, consapevolezza. UFFICIO STAMPA RE(f)USE: Elisabetta Facco tel, 366 3071597 / [email protected] [email protected] www.carminacampus.com 347 1800215