Orso previano di G.P. con intervento iniziale dell

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Orso previano di G.P. con intervento iniziale dell
ORSO PREVIANO: SPECIE IN ESALTAZIONE di G.P. con intervento iniziale dell’Orso previano, o Orso rosso, in persona Sono lieto di presentare, in questa modesta vetrina, un articolo divertente, capzioso, una volta tanto non ripreso da Libero o da Il Giornale, dei berlusconiani in pectore che si riuniscono intorno all’anziano e ormai confuso prof. Gianfranco La Grassa. Questo articolo è stato scritto come risposta al mio “Conflitti e Strategie: un blog filocapitalista mascherato”, con il quale ho inteso non tanto stuzzicare un autentico nido di vespe furibonde, ma avvertire i “naviganti” dei rischi che si corrono in rete, e della presenza nei recessi del web di berluscones‐paraleghisti non dichiarati, che si mascherano, per l’occasione, da qualificato think tank impegnato nell’analisi strategico‐politica. Confermo il mio giudizio negativo‐che‐più‐negativo‐non‐si‐può nei confronti di un simile nido di vespe furibonde, che qualcuno, per la verità, mi ha consigliato a suo tempo di non stuzzicare perché “pericoloso”, e che sarebbe quindi da ignorare passando oltre. Ma si possono ignorare e lasciar correre a cuor leggero le bestialità, le cose offensive ed insultanti che questi intellettualoidi scrivono ormai quotidianamente? Si può soprassedere sul fatto che il loro blog è diventato una vetrina [secondaria e non richiesta] per quei rotoli di carta igienica che sono Libero e Il Giornale, e quindi per i vari Feltri, Belpietro, Porro e Sallusti al soldo del peggior Berlusconi? Si possono ignorare insulti continui, derisioni e canzonature nei confronti di tutti coloro che soffrono lo sfruttamento del nuovo capitalismo, insulti feroci e derisioni che si fanno passare per sopraffina ed insuperabile analisi teorico‐scientifica? La Grassa, ad esempio, si permette di insultare studenti e precari della scuola, augurandosi che la polizia mercenaria li bastoni nelle piazze, mentre lui stesso ha ricoperto lungamente il ruolo di professore nell’università pubblica, beneficiando di condizioni di lavoro e di reddito ben diverse da quelle degli attuali precari che reggono i programmi d’insegnamento, e ciò gli ha dato l’occasione di proseguire negli studi, di pubblicare libri a spese dello stato, di fare, fin tanto che gli è convenuto, il “marxista althusseriano” pavoneggiandosi come sopraffino intellettuale … naturalmente con un reddito sicuro alle spalle e il culo coperto. Tutto questo, come facilmente si può comprendere, è disgustoso, inaccettabile, e va evidenziato con chiarezza. E’ chiaro che nel testo di G.P. pubblicato in C&S [leggi: Grande Puffo del blog Conflitti e Strategie] dal titolo “Orso previano” ci sono alcune evidenti esagerazioni, poiché mi guardo bene dall’individuare in questa piccola camarilla berlusconico‐strategica‐conflittuale‐parascientifica – o scientista tout court? – “il vero genio del male”, il Nemico Epocale, in quanto trattasi soltanto di un fastidioso 1
e offensivo groppuscolo, nato dalla degenerazione di quella sinistra che loro stessi condannano senza appello e regolarmente insultano. Questi “Magisti della Mano Destra” con la pretesa di un’impossibile scientificità – non c’è niente di scientifico nella politica e negli scontri sociali! Non è certo come studiare la fotosintesi clorofilliana o la composizione chimica degli elementi della vita – fanno credere che il capitalismo è eterno ed infinitamente riproducibile, esattamente come insinuano i pubblicisti del neoliberismo, e sentenziano che per tutti noi non ci sarà scampo né ci potrà essere alcuna speranza di Liberazione, in quanto siamo “dominati” e lo saremo fino alla fine dei tempi. A quale fine lo fanno? Non credo che lo scopo sia quello di “accreditarsi” presso i miserabili potentati locali che difendono a spada tratta [Berlusconi, leghismo, parte della Grande Industria, eccetera] per ottenere vantaggi personali e lustro, oppure per riuscire ad influenzare la politica sistemica, accreditandosi negli ambienti “governativi”, ma temo che questo sia più banalmente il frutto avariato di unʹevidente deriva teorica, anzi, di una caduta a vite che ci rivela la vera sostanza e l’esito finale della teoria della ricorsività lagrassiana combinata con l’ideologizzazione di una certa geopolitica. Almeno i vari Bondi e Ferrara si sono furbescamente “convertiti” al capitalismo più marcio, ed al berlusconismo di comodo, in vista di vantaggi personali e generose prebende! In tal caso, invece, oltre all’avvitamento teorico scopriamo che vi è un’inquietante dimensione psichiatrico‐patologica, la quale non può che portare agli esiti grotteschi da tutti osservabili consultando Conflitti e Strategie. Se il nordamerica ha conosciuto la piaga dei Neocon, qui in periferia per non essere da meno abbiamo i “neocon de noantri”, che possiamo ben definire Neostron! Prima di lasciare spazio al divertentissimo articolo “Orso previano: specie in esaltazione” di G.P., voglio chiarire ancora una volta che il grande filosofo Costanzo Preve non ha alcuna parte in questa vicenda, e quindi è inutile scomodarlo per simili inezie, poiché l’Orso previano esce dalla grotta virtuale di Pauper Mind [PoveraMente! Bellissimo!] di propria iniziativa, per azzannare chi gli pare e quando gli pare. Leggete l’articolo di seguito riportato e divertitevi … contro di me, si mobilita persino il “libertino” ex empirista de Mandeville, fautore dell’egoismo individualistico più bieco e autore della celeberrima Favola delle api! VENERDÌ, 24 DICEMBRE 2010 ORSO PREVIANO: SPECIE IN ESALTAZIONE di G.P. 2
Ohibò sono davvero perplesso, ho scoperto di essere un delfino, oltreché un soldataccio stupido e autolesionista alla Von Nibelunghen, per di più berlusconiano, adoratore della tirannia e dell’ordine (ma non troppo perché essendo procav cedo facilmente alla copula e alla baldoria) e mangiatore di poveri studenti con le mazze in mano e la segatura nel cervello. Così mi descrive il signor Eugenio Orso (nomen omen?), dalle pagine virtuali del suo blog Pauper Class che oggi noi qui ribattezziamo ufficialmente Pauper Mind. Siffatto peripatetico‐bisbetico della scuola di Costanzo Preve – che immagino, da buon filosofo distante dalle umane miserie, nulla c’entri con questo attacco personale “dolente, tristo e pien di smarrimento” – individua in La Grassa (e nel suo fido ronzinante G.P.) il vero genio del male, il massimo corruttore di giovani barricadieri ai quali, con le sue analisi eccessivamente realistiche sul funzionamento della società post‐borghese, sta togliendo il chupa chups della rivoluzione. La Grassa è davvero un cattivo maestro, come si permette costui di eliminare le illusioni e gli inganni dei venditori di fumo e di trasformazione sociale a gratis dalla teoria scientifica? Come può il Professore di Conegliano rinunciare a quel po’ di escatologia ultramondana che rende più digeribile la vita dei dannati della terra nell’attesa della dipartita verso l’altro mondo possibile dove i diseredati smetteranno di essere tali? Suvvia, tutti in saio ed in fitta schiera verso il sol dell’avvenire. Non entrerò negli strafalcioni teorici del vindice Orso rosso, difensore degli oppressi e dei depressi, il quale probabilmente a causa di un disturbo bipolare è diventato facile all’esaltazione di classe accompagnata da una frugalità intellettuale da ultimo della classe. Ma una cosa su Orso voglio dirla lo stesso, o meglio lascerò che siano le sue parole a definirne la personalità fintamente engagé ma oggettivamente reazionaria per le castronerie seminate che consolano come le profezie divine: “…ci siamo spinti fino al punto di ipotizzare la nascita di una sorta di General Intellect postmoderno e postmarxiano, reso possibile dalle professionalità, dalle conoscenze scientifiche, dalle capacità tecniche e organizzative, delle possibilità di comunicazione, dal know‐how espressi dai così detti ceti medi moderni e dagli eredi della classe operaia. La reazione sociale, per concretarsi in forme e pratiche rivoluzionarie, richiederà – come già accennato – che gli strati più alti della nuova classe povera raggiungano la piena autocoscienza e, in ogni caso, ciò dovrebbe accadere preferibilmente entro il fatidico 2050, alla metà del secolo o poco oltre, ossia fra una generazione e mezza, come direbbe un demografo per il quale la distanza 3
generazionale è di un trentennio, perché dopo sarà veramente troppo tardi e i nuovi dominanti avranno vinto per tutto il secolo ventunesimo” (Eugenio Orso‐Costanzo Preve, Nuovi signori e Nuovi sudditi). Come potrete capire da soli, questi signori danno i numeri e sorprende grandemente che su una sciocchezza cabalistica del genere ci abbia apposto la firma anche un filoso di grande rispetto come Preve. Mi viene il sospetto che il pensatore torinese non si sia nemmeno degnato di compulsare l’inchiostro che il suo “calamaro” vomitava sulla carta, oppure proprio non se l’è sentita di contraddire un folle. Fortunatamente per l’umanità, nel 2050 questi imbonitori saranno tutti finiti dallo sfasciacarrozze storico, laddove vengono rottamate definitivamente le ideologie inservibili. Quindi lascio a voi decidere: preferite ascoltare questi frati laici che promettono ai poveri cristi quello che non possono mantenere, oppure preferite cimentarvi con le difficoltà reali, con l’analisi seria della scienza che non lusinga nessuno ma si sforza di comprendere e di capire la direzione degli eventi ed il perché dei fenomeni sociali? Sono ancora così attuali le parole di Mandeville che bastano da sole per mettere a tacere questi spacciatori di sogni a tradimento (e forse mai del tutto in buona fede): “Una delle ragioni principali per cui così poche persone comprendono sé stesse [ed anche il mondo] è che la maggior parte degli scrittori insegnano agli uomini sempre quello che dovrebbero essere, e quasi mai turbano le loro teste dicendo loro quello che sono realmente [e quello che è il loro orizzonte storico d’azione]”. Buon letargo allʹOrso di Yellowstone. http://conflittiestrategie.splinder.com/post/23780591/orso‐previano‐specie‐in‐
esaltazione‐di‐gp P.S.: Signori bellissimi, Signori belissimi, o meglio, Signori belinissimi [alla genovese] scusate se non scrivo troppo bene, come voi illustri e sublimi intellettuali, scusate se sono un povero impiegato e non un esimio professore come glg, scusate, infine, se invado ancora per un attimo il vostro Empireo teorico‐
patologico‐scientista. Tutti assorti come siete nell’osservare gli astri capitalistici che cozzano l’uno contro l’altro, nel fantasmagorico conflitto strategico fra le aristocrazie del denaro che tanto amate, forse non vi siete accorti che i “dominati”, da voi tanto disprezzati e irrisi, esistono indipendentemente dai “frati laici”, dagli imbonitori, dagli idealisti “spacciatori di sogni” come il sottoscritto. Non lo avete notato, finora? Che strano … questo lo noterebbe anche un bambinello, perché sono 4
la grande maggioranza della popolazione e vivono sotto il giogo di questo capitalismo marcio che voi quotidianamente incensate!
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