com-maria-s - Il Centro Servizi Culturali Santa Chiara

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Comunicato Stampa
Maria Schneider Conducts Maria Schneider
Il sesto e ultimo appuntamento della Rassegna Jazz 2014-2015, sarà con Maria
Schneider che condurrà una Big Band martedì 12 maggio alle ore 21.00 presso il
Teatro Sociale di Trento. Una produzione in cui sono coinvolti il Centro S. Chiara, il
Conservatorio “Bonporti” di Trento (con il coordinamento di Roberto Cipelli,
titolare della Cattedra di Jazz), il Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza, il
Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto e il festival New Conversations Vicenza Jazz.
Come lo scorso anno nel caso del concerto con il fisarmonicista Gil Goldstein, la scelta
dell’artista che lavora in questa occasione con gli allievi del Conservatorio di Trento ha
attinto ai massimi livelli della scena jazz internazionale. Maria Schneider è considerata
la punta di diamante della composizione, dell’orchestrazione e della direzione
nell’ambito della musica jazz contemporanea. Ma il suo lavoro per orchestra si è
rivolto anche alla musica colta, dove ha ottenuto risultati ugualmente di riguardo.
Iniziati alle Università del Minnesota e di Miami, gli studi musicali di Maria Schneider
si sono conclusi negli anni ottanta con un Master alla Eastman School of Music di
Rochester, New York, che vide tra i suoi docenti il grande George Russell. Seguirono gli
studi privati con Bob Brookmeyer, il trombonista, compositore e fine arrangiatore che
le aprì la strada per una collaborazione con l'orchestra di Thad Jones e Mel Lewis. Poi
la giovane musicista fu al fianco di Gil Evans: con lui preparò tra l'altro le musiche per
il tour europeo insieme a Sting e per il film di Paul Newman "The Color Of Money". Il
lavoro di copista delle partiture con grandi personaggi della composizione come
Brookmeyer, Thad Jones, Mel Lewis, Gil Evans (e pure Woody Herman), rappresentò
un formidabile tirocinio per Maria Schneider.
Come altri grandi bandleader che l'hanno preceduta, la Schneider si dedica in modo
particolare ed esclusivo alla scrittura e alla direzione d'orchestra. Il primo disco che
presentava il suo lavoro orchestrale, "Evanescence" del '94, ottenne due nomination ai
Grammy Awards (gli Oscar del mondo musicale) nelle sezioni delle migliori orchestre e
delle migliori composizioni strumentali. Il secondo, "Coming About", uscito nel '96,
impose definitivamente la personalità artistica della Schneider all'attenzione
internazionale. Seguirono altri lavori significativi, tra cui “Allegresse” del 2000, “Days
of Wine and Roses“ del 2001, “Concert In The Garden” del 2004 e “Sky Blue” del 2007.
Questi ultimi due furono premiati ancora da Grammy Awards, come il più recente
“Winter Morning Walks”, dove la compositrice si cimenta con la composizione di due
cicli di song, interpretati dal soprano Dawn Upshaw. Fin dagli anni Novanta del secolo
scorso, i referendum della autorevole rivista Down Beat collocano Maria Schneider in
testa alle classifiche della direzione, composizione e orchestrazione per big band. In
queste settimane è prevista la pubblicazione del nuovo lavoro discografico della
Schneider, “The Thompson Fields”, realizzato come gli altri con un originale sistema di
finanziamento degli appassionati che seguono e sostengono la musicista.
Nell’organico della Big Band, oltre agli allievi sono coinvolti alcuni docenti dei
Conservatori di Trento, Vicenza e Castelfranco Veneto: il sassofonista Robert Bonisolo,
il trombettista Gianluca Carollo, il chitarrista Roberto Spadoni, il batterista Stefano
Pisetta. Assistente alla direzione di Maria Schneider è il pianista Luca Poletti.
Il programma della serata propone un repertorio di musiche tratte da tutta la
discografia di Maria Schneider, dai capolavori agli inediti, come ad esempio “Gumba
blue” dal suo primo disco, “Walking by Flashlight” dall'album “Winter Morning Walks”
- originale per orchestra d'archi e soprano lirico solista e qui arrangiato dalla stessa
Schneider per l'occasione nella versione per big band e sax soprano – e ancora l'inedito
“Potter song” che uscirà tra poco con il nuovo album.
Il ruolo del Conservatorio “Bonporti” di Trento è stato fondamentale per la
preparazione del concerto, con un preciso lavoro di lettura delle parti e di
assemblamento della big band, così da presentare ad un'artista di livello come Maria
Schneider un'orchestra pronta e duttile alle sue scelte interpretative. Il Conservatorio
trentino ha inoltre organizzato un incontro con Schneider aperto al pubblico, che si
terrà lunedì 11 maggio ad ore 10 presso l'Aula Magna del “Bonporti” (via San Giovanni
Bosco). In questa occasione Maria Schneider parlerà della sua carriera artistica, delle
tecniche che usa per la scrittura musicale, della sua idea di orchestra e dei suoi progetti
di crowdfunding per gli artisti jazz.
Trento, 8 maggio 2015