Lezioni PS Psicologia Sociale CLASS 2012
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Lezioni PS Psicologia Sociale CLASS 2012
IV STUDIARE I GRUPPI: METODI E MISURE (solo appunti) Identità multiple 96 Considerare una persona saldamente incastrata in un'affiliazione, e in una soltanto, annulla i complessi intrecci fra molteplici gruppi e fedeltà multiple, rimpiazzando la ricchezza di una vita umana piena con una formula circoscritta che insiste sul fatto che ogni persona è «collocata» soltanto in un unico compartimento organico. (Amartya Sen) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 1 Livelli di analisi nelle organizzazioni Organizzazione (macro) Livello di gruppo Individuo (micro) Relazioni Livelli di analisi: Leggere un’interazione di gruppo 98 Aspetti individuali Aspetti Contestuali Aspetti Relazionali Personalità Contesto fisico Reti Sociali Motivazioni Compito Percezione interpersonale Stili Comunicativi Composizione del Gruppo Strategie Negoziali Clima 98 Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 2 Elementi Strutturali del Gruppo 99 Elementi strutturali: gruppo, contesto, individuo, target, relazione Contesto Ampiezza del gruppo Task Sociale Altri elementi (orario, caratteristiche dell’ambiente) Cooperativo Competitivo Ruoli Errori casuali e sistematici Elementi relazionali 100 Reti sociali Distorsioni nelle percezioni interpersonali Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 3 Bias nella percezione interpersonale nelle coppie 101 Adeguatezza Soddisfazione Ideale (A/B) S. ideale B (A) S. sociale Simi. assunta Similarità A B A (B) Ideale (B/A) A (B) Meta-p B (A) Meta-p Percezione interpersonale nei gruppi 102 Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 4 Elementi individuali di base 103 Età Genere Competenza Specifica Verbale Intelligenza Personalità 104 Tratti di Personalità “Sociali” (Estroversione, Gradevolezza, Coscienziosità, Stabilità Emotiva, Apertura Mentale) Dominanza Self Monitoring Locomotion /Assessment Dominanza di Tratto Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 5 Differenze individuali motivazionali 105 Bisogno di Chiusura Cognitiva Argumentativeness (Motivazione ad affrontare discussioni su argomenti controversi). Preoccupazione per il soddisfacimento generale del gruppo Interesse verso il compito Tecniche di osservazione di Osservazione (Gabin, 1982) 106 Autovalutazioni (self-report) Questionari Interviste Diari Eterovalutazioni (ratings) Partecipanti Osservatori privilegiati (gold-raters) Osservatori addestrati Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 6 107 RAPPORTO DEL PARTECIPANTE Classica Scheda Valutazione Partecipanti 108 Auto / Etero valutazione delle competenze e abilità comunicative Personalità percepita Soddisfazione della propria prestazione Confronto coi risultati attesi Valutazione della prestazione del gruppo Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 7 109 OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTERATTIVO Osservazione sistematica dell’interazione 110 Perché usare l’osservazione sistematica Cos’è l’osservazione sistematica dell’interazione: “un metodo osservativo che scompone l’insieme dell’interazione nei suoi singoli atti” (Ellis e Parker, 1994) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 8 Osservazione sistematica dell’interazione 111 Nella psicologia sociale dei gruppi: Conflitto nelle coppie (Daikin e Rusbult, 2001) Differenze di genere nell’interazione (Skoda, 2009) Emergenza della leadership (Ng e Andrew, 2006) Modelli di sviluppo dei gruppi (Tuckman, 1965) Decision making (Fisher, 1970) Negoziazione (Parker, 1991) Osservazione sistematica dell’interazione 112 Quando usare l’osservazione sistematica: Studi confermativi Studi descrittivi Caratteristica dell’osservazione sistematica è il fatto che il ricercatore utilizza uno schema di osservazione che definisce cosa e come osservare il comportamento interattivo. Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 9 Influenza degli osservatori 113 Influenza della presenza vera o implicita di osservatori: Influenza l’inizio delle interazioni (Gilfillan et al., 1982; Barker, 2002) Impossibile essere distanziati, ma è possibile attivare strategie di controllo e procedure riescono a limitare effetti (Weick, 2001). Osservazione sistematica dell’interazione 114 Peculiarità della comunicazione nei gruppi Dimensione temporale Immediatezza dello stimolo Rilevanza dell’atto comunicativo Richiede rilevazione di osservatori In presa diretta, oppure In forma asincrona Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 10 Messa a punto di uno schema di codifica (Ellen e Weick, 2001) 115 definizione concettuale e operativa Scelta dell’unità di analisi Definizione del sistema di categorie Messa a punto di uno schema di codifica 116 La scelta delle variabili concettuali e delle definizioni operative Definizioni concettuali: I termini usati per definire il problema devono avere un significato univoco e non controverso Definizioni operative: Individuazione esplicita delle sue caratteristiche Categorie Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 analitiche e dimensioni sovraordinate 11 Messa a punto di uno schema di codifica 117 Scelta dell’unità di analisi: Scelta del “frammento “ di comportamento osservabile. Ad esempio: Comportamento non verbale (sguardo, postura, gesti) (ad es. Argyle, 1972) Parole (Hawes, 1972) Comportamento verbale (ad es. affermazioni, turni) Atti comunicativi (Bales, 1950) “thought unit” (Crowell & Scheidel, 1961) Messa a punto di uno schema di codifica 118 Scelta delle categorie (Stangor, 2001) Esaustive: Rappresentazione Mutualmente di tutti i possibili comportamenti esclusive Ogni comportamento deve essere classificato in una e una sola delle categorie Livello di codifica Classificatorio (presenza/assenza) Scale di valutazione (diversa intensità del comportamento osservato) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 12 Valutazione degli schemi di codifica 119 Accordo osservatori Assicura che il sistema di categorie applicabile attraverso osservatori diversi Accordo sull’unità di analisi Accordo sulla categoria. 120 ESEMPI DI SISTEMI DI CODIFICA Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 13 Esempi di Griglie di osservazione sistematica 121 Schemi di codifica dell’interazione: descrittivi vs. interpretativi (Truijllo, 1986) Descrittivi: codifica “fenotipica”, manifesta del comportamento (sguardo, gesti) Interpretativi: codifica “genotipica” delle intenzioni o degli stati d’animo e degli effetti che producono Esempi: applicazione alla relazione dell’emergenza della leadership Una classificazione della Comunicazione Non Verbale (CNV) 122 Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 14 Postura 123 Postura proxi della proattività (Gerrard, 1985) e partecipazione (Gerrard, 1991) nei gruppi. Unità di analisi: Posizione del busto e delle braccia (4 categorie) (Tamponi, 1998) In avanti ++ Indietro ++ In avanti +- Indietro +- Sguardo 124 Sguardo e Target Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 15 Sguardo 125 Regola l’alternanza dei turni, segnala l’intenzione di prendere la parola, comunica la fine del turno ecc. INIZIO TURNO: tendenza a distogliere lo sguardo dall’ascoltatore (per segnalare di non voler cedere il turno) DURANTE: lo sguardo si sposta lontano (segnalando uno sforzo cognitivo) o verso l’ascoltatore (per assicurarsi della comprensione) FINE: tendenza a rivolgere lo sguardo verso l’interlocutore (per cedere il turno) Unità di analisi: Orientamento dello sguardo. Categorie: Verso target (partecipanti); verso oggetti Visual Ratio: percentuale di sguardo mentre si parla percentuale di tempo mentre si ascolta Gesti 126 Unità di analisi: Gesti nella semisfera gestuale Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 16 Categorie Gesti 127 Tassonomia di Ekman e Friesen (1969) Emblematici possono essere completamente sostituiti da espressioni verbali; sono indipendenti dalla presenza del linguaggio verbale; hanno un loro significato semantico Illustratori hanno una funzione di accompagnamento alle parole e alla loro intonazione, facilitando la comunicazione; possono servire a qualificare, rinforzare, contraddire la comunicazione Regolatori delimitano i ruoli degli interlocutori nella conversazione, segnalando e regolando il mantenimento e il cambiamento dei turni di parlato Adattatori correlati al soddisfacimento di necessità fisiche o all’espressione di stati emotivi, riequilibrano uno stato di tensione manifestato a livello somatico (distinti in “autoadattatori”, “di adattamento centrati sull’altro”, “di adattamento diretti su oggetti”) Gesti (Eckman e Friesen 1951; Maricchiolo et al. 2011) 128 CONNESSI AL DISCORSO COESIVI IDEATIVI CHELE EMBLEMATICI MATASSA ILLUSTRATIVI STELLA - ICONICI MULINELLO - METAFORICI PENNELLO - DEITTICI PINZA RITMICI DEITTICI COESIVI Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 NON CONNESSI AL DISCORSO AUTO-ADATTATORI ETERO-ADATTATORI OGGETTOADATTATORI PERSONAADATTATORI 17 129 EMBLEMATICO (“Niente”) ICONICO (“scatola”) OGGETTOOGGETTO-ADATTATORE Transizione dei Turni conversazionali 130 Unità di Analisi: Transizione del turno conversazionale: “Unità osservativa che corrisponde a tutto il discorso che un unico parlante pronuncia di seguito” (Fasulo, Pontecorvo, 1999) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 18 Analisi della Turnazione 131 Analisi della struttura della conversazione: un esempio di codifica sperimentale PRESA DI TURNO INSERIMENTI FALLITI INSERIMENTI RIUSCITI CON INTERRUZIONE SENZA INTERRUZIONE SOVRAPPOSIZIONE INTERNA (FINE DEL S.P. ENTRO LA FINE DEL P.P.) INTERNA CON BACK CHANNEL IN PROFONDITA’ (FINE DEL S.P. ENTRO LA FINE DEL P.P.) CON PAUSA MANTENIMENTO TURNO DEL S.P. TERMINALE (IN CORRISPONDENZA DEL P.R.T.) SOVRAPPOSIZIONI IN PROFONDITA’ Interaction Process Analysis (IPA) 132 Unità d’analisi: Atto Comunicativo “Un atto comunicativo è un indicazione comunicativa, verbale o non verbale, che, nel suo contesto, può essere inteso da un target come equivalente ad una singola frase” (Bales, 1954) Natura diadica dell’atto comunicativo Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 19 Interaction Process Analysis (IPA) 133 Modello a 6 fattori Categorie 1) Si mostra amichevole (F) 2) Scherza, ride (E) 3) Concorda (D) 4) Dà suggerimenti (C) A: Problemi di orientamento Modello a 4 fattori Modello a 2 fattori Area Socio-emozionale Positiva Area Socio-emotiva B: Problemi di valutazione 5) Esprime opinioni (B) C: Problemi di controllo Area di Orientamento al Compito: tentativi di risposta 6) Dà informazioni; (A) Area di Orientamento al Compito 7) Chiede informazioni, (A) D: Problemi di decisione 8) Chiede opinioni (B) 9) Chiede suggerimenti (C) 10) Non concorda (D) 11) Manifesta tensione (E) 12) Si mostra ostile (F) Area di Orientamento al Compito: Domande E: Problemi di gestione della tensione F: Problemi di integrazione Area Socio-emozionale Negativa Area Socio-emotiva Argomentazioni 134 Unità d’analisi: enunciati Argomentazioni: favorevoli, sfavorevoli, neutrali Target Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 20 Argomentazioni 135 Interventi Discorsivi “Neutrali”: enunciati a contenuto relativamente neutro sul piano relazionale, che riguardano esclusivamente il richiedere informazione o chiarimenti, e simili. Interventi Discorsivi a sostegno/“Favore”: enunciati che esprimono accordo, sostegno, gradimento, valutazione positiva e simili, del parlante - o dei parlanti - nei confronti del proprio o di altri candidati. Interventi Discorsivi in dissenso/“Sfavore”: enunciati che esprimono disaccordo, non gradimento, valutazione negativa, e simili del parlante - o dei parlanti precedenti, con eventuale sviluppo di controargomentazioni rispetto al proprio o verso gli altri candidati. Argomentazioni 136 Leader emergenti tendono a comunicare dissenso e ricevere sotegno nel corso delle interazioni (Cooper e Thompson, 1993) Unità d’analisi: Intervento discorsivo Categorie: Interventi discorsivi favorevoli, sfavorevoli o neutrali Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 21 137 MISURE MOLARI DIMENSIONI SYMLOG: 138 Dominanza/Sottomissione (UD, Upward-Downward), Amichevolezza/Ostilità (PN, Positive-Negative), Orientamento al compito/Anticonformismo (FB, Forward-Backward). Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 22 SYMLOG 139 (da www.symlog.com) SYMLOG 140 (da www.symlog.com) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 23 SYMLOG 141 (da www.symlog.com) Dominanza in Interazione 142 Tipologie: Dominanza di Stato Dominanza di Tratto Dominanza Eterovalutata Oggetto Individuo (tratto) Relazione (asimmetria; verso qualcuno) Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 24 Personalità in interazione 143 Big Five Observer Quante dimensioni? 5? 2? Proattività (Estroversione, Coscienziosità, Apertura Mentale, Stabilità emotiva (-)) Amicalità Stili comunicativi 144 Comportamento verbale e non verbale Immediacy (immediatezza comunicativa) Competenza Comunicativa Adeguatezza Efficacia Strategie Negoziali Cooperative Competitive Prof. Livi - Psicologia Sociale 2012-13 25