La trasmissione dell`Antico in Russia e Polonia in epoca neoclassica
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La trasmissione dell`Antico in Russia e Polonia in epoca neoclassica
Archivio del Moderno Accademia di architettura - Università della Svizzera italiana Ricerche in corso La trasmissione dell’Antico in Russia e Polonia in epoca neoclassica Responsabile del progetto: Letizia Tedeschi Direttori di ricerca: Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno; Sergej Androsov, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo; Andrzej Rottermund, Museo – Castello Reale di Varsavia. Coordinamento scientifico: Alessandra Pfister Durata: 2014 Enti e Istituzioni coinvolti nel progetto di ricerca: Museo dell’Ermitage (Dipartimento dell’Arte occidentale) di San Pietroburgo Museo-Castello Reale di Varsavia DESCRIZIONE Il progetto si propone di indagare i legami che si vengono a istituire, grazie al transfert culturale fondato sull’Antico e al suo crescente culto caratterizzante soprattutto la seconda metà del XVIII secolo (ma anche il tempo che segue fino a comprendere almeno le prime tre decadi del XIX secolo), tra l’Impero russo, lo Stato polacco-lituano e la Penisola italiana, che, di questo culto, è la culla, con Roma in primissimo piano. In particolare si dà attenzione alla cultura artistica e architettonica, dal momento che tali legami finiscono per rappresentare, proprio attraverso la trasmissione dell’Antico, veicolato da singole personalità come da una generale corrente di pensiero e da non pochi strumenti condivisi o circolanti per l’Europa intera, da nord a sud, da est ad ovest, una piattaforma culturale unitaria tra realtà affini e tuttavia distinte, nell’arco di tempo che corrisponde grossomodo alla cosiddetta stagione “neoclassica”, dalla piena affermazione dell’Illuminismo all’epoca napoleonica, e fino alla Restaurazione. Ciò per meglio comprendere l’influenza di questa cultura artistica e architettonica che si impone un po’ ovunque, dalle residenze di campagna all’edilizia pubblica e privata delle maggiori città europee e per finire al loro stesso assetto urbano, dai rettifili alle pubbliche piazze, ai giardini e ai luoghi di pubblico godimento e di arricchimento della qualità della vita cittadina, preludio dell’urbanistica moderna. Da questo particolare e fecondo intreccio potrà prendere avvio una più ampia riflessione in merito a quanto va determinando la cultura artistica e architettonica europea, dall’avvento al trono di Caterina II in Russia, nel 1762, e dall’elezione di Stanislao Poniatowski a re di Polonia e Lituania, nel 1764, fino a giungere alla morte dello zar Alessandro I, nel 1825, e alla rivoluzione polacca del 1830. Tale periodo, infatti, fu caratterizzato da continui mutamenti d’ogni ordine e grado, che ebbero conseguenze incontestabili in ambito artistico e architettonico, portando a una svolta radicale che avrà lunga durata, una svolta in parte condizionata da quanto precede e in altra parte plasmata dalle nuove realtà a tal punto da configurarsi come originale contaminazione tra continuità e innovazione. Peraltro in termini mai più eguagliati né, in vero, mai prima verificatisi e, proprio per questo, portatrice, sul fronte delle arti tutte – architettura inclusa, ma anche decorazione, pittura, scultura, arti applicate e via enumerando – di idee, stili, pratiche peculiari. ESITI Pubblicazione dei volumi _ L. Tedeschi, S. Androsov, A. Rottermund (a cura di), Le arti e la trasmissione dell’antico in Polonia e Russia in età neoclassica, Mendrisio Academy Press-Silvana Editoriale, Mendrisio-Milano (in preparazione, 2014). _ E. Manikowska, L’architettura, Roma e l’antico. Il neoclassicismo in Polonia e Lituania ai tempi di Stanislao Augusto, Mendrisio Academy Press-Silvana Editoriale, Mendrisio-Milano (in preparazione, 2014). Pubblicazioni di articoli e saggi _ L. Tedeschi, Rappresentare l’Antico: “Le Vestigia delle Terme di Tito e loro interne pitture”, in Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700, a cura di W. Curzi, C. Brook, Electa, Milano 2010, pp. 39-44. _ S. Androsov, La fortuna della scultura greco-romana in Russia nel Settecento tra originali e copie, ibidem, pp. 81-90. _ N. Navone, Reminiscenze romane sotto il cielo moscovita. Il Padiglione per la musica di Domenico Gilardi a Kuz’minki, in An influence of Antiquity on European Art, atti del convegno internazionale di studi, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo (in corso di pubblicazione). _L. Tedeschi, Lo stile, la parte, l’intreccio. Il disegno architettonico dall’antico come modello di ‘gusto’ nella seconda metà del XVIII secolo, in ‘Roma fuori di Roma’. L’esportazione dell’arte moderna da Pio VI all’Unità, a cura di G. Capitelli, S. Grandesso, C. Mazzarelli, Campisano Editore, Roma 2013. Organizzazione di convegni _ “La lumière vient du Nord!” Le arti e la trasmissione dell’antico in Polonia e Russia in età neoclassica, a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck per la Storia dell’arte di Roma, Museo-Castello Reale di Varsavia, Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, Villa Vigoni (Loveno di Menaggio), 6-8 marzo 2008. _ An Influence on Antiquity on European Art XVII-XVIII centuries, a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, in collaborazione con il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e il Museo-Castello Reale di Varsavia; San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 29-30 ottobre 2008. _ La trasmissione dell’antico tra San Pietroburgo e Varsavia in età neoclassica, a cura di L. Tedeschi, A. Rottermund, Convegno internazionale di studi, in collaborazione con il Museo-Castello Reale di Varsavia e il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo; Varsavia, Museo-Castello Reale, 7-8-9 novembre 2013. Relazioni a convegni _ L. Tedeschi, Il disegno architettonico dell’antico come modello di ‘gusto’ nella seconda metà del XVIII secolo, in ‘Roma fuori di Roma’. L’esposizione dell’arte moderna da Pio VI all’Unità (1775 -1870), Convegno internazionale di studi, British School at Rome, 13-15 dicembre 2011.