Il Liceo delle Scienze Umane Veronica Gambara di Brescia

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Il Liceo delle Scienze Umane Veronica Gambara di Brescia
Il Liceo delle Scienze Umane Veronica
Gambara di Brescia raccoglie la tradizione
culturale e pedagogica maturata in più di
150 anni di impegno didattico e formativo.
L’attuale corso di studi, in continuità con le
proprie origini, si caratterizza per una
proposta formativa ricca ed equilibrata,
progettata sulla base di un percorso
educativo rinnovato, che integra in modo
armonico lo studio delle scienze umane con
i diversi ambiti del sapere: linguisticoletterario, artistico, storico-filosofico e
scientifico.
Il Liceo delle Scienze Umane, infatti, si
qualifica per l’attenzione nei confronti dello
studio dell’uomo nella sua dimensione
sociale, antropologica e psicopedagogica e
come occasione di conoscenza,
interpretazione e valorizzazione di ogni
forma di pensiero, linguaggio e cultura.
Il corso presta particolare attenzione
all’educazione interculturale in un’ottica di
conoscenza e valorizzazione della pluralità
dei modi di vita, linguaggi, forme di
pensiero, delle tradizioni e dei valori. In tale
prospettiva lo studente matura la
consapevolezza che ogni cultura è la
testimonianza della creatività e
dell’originalità con cui gli uomini hanno
contribuito ad arricchire l’enciclopedia
culturale del pianeta.
Il complesso delle discipline favorisce un
approccio critico, promuovendo il contatto
sia con le più vive problematiche della
contemporaneità sia con la conoscenza del
passato, in un rinvio che arricchisce il
presente di nuove indicazioni per una
comprensione critica e consapevole.
STORICITÀ DELL’INDIRIZZO
Si ritiene opportuno premettere una sintesi del percorso che dall’Istituto Magistrale ha portato
all’attuale Liceo delle Scienze Umane nel segno di una tradizione che si è sedimentata al
“Gambara”, raccogliendo al tempo stesso le sfide dell’innovazione e della sperimentazione.
A partire dall’anno scolastico 1992/1993, all’Istituto Magistrale si è affiancato il Liceo Socio-psicopedagogico, frutto della progettazione curricolare predisposta in cinque anni di lavoro da
un’apposita commissione ministeriale, la Commissione Brocca, che alla fine degli anni ’80 ebbe il
compito di disegnare la riforma della Scuola Secondaria Superiore. Si trattava di un curricolo
incentrato sulle scienze della formazione e fondato su un solido impianto culturale sia nell’area
umanistica che in quella scientifica.
Con la soppressione del corso di studi ordinario dell’Istituto Magistrale, a partire dall’anno
scolastico 1998/99 ha preso avvio – su proposta ministeriale – la sperimentazione del Liceo delle
Scienze Sociali. Ne è conseguito un profilo formativo del tutto nuovo, che ha posto al centro
dell’attenzione la società complessa e le sue caratteristiche di globalizzazione e di comunicazione e
ha proposto – sulla base delle più mature esperienze europee – di utilizzare gli strumenti e i metodi
delle scienze sociali per una lettura critica del mondo contemporaneo.
A partire dall’anno scolastico 2000/2001, nell’ambito del Liceo delle Scienze Sociali è stato attivato
un indirizzo umanistico con l’obiettivo di favorire la consapevolezza del ruolo che le civiltà
classiche hanno svolto nello sviluppo della cultura europea.
Infine, con la recente “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei” è
stato istituito il Liceo delle Scienze Umane, che sostituisce le precedenti sperimentazioni e raccoglie
l’eredità del Liceo socio-psico-pedagogico e del Liceo delle Scienze Sociali a indirizzo umanistico.
CHE COSA SONO LE SCIENZE UMANE?
Si tratta di un gruppo di discipline (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia) che, nel corso
di un lungo processo di sperimentazione, sono state progressivamente introdotte nella scuola
secondaria superiore, in particolare negli ex Istituti Magistrali.
Le scienze umane hanno prodotto un imponente complesso di studi e di ricerche, che costituiscono
strumenti indispensabili per una lettura critica e consapevole dei temi più urgenti della realtà
contemporanea: che cos’è la globalizzazione? Quali sono le cause e le conseguenze dei recenti
movimenti migratori? Che cosa significa vivere in una società multiculturale? Che cos’è cambiato
nel mondo del lavoro e nelle politiche sociali? Qual è l’impatto delle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione? Come cambiano gli stili di apprendimento e come
devono cambiare gli stili di insegnamento?
Se si considera che le scienze umane sono del tutto assenti nei curricoli degli altri indirizzi liceali,
risulta evidente che questo corso di studi si fonda su un ben definito asse culturale, che garantisce
l’acquisizione di strumenti aggiornati per la comprensione dei fenomeni sociali e dei nuovi bisogni
formativi. Tuttavia, esso non si esaurisce nello studio dell’attualità, ma guarda al mondo
contemporaneo come il risultato di processi di lunga durata.
Infine, queste discipline si collocano in una posizione mediana tra cultura umanistica e cultura
scientifica: studiano l’uomo nelle sue diverse dimensioni, condividendo il loro oggetto di studio con
l’area della cultura umanistica (filosofia, storia, lingue classiche), ma procedono con metodi
scientifici quali l’esperimento, l’osservazione sistematica, le indagini campionarie, la ricerca “sul
campo” ecc. Questo fa di esse una sorta di “terza cultura” che consente di superare la presunta
contrapposizione tra discipline umanistiche e scientifiche, favorendo un approccio interdisciplinare.
IL PIANO DEGLI STUDI
Il regolamento di “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei”, all’art.
9, fornisce le seguenti indicazioni sul Liceo delle Scienze Umane:
1. Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei
fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le
competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi.
Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo
delle scienze umane.
2. Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata
l’opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate
negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.
3. L’orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel
primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 nel secondo biennio e nel
quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.
QUADRO ORARIO
1º Biennio
1º
2º
2º Biennio
3º
4º
Orario settimanale
V anno
5º
Attività e insegnamenti obbligatori
per tutti gli studenti
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
2
2
2
Storia e geografia
Storia
Filosofia
Scienze umane *
Diritto ed economia politica
Lingua e cultura straniera
Matematica**
Fisica
Scienze naturali***
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività
alternative
3
3
2
3
5
2
3
5
2
3
5
3
2
2
2
2
2
1
3
2
2
2
2
2
1
30
30
TOTALE ORE
4
2
3
3
4
2
3
3
2
2
2
1
2
1
3
2
2
2
2
2
1
27
27
30
Nel quinto anno è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica
(CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o
nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
La proposta del Piano degli Studi del Liceo delle Scienze Umane si caratterizza per:
a) L’insegnamento della lingua e letteratura italiana e latina, della filosofia e della storia
dell’arte, che garantiscono una sicura preparazione umanistica.
b) Una ben definita area d’indirizzo (psicologia, sociologia, antropologia, pedagogia),
ambito del sapere del tutto assente negli altri percorsi liceali.
c) La presenza di un asse scientifico-matematico (matematica, fisica, scienze naturali, scienze
motorie) utile ad assicurare un serio supporto alla ricerca e la preparazione necessaria per
un’ampia scelta universitaria.
d) L’insegnamento della lingua e letteratura inglese per l’intero quinquennio con la
possibilità di accedere alle certificazioni linguistiche Cambridge.
e) L’introduzione, oggi indispensabile, allo studio del Diritto e dell’Economia.
f) Flessibilità del curriculum mediante possibili curvature disciplinari.
g) La proposta di percorsi pomeridiani facoltativi coerenti con il profilo liceale, finalizzati
ad arricchire e caratterizzare il curricolo. La positiva frequenza di tali percorsi concorre alla
crescita complessiva dello studente.
h) Attenzione all’individuo e alla valorizzazione delle inclinazioni personali. Il Liceo delle
Scienze Umane ha come obiettivo primario la piena realizzazione dello studente ed il suo
benessere nell’ambiente scolastico.
i) L’adesione al progetto regionale Alternanza Scuola-Lavoro, che prevede la partecipazione
a stage formativi presso enti, istituzioni e aziende presenti sul territorio.
Profilo in uscita dello studente del Liceo delle Scienze Umane
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver acquisito le conoscenze dei principali campi di indagine delle scienze umane mediante gli
apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del
passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e
sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà
europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e
sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche
dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai
fenomeni interculturali;
possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali
metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Sbocchi al termine del percorso formativo
Alla fine del quinquennio l’allievo si trova dotato di una solida preparazione di base nel campo
delle discipline in ambito pedagogico, umanistico, storico-sociale, socio-sanitario.
Il profilo in uscita consente l’accesso a:
Lauree magistrali e lauree brevi in Psicologia, Scienze dell'Educazione, Scienze della Formazione primaria, Antropologia, Filosofia, Lettere moderne, Scienze storiche, Scienze della
Comunicazione, Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Medicina, Scienze
infermieristiche, Ostetricia, Fisioterapia, Logopedia, Scienze motorie, Scienze naturali,
Biologia, Biotecnologie, Conservazione dei Beni ambientali e culturali.
Corsi di specializzazione post-secondari: tutti i corsi professionalizzanti in ambito socioeducativo; educatori nelle comunità terapeutiche, animatori nei centri residenziali per anziani,
animatori di biblioteca, di colonia, di centri estivi, archivisti, organizzatori di eventi culturali,
conservatori di beni ambientali e culturali.
Lo Stage Formativo
Il rapporto con il territorio per l’innovazione didattica
E’ un’esperienza strettamente connessa al curricolo, che proponiamo ormai da più di dieci anni.
Rappresenta il richiamo alla dimensione operativo-pragmatica; coniuga il sapere e il fare; implica
una riflessione sull’esperienza; consente allo studente una riflessione su se stesso, sulle proprie
capacità relazionali e lo orienta rispetto alle scelte di studio future.
Lo stage ha un forte radicamento nel piano di studi dell’indirizzo e il Consiglio di Classe dedica
alla sua progettazione tempo e spazio rilevanti perché lo considera determinante ai fini della
formazione e dello sviluppo delle competenze dello studente. Esso infatti sposta l’attenzione sul
soggetto che apprende, che cresce ed acquisisce abilità riconosciute come utili nel mondo esterno,
per le quali la scuola coltiva saperi e consente spazi di riflessione non altrimenti possibili.
Il percorso delle Scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative e dei fenomeni
collegati alla costruzione dell’identità e delle relazioni umane e sociali. La stage formativo porta
dentro la scuola le stesse questioni che si manifestano nel territorio e diventa quindi l’occasione
per una riflessione sulla realtà sociale e sul mondo del lavoro.
Sul piano formativo lo stage favorisce processi di autonomia nei confronti dell’insegnante e della
scuola e impone maggiori responsabilità allo studente: durante l’esperienza di stage gli studenti
sono posti spesso di fronte a situazioni problematiche e devono sapersi mettere in gioco al di fuori
del territorio rassicurante della scuola.
E’ in questo quadro che si può parlare di “orientamento”. Quando infatti la scuola costruisce più
occasioni per mettersi alla prova, per confrontarsi con realtà vicine e lontane, con ruoli adulti
diversi, con ambienti nuovi, gli allievi sono in grado di conoscere e sperimentare le proprie
attitudini e, quindi, di scegliere.
Modalità di organizzazione
Il Consiglio di classe organo responsabile della progettazione, della gestione, del controllo e della
valutazione del progetto nomina al suo interno un Tutor (di solito l’insegnante di Scienze umane)
che svolge un ruolo propositivo e di coordinamento in collaborazione con il Tutor aziendale.
Fase organizzativa
mesi di ottobre –novembre
Docenti
Costruiscono il progetto
Concordano i percorsi multidisciplinari
Prendono accordi con gli operatori e si
occupano della parte burocratica
Presentano il progetto alla classe e ai genitori
Fase teorica
mesi di novembre-marzo
Studenti
Collaborano alla stesura del progetto e
suggeriscono percorsi e scelte personali o di
gruppo
Docenti
Studenti
Introducono i riferimenti concettuali e le Definiscono modalità
di osservazione
componenti teoriche del tema oggetto del precisando il campo e gli strumenti di indagine e
percorso di stage
di intervento.
Fase pratica
Indicativamente nei mesi di marzo- aprile, ma può variare in rapporto alle disponibilità degli Enti
Docenti
Studenti
Sono a disposizione (ogni gruppo inserito in un Fanno l’esperienza di stage presso gli Enti e le
Ente avrà un docente come tutor) per affrontare Associazioni a cui sono stati assegnati.
eventuali difficoltà di percorso e per mantenere
la comunicazione fra i gruppi
Fase di riflessione e valutazione
mesi di aprile e maggio
Docenti
Studenti
Controllano la produzione scritta e i materiali Stendono
relazioni,
raccolti
materiali,scrivono riflessioni
Gestiscono la comunicazione fra i gruppi e un
momento di confronto con il Consiglio di
classe.
ordinano
L’esperienza di stage si conclude con la consegna
di una scheda di valutazione compilata e sottoscritta dal tutor aziendale;
di un attestato, compilato dalla scuola, in cui sono certificate le ore effettivamente svolte;
di un questionario di soddisfazione compilato dagli studenti.
I dati dei questionari di soddisfazione vengono poi tabulati in una scheda di monitoraggio.
Elenco delle principali convenzioni attivate negli ultimi anni:
i
Assistenza ragazzi
C.A.G. “Impronta”
Istituto Razzetti,
C.A.G. Pavoniana,
Ass. ONLUS
“Bimbo chiama bimbo”
onlus,
Assistenza anziani
Centro diurno per anziani “Odorici”, Brescia.
Centro diurno per anziani. “Franchi”
Comune di Brescia , Settore Servizi Sociali
Casa Industria,Via Gambara
Assistenza sanitaria
Spedali Civili Brescia
Ospedale Pediatrico
Neuropsichiatria Infantile
LABORATORIO
CLINICO-PEDAGOGICO
E RICERCA BIOMEDICA
Ospedale Fatebenefratelli
Centro Salute Mentale
Area socio-assistenziale
Coop. “La Mongolfiera”,
Vill. Sereno
FoBAP onlus ANFFAS
S. Polo
Assistenza poveri
Mensa Menni/Casa Betel
Dorm. S. Vincenzo/Casa
Oznam
Ambito giuridico
Ass. “Carcere e Territorio”
Via Spalti S. Marco
Fiom CGIL Ufficio Vertenze
CISL Ufficio Vertenze
Assistenza stranieri
Ambasciata Zavidovici
Casa delle associazioni
Ass. Centro migranti Onlus
Via Antiche Mura
Ambito Economia solidale
CTM Altromercato
Formazione scolastica
Scuola primaria
AudioFonetica
Mompiano
Scuola primaria “Torricella”
Scuola primaria “Rodari”
V circolo
Scuola Primaria “Manzoni”
Ist. Compr. Brescia Nord 1
Scuola Primaria “Rinaldini”
Scuola Primaria “Divisione
Acqui”
Scuola Primaria
“Quasimodo”
Stage Alternanza Scuola/Lavoro
Ambito umanistico
Fondazione Brescia Musei, Via Musei
Musei Civici
Fondazione Civiltà Bresciana onlus
Fondazione Calzari Trebeschi, Via Crispi
Fondazione CAB
Istituto di Cultura Giovanni Folonari, Via Trieste
Fondazione Teatro Grande, Via Paganora,
Centro Teatrale Bresciano, Contrada delle Bassiche,
Associazione Artisti Bresciani, Vicolo delle Stelle
Biblioteca Queriniana, Via Mazzini,
Negli ultimi 10 anni gli stage al “Gambara” sono stati attivati solo per gli studenti delle classi
quarte, che per una settimana (mattina e /o pomeriggio) o per alcuni giorni, sospendendo le lezioni ,
sono stati inseriti in Enti e Associazioni.
Il Liceo delle Scienze Umane intende valorizzare ulteriormente queste esperienze ampliando ed
estendendo l’esperienza dello stage anche alle classi seconde e terze, secondo un criterio di
gradualità formativa. Il modello che proponiamo fa riferimento alla normativa della Regione
Lombardia che disciplina i percorsi di alternanza scuola-lavoro e ad essa si rivolge per la richiesta
di finanziamento.
Prima fase: il biennio
Nel biennio vengono proposte esperienze che avviano alla costruzione di un abito mentale aperto e
sensibile alle tematiche sociali e formative. Il “territorio “può essere osservato con una finalità di
informazione e di orientamento su questioni molto generali. In questa fase si possono proporre:
moduli e percorsi pluridisciplinari di conoscenza del territorio in cui è inserita la scuola,
delle sue realtà produttive, dei problemi sociali e dei bisogni, degli spazi assistenziali e
formativi;
incontri con figure che ricoprono ruoli significativi nella realtà sociale, produttiva e
formativa;
visite a enti e associazioni presenti sul territorio;
percorsi di auto-osservazione e di riflessione sulle proprie attitudini, desideri e aspettative.
Il progetto prevede un impegno fino a 30 ore curricolari da svolgere in classe.
Seconda fase: il triennio
Classe terza: il progetto si articola sempre di più , il livello di impegno si fa più alto, inizia lo stage
all’esterno della scuola per una durata di non meno di 20 ore, in parte con sospensione delle lezioni
in parte da svolgere il pomeriggio. Sono previsti interventi in classe di operatori delle Associazioni
e degli Enti convenzionati, scelti nei seguenti ambiti:
servizi sociali nelle istituzioni pubbliche , private, non-profit;
associazioni di volontariato;
enti di produzione e di distribuzione di beni(industria, attività commerciali,..);
istituzioni educative;
agenzie di servizi pubblici (es. A.R.P.A a tutela dell’ambiente);
organizzazioni dello sport, del tempo libero, beni culturali, ecc.
Gli studenti devono individuare con chiarezza un progetto di azione- intervento da concordare con
l’Ente ospitante e devono dotarsi degli strumenti necessari, dalla ricerca bibliografica alla stesura di
una scheda di osservazione, dall’uso di strumenti informatici a diverse tipologie di scrittura: diario,
relazione, commento, saggio breve. Vengono individuati quattro o cinque ambiti di intervento nei
quali si dividerà il gruppo classe.
Il progetto prevede un impegno curricolare fino a 45 ore fra attività svolte a scuola e presso gli Enti
esterni.
Classe quarta: viene portato a termine il progetto. Le competenze degli alunni si fanno più corpose
così come il bagaglio teorico che consentirà osservazioni e interventi più mirati e approfonditi. Il
gruppo classe si suddivide ancora in quattro o cinque ambiti diversi. E’ prevista una maggior durata
dello stage (fino a 60 ore curricolari) e un’intera settimana di sospensione delle lezioni .
Classe quinta: è il momento di sedimentare esperienze, competenze, riflessioni, di approfondire e
ampliare il proprio bagaglio teorico, di cominciare ad orientarsi guardando al proprio futuro fuori
dalla scuola, cercando di capire le proprie motivazioni ed attitudini. E’ anche il momento di
utilizzare le competenze acquisite durante lo stage e di riordinare il materiale raccolto per preparare
il proprio percorso personale per l’esame di maturità.
Associazione genitori “PSYCHE’”
L’Associazione è attiva e collabora con i docenti del Liceo delle Scienze umane del “Gambara” da
quando ha formalmente adottato un regolamento, approvato il 12 marzo 2014. E’ una sezione
dell’Associazione dei genitori “PER UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITA’, già attiva da
alcuni anni nelle scuole bresciane.
Ha lo scopo di favorire e promuovere progetti e iniziative a sostegno dell’attività didattica, culturale
e sportiva del nostro Liceo. Nasce dalla riflessione di alcuni genitori sulla necessità di favorire
un’alleanza con docenti e studenti in modo da creare, attraverso proposte avanzate da tutte le
componenti scolastiche, un clima favorevole di reciproci scambi nell’interesse ultimo della scuola e
quindi dei ragazzi.
Sollecita l’adesione del maggior numero di genitori attraverso una piccola quota di iscrizione
necessaria per l’attivazione di progetti e iniziative, ma soprattutto chiede ai genitori di mettere a
disposizione idee, un poco del loro tempo e, ove possibile, competenze e professionalità per
sostenere e ampliare l’offerta formativa del “Gambara”.
Un progetto condiviso
La proposta discussa nella Commissione del Liceo delle Scienze umane è nata dalle riflessioni
intorno all’urgenza di affrontare, in modo approfondito e condiviso, il tema “nuove tecnologie e
nuove sfide formative”.
Se l’adolescenza è stata generalmente definita da psicologi e psicoanalisti come una fase cruciale
dello sviluppo cognitivo e psico-sociale caratterizzata dalla capacità di affrontare con più o meno
successo una serie di compiti evolutivi, dobbiamo tuttavia osservare che tale sviluppo avviene oggi
in un contesto profondamente mutato.
C’è infatti una nuova risorsa a disposizione degli adolescenti, che permette loro di ridefinire a
piacimento la propria identità al riparo dalle mortificazioni e dalle difficoltà del mondo esterno: la
realtà virtuale. Basta un nickname e tutte le limitazioni fisiche scompaiono. Il successo di
playstation, chat, messenger e più recentemente di fenomeni come YouTube, Facebook, o giochi di
ruolo come Second Life, testimoniano la funzione fondamentale che Internet ricopre nella vita degli
adolescenti. I “nativi digitali” sono diversi da noi figli di Gutenberg e preferiscono allo schermo
passivizzante della televisione gli schermi interattivi: quello del cellulare, del computer, oppure
quello della televisione ma connesso alla playstation. A scuola, a casa e con gli amici il perimetro
della identità comprende anche la loro identità on-line. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta
elettronica sono strumenti, per loro sono parte integrante dell’immagine di sé e delle relazioni
sociali (cfr. P. Ferri, Nativi digitali).
L’urgenza di queste considerazioni ha condotto genitori e docenti ad elaborare un progetto che verrà
inserito nel Piano dell’Offerta Formativa del “Gambara” e che qui riassumiamo nei suoi passaggi
essenziali:
incontri serali tenuti da docenti dell’Università Cattolica sul tema”Educare ai new media:
riflessioni pedagogiche”;
proiezioni di film per gli studenti e i genitori con la conduzione di un esperto di psicologia
dell’età evolutiva;
corso extracurricolare per una conoscenza di base dei nuovi strumenti tecnologici;
incontri con esperti (polizia postale) per approfondire i rischi connessi a dipendenze e usi
impropri delle nuove tecnologie (cyberbullismo…).
PERCORSI LABORATORIALI
Nell’ambito del Liceo delle Scienze Umane i singoli docenti, i Consigli di Classe e i
Dipartimenti del Liceo promuovono ogni anno numerose attività curriculari ed
extra-curriculari con lo scopo di approfondire e integrare il lavoro didattico.
Alcuni progetti sono stabili e continuativi, altri sono introdotti di anno in anno.
Qui di seguito presentiamo una sintesi delle più significative esperienze (alcune in
corso, altre concluse) per dare un’idea della varietà dei temi e delle metodologie di
volta in volta adottate.
Scuole e metodo Montessori
(in collaborazione con l’Associazione Montessori Brescia)
Sarà avviata quest’anno la collaborazione con l'Associazione Montessori Brescia (costituitasi nel
2013 grazie alla collaborazione tra professionisti di pluriennale esperienza, esperti e appassionati
del metodo Montessori). Il metodo Montessori gode, a differenza di altre esperienze di
organizzazione educativa e didattica, di grande riconoscimento a livello internazionale. La ricerca
scientifica più avanzata - in particolare la psicologia, le neuroscienze, la biologia, - confermano,
infatti, direttamente o indirettamente la solidità dei principi scientifici dell’educazione
montessoriana e la conseguente validità del suo metodo. Alcune classi hanno partecipato al recente
convegno “La mente del bambino: M. Montessori e le neuroscienze” (Brescia, 18 ottobre 2014) e
proseguiranno il percorso con l’intervento in aula di alcuni esperti dell’Associazione e la visita di
scuole montessoriane in territorio bresciano.
Ricerca sul tema dell’integrazione
In un Liceo delle Scienze Umane imparare a fare ricerca è un requisito essenziale. E’ stata avviata
in una classe quarta una ricerca sul tema dell'integrazione, basata in particolare sull'analisi di un
certo numero di progetti (a Brescia e provincia) rivolti a persone con disabilità. Si tratta in pratica di
raccogliere un congruo numero di interviste con diverse figure professionali che a vario titolo sono
impegnate sul fronte dell'inclusione. L’obiettivo è quello di riuscire a valutare le finalità di tali
progetti, le modalità di realizzazione, le eventuali difficoltà, i risultati ecc.
Pedagogie speciali
(in collaborazione con l’E.N.S., Ente Nazionale Sordomuti, e con il Centro Non Vedenti di Brescia)
Corso introduttivo alla conoscenza dei rudimenti della LIS (Lingua Italiana dei Segni), tenuto da un
insegnante non udente in presenza di un interprete.. La lingua dei segni è una lingua che veicola i
propri significati attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e
movimenti del corpo. È utilizzata dalle comunità dei segnanti, a cui appartengono in maggioranza
persone sorde. Il corso costituisce anche l’occasione per approfondire il tema della comunicazione
verbale e non verbale e per avvicinare la cosiddetta “cultura dei sordi”.
Sono previsti alcuni incontri con la Responsabile Tiflologa del Centro Non Vedenti di Brescia
Dott.ssa Sonia Benedan . Gli incontri hanno lo scopo di illustrare le diverse figure professionali,
ruoli, funzioni e attività del Centro e di presentare strumentazioni e strategie didattiche per gli
alunni con problemi visivi. Tra le attività laboratoriali proposte: sperimentare la condizione di “non
visione” attraverso l’uso di bende e mascherine apposite (ascolto da bendati; strategie di
esplorazione alternative alla vista); primo approccio alla lettoscrittura tattile (il sistema Braille).
Infine, visita al Centro non vedenti di Brescia e alla mostra “Dialogo nel buio” presso l’Istituto dei
ciechi di Milano.
Progetto “Health in School”
(in collaborazione con la Cooperativa “Il Calabrone”)
Il progetto intende migliorare e proteggere la salute e il benessere di tutta la comunità scolastica.
“Health in School” propone all’interno della scuola un intervento sul tema della salute integrato alle
attività curricolari con interventi destinati alla tutela della salute in una prospettiva di continuità,
stabilità, interazione e sinergia propri del concetto di promozione della salute.
In sintesi “Health in School” intende elaborare un piano di intervento che ha le seguenti finalità:
1. Creare e sperimentare un modello di intervento integrato nel sistema scuola;
2. Integrare il piano didattico e formativo con un approccio psico-pedagogico di tutela della salute
che offra al giovane strumenti concreti per affrontare le tappe evolutive nel proprio percorso di
crescita.
Corsi di educazione alla legalità
Per ovviare alla scomparsa dell’insegnamento del diritto nel triennio la Commissione Liceo Scienze
Umane ha ritenuto opportuno attivare una serie di proposte:
Progetto Carcere e Scuola
(in collaborazione con la Camera Penale della Lombardia Orientale)
Il progetto “Carcere & Scuola” ha come obiettivo la sensibilizzazione dei ragazzi delle classi quarte
e quinte degli istituti secondari superiori in merito alle tematiche della pena, delle misure cautelari e
delle condizioni carcerarie. Il percorso prevede una breve introduzione da parte di uno o più
avvocati, la visione di filmati, il racconto di persone che hanno vissuto l’esperienza carceraria e la
possibilità per gli studenti di interagire con i legali e/o con gli ex detenuti o con chi nel carcere
lavora.
Costruire legalità partendo dalle percezioni giovanili
(in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia)
Percorso di educazione alla legalità che si articola in tre fasi distinte: rilevazione su un campione di
circa 600 studenti; analisi statistica dei dati e rielaborazione in quattro classi sperimentali di diverse
scuole bresciane; costruzione di un “vademecum” sui temi di maggiore impatto per coinvolgere
altre scuole nei problemi della legalità. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel 2012.
Progetto di ricerca sul carcere
(in collaborazione con l’Associazione “Carcere e Territorio” di Brescia e con il Gruppo “Archimede” di
Verona)
Percorso di studio e di ricerca sui temi della devianza, del carcere e delle istituzioni del controllo
sociale che prevede momenti diversi: analisi e discussione di ricerche di carattere quantitativo e
qualitativo; incontri con i volontari dell’Associazione “Carcere e Territorio”; stage presso la
medesima Associazione; visita alle strutture carcerarie di Verziano e Canton Mombello;
incontro con i detenuti all'interno del carcere di Verona - Montorio, in collaborazione con il
Gruppo “Archimede” di Verona; predisposizione di uno strumento di rilevazione per la raccolta
di una serie d’interviste a un congruo numero di testimoni privilegiati (detenuti, agenti di
polizia penitenziaria, direttori di istituti carcerari, insegnanti nelle sezioni carcerarie di alcune
scuole, magistrati, operatori di rete, volontari, educatori ecc.); registrazione, trascrizione e
commento alle interviste.
Incontri con gli antropologi
Gli incontri hanno lo scopo di mettere gli alunni in contatto diretto con ricercatori che operano
nell’ambito del Corso di laurea in Scienze antropologiche ed etnologiche dell’Università di Milano
Bicocca. Vengono affrontati aspetti centrali del mondo contemporaneo: convivenza interculturale,
migrazioni e processi d’integrazione, cittadinanza e diritti, cooperazione e sviluppo, salvaguardia e
valorizzazione dei patrimoni culturali, risorse e ambiente, forme di famiglia e trasformazione
sociale, dialogo interreligioso.
Laboratorio di video-intervista etno-antropologica
(a cura di S. Guerini e C. Fausti)
Quest’anno verrà attivato un corso finalizzato all’apprendimento teorico e pratico del linguaggio
audio-visuale come strumento di indagine etno-antropologica e come strumento di
rappresentazione della realtà circostante.
In particolare il corso sarà focalizzato sul cinema documentario.
Scopo del corso è quello di apprendere le basi della tecnica di documentazione audio-visuale
attraverso la raccolta di testimonianze di interesse etno-antropologico.
Gli studenti dovranno realizzare una video-intervista (tema libero), che possa essere “archiviata”
come bene culturale immateriale.
Progetti Intercultura
Laboratorio sulla letteratura
di
migrazione
(a cura di R. Parenzan)
“Gli scrittori migranti sono i portavoce dei nuovi ‘intrusi’, di coloro di cui si teme e, nello stesso
tempo, si desidera il “contagio”, di tutti coloro che per timore ci si ostina a non volere conoscere
profondamente se non attraverso generalizzazioni fuorvianti. Portare la letteratura di migrazione in
lingua italiana in classe diventa una occasione imprescindibile per conoscere il punto di vista
dell’altro, della sua vicenda umana, del suo desiderio di raccontarsi e di favorire incontri alla pari e
progettualità comuni anche su temi sociali. Conoscere e leggere la letteratura di migrazione in
lingua italiana è, inoltre, una preziosa occasione per imparare e godere di nuovi stili e linguaggi
letterari.”
Cinema e intercultura (a cura di M. Morelli)
Un percorso attraverso la visione dei film più significativi sul tema della migrazione e dell’incontro
fra culture spiegati e commentati da un esperto in grado di sviluppare anche un percorso di analisi
formale del linguaggio cinematografico.
Progetti A.D.L.
(in collaborazione con l’A.D.L. Ambasciata della Democrazia Locale - onlus e la comunità di
Zavidovici in Bosnia)
Elaborazione di un’area di progetto sul tema della cittadinanza plurale e della società multiculturale
a partire dall’analisi dell’esperienza bosniaca (storia della ex Jugoslavia dalla dominazione
ottomana alla seconda guerra mondiale alla situazione attuale; la guerra nei Balcani vista attraverso
il cinema; il tema dell’identità e l’imbroglio etnico; i rifugiati, il diritto d’asilo, il tribunale
dell’Aja). Viaggio d’istruzione in Bosnia.
Altro progetto ADL :“Crocevia: Traiettorie Migranti fra Scuola e Spazi Urbani”
Esperienze di Teatro
Numerose esperienze nell’ambito del teatro sono rivolte ad alcune classi del Liceo:
- Spettacolo teatrale "Zoom" a cura di Fobap Onlus, al teatro Santa Giulia, spettacolo che ha per
protagonisti attori diversamente abili. Oltre allo spettacolo, in alcune classi verrà proposto un
laboratorio teatrale a cura del drammaterapeuta A. Ghisoni.
- Abbonamento alla stagione di prosa del Teatro Sociale di Brescia con la partecipazione ad alcuni
spettacoli serali.
- Laboratorio teatrale interno aperto agli studenti del Liceo delle Scienze Umane
L’insegnamento del Latino con il metodo natura
In alcune classi viene praticata la didattica della lingua latina attraverso il cosiddetto “metodo
natura”, che prevede il colloquio in latino come momento cardine per favorire lo sviluppo delle
abilità linguistiche. Tale metodo si ispira alla glottodidattica (insegnamento delle lingue moderne)
in cui si promuove il simultaneo apprendimento delle abilità di ascoltare, parlare, scrivere, leggere. I
testi latini oggetto di studio potranno essere attinti dall’opera di Hans Orberg o da altri autori. Col
tempo gli alunni saranno avviati anche all’uso del vocabolario.
Classe virtuale
Ambiente virtuale online su PBWORKS per lo scambio e la condivisione di file, materiali e
ricerche. Alcuni docenti utilizzano questa piattaforma per comunicare con gli alunni al di fuori
dell’ambiente scolastico. Una volta accreditati, gli studenti sono in grado di scaricare e inviare
elaborati personali, compiti, articoli e pagine di approfondimento, che possono essere condivisi con
il resto della classe e con i docenti. L’ambiente si rivela utile anche nelle situazioni in cui lo
studente debba essere assente alle lezioni per molti giorni.
Certificazioni linguistiche University of Cambridge
Gli esami per la certificazione delle competenze in lingua inglese sono uno strumento prezioso per
lo studio e il lavoro. I certificati Cambridge facilitano la mobilità professionale e universitaria ed
arricchiscono il curriculum. Più di 13.000 aziende, università e enti governativi riconoscono i titoli
Cambridge. L’Istituto Gambara è sede degli esami Preliminary English Test (Livello B1) e First
Certificate (B2); la scuola, inoltre, organizza corsi di preparazione per entrambi.
Il Quotidiano in Classe
Il progetto Il Quotidiano in Classe è nato nel 2000: quest’anno è giunto al suo tredicesimo anno di
iniziativa. E’ promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori ed ha l’obiettivo di
avvicinare i giovani alla lettura critica dei quotidiani. Partecipano all’iniziativa 2.001.080 studenti
delle scuole superiori italiane e 43.859 insegnanti che ricevono diversi quotidiani per una lettura a
confronto in classe. All’analisi critica di alcuni articoli si affianca un lavoro didattico sul linguaggio
giornalistico.
Progetti di Orientamento
Sono attive innumerevoli iniziative di orientamento universitario. Tra le altre si segnala il progetto
Tandem, in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona.
Percorsi di Educazione Motoria e Sportiva
Numerose iniziative di stage sportivi a cura del Dipartimento di Educazione Motoria (arrampicata,
canoa, ecc.)
Progetti in collaborazione con Coop Lombardia
- Progetto sullo sviluppo sostenibile e sui temi dell’ecologia, in collaborazione con Coop.
Lombardia
- Laboratorio “Le mani in pasta” per l’educazione all’uso consapevole delle risorse. Incontri con
esperti della Coop.
Percorsi interdisciplinari
All’interno dei singoli Consigli di Classe numerosi percorsi interdisciplinari vengono progettati da
gruppi di docenti. Tra quelli attivi segnaliamo:
-Preistoria e ominazione (Storia, Scienze Umane)
-Il mito (Italiano, Scienze Umane)
-Le religioni (Religione, Scienze Umane, Storia)
-Incontro - Lezione con la Confraternita del Leone “L’Exercitus Romano: Tecnica e Lessico”
(Latino, Storia)
-L’adolescenza, l’educazione, la scuola (Scienze Umane, Italiano)
-Le migrazioni (Geografia, Scienze Umane)
-La famiglia patriarcale – I modelli educativi (Scienze Umane, Italiano)
-La differenza di genere (Italiano, Storia, Scienze Umane, Diritto)
-Il Cristianesimo – l’Islam (Religione, Storia)
-La schiavitù (Storia, Geografia, Scienze Umane)
-Il linguaggio pubblicitario (Italiano, Scienze Umane)
Visite e viaggi di istruzione
Innumerevoli visite guidate ai musei e ai luoghi di cultura presenti sul territorio. Ogni Consiglio di
classe organizza uscite didattiche, visite a mostre d’arte e documentarie nonché viaggi di istruzione
in Italia e all’estero in funzione della propria programmazione.
Teatro sociale (a cura del gruppo teatrale “I Briganti” e/o dell' Associazione “Ossigeno”)
Il teatro sociale trova le sue radici in alcune importanti esperienze del teatro del Novecento, ma non
va confuso con il teatro d’arte perché non ha come finalità primaria il prodotto estetico, quanto
piuttosto la formazione della persona e la promozione di processi di relazione, collaborazione e
solidarietà tra persone, gruppi e comunità. E’ teatro aperto al gioco, alla festa, all’azione creativa ed
espressiva, insomma a qualunque pratica performativa che il soggetto, individuale e collettivo,
ritenga favorevole al proprio sviluppo. Nel laboratorio di ricerca teatrale il corpo può riprendere la
sua capacità espressiva e, con la voce e con la parola, far divenire protagonisti di comunicazione e
relazione, attori e autori di cultura, esperti dell’arte che si dedica alla vita.
Il mondo del terzo settore
(indagine esplorativa sulle cooperative sociali a Brescia)
Prodotto finale di un percorso di ricerca triennale, collegato all’esperienza dello stage presso alcune
di queste strutture. Costruzione di un questionario semistrutturato (derivato dalla lettura del testo di
M. Ambrosini, Tra altruismo e professionalità: terzo settore e cooperazione in Lombardia)
composto da 48 quesiti relativi a informazioni sulla tipologia di cooperativa, caratteristiche del
personale, struttura organizzativa, profilo dell’intervistato e caratteristiche del presidente della
cooperativa. Il questionario è stato somministrato in modo diretto a responsabili o operatori anziani
di più di venti cooperative, nella loro sede amministrativa o operativa nel comune di Brescia.
Decisivo è stato l’apporto di alcuni docenti della vicina Università Cattolica per la codifica e
l’elaborazione statistica dei dati. Particolarmente interessante si è rivelata l’analisi del tema della
differenza di genere in questo settore intensamente femminilizzato.
Immigrati ghanesi a Brescia
Serie d’interviste a 18 immigrati ghanesi (una delle presenze più importanti in provincia di Brescia)
resa possibile dalla collaborazione di un impiegato del locale Ufficio Stranieri. Le interviste sono
state condotte, registrate e trascritte dagli studenti. L’uso di una metodologia qualitativa (intervista
in profondità) consente di affrontare da un punto di vista inconsueto complesse tematiche come
l’immigrazione, il pregiudizio, i media.
Progetto ES – Educazione alla Salute (in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e
alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia e l’Associazione UNTERdenLINDEN)
Progetto costruito intorno a un laboratorio audiovisivo a conclusione di una serie di incontri legati
fra loro da temi di educazione alla salute. Nella prima fase i relatori hanno fatto riferimento agli stili
di vita degli adolescenti, ad attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi al
consumo di alcool e sostanze alcool-correlate, alla valorizzazione e alla promozione di abilità di
comunicazione e relazione (life skills). Successivamente, un ristretto gruppo di alunni – con la guida
di un tecnico del settore – ha lavorato alla produzione di un cortometraggio sulle medesime
tematiche, dalla costruzione del soggetto al racconto per immagini.
Ricerca sull’uso del tempo da parte dei giovani
(in collaborazione con l’Unità di Staff Statistica del Comune di Brescia)
Ricerca esplorativa che – prendendo spunto dall’indagine multiscopo Istat “Il cittadino e il tempo
libero” - prevede l’uso come strumento di rilevazione del “diario settimanale”, somministrato a un
campione composto da 10 classi. Principali ipotesi: che l’uso del tempo dipenda dalle
caratteristiche del nucleo familiare, dalla provenienza geografica, dall’età e dal sesso. Gli studenti
hanno potuto seguire tutte le fasi della realizzazione di un’indagine statistica, assistiti da personale
esperto. Inoltre, il tema si colloca in uno scenario complessivo che si è cercato di ricostruire
attingendo ad altre ricerche, articoli di giornale ecc. Presentazione pubblica dei risultati presso la
Sala Polifunzionale dell’Università Cattolica con il coinvolgimento dell’Assessorato all’Istruzione e
alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia e di varie associazioni che lavorano alla prevenzione
del disagio giovanile.
PARTECIPAZIONE A RETI DI SCUOLE
Rete Passaggi e SISUS (www.scienzesocialiweb.it)
Il Liceo delle Scienze Umane “Veronica Gambara” aderisce alla Rete Passaggi, una rete di più di
trenta scuole che, sulla base dell’esperienza accumulata nelle sperimentazioni che hanno preceduto
l’attuale Liceo delle Scienze Umane, pongono al centro della riflessione il tema della cittadinanza
nel mondo contemporaneo. Il nome "Passaggi" allude alla condizione umana nei contesti
complessi della vita metropolitana, così come li descrive W. Benjamin, ma anche agli incontri con
l’altro inteso come straniero, di genere diverso ecc., in una concezione di molteplicità della identità
individuale.
La Rete punta sulla professionalità dei docenti che progettano e fanno buone pratiche e che una
volta l'anno si incontrano in un convegno nazionale in una città diversa dove una scuola sia capace
di costruire rapporti con il territorio, con l'università e con professionalità di altri campi della
formazione per mettere in comune diverse prospettive che abbiano lo scopo di rafforzare il curricolo
e di migliorare il fare scuola. Dal 2008 agisce in modo integrato con SISUS (Società Italiana per
le Scienze Umane e Sociali), un'associazione di professionisti - qualificata tra gli Enti di
formazione con Decreto del MIUR - che condivide esperienze e pratiche nel campo della ricerca e
dell'insegnamento delle scienze umane e sociali.