Costruzioni origami - Dip. di Matematica Roma Tre
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Costruzioni origami - Dip. di Matematica Roma Tre
università degli studi di roma tre facoltà di s.m.f.n. corso di laurea magistrale in matematica Tesi di Laurea Magistrale in Matematica Sintesi Costruzioni origami Candidato Relatore Federica Soldatelli Prof. Andrea Bruno Anno Accademico 2011/2012 La tesi di laurea Costruzioni origami tratta le costruzioni geometriche che si effettuano piegando un foglio di carta. In particolare, le costruzioni arontate saranno quelle in cui ad ogni operazione è consentita un'unica piegatura. Questo metodo, pur molto semplice da mettere in pratica e capire, non solo permette di realizzare tutte le tradizionali costruzioni con riga e compasso in maniera talora più semplice, ma risolve anche i problemi classici della trisezione dell'angolo e della duplicazione del cubo e in generale tutti i problemi di terzo e quarto grado. La tesi è costituita da sei capitoli, che vediamo ora nel dettaglio. Capitolo 1: Storia del metodo origami In questo capitolo vengono riassunte, in ordine cronologico, le varie fasi dell'aermarsi di questo metodo come valido per costruzioni geometriche. noto come gioco in Cina prima dell'VIII secolo d. Probabilmente, è C., ma è solo ne 1840, grazie a Lardner, che si ricorre alla piegatura della carta in un libro di geometria. Tuttavia, sono precedenti gli utilizzi di questo metodo per motivi pratici, come per lavori manuali proposti da maestri ai bambini delle scuole elementari. La prima trattazione geometrica conosciuta sulle costruzioni piegando la carta è il libro dall'insegnante indiano di matematica Sundara Row, Geometric Exercises in Paper Folding, pubblicato per la prima volta nel 1893. A favorire la divulgazione di quest'opera e quindi della costruzione origami, è stato Felix Klein, che lo ha citato in un suo libro nel 1897. Tuttavia, il libro di Row non contiene alcuna assiomatica, ma risolve solamente dei problemi, che sono di grado non superiore al secondo, a meno che non ne vanga proposta un'approssimazione. Successivamente, altri insegnanti si interessano a questo metodo, citandolo in articoli e volumetti divulgativi. In tutte queste pubblicazioni, però, il metodo non produceva risultati che andassero oltre i conni della riga e del compasso. La piega che permette di passare dalla risoluzione di equazioni di grado al più quadratico alla risoluzione di problemi no al quarto, è stata ideata dalla matematica Margherita Piazzolla Beloch, docente per 28 anni presso l'Università di Ferrara. Nel 1936 ha pubblicato Sul metodo del ripiegamento della carta per la risoluzione dei problemi geometrici, nel giornale Periodico di Matematiche, riportando stralci delle sue lezioni di matematiche complementari tenute nell'anno accademico 1933-34. Beloch è stata la prima a scoprire che gli origami possono trovare le tangenti comuni a due parabole e risolvere così generiche equazioni cubiche. Questo grazie ad una operazione che piega due punti in due rette simultaneamente. Dato che le equazioni di quarto grado possono ridursi ad altre di secondo e terzo, sono anch'esse risolubili con tale metodo. Robert J. Lang ha dimostrato nel 2003, in Origami and Geometric Constructions, che questa particolare piega è la più complicata possibile. 2 Il matematico che si occupa della sistematizzazione rigorosa di questo metodo è l'italo-giapponese Humiaki Huzita. Nel 1985 formula le sei operazioni origami che vengono chiamate Huzita Axioms (HAs). Di queste, la sesta è la piega di Piazzolla Beloch. Gli HAs costituiscono una lista di sei pieghe elementari che sono consentite, in modo da far diventare un metodo ricreativo un sistema matematico, mettendo insieme combinazioni di punti (deniti come intersezione di pieghe) preesistenti e rette preesistenti. Concettualmente, piega e retta vengono considerati equivalenti. è stato dimostrato che tutte le costruzioni standard con riga e compasso della geometria euclidea possono essere eseguite usando gli HAs. Nel 2001 Koshiro Hatori ha riscoperto un'operazione per le costruzioni origami già utilizzata un decennio prima da Jacques Justin. Questa operazione è simile agli altri sei HAs, ma non è equivalente a nessuno di questi. Ciò nonostante, non espande il campo dei numeri costruibili con gli origami attraverso i primi sei assiomi. Queste sette operazioni prendono il nome di assiomi di Huzita-Justin/Hatori (HJAs). Capitolo 2: Costruzioni di numeri I numeri origami sono il più piccolo sottoinsieme di punti costruibili ottenuti dai seguenti assiomi: (0)L'insieme contiene tre punti A, B, C non allineati appartenenti all'insieme dei numeri complessi; (1)La retta che congiunge due punti costruibili è una retta costruibile; (2)Il punto di intersezione di due rette costruibili è un punto costruibile; (3)L'asse del segmento che congiunge due punti costruibili è una retta costruibile; (4)La retta che biseca ogni angolo costruito dato può essere costruito; l e punti costruiti P e Q, allora, quando possibile, la retta riette P su l può essere costruita; (5)Data una retta costruita che passa per Q e P ogni retta che riette contemporaneamente P su l (6)Date le rette costruite l ed m e i punti costruiti Q, allora, quando possibile, e Q su m può essere costruita. e Se questi assiomi non si considerano tutti insieme, ma se ne prendono inizialmente solo quelli no al (3), si possono costruire, in modo gerarchico, dierenti sottocampi di numeri complessi, aggiungendo un assioma alla volta. Grazie agli assiomi no al (3), otteniamo le costruzioni di Talete. Con esse possiamo costruire: 3 1. un segmento con origine o ne in un punto dato, con stessa lunghezza di un segmento dato e parallelo ad esso; 2. la perpendicolare ad una retta data, passante per un punto dato; 3. il triangolo con lato un segmento dato, che sia simile ad un triangolo dato; 4. la riessione di un punto o una retta attraverso una retta. Per quanto riguarda l'aspetto algebrico, si ha che l'insieme dei numeri di Talete, Π, ha la struttura di gruppo. Inoltre, Π[z], con z ∈ C, ha la struttura di campo. Più precisamente: Teorema 1. Il sottoinsieme Π è chiuso rispetto all'addizione di segmenti in C. Se prendiamo A = 0, allora Π è un gruppo abeliano. Teorema 2. ∀z = a + ib, con b 6= 0, Π[z] è un campo su Q che contiene z , chiuso rispetto alla coniugazione complessa e contenuto nel campoQ(a, b, i). Il numero complesso non-reale z si dice di Talete se Π[z] contiene i. Allora si ha il seguente teorema: Teorema 3. Il numero complesso non-reale z è di Talete ⇔ b ∈ Q(a, b2 ). Di conse- guenza, il campo X = Π[z] ∩ R è Q(a, b) oppure Q(a, b2 ), dipende dal fatto che z sia di Talete oppure no. ∀ z non di Talete, Π[z] è il campo Q(z, z̄), mentre ∀ z di Talete, Π[z] è il campo Q(z, z̄, i). Aggiungendo l'assioma (4), si ottengono le costruzioni di Pitagora. Le principali costruzioni che si ottengono, oltre alle precedenti, sono: 1. costruire un segmento di lunghezza unitaria su una qualsiasi semiretta costruita; 2. marcare la lunghezza di un segmento costruito su ogni semiretta costruita. Dato che con questo nuovo assioma le lunghezze dei segmenti possono essere costruite, si ha la chiusura del campo dell'insieme dei numeri di Pitagora, √ a2 + b 2 per ogni punto costruibile numeri reali contenente Q, (a, b). Quindi, P P, rispetto a è il più piccolo sottocampo dei che è chiuso rispetto all'operazione di radici quadrate della somma di due quadrati, cioè chiuso rispetto a √ 1 + x2 . Di conseguenza, abbiamo il seguente teorema: Teorema 4. I punti costruibili usando gli assiomi (0)-(4) sono il campo P ⊕ iP . Gli elementi positivi di P sono l'insieme delle lunghezze dei segmenti costruibili. 4 Con l'assioma (5), otteniamo le costruzioni di Euclide, che ci permettono di costruire esattamente lo stesso insieme che otterremmo usando le costruzioni con riga e compasso. Com'è noto, il campo dei numeri costruiti con riga e compasso è il più piccolo campo che contiene è Q ed è chiuso rispetto all'estrazione di radici quadrate. grazie all'assioma (6) che otteniamo i numeri Origami sta costruzione origami può essere ottenuta ripiegando scorrere Q nché non giaccia su m. P su O. l e, In particolare, quese possibile, facendo Questa è la costruzione della retta tangente simul- taneamente alle due parabole descritte dai fuochi P e Q e dalle direttrici m ed l dati, se esiste. Le costruzioni origami ottenute con questi assiomi ci permettono di costruire una soluzione reale ad un'equazione cubica a coecienti reali nel campo O. In particolare, si ha che: Teorema 5. Sia p(x) = x3 + a1 x2 + a2 x + a3 ∈ Q[x]. Una radice di p(x) si può trovare mediante operazioni razionali ed estrazioni di radici quadrate e cubiche, trisezione di angoli. Da un punto di vista superiore, si può studiare il problema della tangente comune a due parabole con le curve duali. Infatti, come una conica è un insieme di punti, la sua conica duale è un insieme di rette, in particolare l'insieme delle rette tangenti alla conica originale. Per questo motivo, la retta tangente a due parabole corrisponde per dualità all'intersezione delle coniche duali. Capitolo 3: Dalla pratica alla teoria Nel terzo capitolo vengono discussi alcuni accorgimenti pratici per realizzare in modo corretto le costruzioni origami. Si inizia, così, ad esaminare procedure che ri- chiamano le costruzioni tradizionali con riga e compasso e si verica, con alcuni esempi, come, piegando la carta, bastino spesso meno operazioni pratiche. Di tutte queste operazioni consentite, vengono giudicate lecite solo quelle che producono un numero nito di soluzioni. Si stabiliscono quattro operazioni lecite e fondamentali, che permettono le costruzioni della geometria euclidea. Ognuna di queste operazioni consente di trovare una piega che: op.1) passa fra due distinti punti ssi; op.2) permette di sovrapporre due rette date; op.3) permette di sovrapporre un punto ad un altro; op.4) ssa un punto dato mentre un altro va su una retta data. 5 A questo punto si ha una coincidenza fra ciò che è possibile costruire con la procedura origami e la costruzione con riga e compasso, coprendo i problemi no al secondo grado. Con l'introduzione di una quinta ed ultima operazione, che consente di trovare una piega che: op.5) dati due punti e due rette, manda contemporaneamente il primo punto sulla prima retta e il secondo sulla seconda, Possiamo vericare che si possono ottenere no a tre pieghe che la risolvono. Ciò signica aver risolto un problema di terzo grado. A questo punto, si ha il viceversa: Teorema 6. Ogni problema di terzo grado può essere risolto con costruzioni origami. Dato che un problema di quarto grado può essere ridotto ad un'equazione di terzo, possiamo risolvere anche problemi di quarto grado piegando la carta. Un metodo che si presta molto bene ad essere utilizzato per trovare praticamente le soluzioni ad un'equazione è il metodo di Lill. Per risolvere l'equazione · · · + a0 xn + an−1 xn−1 + con questo metodo, si deve tracciare un cammino che formi un angolo retto dall'origine O al punto di arrivo T. In esso, le lunghezze e le direzioni dei segmenti sono date dai coecienti dell'equazione, a partire dal coeciente direttore a0 , 1 no ad dirigendosi verso destra o sinistra ad ogni giunzione a seconda del segno di ogni coeciente (sinistra o su=positivo, destra o giù=negativo). Quindi si deve tracciare una retta da O con una certa inclinazione in modo che cambi direzione formando, con ogni retta successiva, un angolo retto verso la linea seguente, aggiustando l'inclinazione iniziale nché all'ultima svolta si arrivi al punto soddisfatta, il primo punto d'intersezione dà la T. soluzione Quando questa condizione è desiderata. In particolare, si ha il seguente teorema: Teorema 7. Nel metodo di Lill, siano f (x) = an xn + · · · + a1 x + a0 il polinomio a coecienti reali di cui si cercano le soluzioni, se esistono, e θ l'angolo che la prima parte del cammino forma con l'asse x (che contiene il primo segmento an ). Allora, x = − tan θ è una radice di f (x). Capitolo 4: L'assiomatica del metodo origami ed applicazioni Sono qui contenute le principali denizioni ed i più importanti teoremi delle costruzioni piegando la carta: 6 Denizione 1. Dato un insieme U di punti del piano, una costruzione piegando la carta (origami) a partire da U E1 , E2 , . . . Ei , . . . , En precedenti (i.e. da Ej è una sequenza una retta ottenuto dai punti e le rette Ei è un punto o j < i) secondo le dove con seguenti regole: 1. Se Ei è un punto, allora si ha uno dei seguenti casi: (a) Ei ∈ U ; (b) Ei = Ej ∩ Ek , (c) Ei Ei Ej , Ek rette distinte; è il simmetrico di un punto mandato in 2. Se con è una Ei dalla piega Ej rispetto ad una retta Ek , viene Ek . retta, allora si ha uno dei seguenti casi: (a) Ei passa per due punti distinti (b) Ei è un asse di simmetria, ovvero una piega che manda il punto Ej ed Ek ; Ej sulla Ej ∈ Ek Ek ed il punto El sulla retta Em (operazione 5 ). Quando El ∈ Em , possiamo assumere che questi due punti siano distinti retta ed Ej ovvero e le due rette non parallele. Denizione 2. partire da U Un punto P o una retta p nel piano si dice n−1 se esiste una costruzione origami {Ei }i=1 da Denizione 3. Rispettando un riferimento cartesiano complesso z = a + ib si dice costruibile con origami U xy costruibile con origami o En = p. dato nel piano, un numero tale che a partire da U En = P a se il punto P (a, b) è costruibile con origami. Teorema 8. Un numero z ∈ C è costruibile con origami a partire da U ⇔ esiste una successione nita di estensioni di campi Q =: K0 ⊂ K1 ⊂ · · · ⊂ Kn = Kn−1 (i) tale che z ∈ Kn ed il grado [Ki : Ki−1 ] ≤ 3 ∀i = 1, . . . , n. In particolare, se z ∈ O, allora [Q(z) : Q] = 2r 3s per qualche 0 ≤ r, s ∈ Z. Per quanto riguarda la costruibilità di poligoni regolari, tema caro ai greci, si ha un teorema che caratterizza il numero di lati dei poligoni regolari costruibili piegando la carta. Si può facilmente dedurre che i poligoni con le caratteristiche richieste sono tutti quelli costruibili con riga e compasso, ma ne comprendono anche altri, come ad esempio l'ettagono regolare. Teorema 9 (Criterio di costruibilità dei poligoni regolari piegando la carta) . Il poli- gono regolare di n lati è costruibile con origami ⇔ la fattorizzazione in primi di n è 2r 3s p1 p2 . . . pm , dove r, s ≥ 0 e ∀i = 1, . . . , m, m ≥ 0 intero, i pi sono primi distinti ognuno della forma 2a 3b + 1, con a, b ≥ 0 interi. 7 Come applicazioni, vediamo nello specico la costruzione di 1. ottagono regolare, di cui viene anche proposta la costruzione con riga e compasso come esempio di costruzione eseguibile in meno operazioni piegando la carta; 2. ettagono regolare; 3. duplicazione del cubo; 4. trisezione dell'angolo. \ all'angolo XOZ assi x ed y di un Vediamo nel dettaglio la trisezione dell'angolo. Sia dato un angolo del foglio di carta. Si considerino i lati del foglio di carta come gli sistema di coordinate cartesiane. Per trisecare \, XOZ è necessario eseguire le seguenti operazioni: 1. Piegare la carta mantenendola parallela ad la carta in modo che il lato ottenuta è OY OX . Per fare questo, basta piegare venga mandato in sé stesso ( La piega ALa , A ∈ OY . 2. Eettuare la piega che manda A (op.3 ). ALa ed OX . O su è la mediana delle rette parallele La piega ottenuta 3. Realizzare la piega che manda contemporaneamente retta op.2 ). BLb (op.5 ). Siano 0 0 0 A ,B ,O A sulla retta BLb , B ∈ OY , OZ ed i simmetrici rispetto a questa piega di O sulla A, B, O rispettivamente. 4. Piegare il segmento OO0 fra O ed 5. Piegare il segmento OB 0 fra O e Gli angoli 0 OO 0 \0 , B \ XOO ed 0 OB 0 \ A O0 (op.1 ). B 0 (op.1 ). sono ciascuno un terzo dell'angolo di partenza \. XOZ Capitolo 5: La teoria degli allineamenti Innanzitutto, sostituiamo le operazioni lecite considerate nora con veri e propri assiomi, ad esse equivalenti: gli assiomi di Huzita. A questi se ne aggiunge un settimo, formulato da Jacques Justin e riscoperto da Koshiro Hatori. Pur essendo simile agli altri sei, non è equivalente a nessuno di essi. Ecco gli assiomi (HJAs): O1)Dati due punti p1 e p2 , esiste un'unica piegatura che passa per entrambi; O2)Dati due punti p1 e p2 , esiste un'unica piegatura che porta 8 p1 su p2 ; O3) Date due rette l1 ed l2 , esiste una piegatura che porta l1 su l2 ; p1 ed p1 ; O4) Dati un punto e passante per O5) Dati due punti p1 p1 e una retta l1 , esiste un'unica piegatura perpendicolare ad l1 p2 ed una retta l1 , esiste una piega che passa per e manda su l1 ; p1 e p2 e due rette l1 ed l2 , p2 su l2 contemporaneamente; O6) Dati due punti p1 p2 su l1 e p1 e due rette l1 porti p1 su l1 . O7) Dati un punto ad l2 che esiste sempre una piegatura che porti ed l2 , esiste sempre una piegatura perpendicolare Rideniamo i punti, le rette e deniamo le immagini di questi dopo che sono stati riessi rispetto ad una piegatura. Denizione 4 . (Punto) Un punto (x, y) è la coppia ordinata in cui x ed y sono le coordinate cartesiane del punto. Denizione 5 l'equazione Una retta (X, Y ) è l'insieme dei punti (x, y) che soddisfano Xx + Y y + 1 = 0. Denizione 6 punto . (Retta) (Immagine origami di un punto) P = (x, y) in una piega LF = (XF , YF ) . L'immagine origami FLF (P ) di un è la riessione del punto nella piega. Nella nostra notazione, l'immagine origami di un punto è data da FLF (P ) = Denizione 7 retta x(YF2 − XF2 ) − 2XF (1 + yYF ) y(XF2 − YF2 ) − 2YF (1 + xXF ) , XF2 + YF2 XF2 + YF2 . (Immagine origami di una retta) L = (X, Y ) in una piega LF = (XF , YF ) L'immagine origami . FLF (L) di una è la riessione di una retta nella piega. Nella nostra notazione, l'immagine origami di una retta è data da FLF (L) = x(XF2 − YF2 ) + 2XF Y YF y(XF2 − YF2 ) − 2XXF YF , XF2 − 2XXF − 2Y YF + YF2 XF2 − 2XXF − 2Y YF + YF2 . Ognuno degli HJAs determina uno o più incidenze fra punti, rette e immagini origami di punti e/o rette. l'incidenza fra due oggetti A Un'incidenza viene chiamata e B con la notazione A ↔ B. allineamento. Denotiamo Ci sono tre possibili tipi di allineamento: Denizione 8 (x2 , y2 ), (Allineamento punto-punto) l'allineamento P1 ↔ P2 . è soddisfatto 9 P1 = (x1 , y1 ) y1 = y2 . Dati due punti ⇔ x1 = x2 e e P2 = Denizione 9 (X2 , Y2 ), . (Allineamento retta-retta) l'allineamento L1 ↔ L2 è soddisfatto Denizione 10 (Allineamento punto-retta). l'allineamento P ↔L Date due rette è soddisfatto ⇔ X1 = X2 e Dato un punto L1 = (X1 , Y1 ) Y1 = Y2 . P = (x, y) e e L2 = L = (X, Y ), ⇔ xX + yY + 1 = 0. Dato che ognuno degli HJAs può essere visto come una combinazione di uno o più allineamenti, si ha la seguente denizione: Denizione 11 (Assioma con piega singola) . Un assioma della singola piega (1FA) è un insieme minimo di allineamenti che denisce una retta con piega singola in una regione nita del piano euclideo con un numero nito di soluzioni. Dopo una serie di osservazioni, si può dedurre che i sette HJAs sono tutti e soli gli assiomi possibili per le costruzioni origami, per cui se ne è dimostrata la completezza. Capitolo 6: Origami per l'insegnamento Nel sesto ed ultimo capitolo, si sfruttano le caratteristiche della facilità ed immediatezza di questo metodo per proporre una possibile lezione da fare ad una classe di secondo liceo classico. Inizialmente viene fatta una panoramica generale dei due metodi, in modo che i ragazzi sappiano quali sono le regole a cui bisogna attenersi per eseguire delle costruzioni corrette. Questo potrebbe anche servire agli studenti più interessati, intuitivi o brillanti per immaginare una costruzione alternativa, per costruire altre gure o semplicemente per intuire una possibile costruzione prima che venga presentata. Successivamente, con i soli strumenti matematici che si acquisiscono in questa classe, quindi con matematica no alla geometria analitica, si propongono le costruzioni a confronto di diverse gure geometriche e si verica che sono esatte. Le gure realizzate sono: 1. il triangolo equilatero, 2. il quadrato, 3. il pentagono regolare, 4. il rettangolo aureo. Le illustrazioni aiutano la visualizzazione, anche se lo studente sarà esortato a provare queste costruzioni praticamente. 10 Riferimenti bibliograci [1] H. Huzita e B. Scimemi, The algebra of paper-folding (origami), in Origami Science and Technology - Ferrara, Italy 1989, Proc. First Inter. Meet. Origami Science and Technology, H. Huzita, ed., selfpublished, Ferrara, Italy, (1990) pp. 205222. [2] Roger C. 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