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IN LIBRERIA
di Massimo Vecchi
► La vita obliqua è l’ultimo romanzo di Enzo Siciliano e l’editore MONDADORI lo pubblica nel
primo anniversario della scomparsa dello scrittore, una delle figure di spicco della vita culturale del
Novecento. Portato a termine poco prima della morte, questo romanzo può essere considerato un
compendio delle tematiche affrontate da Siciliano durante la sua lunga attività letteraria. Racconta
la parabola di un personaggio tipico dell’Italia del secolo scorso, un opportunista di pochi scrupoli,
che cerca sempre di approfittare delle circostanze, traendo vantaggi personali in ogni occasione.
Saverio, il protagonista, pur essendo il figlio bastardo di un ricco possidente calabrese, è riuscito
con l’inganno ad appropriarsi del suo patrimonio. Durante la Prima Guerra Mondiale può
imboscarsi nelle retrovie sfruttando la complicità di un medico militare e poi, appena percepisce
l’avvento del Duce, si proclama fascista. Ma la sua ascesa di tappa in tappa finisce fatalmente nel
disastro totale. Il suo antagonista è il compaesano Gabriele, un idealista di buoni sentimenti, che
scopre di essere rovinato per una firma falsa, ma più che di sé si preoccupa dei “poveri cristi” che
hanno perduto i loro risparmi.
Enzo Siciliano (1934-2006), romano, è stato romanziere, critico letterario, autore teatrale, operatore
culturale. Tra l’altro, ha diretto la rivista Nuovi Argomenti, ha collaborato con la Repubblica e
l’Espresso, è stato presidente della Rai. Numerose le opere pubblicate, tra le quali, Prima della
poesia, La letteratura italiana, Racconti ambigui, Rosa (pazza e disperata), La notte matrigna, La
principessa e l’antiquario (Premio Viareggio 1980), I bei momenti, Diario italiano, Non entrare nel
campo degli orfani, Il risveglio della bionda sirena, i testi teatrali Tazza, Tempesta, La mamma
com’è, Vita e morte di Cola di Rienzo e le monografie Moravia, Puccini, Vita di Pasolini.
► Io ero Vermeer. Storia del falsario che truffò i nazisti di Frank Wynne, tradotto da Marina
Visentin per l’editore PONTE ALLE GRAZIE, è un romanzo inchiesta su una vicenda incredibile
avvenuta in Olanda alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Era il 7 luglio 1945 quando il pittore
olandese Han van Meegeren veniva tratto in arresto con l’imputazione di aver venduto un quadro di
Jan Vermeer, un capolavoro appartenente al patrimonio artistico nazionale, a Hermann Göring,
maresciallo del Reich e ministro dell’Aviazione di Hitler. L’accusa era vera, ma il quadro era falso.
In realtà Han, pur essendo un imbroglione, alcolizzato e morfinomane, poteva proclamarsi
completamente innocente ma doveva confessare di essere un abilissimo pittore, capace di dipingere
come Vermeer. Scrive Frank Wynne, irlandese, giornalista e traduttore di fama: «Era questo il
dilemma di Han: se diceva la verità la sua vita sarebbe stata risparmiata, ma i suoi dipinti – la Cena
in Emmaus, il quadro più decantato e ammirato della galleria Boijmans, L’ultima cena nella
collezione di D.G. van Beuningen, La lavanda dei piedi al Rijksmuseum e una mezza dozzina di
altri quadri acclamati dal pubblico e da collezionisti privati quali tesori inestimabili – sarebbero stati
derisi e, in ottemperanza alla legge olandese, distrutti. Se non avesse detto nulla, anche qualora lui
fosse morto, il suo lavoro sarebbe sopravvissuto. Tra le ondate del panico, del malessere, della
paura e della frustrazione, combatté per sei settimane con la propria indecisione, cercando di
spiccare sulla punta delle labbra le parole che l’avrebbero trasformato da simpatizzante nazista a
eroe nazionale: “Sono un falsario”».
► Il falsario di Caltagirone di Maria Attanasio, edito da SELLERIO, racconta la storia di un
falsario assai diverso dall’olandese imitatore di Vermeer della scheda precedente. Paolo Ciulla, il
protagonista del libro della Attanasio, è anche lui un pittore di talento, ma falsifica banconote. Gira
l’Italia, poi si sposta a Parigi e a Buenos Aires, sempre senza fortuna. Deluso, fa ritorno nella sua
Agrigento e qui si rende conto che il proprio limpido segno e la propria straordinaria capacità di
mescolare i colori gli consentono di riprodurre le banconote da 500 lire in maniera così perfetta da
superare anche i controlli più accurati. E così, non più pittore misconosciuto ma falsario
benefattore, Paolo Ciulla comincia a distribuire biglietti da 500 ai catanesi bisognosi, finché viene
scoperto, processato e condannato.
►Il buio addosso di Marco Missiroli, pubblicato da GUANDA, è la storia crudele, lancinante di
una povera ragazza zoppa, nata in un paese abitato da una comunità che obbedisce a una regola
terribile: in nome della purezza di Dio chi non è sano di corpo e di mente non può vivere. Lei è
sopravvissuta soltanto grazie all’amore di suo padre, che si è avvalso della sua autorità di sindaco
per resistere alle pressioni della gente, financo di sua madre, che la voleva morta nella culla. Ma in
questa comunità che si porta il buio dentro, insensibile ai meravigliosi colori della località nel sud
della Francia in cui vive, la zoppa tanto odiata ed emarginata, un giorno scopre un segreto
sconvolgente che le darà il potere di decidere la sorte di coloro che l’avevano perseguitata.
► Nata in riva al mare di Marco Vespa, in uscita da MARSILIO, è un romanzo psicologico
imperniato sulla figura irrequieta e affascinante di Maria Trigòna, notaio, discendente di un’antica
famiglia di notai, legata oscuramente alle potenti organizzazione della mafia e della massoneria
siciliane. La donna attiva uno strano gioco di equivoci fingendo che il minaccioso mazzo di
crisantemi lasciato a casa del suo amante, un noto avvocato, era in realtà destinato alla sua famiglia.
Ma tra turbamenti sentimentali e ricatti pericolosi sullo sfondo di una società malata di collusioni
incrociate, Maria scivola lentamente in uno squallido limbo psicologico. Le resta solo il mare,
enorme e ribollente, come sogno di libertà.
Marco Vespa, catanese, ha pubblicato La maniera dell’eroe da minimum fax nel 2000.
► Sorpresi dalle tenebre di Kit Whitfield, che appare nei Supercoralli EINAUDI, tradotto da
Fabiano Massimi, è un noir inquietante che ci proietta in un mondo futuribile in cui la normalità
prevede che la maggioranza della popolazione, che detiene il potere, nelle notti di plenilunio si
trasformi in branchi di belve sanguinarie che scorrazzano per la città uccidendo e brutalizzando i
malcapitati dell’altra parte della società, la minoranza sbagliata di persone che non mutano con la
luna piena. Quelle si chiamano “lica”, queste sono definite con disprezzo “senzapelo”. Una
senzapelo è la protagonista, Lola Galley, 28 anni, segnata da tante cicatrici e da un triste passato,
avvocato del dorla, il corpo di polizia paramilitare in cui i senzapelo devono arruolarsi, che è
costretta ad assumere la difesa di un prepotente finanziere, imputato di aver mozzato una mano a un
agente. Di qui una serie di fatti che finirà per scatenare una caccia ai senzapelo di cui proprio Lola è
la preda più ambita.
► L’ultima notte bianca edito da RIZZOLI è il secondo episodio della vita di Anna Pavesi, la
psicologa detective creata da Alessandro Perissinotto nel precedente romanzo di successo Una
piccola storia ignobile. La nuova avventura si svolge un anno dopo il brusco cambiamento di vita
deciso da Anna in seguito alla scoperta d’essere tradita. Tornata single, trasferitasi da Torino a
Bergamo, non più psicologa delle tossicodipendenze, ma esperta nella ricerca di persone scomparse,
d’un tratto deve invece fare un passo indietro perché una ex collega la prega di ricercare una
trentacinquenne torinese di nome Germana, che assisteva amorevolmente i tossicodipendenti ed è
sparita la notte del 9 febbraio 2006, mentre a Torino cominciava la festa per le Olimpiadi invernali.
Anna è frastornata dalla svolta che l’ha rigettata nel vecchio ambiente con il quale credeva di aver
tagliato ogni legame, tanto che non si rende conto che la soluzione è sfacciatamente evidente. In
effetti però lei vuole capire come e perché certuni scelgono di vivere ai margini della società.
Alessandro Perissinotto, nato a Torino nel 1964, insegna presso la facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università di Torino. Con l’editore Sellerio ha pubblicato L’anno che uccisero
Rosetta, La canzone di Colombano e Treno 8017, tre polizieschi ispirati alla storia italiana dal
Cinquecento al dopoguerra. Per Rizzoli è uscito nel 2004 il noir Al mio giudice (vincitore del
Premio Grinzane Cavour 2005 nella sezione Narrativa Italiana) e nel 2006 Una piccola storia
ignobile, con cui ha inaugurato la serie dedicata alla psicologa detective Anna Pavesi.
► Se domani farà bel tempo di Luca Bianchini, pubblicato da MONDADORI, descrive con
graffiante ironia il jet set dei nostri tempi attraverso le avventure di Leonardo detto Leon, rampollo
di una ricca e potente famiglia, dominata dalla madre in assenza del padre occupatissimo, e di cui
fanno parte un altro maschio molto intraprendente e una sorellastra frustrata. Leon, ventisettenne, si
vanta affermando che «nessuno a Milano è più Anni Ottanta di me», avendo all’attivo studi in
Svizzera, un master alla Bocconi e una serie di case nelle località più alla moda, St. Moritz,
Bellagio, Portofino, Ibiza. Ma tra gaffes, manie, ambizioni ed errori finisce vittima di se stesso.
Luca Bianchini vive e lavora a Torino. Ha esordito nel 2003 con Instant Love, l’anno dopo ha
pubblicato Ti seguo ogni notte e nel 2005 Eros lo giuro, la biografia di Eros Ramazzotti, tutti presso
Mondadori.
► Russia. Il complotto del KGB di Aleksandr Litvinenko - Jurij Felstinskij, che approda in
libreria per i tipi di BOMPIANI mentre è censurata a Mosca, è una sorta di spy story non dettata
dalla fantasia ma vera, documentata, sulle vicende accadute nell’ex Unione Sovietica dopo il crollo
del comunismo. Una storia completamente diversa da quella ufficiale, tanto scioccante che ci si
chiede se non sia proprio questa il movente dell’assassinio del suo autore Aleksandr Litvinenko.
Seguendo fase per fase le trame dei Servizi segreti, il libro ricostruisce i fatti dall’inizio degli anni
novanta, rivelandone i sinistri retroscena: la creazione di società legate al commercio del petrolio e
alla criminalità organizzata, con lo scopo di sabotare le riforme liberali di Yeltsin; gli attentati
terroristici miranti a far accettare all’opinione pubblica l’inevitabilità della guerra con la Cecenia;
l’ascesa inarrestabile di Putin, definito dagli oppositori il nuovo “zar” del Cremlino; la strategia
della tensione praticata per creare una forza politica sottratta a ogni controllo del partito e della
collettività.
Aleksandr Litvinenko, ufficiale dei servizi segreti russi prima con il Kgb e poi con l’Fsb, è stato
aspramente critico nei confronti del governo Putin. Il 23 novembre 2006 è morto a Londra dopo
essere stato avvelenato con una sostanza radioattiva, il polonio 210, in circostanze ancora da
chiarire.
Jurij Felstinskij, storico e saggista, ha pubblicato diversi libri d’inchiesta sulla Russia moderna.
Dichiara di voler rivelare la verità su quanto accade in quel grande Paese, dove è al potere il
governo dell’Fsb (ex Kgb), la mostruosa organizzazione che ha fatto milioni di vittime innocenti.
► Il collezionista di tempo che Marino Magliani pubblica con SIRONI editore, racconta in tre
tempi la storia di Gregorio, fortemente legata alla sua terra natale, la Liguria. Nel primo tempo il
protagonista è un ragazzino in collegio, nel secondo un giovane appena congedato dalla leva
militare, nel terzo è ormai adulto, emigrato in Olanda (come l’autore). Ora, la circostanza insolita è
che Gregorio sente delle voci misteriose che lo indirizzano, gli danno consigli. La storia diventa
ancora più strana quando Gregorio in Olanda viene contattato via email da uno sconosciuto che dice
di vivere nel futuro. Alla fine i due sembrano legati ad un unico, drammatico destino.
Marino Magliani è nato a Dolcedo, in provincia di Imperia, il 30 luglio del 1960, ma vive e lavora
a Ljmuiden, sulla costa olandese. Scrittore e traduttore, ha pubblicato i romanzi Molo Express,
Prove tecniche di solitudine (Centro editoriale imperiese) e L’estate dopo Marengo (Philobiblion).
Suoi racconti sono apparsi su Maltese narrazioni e su Ombrone. Nel 2006 ha pubblicato con Sironi
Quattro giorni per non morire.
► Gli emigrati di W.G.Sebald, tradotto da Ada Vigliani e pubblicato da ADELPHI, racconta le
storie di quattro personaggi che in un modo o nell’altro sono legati allo stesso autore: Henry
Selwyn, brillante chirurgo e uomo di mondo, ritiratosi in tarda età nella torre di una casa della
campagna inglese dove Sebald affitta in gioventù un appartamento; Paul Bereyter, maestro
elementare del futuro scrittore in una scuola di paese; il prozio Ambros Adelwarth, cameriere negli
hotel di lusso e maggiordomo presso l'alta società; il pittore Max Ferber, compagno di lunghe
conversazioni serali a Manchester. Sebald conduce una scrupolosa inchiesta sui quattro,
accumulando documenti, diari, testimonianze, ricordi di amici, ritagli di giornali, fotografie,
cartoline. Ne ricava una ricostruzione precisa delle quattro vite, ma anche un’esplorazione sulla
propria con risultati non molto consolanti.
W.G.Sebald (1944-2001) da Adelphi ha pubblicato Austerlitz (2002), Vertigini (2003), Storia
naturale della distruzione (2004) e Il passeggiatore solitario (2006). Gli emigrati è apparso per la
prima volta nel 1992.
► La tredicesima storia di Diane Setterfield, proposto da MONDADORI, ha come protagonista
Margaret Lea, una giovane libraria antiquaria autrice di alcune biografie letterarie, che un giorno
riceve una lettera sorprendente contenente questa frase: «L’ora è giunta. Venga lunedì con il treno
delle quattro e mezzo. Manderò un macchina a prenderla alla stazione di Harrogate. Vida Winter».
La firmataria è un’anziana scrittrice di grande fama, che sembra intenzionata ad affidare a Margaret
la stesura della propria biografia ufficiale. La ragazza ha qualche dubbio nell’accettare l’invito,
sapendo del carattere scontroso della scrittrice, ma alla fine parte per la villa di campagna nello
Yorkshire e qui ogni timore si dissolve e anzi, mentre si dipana il racconto affascinante della vita
della Winter, nasce tra le due donne, pur così diverse, un’intensa amicizia.
Diane Setterfield, nata a Reading, vive nello Yorkshire con il marito. È una studiosa di letteratura
francese contemporanea. La tredicesima storia è il suo primo romanzo.
► Tenersi la mano nel sonno di Kevin Canty, in libreria per i tipi di MINIMUM FAX, con la
traduzione di Veronica Raimo e Fabio Severo e illustrazione di Riccardo Falcinelli, è una
raccolta di undici racconti che rovesciano l’immagine di quell’America minore, dimenticata dalle
cronache, che non è né metropoli né provincia, ma si spalma su spazi immensi ed è popolata da
gente anonima. Canty invece, in uno stile freddo ma ricco di tensione, racconta di situazioni comuni
che imprevedibilmente e inaspettatamente assumono forme singolari, drammatiche e a volte
violente.
► Il vento che accarezza l’erba di Ken Loach è un cofanetto con un libro e due DVD, dedicato
dall’editore FELTRINELLI al maestro del cinema, che questa volta racconta la storia di due fratelli
che combattono contro gli occupanti britannici nell’Irlanda degli Anni Venti, avviata a precipitare
nell’orrore della guerra civile. Il libro propone la sceneggiatura inedita del film; le ballate
tradizionali degli indipendentisti irlandesi, la cronologia descrittiva del conflitto anglo-irlandese, la
rassegna stampa internazionale. Il primo DVD contiene Il vento che accarezza l’erba, interpretato
da Cillian Murphy nel ruolo del medico Damien, che si unisce al fratello Teddy (Padraic
Delaney) e alle “Colonne volanti”, organizzando azioni terroristiche contro i soldati inglesi. Ma
quando la Gran Bretagna decide di avviare un negoziato, i due fratelli si trovano su posizioni
opposte, da una parte coloro che lo giudicano il miglior risultato possibile e dall’altra quelli che lo
bollano come un’operazione di facciata. Il secondo DVD, intitolato Carry on Ken, realizzato per il
settantesimo compleanno di Loach, racconta la carriera e la personalità del regista, da quando iniziò
come assistente alla regia alla ABC, a oggi, con filmati, contributi e interviste con colleghi e amici.
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► Il clan dei patrioti, che Christopher Reich pubblica con MONDADORI, è una specie di giallo
finanziario con protagonista Thomas Bolden, che da giovane irrequieto delle periferie di Chicago è
diventato un finanziere di successo. Un giorno cade nella trappola ordita da un’organizzazione
chiamata Club dei Patrioti: insegue due malviventi che hanno scippato la sua fidanzata e finisce al
centro di un interrogatorio di terzo grado da parte dei membri del club, tutti avvocati, banchieri e
finanzieri. Quando lui rifiuta di aderire al loro piano di oscure speculazioni e riesce a fuggire i
“patrioti” si rivelano pericolosi criminali che gli danno una caccia spietata.
Christopher Reich, laureato alla Georgetown University e all’University of Texas di Austin, ha
lavorato in un’importante banca di Ginevra prima di rientrare negli Stati Uniti e intraprendere la
carriera di scrittore. Il suo primo romanzo, Il conto cifrato (1999), è subito diventato un bestseller.
In seguito, sempre da Mondadori, ha pubblicato Il velocista (2000), L’affare Mercury (2003) e Il
banchiere del diavolo (2006).