Progetto natura. - Scuole Maestre Pie Rimini

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Progetto natura. - Scuole Maestre Pie Rimini
Mappa
del progetto
“ACCOGLIENZA”
Incontro
con solo i genitori
dei bambini nuovi
lettera
caccia al tesoro
nel giardino della
scuola
ricerca
delle regole/valori
prima fase
settembre
storia di….
“Il Bruco Verdino”
Incontro
con tutti i bambini
Schede di verifica
della storia
consegna schede
didattiche
dialogo e foto
ACCOGLIENZA
I primi giorni di scuola coincidono con i giorni dedicati all’accoglienza sia
dei bambini che ritornano a scuola, dopo la pausa estiva, sia dei bambini
nuovi iscritti che la frequentano per la prima volta.
È un tempo caratterizzato da esperienze e attività che propongono
l’obiettivo di favorire e/o facilitare la conoscenza reciproca tra
bambini,insegnanti e genitori, in un percorso di fiducia e condivisione, che
è il presupposto indispensabile per iniziare a percorrere insieme il
cammino scolastico.
Molteplici e svariate possono essere le proposte che vogliamo offrire ai
bambini durante il mese di settembre, saranno:
 Giochi e girotondi di conoscenza dei compagni;
 Giochi di movimento e di gruppo;
 Filastrocche e conte;
 Racconti e fiabe;
 Attività di routine.
I nostri obiettivi sono:
 Familiarizzazione dei bambini con il contesto ambientale scolastico;
 Familiarizzazione dei bambini con il corpo docenti e ausiliario.;
 Familiarizzazione dei bambini con i coetanei;
 Inserimento nel gruppo dei nuovi arrivati con quelli che già
frequentano;
 Prendere coscienza dell’appartenenza della sezione e al gruppo,
riconoscendo i simboli che li identificano;
 Orientarsi nel nuovo ambiente e muoversi con crescente
autonomia,utilizzando correttamente gli spazi ed i materiali a
disposizione, sia nell’aula che in giardino;
 Accettare progressivamente norme comportamentali relative
all’organizzazione sociale ad alcuni valori di riferimento.
1. “Accoglienza: la storia di……
VERDINO
C’era una volta un piccolo bruco solitario che passava tutto il giorno su
un albero a mangiare le foglie e non parlava con nessuno. Quando
arrivava la sera si stendeva su un ramo accogliente, guardava le stelle e
si sentiva molto solo. Sospirava e sperava di poter conoscere qualcuno
con cui parlare e ridere, con cui dividere a metà i suoi spuntini di
foglie. Aveva provato a chiacchierare con gli uccelli, ma loro volavano
alti nel cielo e non sentivano la sua sottile vocina.
Un giorno si svegliò e decise di scendere dall’albero, era stanco di
passare le sue giornate a mordicchiare foglie!
Piano piano strisciò sul tronco fino ad arrivare
alle radici del suo albero e da lì, con un
saltello, arrivò finalmente sul prato.
Subito vide due formiche che
trasportavano dei semini verso la loro casetta:
-Buongiorno formichine!- disse.
Le due formiche risposero:
-Buongiorno! Ma tu chi sei? Non ti abbiamo mai visto qui sul prato!
Il bruchetto non sapeva come si chiamava: nessuno gli aveva mai
chiesto il suo nome! Pensa che ti ripensa, ebbe un’illuminazione:
Verdino! Si, quello sarebbe stato il suo nome, suonava bene!
Volle dirlo alle formiche, ma loro, indaffarate,si erano già allontanate
ridendo di quello strano bruco che non sapeva come si chiamava!
Verdino riprese la sua passeggiata e incontrò un’ape ferma su un fiore:
- Buongiorno piccola ape! Ha un buon sapore quel fiorellino?
-Si, è ottimo, gustoso e profumato! Ma tu chi sei? Non ti ho visto mai
da queste parti!
- Io sono il bruco Verdino! – rispose il bruco, tutto felice perché era
finalmente riuscito a dire a qualcuno il suo nome.
Mentre il bruco parlava, l’ape vide un fiore gonfio di polline e volò via
per raggiungerlo, senza ascoltarlo.
Verdino era disperato, ora aveva scelto il suo nome, nessuno voleva
saperlo!
Mentre la prima lacrimuccia scendeva sulle
guanciotte, si posò vicino a lui una farfalla che gli
disse:
-Ehi, ciao! Anch’io un tempo somigliavo a te!
Verdino , stupito, chiese:
-Davvero? Ma io sono verde e grassottello, non ho le ali,
tu invece sei una splendida farfalla leggera e tutta colorata!
-La farfalla, sorridendo, gli disse:
-Dai tempo al tempo: vedrai che anche tu diventerai una splendida
farfalla! Non si cresce in un giorno solo! Come ti chiami, piccolo amico?
-Io sono Verdino!
-Piccolo Verdino, tornerò a trovarti ogni giorno e sono sicuro che un
mattino ti vedrò volare sopra i fiori!
-Va bene bella farfalla, ma tu come ti chiami?
-Mi chiamo Viv! A domani piccolo amico!
Da quel giorno Verdino ebbe un’ amica e non passo più tutto il tempo a
mangiare foglie: scendeva sul prato ad aspettarla per chiacchierare
con lei e vederla volare, certo che un giorno anche lui sarebbe
cresciuto per diventare una bella farfalla!
FASE ESECUTIVA
PER TUTTI I BAMBINI
I bambini arrivano a scuola, scoprono che c’è qualcosa di strano….
La lettera ci indica una caccia al tesoro che ci porterà ad esplorare il
nostro giardino in ogni suo angolo…….ecc.
MAPPA FINALE
Durante lo svolgersi delle attività e dei giochi documentiamo i passaggi
dei bambini con le foto che verranno poi affisse in un grande cartellone.
Questo servirà come mappa di osservazione finale nella quale i bambini
troveranno il riscontro del loro ingresso a scuola e quello delle attività
svolte.
Mappa
del progetto
“Il mio amico albero”
Prima fase
Ottobre/novembre
La storia di…
lettura
lavori in sezione
e di gruppo
ricerca
“L’albero vanitoso”
schede di verifica
della storia
consegna
schede didattiche
delle regole/valori
conversazione
guidata
foto
Progetto Educativo:
“Il mio amico albero”
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
Il mondo della natura con la sua ricchezza di manifestazioni affascina i
bambini, sollecita la loro curiosità e li stimola a porre domande e a
formulare ipotesi.
Fornisce inoltre l’occasione di compiere esperienze legate allo scorrere
del tempo e ai cambiamenti che esso produce nella realtà che li circonda.
La scelta di lavorare sugli alberi consente di utilizzare, valorizzando, il
giardino della scuola e l’ambiente naturale in cui sorge. Attraverso le
nostre proposte avvicineremo i bambini alla conoscenza dell’ambiente e,
nel contempo li inviteremo a rispettare ogni essere vivente e, con
gradualità a comportarsi correttamente nei confronti della natura. In
questo piacevole cammino saremo accompagnati dalla storia dell’ALBERO
VANITOSO che alla fine della storia ci fa capire l’importanza di essere
tutti amici e di far parte di una grande e bella famiglia che è la nostra
scuola.
Le proposte che vogliamo offrire ai bambini durante i mesi di ottobre e di
novembre, saranno:
 Giochi di movimento e di gruppo;
 Filastrocche e poesie;
 Racconti e fiabe;
 Attività di routine.
I nostri obiettivi sono:
 Prendere coscienza dell’ambiente che ci circonda;
 Assumere comportamenti di rispetto verso l’ambiente;
 Favorire nei bambini la crescita di mentalità ecologica;
 Sviluppare la capacità di ascolto.
2. “ Il mio amico albero” la storia di …
L’albero vanitoso
C’era una volta un albero molto giovane che viveva in un piccolo cortile di
una grande città. Era circondato da case alte e grigie.
Era primavera e il piccolo albero era molto felice. Ogni giorno gli spuntava
una nuova fogliolina e non permetteva a nessuno di avvicinarsi: aveva paura
di rovinarsi le foglie. Gli uccellini erano molto arrabbiati e anche i gatti
erano molto offesi.
Quando arrivò l’estate le foglie del piccolo albero vanitoso erano
diventate splendide!
Poi arrivò l’autunno con i suoi nuvoloni grigi e il piccolo albero vide una
cosa terribile: le sue belle foglie erano diventate tutte gialle. Poi si
seccarono e incominciarono a cadere. Il piccolo albero era disperato.
Per fortuna passava di lì Ada, la vecchia cornacchia: spiegò al piccolo
albero che le foglie sarebbero ritornate a primavera più belle di prima.
Allora lui fece una promessa e, quando tornò primavera, tutti gli uccellini
e i gatti del cortile furono invitati a una grande festa sui rami dell’albero..
FASE ESECUTIVA
Per tutti i bambini
Nelle varie sezioni ogni insegnante proporrà, adeguata all’età che avrà di
fronte, la storia dell’albero e consegnerà lavori di gruppo e schede
didattiche.
Mappa di osservazione finale
Durante lo svolgersi delle attività, documentiamo le attività fatte e le
realizzazioni ultimate attraverso fotografie. I lavori finiti uniti alle foto
riguardanti le attività vengono raccolti in un libro di fine anno che verrà
consegnato alle famiglie quando l’anno scolastico in corso sarà terminato.
Mappa
del progetto
“UN PAESE PULITO”
Prima fase
gennaio/febbraio/ marzo
lettura
lavori in sezione
e di gruppo
ricerca
delle regole/valori
la storia di…
“Un paese pulito”
schede di verifica
della storia
consegna
schede didattiche
conversazione
guidata
foto
Progetto educativo:
“Un paese pulito”
L’educazione ambientale nella scuola dell’infanzia è molto importante noi la
effettuiamo
attraverso
l’esplorazione,
l’osservazione
e
la
sperimentazione. I bambini possono non solo conoscere e comprendere ma
hanno la possibilità di “guardare sempre meglio il mondo che li circonda”,
di confrontare le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli
altri bambini.
Questo progetto aiuta i bambini ad intuire e a cogliere, la necessità di
attivare azioni e comportamenti ecologici che passano naturalmente
dall’aver cura di animali e di piante, all’attuare comportamenti di risparmio
energetico, alla raccolta differenziata, al riuso e al riciclo….
Le proposte che vogliamo offrire ai bambini durante i mesi di gennaio,
febbraio e marzo, sono:
 Giochi di movimento e di gruppo;
 Filastrocche e poesie;
 Racconti e fiabe;
 Attività di routine.
I nostri obiettivi sono:
 Acquisizione di valori;
 Attivare comportamenti ecologici;
 Sperimentare la raccolta differenziata;
 Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi;
 Il senso di collettività e responsabilità nei confronti del mondo in
cui viviamo.
6. Un paese pulito la storia di….
Un paese pulito
Pom e Tina erano i soprannomi di due bambini davvero birichini e non solo, erano anche
molto curiosi.
Pom amava giocare all’aperto, arrampicarsi sugli alberi, correre dietro le farfalle per
acchiapparle; mentre Tina raccoglieva le margherite appena sbocciate per farne
collane di fiori da regalare. Passavano interi pomeriggi distesi sui prati a guardare le
nuvole muoversi al vento.
Tina portava sempre la merenda per entrambi, un panino con prosciutto a testa e un
succo di frutta.
Pom era il solito malandrino, gettava la carta del panino a terra, e con il succo di
frutta ci giocava come se fosse un pallone, prima lo calciava poi quando si stancava lo
lasciava lì, dove s’era infilato.
A Tina non piaceva questo comportamento, ma non aveva il coraggio di dirgli di
raccogliere la carta, perché aveva paura che lui la prendesse in giro: così a volte
capitava che anche Tina per sembrare forte come lui, gettava le cartacce a terra.
Un giorno dopo aver fatto merenda, i due amici si distesero sull’erba a guardare il
cielo quando videro una grossa ape volare sopra le loro teste, spaventati iniziarono a
correre ma la grossa ape li raggiunse e li punse sul braccio.
Quando riaprirono gli occhi si ritrovarono sullo stesso prato, ma c’era qualcosa di
molto diverso.
Il cielo era grigio, le nuvole erano grandi e scure, l’erba era quasi tutta secca, molti
alberi erano stati tagliati e nell’aria si sentiva un certo odore cattivo.
Al posto delle verdi colline che circondavano il loro prato ora si vedevano montagne di
rifiuti puzzolenti.
-Ecco da dove viene questo odore!- disse Pom.
-Ma questa non è casa nostra!- ribatté Tina.
- Ed invece questa è propria casa vostra!- esordì una voce.
I due bambini si girarono e la grossa ape che li aveva punti si trovava ora appoggiata
su un grosso fungo marrone. Non era più forte e grossa come quando li aveva punti,
adesso sembrava vecchia e le ali erano piegate come se non potessero più volare.
-Ma tu sei quella grossa ape che ci ha punto! Ma come sei ridotta? - disse Pom – E poi
che cosa dici? Questa non è casa nostra! Qui l’aria puzza, ci sono cartacce ovunque, il
cielo è grigio e pieno di nuvoloni, e poi tutta quella immondizia… non si riesce più a
vedere il mare!
-Bhe! Riguardo a questo è meglio che non si veda, infatti il mare è diventato tutto
marrone, molti pesci sono morti, e l’acqua ormai è talmente inquinata che ha perso
perfino il suo odore salino – aggiunse l’ape.
Tina a quella parole si mise a piangere, chiedendo di voler ritornare a casa sua dove il
cielo è blu, i prati verdi e pieni di fiori profumati e dove il mare è pieno di pesci e
profuma ancora.
-Vedete bambini, questo è quello che è successo, perché voi avete gettato le carte a
terra e le avete lasciate lì, perché giocavate con tanto sapone e non pensavate che il
sapone finiva nel mare ed avrebbe ucciso tutti i pesci.
Avete lasciato che la plastica, le lattine, le pile e il vetro fossero messe insieme a
tutti i rifiuti. Non vi siete preoccupati di riciclare per non sprecare e per mantenere il
vostro bel mondo pulito e profumato. Vi siete preoccupati di fare il bagnetto e di
tenere pulito il vostro corpo, ma non vi siete preoccupati di tenere pulita la natura che
vi dava belle cose, ed ora purtroppo è morta.
Pom e Tina si misero a piangere – Che cosa possiamo fare? – disse Pom tra un
singhiozzo e un altro.
-Dovete pensare sempre a quanto è bella la natura e quanto è importante per voi, per
questo dovete fare in modo di riciclare le materie importanti come la carta, per non
tagliare gli alberi, la plastica per evitare che finisca in acqua e faccia soffocare i
pesci, il vetro, le lattine e le pile, in modo che possiate riutilizzarli e, non creare così
quelle montagne di rifiuti che uccidono le piante e gli animali a voi così cari.
Appena l’ape finì di parlare Pom e Tina sentirono dapprima un fischio debole in
lontananza, poi piano piano il fischio diventare più forte fino a quando… si svegliarono.
Il cielo era blu, il prato era verde con le margherite, da lontano si vedeva il mare
verde-azurro, il bosco era pieno di alberi e gli uccellini cinguettavano.
La grossa scorpacciata che avevano fatto per merenda li aveva fatti cadere in un
sonno profondo. Pom e Tina non credevano ai loro occhi, erano di nuovo a casa, nel loro
Paese pulito; eppure quella grossa ape, quel posto puzzolente e pieno di rifiuti
sembravano così veri! All’improvviso Pom si accorse che aveva uno strano dolore al
braccio, scostò la manica e proprio lì c’era la puntura di un’ape, anche Pina si guardò ed
anche lei aveva la stessa puntura. Avevano sognato, oppure la grossa ape aveva
permesso loro di vedere quello che sarebbe successo se avessero continuato a
comportarsi male nei confronti della natura? La verità non la sapremo mai, ma quello
che conta è che Pom e Tina da quel giorno non si preoccuparono solo di fare un
bagnetto, ma anche di tenere pulita la natura che li circonda. Fanno la raccolta
differenziata della carta, del vetro, della plastica, delle pile e delle lattine; senza
contare che non è poi così faticoso o noioso se la si fa pensando a quanto è bello e
profumato il mare, a come è azzurro il cielo o come verde il prato, a quanti pesci sono
nel mare e , a come bello avere un mondo pulito.
FASE ESECUTIVA
Per tutti i bambini
Nelle varie sezioni ogni insegnante proporrà adeguata all’età che avrà di
fronte la storia “Un paese pulito” e consegnerà lavori di gruppo e schede
didattiche.
Mappa di osservazione finale
Durante lo svolgersi delle attività, documentiamo le attività fatte e le
realizzazioni ultimate attraverso fotografie. I lavori finiti uniti alle foto
riguardanti le attività vengono raccolti in un libro di fine anno che verrà
consegnato alle famiglie quando l’anno scolastico in corso sarà terminato.