Coordinamento Nazionale FLP

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Coordinamento Nazionale FLP
Coordinamento Nazionale FLP-Interno
Ministero dell'Interno - Palazzo Viminale - Palazzina F, 1° piano, stanza n. 50 - 00184 Roma Tel. 06.46547989 fax 06.46547954
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NOTIZIARIO FLP-Interno n. 5 - 14 gennaio 2016
MOBILITÀ: LA FLP DENUNCIA
• FENOMENI DI “MALAGESTIONE” DELLE RISORSE
•
UMANE NELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE,
E DISPARITÀ DI TRATTAMENTO TRA MISSIONARI
E TITOLARI DI LEGGE 104/92.
Con una nuova lettera (del 14 gennaio 2016) la FLP ha segnalato al prefetto Sgaraglia
(Vicecapo Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse
StrumentalieFinanziarie), cheattualmentehaanchelaresponsabilitàdellaDirezioneCentrale
del Personale, l’ingiustificabile disparità di trattamento che avviene nella nostra
Amministrazione tra alcuni beneficiari di missioni reiterate o concesse “fino a cessate
esigenze”(chedifattosiconfiguranocomeveriepropritrasferimentidipersonale)ealcuni
titolaridilegge104/92cheversanonellemedesimecondizionioggettivedeimissionarima
nonpossonoesseretrasferiti.
LasituazionerappresentataautorizzaapensarechenellanostraAmministrazionevisiauna
“malagestionedellerisorseumane”accompagnatadaunacarenzaditrasparenza.
Inattesadellariunionedeltavolocontrattualenazionalesullamobilitàinterna,chedovrebbe
tenersi entro il mese di gennaio 2016 la scrivente O.S. ha invitato i vertici
dell’Amministrazione a ritirare (o rivedere) la circolare del 5 agosto 2015 che disciplina i
trasferimenti ex lege 104/92 e a voler ricondurre la materia della mobilità interna del
personaleallapienalegittimità,assicurandoilrispettodeiprincipidiimparzialitàediparitàdi
trattamentopertuttiidipendentidicodestaAmministrazione.
Persapernedipiùviinvitiamoaleggereconattenzionelaletteraallegata.
A cura del Coordinamento FLP-Interno
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Segreteria Nazionale
!
Roma, 14 gennaio 2016
Al Vicecapo Dipartimento per le
Politiche del Personale
dell’Amministrazione Civile e per le
Risorse Strumentali e Finanziarie del
Ministero dell’Interno
Prefetto Claudio Sgaraglia
Al Capo dell'Ufficio Relazioni Sindacali
del Ministero dell'Interno
Viceprefetto Vincenza Filippi
e, p.c. Al Capo Dipartimento per le Politiche
del Personale dell’Amministrazione
Civile e per le Risorse Strumentali e
Finanziarie del Ministero dell’Interno
Prefetto Luigi Varratta
Oggetto: Segnalazione disparità di trattamento tra beneficiari di missioni reiterate e titolari
di legge 104/92 - Richiesta di intervento.
La scrivente O.S., facendo seguito alla propria precedente lettera inviata in data 12
gennaio u.s., segnala ora alla attenzione dei destinatari in indirizzo la ingiustificabile
disparità di trattamento che avviene in codesta Amministrazione tra alcuni beneficiari di
missioni reiterate o concesse “fino a cessate esigenze” (che di fatto si configurano come
veri e propri trasferimenti di personale) e l’impossibilità di trasferimento, per alcune
persone che versano nelle medesime condizioni oggettive dei missionari, ma che sono
titolari di legge 104/92.
Per quanto riguarda la stragrande maggioranza delle missioni attualmente in atto
nella nostra Amministrazione (“missioni reiterate” o concesse “fino a cessate
esigenze”), da una semplice analisi dei dati (raffronto tra piante organiche e
copertura degli organici negli uffici di entrata e di approdo dei missionari) ci si rende
conto che esse non potrebbero essere disposte qualora si tenesse conto dei paletti
imposti dalla circolare trasmessa il 5 agosto 2015 e riguardante i trasferimenti
disposti ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, la quale prevede che il
trasferimento possa avvenire solo:
1) se nella provincia in cui si trova l’ufficio di approdo sussiste la necessaria
vacanza di posto nell'organico per quel profilo professionale;
2) se nell’ufficio di uscita, al netto del trasferimento ex lege 104/92, non si viene a
creare una scopertura di organico, nel profilo professionale interessato e
nell’organico globale dell’ufficio, che va al di sotto di alcune percentuali
prefissate.
Ebbene, la stragrande maggioranza delle missioni (che durano da anni)
attualmente in atto nella nostra Amministrazione, sono state concesse:
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1. senza che nella provincia in cui si trova l’ufficio di approdo (o nello stesso ufficio
di approdo) del missionario sussista la necessaria vacanza di posto
nell'organico per quel profilo professionale;
2. determinando, nell’ufficio di uscita, una scopertura di organico, nel profilo
professionale interessato e nell’organico globale dell’ufficio, che va al di sotto
delle percentuali imposte, dalla circolare del 5 agosto 2015 per i trasferimenti ex
lege 104/92.
Per fare un esempio concreto (e ne potremo fare decine e forse centinaia):
- alla signora ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁ (nostra iscritta), Funzionario assistente sociale, che presta
servizio presso la Prefettura/UTG di ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁ ed è titolare di legge 104/92, viene
negato il trasferimento presso la Prefettura/UTG di ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁, dove sussiste
(nell’ufficio e nell’organico provinciale) la necessaria vacanza di posto nell'organico
per il suo profilo professionale, in quanto con il suo trasferimento si verrebbe a
creare, nell’ufficio di uscita, una scopertura di organico nel profilo professionale che
va al di sotto delle percentuali prefissate dalla circolare del 5 agosto 2015.
- di contro, alla signora ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁, anch’essa Funzionario assistente sociale, che
presta servizio presso la Prefettura/UTG di ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁ e che non è titolare di legge
104/92, è stata invece concessa (in modo reiterato) una missione presso un
ufficio della nostra Amministrazione ubicato nella Provincia di Roma, dove non
sussiste (né in quell’ufficio e né nell’organico provinciale) la necessaria vacanza
di posto nell'organico per il suo profilo professionale.
Inoltre, la concessione di tale missione ha determinato nell’ufficio nel quale la
signora ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁ era assegnata, una scopertura di organico nel profilo
professionale che la stessa ricopre, che va al di sotto delle percentuali prefissate,
dalla circolare del 5 agosto 2015.
La situazione appare ancora meno giustificabile e autorizza a pensare che nella
nostra Amministrazione vi sia una “malagestione delle risorse umane” se si considera
(come risulta da comunicazioni ricevute a suo tempo dalla Direzione Centrale delle
Risorse Umane) che in servizio nella Capitale ci sono alcuni Funzionari assistenti
sociali che da diversi anni sono assegnati a mansioni diverse da quelle del proprio
profilo, mentre altri Funzionari assistenti sociali (oltre alla signora ⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁⦁) sono stati
mandati in missione li, sguarnendo sedi del nord che si trovano in situazioni di
allarmante sotto organico, sia in quel profilo professionale che nell’organico globale
dell’ufficio.
Bisogna inoltre considerare alcuni fattori di importanza non secondaria:
• nella concessione delle missioni al personale si tiene conto unicamente dei pareri
espressi dai capi degli uffici interessati, i quali risultano essere altamente
discrezionali poiché prescindono dalla situazione di copertura dell’organico
dell’ufficio di uscita, non sono accompagnati dalle ragioni che rendono prevalente
l’interesse organizzativo dell’Amministrazione ad utilizzare il missionario in un’altra
sede lavorativa piuttosto che nella sede alla quale risulta assegnato e non viene
fornita, di volta in volta, un’idonea dimostrazione dell’esistenza di ragioni di servizio
che giustifichino la missione;
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• il protrarsi di queste missioni per un tempo eccessivo (talvolta esse superano
abbondantemente il decennio e in alcuni casi hanno accompagnato il missionario
fino all’età pensionabile) autorizza a pensare che esse vengano usate
dall’Amministrazione per mascherare dei trasferimenti (che si è deciso di non fare
o che, con le regolamentazione che l’Amministrazione si è data in materia, non
sarebbe possibile effettuare), tenendo in alcuni casi il missionario (che per
continuare a fruire della missione ha periodicamente bisogno del rinnovo del
parare favorevole) in uno stato di soggezione psicologica continua nei confronti dei
propri superiori gerarchici e dei propri colleghi;
• il parere favorevole, che sta alla base della concessione delle missioni, si presta
inoltre ad essere quasi “estorto” mediante pressioni di tipo politico, sindacale,
parrocchiale ecc… esercitate sui responsabili degli uffici interessati da coloro che,
a vario titolo, sponsorizzano i missionari;
• quando la scrivente O.S., nel corso dell’anno 2015, chiese all’allora Direttore
Centrale del Personale, prefetto Laura Lega, di fornire i dati relativi alle missioni
ed ai missionari, la stessa rispose (con nota O.M. 24105/C - 1249 del 20 maggio
2015) che: “non accettava controlli generalizzati sull’operato della Pubblica
Amministrazione” (ovvero suo… e noi possiamo immaginare il perché)… e
che “le linee guida in materia di trattamento dei dati personali di lavoratori per
finalità di gestione dei rapporti di lavoro in ambito pubblico adottate dal Garante
per la protezione dei dati personali… chiarivano che, ad esclusione dei casi in
cui il contratto collettivo applicabile prevedeva espressamente che l’informazione
sindacale avesse ad oggetto anche dati nominativi del personale per verificare la
corretta attuazione di taluni atti organizzativi, l’Amministrazione può fornire alle
organizzazioni sindacali dati numerici o aggregati e non anche quelli riferibili ad
uno o più lavoratori individuali”. A tal proposito si fa presente che:
1. non furono forniti neppure i dati che avrebbero consentito di verificare la
corretta attuazione di taluni atti organizzativi;
2. trattandosi di “mobilità del personale”, i nominativi dovevano invece essere
forniti così come normalmente avviene per i trasferimenti, per le
assegnazioni di personale a diversi uffici della medesima struttura o alle
Commissioni Territoriali per il diritto di asilo (che ci è stato sempre assicurato
che hanno carattere di temporaneità).
Ovviamente la finalità dell’intervento della scrivente O.S. non è comunque quella di
arrecare danno ai colleghi in difficoltà che fruiscono delle missioni.
L’auspicio è quindi quello di trovare, in tempi accettabili e attraverso un proficuo
confronto con l’Amministrazione, soluzioni che permettano di venire incontro alle
aspettative e alle esigenze di un maggior numero possibile di lavoratori, garantendo
però quelli che sono i diritti prevalenti dei titolari di legge 104/92.
É però altrettanto ovvio che l’attuale sistema delle missioni non smetterà di essere
da noi attenzionato nel modo dovuto, fintanto che non verrà ritirata (o rivista) la
circolare del 5 agosto 2015 in materia di trasferimenti ex lege 104 e fino a quando non si darà il via anche ad un accettabile processo di Coordinamento Nazionale FLP-Interno pag. 4!
mobilità ordinaria, facendola diventare numericamente prevalente rispetto al
numero di missioni concesse.
In attesa di conoscere l’orientamento dell’Amministrazione, fino alla riunione del
tavolo contrattuale nazionale sulla materia della mobilità interna, che dovrebbe
tenersi entro il mese di gennaio 2016, la scrivente O.S. sospenderà la segnalazione
di richiesta di verifica su missioni e/o trasferimenti di singoli dipendenti,
augurandosi che i destinatari in indirizzo decidano di impegnarsi a ritirare (o
rivedere) la circolare del 5 agosto 2015 e a voler ricondurre la materia della mobilità
interna del personale, e in particolar modo quella tutelata dalla legge 104/92, alla
piena legittimità, assicurando il rispetto dei principi di imparzialità e di parità di
trattamento per tutti i dipendenti di codesta Amministrazione.
Nel porgere distinti saluti, si ribadisce che la scrivente O.S. sta agendo anche in
nome e per conto di alcuni propri iscritti direttamente interessati alle vicende sopra
riportate e danneggiati dalle possibili “disparità di trattamento” di cui sono stati oggetto.
Il Coordinatore Generale FLP-Interno
Dario Montalbetti