Psicosi Sars: dilaga la paura dello straniero E` una mattina

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Psicosi Sars: dilaga la paura dello straniero E` una mattina
Psicosi Sars: dilaga la paura dello straniero
E' una mattina qualunque e il vagone della metropolitana e come al solito pieno di persone che,
ciascuna a suo modo, cercano di ingannare il tempo e il disagio del viaggio: tre ragazzine
chiacchierano e ridono ; una donna anziana, che ha trovato posto a sedere, si è appisolata; fra i tanti in
piedi c'è perfino un uomo che legge un libro.
Poi c'è una giovane donna asiatica, piccola di statura, che in modo insistente tossisce. Il rumore è
coperto dal frastuono della metro, ma quando lo si sente di nuovo, durante una fermata, la gente che le
sta intorno comincia a spostarsi, non in modo plateale, ma con piccoli movimenti, l'uomo che legge lo
fa senza staccare gli occhi dal suo libro. La donna continua a essere scossa da una tosse secca e,
nonostante l'affollamento del vagone, le si è fatto il vuoto attorno. Il suo aspetto dice che è un'orientale,
ma gli altri passeggeri non saprebbero dire se sia cinese o coreana o vietnamita. Indossa semplici abiti
di taglio europeo e potrebbe essere una delle tante immigrate di colore che da anni vivono e lavorano
qui; oppure potrebbe essere appena scesa da un aereo. E' una donna piccola, che non farebbe paura a
nessuno, ma oggi la tosse e il colore della pelle la rendono un persona ggio temibile, capace di far
indietreggiare tutti.
La donna scende e si riempie in fretta il vuoto che le stava attorno. Ma una diffusa inquietudine si
comincia ad avvertire, più forte in una grande città, che ospita un aeroporto internaziona le e
normalmente è affollata di gente di ogni razza e paese. [...]
"La Cina è vicina", recitava uno slogan di molti anni fa, ma mai come oggi viene da augurarsi il
contrario. Il virus della polmonite atipica pare abbia gia trasformato Pechino in una città fantasma con
scuole e locali pubblici chiusi. Qui da noi, solo i ristoranti cinesi cominciano a essere disertati, mentre
esperti e ministri assicurano di avere tutto sotto controllo. [...]
Ma davanti alla minaccia di un virus che viene da un altro continente e che si combatte alle frontiere,
un altro rischio deve preoccuparci ed è quello della xenofobia, di vedere potenziali pericoli in persone
innocue, come la donna orientale della metropolitana; come se non ci fossero già abbastanza motivi e
pretesti per avere paura dello straniero, del diverso da noi, e per rendergli la vita ancora più difficile.
(da A. Tamburini, «Il Mattino», 29/04/03)
ESERCIZI
1) Riassumi il testo in circa 15 righe di scrittura media, usando il più possibile parole ed espressioni
tue.
2) Immagina di essere la donna orientale di cui si parIa nel testo e di scrivere una pagina di diario,
nella quale lei racconta ed esprime il suo punto di vista sul fatto accaduto nella metropolitana. (circa 15
righe di scrittura media)
3) Esprimi le tue opinioni personali, partendo, se possibile, anche dalla tua esperienza concreta sulle
tematiche affrontate nell'articolo, soffermandoti anche sul rischio evidenziato nell'ultimo paragrafo del
testo. (circa 30 righe di scrittura media)