Come sostituire l`AVS facoltativa che è stata
Transcript
Come sostituire l`AVS facoltativa che è stata
Anno 38 / N. 6 giugno 2007 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it «In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto» Pagina 2 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 7 Assicurazioni sociali Presenze svizzere in Veneto Assemblea a Varese «Primo piano» Pagina 3 Pagina 4 Pagina 6 Pagina 8 Precisazione sull’agente promotore finanziario Bologna e Firenze sul tema dell’acqua La battaglia per il Centro Svizzero L’Operazione Sunrise a Voghera Un bell’incontro allietato dalla visita di magnifici paesaggi e di opere gigantesche in Sicilia «Come sostituire l’AVS facoltativa che è stata soppressa?» tema del Congresso del Collegamento svizzero a Trapani L’Hotel Baia dei Mulini a Trapani ha ospitato il 69esimo Congresso del Collegamento Svizzero in Italia. I lavori del sabato pomeriggio sono stati seguiti da quasi duecento persone interessate all’argomento principale del Congresso. Si trattava infatti di proporre un esame delle possibilità di sostituire l’AVS facoltativa che, come noto, dal 1. aprile 2001 ha subito diversi cambiamenti. Un secondo argomento proposto al Congresso era una digressione storico-naturalistica sulla Sicilia. Ha aperto il Congresso il presidente Robert Engeler, salutando i presenti, accompagnato dalla presidente del Circolo ospitante Ruth Von Gunten. L’AVS facoltativa Robert Engeler si è in particolare occupato di spiegare che cosa rimane dei contributi AVS versati finora, chi dovrebbe assicurarsi ora e in che modo. Engeler ha dapprima spiegato che cosa è cambiato dal 1. aprile 2001. In particolare non è più possibile iscriversi all’AVS facoltativa (riservata come noto agli Svizzeri residenti all’estero) nei paesi che fanno parte della CE. Chi è già iscritto poteva in ogni caso contribuire fino al 31 marzo 2007. Chi aveva compiuto 50 anni entro il 31.3.2001 può continuare a contribuire fino all’età del pensionamento. L’argomento ha ovviamente suscitato parecchie domande volte a sapere l’ammontare minimo e massimo dell’AVS, dove rimangono i premi versati, come si possono trasferire in Italia, a quali tasse sono soggetti, quali deduzioni sono consentite e a chi rivolgersi in Italia. Di questi argomenti, ai quali Engeler ha dato una risposta sintetica, si parla spesso e si parlerà ancora nella rubrica “Assicurazioni sociali” della Gazzetta Svizzera. Le proposte Soliswiss La signora Florangela Marasciulo ha presentato nei dettagli le proposte di Soliswiss per sostituire l’AVS. La relatrice ha iniziato con una panoramica dei regimi previdenziali in Svizzera e in Italia, citando poi le proposte di Soliswiss, con partenariato svizzero, sia nel settore bancario, sia nel settore assicurativo, oppure con partenariato italiano tramite un Fondo pensione aperto. La relatrice ha poi presentato l’attività di Soliswiss, che è diventata una società anonima, filiale del Fondo di solidarietà per gli Svizzeri all’estero, che si occupa di inter- lavorarono in Sicilia si incontrano spesso opere dei Gagini da Bissone, provenienti quindi nel Cinquecento da quello che sarà il canton Ticino. L’oratore si è soffermato anche sulla divisione, constatabile in parte ancora oggi, della Sicilia orientale da quella occidentale, dominate dagli influssi l’una da Siracusa e l’altra da Cartagine. Soltanto l’occupazione romana riuscì a riunificare le due Sicilie. Le molte illustrazioni presentate dall’oratore hanno reso oltremodo interessante questa esposizione. Il presidente Robert Engeler, con la presidente del Circolo Svizzero di Palermo e Sicilia Occidentale Ruth Von Gunten, aprono i lavori del Congresso. A sinistra la seconda relatrice sul tema congressuale, Florangela Marasciulo di Soliswiss. Un folto gruppo di partecipanti segue i lavori con molta attenzione. mediazione sia assicurativa, sia bancaria. Scopo della sua attività è quello di offrire sicurezza, flessibilità, strategie dinamiche, di ricercare vantaggi fiscali, successoriali e in caso di fallimento. Il Consiglio federale approva le decisioni dell’assemblea generale e delega due rappresentanti nel comitato con diritto di veto all’interno dell’Ufficio. Delle presentazioni di Robert Engeler e della signara Marasciulo riferiremo ampiamente nel numero di luglio di «Gazzetta Svizzera». Il gruppo degli escursionisti è molto interessato alla visita del Tenpio di Segesta. Storia della Sicilia in immagini La seconda parte del Congresso è stata dedicata a una brillante esposizione tenuta dall’archeologo Pierfrancesco Vecchio, che ha sostituito il fotografo G. Mineo, basandosi sulle sue fotografie per presentare la storia antichissima della Sicilia, a partire dai primi naviganti che ne raggiungessero le coste, già tra il decimo e l’ottavo secolo avanti Cristo. Sono state trovate grandi anfore trasportate da queste navi. Le prime notizie scritte sulla Sicilia vanno attribuite ad Omero che descrisse i viaggi di Ulisse. È qui che l’eroe greco incontrò i Ciclopi per cui descrive la Sicilia come un luogo inospitale, popolato da gente violenta e senza leggi, che però diventa un luogo meraviglioso, dove tutto spunta senza arare, né seminare, e tutto nasce grazie alla pioggia che Zeus le regala. La Sicilia diventa quindi anche un luogo da conquistare in modo abbastanza facile. Da qui il succedersi di molte colonizzazioni, a cominciare dai Greci che sostituiscono gli Elemi e si accordano con i Fenici, ma poi si combattono anche fra di loro, come testimonia la distruzione di Mozia da parte dei Greci e di Siracusa. Durante tutte le epoche storiche, si succedettero parecchie popolazioni, dai Cartaginesi ai Normanni, agli Arabi, agli Spagnoli, che la ritennero un importante granaio e quindi fonte di ricchezza. Ma anche più tardi la Sicilia attirò sempre grandi viaggiatori, che si meravigliarono di questo accavallarsi di civiltà, di cui restano moltissime testimonianze. Tra gli artisti che Il banchetto Come vuole la tradizione i partecipanti si sono poi ritrovati la sera per l’aperitivo e il banchetto nel ristorante dell’albergo. Ospiti d’onore della serata erano il prefetto e il questore di Trapani, oltre all’ambasciatore di Svizzera a Roma Bruno Spinner. Il prefetto di Trapani si è rivolto agli Svizzeri ricordando i numerosi rapporti fra la Svizzera e la Sicilia, ricordando anche che il colore rosso delle camicie dei Mille, con i quali Garibaldi sbarcò a Marsala per avviare la liberazione dell’Italia dai Borboni, era dovuto alla confezione fatta da una ditta di famiglia svizzera di Napoli. Il prefetto ha anche ricordato l’emigrazione svizzera, in particolare dei pasticcieri, nonché la susseguente emigrazione dei Siciliani verso la Svizzera, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. L’ambasciatore Bruno Spinner ha ringraziato gli organizzatori del Congresso e anche tutti colo che contribuiscono a dar maggior risalto alla Svizzera in Italia. Ha citato alcuni cambiamenti della rete consolare, ricordando in particolare la conferenza consolare che quest’anno è stata dedicata alla gestione delle crisi. Si è poi diffuso brevemente sui rapporti fra Svizzera e Italia, ritenendoli buoni e in costante progresso nei settori che concernono la libera circolazione delle persone. Al termine anche il presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero Georg Stucky si è rivolto ai presenti ricordando loro l’importanza delle elezioni federali che avranno luogo il prossimo autunno e per Grande successo della vendita dei foulards previsti per il Congresso. le quali è importante sottolineare anche la presenza degli Svizzeri all’estero. Ha quindi invitato al Congresso degli Svizzeri all’estero di Ginevra che si terrà dal 17 al 19 agosto con il motto “Solidali e impegnati: gli Svizzeri e l’azione umanitaria”. Segesta e Erice Come di solito l’incontro si è concluso la domenica mattina con due interessanti escursioni: dapprima al tempio greco di Segesta e in seguito al villaggio fortificato medievale di Erice. Il pranzo in comune ha degnamente chiuso la manifestazione, al termine della quale sono stati espressi sentiti ringraziamenti al Circolo svizzero di Palermo e Sicilia occidentale, in particolare alla sua presidente Ruth Von Gunten, per il grande impegno profuso e per la perfetta riuscita dell’incontro, invitando tutti a ritrovarsi l’anno prossimo al congresso previsto a Milano. i.b. Ricordiamo che le foto del Congresso potranno essere scaricate, a partire dal mese di giugno, dal sito www.societasvizzera.it Calmy-Rey la vuole, ma i responsabili l’hanno annullata È in pericolo la Festa del 1º agosto al Rütli Le speculazioni sulla Festa nazionale del primo agosto al Rütli sono finite. La Commissione responsabile delle celebrazioni sul praticello urano ha definitivamente deciso che quest'anno non vi sarà alcuna cerimonia per il Natale della patria. La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey intende comunque recarsi sul posto. Secondo la Commissione ci sono troppi ostacoli da sormontare. Anche Lucerna ha annunciato che non permetterà l'accesso sul suo territorio ai battelli per il trasporto dei visitatori al praticello. Le condizioni poste dal Cantone e dalla Città non sono infatti soddisfatte. Brunnen, Fluelen e i cantoni di Svitto, Uri e Nidvaldo avevano negato negli scorsi mesi le proprie vie d'accesso pur auspicando il regolare svolgimento della festa nazionale. II portavoce della Commissione ha comunque detto che l’anno prossimo si spera di organizzare di nuovo una cerimonia sul Rütli. L’annullamento della manifestazione non risolve però tutti i problemi. I neonazisti (che avevano promesso manifestazioni contro le autorità federali) hanno infatti già annunciato che intendono recarsi in loco ad ogni costo. Nel frattempo, la Presidente del Nazionale Christine Egerszegi ha deplorato che la Commissione si sia vista costretta ad annullare la festa nazionale sul praticello, essenzialmente per motivi di sicurezza. La prima cittadina del Paese aveva previsto di recarvisi e di prendere la parola a fianco di Micheline Calmy-Rey, presidente della Confederazione. 2 N. 6 giugno 2007 Non è necessario continuare a versare contributi a una cassa malati svizzera /AI AVS zioni cura Assi ciali so bert di Ro r le Enge Ancora sui contributi sanitari non dovuti dai pensionati svizzeri Sehr geehrter Herr Engeler An allererster Stelle möchte ich Ihnen für diesen überaus wertvollen Beitrag danken. Für mich beinhaltet er Freude und Frust im selben Masse. Grund: Ich bin IV-Bezüger, bezahle aber seit mehreren Jahren fleissig die Beiträge zugunsten der Mutua an eine Schweizer Krankenkasse. Dies auf damaliges Geheiss der Polizia di Stato, welche mir (und meiner Frau) nur aufgrund dieses Nachweises die Aufenthaltsbewilligung erneuerte. Ebenso fleissig trug ich die Deckungsgarantie zur lokalen ASL, in meinem Fall L. Eines Tages im vergangenen Jahr sagte uns die Verantwortliche Signora C., dass sich etwas geändert hätte, sie würde sich informieren. Heute nun brachte ich Ihr die Kopie des Artikels. Sie konnte die Aussagen nur bestätigen und empfahl uns, sofort die Zahlungen an die Schweizer Krankenkasse einzustellen. Wir hätten beide, also auch meine Frau, die volle medizinische Assistenz wie italienische Staatsbürger, und zwar kostenlos. Darüber hinaus wies sie darauf hin, dass die Schweize- rische Krankenkasse wohl nie zur Kasse gebeten worden war. Diese Vermutung wird mir noch bestätigt durch die Tatsache, dass alle Bestätigungen der KK noch in der persönlichen Aktenmappe lagen (!!!). Wenn ich so über den Daumen mal nachrechne, komme ich auf den runden Betrag von CHF 35’000! Ich werde mich an die Krankenkasse wenden und nachfragen, ob ihrerseits Zahlungen an den Italienischen Staat geleistet wurden. Meiner Meinung nach sollte die Sache genau geprüft werden. Möglicherweise sind noch sehr viele weitere Personen betroffen. In diesem Falle empfiehlt sich wohl ein organisierter Auftritt. Wir erhalten in den nächsten Tagen die Tessera Europea zugestellt. Genau so, wie das in der Gazzetta beschrieben ist. Halleluja!! Nochmals ganz herzlichen Dank für die wichtigen Infos und tanti cari saluti. U.S. Antwort Lieber Leser Es hat mich gefreut, dass die Gazzetta PER RAGAZZI E RAGAZZE DAI 16 AI 25 ANNI WORKSHOP 2007 SOLIDALI E IMPEGNATI: Una settimana di informazioni, visite ed incontri presso università, sedi di organizzazioni umanitarie come «Terre des hommes», «Medici senza frontiere», «Croce Rossa Internazionale» abbinato al Congresso degli Svizzeri all’Estero sul tema «Solidali e impegnati: g li Svizzeri nell’azione umanitaria» Anche quest'anno, il Collegamento Svizzero in Italia offre a tre ragazzi la quota d'iscrizione al Workshop 2007 e al Congresso degli Svizzeri all’Estero a Ginevra: • una settimana ospite in una famiglia • informazioni sul tema : “Solidali e impegnati: gli Svizzeri nell’azione umanitaria” • visite di università e scuole superiori, incontri con studenti universitari, informazioni e discussione sulle possibilità di una formazione professionale • visite alle sedi di delle organizzazioni umanitarie come “Terre des hommes” – “Medici senza frontiere” – “Croce Rossa Internazionale” • incontro con il Presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey • Partecipazione al Congresso degli Svizzeri all’estero a Ginevra Partecipate: è un’occasione unica per farsi un quadro completo delle possibilità di formazione in Svizzera e per conoscere le organizzazioni umanitarie. Assieme ad altri giovani svizzeri di altri paesi europei che partecipano per lo stesso motivo vi farete un'idea per il vostro futuro. Luogo: Data: Età: Alloggio: Organizzazione: Ihnen einen Dienst erweisen konnte. Den Dank allerdings muss ich an einen in der Provinz Como wohnhaften Schweizer Pensionierten weiter leiten, der sich sehr aktiv um die Belange der Krankenkasse der Italienschweizer kümmert, und an die Auslandschweizer-Organisation in Bern, welche diese Frage dieses Mitbürgers beim Ministero della Salute klären liess. Ob Italien jemals die Rückerstattung Ihrer Behandlungen verlangte oder nicht, würde ich meines Erachtens den zuständigen italienischen Behörden überlassen. Ich persönlich jedenfalls komme kaum mehr nach, den Schweizer Bürgern in Italien die notwendigen Informationen zu lassen. Aus andern Fällen weiss ich, dass Italien sehr wohl die entstandenen Kosten von der dafür zuständigen Lamal in Solothurn zurück verlangte. Ich wünsche Ihnen weiterhin alles Gute und grüsse Sie freundlich. Robert Engeler Ginevra 12 agosto – 19 agosto 2007 16 – 25 anni Famiglie ospitanti e ostello della gioventù a Ginevra ASO/OSE (Organizzazione degli Svizzeri all'Estero) Berna ll Collegamento Svizzero in Italia e l’associazione Gaz zzera, in collaborazione con l’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero (OSE) offrono la quota d’iscrizione (CHF 620.00) per il Workshop e la partecipazione al Congresso degli Svizzeri all’estero di Ginevra a tre giovani da 16 a 25 anni, cittadini svizzeri, residenti in Italia. I vincitori del concorso saranno estratti a sorte tra i giovani che si iscriveranno entro il 22 Giugno 2007. Restano a carico dei vincitori le spese di viaggio fino a Ginevra. I vincitori saranno avvisati entro il 25 giugno 2007. E’ escluso il ricorso. Spedite entro il 22 Giugno 2007 la scheda s’adesione a: Irène Beutler-Fauguel – S:S. 321 sud, 49 – 53040 CETONA (SI) Tel./Fax 0578 238647 – 333 9788847 E-mail: [email protected] Vorrei partecipare al Workshop 2007 ✂ Risposta Gentile lettore, La ringrazio della Sua lettera. I contributi AVS devono corrispondere al reddito di lavoro oppure al patrimonio, non possono quindi essere variati secondo volontà; aumentano con l’incremento del reddito rispettivamente con un sensibile aumento del patrimonio. L’AVS è un’assicurazione con una forte componente sociale: un minimo relativamente alto rispetto ai contributi modesti, e un massimo relativamente basso. Se Lei avesse sempre pagato dei contributi vicini al minimo, come lo fa attualmente, l’aumento dei contributi per pochi anni probabilmente non migliorerebbe la Sua futura rendita. Spero aver risposto alla Sua domanda e Le porgo i miei migliori saluti. Robert Engele Auto svizzera sequestrata in dogana Assemblea generale CCSI ospite Stephane Lissner Le dogane italiane hanno ripreso a sequestrare autovetture con targe svizzere, ma guidate da cittadini italiani o con doppia nazionalità. Attenzione quindi a chi guida quando si passa la frontiera italiana. Lo testimonia anche lettera inviata al Corriere del Ticino. Antonio Laghi Trasporti scrive un articolo sulla disavventura avuta pochi giorni fa a Ponte Chiasso. Il giorno 26, aprile è capitata una storia simile a un amico di mio figlio, cittadino svizzero, domiciliato in Italia. L'amico è stato pregato da parte di mio figlio, che per ragioni di lavoro si trovava a Londra, di portare la sua autovettura (immatricolata in Svizzera) dal suo posteggio all’aeroporto di Orio al Serio a un garage a Agno per la riparazione di una parte meccanica. Mio figlio ha debitamente autorizzato l’amico con una dichiarazione firmata di usare la macchina per portarla in Svizzera. Alla dogana italiana di Chiasso Strada la macchina è stata fermata ed i documenti controllati. Immediatamente, senza dare tempo alla persona alla guida di spiegare i fatti, questi veniva fatto scendere e portato nei locali doganali perla stesura di un verbale di sequestro della macchina! Il giovane veniva trattato come un delinquente, impedendogli quasi di avvisarmi telefonicamente dell'accaduto. Ho preso contatto con l'ufficio legale del TCS il quale mi ha confermato che un tale procedimento da parte della Dogana - che per il dissequestro della macchina chiedeva il pagamento del suo valore - sarebbe assurdo. Comunque, il verbale di sequestro era ormai scritto, la macchina ferma in Dogana, e solo dopo alcuni giorni e dopo l'avvenuto pagamento di Euro 1’500, e una multa di Euro 300, l’autovettura è stata rilasciata. Io mi chiedo a cosa servono tutti i trattati di libero passaggio, di accordi bilaterali ecc. se possono succedere tali trattamenti alle dogane. Helga Linde, Morbio Inferiore È dedicato al mondo della cultura l’incontro pubblico che conclude i lavori assembleari. NUOVO INDIRIZZO Telefono:………………………………….......... Fax o e-mail:………..……………….............………….........…. e-mail per inviare gli articoli a «GAZZETTA SVIZZERA» Informazioni su tutto il programma per i giovani Svizzeri all'estero: Segretariato degli Svizzeri all’estero – Servizio giovani – Alpenstrasse 26 CH–3000 Berna 16 – Tel.+ 41 31 351 61 00 – Fax + 41 31 351 61 50 www.aso.ch (rubrica giovani) – E-mail: [email protected] Egregio Signor Engeler, Siccome a partire del 2001 riceverò una rendita AVS, per la quale pago tuttora un contributo annuo di Fr. 848.70, sarei lieto di sapere da Lei se è possibile contribuire in Qualcosa che forse mi sfugge, per ottenere una maggiore rendita al momento menzionato. Siccome sono nato nel 1946 posso continuare a contribuire fino al momento della pensione, e La ringrazio della Sua risposta. J.C. Il 4 luglio 2007 a Milano Indirizzo:…………………………………........…............. CAP: ……………. Città: …………................………… Firma: ……………………………………………………………………………………………......................................... Mi conviene aumentare i contributi AVS? Attenti al passaggio della frontiera Nome:……………….......…..…… Cognome:……….............….….…………… Nato/a il …………………… Comune di attinenza in Svizzera:………………………………................................................................... Solo in proporzione al reddito o al patrimonio Raccomandiamo ai corrispondenti di inviare i testi e anche le fotografie, nella misura massima possibile, attraverso questo nuovo metodo di trasmissione. L’indirizzo è: [email protected] Si svolgerà il 4 di Luglio, presso Spazio Eventi, il principale appuntamento della vita associativa, che presenta quest’anno alcune novità organizzative: i lavori “tecnici” saranno concentrati nella mattinata mentre l’incontro “a porte aperte” con l’Ospite d’Onore, si svolgerà durante il “Pranzo di Gala”. L’Ospite che CCSI avrà il piacere e l’onore di accogliere è Stéphane Lissner, dall’aprile 2005 Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala, interprete e artefice di un processo di profondo rinnovamento, responsabile di una gestione che ha già ottenuto importanti risultati tan- to sul piano dell’immagine, tanto sul piano economico. La presenza del maestro Lissner, che nel suo intervento illustrerà la strategia di rilancio messa in atto, gli ambiziosi obiettivi del prossimo triennio e le attività sviluppate dall’Accademia, testimonia lo stretto e consolidato rapporto di collaborazione che da anni lega la Camera al tempio milanese. Ringraziamo il Consolato generale di Svizzera a Milano e l’ISR – Centro Culturale Svizzero di Milano che si sono resi promotori di questo importante evento, allargando la partecipazione alla propria rete di contatti e personalità. Per maggiori dettagli riguardanti l’evento, contattare la Segreteria della Camera di Commercio Svizzera in Italia al numero 02 763 20 31. Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968 Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it www.revuesuisse.ch – wwvv.collegamentosvizzero.it e Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected] Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84 Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected] Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola, 6963 Pregassona, Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected] Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a Collegamento Svizzero in Italia «Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375 (ABI 5584 CAB 1652, conto corrente 2375). Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero 69-7894-4. Intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera 6963 Cureggia. Cambiamento indirizzi Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 28.200 copie. 3 N. 6 giugno 2007 Attenzione agli abusi del titolo e a quelle banche che non indagano sugli intermediari Sul tema dell’«Agente promotore finanziario» in Italia una precisazione di un professionista iscritto all’Albo Lettera ricevuta Oggetto: Agenti Promotori Finanziari Mi chiamo Massimo Barblan, sono cittadino doppio nazionale e vivo in Italia dalla nascita. Da oltre 20 anni sono assiduo lettore della Gazzetta Svizzera di cui, fra l'altro, appresso le rubriche legali dell'Avv. Guidi, che è sempre molto professionale, dotato di senso pratico, e molto attento nel valutare le situazioni e soppesare le parole. Figuratevi allora il mio stupore nel leggere il suo articolo sull'ultimo numero della Gazzetta in cui l'avvocato Guidi dice di "stare attenti ai promotori finanziari". Nel parlare della disavventura di una Signora incappata in personaggi che si sono rivelati "inaffidabili" (e non dico di più perchè dalla descrizione non si capisce bene che figure siano) ed in un'azienda (non è una banca, che cos'è ?) ancora meno seria, nella prima metà della quarta colonna afferma “– Diffidare sempre dei c.d. 'promotori finanziari'. Trattasi di una genia di persone che essendo in contatto con qualche società finanziari o banca svizzere [..........] con manovre abili riescono a convincere coloro che posseggono denaro in Italia [........] a fare investimenti del tipo più disparato in Svizzera –”. Mi stupisce, prima ancora che dispiacermi, l'estrema leggerezza (chiamiamola così) e la ignoranza (nel senso di ignorare) che l'avvocato Guidi, sempre così attento e preciso, dimostra in questo caso. Sono un promotore finanziario regolarmente iscritto all'Albo dei Promotori Finanziari dal 1995, lavoro per una banca, e come la strgrande maggioranza dei miei colleghi di lavoro onestamente, non sono in contatto con società finanziarie, adopero professionalità e non "abili manovre" per seguire i miei affezionati clienti e nel contatto coi nuovi, lavoro con i numerosi prodotti e servizi che la banca mi mette a disposizione, sottoscrivo i contratti in Italia da dove, senza muoversi, è possibile effettuare legalmente investimento in tutto il mondo, senza bisogno di andare all'estero. E non ritengo di essere un'eccezione. Per chiarire meglio cos'è un promotore finanziario vorrei specificare alcuni punti: 1) In Italia, dal 1992 esiste un Albo dei Promotori dei Servizi Finanziari, e per esercitare la "sollecitazione del pubblico risparmio" ovvero fare il Promotore Finanziario è obbligatorio esservi iscritti. A tal fine è necessario essere in possesso di determinati titoli di studio, determinati requisiti, e sostenere esami appositi. L'esercizio della professionale senza l'iscrizione all'albo è pesantemente sanzionata sia civilmente (multe fino a decine di migliaia di euro) sia penalmente. 2) L'Albo dei Promotori Finanziari è sotto il controllo della CONSOB (quindi un'organizzazione di Stato), e sul sito internet www.consob.it > Albi > Promotori, è possibile, per Regione, consultare l'elenco dei promotori (è di pubblico dominio). 3) Non mi risulta esista la figura dell' "Agente promotore finanziario", ma quella dei Promotori Finanziari è una figura professionale al pari di quella dei dottori commercialisti, dei medici, dei notai, degli avvocati, dei farmacisti, ecc. Vorrei inoltre aggiungere che la percentuale di reati del tipo descritto nell'articolo da parte di promotori finanziari regolari è veramente molto bassa, e comunque in assoluto ed in percentuale i reati ascritti alla mia categoria sono ben più bassi di quelli commessi da dipendenti delle istituzioni classiche. Vi ricordo inoltre che le recenti disavventure finanziarie tipo Argentina, Parmalat, Cirio e simili, i risparmiatori le hanno avute con le normali banche, e solo in una ristrettissima minoranza di casi era coinvolta la genia dei promotori finanziari. Dire di diffidare dei "Promotori Finanziari" per quello che è successo alla signora equivale a dire di diffidare dei ginecologi perchè una sedicente "mammana" ha praticato un aborto clandestino, o dei dentisti perchè ci sono tanti abusivi che esercitano, o degli avvocati perchè si è avuto a Approvato dall’assemblea del 19 maggio 2007 a Trapani Associazione Gazzetta Svizzera Bilancio al 31 dicembre 2006 (in CHF) Stato patrimoniale Attivo CHF Cassa Banca e posta Titoli Clienti Confederazione Credito imposta 21.55 206'750.84 20'438.50 2'106.17 60.15 Passivo CHF Creditori 27'482.76 Collegamento 93.00 DFAE 21'875.44 Fondo oneri futuri 25'000.00 Utile e perdite riportate 53'623.87 Patrimonio Associazione 50'000.00 Utile 51'302.14 229'377.21 229'377.21 Conto economico Contributo lettori Rimborso spese Confederazione Pubblicità Utile cambio, int. Attivi, varie Introiti netti Stampa Gazzetta Spedizione Gazzetta Redazione, foto, ag.stampa, bollettini Agenzia pubblicità Totale costi di produzione Margine lordo Amministrazione, professionali Altre spese IVA non ricuperabile Utile di esercizio 262'922.00 102'485.50 22'182.52 433.52 388'023.54 73'219.80 196'682.83 40'776.85 4'102.43 314'781.91 73'241.63 10'800.00 10'810.35 329.14 51'302.14 Contributi lettori 2006 2005 diff. N umero contribuenti Contributi in ’000 CHF 5'890 170 4592 +28% 118 +44% Il Presidente Robert Engeler I revisori Alberto Hachen, Claudio Fossati che fare con uno poco onesto, e via di questo passo. Ringrazio quindi la Gazzetta per aver messo in guardia i lettori da possibili avventurieri e comprendo che una professione recente ed ancora non ben conosciuta possa far incorrere in terminologie errate anche se in buona fede. Ma sono sicuro che un giornale serio come la Gazzetta Svizzera saprà rimediare alla svista pubblicando nel prossimo numero o questa lettera od un'appropriata correzione all'articolo dell'Avv. Guidi. Con stima. Massimo Barblan. Piazza di Madonna degli Aldobrandini 8 50123 Firenze Tel.055-215573 – 335-5469550 [email protected] Risposta Caro Signor Barblan, la Gazzetta Svizzera pubblica integralmente e molto volentieri la sua cortese ed interessante lettera 12.4.2007. I nostri numerosi ed affezionati Lettori,- fra i quali annoveriamo anche lei che è cittadino svizzero che vive ed opera in Firenze svolgendo per l'appunto attività di "Promotore di Servizi Finanziari" – la leggeranno certamente con molto interesse e ne trarranno, insieme a noi, tutti gli ammaestramenti del caso. Per quanto mi riguarda personalmente ritengo doveroso dirle quanto segue: 1) Io, in generale, nutro il massimo rispetto per tutti coloro che, iscritti ad un apposito Albo (dopo aver fatto evidentemente laboriosi studi), svolgono una professione autorizzata dalla legge e controllata (giustamente) dalla Consob. Non è dunque a questa degnissima "categoria di persone" che nella mia Rubrica Legale del Marzo di quest'anno ho rivolto i miei "strali". Si fa per dire. Se, quindi, nello sforzo di aiutare una lettrice a capire gli errori commessi e con il desiderio di evitare che altri commettano gli stessi errori, ho usato espressioni che hanno potuto far pensare che io abbia voluto prendermela con le migliaia di Promotori di Servizi Finanziari che lavorano e Commento Dopo le ristrettezze degli anni scorsi, che ci avevano anche costretti a richiedere un prestito temporaneo al Collegamento Svizzero, il nono esercizio chiude con un utile forte. Il deciso aumento dei contributi dei lettori (+ Euro 93’000 = + 44%) ha superato di molto gli aumenti delle spese di spedizione della Gazzetta. I motivi sono due: l’aumento del contributo proposto da Euro 20 a Euro 24, nonchè l'introduzione dei bollettini prestampati che ha facilitato il pagamento da parte dei lettori e quindi portato il numero dei contribuenti a quasi 6’000. Le altre voci principali del bilancio variano di poco rispetto a quelle dell’anno precedente. I costi della stampa sono leggermente diminuiti, mentre quelli della spedizione sono sensibilmente aumentati. Il totale dei costi di produzione risulta così aumentato di circa 14’500 franchi. Gli introiti per la pubblicità pur aumentando leggermente, sono rimasti a livelli piuttosto bassi rispetto al totale delle entrate. Determinante quindi per il buon risultato dell’esercizio è stato l’aumento dei contributi versati dai lettori e soprattutto dai sostenitori che hanno versato una cifra superiore a quella indicata nel bollettino prestampato. Questo avanzo di esercizio ci procura i mezzi liquidi necessari per affrontare il futuro con maggiore serenità. Il comitato ringrazia di cuore i contribueti tutti, sia il grande numero che ci fa pervenire il contributo proposto, sia quelli che si tolgono 10 Euro dalla magra pensione, sia i 606 contribuenti sostenitori che ci hanno fatto pervenire somme tra 50 e 500 Euro. Ci incoraggiate a continuare il nostro lavoro di volontariato e mandarvi ogni mese una lettura che cerchiamo di rendere più utile possibile. Associazione Gazzetta Svizzera Robert Engeler, Presidente prosperano in Italia, mi "cospargo il capo di cenere", e, come è mio costume, mi scuso senza meno. 2) Non nutro, invece, alcun rispetto nè pietà nei confronti di coloro – tanti, purtroppo – che si spacciano per "Promotori Finanziari" o "Agenti" di questa o quella Banca. Il tutto senza esibire alcuna credenziale e prospettando invece la possibilità di percepire rapidamente guadagni assai consistenti. Tali persone, captano sfacciatamente la benevolenza delle persone ingenue dando loro suggerimenti che, prima o poi, si riveleranno del tutto sbagliati e, a volte, perfino disastrosi. La lettera della Signora C.P.T. docet, anche se la lettrice, come ho chiaramente detto, ci ha messo del suo. 3) Ancora minor rispetto nutro nei confronti di quelle banche (non certo tutte, ma alcune) che non solo non indagano per capire se hanno di fronte un vero "Promotore di Servizi Finanziari" munito dei titoli di legge, ma consentono al primo venuto di fungere da intermediario fra esse banche e il cliente. Tutto ciò pur di raggranellare, a tutti i costi, il maggior numero di quattrini possibile. La mia vita professionale è lunga e mi è capitato parecchie volte di vedere biglietti da visita alquanto equivoci. Biglietti da visita nei quali, dopo il nome di una banca, appare il nome di un soidisant Promotore Finanziario. E' ben vero che molto spesso sono i soi-disant che allestiscono siffatti biglietti da visita, magari all'insaputa della banca stessa, ma, in quanti casi ho constatato una colpevolissima condiscendenza della banca!. Basta che il denaro arrivi! 4) Questa non infrequente "collusione" ha messo spesso in difficoltà il cliente malcapitato il quale, nella maggioranza dei casi, non è neppure in grado di difendersi per due motivi: da un lato per la difficoltà di fornire la prova delle malefatte; dall'altro per la impossibilità di mettere nero su bianco su argomenti e operazioni sui quali si vorrebbe invece mantenere, per motivi evidenti, il più ... scrupoloso silenzio. 5) Venendo al cuore del problema (ma non del problema che i miei assidui e scafati rica Rub le lega . vv dell’A idi Gu Ugo lettori hanno certamente capito nella sua vera essenza) io ritengo più che mai utile che ogni persona che possiede denaro da gestire non si fidi di discorsi salottieri e superficiali raccolti magari nel corso di una serata conviviale, ma si rivolga ad un operatore munito dei necessari requisiti (ad esempio ad un "Promotore di Servizi Finanziari" come lei). Sono certo che lei saprà esporre agli interessati la realtà del mercato e, quindi, le operazioni più prudenti, quelle mediamente prudenti e quelle assolutamente a rischio. Tutto ciò avvertendo che oggi i tempi sono cambiati e che fare denaro con del denaro non è più la cuccagna di un dì. Spero così di avere ancora una volta dimostrato che io e la Gazzetta Svizzera rispondiamo di ciò che affermiamo e che, comunque, il nostro scopo non è mai quello di nuocere a qualcuno ma quello di evitare che qualcuno rimanga preso da trappole mortali alla fine delle quali si troverà senza più il becco di un quattrino. Avvocato UGO GUIDI P.S.: La normativa italiana che riguarda la materia di cui sopra è la seguente: – Decreto Legislativo 24.2.1998 n. 58: Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria ai sensi degli Artt. 8 e 21 della Legge 6.2.1996 n. 52 – Decreto del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica 11.11.1998 n. 472: Regolamento recante norme per l'individuazione dei requisiti di onorabilità e di professionalità per l'iscrizione all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. I requisiti di onorabilità e di professionalità sono molto complessi. Vanno presi in considerazione e ne deve essere controllata la sussistenza. – Deliberazione CONSOB dell'8.4.1997: Regolamento concernente l'Albo e l'attività dei Promotori Finanziari – Deliberazione CONSOB del 1.7.1998 n. 11522/98: Regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24.2.98 n. 58. Il Libro V concerne l'Albo e l'attività dei Promotori Finanziari. Il mattino, prima del Congresso del Collegamento Assemblea dei delegati e di Gazzetta Svizzera I lavori del Congresso, aperto a tutti gli Svizzeri d’Italia, sono stati preceduti dall’Assemblea dei presidenti dei circoli e dei delegati delle varie associazioni. Nell’introduzione il presidente del Collegamento Robert Engeler ha ricordato la battaglia condotta affinché la Confederazione non vendesse il Centro Svizzero di Milano. Un successo dovuto al fatto di essere tutti compatti nel credere in una causa giusta. Ha ricordato che la difesa degli Svizzeri all’estero è una delle attività principali dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero. Gianfranco Definti ha presentato i bilanci 2006, che sono stati approvati previa lettura del rapporto dei revisori, e i conti preventivi 2007. Engeler ha ricordato che il Collegamento offre una settimana di soggiorno in Svizzera a tre giovani svizzeri in Italia fra i 16 e i 25 anni, che sono interessati a visitare centri di studi, aziende, istituzioni e partecipano alla fine al Congresso degli Svizzeri all’estero. La vicepresidente del Collegamento, Irene Beutler Fauguel, si occupa di questo invito che viene pubblicato più oltre in questo numero della Gazzetta. Infine è stato ricordato che il prossimo congresso avrà luogo il 17-18 maggio 2008 a Milano, con il tema “Tutti i servizi dell’OSE a disposizione”, mentre quello del 2009 si svolgerà il 16-17 maggio a Senigallia. Di seguito ha avuto luogo l’assemblea di Gazzetta Svizzera che ha approvato il bilancio 2006 (vedi a fianco). Il vicepresidente Cristian Bechstein ha spiegato l’andamento dei contributi e l’incremento registrato nel 2006, che ha avuto riflessi positivi sui conti. Il buon risultato ottenuto dall’esercizio permette di aumentare il Fondo oneri futuri a Fr. 50'000.-. Il preventivo 2007 presenta conti praticamente in pareggio e tiene conto di un eventuale aumento dei costi di stampa se si dovessero aumentare il numero di articoli ripresi dalla Schweizer Revue. Vuoi insegnare alla Scuola Svizzera di Milano? Se ti piacciono i bambini… Se ti piace insegnare l’italiano nelle prime classe elementari… Se l’italiano è la tua madrelingua… Se parli correntemente il tedesco… Se ti piace un ambiente stimolante… Allora inviaci la tua candidatura corredata di curriculum vitae, foto, diplomi, certificati di lavoro e referenze al seguente indirizzo: Scuola Svizzera Milano, Via Appiani 21, I-20121 Milano. Tel. 0039 02 655 57 23, E-mail: [email protected] Segreteria Margherita Sennhauser Scuola Svizzera Milano Via Andrea Appiani 21 I-20121 Milano Tel: +39 (02) 655 57 23 Fax: +39 (02) 655 46 54 [email protected] www.scuolasvizzera.it 4 N. 6 giugno 2007 Iniziativa promossa dal Circolo Svizzero di Bologna e con l’adesione del Circolo Svizzero di Firenze In un saggio di G. Cattaneo Vicende storiche legate al tema dell’acqua a Bologna e visita alla cisterna di Valverde Presenze svizzere nel Veneto tra Otto e Novecento In principio era l’Aposa: proprio dal vitale nutrimento del piccolo torrente ha infatti tratto la vita la pianura, o meglio il piano inclinato in cui sarebbe sorta Bologna. Lo apprendiamo riuniti nella sala della casa dell’Angelo durante la conferenza introduttiva alla visita alla Cisterna di Valverde nell’ultima domenica di Aprile smagliante di sole. Siamo parecchi: circa ottanta fra socie e simpatizzanti dei Circoli di Bologna e Firenze: i fiorentini sono arrivati in una quindicina capeggiati dal Presidente Luciano Defilla con un pulmann appositamente noleggiato. Alla iniziativa ha concesso il Patrocinio il Presidente del Quartiere S. Stefano che ha dato la disponibilità della sala riservata. E’ presente anche il Console Onorario Francesco Andina. Gli oratori sono l’Ing. Pier Luigi Bottino del Comune di Bologna, la Dott.ssa Daniela Sinigalliesi e l’Arch. Leonardo Marinelli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; i tre si alternano e integrano sapientemente i rispettivi discorsi e, anche con l’aiuto di diapositive, illustrano le problematiche dell’approvvigionamento dell’acqua per uso potabile e per uso irriguo industriale dai primi secoli attraverso gli etruschi, i romani, il periodo medioevale e l’epoca moderna fino all’ottocento: ascoltiamo la storia di una città di acque, di canali, di uno straordinario acquedotto romano, di opifici floridi con una produzione invidiabile di sete pregiate come l’organzino che incornicia il volto bello e austero della madre di Guido Reni nel quadro che ci viene rapidamente riproposto. Bologna incredibilmente tende al mare, ha un porto vivace ed è vincitrice dei veneziani in una battaglia navale!! Comunque i due argomenti che vengono privilegiati dagli oratori sono il “Cunicolo romano” e la “Cisterna di Valverde”. L'anno scorso, in occasione del 25. Anniversario della fondazione del Circolo Svizzero del Veneto, è stata pubblicata, una breve storia sull'emigrazione svizzera nel Veneto. Il saggio, scritto da G. Cattaneo, percorreilrinsaldarsidellacomunitàsvizzeraa Venezia (e nel Veneto), tra l'Ottocento e il Novecento, dopo la Rivoluzione francese. I diversi capitoli, suscitano certamente interesse per il continuo avvicendarsi di tanti compatrioti: l'affermarsi dei grigionesi (Alfonso e Konradin von Pianta, Jachem Gasparis, Sebastian Padrun, Sebastian Candrian) nei caffè e negli alberghi cittadini (Brittania, Hotel città di Monaco, Grand Hotel, Bauer Grünwald ecc.); la fondazione della Società Elvetica di Beneficenza (1869), istituzione benefica di solidarietà, promossa, assieme al suo fondatore (Victor Sébastien Cérésole), da svizzeri romandi (Octave de Coppet, Sulpice Lambert, Théodor de Rittmeyer ecc.), svizzeri tedeschi (Eduard Rothpletz, Ferdinand llmhof, Johann J. Schlthess, Alberto Falkner ecc.), da ticinesi (Gaudenzio Guidini, Gabriele Sormani, Francesco Somazzi ecc.); l'arrivo di intraprendenti industriali (Stucky, Von Ernst, Wagner, Des Arts, Kindli, Hurzeler); lo svilupparsi in Laguna del commercio e dei trasporti (Fischer & Rechstemer, Cesar Le Coultre, Giacomo Nadig); l'impegno e la collaborazione con ditte venete per lo sviluppo della regione (Société d'Entreprises Electriques de Genève, Sociétè pour la fabrication de la pâte de bois di Basilea, De Pretto-Escher Wyss, Aluisse); il forte apporto manageriale portato da privati o da personale di ditte svizzere (Teofilo Bachmann, Emil Pauly, Emil A. Rohr, Georg Winteler, Fridolin Herzog, Meinrad Bertschy, Fleury Caratsch e molti altri). Rapidamente vengono pure tracciate le vicende e le difficoltà della Comunità durante le due Guerre mondiali, il forte cambio subito dopo il 1945, le condizioni di vita rese più difficili e complicate all'arrivo della grossa industrializzazione. Le numerose schede, inserite nel saggio, presentano alcuni aspetti finora sconosciuti o poco esplorati della presenza della Svizzera in questa parte d'Italia. (Per informazioni rivolgersi alla signora Verena Sertorio, Tel. 0423 22 913). All’interno della cisterna. Il Cunicolo Romano Costruito intorno al 27 a.C., è essenzialmente costituito da un tunnel scavato nella roccia lungo circa 18 Km. e con una pendenza media dello 0,1 per cento; congiunge la cinta urbana a sud di Bologna con il torrente Setta. La galleria, pedonabile, alta 1,8 – 2 mt. e larga 0,8 – 1 mt., raggiunge in località Osservanza la massima profondità di 200 mt. e rappresenta una fra le più significative opere di acquedottistica romana. Interessante opera accessoria è la scala romana che dal parco di Villa Ghigi raggiunge il sottostante cunicolo tramite 327 scalini scavati nella viva roccia. Per rispettare il principio della massima salubrità dell’acqua i Romani scelsero di addurre l’acqua dal lontano torrente Setta piuttosto che dal contiguo fiume Reno. La Cisterna di Valverde Intorno alla metà del Cinquecento, non essendo le cisterne e i pozzi esistenti più sufficienti per il rifornimento idrico di Bologna, il Cardinale vice – legato Pier Donato Cesi incarica Tommaso Laureti, architetto, pittore e scultore palermitano, di alimentare, con le acque della sorgente detta di Valverde sulle colline prospicienti Porta San Mamolo, una fontana in Piazza Maggiore. il Laureti imposta la cisterna sulla figura geometrica dell’ottagono, che già l’architettura delle terme e dei ninfei dell’età imperiale romana legava al tema delle acque. Anche nella cupola con apertura centrale per consentire l’illuminazione e l’aerazione dell’interno, il Laureti riprende un modulo architettonico della romanità che introdotto nella Domus Aurea neroniana diventa successivamente con il Pantheon un modello da imitare. La captazione dell’acqua è assicurata da una serie di cunicoli scavati nel fianco del colle; la raccolta e la decantazione avvenivano a mezzo di vasche poste in successione, nelle quali l’acqua veniva convogliata per eliminare le impurità sabbiose che conteneva. Terminata la conferenza ci trasferiamo passeggiando in via Bagni di Mario e, divisi in tre gruppi, ci inoltriamo sotto la collina e finalmente conosciamo la Cisterna di Valverde, splendida opere che unisce bellezza e perfezione tecnica ; in cinquecento anni non ha avuto un cedimento. Con un’altra breve passeggiata raggiungiamo il ristorante “Panoramica”: la sala riservata è elegante ed accogliente, abbellita e rallegrata dalle nostre bandiere con la passione di sempre della Consigliera Laura Andina. Il menù è davvero ottimo e il clima è dei più lieti. Al levar delle mense applausi e regali ai tre relatori e un ringraziamento sentito al Presidente Tomaso Andina e al Segretario Gino Sermenghi per l’impegno che hanno profuso nell’organizzazione. Ma lasciarsi è difficile dopo una giornata così bella e nasce un fuori programma: una salita a S. Michele in Bosco e alla terrazza panoramica dell’Istituto Rizzoli: la vista sottostante entusiasma e si ammirano ancora una volta le linee e i colori della città, splendida protagonista della nostra giornata; qualcuno azzarda bonariamente una citazione “…..il fosco vermiglio mattone” e inopinatamente tutto si chiude nel nome di Carducci. Paola Baccolini Conferenze, cinema e teatro Incontri culturali frequenti a Roma In attesa di entrare a visitare la Cisterna di Valverde. I «fiorentini» ad ammirare il panorama di Bologna. Publireportage Seit 150 Jahren in der Schweiz daheim und in der Welt zuhause. Alpentunnels, Eisenbahnlinien, Brücken: Vieles von dem, was wir heute als selbstverständlich erachten, ist im 19. Jahrhundert geschaffen worden. Auch Swiss Life. Vor 150 Jahren gründete der Thurgauer Conrad Widmer die Schweizerische Rentenanstalt, den ersten Lebensversicherer mit Schweizer Wurzeln. Daraus ist im Jahr 2004 Swiss Life geworden. Seit Jahrzehnten Marktführerin, versichert Swiss Life heute allein in der Schweiz eine Million Menschen. Swiss Life ist als einer der führenden europäischen Vorsorgeanbieter auch in Frankreich, Deutschland, den Benelux-Ländern und Liechtenstein zu Hause. 9000 Mitarbeitende gewinnen das Vertrauen der Kunden Tag für Tag aufs neue. Und machen dabei keinen Unterschied, ob es den Kunden um private Altersvorsorge oder die Verwaltung grosser institutioneller Vermögen geht. Bereit für die Zukunft. Es lohnt sich früh fürs Alter zu sparen. Denn staatliche und berufliche Vorsorgeeinrichtungen garantieren kein finanziell gesichertes Leben im Alter. Wer diese Zeit geniessen will, muss die Altersvorsorge rechtzeitig selber in die Hand nehmen. Ob Finanzplanung oder sichere renditeorientierte Anlagen: Swiss Life ist dabei ein verlässlicher Partner, der seine helvetischen Wurzeln mit Stolz im Namen trägt. Noch eines hat sich in 150 Jahren nicht geändert und wird sich auch nicht ändern: Swiss Life engagiert sich für eine sichere Vorsorge. Damit Menschen in eine sichere Zukunft blicken können. Ein Leben lang. Wir freuen uns auf Sie. Swiss Life Stefan Böni Generalagent Swiss Life, Meilen «Geniessen Sie Ihr Leben in finanzieller Sicherheit. Wir unterstützen sie bei der Planung und Umsetzung Ihrer persönlichen Wünsche und Vorstellungen.» Swiss Life Dorfstrasse 140 8706 Meilen Telefon +41 44 925 39 39 Telefax +41 44 925 39 30 [email protected] In maggio, conferenza all’ISR del cardinale Jean-Louis Tauran, archivista vaticano, sul tema “The Holy See and International Order”: in connessione con il seminario (in collaborazione con l’università di Zurigo) “Voci dell’umanità” , cioè l’attività della Santa Sede, IKRK, Segretariato ONU e Dalai Lama, nell’ottica dei diritti umani: a cura del prof. Daniel Thùrer (Università Zurigo) e altri. Con la partecipazione di 20 studenti zurighesi studiosi del tema. Sempre all’ISR (D. Lucchini e Ch. Riedweg) in collaborazione con la Segreteria di Stato per Educazione e Ricerca (Charles Kleiber), e Gottfried Schatz (Università di Basilea), un altro convegno internazionale: “Il processo creativo: Arte e Scienza a confronto”, con numerosi illustri partecipanti (la Nobel Christiane Nùsslein Volhard, Mario Botta, numerosi altri): per far vivere il processo di creazione artistica e scientifica attraverso le testimonianze di noti artisti e studiosi. Un insolito confronto di varie esperienze per evidenziare analogie e differenze, creando col pubblico e i borsisti dell’ISR un’effimera intelligenza collettiva... Ursula Biemann ha presentato al cinema Farnese tre video-saggi sui confini: “Geografia dei corpi migranti”, indagine sull’impatto della globalizzazione sulla vita della donne messicane di Ciudad Juaret, città nel deserto tra Messico e Stati Uniti. E ancora all’ISR il documentario “Feltrinelli” di Alessandro Rossetto (in collaborazione con l’Accademia di Francia): negli anni Sessanta, la figura leggendaria dell’editore e rivoluzionario, fino alla sua morte violenta. Per concludere con leggerezza, l‘Università Roma 3 in collaborazione con Pro Helvetia, Romaeuropa e l’ISR ha presentato al teatro Palladium quattro spettacoli che testimoniano la vivacità della scena elvetica: “Non esiste ma danza, la Svizzera”(Anna Huber e Fritz Hauser) . Fabio De Agostini 5 N. 6 giugno 2007 Il Circolo Svizzero di Napoli La signora Stefania Matera Bernasconi confermata alla presidenza L’Assemblea Generale Ordinaria 2007 Visita al Complesso del Circolo Svizzero di Varese di San Lorenzo Maggiore L'Assemblea Generale Ordinaria 2007 si è svolta lo scorso l aprile al Ristorante "Tana d'Orso" a Nustunate, presieduta dalla Presidente, Signora Stefania Matera Bernasconi, che potè salutare la presenza di ventiquattro Soci ordinari. L'ordine del giorno prevedeva: 1. Nomina del/la Segretario/a verbalizzante 2. Nomina di due scrutatori 3. Approvazione del verbale dell'Assemblea Generale Ordinaria del 6.4.05 4. Relazione presidenziale e programma per i prossimi mesi 5. Rendiconto economico 2005 e relazione dei Revisori dei conti 5. Preventivo economico 2007 7. Quote sociali 2007 8. Nomina del Consiglio Direttivo 20007-08 9. Varie ed eventuali Segretaria verbalizzante fu nominata la Signora Uriam Gorla e scrutatori i signori Bruno Vigoni e Carlo Schirrmeister, che poterono esser grati ai presenti, in quanto tutte le votazioni ed elezioni risultarono essere all'unanimità! Approvato il verbale precedente, la Presidente, salutando i presenti, rilevò come il Circolo abbisogni di nuove idee e leve, ma soprattutto dei giovani, incitando a portare proposte, alcune de le quali furono presentate sedutastante. Sottolineò inoltre l'importanza dei Circoli in seno al Collegamento degli Svizzeri in Italia. Quest'ultimo infatti si occupa di portare problemi e richieste a Berna. Un tasto meno rallegrante è stato quello dei Soci in arretrato col pagamento delle quote sociali, nonchò quello delle defezioni, che hanno ridotto il numero deillembri. La Presidente sottolineò infine il fatto che al pranzo, dopo l'Assemblea, sarebbe stato Ospite il Console Generale di Mil no Signor Vogelsanger e Signora, che in mattinata erano presenti alla consegna del Premio Chiara al Professor Dante Isella, a lungo docente di letteratura italiana a l'Università di Zurigo, come pure il Presidente della Evangelica" per anzi ni svizzeri a Malnate, con alcuni Consiglieri. Circolo Svizzero del Veneto Apertura della stagione de «I Solisti Veneti» Un buon gruppo di soci del nostro Circolo, come è ormai tradizione da molti anni, ha partecipato il 4 aprile 2007 a Padova, all'apertura della stagione concertistica de I solisti Veneti. La dolce atmosfera primaverile ha propiziato, in prima serata, una lunga sosta dei partecipanti nei saloni del Caffe Pedrocchi dove la nostra attenta e diligente Presidente, Signora Maria Rossetto ci attendeva con un nutrito e saporoso rinfresco. Il Concerto medesimo, eseguito nell'austera e pittoresca Chiesa di Santa Maria dei Servi, suscitò vivo entusiamo nel suo assortito programma, improntato sul periodo pasquale. D'altra parte, è conosciuta l'abilità del Maestro Claudio Scimone nel scegliere con la dovuta perizia, pezzi musicali che, nel giusto ambiente, trasferiscono all'anima del pubblico un momento di serenità e meditazione. Così, con grande attenzio- Il programma annuale 2007, pure approvato all'unanimità, prevede: – 19-20 maggio Congresso del Collegamento Svizzero in Italia a Trapani – 23 giugno sabato Gita a Bosco-Gurin – 1° agosto mercoledì Cena a Poiana con vista dei fuochi di Lugano – 2 dicembre domenica Pranzo di Natale, o brunch, all’Art Hotel, viale Aguggiari a Varese. A causa della riduzione dei Soci, anche le entrate diminuirono, per cui saranno da prendere in considerazione diversi modi di risparmio, anche se, per il momento, non si nelle cifre rosse. Alle nomine, il nuovo Consiglio Direttivo risulta essere il seguente: – Signora Stefania Matera Bernasconi, Presidente – Signor Marco Cavadini, Vicepresidente – Signora Miriam Gorla, Segretaria – Signora Mirella Ganna, Cassiera – Signor Carlo Schirrmeister, Consigliere Quali Revisori furono eletti: – Signor Bruno Vigoni, rieletto – Signor Louis Bettinaglio, nuovo Alle eventuali si sottolineo la necessità di apparire più sovente nella Gazzetta Svizzera. Alla fine dell'Assemblea seguì l'aperitivo, offerto dal Circolo, quindi il pranzo in onore del Console Generale di Milano e del Presidente e Consiglieri della "Residenza" di Malnate. C.S. ne abbiamo gustato il Conccrto in do minore per oboe ed archi di Alessandro Marcello e la Corale dalla Cantata Herz und Mund, Tat und Leben di Bach. La parte virtuosa dei Solisti poi, si svolse in maniera toccante: le Variazioni dibravura sulla quarta corda per violino scritta da Niccolò Paganini sul tema dal Mosè di Rossini, conosciuto come la preghiera del passaggio del Mar Rosso e l'Ave Maria di Mascagni. Completarono il denso programma, lo struggente Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, con ottimi solisti, il soprano Katia Pellegrino e il mezzosoprano Laura Brioli. Un sentito grazie, per questa bella serata, lo dobbiamo rivolgere, oltre che alla nostra cara Presidente, Signora Manna Rossetto, anche alla segretaria dei Solisti, la Signora Galanda, che gentilmente, ogni volta si preoccupa di riservare per il nostro Circolo un numero sufficiente i biglietti d'entrata. G. C. Il Circolo Svizzero di Napoli ha effettuato una interessante visita alla chiesa di S. Loreno Maggiore, sabato 24 marzo 2007. Questo complesso monumentale che comprende la basilica, il museo dell'opera e gli scavi archeologici sotterranei, fa parte delle numerose chiese barocche, rinascimentali e gotiche che si incontrano lungo l'antico decumano centrale, che prese in seguito il nome di via dei Tribunali. La chiesa poggia su imponenti strutture che, soprattutto nella zona del "macellum" latino, ci fanno vedere la stratificazione delle antiche costruzioni: quelle greche, quelle romane e quelle dell'al- to medioevo. Sono ancora molto evidenti le antiche botteghe costruite su grandi blocchi di tufo risalenti al IV sec. a. C.. La Chiesa di S. Lorenzo venne eretta verso il VI sec. e subì interventi radicali da parte di Carlo I e Carlo II D'Angio, con successivi rimaneggiamenti barocchi. In essa lavorarono importanti artisti quali il Sanfelice, il Fanzago, Tino da Camaino e Mattia Preti. Alla chiesa è annesso il recente Museo dell' Opera che conserva importanti opere d'arte che finalmente hanno trovato una bella collocazione. Gabriella Moesch Lezza Conferenza su Dürrenmatt e visita a «Fili Preziosi» Attività del Circolo Svizzero di Firenze La serie di conferenze del Circolo Svizzero dedicate a cittadini elvetici che si sono distinti nei più diversi campi della scienza, dell’arte e del sapere in genere è proseguita con una serata dedicata allo scrittore Friedrich Dürrenmatt (Konolfingen, Berna 1921 – Neuchâtel 1990), drammaturgo, commediografo e innovativo autore di numerosi romanzi polizieschi, caratteristici per la rvoluzionaria intercambiabilità fra le figure di giudice, vittima e colpevole. A parlare di questa complessa e moderna figura di scrittore, la socia Anna Lisa Gelli. Sabato 12 maggio alle ore 16, il Circolo Svizzero di Firenze ha visitato la mostra “Fili Preziosi” all’oratorio di Santa Caterina a Ponte a Ema, dove è presentata “La manifattura della paglia nel Novecento”. I visitatori hanno potuto ammirare opere spesso etichettate con l'appellativo di ‘arte minore’, rivivendo i cambiamenti nel gusto della moda maschile e femminile dai primi del Novecento fino agli anni '70, attraverso manufatti che mostrano il mutare dello stile e il susseguirsi delle fogge di cappelli, borse, scarpe in paglia, rafia, treccia, tutti provenienti dal territorio di Signa. David Tarallo Sicurezza svizzera all’estero Prestazioni previdenziali statali e professionali sempre più esigue? Potete sopperire alla mancanza di prestazioni di rendita all’estero con gli strumenti del risparmio e dell’investimento, regalando così a voi e ai vostri cari sicurezza e protezione. Soliswiss e Forces Vives aiutano gli Svizzeri residenti all’estero a preparare e a realizzare il loro piano di previdenza personale. Grazie alla collaborazione con partner AdNa[lgjaY 9dZ]j_g JgeYfg\ahjaeakkaeY [dYkk] [gkljmalg f]d )011 JakljmllmjYlg jakh]llYf\g klad]]gh]j]\ÌYjl]KalmYragf][YdeY f]d[]fljg klgja[g$ \a ^jgfl] Yd HYj[g \a NaddY :gj_`]k] Y \m]hYkka\Ydd]na]ha^Yegk]h]j dg¾k`ghhaf_¿ JafgeYlg h]j ad kmg jaklgjYfl] alYdaYfg [dYkka[g$ ad :=DAK9JAG Ad NA;ÌK%:9J [ge] hmflg \Ìaf[gf% ljgJgg^%_Yj\]fjgeYfla[gh]j [g[clYadk][]f] ]klan] KYd] [gf^]j]fr] ^mfragfYda ?YjY_] *, gj]K]jnaragl]eh]klang$[gjl]k]]emdladaf_m] >Yea_daY Oajl` Ç <aj]llgj]:& ;YeZa NaY ;YehYfaY ,) t gg)0/JgeY L]d& gg+1g.,*+/g) >Yp gg+1g.,0/)01g =%eYad2af^g8`gl]dna[lgjaYjgeY&[ge Afl]jf]l2ooo&`gl]dna[lgjaYjgeY&[ge solidi, vi offriamo assicurazioni sulla vita e di rendita valide in tutto il mondo. Contattateci: vi convinceremo della validità delle nostre soluzioni assicurative flessibili sulla vita. Soliswiss SA Gutenbergstrasse 6 CH-3011 Berna T +41 31 380 70 30 F +41 31 381 60 28 [email protected] www.soliswiss.ch 6 N. 6 giugno 2007 Il presidente del Collegamento svizzero in Italia ringrazia tutti coloro che si sono impegnati Le principali tappe della battaglia per salvare il Centro Svizzero di Milano Cari Presidenti e responsabili delle istituzioni svizzere a Milano, Riassumo in breve gli avvenimenti delle ultime settimane, soprattutto per informare della situazione le persone che si trovavano meno nell’occhio del ciclone. Non è, non vuole e non può essere un elenco completo di quanto è successo, perché tante persone erano coinvolte, e tanti particolari non sono venuti a mia conoscenza. Se ho omesso un punto importante, sarei grato di farmelo sapere per completare questa informazione: Inverno 2006/2007: Girano voci di un progetto di vendita della torre del Centro Svizzero, mentre la “casa bassa” non sembra messa in discussione. Alcuni esponenti della colonia milanese sono preoccupati perché la torre, anche se tocca le istituzioni svizzere solo per il Centro Culturale, è il simbolo della Svizzera a Milano. Una mia richiesta all’Ufficio Federale delle Costruzioni e della logistica UFCL conferma l’esistenza di questo progetto “che non ha però nessuna priorità”. Un mio primo tentativo di riunire le istituzioni milanesi per conoscere le opinioni dei Presidenti e delle loro istituzioni ed eventualmente preparare un programma di difesa mediatico e politico fallisce per il tiepido interesse. Marzo 2007: Le voci si ripetono. Propongo prima verbalmente, poi per iscritto una riunione, dopo vari tentativi si riesce a stabilire la data di lunedì 2 aprile. Venerdì 30 marzo 2007: Informo il Comitato dell’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero di questo progetto e ricevo l’appoggio concreto dell’OSE - oltre che dei due consiglieri nazionali membri del comitato e membri della commissione per gli affari esteri, che già si impegnano ad informare i loro colleghi. Lunedì 2.4.07: Nella sala lettura della Società Svizzera di Milano si riuniscono i responsabili delle 10 istituzioni svizzere a Milano oltre al Presidente della Commissione d’Amministrazione del Centro Svizzero e del Presidente del Collegamento . Questa riunione sarà uno dei principali fattori di successo di quanto succederà in seguito. Tutti i presenti, senza eccezione né riserve, ritengono il progetto di vendita della torre un gravissimo errore per l’immagine della Svizzera, ma anche per la colonia svizzera a Milano, e decidono di opporsi fermamente. Unicamente il dott. Luca Minoli spiega che non potrà, dato il suo ruolo di Presidente della Commissione d’Amministrazione del Centro Svizzero , impegnarsi in questa difesa. Visti i tempi presunti ancora lunghi del progetto, si decide che i responsabili di Società Svizzera, Camera di Commercio e Collegamento preparino entro il 20 aprile un progetto di informazione dei media e delle commissioni parlamentari interessate sull’importanza del Centro Svizzero nel suo insieme per il nostro paese, e lo sottopongano agli altri per approvazione. Giovedì santo 5.4.07 ore 16.04: Scoppia la bomba. Luca Minoli, con sarcasmo acido, assieme agli auguri di Buona Pasqua, informa la Società Svizzera di Milano della decisione dell’UFCL di vendere tutto il Centro, sia la casa bassa in Via Palestro 2, sia la torre in Via Politecnico 3, e della richiesta di organizzare una serie di riunioni, la prima con la Società Svizzera, per definire un protocollo dei lavori. Le decisioni prese, quasi per caso tre giorni prima, devono ora essere messe in atto immediatamente e con consultazione solo con i più diretti interessati. Sabato 7.4.07: a seguito di contatti, il corrispondente del Tages-Anzeiger di Lugano René Lenzin pubblica un articolo a pagina 3 “Schweiz verkauft ihr Wahrzeichen in Mailand”, che riporta la reazione molto negativa della colonia milanese e del Console Generale David Vogelsanger. Il Corriere del Ticinopubblica, sempre su iniziativa partita dalla colonia milanese, “In vendita il Centro Svizzero di Milano – una vendita inspiegabile”, con foto. Questi due articoli fanno nascere un forte interesse dei media che porterà, dopo Pasqua, ad una settimana di pressione mediatica molto forte – e che rovineranno le vacanze di Pasqua ed il budget telefonico di diversi esponenti milanesi. Alcuni primi contatti politici. Martedì 10.4.07: articoli esaurienti e molto critici su “la Regione Ticino” e “Giornale del Popolo” che pubblicano anche una presa di posizione autorevole dell’arch. Franco Poretti, già direttore del Circondario 2 delle Costruzioni Federali, che aveva seguito per molti anni le sorti del Centro Svizzero. Articolo molto tiepido sulla “Neue Zürcher Zeitung”. Alcuni contatti casuali con politici. “Echo der Zeit”, il principale giornale radio della Svizzera tedesca della sera, dedica il primo argomento a questo progetto e ad un’interview col Presidente del Collegamento. Notizia sul Telegiornale del TSI. Mercoledì, 11.4.07: Nuovo articolo sul Tages-Anzeiger, pa. 1 e 3 “Das Schwei- zer Zentrum in Mailand wird zum Politikum – Kritik am Verkauf des grössten Bundesbaus”. Riferisce sulla crescente opposizione politica al progetto. La radio della Svizzera francese diffonde un commento molto critico verso il progetto. Giovedì, 12.4.07: Le istituzioni svizzere a Milano firmano e spediscono una lettera aperta al Consiglio Federale, preparata dal Collegamento e concordata con le due istituzioni più direttamente toccate. Un redattore della “NZZ am Sonntag” dichiara dapprima di voler pubblicare questa lettera in esclusiva domenica, ma si ritira il giorno dopo. Venerdì, 13.4.07: La “Sonntagszeitung” si dichiara interessata a pubblicare un articolo e riceve la lettera al Consiglio Federale in esclusiva. Veniamo informati che il Consigliere Federale Hans-Rudolf Merz ha convocato il sig. Gustave Marchand, direttore dell’UFCL per lunedì ore 14 per discutere sul caso Centro Svizzero. Sabato, 14.4.07: Il “Corriere del Ticino” pubblica un articolo con riferimento a quanto scritto al Consiglio Federale, senza conoscere il testo in dettaglio. Domenica15.4.07: La “Sonntagszeitung” pubblica “Filz und Schlamperei treiben Centro in den Ruin”, nel quale il sig. Marchand muove gravi accuse verso la Commissione d’Amminmistrazione del Centro. La decisione della vendita del Centro viene giustificata con gravi manchevolezze del Comitato d’Amministrazhione. La lettera aperta al Consiglio Federale viene spedita per E-mail ai Presidenti e Vice Presidenti delle Commissioni Parlamentari degli Affari Esteri, delle Finanze e delle Costruzioni Federali, nonché alla Presidente di Presenza Svizzera ed ai due consiglieri nazionali membri del comitato dell’OSE. Lunedì 16.04.07: Il dott. Giovanni Mari, Presidente della Commissione d’Amministrazione del Centro Svizzero dal 1998 al 31.12.2006 e quindi destinatario delle accuse del sig. Marchand, risponde punto per punto alle accuse mosse. Questa risposta viene distribuita alle stesse persone destinatarie della lettera aperta al Consiglio Federale nonché ad alcuni organi di stampa. Alcuni presidenti di queste commissioni rispondono in modo positivo alla nostra iniziativa; il Consigliere Nazionale Luzi Stamm, Presidente della Commissione Affari Esteri del Nazionale ci informa che il tema è stato messo sull’agenda della riunione del 3-4 maggio 2007. Il “Tages-Anzeiger” scrive: “Centro Svizzero: Offener Konflikt: Le accuse della “Sonntagszeitung” vengono rimandate al mittente sig. Marchand perché, nella Commissione d’Amministrazione del Centro, il suo ufficio detiene la maggioranza dei voti.” Nelle informazioni di DRS 1 delle ore 17, in seguito all’incontro tra Merz e Marchand, il portavoce dell’UFCL comunica che la vendita del Centro Svizzero a Milano non è l’unica alternativa, ma che esistono gravi manchevolezze nell’amministrazione che andranno corrette. Martedì 17.04.07: Il Governo Ticinese esprime la sua preoccupazione per il progetto di vendita in una lettera al Consiglio Federale. La Regione Ticino: “Milano-Berna in rotta di collisione”. Articolo quasi sfottente della Neue Zürcher Zeitung. Mercoledì 18.04.07: Corriere del Ticino “Giù le mani dal Centro Svizzero”. Nel tardo pomeriggio, il portavoce del governo federale Sigg comunica che per il Consigliere Federale Hans-Rudolf Merz la vendita del Centro Svizzero non è nell’interesse della Svizzera, ma che i problemi di gestione devono essere risolti. Giovedì 19.04.07: Giovanni Mari chiede alla Sonntagszeitung una “Gegendarstellung” (replica) alle accuse mosse nell’articolo del 15.4.07, nella quale risponde punto per punto alle accuse mosse dal sig. Marchand e dal giornalista. Non è ancora stata pubblicata. “Le Nouvelliste” (giornale del Vallese di lingua francese) pubblica un’intervista col Consigliere Federale Merz, in visita la sera precedente ad Ardon, e cita: Le Centre suisse de Milan est au coeur d’une polémique. C’est votre département qui est concerné. Faut-il vendre? Non. La vente ne correspond pas à nos intérêts. Nous avons des maisons de ce genre dans plusieurs pays. Elles jouent un rôle utile. Il faut simplement améliorer la gestion du centre milanais car les problèmes soulevés sont réels. «Falò», trasmissione molto seguita della Televisione della Svizzera Italiana, presenta una rassegna degli avvenimenti, con diverse riprese degli ultimi giorni e con la partecipazione attiva di Giovanni Mari e Gianni Definti. Altri giornali in Ticino e nella Svizzera interna riportano la notizia. Nei giorni successivi la Rete 1 della radio della svizzera italiana trasmette un riassunto incentrato più sul Centro Culturale con interventi di Mari, Definti, Domenico Lucchini del Centro Culturale e Engeler. Abbiamo vinto la battaglia; i capri espiatori sono stati trovati e altre facce salvate. I più esperti tra di noi pensano che sia solo stata una ulteriore battaglia di una guerra che sembra infinita. A questo punto desidero fare una considerazione Quando si è uniti e in piena collaborazione, come in questa battaglia, si possono vincere molte cause, soprattutto se il motivo è condivisibile da tanti. Lo spirito unitario della nostra riunione del 2 aprile è continuato senza screzio durante queste due settimane, ed è stato l’aspetto più bello di queste due settimane intensissime. Siamo stati fortunati nell’incontrare l’interesse dei media e la simpatia dei politici. I miei ringraziamenti, scusandomi con le persone che pure hanno contribuito, ma il cui aiuto non è a mia piena conoscenza, vanno a: – Gianni Definti, Vice Presidente della Società Svizzera, che ha attivato tutte le sue relazioni con il mondo dei media e della politica ticinese – Giovanni Mari, che ha difeso la causa e l’operato della Commissione di Amministrazione ovunque, al posto di Luca Minoli che aveva le mani legate, e che ha contrastato con cifre molte affermazioni dell’UFCL, soprattutto quella che il Centro sia in perdita. – Il Console Generale David Vogelsanger, al quale il suo incarico non ha permesso di prendere parte attiva alla nostra battaglia, ma che ha pienamente sostenuto le nostre tesi ogni qualvolta era stato interpellato, ben oltre il suo semplice dovere – I parlamentari e partiti politici molto aperti ai nostri argomenti – I giornalisti, in primo luogo Bettina Mutter e René Lenzin del Tages-Anzeiger ed i giornalisti ticinesi – L’arch. Franco Poretti per il Suo articolo molto ponderato pubblicato dai giornali ticinesi – l’OSE per l’aiuto logistico con la fornitura di indirizzi, notizie e sostegno – e Voi Presidenti e responsabili tutti delle istituzioni svizzere a Milano per lo spirito di corpo ed il Vostro sostegno. Robert Engeler Il dialogo transalpino italo-svizzero a livello di grafica Mendrisio-Varese, Lugano-Chiasso e Cadenazzo-Laveno (Italia) Zürich HB – Milano Centrale Incontri grafici 1945-1970 I futuri collegamenti delle ferrovie italo-svizzere Dal 18 maggio al 28 giugno 2007, presso l’ISR – Centro Culturale Svizzero di Milano è in corso la mostra Zürich HB - Milano Centrale - Incontri grafici 1945-1970. L’esposizione mette in luce gli anni tra il 1945 e il 1970, quando Milano era epicentro di un nuovo capitolo nella storia delle arti grafiche. Numerosi grafici e fotografi venuti dalla Svizzera, e in particolare da Zurigo, vi hanno contribuito in modo determinante. Dotati di una solida formazione, che allora l’Italia non poteva offrire, sono stati i benvenuti nella Milano in ascesa economica, dove hanno trovato un ambiente non dogmatico e stimolante. Il grafico svizzero Max Huber è stato uno dei pionieri. Lo hanno poi seguito a Milano Carlo Vivarelli, Walter Ballmer, Lora Lamm, Felix Humm e molti altri. Insieme a colleghi italiani animati da orientamenti simili, schiusero nuove prospettive, lavorando negli studi di grafici lungimiranti - primo fra tutti Antonio Boggeri. Per la ricostruzione e lo sviluppo economico le ditte più progressiste, quali ad esempio Olivetti, Pirelli e La Rinascente, puntarono su concetti integrali per la visualizzazione della loro nuova cultura aziendale. In questi processi fu significativa l’interazione tra grafici italiani e svizzeri: calcolo razionale Italia e Svizzera collaborano per potenziare i raccordi della NFTA (Nuova trasversale alpina) alla rete ferroviaria italiana. Il potenziamento delle linee del Sempione e di Luino procede secondo programma. Entrambi i Paesi hanno sottolineato di voler realizzare in tempi brevi la ferrovia transfrontaliera Mendrisio-Varese. Il Comitato direttivo italo-svizzero incaricato di assicurare l’attuazione della Convenzione concernente la garanzia della capacità delle principali linee che collegano la NFTA alla rete italiana ad alta capacità, si è riunito a Berna sotto la direzione del Direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) Max Friedli per fare il punto della situazione. In vista dell’apertura della galleria di base del Loetschberg, prevista a fine 2007, nell'ambito della cosiddetta «Piattaforma Sempione» le ferrovie svizzere e italiane stanno provvedendo a dei potenziamenti. Sull’asse del San Gottardo sono in corso lavori sulla linea di Luino (Piattaforma Luino). Su entrambi gli assi i lavori procedono secondo programma. Si stanno inoltre esaminando le possibilità per far proseguire la NFTA a sud delle Alpi. La Svizzera intende commissionare degli studi volti ad accertare la fattibilità e e rigore formale si mescolarono con forza immaginativa, poesia e curiosità sperimentale. Se alcune personalità del mondo del design, ma anche aziende e atelier grafici di quell’epoca sono già stati oggetto di iniziative monografiche, la mostra mette in luce il dialogo transalpino italo-svizzero a livello di grafica. Un centinaio di lavori selezionati dalla raccolta di poster e disegni del Museum für Gestaltung di Zurigo, integrata con alcuni esemplari concessi in prestito, documentano la varietà contenutistica e formale. I designer in mostra: Walter Ballmer, Erberto Carboni, Enrico Ciuti, Silvio Coppola, Mario Cresci, Michael Engelmann, Georg Erhardt, Gerhard Forster, Salvatore Gregorietti, Franco Grignani, Max Huber, Felix Humm, Giancarlo Iliprandi, Anna Monika Jost, Lora Lamm, René Martinelli, Bruno Monguzzi, Remo Muratore, Marcello Zizzoli, Bob Noorda, Giovanni Pintori, Albe Steiner, Armando Testa, Pino Tovaglia, Luigi Veronesi, Carlo Vivarelli, Heinz Waibl. Un’esposizione del Museum für Gestaltung Zürich Catalogo: «Poster Collection» 14, Muse um für Gestaltung e Lars Müller Publishers. Per informazioni e immagini: ISR - Centro Culturale Svizzero di Milano, tel. +39 02 76 01 61 18, [email protected] le opportunità in merito a quattro varianti per il corridoio Lugano-Chiasso (AlpTransit sud). I mandati saranno assegnati prossimamente. L’Italia sta analizzando a sua volta tre opzioni per il corridoio Cadenazzo-Luino-Laveno (Gronda Ovest). Un no deciso è invece venuto dalle Ferrovie Federali Svizzere alla «Stazione Ticino», che sarebbe dovuto sorgere sul piano di Magadino. Le FFS stanno invece potenziando le stazioni di Bellinzona e Lugano, dunque nell’ambito del completamento di Alptransit. Salò, Lago di Garda Affittasi mesi estivi o annualmente bilocale nuovo indipendente in villa con giardino direttamente affacciato sul lago. Tel. 02 290 00 347 388 945 69 17 7 N. 6 giugno 2007 Il testo di Borghi e Petraglio commentato dal professor Vignolo e da Padre Callisto Storia del minuscolo paese e dei suoi 14 abitanti Alla Società Svizzera di Milano il libro «La fede attraverso l’amore» «Il luogo che non c’è. I segreti di Erbonne» Se ricevete l'invito alla presentazione di un libro di quasi 500 pagine con un titolo che riguarda temi religiosi, esattamente la Fede attraverso l'amore, con un sottotitolo che parla di Introduzione alla lettura del Nuovo Testamento, nascerà in voi l'idea che si tratta di un mattone di relativa importanza per la vostra fede, oppure di uno studio specialistico difficilmente abbordabile per coloro che nella Bibbia sono dei principianti. Non devono aver pensato così quella sessantina di persone che si sono date convegno presso la Sala Meili del Centro Svizzero di Milano giovedì 3 maggio per la presentazione del libro che porta questo titolo, a cura di Ernesto Borghi e Renzo Petraglio. La serata è stata animata da Padre Callisto Caldelari che si è complimentato con la Società Svizzera di Milano per le sue molteplici iniziative culturali, e ha denunciato tutta la sua dolorosa impressione per le notizie sparse in merito a una presunta volontà di vendita dello stesso Centro milanese. Ha poi dato la parola al professor Vignolo docente di Teologia dogmatica e Bibbia nella Facoltà teologica dell'Italia settentrionale. Il quale ha parlato del volume di Borghi e Petraglio, presentandolo come un lavoro scritto per un ceto medio alto, ma che alla serietà dell'indagine scientifica unisce un linguaggio abbastanza facile. Ha fatto notare alcune cose estremamente interes- «Primo piano» santi come la prima parte, nella quale il pastore protestante Eric Noffke parla dei contesti storici culturali, nel quale prosperò il cristianesimo delle origini. Inoltre si è complimentato per la scelta di valorizzare il Vangelo di Marco, come la fonte stessa del genere letterario evangelico. Ha poi presentato, leggendo, qualche spunto particolarmente importante del libro. La parole è passata al coordinatore Ernesto Borghi che rispondendo a una provocazione del professor Vignolo in merito al costo del volume (38 Euro) ha fatto comprendere come un simile lavoro, che raccoglie apporti dovuti a diversi esperti biblici ha comportato una spesa rilevante, ma nello stesso tempo ha anche detto che la sete di sapere giustifica la compera di un simile volume. Alla fine Padre Callisto ha notato come oggi è forte il bisogno di accostarsi a Gesù Cristo. Il fenomeno a cui noi stiamo assistendo, di una migliore conoscenza di questo personaggio che per i credenti è la presenza di Dio sulla terra, in quanto si è proclamato il suo Unigenito Figlio, e per i non credenti è un "Grande della storia", sta dando dei frutti che possono essere diversamente interpretati. Vi sono persone che, sfruttando la vicenda del Nazareno scrivono dando stura a prodotti romanzeschi di fantasia, di dubbio gusto e senza nessuna scientificità. Ci sono degli studi come quello presentato che offrono invece delle chiavi di lettura per comprendere, sia il Gesù storico, nato oltre duemila anni fa in Palestina, sia il Gesù della fede, che dalla personalità storica si è sviluppato a poco a poco dopo la risurrezione nell'adesione libera al suo messaggio e alla sua persona divina da parte delle primitive comunità cristiane. Il pubblico presente, molto attento, è poi intervenuto con qualche domanda, ma il fatto che il libro era a disposizione solo da quel momento, e quindi non era conosciuto, non ha permesso allo stesso pubblico di porre delle domande sui suoi contenuti, che rimangono comunque di grande importanza per coloro che vogliono avere il serio approccio, non soltanto ai vangeli, ma anche agli Atti degli apostoli presentati dallo stesso Borghi, alle Lettere di San Paolo con un apporto, oltre che da Borghi, da Bruno Maggioni e Renzo Petraglio, alla Lettera agli Ebrei commentata sempre da Borghi e da Gregoire Rouilller, le Lettere cattoliche di Borghi ed una bella e facile introduzione all'Apocalisse di Renzo Petraglio. Per terminare il moderatore ha ricordato che nello stesso Centro il 7 di giugno sarà presentato il suo libro "Ti presento Gesù Cristo", per dubbiosi e non credenti. Ed il presidente della Società Svizzera, che ha fatto gli onori di casa, ha invitato tutti a ritrovarsi per approfondire la conoscenza di Gesù di Nazaret. Segr. A cura di Annamaria Lorefice S’intitola «Il luogo che non c’è» il libro del giornalista Luca Marchiò su Erbonne presentato ieri mattina al Punto Einaudi di Como. Si tratta di un suggestivo borgo rurale nel comune di San Fedele Intelvi (Como) incastonato nella valle percorsa dal Breggia, a poca distanza dal confine con la Svizzera. Erbonne oggi conta 52 edifici e 14 abitanti residenti per lo più svizzeri e vanta un rapporto strettissimo di solidarietà con la vicina Scudellate, frazione del Comune ticinese di Muggio, alla quale è unita anche dal nuovo ponte. «Erbonne - ha sottolineato Marchiò - è uno dei pochissimi paesi al mondo dove non è mai stato aperto un negozio e i residenti all'anagrafe oggi sono solo a 14. Eppure questo luogo è stato capace di condensare in pochi chilometri quadrati e qualche decina di abitazioni una storia unica al mondo per evoluzione e per ricchezza di accadimenti». Questo fazzoletto di terra in realtà appartiene alla storia del pianeta più che alla provincia italiana. Secondo i recenti studi effettuati dal professor Andrea Tintori, Erbonne con la sua valle è il luogo che vanta la più antica frequentazione dell'uomo in tutta la fascia prealpina europea. Pare che l'uomo di Neanderthal vi passeggiasse tranquillamente oltre 60’000 anni fa e dai reperti rinvenuti nella Caverna Generosa sembra che vi abbia abitato fino al 20’000-15’000 avanti Cristo. A Scudellate inoltre è stato rinvenuta un'importante reliquia della croce di Gesù Cristo della quale si ha notizia in un documento del 1730 redatto in latino. I microframmenti sarebbero stati consegnati al cittadino milanese Carlo Francesco Mauro che li avrebbe ricevuti dal vescovo Enrico Laso de La Vega. Ma sono i confini «ballerini» tra Italia e Svizzera fino al 1752 che più fanno sentire il peso della storia ad Erbonne e a Scudellate, e creano una separazione che è alla base delle rivendicazioni negli ultimi due secoli dei diritti alla sanità, all'istruzione e alla mobilità poi ottenuti dal borgo italiano. Oggi Erbonne è un perfetto esempio di integrazione dove italiani e svizzeri vivono in completa armonia e la comunità rinsalda i vincoli di solidarietà che da sempre animano i suoi abitanti. Ma per saperne di più non rimane che leggere «Il luogo che non c'è» di Luca Marchiò. II libro promosso dall'associazione Famiglia comasca è stato realizzato con i contributi di Regione Lombardia, Regione Valle di Muggio Vai Mara e Salorino (RVIVI), Provincia di Como, Comunità Montana Lario Intelvese e Comune di San Fedele Intelvi. Parte dei proventi della vendita sarà devoluta al finanziamento di una scuola in Senegal. In Ticino il volume può essere ordinato alla RVM telefonando allo 091 682 20 16 o scrivendo [email protected] Maggiori informazioni sull'autore e sul libro sono reperibili sul sito Internet www.erbonne.com Dal (Corriere del Ticino) e-mail: [email protected] Nel libro di Paola Giovetti «I grandi iniziati del nostro tempo» spicca la figura del grande psichiatra svizzero Karl Jung Successo per Paola Giovetti a Lugano sull’«apertura spirituale» La giornalista e saggista Paola Giovetti a Lugano (foto di Drago.s). Lugano – Sarà perché l’umanità vive un presente logorante, inquinato e consumista, fatto sta che manifestazioni come “TISANA”, all’insegna di stili di vita innovativi e naturali, sono ogni anno più affollate. In dodici edizioni, la fiera del benessere luganese ha visto moltiplicarsi stand e convegni sulla salute psicofisica: dalla bioedilizia all’ecoturismo, dalla medicina meditativa ai percorsi di consapevolezza sulla propria vita, in questa e nell’altra dimensione. Tra i numerosi conferenzieri c’era Paola Giovetti, giornalista di fama internazionale, studiosa di fenomeni extrasensoriali. Era attesa in una sala gremita per la sua relazione su “Testimonianze di premorte”. Ma prima l’abbiamo intervistata, dato che era giunta cortesemente in largo anticipo col treno da Modena, dove risiede: «Gli svizzeri, che grazie al mio lavoro conosco bene perché ormai sono di casa qui in Ticino, sono molto puntuali – dice - non avrei potuto ritardare, sia per la Gazzetta sia per la conferenza». Perché cresce l’interesse della gente per il mondo immateriale? «Perché l’essere umano non è confrontato solo con il tangibile. Si vive la vita di tutti i giorni, ma i giorni non sono infiniti. Chi non si è mai posto domande come: “esiste un dopo”, “come è fatto questo dopo”?» È una buona cosa andare a “ficcanasare” in cose incomprensibili e che si prestano a mille interpretazioni? «Sì. Sebbene l’individuo possa non arrivare a risposte certe, perlomeno ottiene un ampliamento della propria visuale sul mondo. La vita quotidiana si affronta con maggior consapevolezza e distacco. Per fortuna oggi si è liberi di parlare di “altra dimensione”, senza essere presi per pazzi o visionari come accadeva un tempo. In Italia sono stata la prima a svolgere specifiche inchieste, come già avveniva negli altri paesi». Che tipo di inchieste? «In tutto il mondo gli studiosi raccoglievano testimonianze di persone, sopravvissute a uno stato di premorte. Tutte, ieri come oggi, riferiscono tutte delle esperienze simili». Perciò sono attendibili? «Molto, d’altra parte questa dimensione è rivelata in ogni religione. Attraverso le testimonianze dirette di persone normali come noi, si tocca con mano ciò che altrimenti rimarrebbe solo nei testi sacri. Svolte le mie inchieste su questo e su altri temi dell’intangibile, diedi vita alla prima rubrica sul Corriere della Domenica e al primo programma in Rai sul paranormale, provocando polemiche e critiche… ma per fortuna furono in molti gli entusiasti che vedevano trattati in pubblico questi argomenti». Non crede che in questo vasto campo ci siano dei rischi per chi è credulone? «Sì, esattamente come in altri ambiti. Vanno evitate con cura richieste di soldi o proposte d’aiuto da parte di sconosciuti che si avvicinano quando siamo in difficoltà. Per approfondire questo settore basta coltivare buone letture e l’introspezione personale». Lei è mai stata ingannata? «Grazie agli strumenti acquisiti col mio “lavoro-studio” so valutare le situazioni. Ho comunque avuto le mie disillusioni, magari se i risultati di un’indagine erano inferiori alle attese». E riguardo a persone? «È successo che abbia ritenuto che qualcuno fosse teso alla spiritualità, all’amore universale e invece non lo era. Ma ho conosciuto anche persone particolari che hanno accresciuto la mia interiorità». Come il sensitivo Roll? «Gustavo Roll era speciale; come lo era Roberto Setti di Firenze, umile, dotato di un’eccezionale umanità. Ma ce ne sono anche altri capaci di introdurci con serenità e intelligenza a dimensioni soprasensibili». Nel suo ultimo libro “I grandi iniziati del nostro tempo”, ha inserito lo psicanalista svizzero Jung, perché? «Carl Gustav Jung era aperto alla spiritualità. Ciò che non era Freud, suo collega molto critico e chiuso su questo fronte; sebbene negli ultimi mesi di vita, malato, cambiò opinione, tanto che gli si attribuisce la frase “se tornassi indietro, invece che alla psicanalisi mi dedicherei alla parapsicologia”». Invece Jung? «Ha precorso i tempi. Attraverso il suo la- Paola Giovetti Nata a Firenze, risiede a Modena. Laureata in lettere, si è specializzata sulle tematiche di confine. Autrice di moltissimi volumi sullo studio di fenomeni paranormali tradotti in diverse lingue. Scrive per la Rizzoli e per “Luce e Ombra”, la più antica rivista italiana di parapsicologia. E’ vicepresidente della Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni la maggior biblioteca specializzata d’Italia. Organizza gli annuali congressi internazionali “L’uomo e il mistero” e “Movimento della speranza” (Associazione d’aiuto per chi ha perso una persona cara, specie genitori). Negli anni ’80, è stata la prima giornalista a dedicare su questi temi una rubrica scritta e una televisiva in Rai con Alessandro Cecchi Paone. Collabora con diverse testate giornalistiche ed è spesso ospite in Rai e della televisione svizzera italiana. voro con i pazienti, aveva recepito e accettava significati e modalità che superavano la dottrina psicanalitica, e con risultati di guarigione sorprendenti». Per questo lo definisce un “illuminato”? «E’ uno di quegli individui che focalizzano aspetti che altri non vedono, scoprono collegamenti incomprensibili ai più, ci mostrano una dimensione diversa e profonda della vita». Andava controcorrente? «Certo. E come coloro che compiono un vero cammino interiore, ha agito sempre e solo per il “risveglio” e la crescita spirituale collettiva». Oggi alcuni sacerdoti indagano l’altra dimensione. «Ci sono sacerdoti che si occupano e pubblicano libri sui fenomeni extrasensoriali. Non per incuriosire, ma per stimolarci a un sano distacco dall’eccessivo materialismo e a divenire più profondi. Sanno che la gente ne trarrà benefici» Lei ha detto che gli scettici sono infelici. «Tutti quelli che negano ostinatamente e ottusamente l’intangibile, per me sono infelici perché si negano appagamenti, consolazioni, aiuti interiori che servono ad affrontare la vita. A comprendere qual è il vero compito che ognuno di noi ha in questo mondo». Annamaria Lorefice 6OB3FHJPOFEBTDPQSJSF FEBHVTUBSF A soli 10 Km e 20 min da Como 15 Km e 20 min da Varese 56 Km e 45 min da Milano www.mendrisiottotourism.ch 8 N. 6 giugno 2007 Al Museo storico Giuseppe Beccari ricordato il contributo determinante offerto dalla Svizzera tramite il maggiore Max Waibel L’«Operation Sunrise» che pose un termine alla seconda guerra mondiale rievocata in un Convegno internazionale a Voghera Una straordinaria e segretissima trattativa, dai risvolti umani altamente drammatici, felicemente conclusasi con la fine anticipata della Seconda Guerra mondiale in Italia al 2 maggio 1945. Il Museo Storico "Giuseppe Beccari", di Voghera, grazie all’intervento della Signora Giuseppina Bellinzona-Beccari, vedova del Ten. col. Giuseppe Beccari, promotore e dinamico curatore del Museo successivamente a lui intitolato, ha accolto domenica scorsa un convegno internazionale imperniato sulla "Operation Sunrise", esattamente nella ricorrenza di quella significativa data. Relatori Alfredo Ardizzi e Paolo Germann del Collegio Promotore “Sunrise’05” (Canton Ticino), con la collaborazione del col SMG Pier Augusto Albrici. Come nelle precedenti rievocazioni, i dettagli della “Operazione SUNRISE”, straordinaria impresa di pace pressoché sconosciuta, hanno destato vasto interesse ben oltre la cittadinanza di Voghera e dell'Oltrepò pavese. Se il ponte fra il 25 aprile ed il 1° maggio può avere allo ntanato alcuni Vogheresi, ha per contro favorito la partecipazione di diversi interessati arrivati da Ferrara, dalla Liguria e da Milano. Circa una cinquantina di persone sono convenute al Museo della Fanteria per rivivere una parte della recente storia che ha segnato momenti estremamente gravi e pieni di tensione. All’incontro ha dato puntualmente il benvenuto l'Assessore ai beni museali del Comune, Dr. Luigi Fronti, in rappresentanza del Sindaco Aurelio Torriani, sottolineando l'importanza della tematica in esame. Alfredo Ardizzi, esaurite le presentazioni di rito, ha dato la parola al Console Generale di Svizzera a Milano, Dr. David Vogelsanger; l’illustre ospite ha messo in evidenza i valori e i risultati concreti della "Operation Sunrise" coordinata e diretta dal Maggiore SMG Max Waibel. Paolo Germann ha poi illustrato la cronologia PU BLICIS A 62 anni di distanza nel tempo, Voghera ricorda la data storica, soprattutto per il Norditalia, del 29 aprile 1945, quando a Caserta si firmò la resa delle ancora potenti forze tedesche operanti nel Norditalia. Questa operazione favorì una sensibile abbreviazione della Seconda Guerra mondiale. La Capitolazione definitiva ed incondizionata firmata a Reims (7 maggio ‘45) ratificata poi a Berlino il giorno seguente, 8 maggio, fu possibile in funzione della sagace mediazione svizzera, coperta sotto il nome di "Operation Sunrise", intrapresa da Max Waibel, alto ufficiale del Servizio Informazioni dell’Esercito svizzero, non senza suo gravoso conflitto di coscienza. Ihr direkter Kontakt zur Schweiz degli avvenimenti, desunta dal libro di Max Waibel. Vivo interesse ha destato il documentario "Operation Sunrise, la segreta alleanza”, realizzato, con la collaborazione del Collegio Promotore "Sunrise'05", dal regista tedesco Bernhard Pfletschinger per diverse catene televisive europee, trasmesso anche dalla Televisione della Svizzera italiana. Ha concluso la ricca esposizione il col SMG Pier Augusto Albrici con diverse argute considerazioni storico-militari su aspetti, rischi e colpi di scena alternatisi nella difficilissima trattativa segreta, soprattutto nell’ottica della inalienabile neutralità, fondamentale principio che, segnatamente in quel travagliato periodo, ha messo in risalto la tradizione umanitaria elvetica. Come già ad Ascona’02 (Ticino), Milano ’03, Zurigo ’04, Losone-Locarno ’05, Basilea ’05, Torino ’05, anche Voghera ’07 ha mostrato grande interesse. Ancora una volta la conoscenza di una pagina di storia sino ad oggi sconosciuta o, peggio, volutamente o no tralasciata, ha suscitato domande e considerazioni da parte degli attenti convenuti. Puntuali e documentate le spiegazioni fornite dai relatori, maturate sulla scorta di recenti confronti con i molti documenti sino ad oggi liberati dal segreto. Molti altri rimangono comunque ancora inesplorati, in attesa di essere messi a disposizione dei ricercatori e degli storici. Il Collegio Promotore con il suo progetto "Sunrise '05", iniziatore di queste rievocazioni, alla luce dei lusinghieri consensi ottenuti e degli sviluppi che si prospettano, si ripropone di espandere la propria attività divulgativa, anche in altri centri interessati. Alcune significative attenzioni sono giunte da Genova, da Roma e da Berlino. Chi desiderasse tenersi aggiornato, o collaborare con documenti, non ha che da annunciarsi tramite www.sunrise1945.ch Arrivederci! Alfredo Ardizzi, Collegio Promotore «Sunrise ’05» Un invito a tenerne conto Anche gli svizzeri all’estero puntano alle Camere L’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero ha invitato i partiti politici ad includere nelle loro liste elettorali anche gli svizzeri che vivono fuori dai confini nazionali. www.swissinfo.org Schweizer Aktualität Abstimmungen / Wahlen Internationale Aktualität Thematische Dossiers Diskussionsforen Swisslinks Kontakt Seit 70 Jahren der Information verpflichtet Auch via Mobile/PDA/Newsletter/Audio Download/News Feeds Le elezioni federali di ottobre potrebbero offrire agli svizzeri all’estero l’occasione di guadagnare il loro primo seggio delle Camere federali. La loro organizzazione moltiplica gli sforzi per raggiungere questo obiettivo, giudicato di vitale importanza visto che Berna sembra intenzionata a smantellare la presenza all’estero. L’OSE ha invitato tutti i partiti politici ad includere nelle liste elettori anche gli svizzeri all’estero. Finora gli emigrati che si sono presentati non sono mai stati eletti. Dopo la chiusura dello Swiss Center di Londra nel 1995, Berna sembra intenzionata a sbarazzarsi del Centro culturale svizzero di Milano. Presenza Svizzera sarà smantellata, alcuni consolati chiusi e il budget di Pro Helvetia sarà diminuito, nota l’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) in un comunicato. L’OSE si è impegnata a mantenere forti i legami fra la Confederazione e i 650’000 espatriati. “La relazione però non può funzionare a senso unico”. Se si spingono gli svizzeri all’estero a votare (circa 111’000 esercitano questo diritto) e a partecipare alla vita politica del paese d’origine, bisogna che anche la Svizzera sia dinamica all’estero, che dia agli emigrati un sentimento di orgoglio di appartenere a un paese che promuove gli scambi culturali e il dinamismo economico, afferma l’organizzazione.