Le ernie discali possono essere ridotte o riassorbite

Transcript

Le ernie discali possono essere ridotte o riassorbite

Valutazione
a
distanza
con
risonanza
magnetica
nucleare
SUNTO
Storia
naturale
dell'ernia
del
disco
Le
ernie
discali
possono
essere
ridotte
o
riassorbite
Bibliografia
Spine.
Storia
naturale
dell'ernia
del
disco
associata
a
radicolopatia
­
Estratto
da:Komori
H,
Shinomiya
K,
Nakai
O,
Yamaura
I,
Takeda
S,
Furuya
K.
The
NaturalHistory
of
Herniated
Nucleus
Pulposus
With
Radiculopathy.
Evidenza
istologica
del
riassorbimento
dell'ernia
discale
sequestrata
­
Estratto
da:
Ito
T,
Yamada
M,
Ikuta
F,
Fukuda
T,
Hoshi
S,
Kawaji
Y,
Uchiyama
S,
Homma
T,
Takahshi
HE.
Histologic
Evidence
of
Absorption
of
Sequestration­Type
Herniated
Disc.
La
valutazione
RMN
(Risonanza
Magnetica
Nucleare)
a
distanza
dimostra
che
l'ernia
discale
si
può
riassorbire,
soprattutto
se
è
di
grandi
dimensioni;
può
permanere
anche
se
i
sintomi
si
sono
completamente
risolti
e
comunque,
in
generale,
i
dolori
quasi
sempre
si
risolvono
prima
della
scomparsa
dell'ernia
(sono
possibili
due
ipotesi:
i
sintomi
non
erano
dovuti
esclusivamente
all'ernia;
oppure,
l'ernia
ha
trovato
una
sua
collocazione
che
non
è
più
irritativa).
In
assoluto,
comunque
ne
deriva
una
valida
considerazione
per
astenersi
da
una
chirurgia
troppo
tempestiva.
In
pratica
questi
dati
da
un
punto
di
vista
istologico,
documentando
un
riassorbimento
del
materiale
erniato
in
caso
di
sequestro
(quindi
di
completo
distacco
dalla
"fonte"
per
così
dire
dell'ernia)
secondo
una
ben
precisa
sequenza
di
eventi
che
vede
dapprima
un
"assestamento"
con
la
fine
dei
sintomi,
di
possibile
origine
meccanica,
o
vascolare,
o
infiammatoria,
o
altro
ancora
prima
della
definitiva
azione
macrofagica
di
digestione
del
"corpo
estraneo"
endogeno.
Il
lavoro
di
Moore
documenta
la
tipologia
istologica
del
materiale
erniato
(nucleo
e
non
anulus),
con
un
lavoro
che
trova
nell'abbondante
e
completa
discussione
dei
lavori
disponibili
in
letteratura
uno
dei
suoi
pregi
maggiori.
Interessante
il
fatto
che
si
assista
in
loco
ad
una
neovascolarizzazione
dell'ernia,
che
può
giustificare
il
successivo
riassorbimento.
In
relazione
ai
risultati
di
queste
nuove
ricerche,
gioca
un
ruolo
fondamentale
il
trattamento
di
tipo
manipolativo
osteopatico
conservativo.
E’
quindi
importante
sottolineare
che,
se
è
vero
far
precedere
due
mesi
di
"tentativi"
non
cruenti
all'intervento,
è
anche
importante
che
questi
vengano
posti
in
atto
da
personale
specialistico
competente,
e
specificamente
addestrato
e
preparato
in
ambito
osteopatico.
Infine,
nei
lavori
precedenti
a
questi
veniva
affermato
come
proprio
le
ernie
più
"brutte",
vale
a
dire
quelle
sequestrate
e
quelle
più
grosse
sono
quelle
che
si
riassorbono.
Allora
si
può
pensare
che
un
adeguato
trattamento
conservativo
osteopatico
si
debba
mirare
ad
ernie
piccole
e
grandi
senza
grossa
limitazione.