che potete scaricare qui
Transcript
che potete scaricare qui
Per rimettere in ordine le cose, occorre prima buttare all’aria tutto quanto anche a costo di apparire molesti I l turbolatore, si sa, è un bastone fra le ruote del flusso aerodinamico: lo scombina, ma a fin di bene perché poi gli permette di tornare ad essere bello ordinato. Un po’ come Shiva che con la sua danza non cessa mai di distruggere per poi ricostruire in un eterno balletto cosmico come ben sanno al CERN di Ginevra dove l’immagine qui sopra fa bella mostra di sé in una statua posta al centro del complesso. Dio mi guardi dal volermi paragonare a una divinità, ma con questa rubrichetta (saltuaria? mah... ) un po’ di turbolenza proverò a crearla anch’io. All’enac cadono dalle nuvole La storia che vi sto per raccontare ha ormai due anni. Tanti me ne sono occorsi per riprendermi dallo stupore che lo scambio di e-mail che state per leggere ha suscitato in me. Vi avverto subito che troverete parecchi omissis, questo un po’ per carità cristiana e un po’ perché i nomi e i dettagli hanno un’importanza secondaria rispetto alla storia stessa che dimostra oltre ogni ragionevole dubbio quanto chi dovrebbe “legiferare” intorno alla nostra attività (in questo caso l’Enac) spesso lo fa in maniera bizzarra e naïf, muovendosi a tentoni in un ambito nel quale la mano destra non sa quasi mai cosa fa la sinistra. Va da sé che di tutto questo ho conservato accuratamente tutte le pezze d’appoggio sotto forma di e-mail (Pec, da parte mia) e screenshot di pagine Internet. Tutto è accuratamente documentato e documentabile, insomma. Ma veniamo ai fatti: a ottobre del 2014 sono casualmente incappato nel sito di un’azienda che svolgeva attività con gli APR, ovverosia con i droni professionali. Giunto alla pagina “Chi siamo” ho trovato indirizzo e coordinate geografiche del campo di volo sul quale la suddetta azienda operava. Dopo una veloce verifica che mi ha lasciato di sasso, non ho potuto fare a meno di aprire la posta elettronica e inviare l’e-mail che segue: From: Edizioni Modellismo Sas <[email protected]> To: ... (omissis) @enac.gov.it Date: Sun, 19 Oct 2014 20:06:39 Subject: Richiesta chiarimento su campo di volo (omissis) Gent.mo ...(omissis), chi Le scrive è l’editore della rivista bimestrale Modellismo che da 22 anni si occupa di aeromodellismo tradizionale. L’aggettivo “tradizionale” non è casuale: sta a sottolineare il fatto che gli aeromodelli sono macchine volanti differenti e con finalità e scopi ben diversi dagli odierni multirotori e droni. In questo senso, come tanti, guardiamo con una certa apprensione al nuovo regolamento introdotto dall’ENAC che, più o meno consapevolmente mescola tutto assieme col risultato di porre l’aeromodellismo in una posizione normativa che non ha eguali in Europa e in molti altri Paesi. Ma lasciamo perdere le premesse e vengo subito al punto di questa mia. Alcuni giorni fa, casualmente, mi sono imbattuto in questo sito: ... www.(omissis)... .it Da quanto questi Signori scrivono, parrebbe che abbiano tutte le carte (e le autorizzazioni) in regola, ma leggendo le coordinate del campo di volo, ho avuto un sobbalzo. Il campo si trova qui: (vedi Allegato 1) quindi ad una distanza irrisoria e praticamente in linea con la pista (omissis) dell’aeroporto di (omissis). A questo punto la domanda nasce spontanea: questi Signori sono realmente autorizzati ad operare lì? E se la risposta fosse affermativa, sarebbe lecito conoscere in base a quale principio, dato che 14 tutte le evidenze sono in palese contraddizione con il Regolamento APR? Giova a questo punto ricordare che (omissis) al gruppo aeromodellistico (omissis) che si trova nella stessa area, ma ad una distanza addirittura lievemente superiore (vedi Allegato 2) è stato giustamente intimato di sospendere immediatamente ogni attività. Al di là di tutto questo, inoltre, c’è una certa apprensione da parte del comune cittadino che volando abbastanza di frequente da (omissis) come normale passeggero non è certo entusiasta di sapere che a due passi dall’aeromobile su cui sta decollando o atterrando, svolazzano liberamente dei droni. Nel ringraziarLa per la cortese attenzione e certo di una Sua celere risposta, esauriente e chiarificatrice, porgo i miei più distinti saluti. Cesare de Robertis Edizioni Modellismo Sas La risposta non si è fatta attendere: ---------- Messaggio inoltrato ---------Da: (omissis)@enac.gov.it> Data: 19/ott/2014 20:14 Oggetto: Re: POSTA CERTIFICATA: Richiesta chiarimento su campo di volo... (omissis) A: ... (omissis);... (omissis) A Cc:<[email protected]> Grazie dell’informazione farò controllare i dati ci sono distanze da rispettare. Saluti Sorvoliamo sulla forma della risposta. A me hanno insegnato che si esordisce con un “Gent.mo Signor”, oppure con un “Egr. Signor” e soprattutto che dopo i saluti (che dovrebbero essere perlomeno “distinti”) si firma col proprio nome e cognome, ma evidentemente appartengo ad un’epoca superata. Sorvoliamo anche sul fatto che la risposta mi arriva solo come copia conforme essendo i principali destinatari altri due funzionari dell’Ente, ma lì dentro, in forma estremamente sintetica, c’è scritto nero su bianco che all’Enac cascano dalle nuvole! Sconcertante, vero? Ma questo non è ancora niente, perché il giorno successivo mi risponde un altro funzionario (uno dei due ai quali era stata inviata l’e-mai qui sopra): Da: (omissis) [mailto:(omissis) @enac.gov.it] Inviato: 20 ottobre 2014 10:13 A: ‘[email protected]’ Cc: (omissis) ; ‘(omissis) Oggetto: I: Re: Posta Certificata: Richiesta chiarimento su campo di volo... (omissis) Spett. Edizioni Modellismo Sas Egr. Sig. de Robertis Abbiamo effettuato una verifica dei dati riportati sulla tabella Operatori riconosciuti sulla base della Dichiarazione e l’area delle operazioni pubblicate sul nostro sito per la (omissis) risulta superiore agli 8 km previsti dal Regolamento. Per quanto riguarda quanto da Lei riportato abbiamo segnalato alla... (omissis) l’incongruenza della informazione riportata sul loro sito. La ringraziamo per la opportuna segnalazione. Cordiali saluti ... (omissis) Questa volta l’e-mail è firmata e formalmente corretta, ma anche questa risposta ha dell’incredibile. Si afferma in sostanza che l’Enac aveva prese per buone le dichiarazioni dell’azienda in questione senza verificarne in alcun modo la correttezza. Pochi giorni dopo questo scambio di e-mail le indicazioni del campo di volo sono magicamente sparite da quel sito e, a quanto mi risulta, l’azienda ha poi trasferita la sua sede operativa in una località più consona all’attuale regolamento. Qual è la morale di questa storia? Beh, ognuno tragga la propria, dopodiché carichi il modello in macchina e vada pure a volare. Norimberga mon amour? entrate col portafoglio pieno rischiate di uscire allegramente in mutande e senza più nemmeno un euro per tornare a casa. Vediamole un po’ in dettaglio, allora, le opportunità per il 2017. Prima fra tutte la Faszination Modellltech a Sinsheim, dal 24 al 26 marzo 2017. Sinsheim non è molto lontana da Karlsruhe (poco più di 6 ore in auto da Milano) ma è davvero un paradiso sia perché trovate davvero di tutto, sia perché (meteo permettendo) c’è un bello show in volo e infine perché attaccato alla fiera c’è un interessante museo con aerei, moto, auto e molto altro. Ne abbiamo parlato diverse volte in passato e la manifestazione non ha perso una virgola del suo fascino. Dal 28 al 30 aprile invece sarà la volta della Prowing. Ne abbiamo parlato nel numero 141 ed è un’altra manifestazione da non perdere. L’impostazione è quella del Radio Model Show (chissà mai se lo rivedremo?) e Soest è un po’ più lontana, ma con un volo fino a Colonia e un auto a noleggio (circa due ore di strada) ci si arriva benissimo. La spesa, dividendola fra due o tre amici, è davvero irrisoria. Dal 21 al 23 luglio, imprescindibile per gli aliantisti, la Segelflugmesse, il paradiso del volo silenzioso. Qui siamo davvero vicini (dalle parti di Monaco) e la manifestazione, nata da pochissimi anni, sta crescendo davvero molto. Per i jet, invece il punto di riferimento è la Jet Power Messe. Anche in questo caso, un volo fino a Colonia e un auto a noleggio e in meno di un’ora di strada siete arrivati. Le date per il 2017 ancora non ci sono, ma vi terremo aggiornati così come faremo con la Faszination Modellbau di Friedrichshafen, che si è appena svolta (fine ottobre) ed è un’altra fiera-mercato imperdibile, sulle rive del Lago di Costanza dove venivano costruiti gli Zeppelin e dove oggi c’è anche un museo. Seguite il nostro sito e soprattutto la nostra pagina Facebook dove provvederemo a tenervi aggiornati su queste ed altre manifestazioni e a rinfrescarvi la memoria sulle scadenze. Quando si arriva verso la fine dell’anno, puntuali come i primi raffreddori arrivano le richieste d’informazioni sulla mitica Fiera di Norimberga. “Mitica” in effetti è l’aggettivo più appropriato perché fa riferimento ad una leggenda, una storia per molti versi sconnessa dalla realtà. Intendiamoci, quella di Norimberga resta la più importante fiera del giocattolo del mondo, con ciò intendendo una manifestazione di proporzioni notevolissime ed organizzata con precisione teutonica, ma dove il modellismo (e nel caso specifico l’aeromodellismo) occupa uno spazio decisamente limitato. Per intenderci, a Norimberga potete passare una settimana in mezzo ai pelouches, ai videogames, alle costruzioni di legno, ai giochi da spiaggia, agli addobbi natalizi, agli scherzi di carnevale inclusa un’ampia varietà di cacche finte e, alla fine, anche al modellismo statico e dinamico. Ora, a parte il fatto che si tratta di una fiera professionale riservata agli addetti ai lavori (ma di escamotage per entrare ugualmente se ne possono trovare diversi) l’aeromodellista a Norimberga rischia di restare amaramente deluso. Questo un po’ perché alcuni grandi marchi del passato anche recente purtroppo sono finiti nella polvere, e un po’ perché le aziende che espongono (Totò " Siamo Uomini o Caporali?") lì sono solo quelle in grado di Volete disimparare? affrontare il mercato globale con Basta pagare! spalle forti e grandi numeri. Letta in un sito drone-oriented: “... Per prima cosa, il Disco è Le piccole aziende di prestigio, quelle che vi fanno l’aliante un drone, non un aeromodello. E questo lo rende assolutamente tutto fibra o il jet per happy few non ci sono né ci saranno mai. semplice da usare per un principiante. Mentre impone agli aeroInsomma, che cavolo ci volete andare a fare a Norimberga se modellisti esperti di disimparare tutto quello che hanno appreso non siete negozianti e/o distributori o giornalisti di settore? e avvicinarsi a un modo del tutto diverso di volare.” Per chi non Purtroppo questa voglia di Norimberga è stata indotta per lo sapesse, si parla di uno schiumino/zagi del costo di 1300 Euro. molti anni da una certa stampa e un tempo, quando in giro non Quindi, dopo aver passato la vita a cercare d'imparare faticoc’era davvero altro o quasi poteva anche avere senso, ma oggi? samente qualcosa, compreso il saper pilotare un modello, ora Vero è che l’aeromodellismo che conta ormai lo si può vedere dovremmo spendere una cifra non indifferente per disimparare? solo in Germania, ma in questo caso le possibilità sono davVa bene l'analfabetismo di ritorno, ma qui si esagera davvero! vero tante e soprattutto - diversamente da Norimberga - se Caporali si nasce, non si diventa. A qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera. 15