E` il momento dei dolci tipicamente invernali
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E` il momento dei dolci tipicamente invernali
22 ARTIGIANATO panissimo | 21 ottobre 2016 | Nº 42 Quarto posto ex-aequo La stagione è propizia a rinnovate presenze Dal segretariato della SMPPC brillante. Il che non è affatto scongiunge l’invito a voler segnalare su tato quando ci si trova a lavorare in “panissimo” il quarto posto conse- un ambiente sconosciuto con gente guito da Deborah Solimine pastic- che si esprime in una lingua che, ciera-confettiera (apprendistato salvo eccezioni, non è affatto pratipresso Confiserie Ricigliano, Lu- cata quotidianamente. gano) al concorso dei migliori ap- Gli altri rappresentanti erano, in prendisti di Romandia e Ticino. ordine alfabetico: Jaccoud Laurine Fatto che ben volentieri segnalia- Pâtisserie Fayet, Bursin, Pires Martins Beatriz, Confiserie mo, ma con una precisazione: da sempre, dopo il Schuppisser, Moutier; terzetto salito sul podio, Prêtre Aurélien, Configli altri partecipanti – di serie Nora e Mario, Porregola sette, come i Canrentruy; Rapisardi Ketoni da rappresentare – vin, Confiserie Oberson, Ginevra; Ruch Coralie, sono classificati tutti al Confiserie Michellod, quarto posto ex-aequo. Verbier; Tratsang YonVa tuttavia segnalato ten Sonam, Confiserie che Deborah è stata auSchmid, Neuchâtel. nc trice di una prestazione Deborah Solimine E’ il momento dei dolci tipicamente invernali Ma per chi li ha in offerta tutto l’anno poco cambia. La sicurezza sul posto di lavoro Una precisazione sul corso e perché c’erano solo 9 persone (vedasi «panissimo» N° 40 p. 23): La convocazione è giunta il lunedì della stessa settimana del corso. Io avrei partecipato più che volentieri, ma con così poco preavviso mi è stato impossibile. La stessa cosa vale per i miei collaboratori. Ho chiamato la signora Fogato che mi ha detto che altri reclamavano che veniva spedito tutto sempre troppo presto; al che ho risposto che si poteva inviare per tempo e poi mandare un eventuale richiamo e che, fra troppo presto e troppo tardi, c’è anche il buon senso. In seguito mi ha detto che c’è stato un problema tecnico, che per me suona come dimenticanza non so di chi. Alla fine trovo un po’ vergognoso. Non so cosa ne pensi tu ma per me è un vero peccato aver scomodato persone da oltregottardo per poi gestire così. Ah sì, mi è pure stato detto che avevano anche pensato di rinviarlo… Isa Münger Fonte ispiratrice Sarà, com’è abituale da varie edizioni, la Fiera professionale südback di Stoccarda (22–25 ottobre). La durata relativamente breve dell’evento, favorisce la priorità di quello che va visto e ascoltato; ovviamente l’ascolto presume una buona conoscenza della lingua tedesca – o l’inglese – la lingua straniera più parlata in alternativa; mentre gli occhi faranno la loro parte. I 650 espositori annunciati avranno parecchio da mostrare. Per quanto attiene alla panetteria, l’attenzione sarà certamente attratta dai pro- dotti privi di glutine; mentre in pasticceria protagonisti saranno i dolci del periodo natalizio. Maggiori particolari su: www.suedback.de Il savarin pronto per la cottura. Nello stampo potrà tornare per l’inzuppitura. A rappresentarli i più noti restano sempre i savarin e i babà; vediamoli allora un po’ da vicino. Il savarin Pare che la prima versione del savarin fu ideata dal re polacco Stanislas Leszczynski, suocero del re francese Luigi XV, il quale risiedeva in Alsazia-Lorena e aveva difficoltà a mangiare il dolce tipico della regione – il gugelhopf alsaziano – a causa del male ai denti e della difficoltà di masticazione. Decise, quindi, di provare ad ammorbidirlo inzuppandolo nel liquore tagliato con lo sciroppo semplice. Questa variante piacque molto anche al re di Francia che chiese ai suoi pasticcieri di riprodurlo. Da questa storia (o leggenda) prende origine anche il babà, ma poi le strade dei due dolci si separarono. Il savarin fu perfezionato dai fratelli Julien, due pasticcieri che nel 1844 dedicarono il dolce al famoso gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin, dandogli il suo nome. (PS: esemplare la presentazione fatta alle pagine 134 e 135 sul testo professionale «La pasticceria svizzera», edizioni Scuola Richemont). A scrivere del babà – (anzi: babbà) – è il celebrato cuoco Gianfranco Vissani sul suo libro «Dolce come pochi» (Ricette di famiglia). Il babà «Si nu’ babbà» è termine elogiativo partenopeo per una donna piacente, ma come per il savarin è di padre polacco, il summenzionato Stanislas Leszczynski costretto all’esilio, anche se dorato, alla corte parigina del suocero Luigi XV. Appassionato di arte e gastronomia, sembra abbia creato l’antenato del babbà bagnando con rum un dolce austriaco, il gugelhopf appunto. La forma del dolce ricordava la gonna delle donne anziane e forse gli fu dato il nome di «babka», che significa «nonna». Il dolce si diff use presto in Francia con il nome «babà» e da qui a Napoli, portato dai famosi Manzù, gli chef al servizio della nuova regina, dove acquisì la forma definitiva e il nome di babbà! Nereo Cambrosio Nº 42 | 21 ottobre 2016 | panissimo SWISS BAKERY TROPHY 23 Verifica a livello nazionale Una convergenza di prodotti d’eccezione Con quali obiettivi? Confrontare le loro creazioni a quelle dei propri colleghi, sottoporle alle critiche costruttive degli esperti e cercare di conquistare una medaglia, un premio, un titolo. Dal 28 ottobre al 1° novembre, lo Swiss Bakery Trophy (SBT) sarà l’ospite d’onore svizzero del Goûts et terroirs di Bulle (www.gouts-etterroirs.ch). Sull’arco di cinque giornate, gli artigiani panettieripasticcieri-confettieri dei quattro angoli del Paese, sottoporranno i loro prodotti alla verifica. A due settimane dall’evento, gli organizzatori puntano su quasi 1400 specialità provenienti da 195 imprese del settore. A gustarli e giudicarli saranno all’incirca 280 esaminatori – professionisti del ramo e consumatori – impegnati durante tutta la durata della manifestazione. Ciascun articolo – protetto dall’anonimato – passerà al vaglio dei giurati che valuteranno l’aspetto, l’impressione generale, la forma, la reazione al palato, la struttura, l’aroma e il sapore, il tutto a mezzo di schede a punti (massimo di 100) e, in base al punteggio, ai migliori sarà assegnata un medaglia d’oro, argento o bronzo. Questa edizione Photos: J. Ruppen A fine mese, gli artigiani panettieri-confettieri del Paese presenteranno, a Bulle, le loro migliori specialità. Lo SBT; il meglio della panetteria-pasticceria-confetteria svizzera riunito sotto lo stesso tetto. vedrà anche la partecipazione dei prodotti da «traiteur». Conquista molto ambita E’ quella del Trofeo Bernhard Aebersold, che fu il promotore dello SBT. Ancora una precisazione: le imprese che presenteranno un minimo di cinque articoli, saranno in corsa per l’aggiudicazione dello Swiss Bakery Trophy Champion 2016–2017. La consegna dei premi è in programma martedì 1° novembre alle 14.30. Finali dei migliori giovani Il Concorso romando e ticinese dei migliori panettieri si svolgerà il 30 e il 31 ottobre; quello delle venditrici il 1° novembre. Nel primo concorrerà Lea Giovanora (Schrö- der, Chiggiogna / Al Porto, Tenero). Per il secondo non ci sarà partejr/nc cipazione dal Ticino. Il programma Sulle pagine in lingua francese (p. 16/17) trovate il programma in dettaglio. Segnalazione per chi ha il tempo e la voglia di curiosare Il 17° Salone svizzero des Goûts et terroirs Ospite d’onore straniero è il Dipartimento francese dell’Aveyron. Ospite d’onore straniero è il Dipartimento francese dell’Aveyron. Al Salone ospitato a Bulle (FR) dal 28 ottobre al 1° novembre, accanto all’invitato francese che, tra l’altro, proporrà il suo Roquefort AOP e il suo vino di Marcillac AOP, ci sarà Neuchâtel Vins et Terroir che ha in programma anche una degustazione al buio dei suoi prodotti. In cartello anche due concorsi nazionali: il 7° Swiss Bakery Trophy (SBT) e il primo Trofeo nazionale della Fée Verte (sinonimo di assenzio: ndr ufficialmente sdoganato dopo anni di proibizionismo). I 45 000 visitatori attesi potranno muoversi a loro piacimento tra gli stand dei 300 espositori; condividere i segreti delle personalità invitate nell’Arène Gourmande o anche partecipare alle animazioni per grandi e piccini all’Amuse-Bouche o l’Atélier du Goût. Un altro attende i degustatori dei Cocktail de Fée organizzato dalla Swiss Barkeeper Union. All’Arène Gourmande – 200 posti a sedere – opereranno cuochi e altri artigiani legati all’alimentazione. Di forte richiamo la giornata del 31 ottobre consacrata alle Grandes Le barriere tra professionisti e visitatori cadono. Tables svizzere, che vedrà al lavoro numerosi chef stellati. E, ancora un artista: Olivier Her- bomel, campione di scultura su frutta e legumi, che si esibirà in nc diretta.