Intervento Autorità di Gestione Paola Di Salvatore
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Intervento Autorità di Gestione Paola Di Salvatore
Intervento del 20 aprile 2016 L’Autorità di Gestione Avv. Paola Di Salvatore Con un profondo sentimento di stima, porgo i più sentiti saluti alle alte cariche istituzionali di un così autorevole simposio ed a tutte le autorità presenti, per il significativo ruolo di titolarità e per l’indubbia valenza scientifica delle odierne argomentazioni. Vogliate permettermi un preliminare saluto che porgo, con vivo onore istituzionale quale Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic CBC, all’On.le Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei, per aver condiviso l’incipit scientifico e nell’aver posto fra gli obiettivi dell’azione di Governo, cosi come si evince da un’attenta lettura della Relazione consuntiva 2015 della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche Europee, la rilevanza della prevenzione e del contrasto alle irregolarità e frodi nella Politica di coesione, come elemento costitutivo del perseguimento di azioni coerenti con quelle previste nel Piano di Azione Coesione. Un sentito ringraziamento al Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Luciano D’Alfonso, per aver creduto nel complesso lavoro svolto in questi anni nella gestione del Programma IPA Adriatic CBC e per la condivisione di un percorso tecnico, di attuazione dell’azione politica di titolarità, nella Governance 1 nazionale e regionale della prima strategia dell’intera area adriatico ionica: l’EUSAIR. Da qui la rilevanza strategica, oggi, del Programma IPA Adriatic CBC, per l’intera area adriatico-ionica, in un momento storico di complessità geopolitica, nel quale tutti gli otto Stati partecipanti al Programma IPA Adriatic svolgono un ruolo decisionale nell’attuazione dell’EUSAIR. Indubbia, la stretta correlazione del Programma IPA Adriatic CBC, con l’EUSAIR, strategia della regione adriatico-ionica che rappresenta un impulso nel percorso europeo dei Balcani, unendo la politica di convergenza con una correlata razionale gestione dei fondi comunitari e nazionali, confluenti nella medesima area geografica. L’odierno dibattito nasce da una timida ma decisa riflessione, condivisa con il Gen. Francesco Attardi del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione Europea presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale porgo il più sentito ringraziamento per la Sua preziosa attività e partecipata collaborazione istituzionale. Quale Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic ho ritenuto estremamente necessaria un’attenta analisi sul corretto utilizzo delle risorse finanziarie, in stretta correlazione con le procedure di certificazione delle spese, nell’ampio scenario geografico ed eleggibile dei Programmi di cooperazione territoriale europea e nella necessità, non solo scientifica ma operativa, di iniziare un percorso seminariale negli otto Stati partecipanti al Programma IPA Adriatic CBC. 2 Di indubbia rilevanza scientifica si pone l’odierno simposio, in una stretta connessione tra la dottrina giuridica pura, l’interpretazione naturale e giuridica, l’attività amministrativa procedimentale e provvedimentale ed il discrimen tra azione discrezionale ed azione vincolata, ancor più quando la fonte dell’azione amministrativa è una norma di azione: vincolo al soddisfacimento dell’interesse pubblico. L’esperienza del Programma IPA Adriatic impone un’analisi dogmatica e complessa, resa ancor più permeante dalla presenza delle più alte cariche istituzionali europee nella lotta alla frode ed alle irregolarità, in un ruolo verticale della politica di coesione europea, in stretta correlazione con la doverosità di tutela del bilancio dell’ Unione Europea e degli Stati interessati. Da una disamina della vita del Programma IPA Adriatic CBC, a far data dal 2009 e, specificatamente, focalizzando l’ambito di analisi sui seguenti elementi conoscitivi: a) stanziamento iniziale e quello attuale del Programma IPA Adriatic; b) flusso finanziario; c) ammontare di spesa certificata alla Commissione Europea attraverso le attestazioni di spesa dal 2009 al 26.02.2016; d) le riscontrate irregolarità, relative alle annualità 2009-2010-2011, dovendo distinguere quelle relative ai progetti da quelle relative alla priorità IV Assistenza Tecnica ed al relativo ammontare 3 In un’ermeneutica giuridica di coordinamento, nel quadro sistematico delle fonti di disciplina, nasce, evidente, la necessaria correlazione istituzionale tra gli interpreti attivi, non solo di una politica ORIZZONTALE di competitività, ma tra tutte le istituzioni europee, nazionali e regionali, per conseguire una concreta tutela del bilancio dell’Unione Europea, in conformità al principio della certezza del diritto. Da qui il ruolo complesso e delicato di titolarità delle Autorità di Gestione, delle autorità giudiziarie, dell’OLAF (svolge indagini sulla corruzione e su gravi irregolarità con funzioni di indipendenza) della Corte dei Conti europea e nazionale. Significativa, a riguardo la Decisione n. 98-2004 della Corte dei Conti Europea, nonché la Deliberazione n. 5 del 29.5.2012 della Corte dei Conti – sezione di controllo per gli affari comunitari ed internazionali”, di acuta analisi del diretto collegamento tra le irregolarità e la lesività degli interessi finanziari dell’UE. Deliberazione che rileva, ancor più incisivamente, che “ l’entità rilevante degli importi decertificati ( termine che indica la sottrazione delle somme dai relativi pagamenti a carico della rendicontazione comunitaria) rende indispensabile un’incisiva azione di recupero sul fronte nazionale, visto che in tali casi gli importi cessano di interessare il bilancio dell’Unione ma ricadono interamente su quello nazionale. È necessario porre un’impegnativa attività di recupero, anche con riscossioni in forma coattiva, di risorse indispensabili per l’Erario statale e /o regionale”. 4 La funzione dell’attività di recupero si pone, quindi, ancor più necessaria nell’uniformità dell’ordinamento contabile dello Stato e degli Enti territoriali, concorrendo la finanza regionale, con quella statale, al perseguimento degli obiettivi di convergenza e di stabilità derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, dato che i fatti gestionali “ irregolarità” incidono nella loro rilevazione sotto il profilo finanziario in modo diretto sul bilancio dell’ Unione Europea, convergendo i loro effetti, in caso di decertificazione , sui bilanci degli Stati e delle Regioni, affievolendo il principio di tutela dell’unità economica. Ruoli e titolarità che in un equilibrio sistemico di indipendenza devono essere strettamente correlati nell’an e nel fine, nelle rispettive sedi procedimentali amministrative, giudiziarie e di controllo. Da qui, nel pieno postulato della teoria ordinamentale, si necessita una metodologia applicativa oggettiva tra le Autorità di Gestione responsabili della gestione ed attuazione dei Programmi di cooperazione territoriale europea, in conformità al principio di sana gestione finanziaria, quasi si delineasse non già un monitoraggio statico ma dinamico e costitutivo, ancor più quando, come nel Programma IPA Adriatic CBC, su otto Stati partecipanti, di cui quattro sono membri dell’Unione Europea e quattro sono in pre-adesione, con una complessità ordinamentale che si riflette sull’individuazione delle fonti applicabili, non solo nelle procedure amministrative ma anche nel tessuto territoriale, ponendo un’ulteriore riflessione sulla necessaria completezza degli ordinamenti giuridici . La riflessione investe, pertanto, le funzioni di uno Stato delineando, forse, una nuova funzione? 5 Indubbio che si tratti di un’attività costitutiva, impositiva di regole di condotta, resa ancor più difficile in un decentramento di titolarità di competenza delle Autorità di Gestione. Ne deriva che per la reale tutela del principio di affidabilità, che affievolisce quando nell’azione di decentramento non viene garantito in ogni livello trasversale e verticale il dovuto controllo nelle validazioni delle spese rendicontate dai beneficiari, si rende necessario un concreto rafforzamento sistemico dei FLCO, quali polmoni pulsanti di ossigeno garante di una corretta respirazione finanziaria nell’ambito dell’Obiettivo “ Cooperazione territoriale Europea”, di cui al Reg. n. 1299/2013, interregionale, sia essa transfrontaliera, trasnazionale ed nella cui articolazione tutti i Programmi devono essere convergenti verso l’unico obiettivo e quindi delineare “ azioni e misure per la prevenzione ed il contrasto delle irregolarità e frodi” gestione ed attuazione conforme ai principi di bilancio Europeo; rafforzamento delle azioni oggettive di analisi dell’ammontare del flusso finanziario, in stretta correlazione con gli 8 FLCO degli Stati partecipanti al Programma, applicando le fonti tecniche vincolanti nell’attività di validazione in un’uniformità amministrativa, sebbene la diversità ordinamentale; procedure di recupero delle somme irregolari già certificate alla Commissione Europea; rafforzamento delle capacità amministrative e standardizzazione delle procedure, così come rilevato dalla stessa Commissione Europea nella Relazione 2013 sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea – Lotta contro la frode”. 6 tutela del bilancio dell’UE e di tutti gli Stati membri ed anche non UE che devono conseguire nelle loro azioni gli obiettivi del Programma IPA Adriatic, con intervento anche sui beneficiari, individuando misure dirette ad un concreto sviluppo territoriale integrato. Credo fortemente che l’odierna riflessione, in un dinamico dibattito, nella più acuta visione Kelseniana, unita alla passione intellettuale di Capograssi, ci debba condurre ad investigare la struttura del diritto nell’analisi della conoscenza, della morale e della socialità, strettamente correlata alla diversità ordinamentale degli Stati appartenenti all’Unione Europea, rispetto agli Stati non appartenenti all’Unione Europea, interpreti attivi della Politica di coesione, nello spirito del tempo, per un concreto rafforzamento delle capacità amministrative, in una reciprocità di standardizzazione delle procedure di recupero, per conseguire gli obiettivi dell’Unione Europea a tutela del bilancio dell’Unione Europea e dei bilanci degli Stati partecipanti, in una visione armonica di coesistenza dei popoli, ancor più nell’intera area balcanica di estremo interesse per la coniugazione della geopolitica di coesione territoriale dell’area adriatica con l’EUSAIR. Auspicando vivamente che le odierne riflessioni possano essere un primum movens per un sentito sentimento di cittadinanza europea, sono a ringraziarVI per la Vs. cortese e preziosa attenzione! L’AUTORITA’ DI GESTIONE DEL PROGRAMMA IPA ADRIATIC CBC Avv. Paola Di Salvatore 7