speciale 25 aprile copia 2
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speciale 25 aprile copia 2
S U P P L E M E N T O A D I S E G N O C O M U N E A P R I L E 2 0 0 5 Comune di Campi Bisenzio Anpi - Sezione di Campi Bisenzio Comitato Promotore: Associazione Campi per Campi, Associazione Comunale Anziani per il Volontariato, Auser Campi Bisenzio, Circolo Arci Dino Manetti, Circolo Culturale Sandro Pertini, Circolo Mcl Don Renzo Paoli, Circolo Mcl Santo Stefano, Circolo Ricreativo e Culturale Rinascita di Campi Bisenzio, Pubblica Assistenza Campi Bisenzio, Sezione Soci Coop di Campi Bisenzio, Spi-Cgil 25 aprile 1°maggio i valori della resistenza impegno civile di oggi 60° anniversario della Resistenza e Liberazione I valori della Resistenza impegno civile di oggi “I popoli - scrive Pietro Scoppola - hanno bisogno di date simbolo in cui riconoscersi e trovarsi uniti”. Il 25 aprile, insieme al 1° maggio e al 2 giugno è senza ombra di dubbio una di queste date, anzi la più importante perché quel giorno di 60 anni fa l’Italia, dopo un ventennio di dittatura fascista e una delle guerre più sanguinose mai esistite, riconquistò la libertà, la democrazia, la speranza nel futuro. Il 25 aprile dunque è e deve restare sempre festa di tutto il popolo italiano per ricordare che senza la Liberazione non avremmo avuto né Repubblica, né Costituzione, né una democrazia nuova e autentica, fondata sulla pace, il lavoro, la partecipazione attiva dei cittadini, il rispetto della dignità umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la cultura e la collaborazione internazionale. Ma la sconfitta del nazifascismo, di quel 25 aprile 1945, non fu opera solo delle forze armate alleate ma anche di un ampio e straordinario movimento di donne e di uomini di Resistenza militare e civile. E’ a quegli uomini e a quelle donne che combatterono per ridare all’Italia libertà e dignità, a coloro che morirono in carcere o nei campi di sterminio, che deve andare solo ed esclusivamente tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine. E’ loro che dobbiamo commemorare. Chi è morto combattendo dalla parte sbagliata, chi ha combattuto dalla parte di un regime che ha saputo perpetrare le più ripugnanti violazioni della dignità umana, consapevole o inconsapevole che fosse, merita pietà, ma la commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita perché noi fossimo liberi. Chi ci chiede di ricordare nello stesso modo chi è morto per la libertà e chi è morto combattendo contro la libertà, (come ad esempio mettendo sullo stesso piano, con un recente disegno di legge, i giovani che scelsero di lottare contro i tedeschi e i fascisti della repubblica sociale italiana e quelli che all’opposto decisero di arruolarsi nelle file delle truppe di Salò che combatterono per venti mesi contro i partigiani e gli alleati angloamericani) ci chiede in realtà di diventare moralmente poveri. Chi esprime fastidio verso la nostra Resistenza, chi invita a dimenticarla come un peso ingombrante del passato vuole in realtà seccare le radici della nostra vita democratica; offende i morti e offende soprattutto noi in quanto cittadini e in quanto esseri umani. Per questo non dobbiamo abbandonare le commemorazioni, dobbiamo al contrario imparare a ricordare, a celebrare, a capire il passato, a sentirci parte di una storia che altri hanno iniziato e che noi abbiamo il dovere di continuare. Abbiamo il dovere di confrontarci con il nostro passato collettivo affinché, davvero, la memoria possa essere comune. Sì, io credo, che oggi più che mai sia necessario fermarsi a riflettere sulla lezione del 25 aprile, a riflettere se a 60 anni di distanza i valori di libertà, democrazia, solidarietà, partecipazione, dialogo e incontro sanciti nella nostra Carta Costituzionale, sono ancora attuali. Ritengo fermamente di sì. Quei valori sono i nostri valori, sono i valori della comunità campigiana, patria di Lanciotto Ballerini, Guglielmo Tesi, Tosca Fiesoli, e di tanti altri martiri della Resistenza e devono essere per tutti noi un monito per un impegno in favore della maturazione di una solida coscienza civile e di un autentico e vivo at- taccamento alla Costituzione repubblicana. Piero Calamandrei in un discorso tenuto agli studenti nel 1955 diceva loro “La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica… la libertà c’è, si vive in regime di libertà. Ci sono altre cose da fare che interessarsi alla politica!… Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai… ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica…”. Il prezzo della libertà presuppone infatti una vigilanza attenta che deve riguardare non solo l’aspetto di controllo e di denuncia per il non rispetto delle leggi ma anche e soprattutto un impegno e un ruolo propositivo delle Istituzioni, della società civile organizzata, dei cittadini, nel perseguire il bene comune. L’obiettivo di una Istituzione pubblica deve essere quello di far coincidere la Costituzione scritta con quella materiale del Paese, quello di estendere i diritti e le tutele. Nella Costituzione Europea c’è un’affermazione di principio, una sorta di primo articolo sull’indivisibilità dei diritti. E’ un’idea di grande valore, perché quando è violato un diritto - sia che faccia capo alla persona, al cittadino o al lavoratore - inevitabilmente, qualche tempo dopo, anche gli altri diritti saranno messi in discussione. Per questo è importante difendere la catena dei diritti nella sua uniformità. La revisione di oltre 50 articoli della Costituzione italiana recentemente approvata in Senato, anche se riguarda soltanto la seconda parte della Carta costituzionale, cioè l’ordinamento dello Stato, potrebbe materialmente mettere a rischio anche i principi fondamentali dei cittadini. E’ infatti attraverso tutti gli organi della Repubblica e sul principio dell’equilibrio e della separazione dei loro poteri che i diritti trovano effettiva applicazione. Se si intacca l’equilibrio è come quando si rompe un anello di una catena; quella catena perde la sua funzione e progressivamente anche gli altri anelli possono essere attaccati. Allora il tema da far vivere ogni giorno è quello di impegnarsi e lavorare per affermare i diritti civili e umani e la loro universalità in ogni contesto. Impegnarsi per dare soluzione ai conflitti che insanguinano il mondo - a cominciare da quello israelo-palestinese -, per favorire il dialogo di civiltà, di culture, di religioni, per combattere il terrorismo, ogni forma di oppressione e con essa la fame, la povertà, le malattie, è condizione essenziale e indispensabile per favorire la pace mondiale. Così come impegnarsi per dare soluzione anche ai molteplici problemi che ha il nostro Antifascismo e Resistenza Paese affinché l’uguaglianza di diritto diventi sempre più uguaglianza di fatto. In primo luogo il diritto al lavoro, che la Costituzione italiana pone a principio base della comunità. Di fronte alla grave crisi economica, alla perdita di competitività del sistema produttivo che si sta verificando in Italia e che ha portato alla perdita di numerosi posti di lavoro anche nella Piana fiorentina, occorre mettere insieme forze, intelligenze e saperi per affrontare i punti critici e tentare di volgerli in positivo con delle risposte concrete. Abbiamo il dovere di tornare a dare certezza al lavoro se vogliamo consentire ai giovani di non aver paura del futuro e permettergli di comprarsi una casa, farsi una famiglia, mettere al mondo dei figli. Ma per offrire ad un giovane più opportunità di lavoro e di vita occorre un aggiornamento e un’innovazione continua e dunque ritorna la centralità del sapere e della conoscenza. Occorre una scuola di qualità, una scuola di carattere, formatrice di coscienze, formatrice di persone oneste e leali. Allora bisogna impegnarsi tutti affinché la scuola non sia trascurata, screditata, impoverita nei suoi bilanci, ignorata nei suoi bisogni. La scuola è un organo vitale della democrazia. Senza conoscenza non c’è libertà. E’ questo il senso del 25 aprile e delle iniziative che insieme alla locale sezione dell’Anpi, alle scuole e a numerose associazioni del territorio, che ringrazio sentitamente, abbiamo promosso per ricordare la Liberazione. E’ questo il senso con il quale invitiamo tutti i cittadini a partecipare numerosi alla celebrazione del 25 aprile e del 1° maggio. Adoperarsi tutti insieme affinché il 60° anniversario della Liberazione e la festa del lavoro siano celebrate degnamente e siano fatte conoscere come i momenti più alti della nostra storia. Testimoniare tutta la forza della passione e dell’impegno civile e democratico che da sempre è insito nella comunità campigiana, una comunità fortemente coesa e solidale perché da sempre aperta al confronto e all’accoglienza. Il Sindaco Fiorella Alunni In questo 25 aprile, che ricorre nell’ambito delle celebrazioni del Sessantesimo, ricordiamo le generazioni che si sono trovate davanti un’Italia che aveva deviato dal suo cammino storico, che era precipitata in una dittatura, che aveva rinunciato alla sua sovranità in favore di una dittatura ancora più spietata. Il dovere degli italiani era reagire. Lo hanno fatto perché non volevano rinunciare alla loro Patria, perché la volevano libera, nuovamente immessa nel contesto delle Nazioni civili. Antifascismo e Resistenza non sono stati una qualsiasi parentesi, sia pure importante, della nostra vicenda nazionale, ma essi segnano l’atto di nascita di una nuova Italia che cerca i suoi titoli di legittimità non nelle avventure militari, ma nella convivenza pacifica con tutti i popoli. La Resistenza italiana ed europea ha eliminato il veleno mortale del nazismo e del fascismo. La Resistenza italiana che ha partecipato a questa lotta di civiltà, ha potuto consegnare alla Costituzione Repubblicana i valori della giustizia e della libertà, della solidarietà e della pace sui quali si relizzò il consenso più alto nella storia dell’Italia democratica. Questi sono i valori nei quali tutti i cittadini devono riconoscersi, in quanto fondamento dell’unità nazionale e della democrazia. La Resistenza chiama i giovani, le donne, gli uomini, tutte le forze politiche e sindacali a riunirsi solidali in difesa della Costituzione, strumento irrinunciabile di democrazia e testimonianza delle lotte e dei sacrifici dai quali è nata la nostra Repubblica. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro (art. 1) e sulla solidarietà (art. 2), nella quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge (art. 3) e ripudia la guerra (art. 11). Insidiare questi valori, alterare l’equilibrio costituzionale significa colpire le istituzioni e lo stesso tessuto connettivo della nostra società nella sua essenza più significativa. Dopo oltre mezzo secolo di democrazia, di pace, di collaborazione internazionale, i tentativi di insidiare questi valori, uniti a quelli della rivalutazione del fascismo ai quali si assiste, confermano la necessità di un forte impegno per contrastare i pericoli di una tragica involuzione verso una società oligarchica. Il 25 aprile è il suggello unitario dell’evento storico dal quale la democrazia italiana ha ripreso il cammino nell’Europa restituita alla libertà. Questo cammino non deve essere insidiato mettendo a rischio i diritti costituzionali, lasciando irrisolti i conflitti di interessi, attaccando i diritti del lavoro e i sistemi della giustizia, della scuola e dell’informazione. Il 25 aprile chiama gli italiani all’impegno per una libertà vivente da difendere e testimoniare giorno per giorno. Ora e sempre Resistenza. Il Direttivo ANPI di Campi Bisenzio 60° anniversario della Resistenza e Liberazione Hanno aderito: A.C. Lanciotto Ballerini, Arci Caccia, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di guerra-sezione Campi Bisenzio, Associazione per la Promozione dell’Europa Centro Sud Orientale, Associazione Ricreativa, culturale e sportiva Sandonninese, Auto storiche di Toscana, Avventura Trekking, Ballando - Ballando, Blue Note, Bocciofila Campigiana, Centro Iniziative Teatrali, Circolo il Progresso, Circolo Nautico Azimut, Circolo Sms Sant’Angelo, Circolo Sms San Martino, Finisterre, Giorgio La Pira, Granfonte, Gruppo fotografico Ideavisiva, Gruppo Sportiva Pesca Campi Bisenzio, Incontri, La Clessidra, Michelangiolo Paoli, Misericordia Basket, Scarabeo, Società ciclistica Campi Bisenzio, Spazio Arte, Vivere il Rosi. Programma delle iniziative GIOVEDÌ 21 APRILE Ore 9.30 Scuola media Garibaldi Inaugurazione della mostra curata dalla sezione Anpi di Campi Bisenzio L’Alba della Repubblica Ore 10 Auditorium Gianni Rodari Il Centro Iniziative Teatrali presenta Stamattina è stato inverno spettacolo teatrale per i ragazzi delle scuole di Campi Bisenzio, di e con Manola Nifosì. Regia di Manola Nifosì e Sergio Aguirre. A cura dell’Anpi Campi Bisenzio, dell’Auser Campi Bisenzio e del Circolo culturale Sandro Pertini SABATO 23 APRILE Ore 16.30 Palazzo comunale, sala consiliare Sandro Pertini Inaugurazione della mostra Guglielmo Tesi nel ricordo dei campigiani, curata dalla sezione Anpi di Campi Bisenzio e dall’associazione Campi per Campi Ore 17 Atrio del Palazzo comunale, piazza della Resistenza Presentazione del libro Guglielmo Tesi nella memoria di Campi Bisenzio curato dalla locale sezione dell’Anpi e dall’associazione Campi per Campi, con il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio Intervengono: Fiorella Alunni, sindaco di Campi Bisenzio Fulvio Conti, rappresentante dell’Anpi sezione di Campi Bisenzio Renzo Bernardi, presidente dell’associazione Campi per Campi Fabrizio Nucci, direttore di Microstoria DOMENICA 24 APRILE In ricordo di un importante evento della Resistenza Europea e del comandante partigiano Lanciotto Ballerini. Per l’identità antifascista della Toscana, dell’Italia, dell’Europa. Per un futuro di pace e solidarietà tra i popoli Manifestazione a Valibona in Calvana Promossa dalla Provincia di Prato e dai Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Prato e Vaiano con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze Ore 11,15 Deposizione corona di alloro al Cippo ai caduti della battaglia di Valibona. Ore 11,30 manifestazione con la partecipazione del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini Ore 12,30 pranzo sui prati della Calvana con servizio di ristoro sul posto senza prenotazione oppure a sacco Pomeriggio con musica, teatro, aquiloni, mongolfiere ed escursioni in grotta • Partenza da Campi Bisenzio Ore 8,30 Ritrovo in piazza della Resistenza e partenza con mezzi propri (chi dalle Croci di Calenzano, ha difficoltà a raggiungere a piedi Valibona può contattare l’ufficio segreteria del Sindaco al numero telefonico 055 890019, che provvederà a comunicarlo alle associazioni che si sono rese disponibili al trasporto) Coppa Lanciotto Ballerini Ore 12 via Giordano Bruno (area piscine Happyland) Partenza della corsa ciclistica LUNEDÌ 25 APRILE Ore 9.30 Pieve di Santo Stefano Santa Messa in ricordo dei Caduti di tutte le guerre Ore 10.15 Corteo e deposizione corone di alloro ai Monumenti ai Caduti con la partecipazione della Filarmonica Michelangiolo Paoli Ore 11 Atrio Palazzo comunale piazza della Resistenza Inaugurazione dell’Affresco in memoria delle vittime civili della seconda guerra mondiale, realizzato da Lucia Vergamini Intervengono: Fiorella Alunni, sindaco di Campi Bisenzio Luigi Lotti, Presidente dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea Ore 12 Un gesto di Pace - Deponi un fiore alla lapide dei Caduti e volo delle colombe della Pace Dalle ore 12 alle 20 Festa nel Parco urbano di Villa Montalvo Ore 12.30 pranzo organizzato dalle associazioni del territorio. Costo euro 10,00 Prenotazioni entro giovedì 21 aprile presso il Circolo Mcl Santo Stefano piazza Matteotti; Circolo Arci Dino Manetti via Baracca San Piero a Ponti (tel. 055 8999802); Circolo Ricreativo e Culturale Rinascita piazza Matteucci (tel. 055 8900081 oppure 055 890757); Circolo Sms San Martino (tel. 055 8960688) Dalle ore 15 Ballo liscio con l’orchestra di Antonio Maenza a cura dell’Associazione comunale anziani per il volontariato Festa per i bambini La compagnia Ruinart presenta Bolle d’aria, spettacolo e animazione con gonfiabili; aquiloni e palloncini a cura dell’associazione Scarabeo Merenda per tutti i bambini La Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio ha stabilito che gli incassi del 25 aprile e 1° maggio del bar del Parco Urbano di Villa Montalvo, gestito dall’associazione, costituiranno un primo contributo del fondo di solidarietà del Progetto Microcredito. Un progetto della Pubblica Assistenza in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio per dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà economica ed emarginate residenti nel territorio comunale. Stamattina è stato inverno Riflessioni su un passato prossimo e un futuro imminente 12 marzo 2004 Giulio è un ragazzino di undici anni, esuberante. Ha una bocca grande che ride spesso e parla, parla, parla… Ma oggi entra in classe in silenzio, gli occhi bassi e le braccia conserte. “Giulio che c’è? Che succede?” Ma Giulio resta con gli occhi bassi e le braccia conserte. 5 agosto 1944 Arenne, mia madre, ha quattordici anni. Quella che sta per vivere e che non dimenticherà mai, è una brutta pagina della nostra storia collettiva ed una dolorosa pagina della sua storia personale. Questi due ragazzi, lontani sessanta anni l’uno dall’altra, sono entrambi vittime delle conseguenze di una fragilità dell’animo umano che è naturalmente portato a considerare più o meno consapevolmente ogni straniero come un nemico. Questa convinzione spesso se ne sta annidiata in fondo agli animi, ben nascosta, quasi non percepita dalle coscienze. Ma non per questo è meno infetta, sempre pronta com’è a maturare in un sistema di pensiero, a dare origine all’ideologia feroce che si traduce nella risoluzione finale per cui “tutti gli stranieri devono essere uccisi”. Un grazie a Gabriella Baldassini per il suo contributo al lavoro e a mia madre, per non aver mai smesso di raccontare. Manola Nifosì Un volume su Guglielmo Tesi Non c’è progresso e non c’è futuro, se non c’è memoria. Questa affermazione è condivisa “in toto” dall’Associazione Campi per Campi che ha fatto del recupero della memoria del nostro paese l’obiettivo principe delle proprie attività da ormai 13 anni. Nel 60° Anniversario della Liberazione del nostro Paese dalla tirannia nazifascista, abbiamo voluto aggiungere un nuovo tassello al mosaico del ricostruito, e ricostruendo, percorso storico artistico sulla nostra Campi Bisenzio. In tempo di celebrazioni del movimento della Resistenza, non poteva mancare il nostro apporto sul far finalmente luce su uno dei personaggi chiave del movimento partigiano del nostro paese. In collaborazione con la locale sezione Anpi, l’associazione Campi per Campi ha deciso di offrire alla cittadinanza campigiana una biografia (esauriente per quanto ci hanno permesso notizie e documenti rintracciabili) sull’eroe della Resistenza partigiana Guglielmo Tesi, morto giovanissimo nell’intento di perseguire quegli ideali di libertà e giustizia che contraddistinsero tutto il movimento armato che si oppose con determinazione al giogo del nazifascismo. Un libro di memoria che finalmente porterà la cittadinanza a conoscere le vi- cende che portarono Guglielmo alla tragica fine della sua esistenza. Guglielmo Tesi nella memoria di Campi Bisenzio, questo il titolo dell’opera che, oltre a presentare il breve percorso umano del partigiano, rivissuto nelle testimonianze dirette di campigiani e non, in appositi capitoli dedica un’ampia parte del lavoro al modo in cui il popolo campigiano ha nel tempo reso onore all’eroe della Resistenza. Via Guglielmo Tesi, con la sua storia e i suoi segreti e la Coppa Tesi di ciclismo, ormai in vita dal lontano 1947, questi gli altri argomenti di un volume curato e scritto a più mani da Renzo Bernardi, Fulvio Conti, Vincenzo Rizzo e Risi Mendes, a testimonianza dell’importanza che si attribuisce alla collaborazione fattiva fra più entità associative che speriamo in futuro possa trovare sempre più seguito con evidente vantaggio per tutti. Renzo Bernardi Presidente Associazione Campi per Campi 1° maggio festa del lavoro Giornata di festa, di lotta e di sostegno collettivo Sono momenti difficili per chi vive della propria pensione, per chi non ha un lavoro e anche per chi lo ha, ma sta attraversando quest’inedita e grave situazione di incertezza economica e sociale. La crisi economica riguarda tutto il paese, un declino industriale cui sarebbe necessario contrapporre azioni e correttivi efficaci, ma anche la nostra provincia l’avverte, in questi ultimi mesi, con particolare pesantezza. Quando parliamo di declino industriale, ci riferiamo al fatto che l’internazionalizzazione dell’economia non concede tregua, obbligando le imprese a competere sul mercato con prodotti innovativi, di qualità e ad alto valore aggiunto. La ricetta proposta invece negli ultimi anni non ci ha mai convinto e per questo abbiamo contrastato l’idea che si poteva competere economicamente abbassando salari e diritti. Quella stessa idea miseramente fallita nell’esperienza della Confindustria che tutto aveva puntato sul liberismo, senza più alcun vincolo, offerto dalle politiche del governo di centro destra. Gli stessi imprenditori ormai si sono resi conto del progetto asfittico cui erano stati chiamati a partecipare e chiedono da tempo, allo stesso governo, nuovi e diversi interventi per rilanciare la competitività delle imprese. Un paese come l’Italia deve farlo ricercando la via alta dello sviluppo che richiede risorse e politiche per l’innovazione, la ricerca e la formazione. E’ in gioco non solo il destino produttivo del paese, la scomparsa dell’industria manifatturiera, quanto il fatto che da tutto questo non può che derivare un arretramento progressivo e generale delle condizioni del paese. La ricchezza prodotta, il reddito disponibile, il modello sociale sono conseguenza ed effetto della struttura produttiva, della capacità del saper fare e del fare, soprattutto per un paese come il nostro che non è detentore di risorse primarie, ma può contare quasi esclusivamente sulle proprie capacità di trasformazione. In epoca di globalizzazione la sfida competitiva internazionale si affronta dentro il paradigma dei diritti, della democrazia, delle regole condivise e quindi in un quadro di forte coesione sociale, oppure diventa il terreno dello scontro, senza esclusione di colpi, in cui saltano le tutele e prevale quel liberismo che riduce i ceti intermedi, aumenta enormemente gli strati poveri a tutto vantaggio di una ristretta cerchia più ricca di prima. In quest’ultimo caso è il modello sociale a subire colpi pesanti. Invece rimettere il lavoro al centro significa a cura degli uffici stampa e segreteria del sindaco per il sindacato mettere a fuoco i protagonisti del lavoro, i vecchi come i nuovi lavoratori, valorizzarne la partecipazione al processo economico, così come la nostra Costituzione sancì con grande lungimiranza per i cittadini della neonata Repubblica, per il ruolo sociale e la loro dignità. Lo sviluppo ha bisogno di un ruolo attivo e consapevole del lavoro che s’intreccia con una corretta e responsabile iniziativa imprenditoriale. L’accordo per il patto per lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale, l’integrazione sottoscritto a Firenze da CGIL - CISL - UIL e dalle associazioni imprenditoriali, ha l’onere e l’ambizione di intervenire nel contesto economico che all’inizio ho richiamato, ben sapendo che altri attori dovranno essere protagonisti del rilancio: Istituzioni ed Enti Locali, Università, Centri di ricerca, sistema del Credito. L’accordo per il patto muove dall’idea che questo territorio vive una sua specifica difficoltà economica e che è necessaria una risposta comune, di sistema, per uscirne facendo squadra. Accanto ad una vertenza che si risolve positivamente dopo trenta mesi di estenuante impegno del sindacato e dei lavoratori, per il mantenimento a Calenzano dell’attività produttiva della Benelli Presse, altre sono aperte senza sapere al momento quale esito avranno. La Richard Ginori di Sesto Fiorentino non chiarisce, come dovrebbe, le proprie intenzioni strategiche, lasciando nell’incertezza le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, nonché tutta una comunità cittadina. Gli operai della GKN di Campi Bisenzio stanno fronteggiando una pesante rior- ganizzazione aziendale, dovuta alla crisi del settore auto e della componentistica. Ci sono ancora ragioni profonde e a noi vicine, per difendere il lavoro e fare della giornata di festa del primo maggio anche una giornata di lotta e di sostegno collettivo. Un primo maggio per non sentirci soli né per far sentire soli coloro i quali attraversano queste vertenze che sono tornate ad essere difficili: è il nostro modo di fare squadra, per rispondere con determinazione e responsabilità alle sfide che ci sono davanti. Un primo maggio per il lavoro e per il futuro da costruire insieme. Mauro Fuso Segretario responsabile zona Sesto-Campi-Calenzano Camera del Lavoro Metropolitana fiorentina MOSTRA FOTOGRAFICA Nel 60° anniversario della Liberazione e nel 60° anniversario della fondazione, in ricordo di Lanciotto Ballerini di cui porta il nome, la società A.C. Lanciotto organizza nella Sala dell’Affresco del Palazzo comunale, la mostra fotografica La squadra della Lanciotto, ieri, oggi e domani. Inaugurazione sabato 23 aprile alle ore 10. La mostra rimarrà aperta fino al 25 aprile. PER IQBAL MASIH Domenica 24 aprile dalle ore 15 al Parco Iqbal, giornata dedicata alla memoria del piccolo Iqbal Masih, simbolo della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile, promossa dal Comune di Campi Bisenzio e dall’associazione Scarabeo. Spettacoli, animazione e alle ore 17 merenda. Durante la manifestazione verrà effettuata una ripresa televisiva per il programma Strada Facendo Show 2 in onda su emittenti regionali. GIOCHI E ANIMAZIONE Domenica 24 e lunedì 25 aprile dalle ore 16 alle 20 il Circolo Arci Il Progresso, via Giusti Santa Maria, organizza nel giardino del circolo intitolato qualche anno fa proprio 25 aprile, giochi e animazione per bambini, ruota della fortuna e torneo di ping pong. DIBATTITO SUL LAVORO Programma DOMENICA 1° MAGGIO Ore 10 Sesto Fiorentino Corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil Ore 13 pranzo nel Parco urbano di Villa Montalvo organizzato da Spi-Cgil in collaborazione con l’AUSER e la Sezione soci Coop di Campi Bisenzio. Costo euro 5,00 Per prenotarsi occorre telefonare entro venerdì 29 aprile allo SPI - CGIL piazza Matteucci, 1 - Campi Bisenzio (tel. 055 891382) Ore 15.30 Parco urbano di Villa Montalvo Ballo liscio con l’orchestra Borghini Show a cura dell’Associazione comunale anziani per il volontariato Festa dei bambini La compagnia Tieffeu presenta Il filibustiere, il veliero, con animazione del capitan Frak e la sua ciurma Aquiloni e palloncini a cura dell’associazione Scarabeo Merenda per tutti i bambini Venerdì 29 aprile alle ore 21.15 i Circoli Arci di Campi Bisenzio organizzano, nella sala consiliare Sandro Pertini la manifestazione Il Movimento associativo campigiano con i lavoratori della GKN e delle altre aziende in lotta per la difesa del posto di lavoro. Al dibattito partecipano: Massimo Galantini, RSU - GKN Marcello Corti, Segretario generale FIOM CGIL Firenze Francesca Chiavacci, Presidente ARCI Provinciale Fiorella Alunni, Sindaco di Campi Bisenzio. PRIMO TROFEO GRANFONTE Nel 60° anniversario della Liberazione l’associazione Granfonte organizza venerdì 29 aprile dalle ore 20.15 nel Parco urbano di Villa Montalvo una corsa podistica, in notturna, non competitiva, di 2, 4 e 11 chilometri. Il ritrovo è per le ore 19.15. Per informazioni e iscrizioni 339 8869470. E’ possibile iscriversi fino ad un’ora prima della partenza, ma per motivi organizzativi, la società Granfonte invita società e scolaresche che intendono partecipare alla corsa ad effettuare l’iscrizione con qualche giorno di anticipo.