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Copia 0,52 _
IMPRESA RTIGIANA
Quotidiano di Confartigianato Imprese n° 16/2008 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 c. 1, DCB FI
Novembre/Dicembre 2008
In Calabria
attualità
convenzioni
Giorgio Guerrini confermato alla Presidenza
di Confartigianato Imprese
La convenienza firmata TIM
Garelli e ACI, Confartigianato imbocca
la strada del risparmio
Sommario
impresa artigiana In Calabria
Attualità
In copertina: l’Assemblea di
Confartigianato
•Giorgio Guerrini confermato Presidente di Confartigianato
pag. 1
•Impresa Italia, al via la Fase due.
Finanziamenti alle pmi per 5 mld
pag. 3
• Le novità del Decreto anti crisi
Le misure a sostegno delle imprese
artigiane e delle piccole imprese
pag. 4
Convenzioni
Impresa Artigiana
Quotidiano di
Confartigianato Imprese
www.confartigianato.it
•TIM Business Network,
la flessibilità al telefono
pag. 5
IN CONFARTIGIANATO
•Confartigianato - ACI, assistenza e
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Redazione:
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In Calabria - Notizie dalla Federazione Regionale
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pag. 7
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pag. 12
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Attualità
Giorgio Guerrini
confermato Presidente di
Confartigianato
Nella squadra ai vertici della Confederazione tre Vice Presidenti:
Giorgio Merletti, Claudio Miotto, Francesco Sgherza. “Innovare nella continuità”,
questo l’impegno per il quadriennio 2008-2012.
Giorgio Guerrini, 50 anni, originario di
Arezzo dove svolge l’attività di imprenditore nel campo dell’alimentazione, è
stato confermato alla guida di Confartigianato, la maggiore Confederazione
italiana dell’artigianato e delle piccole
imprese che associa 520.000 imprenditori.
L’ Assemblea di Confartigianato, che il
25 novembre ha rieletto per acclamazione Guerrini, ha anche indicato i tre
Vice Presidenti che lo affiancheranno
per i prossimi quattro anni. Si tratta di
Giorgio Merletti, Presidente della Federazione Lombardia e dell’Associazione
di Varese, che ha assunto anche l’incarico di Vice Presidente Vicario, Claudio
Miotto, Presidente della Federazione
Veneto e Francesco Sgherza, Presidente della Federazione Puglia. Il comitato
di Presidenza è stato completato con la
nomina dei tre Membri di Giunta: Valdimiro Belvederesi (Presidente dell’Associazione Artigiani di Ancona) con delega all’Amministrazione e alla Tesoreria,
Luca Crosetto (Cuneo), Giampaolo
Palazzi (Presidente della Federazione
Emilia Romagna).
Eletti anche i 20 componenti della Giunta Esecutiva (nella quale siedono di diritto, oltre al Presidente confederale e
ai tre Vice Presidenti, i Presidenti delle
Federazioni Regionali, i Presidenti dei
Movimenti delle Donne e dei Giovani
di Confartigianato, i Presidenti di ANAP
e INAPA). Nominati, inoltre, i 3 membri
effettivi e i due supplenti del Collegio dei
Probiviri, e gli altrettanti componenti del
Collegio dei Revisori dei Conti. Segretario Generale di Confartigianato è stato
confermato Cesare Fumagalli.
“Innovare nella continuità”: è questa
la linea programmatica indicata da
Guerrini. Non un punto zero, non una
ripartenza. Il cammino prosegue senza
nessuna interruzione nella continuità
dell’impegno al fianco degli artigiani e
delle piccole imprese. Una stabilità necessaria soprattutto nella difficile fase
economico-finanziaria che attraversa il
Paese. Un Paese in difficoltà che, per
ripartire, ha bisogno di riscoprire quei
valori del lavoro, dell’impegno e del sacrificio che rappresentano il ‘credo’ dei
piccoli imprenditori artigiani. «Siamo riusciti ad arrivare a queste elezioni - ha
spiegato il Presidente Guerrini parlando
di fronte all’Assemblea - con una Confederazione unita, forte, che condivide
gli obiettivi principali del gruppo dirigente chiamato a guidarla. Io mi pongo
come l’organizzatore della squadra,
come ‘capitano’. In questi quattro anni
ritengo di aver dimostrato di saper organizzare quel gioco di squadra che è
fondamentale per raggiungere i risultati.» «Da questo mio secondo mandato
- prosegue Guerrini - un grande risultato
che vorrei ottenere è quello di riuscire a
modificare tutti insieme un pezzettino di
storia. Non solo un pezzettino di storia
della Confederazione, ma, visto che da
toscano sono anche un po’ presuntuoso, un pezzettino di storia di questo Paese. Credo che in questo momento l’Italia abbia più che mai bisogno dei valori
espressi dall’artigianato e dal mondo
di chi lavora. Una Confartigianato unita, una Confartigianato che condivide i
punti su cui basare l’azione sindacale,
forte delle diversità territoriali ci permetterà di affrontare le sfide che abbiamo
davanti.»
Guerrini detta poi la road map del suo
secondo mandato, chiarendo subito
che gli obiettivi sono quelli indicati dalla
base territoriale della Confederazione.
«Gli obiettivi strategici più importanti
della nostra azione del prossimo quadriennio sono quelli contenuti nel documento stilato dai Saggi (Ndr. il Collegio
eletto dalla Giunta Esecutiva composto
da tre membri che ha raccolto in quasi
due mesi di ‘lavoro sul campo’ le proposte e le esigenze delle Associazioni
territoriali). Il mio programma è contenuto lì. Noi dobbiamo attrezzarci in maniera sempre più energica per portare
a compimento quegli obiettivi. Io non
vi propongo un programma. Il mio programma è il vostro programma. E’ il programma che emerge da un’operazione
di coinvolgimento del territorio che non
Giorgio Guerrini, Presidente Confartigianato Imprese
1
Conferma anche per il Segretario Generale Cesare Fumagalli
Attualità
ha precedenti, non solo nel sistema confederale.» Nel discorso del Presidente
Giorgio Guerrini trovano spazio anche
le più recenti azioni di rappresentanza
confederale, recentissime, addirittura
della sera precedente. «Sappiamo bene
che il compito che ci aspetta è molto impegnativo. Ieri sera eravamo presenti a
Palazzo Chigi dove il Governo ha presentato le linee guida della manovra
che dovrà affrontare la crisi economicofinanziaria del Paese. Dobbiamo essere
pronti ad affrontare una situazione così
difficile. Il Presidente del Consiglio, nel
corso della nostra Assemblea di giugno,
ha detto che “quello che va bene all’artigianato e alle piccole medie imprese va
bene per il Paese”. Dobbiamo impostare su questa linea la nostra azione, perché mai come ora il Paese ha bisogno
di provvedimenti che vadano a favore
di chi realmente produce ricchezza e
di chi diffonde questa ricchezza nel territorio.» «Dopo un decennio di ‘strane
infatuazioni’ che hanno fatto pensare a
molti ‘furbetti’ che è possibile vivere - e
anche bene!- senza l’impegno e il sacrificio, noi dobbiamo sapere riproporre
quei valori che nel dopoguerra hanno
trasformato un Paese distrutto, nella
quinta potenza mondiale. Il Paese potrà
uscire dalla crisi soltanto se verrà adeguatamente sostenuta l’economia reale
del Paese, vale a dire quel sistema di
4.200.000 piccole imprese che rappresenta il 98,2% del sistema produttivo
del Paese.» Un sistema che, sottolinea
il Presidente Guerrini in un passaggio
successivo, soffre, non solo a causa
della crisi economico-finanziaria in
atto, ma anche per la disattenzione della macchina complessiva dello Stato.
«Sappiamo che le nostre imprese soffrono di mal di burocrazia, soffrono per
la lentezza della macchina amministrativa e a causa del peso della pressione
fiscale. Soffrono per le infrastrutture
che non funzionano. Handicap pesanti
che si ripercuotono in maniera diretta
sulla vita delle imprese. Il nostro compito sarà anche quello di continuare a
richiamare la Pubblica Amministrazione
ai sui doveri, limitando
gli sprechi di risorse,
per far sì che la stessa
diventi un esempio di efficienza e non di scandalo.
Esigiamo dalla Pubblica Amministrazione un atteggiamento
di partnership e di rispetto delle imprese. » «Ieri sera il Governo ci ha fornito
ampie rassicurazioni che su una parte
delle nostre richieste darà un parere
favorevole. Questo, grazie anche a
una campagna elettorale che la Confederazione ha condotto con grande
intelligenza, proponendo i temi che oggi
sono d’attualità nell’agenda dell’Esecutivo». «Quindi il vento è buono per noi:
dobbiamo mettere tutte le energie in
campo per poter dare un’ulteriore impulso. Sono felice che questo percorso di rinnovamento si sia concluso in
questa maniera perché credo che sia il
presupposto per un’azione di Confartigianato ancora più incisiva» conclude
il Presidente di Confartigianato Giorgio
Guerrini.
LA SQUADRA DI CONFARTIGIANATO
Comitato di Presidenza
Presidente: Giorgio Natalino Guerrini
Vice Presidenti: Giorgio Merletti (Vicario) - Varese (Presidente Federazione Lombardia)
Claudio Miotto - Vicenza (Presidente Federazione Veneto)
Francesco Sgherza - Bari (Presidente Federazione Puglia)
Membri di Giunta: Valdimiro Belvederesi - con delega all’Amministrazione e alla Tesoreria
Luca Crosetto - Cuneo
Giampaolo Palazzi - Modena (Presidente Federazione Emilia Romagna)
Segretario Generale: Cesare Fumagalli
Giunta esecutiva
Fanno parte della Giunta esecutiva: il Presidente di Confartigianato Imprese ed i tre vicepresidenti eletti; tutti i Presidenti
delle Federazioni regionali; i Presidenti di Donne Impresa,
Rosa Gentile, e dei Giovani Imprenditori, Marco Colombo; i
Presidenti di ANAP, Enzo Ciccarelli, ed INAPA, Mario Galli.
Oltre a loro, il 25 novembre 2008 sono stati nominati membri
della Giunta esecutiva i seguenti venti rappresentanti del Sistema Confartigianato Imprese:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
2
Salvatore Ascioti, Reggio Calabria
Michele Bedin, Padova
Valdimiro Belvederesi, Ancona
Corrado Brigante, Lecce
Aleandro Capatti, Ferrara
Augusto Cestra, Frosinone
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Luca Crosetto, Cuneo
Francesco Del Boca, Novara
Alida Fabbri, Cesena
Edgarda Fiorini, Udine
Andrea Fortolan, Biella
Enrico Inferrera, Napoli
Stefania Lacriola, Bari
Giovanni Lamioni, Grosseto
Giuseppe Molin, Venezia
Massimo Nocetti, Perugia
Giampaolo Palazzi, Modena
Nunzio Reina, Palermo
Gian Maria Rizzi, Brescia
Dario Visconti, Milano
Da sx: Francesco Sgherza, Cesare Fumagalli, Giorgio Guerrini,
Giorgio Merletti e Claudio Miotto.
impresa artigiana In Calabria
Impresa Italia, al via la Fase due
Finanziamenti alle pmi per 5 mld
Dopo la lettera di intenti, firmato l’accordo quadro tra Confartigianato,
Cna, Casartigiani e Unicredit Group. Al via l’attuazione della più grande
iniziativa ‘privata’ di sostegno all’economia italiana.
Parte la seconda fase del progetto
Impresa Italia. Dopo la sigla della lettera di intenti avvenuta il 5 novembre,
si passa all’attuazione dell’iniziativa
con la firma degli accordi quadro tra le
Associazioni di rappresentanza delle
piccole imprese italiane e UniCredit
Group.
Le prime a sottoscrivere l’accordo
sono le Organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato: Confartigianato,
CNA, Casartigiani e FedartFidi, la Federazione unitaria costituita dalle tre
Confederazioni che rappresenta 211
Confidi i quali garantiscono ogni anno
5 miliardi di finanziamenti alle 700.000
imprese associate.
L’accordo prevede un’offerta creditizia innovativa e personalizzata per le
esigenze degli artigiani e dei piccoli
imprenditori e valorizza il ruolo svolto
della rete dei Confidi artigiani capillarmente diffusi in tutto il territorio nazionale.
Per il Presidente di Confartigianato
Giorgio Guerrini, una posizione sostenuta anche dagli altri presidenti delle
organizzazioni imprenditoriali dell’artigianato, “Il mondo dell’imprenditoria
artigiana ha colto immediatamente la
portata dell’intervento proposto da UniCredit e si accinge per prima a dargli
attuazione, consentendo ai propri associati di poter contare immediatamente, in un momento particolarmente difficile dell’economia nazionale, su crediti
sia a breve termine per il rafforzamento
della gestione del circolante aziendale,
sia a medio-lungo termine per effettuare i propri investimenti”. “Auspichiamo proseguono i presidenti- che l’accordo
sottoscritto possa rappresentare uno
stimolo per nuove modalità di relazione
tra le piccole imprese e l’intero sistema
bancario”.
L’accordo quadro, frutto di un intenso
lavoro di confronto tra UniCredit Group,
Confartigianato, le altre Organizzazioni
dell’artigianato e Fedart Fidi, individua
le seguenti aree di intervento: sostegno
degli investimenti produttivi (tra i quali
il risparmio energetico); miglioramento
della struttura finanziaria delle imprese
anche attraverso interventi finalizzati al riequilibrio finanziario aziendale;
rafforzamento della gestione del circolante a fronte dell’allungamento dei
tempi di incasso; miglioramento della
struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc. Per la nuova iniziativa
Impresa Italia il Gruppo UniCredit ha
rinnovato completamente l’approccio
convenzionale con numerose novità.
Tra queste un catalogo prodotti con
un’innovativa offerta di soluzioni ad
hoc e migliorative di prodotti esistenti
proprio per soddisfare tutte le possibili
esigenze delle piccole aziende, soprattutto quelle legate alla particolare congiuntura economica che stiamo attraversando. Il catalogo prevede un ampliamento dell’offerta che comprende
finanziamenti a breve, a medio e lungo
termine, Leasing e, per la prima volta,
Factoring modulato anche per le piccole imprese. Tra le opzioni predisposte
da UniCredit Group, le Associazioni
territoriali di Confartigianato, CNA, Casartigiani e i loro Confidi insieme con
le Direzioni Commerciali delle Banche,
definiranno i prodotti più coerenti per i
singoli territori.
Tra le altre novità, servizi per migliorare la qualità delle relazioni tra Banca,
Associazioni artigiane e Confidi. Innanzitutto tavoli di confronto dedicati
tra Banche, Associazioni e Confidi per
operare verifiche congiunte su base
mensile (a livello territoriale) e su base
trimestrale (a livello nazionale) per monitorare i risultati dell’iniziativa e identificare/risolvere eventuali necessità o
controversie intercorse.
Inoltre, è prevista la creazione di una
Extranet dedicata con accesso limitato
per permettere ai Confidi e alle Asso-
ciazioni artigiane di utilizzare il calcolatore “Business Prime” (software che
consente di ottimizzare il finanziamento concedibile da UniCredit) per consulenza finanziaria evoluta all’impresa.
Infine l’indicazione di un decalogo di
regole/formazione condivise utile per
migliorare, o non deteriorare, il rating
delle aziende. L’accordo impegna entrambe le parti a diffondere l’iniziativa
presso le strutture sul territorio, anche
attraverso comunicazioni e iniziative congiunte, e impegna la banca a
praticare un listino prezzi favorevole
rispetto alle condizioni standard, differenziato per forma tecnica e commisurato all’andamento del rischio, delle
condizioni di mercato e all’eventuale
garanzia Confidi acquisita, che viene
ulteriormente valorizzata.
A partire dalle prossime settimane verranno definiti i testi delle Convenzioni
operative tra le banche di riferimento
(UniCredit Banca, UniCredit Banca
di Roma, Banco di Sicilia e UniCredit
Corporate Banking), le Associazioni
artigiane locali e i Confidi. I primi finanziamenti saranno quindi erogabili sin
dal prossimo mese di gennaio.
3
Attualità
Le novità del Decreto anti crisi.
Le misure a sostegno delle imprese
artigiane e delle piccole imprese
Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato:“Va nella giusta direzione.
Ma deve essere completato per potenziarne l’efficacia”
Per le imprese artigiane e le piccole imprese arriva la revisione degli studi di settore,
il potenziamento dei Confidi, il pagamento
dell’Iva per «cassa», l’accelerazione dei
tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione e un sistema di ammortizzatori
sociali alternativo alla cassa integrazione.
Queste le principali misure a sostegno delle imprese previste dal decreto legge «anticrisi» approvato dal Consiglio dei Ministri
lo scorso 28 novembre. Nel dettaglio, il
decreto (36 articoli in tutto) muoverà un volume di risorse pari a 80 miliardi di euro e,
come affermato dal Ministro dell’Economia
Giulio Tremonti, avrà «un effetto che va da
oggi a due tre anni».
Nel provvedimento non trovano spazio, invece, la riduzione degli acconti d’imposta
per le ditte individuali e le società di persona e l’inclusione dei lavoratori autonomi
tra i soggetti che beneficeranno del «bonus straordinario per famiglie, lavoratori,
pensionati e soggetti non autosufficienti».
Esclusioni definite da Confartigianato «incomprensibili». Per il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini Il decreto anticrisi va nella direzione giusta. Ma per renderlo realmente efficace va completato e
corretto». Giudizio positivo di Guerrini sugli
interventi di carattere fiscale, in particolare
sulla revisione degli studi di settore: «Trovano conferma le indicazioni di Confartigianato sia per quanto riguarda la valorizzazione degli Osservatori regionali sia per
quanto concerne la necessità di adeguarli
agli indicatori congiunturali». Apprezzati
anche i provvedimenti in materia di lavoro: «Per l’artigianato e la piccola impresa,
grazie agli interventi sugli ammortizzatori
sociali, che valorizzano la bilateralità, di fatto nasce un sistema alternativo alla cassa
integrazione. E si completa la riforma del
modello contrattuale dell’artigianato siglata pochi giorni fa da Confartigianato, dalle
altre Confederazioni artigiane, Cisl e Uil».
Dove c’è da lavorare ancora è sui tempi di
attuazione del provvedimento che potenzia
i Consorzi Fidi. Per Guerrini il rischio è che
“il rinvio a ulteriori decreti ne ritardi l’utilizzazione, vanificandone l’efficacia”.
Diverse le modifiche e le integrazioni al testo che Confartigianato sollecita al Governo. Partendo da un ritocco alla misura che
accorcia i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione. “Un provvedimento
estremamente utile che necessita di un’immediata utilizzazione e di un meccanismo
automatico per garantire la compensazione
tra debito iscritto a ruolo e credito di qualsiasi natura vantato dalle imprese nei confronti
della P.A.”. Attesa anche la correzione ai
nuovi meccanismi che regolano la concessione della detrazione del 55% per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, oltre al ripristino dei precedenti
livelli di risorse per finanziare la misura.
“SOCIAL CARD”, IL GOVERNO PENSA AGLI ITALIANI IN DIFFICOLTà
Tra le misure eccezionali varate dal Governo a sostegno delle fasce più deboli della popolazione c’è la Social card, una carta di credito
ricaricabile del valore di quaranta euro mensili. Valida per tutto il 2009, l’iniziativa potrà essere prolungata dopo la fase sperimentale.
Quaranta euro al mese da spendere in generi alimentari, per il pagamento delle bollette elettriche e per beneficiare degli sconti previsti
per l’acquisto di prodotti e per eventuali iniziative future. Con queste premesse, il Governo ha presentato la “Social card”, o “Carta acquisti”, come preferisce chiamarla il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti.
Una Carta anonima, un bancomat pensato per i pensionati over 65 e per le famiglie che vivono in gravi difficoltà economiche.
La dote iniziale della Carta sarà di 120 euro, 40 euro al mese per il trimestre ottobre, novembre, dicembre. Successivamente, il Ministero
dell’Economia e delle Finanze caricherà sulla carta 80 euro ogni due mesi per tutto il 2009. Terminato il periodo di prova, il Governo
valuterà se rinnovare o meno un’iniziativa che punta a sostenere le famiglie italiane più disagiate, quelle che vivono nell’area del “bisogno
assoluto”, come l’ha definita il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. La Social card, di cui dovrebbero beneficiare circa un milione e trecentomila persone, almeno in questa prima fase sperimentale, verrà concessa agli italiani con più
di 65 anni, che siano considerati soggetti incapienti e con un ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, non superiore
ai 6mila euro. Un limite che sale fino agli 8mila euro per gli anziani con più di 70 anni. Inoltre, per beneficiare della Social card, non si
deve essere intestatario di più di un’utenza per l’energia elettrica ed il gas ad uso domestico, non essere proprietario di più di un veicolo
e di un secondo immobile ad uso abitativo. Le famiglie con figli con meno di tre anni, invece, per richiedere la Social card non dovranno
avere un ISEE superiore ai 6mila euro, non essere titolari di più di un’utenza domestica elettrica e del gas e non essere proprietari di più
di due veicoli. “In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo - ha dichiarato Enzo Ciccarelli, Presidente dell’ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati - iniziative tampone come la Carta acquisti, il Bonus famiglie e la Tariffa sociale
energetica sono misure buone nei limiti di una crisi eccezionale. Il Paese ha bisogno, però, di riforme strutturali”.
4
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sono comprese nel canone telefonate sino a 2.500 minuti complessivi al mese.
**Con l’opzione “Intecom free” a canone ridotto a 2,00 euro al mese
Per maggiori informazioni visitare l’area ‘convenzioni’ del portale internet: www.confartigianato.it
Per la stipula dei contratti è possibile rivolgersi alle Associazioni provinciali Confartigianato
oppure scrivere all’indirizzo email: [email protected].
Convenzioni
Aci, assistenza e risparmio
senza confini
La gamma delle convenzioni nazionali
confederali si arricchisce di un nuovo e
prestigioso partner: l’Automobile Club
Italia. Grazie all’accordo firmato da
Confartigianato Imprese, gli imprenditori
associati, i pensionati ANAP ed i
collaboratori delle Associazioni provinciali
potranno acquistare due tessere ACI,
Gold e Sistema, a prezzi assolutamente
competitivi, con sconti che vanno dal 22
al 29%. Le due tessere in convenzione,
ACI Gold e ACI Sistema, offrono tutti
i servizi di assistenza tecnica in Italia,
nei Paesi membri dell’Unione europea e
anche, ma soltanto per la versione Gold,
in Svizzera ed in Croazia. Servizi di cui
potrà beneficiare il mezzo associato alla
tessera, chiunque sia alla guida, tanto in
Italia quanto in Europa, ed il titolare della
carta, qualunque sia il veicolo su cui sta
viaggiando, in Italia per la Carta Sistema,
con l’estensione all’Europa, Svizzera
e Croazia per la versione Gold. Le due
carte coprono ogni servizio di assistenza
tecnica.
Si va dal soccorso stradale all’auto
sostitutiva, dal rimpatrio del veicolo ai
servizi accessori, come il rimborso delle
spese di albergo e di viaggio. Inoltre, per
la più prestigiosa delle due tessere, la
Gold, l’ACI offre una centrale telefonica
riservata, con sconti ed agevolazioni per
il noleggio di un auto e per la sostituzione
di pneumatici, batterie e lubrificanti.
Oltre all’assistenza tecnica, le due carte
offrono la tutela legale, per il recupero dei
punti patente o il rimborso delle spese
legali sostenute in caso di incidente,
una vasta gamma di sconti per alberghi,
ristoranti e musei, ed infine il servizio di
assistenza medico-sanitaria, pediatrica
e cardiologica per il titolare della tessera
ed i suoi familiari. Inoltre, chi approfitterà
della convenzione Confartigianato - ACI
potrà contare su una centrale medica
operativa 24 ore su 24.
Per i soci Confartigianato, la tessera ACI
Gold costa il 22% in meno rispetto al
prezzo ordinario, che scende così da
89 a 69 euro. La tessera ACI Sistema,
invece, potrà essere acquistata con uno
sconto del 29%, con il prezzo riservato
agli associati fissato a 49 euro, invece dei
69 euro ordinari.
Garelli, due ruote per il lavoro
e il tempo libero
Torna uno dei marchi motociclistici che
ha contribuito ad avvolgere in un alone
di gloria le due ruote made in Italy. La
Garelli, un marchio con una storia
gloriosa carica di successi sportivi e
commerciali, con vittorie nei campionati
mondiali, centinaia di migliaia di
ciclomotori venduti, record di velocità
su pista, è nuovamente in strada con
una gamma completa di motocicli: dai
ciclomotori 50 cc. agli scooter targati di
cilindrata 125 e 150 cc.
Una buona notizia per tutti gli amanti
delle due ruote, ma ancor di più per gli
associati a Confartigianato, che, grazie
a una convenzione stretta con la Nuova
Garelli Spa, potranno acquistare l’intera
gamma di motocicli con uno sconto del
20% sul prezzo di vendita al pubblico.
Oltre a ridisegnare da zero tutti i modelli,
la Nuova Garelli ha anche reimpostato
la rete distributiva che ora prevede due
distinti canali di vendita dedicati a due
specifiche gamme di prodotti. Gli sconti
per gli associati di Confartigianato sono
validi per tutti i motoveicoli acquistati sia
attraverso la rete di vendita tradizionale,
sia attraverso i Garelli Outlet, che si
trovano presso i principali gruppi della
grande distribuzione.
I modelli della Garelli Outlet già disponibili
sul mercato sono il Ciclone 50 4T
(scooter compatto agile e scattante, con
vano sotto sella e bauletto di serie); Capri
50 4T (un po’ moto e un po’ scooter, con
strumentazione cromata tipo custom);
Noi 125/150 4T (‘scooterone’ a ruota
alta, sicuro, comodo, il mezzo ideale
per muoversi nel traffico cittadino).
Altrettanto ampia l’offerta di scooter
commercializzati attraverso la rete di
vendita tradizionale. I nomi con cui
familiarizzare in questo caso sono
Mosquito 125-150 4T (raffreddamento
ad acqua e ruote da 16 pollici a prova di
città) e TS (in tre motorizzazioni, 50 cc 2
e 4 tempi, 125 e 150 4 tempi).
Tre le versioni ‘cinquanta’ del TS: il
corsaiolo TS50S 2T (grafiche racing,
fari supplementari a led, marmitta
rovesciata); TS50 2T (ottimo per muoversi
rapidamente nel traffico urbano); TS50S
4T (lo scooter per chi è attento al rispetto
dell’ambiente). Completa l’offerta il
TS 125-150 4T, lo scooter a iniezione
elettronica per chi ama lo stile sportivo e
le prestazioni di guida.
Convenzione Confartigianato-Garelli
MODELLO
CC CICLONE
CAPRI LX
TIESSE
TIESSE S
TIESSE
TIESSE
NOI
MOSQUITO
TIESSE
NOI
MOSQUITO
50 4t
50 4t
50 2t
50 2t
50 4t
125 4t ie
125 4t ie
125 4t lc
150 4t ie
150 4t ie
150 4t lc
prezzo vendita
Costi di immatricolazione
scontato Confartigianato
e trasporto (indicativi)
€ 825,00
€ 180,00
€ 958,33
€ 180,00
€ 1.283,33
€ 180,00
€ 1.366,67
€ 180,00
€ 1.216,67
€ 180,00
€ 1.658,33
€ 280,00
€ 1.658,33
€ 280,00
€ 1.825,00
€ 280,00
€ 1.741,67
€ 280,00
€ 1.741,67
€ 280,00
€ 1.908,33
€ 280,00
Prezzo Totale
Confartigianato
€ 1.005,00
€ 1.138,33
€ 1.463,33
€ 1.546,67
€ 1.396,67
€ 1.938,33
€ 1.938,33
€ 2.105,00
€ 2.021,67
€ 2.021,67
€ 2.188,33
In Calabria - Notizie dalla Federazione Regionale
“Pia e contratti
d’investimento:
un flop per le aziende artigiane
“Ma io credo pure, che gli uomini sian tanto meno feroci quanto meno sono
poveri, che i progressi della industria avranno per effetto un raddolcimento di
costumi, e un botanico mi ha detto che il biancospino, se trasportato da un terreno secco in uno grasso, dà per ogni sua spina, un fiore”. (Giustino Fortunato)
Ho voluto trascrivere un pensiero tratto da uno scritto del 1911 di un illustre
meridionalista e che il professor Renato
Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione dell’attuale Governo, cita a premessa di un suo
saggio edito dalla casa Editrice Donzelli
nell’ottobre del 1995 dal titolo “SUD - Alcune idee perché il Mezzogiorno non
resti com’è”. Può sembrare strana una
simile citazione collegata al tema della
politica delle Misure agevolative che la
Regione Calabria ha inteso adottare per
lo sviluppo delle imprese calabresi. Una
serie di misure che avevano per obiettivo il sostegno e il rilancio delle attività
imprenditoriali attraverso programmi integrati di investimento: strutture, servizi,
innovazione e altro ancora, a beneficio
sia della singola azienda (PIA) che delle
imprese riunite in filiere (Contratti d’investimento). Una bella iniziativa di politica
economica che integrava un piano di impresa che considerava, per la prima volta, sia l’investimento materiale che quello immateriale. Le imprese proponenti
sono state considerate alla pari, ossia
le stesse valutazioni sia per le imprese
industriali che per quelle artigiane. L’elaborazione della graduatoria è stata affidata ad un Ente gestore altamente affidabile, quale Artigiancassa. Nonostante
un piano in apparenza ben congeniato,
qualcosa è andato storto. Una serie di
paletti sia interpretativi che attuativi hanno di fatto ridotto la platea dei potenziali
destinatari dei finanziamenti. Un’ulteriore cospicua ‘scrematura’ è stata determinata dalle difficoltà burocratiche che
hanno incontrato molte imprese nel produrre la documentazione richiesta, che
prevedeva ben due passaggi valutativi
da parte delle Banche che sostengono
le singole operazioni. E le banche si
sono dimostrate particolarmente attente
nelle valutazioni, probabilmente perché
sono chiamate dal piano regionale ad
anticipare “ab inizio” le somme necessarie per gli investimenti. Il risultato
di una tale complessità non si è fatto
attendere: a Bando pubblicato, le domande sono state appena 406. Ancora
peggiore il risultato che si evince dalle
graduatorie: solo 76 le domande accolte, che nei fatti significa appena il 18%
delle imprese richiedenti, delle quali meno del 20% Artigiane. I Contratti
d’Investimento accolti sono solo 4 su 5
progetti presentati. Il contributo stanziato ammontava ad Euro 140.000.000,00
(di cui Euro 84.000.000,00 per i Pacchetti Integrati di Agevolazione ed Euro
56.000.000,00 per i Contratti d’Investimento) quello da utilizzare ammonta a
euro 51.293.554,95 con un mancato
utilizzo dei fondi comunitari stanziati
di €88.707.446,05. Un esito del tutto
deludente che prefigura, da una parte,
l’incapacità delle imprese calabresi di
attingere adeguatamente ai fondi strut-
turali, dall’altra l’inadeguatezza dei criteri adottati dalla Regione nel Bando che
non hanno interpretato correttamente la
realtà produttiva del territorio costituito
al 98% da micro-imprese, delle quali
40.000 circa artigiane. Con il principale risultato che le imprese e la Regione,
restituendo a Bruxelles la maggior parte
dei fondi attribuiti, si sono comportati
da finanziatori netti delle altre Regioni europee in ritardo di sviluppo. Già
dall’emanazione del Bando, Confartigianato ha evidenziato alla Regione le
criticità riscontrate nel documento, quelle stesse criticità che hanno trasformato
un’importante occasione di sviluppo per
le imprese in un flop. Da qui la richiesta
agli organismi regionali di adottare criteri
che guardino con realismo alla struttura
economica dell’imprenditoria calabrese
liberandola dai dannosi lacci e laccioli
che ne frenano le potenzialità. Si attende, quindi, un’assunzione di responsabilità da parte del governo regionale, che
sia in grado di aiutare le piccole imprese,
che rappresentano il modello di sviluppo
imprenditoriale più diffuso nella regione,
che nei fatti significa sostenere la principale fonte di economia della Calabria.
Confartigianato è impegnata a sostenere ogni iniziativa perché, nell’attuale momento di crisi, questa terra non debba
subire un’ulteriore disagio per effetto di
politiche inadeguate. Qui ritornano utili
le parole di Giustino Fortunato quale
monito ai Governanti: bisogna prima
fare diventare il terreno grasso perché
“dalle spine di biancospino possano nascere i fiori”. In caso contrario il terreno
secco diventerà arido e irreversibilmente sterile.
Walter Fonte
Segretario Regionale
7
Catanzaro
Confartigianato Catanzaro
compie 60 anni.
Mai stata così giovane
Raffaele Mostaccioli, Segretario di Confartigianato Catanzaro: «Nell’attuale
fase di recessione il modello di sviluppo vincente è quello proposto
dall’artigianato. Ma la politica deve fare di più per sostenere le imprese.»
Si è tenuta a Catanzaro e in provincia, dal
13 al 14 dicembre, la due giorni di celebrazioni dedicata ai ‘primi’ sessant’anni di
Confartigianato Imprese Catanzaro. Una
serie di manifestazioni concatenate, che
hanno avuto per fulcro un convegno nel
corso del quale è stata presentata la relazione del professor Rocco Reina dell’Università degli studi di Catanzaro sullo stato
di salute dell’economia della provincia,
con un focus dedicato alle prospettive per
l’artigianato. All’evento hanno partecipato
il Sindaco del capoluogo Rosario Olivo, la
Presidente della Provincia Wanda Ferro,
il Presidente della Camera di Commercio
di Catanzaro Paolo Abramo, il Presidente di Confartigianato Calabria Giovanni
Gravina, il Presidente di Confartigianato
Catanzaro Egidio Verduci e il Segretario
della Associazione provinciale Raffaele
Mostaccioli. Nel corso dei lavori, moderati da Simona Palaia, sono stati premiati
gli artigiani ed i pensionati con maggiore
anzianità di iscrizione all’Associazione ed
è stato conferito il premio intitolato alla
memoria dell’onorevole Francesco Bova,
il Presidente onorario di Confartigianato
nazionale e fondatore dell’Associazione
Artigiani di Catanzaro, scomparso a primavera all’età di 88 anni. Il premio, istituito quest’anno, d’intesa con la famiglia del
compianto onorevole, è stato assegnato
a Confartigianato Catanzaro, per l’impegno profuso per lo sviluppo e il sostegno
dell’artigianato della provincia.
Tra gli eventi che hanno scandito il 60°
compleanno della Confartigianato provinciale, dedicata ai più piccoli, la Festa del
Torrone, organizzata dal Presidente della
categoria dei pasticceri Natale Aiello che
ha donato ai bambini delle scuole elementari dolciumi e torroni artigiani. La solidarietà verso i più vulnerabili ha improntato
la visita effettuata da una Delegazione di
Confartigianato Catanzaro - composta
dal Presidente, dal Segretario, alcuni di-
8
rigenti e il Presidente della categoria dei
pasticceri - che ha incontrato i piccoli pazienti dei reparti pediatrici degli ospedali
di Catanzaro e Lamezia Terme. Il 60°
anniversario della costituzione di Confartigianato Catanzaro cade in un momento
di grande difficoltà per l’economia del Paese, stretto tra la crisi congiunturale che
coinvolge i principali settori produttivi e la
fibrillazione dei mercati internazionali che
dopo aver travolto la finanza ora minaccia
anche l’economia reale.
Gli economisti riconoscono che non esistono ricette facili per superare le attuali
difficoltà, ma riconoscono anche che il
particolare tessuto produttivo dell’Italia,
caratterizzato in maggior parte da micro
e piccole imprese, certamente concorrerà
a rendere i danni meno gravi che altrove.
“In questa fase di recessione - spiega
Raffaele Mostaccioli Segretario di Confartigianato Catanzaro - la riscoperta e
la valorizzazione del modello di sviluppo
proposto dall’artigianato è fondamentale
non solo per mantenere acceso il motore
dell’economia della Calabria e della provincia di Catanzaro in particolare, ma per
tutto il Paese.
E’ questa la principale indicazione contenuta nella ricerca sviluppata dall’Università di Catanzaro, presentata nel corso del
Convegno. L’Italia può continuare a sperare, nella misura in cui continua a credere nelle piccole imprese artigiane. Questo
anche perché la tenuta in termini di posti
di lavoro in questo particolare comparto è
altissima. I dati confermano che il nostro
settore non licenzia, o che comunque
quando ricorre al licenziamento lo fa in
modo estremamente contenuto: nel caso
delle micro imprese, gli imprenditori o si
licenziano da soli, quindi chiudono, oppure stringono la cinghia per tirare avanti,
come è sempre stato. Soprattutto in un
territorio come, il nostro povero di grandi
imprese, ma ricco di grandi qualità e pro-
fessionalità, il nostro mondo è quello che
dà maggior speranza di ripresa o almeno
di tenuta.»
Domanda. Segretario Mostaccioli,
come si colloca Confartigianato rispetto a queste grandi qualità e potenzialità?
Risposta «Cerchiamo di aumentare le nostre attività dedicate alla promozione dei
prodotti di eccellenza che vanno dall’artigianato artistico al settore moda e oro,
fino all’agroalimentare. Quest’ultimo in
particolar modo: abbiamo prodotti di estrema qualità, anche se possiamo avere problemi sulle quantità. Miriamo a realizzare
mercati di nicchia proprio per promuovere
la nostra eccellenza. Nel settore dell’agroalimentare abbiamo fatto delle esperienze
all’estero, ad esempio in Canada che stiamo sviluppando ulteriormente, insieme
alla Camera di commercio.
D. In Calabria più che altrove in Italia
la crisi internazionale si è innestata su
una situazione economica già difficile.
Con quale risultato?
R. «La crisi si sente. Comunque gli ostacoli principali sono sempre quelli legati
al territorio, al credito, alle difficoltà dei
trasporti, legati a tutta una serie di fattori
che non si è ancora riusciti a risolvere, ma
che in questo periodo si sentono maggiormente. Difficoltà legate anche al fatto che
non si riesce a colloquiare con le banche
per poter sfruttare in maniera positiva le
opportunità offerte da Basilea 2, quindi affrontare un discorso di rating appropriato
per ogni impresa, piuttosto che un tasso
generalizzato per tutti e quindi conveniente solo per le banche. A questo proposito
stiamo avviando una società, in collaborazione con Unioncamere, Confindustria,
Consorzi Fidi e Federazione delle Banche
di Credito Cooperativo che permetterà alle
piccole imprese di affrontare una per una
il contraddittorio con le banche, per poter
finalmente adeguare il costo del denaro a
➜
impresa artigiana In Calabria
➜
quelle che sono le proprie caratteristiche
che molto spesso sono molto più buone
rispetto a quelle considerate dagli istituti
di credito.»
D. La risoluzione dei problemi legati al
credito resta quindi al primo posto in
agenda?
R. Sì. Ovviamente l’inasprimento del costo del denaro, il restringimento dei cordoni della borsa delle banche, creando
ristrettezza di liquidità, crea problemi. Ma
i problemi sono anche legati alla commercializzazione dei prodotti cioè alle difficoltà determinate dalla lontananza dei mercati più significativi. Come quelli del nord.
Raggiungerli, per noi, è troppo costoso
rispetto ad altri competitori. Quindi stiamo
guardando con attenzione all’apertura
di nuovi mercati con maggiore interesse
per quelli a sud del Mediterraneo, mercati
che potrebbero essere interessati ai nostri
prodotti. Certo, non sono solo il credito o
l’internazionalizzazione i nostri problemi,
ci sono anche le enormi pastoie burocratiche che ingessano le attività delle
imprese. Non è semplice. Il nostro territorio da questo punto di vista è un territorio
difficile, ma proprio per questo le nostre
aziende sono più abituate a combattere e
riescono a reagire meglio.
D. Quali sono state le principali novità
emerse nel corso delle celebrazioni per
il sessantennale della Confederazione?
R. Negli interventi del Presidente regionale
di Confartigianato Gravina e in quello del
Presidente provinciale Verduci, è emersa
una forte richiesta alle autorità presenti
- c’era il Presidente della Provincia, il Sindaco di Catanzaro, i rappresentanti della
Regione - di prestare maggiore attenzione
al nostro mondo, una richiesta che si basa
proprio sul fatto che in una regione come
la nostra, sono solo l’artigianato e le Pmi
a trainare lo sviluppo. Un’altra cosa importante, credo che sia il caso di sottolinearla,
è il forte ricordo dell’onorevole Bova che
ha caratterizzato parte delle celebrazioni
del 60° anniversario della nostra Associazione. Bova è stato uno dei fondatori della
Confartigianato nazionale e ha dedicato
tutta la vita a favore dello sviluppo dell’artigianato, non solo come sindacalista, ma
anche come esponente politico sempre
attento alle esigenze delle piccole imprese. Abbiamo dedicato un premio a questa
illustre figura.
Quest’anno il premio è stato consegnato
all’Associazione di Confartigianato di Catanzaro, che virtualmente ne ha raccolto
l’eredità e che si farà carico di identificare
i prossimi destinatari» conclude Raffaele
Mostaccioli Segretario di Confartigianato
Catanzaro.
Il discorso del presidente di confartigianato catanzaro egidio verducci
“Festeggiamo oggi tutti insieme i 60 anni
di questa nostra Associazione. Ma la celebrazione di questo evento non può non
farci ricordare da dove veniamo per poi farci
riflettere dove vogliamo andare. Siamo nel
1947, subito dopo il grave conflitto bellico
che spazzò via in Europa e in Italia i regimi
dittatoriali dell’epoca. In Italia con la caduta
del fascismo finisce ogni normativa creata
dal regime. Gli artigiani, così come gli altri
settori, erano inquadrati nella federazione
fascista autonoma degli artigiani d’Italia.
Una legge del 1944 aveva abolito il regime
corporativo creato dal fascismo. Fu allora
che nacquero i primi circoli artigiani, quali
libere espressioni del “volere stare insieme”. Circoli non diretti dall’esterno (il regime
corporativo creato dal fascismo era crollato)
ma libere espressioni di comuni volontà.
Anche nella nostra Città, il 18 settembre
1947, un gruppo di volontari creava la prima
Associazione degli Artigiani della Provincia
che aderiva alla Confederazione dell’Artigianato Italiano. Dal verbale di quella riunione rilevo nomi ancora vivi nel ricordo di
questa città Aloi e Iuli - sarti, Politelli - meccanico, Platì - calzolaio, Nanni - parrucchiere ed altri. Successivamente e cioè nel
marzo del 1949, da altro verbale rileviamo
la costituzione degli organi associativi; Presidente Dr. Filippo Vecchio - Segretario Sig.
Vittorio De Gaetano. Il primo atto pubblico
che dava consistenza giuridica all’organo
veniva redatto il 23 febbraio 1960. Quell’as-
semblea eleggeva i compianti On. Franco
Bova alla Presidenza e Francesco Barbieri
alla Segreteria. Da quella data venivano affrontati i primi problemi che interessavano
la categoria artigiana e cioè: la configurazione del mestiere, la previdenza, il credito.
Ci si chiedeva: “Chi è l’artigiano?” Non un
operaio, né com’è ovvio, un industriale. E’
un imprenditore che partecipa direttamente
all’esecuzione del lavoro, che ha, o non ha,
dipendenti, che ricava il suo reddito non dal
salario ma dal prezzo di un prodotto o della
tariffa di un servizio. Era una prima riflessione questa che si sosteneva negli incontri ai
Tavoli Istituzionali. Ma appariva necessario
dare una configurazione giuridica all’impresa artigiana: solo nell’agosto 1985 veniva
approvata la legge quadro dell’artigianato
italiano (mi riferisco alla legge 443/85). Ricordo questa, perché tra i fautori e sostenitori della norma, Franco Bova, all’epoca
parlamentare, ebbe un ruolo di primissimo
piano nella stesura e nel sostegno per l’approvazione della normativa. Non mi soffermo a ricordare le tappe della previdenza e
quelle del credito. La Cassa Mutua artigiana
e l’Artigiancassa costituirono i primi approcci per le questioni previdenziali e creditizie.
Quest’ultimo problema, purtroppo ancora
oggi non trova una adeguata soluzione! Ho
voluto ricordare queste vicende perché è
sempre necessario voltarsi indietro per potere continuare a procedere oltre. Perché,
ancora oggi, in un’economia globalizzata,
dove il potere finanziario si è contrapposto
al mondo produttivo, cioè quello dell’economia reale, creando paradisi di cartapesta,
con i disastri dell’economia a cui stiamo assistendo, l’artigianato, la micro e la piccola
impresa costituiscono l’argine alla recessione e lo stimolo alla crescita dell’economia
del Paese. Infatti, l’artigianato è ancora
contemporaneamente fonte di lavoro e di
iniziative; l’artigiano trasferisce nell’attività
produttiva energie individuali e familiari, fa
corrispondere al suo sforzo i contenuti più
direttamente sollecitati dalla società, assicura al lavoro dipendente e soprattutto giovanile lo sforzo di quel ceto medio, che è per
sua vocazione garante di libertà, di socialità
effettiva, di una vita economica espressa a
misura d’uomo. Nella sua configurazione,
l’artigiano ha creato un argine all’eterno
conflitto tra capitale e lavoro riassumendo
la figura di chi investe e di chi lavora direttamente. Questi principi intendiamo continuare a perseguire.
Questo è il messaggio che intendiamo dare,
agli artigiani, alle istituzioni, alla società tutta. Vogliamo fare opera di coinvolgimento
soprattutto nei confronti dei giovani per indirizzarli verso un settore che richiede più
professionalità, più bagaglio culturale, più
affinate specializzazioni. Se saremo capaci
di fare capire queste necessità, allora, nel
coniugare tradizione e innovazione, riusciremo a costruire una società del benessere
certamente, ma fatta a “misura d’uomo”.
Cosenza
Zona Franca Urbana
per Rossano,
soddisfazione di Confartigianato,
ma bisogna lavorare sulle infrastrutture
L’inclusione di Rossano tra le 22 Zone Franche Urbane italiane è
un’opportunità eccezionale per la crescita del territorio. La soluzione però,
senza un concreto impegno per le infrastrutture locali, è ancora lontana
L’inclusione di Rossano tra le Zone Franche Urbane è per la dirigenza di Confartigianato Cosenza motivo di grande soddisfazione. Si tratta di un risultato storico
e di un’opportunità unica di crescita per la
cittadina bizantina e per l’area che gravita
intorno ad essa. La conclusione di un iter
virtuoso che ha visto impegnati Regione
Calabria e Amministrazione comunale
nell’individuazione di Rossano tra le 22
aree economicamente depresse del Paese e, quindi, trasformabili in ZFU. A fronte
di tale impegno, il Ministero dello Sviluppo
Economico ha emanato e comunicato al
Sindaco Franco Filareto il provvedimento ufficiale, attualmente alla valutazione
del CIPE. Un lavoro di gruppo, dunque,
concentrato su un unico, grande obiettivo:
offrire a questa terra un’opportunità di sviluppo. Ovviamente è solo il primo tassello
di un mosaico che richiederà, nell’immediato futuro, una serie di interventi seri
ed il coinvolgimento di tutti gli attori politici ed istituzionali per far sì che Rossano, terra di storia e di antiche tradizioni,
possa effettivamente essere messa nelle
condizioni di sfruttare tale irripetibile opportunità. Nel concreto, la ZFU incentiva
gli investimenti sul territorio basandosi su
5 criteri essenziali: esenzione delle imposte sui redditi; esenzione totale dell’IRAP;
Sede provinciale
CONFARTIGIANATO COSENZA
Via degli Alimena, 61
87100 COSENZA
Tel. 098473955
Fax: 098473956
www.confartigianato.cosenza.it
[email protected]
esenzione totale dell’ICI; esonero totale
dei contributi previdenziali ed infine agevolazioni alle nuove imprese e a quelle
già esistenti, purché costituite entro il
2009. In altre parole, una scelta oggettiva per favorire la nascita di nuove piccole
imprese, per diminuire il tasso di disoccupazione, per dare dinamicità ad una zona
potenzialmente valida, ma effettivamente
ancora per nulla valorizzata.
Naturalmente, il provvedimento da solo
potrebbe non bastare a risolvere tutti i
problemi del territorio interessato. Occorre che le istituzioni locali, provinciali e regionali si adoperino per il potenziamento
delle infrastrutture che, verosimilmente,
sono quelle che andranno a convogliare
sviluppo e ricchezza. Parliamo - in primo
luogo e come priorità assoluta - dell’aeroporto della provincia di Cosenza. Un’opera da realizzare nella sibaritide, che tanto
sta facendo parlare di sé, senza che ad
oggi si sia effettivamente pervenuti ad una
concretizzazione del progetto che rimane
ancora solo su carta, nonostante - pare
- lo stanziamento da parte della Regione
Calabria di 5 milioni di euro che sarebbero
dovuti servire ad avviare le procedure di
esproprio e a finanziare i lavori preventivi
di sistemazione dell’area individuata. Un
primo segnale di attenzione in proposito è
giunto dal nuovo governo della Camera di
Commercio di Cosenza che, nella seduta
del Consiglio del 27 ottobre scorso, ha dibattuto l’importante questione, definendo
i programmi e le modalità funzionali sui
quali concentrare l’attenzione, per far sì
che la macchina operativa possa finalmente mettersi in moto, al fine di garantire
l’esecuzione di un’opera destinata a cambiare il corso della storia economica della
provincia di Cosenza e di tutta la Calabria. Il pensiero di questa Organizzazione
va a quei territori non lontani dal nostro,
come ad esempio la Puglia, a spiccata
vocazione imprenditoriale, nei quali si
registra il confortante primato del potere
economico su quello politico e che hanno dato prova, negli ultimi anni, di grande
sensibilità nei confronti delle esigenze
derivanti dal mondo imprenditoriale. Diamo, quindi, voce e soluzioni alle istanze
delle nostre imprese operanti nel territorio
della sibaritide che dalla realizzazione del
tanto auspicato scalo trarrebbero sicuri vantaggi, sia in termini economici che
di immagine. A tal fine, e perché siamo
certi di un suo autorevole intervento, ci
rivolgiamo all’onorevole Salvatore Lucà,
esimio rappresentante di Confartigianato Imprese in Consiglio regionale, affinché si renda portavoce di tali esigenze e
promotore di azioni istituzionali condivise
e finalizzate all’attuazione, ormai improcrastinabile, dell’importante infrastruttura
aeroportuale.
impresa artigiana In Calabria
Confartigianato Cosenza
diventa Sportello Artigiancassa
Il Piano di rilancio Artigiancassa 2009-2011
varato dal Consiglio di Amministrazione della Banca, nel quale siedono i rappresentanti
di BNL, Fedart Fidi, Confartigianato e delle
altre Confederazioni artigiane, è frutto di una
decisione unanime nella consapevolezza che
l’operatività tradizionale di Artigiancassa, pur
continuando a dare buoni risultati, da sola non
basti ad assolvere al requisito principale che
qualsiasi azienda di successo deve avere e
dimostrare: la capacità di stare sul mercato.
Quella capacità di essere attenti e capire in
anticipo come si evolvono le esigenze delle
imprese. Nel caso di Artigiancassa, le necessità sono quelle delle micro e piccole imprese
che rappresentano la parte più consistente del
tessuto economico del nostro Paese, che hanno bisogno di più nuovi e più evoluti strumenti
per affrontare l’agguerrita concorrenza della
‘piazza’ globale.
In questo momento c’è bisogno di certezza, di
concretezza, di vicinanza. Solo così Artigiancassa potrà aiutare i clienti a mantenere la fiducia, tanto più in una fase storica come quella
attuale, caratterizzata da una crisi finanziaria
che avrà ripercussioni sulla crescita economica globale.
Il progetto di rilancio di Artigiancassa risponde esattamente a tali requisiti. Esso nasce
dall’unione di due forze straordinarie: la solidità
del gruppo bancario BNP Paribas, che è oggi
il primo in Europa e tra i primi al mondo e fa
della centralità del cliente il proprio credo, e la
vicinanza, oltre ovviamente alla conoscenza,
che il mondo delle Associazioni e dei Confidi
vantano con i loro associati.
Per rispondere in modo incisivo alle sfide dei
nuovi contesti, Artigiancassa, che continuerà
anche la tradizionale attività di gestione delle agevolazioni creditizie, ha studiato, con la
collaborazione fondamentale della rete delle
Associazioni e dei Confidi, le principali esigenze delle imprese, dalle quali sono emersi, con chiarezza, gli elementi fondamentali
su cui impostare il nuovo modello di banca:
semplicità, trasparenza, efficienza, rapidità di risposta, vicinanza al cliente. Sulla
base di tali indicazioni, sono stati definiti con
BNL - BNP Paribas una serie di prodotti che
hanno le caratteristiche giuste per gli artigiani:
sono prodotti semplici, tagliati su misura per
le imprese. In estrema sintesi, finanziamenti a
breve, medio e lungo termine, carte di credito,
conto corrente a firma digitale, lungonoleggi,
finanziamenti di leasing, pos, etc. Si tratta di
interventi che verranno implementati nel tempo ed integrati con i servizi che il Gruppo BNL
offre alla propria clientela, a livelli - in molti
casi - di eccellenza come, per esempio, nel
settore dell’internazionalizzazione. Ma la vera,
grande novità sta nel fatto che l’imprenditore
potrà recarsi presso l’Associazione o il Confidi
territorialmente competenti per rappresentare
le proprie esigenze. E’ presso le strutture territoriali del Sistema Confartigianato, infatti, che
egli si sente - ed effettivamente è - a casa sua,
perché esistono alla base rapporti consolidati
di conoscenza, fiducia reciproca, sintonia nel
linguaggio, reale interesse verso ciò che fa e
ciò che gli serve. È il modo più efficace per
rafforzare la reciproca fiducia. Confartigianato Cosenza ed il Confidi Federimpresa, aderendo al progetto, avranno al proprio interno
l’«Artigiancassa point», uno sportello al quale
gli imprenditori potranno rivolgersi per ogni
loro esigenza. L’operatore dell’«Artigiancassa
point» si collegherà direttamente con la banca e con poche e semplici operazioni, tramite
un’area riservata del sito internet Artigiancassa, potrà inviare la richiesta del prodotto desiderato ed ottenere, in tempi veramente brevissimi, la risposta, evitando le perdite di tempo
derivanti dai troppi passaggi burocratici. Tutto
il processo è sostenuto da una piattaforma
tecnologica fortemente innovativa. Il sistema di
‘scoring’, studiato ad hoc, valorizza lo specifico
segmento degli artigiani e delle microimprese
tenendo conto dei bassi livelli di insolvenza registrati dal comparto, grazie agli interventi di
garanzia prestati dai Confidi.
PROGETTO “IMPRESA ITALIA”, DA UNICREDIT 5 MILIARDI PER LE IMPRESE
UniCredit, le Associazioni imprenditoriali e i Confidi insieme per sostenere l’economia reale. Un piano nazionale
di intervento che mette a disposizione un fondo riservato alle piccole imprese italiane
Cinque miliardi di euro per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese
italiane: si chiama “Impresa Italia” ed è il
progetto che UniCredit Group, di concerto
con Confartigianato, altre 9 Associazioni di
categoria ed i Confidi, lancia per finanziare
le piccole imprese, uno dei motori principali
della nostra economia. Grazie ad “Impresa
Italia”, UniCredit, valorizzando la garanzia dei
Confidi, renderà disponibili 5 miliardi di euro
di nuovi finanziamenti destinati alle aziende
di piccole dimensioni, 3 miliardi alle micro imprese, 2 miliardi a quelle medio-piccole, che
potranno così contare su crediti sia a breve
termine, per il rafforzamento della gestione
del circolante aziendale, sia a medio-lungo
termine per effettuare investimenti. Presentando il progetto, Alessandro Profumo, Amministratore delegato di UniCredit Group,
ha firmato una lettera di intenti - insieme ai
rappresentanti delle principali Associazioni di
categoria, tra le quali Confartigianato e le cin-
que principali Federazioni dei Confidi, tra cui
Fedart Fidi - per dare il via ad un intervento
attraverso il quale l’Istituto si impegna, fin da
subito, a fornire il proprio concreto sostegno
alla ripresa dell’economia. Per Confartigianato sono intervenuti il Presidente Giorgio
Guerrini ed il Segretario generale Cesare Fumagalli. Per Fedart Fidi, il Presidente Daniele
Alberani ed il Coordinatore nazionale Luciano Consolati. “Apprezziamo l’impegno di
UniCredit. Per consentire alle micro e piccole
imprese di fronteggiare la crisi finanziaria - ha
sottolineato il Presidente di Confartigianato
Giorgio Guerrini - considero fondamentale la
valorizzazione del sistema di garanzia offerto dai Consorzi Fidi e l’individuazione di strumenti che favoriscano la trasformazione delle
esposizioni dal breve al medio termine”. Nelle
prossime settimane, UniCredit, le Associazioni di categoria ed i Confidi, promuoveranno, attraverso le proprie reti, la conoscenza
del Progetto “Impresa Italia” e ne illustreran-
no, a livello locale, le modalità di attuazione.
Nei singoli territori verranno firmati una serie
di accordi per dare attuazione operativa agli
stanziamenti previsti dal fondo. Tali accordi
saranno modulati e quantificati secondo le
caratteristiche e le esigenze delle diverse
aree geografiche. II Progetto “Impresa Italia”
è stato possibile grazie al virtuoso sistema di
relazioni dell’Istituto con le Associazioni di
categoria. UniCredit è stata la prima banca in
Italia a sviluppare un modello di partnership
con le Associazioni di categoria ed i Confidi. Da oltre due anni, infatti, ha costituito una
struttura commerciale dedicata a loro, oltre
ad aver avviato una serie di iniziative mirate
che le hanno permesso di acquisire un prezioso patrimonio di conoscenza delle esigenze e delle potenzialità delle imprese e del
contesto economico produttivo locale. Dal
2006 ad oggi, grazie all’opera di garanzia dei
Confidi, UniCredit ha erogato a circa 65.000
piccole imprese oltre 3 miliardi di euro.
11
Crotone
Social card e bollette
elettriche calmierate,
il Governo pensa agli
italiani in difficoltà
Presso i Caaf di Confartigianato Crotone tutte le
informazioni per accedere ai benefici
Tra i provvedimenti a sostegno del reddito
delle famiglie e dei pensionati previsti dal
decreto anticrisi varato dal Governo Berlusconi a fine novembre, rientrano la «social card» e l’alleggerimento delle bollette
dell’energia elettrica. Le procedure per
accedere ai due benefici, pur non essendo particolarmente complesse, richiedono
comunque una buona capacità di districarsi tra uffici pubblici e modulistica.
Per fruire delle agevolazioni, infatti, è necessario presentarne domanda, ed i tempi sono stretti. Per aiutare le famiglie ed i
pensionati, non soltanto artigiani e commercianti, i CAAF di Confartigianato Imprese di Crotone sono disponibili a fornire
qualsiasi informazione e chiarimenti. Le
sedi a cui rivolgersi sono quelle di Crotone
(piazza Umberto I°, 58 tel. 0962 902114 345 4410213) e di Cirò Marina (via Petrarca, tel 0962 373559 - cell.329 0265661).
Social card
Quaranta euro al mese da spendere in
generi alimentari, per il pagamento delle
bollette elettriche e per beneficiare degli
sconti previsti per l’acquisto di prodotti e per
eventuali iniziative future. Una Carta anonima, un bancomat pensato per i pensionati
over 65 e per le famiglie che vivono in gravi
difficoltà economiche. La dote iniziale della
Carta sarà di 120 euro, 40 euro al mese per
il trimestre ottobre, novembre, dicembre.
Successivamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze caricherà sulla carta 80
euro ogni due mesi per tutto il 2009.
Terminato il periodo di prova, il Governo
valuterà se rinnovare o meno un’iniziativa
che punta a sostenere le famiglie italiane
più disagiate, quelle che vivono nell’area
del “bisogno assoluto”, come l’ha definita
il Ministro del Lavoro, della Salute e delle
Politiche sociali, Maurizio Sacconi.
Chi ne beneficia - La Social card, di cui
dovrebbero beneficiare circa un milione e
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trecentomila persone, almeno in questa prima fase sperimentale, verrà concessa agli
italiani con più di 65 anni, che siano considerati soggetti incapienti e con un ISEE,
l’Indicatore della Situazione Economica
Equivalente, non superiore ai 6mila euro.
Un limite che sale fino agli 8mila euro per gli
anziani con più di 70 anni. Inoltre, per beneficiare della Social card, non si deve essere
intestatario di più di un’utenza per l’energia
elettrica ed il gas ad uso domestico, non essere proprietario di più di un veicolo e di un
secondo immobile ad uso abitativo. Le famiglie con figli con meno di tre anni, invece,
per richiedere la Social card non dovranno
avere un ISEE superiore ai 6mila euro, non
essere titolari di più di un’utenza domestica
elettrica e del gas e non essere proprietari
di più di due veicoli.
Come ottenerla - Per ottenere la Social
card si dovrà compilare il modulo di richiesta disponibile sul sito del Ministero
dell’Economia e delle Finanze, www.mef.
gov.it, o presso gli Uffici postali, dove dovrà
essere consegnato insieme alla fotocopia
di un documento di riconoscimento e della
dichiarazione ISEE in corso di validità.
Riduzione delle bollette
elettriche
Disco verde del Governo per la proposta
sostenuta da Anap Confartigianato di ridurre il costo della bolletta elettrica dei pensionati, delle famiglie con redditi bassi e di
quelle presso le quali vivono soggetti affetti
da malattie gravi, che per vivere hanno
bisogno di utilizzare apparecchiature elettromedicali. La misura consentirà a circa
5 milioni di famiglie di risparmiare il 20%
dei costi della fornitura elettrica. Lo sconto
sull’energia sarà applicato per 12 mesi, al
termine dei quali i cittadini interessati alla riconferma della misura dovranno rinnovare
la richiesta. Unica eccezione i casi di “grave malattia” che richieda l’uso di apparec-
chiature elettromedicali indispensabili per il
mantenimento in vita: per loro la riduzione
tariffaria sarà applicata senza interruzioni
fino a quando permane tale necessità. Il
“bonus sociale” sarà operativo dal mese di
gennaio 2009, ma presentando una apposita domanda entro il 28 febbraio è possibile ottenere la retroattività comprendendo
nel beneficio anche tutto il 2008.
Chi ne beneficia - Hanno diritto al bonus
tutti gli utenti intestatari di una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza con potenza impegnata fino a 3kW che abbiano un
ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro, oltre
a tutti gli utenti presso i quali vive un soggetto affetto da “grave malattia”. In quest’ultimo caso occorre presentare un certificato
ASL che attesti la necessità di utilizzo delle
apparecchiature elettromedicali. Per l’anno
2008, per le situazioni di disagio economico, il valore del bonus sarà differenziato a
seconda del numero di componenti dalla
famiglia: 60 euro/anno, per un nucleo familiare di 1/2 persone; 78 euro/anno per un
nucleo di 3/4 persone; 135 euro/anno per
un nucleo familiare con più di quattro persone. La riduzione prevista per le utenze
utilizzatrici di apparecchiature elettromedicali è stato fissata in 150 euro/anno.
Come ottenerla - Per accedere al ‘bonus’
è necessario recarsi presso il proprio comune di residenza (o presso un altro istituto da questo designato) e compilare l’apposita modulistica.
Sede provinciale
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI CROTONE
Piazza Umberto I, 58 - 88900 CROTONE
Tel/Fax: 0962902114
www.confartigianato-crotone.it
[email protected]
impresa artigiana In Calabria
Convenzioni,
diamo credito alle imprese
Prosegue anche nel 2009 la convenzione tra Confartigianato Crotone e Banca
del Crotonese - Credito Cooperativo di Isola Capo Rizzuto
Anche per il 2009 le imprese associate a Confartigianato Imprese di Crotone potranno fruire dei vantaggi previsti dalla convenzione
con la Banca del Crotonese - Credito Cooperativo di Isola Capo Rizzuto.
La Banca di Credito Cooperativo, il cui motto è “insieme per il bene comune”, offre tutti i servizi di una grande banca: garantisce
una gestione personalizzata del risparmio e dà credito all’economia reale, con particolare riguardo alle famiglie e alle micro, piccole
e medie imprese.
Per usufruire delle agevolazioni è sufficiente presentare agli sportelli dell’istituto di credito il certificato di iscrizione alla Confartigianato provinciale, che si può richiedere presso le sedi della Confederazione di Crotone e Cirò Marina.
Le condizioni speciali per le Imprese artigiane associate a Confartigianato
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Spese tenuta conto trimestrali c/c affidato: _ 10,00
Spese tenuta conto c/c non affidato: _ 5,00
Operazioni gratuite: n. 50
Spese di operazione: _ 0,80
Spese invio E/C trimestrale: _ 3,00
Tasso avere: Euribor 3 mesi 365 -spread 3,407
Tasso dare: Euribor 3 mesi 365 + 2,093
Tasso sconfino: Euribor 3 mesi 365 + 4,093
CMS: 0,25%
Servizio Home Banking: gratuito
Tasso sconto fatture: Euribor 3 mesi 365 + 1,593
Tasso mutui chirografari: Euribor 3 mesi 360 + 2,093
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Spese istruzione pratica: 0,50% importo accordato
Commissione incasso rata mutuo: _ 1,29
Spread mora: +2,000 punti su tasso contrattuale
Canone locazione terminale Pos: _ 16,20 mensili
Canone locazione terminale Pos GSM: _ 25,00 mensili
Commissioni transato Pago Bancomat: 0,50%
Commissioni transatto Carte di Credito: 1,43%
Commissione rilascio carta di credito: _ 30 annui
Valuta assegni BCC Crotonese: giorno incasso
Valuta assegni bancari f/p: 4 giorni
Valuta assegni circolari: 2 giorni
I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI CONFARTIGIANATO CROTONE
Si comunica che presso Confartigianato Crotone sono aperte le iscrizioni per i seguenti
corsi di formazione professionale valevoli su tutto il territorio nazionale. Per ragioni organizzative gli interessati sono tenuti a presentare regolare domanda di ammissione.
• COMMERCIO - OPERATORE SETTORE ALIMENTARE (qualifica per
apertura di attività nel settore alimentare)
• SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE (qualifica per apertura
di attività di somministrazione)
• D.LGS. 81/2008: CORSI PER LA SICUREZZA (per la sicurezza e la
salute sui luoghi di lavoro - datori di lavoro - responsabili servizio
protezione)
• AGENTE IMMOBILIARE (dà accesso agli esami per l’iscrizione all’Albo)
• REG. C.E. 85/04 E 853/04: HACCP (per l’igiene degli alimenti per datori di lavoro e dipendenti del settore alimentare e somministrazione di alimenti e bevande)
• CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE MONTAGGIO E SMONTAGGIO PONTEGGI PER IMPRESA EDILE
• CORSO PER AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINIO (corso di 110 ore
in collaborazione con ANACI)
Sedi svolgimento dei corsi: CROTONE e CIRO’ MARINA
Per informazione ed eventuali iscrizioni rivolgersi:
CROTONE - P.zza Umberto I° n. 58 tel.: 0962/902114 - fax: 0962/902114
CIRO’ MARINA - Via Petrarca tel.: 0962/373559 - fax: 0962/373193
Sito internet: www.confartigianato-crotone.it, Email: [email protected]
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Reggio Calabria
Reggio Calabria si fa dolce
I «saperi e i sapori» della pasticceria artigiana di Reggio Calabria
tornano nella VII edizione di “Dolce artigianale reggino” promosso da
Confartigianato e Apar. Una manifestazione tutta da “gustare” che ogni
anno rinnova la tradizione dolciaria “made in Reggio Calabria”.
C’è una tradizione che la Calabria spesso
dimentica di avere. E che non coltiva con
quell’attenzione e quella cura che invece
sarebbero necessarie, addirittura doverose, visto che si tratta di una tradizione
antica che rischia di scomparire, o quasi
peggio, di stemperarsi in varianti che via
via si fanno sempre più lontane dagli originali. Eppure è una tradizione dolce, piena
di colori e di sapori. Piena di cultura e di
ricordi antichi. Dalle note speziate della
colta Arabia, al miele, lontana eredità della cultura ellenistica dove veniva utilizzato
come elemento propiziatorio nei sacrifici
agli dei. Un delitto dimenticare una tradizione così. I dolci e la Calabria sono
tutt’uno, non c’è provincia che non vanti
un dolce tradizionale, e in autunno morticceddi e susumelle fanno bella mostra di
sé nelle vetrine di tutte le pasticcerie. Ma
se parliamo di Reggio Calabria, la questione è diversa. Qui la pasticceria è una vera
mania, con numeri da primato, talmente
alti da far balzare la città e la sua provincia
al primo posto in Italia per la produzione
ed il consumo procapite di dolci artigianali. Eppure, nonostante il grande amore dei
reggini per i dolci, il pericolo che questi sapori tradizionali possano scomparire dalle
loro tavole, è tutt’alto che teorico. “Manca il
ricambio generazionale” spiega il segretario provinciale di Confartigianato Demetrio
Battaglia. Insomma, ad essere in crisi non
è il comparto, ma le vocazioni, che sono
sempre meno. Pochi giovani vogliono fare
i pasticceri. Angelo Musolino, pasticcere e
dirigente dell’Apar (Associazione Provinciale pasticceri artigiani reggini), abbozza
una spiegazione. “Molti giovani non si avvicinano alla professione perché credono
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sia faticosa e poco redditizia, soprattutto
all’inizio: per farlo ci vuole passione, con
la passione si va avanti”.
Se il futuro della pasticceria di Reggio è
affidata alle nuove generazioni, da loro si
deve partire, senza perdere tempo, già da
oggi. Per questo motivo Confartigianato e
Apar hanno organizzato anche quest’anno la manifestazione “Dolce artigianale
reggino”, giunta ormai alla sesta edizione.
I giovani non sono mancati all’appuntamento: se le vocazioni sono in flessione,
così non è per la creatività, il gusto e la
bravura dei ragazzi che hanno trasformato la manifestazione in una allegra e
vivace kermesse. Abbinato all’evento,
al quale hanno partecipato i più esperti
pasticceri artigiani di Reggio che hanno
dato prova della loro abilità, c’era, infatti,
un Concorso dedicato ai pasticceri junior,
dal tema “Dolce e Sport”. Alla fine ha
trionfato Sebi Caridi con la speciale Coppa del Mondo ‘zuccherata’. Ed è così che
sulle vetrine allestite ad hoc sono spuntati
dolci-scultura: dalle barche di Prada 2008
a una danzatrice in posa plastica, fino allo
stemma della Reggina Calcio. Nell’anno
olimpico, non poteva mancare il simbolo
di Beijing 2008, per l’occasione farcito di
mandorle e ricoperto di glassa. Tra le altre
novità dell’edizione 2008, Antonello Fragomeni, componente dell’Apar, segnala il
focus dedicato alla «valorizzazione della
susumella» e la «separazione della sala
degustazione da quella espositiva». I gusti
delle ricette artigiane l’hanno fatta da padrone nella sala del Palazzo Campanella
gremita di pubblico. A spopolare sono i
gusti tipici della Calabria, quelli ereditati,
tramandati e valorizzati: dalle torte al bergamotto a quelle alla ricotta, dai cannoli
“freschi freschi” fatti sul momento, ai torroni e ai morticeddi. Una vitalità che contrasta con le previsioni per il comparto che
segnalano la necessità di interventi che lo
sostengano soprattutto sul piano della formazione. Ma non solo, come spiega il segretario provinciale di Confartigianato Demetrio Battaglia: “Il settore va sostenuto e
incoraggiato non solo in quest’occasione
ma quotidianamente. Servono misure di
sostegno allo sviluppo e alla produzione,
che darebbero la possibilità di accedere ai
mercati internazionali che rappresentano
importanti occasioni di sviluppo economico per i nostri artigiani».
Vibo Valentia
Credito bancario
con il contagocce per
le piccole imprese
Confartigianato Vibo Valentia si fa promotore di un Osservatorio per monitorare
il difficile rapporto tra banche e piccole imprese
Si moltiplicano gli interventi di Confartigianato Vibo Valentia per sostenere le imprese nella grave crisi economica che sta
attraversando il Paese. A dettare l’agenda sono le difficoltà di accesso al credito
che rischiano di paralizzare il vitale comparto produttivo artigiano. Attualmente,
sono proprio le piccole e medie imprese
a subire i maggiori effetti della crisi. E la
difficoltà principale denunciata dagli imprenditori è il dialogo con le banche. Che
si è fatto davvero difficile: sportelli bancari pressoché sigillati, apertura di linee di
credito quasi impossibile e addirittura la
revoca di affidamenti bancari alle imprese
con maggiori sofferenze. Nei giorni scorsi
i responsabili della Confartigianato provinciale, insieme agli operatori economici del
territorio, hanno incontrato il Commissario
della locale Camera di Commercio in occasione della predisposizione del bilancio
di previsione 2009 dell’Ente. Nel corso
dell’incontro, Confartigianato, d’intesa
con la CNA, ha presentato un pacchetto
di proposte per affrontare la grave congiuntura economica e la stretta creditizia
della provincia. In cima alle proposte c’è la
realizzazione, entro i primi mesi del nuovo
anno, di un Osservatorio per monitorare il
rapporto tra banche e micro e piccole imprese. L’iniziativa ha incassato il giudizio
favorevole del Commissario della Camera di Commercio. In base alla proposta
Confederale, nell’Osservatorio saranno
coinvolte l’Amministrazione Provinciale, la
Prefettura di Vibo Valentia e tutte le As-
sociazioni di categoria. Sotto la lente, le
modalità operative degli istituti di credito
in fatto finanziamenti alle micro e piccole imprese e i tassi di interesse applicati.
Un’analisi necessaria per predisporre le
misure più idonee per sostenere le MPI
nel rapporto con le banche: una relazione
fino a ieri difficile, oggi difficilissima.
Tra le misure che appaiono necessarie per
riannodare il dialogo tra banche e imprese,
ai primi posti si trova il potenziamento dei
Consorzi fidi della provincia che stanno attraversando una fase di forte mancanza di
liquidità, e che pertanto sono sostanzialmente non operativi. Da qui la necessità
di sbloccare i fondi regionali destinati loro,
un’esigenza che Confartigianato sosterrà
presso l’Assessore Regionale.
ANGELO SABATINO PRESIDENTE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI VIBO VALENTIA
Angelo Sabatino responsabile della logistica della ditta F.lli Cortese di Vibo Valentia Marina, è stato eletto all’unanimità
Presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Vibo Valentia. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea provinciale del settore, alla quale hanno partecipato il Presidente provinciale di Confartigianato, Francescantonio Liberto, il
Segretario Regionale, Walter Fonte, ed il funzionario regionale del settore, Silvano Barbalace.
Componenti del direttivo sono stati eletti Antonio Ruffa e Fabio Esalto.
AVVISO A TUTTI I SOCI
DEL COMPRENSORIO
DELLE SERRE
Si comunica che dal prossimo
mese di gennaio sarà aperta a
Serra San Bruno, in via Matteotti,
la sede comprensoriale di Confartigianato.
Per il solo mese di gennaio, l’orario
di apertura della sede sarà il seguente: tutti i lunedì dalle ore 9,00
alle ore 13,00. In seguito, appena
organizzato l’ufficio, si darà comunicazione degli orari completi.
Sede provinciale
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI VIBO VALENTIA
Via Salvemini snc
89900 VIBO VALENTIA
Tel. 0963472353 Fax: 0963471099
www.confartvibovalentia.it
[email protected]
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Vibo Valentia
Testo Unico sulla Sicurezza,
i principali adempimenti
Di seguito si riportano i principali adempimenti delle aziende in riferimento
al Testo Unico sulla Sicurezza”, il D.Lgs 81/2008.
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Formazione e nomina (senza più comunicazione ad ASL e DPL) del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
Formazione, nomina e comunicazione annuale all’INAIL del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
Formazione e nomina degli addetti emergenze ed antincendio;
Formazione e nomina degli addetti al primo soccorso;
Formazione dei lavoratori: dovrà comprendere anche l’addestramento effettuato sul luogo di lavoro da persona esperta. La
formazione ricevuta e le competenze acquisite dovranno essere annotate nel Libretto formativo del Cittadino, già istituito dalla
“Legge Biagi” ma finora scarsamente utilizzato;
DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), la valutazione deve essere fatta su tutti rischi, compresi quelli collegati allo stress
da lavoro;
Misurazione e relazione tecnica di valutazione del rischio rumore (eventuale);
Misurazione e relazione tecnica di valutazione del rischio vibrazioni (eventuale);
PEI, Piano di Emergenza Interno;
Visite mediche dopo l’assunzione e visite periodiche ai dipendenti. Il medico competente avrà anche l’obbligo di custodire le
cartelle sanitarie dei lavoratori, adempimento prima in capo al datore di lavoro;
Obbligo di formazione ed informazione dipendenti con relativa modulistica;
Verbalizzazione riunione periodica;
Consegna DPI con relativa modulistica.
Obblighi per appalti - E’ stato introdotto l’onere per l’appaltante di acquisire dall’appaltatore un’attestazione dell’idoneità professionale. Il TU prevede l’emanazione di un Dpr che stabilirà quali certificazioni sono necessarie per attestare il possesso dei requisiti.
Come già previsto dalla Legge 123/07, nei contratti d’appalto, subappalto e somministrazione lavoro è necessario indicare i costi inerenti alla sicurezza. Il committente, inoltre, deve elaborare un documento unico relativo ai rischi interferenziali. I lavoratori dipendenti,
impiegati in attività svolte in regime d’appalto e di subappalto, devono essere muniti di apposita tessera di riconoscimento.
Comunicazioni all’Inail - E’ obbligatorio comunicare all’INAIL i dati relativi agli infortuni con assenza dal lavoro superiore a 1
giorno (momentaneamente sospeso), a fini statistici ed informativi, quelli relativi agli infortuni con assenza superiore a tre giorni, a
fini assicurativi, e annualmente i nominativi dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Contrasto del lavoro irregolare - Gli organi di vigilanza possono adottare un provvedimento di sospensione dell’attività produttiva nei casi di utilizzo di personale non risultante da scritture e da altra documentazione obbligatoria, in misura pari o superiore
al 20% dei lavoratori presenti nel luogo di lavoro. Sospensione applicabile anche in caso di reiterate violazioni della disciplina sui
tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale, nonché nel caso di gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro.
VIOLAZIONE
Mancato documento di valutazione rischi
Mancata nomina RSPP
Mancata autonomina RSPP e formazione
Mancata fornitura DPI
Mancata formazione dei lavoratori
Mancata Informazione ai lavoratori
Lavoratori autonomi: mancato utilizzo attrezzature
e DPI conformi ai titoli specifici
Mancata nomina del medico competente
Mancata designazione degli addetti al primo soccorso
ed antincendio
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SANZIONE
Ammenda da 5.000 a 15.000 euro
Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 4.000 a 12.000 euro
Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro
Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.000 a 5.000 euro
Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 800 a 3.000 euro
(per ogni comma)
Arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro
(per ogni comma)
Sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 2.000 euro
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 3.000 a 10.000 euro
Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 800 a 3.000 euro
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI CATANZARO
Presidente: Egidio Verduci
Segretario: Raffaele Mostaccioli
Via Domenico Mottola D’Amato, 51
88100 CATANZARO
Tel/Fax: 0961792713
www.confartigianato-catanzaro.it
[email protected]
Sedi mandamentali
LAMEZIA TERME
Via U. Boccioni
Tel. 0968.412127 - Fax: 0968.419655
[email protected]
SELLIA MARINA
Via Giardinello
Tel. 3495658680
[email protected]
COSENZA
Sede provinciale
CONFARTIGIANATO COSENZA
Presidente: Roberto Matragrano
Direttore: Francesco Falzetta
Vice Direttore: Mario Falsetta
Via degli Alimena, 61
87100 COSENZA
Tel. 098473955 - Fax: 098473956
www.confartigianato.cosenza.it
[email protected]
Sedi mandamentali
CASTROVILLARI
Via Falese, 45 - 87012 Castrovillari
Tel/Fax: 098127143
PAOLA
Via Lao, 9 - 87027 Paola
Tel/Fax: 0982610915
ROSSANO
Via Nazionale - c. da S. Caterina
Fraz. Scalo - 87067 Rossano
Tel/Fax: 0983512055
CROTONE
Sede provinciale
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI CROTONE
Presidente: Luigi D’Ippolito
Segretario: Salvatore Luca
CIRO’ MARINA
Via Francesco Tetrarca - 888111 Cirò Marina
Tel. 0962373559 - Fax: 0962373193
[email protected]
ROCCABERNARDA
Via Foresta, 9 - 88835 Roccabernarda
Tel/Fax: 096256447
[email protected]
ROCCA DI NETO
Corso Umberto I
88821 Rocca di Neto
[email protected]
REGGIO CALABRIA
Sede provinciale
UNIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI REGGIO CALABRIA
Presidente: Ascioti Salvatore
Segretario: Demetrio Battaglia Via Marvasi, 8/c
89100 REGGIO CALABRIA
Tel. 0965.313000 - Tel.0965.312353
Fax: 0965.331294
www.artigianatorc.it
[email protected]
Sedi mandamentali
CITTANOVA
Via Galluppi, 19 - 89022 Cittanova
Tel. 0966654069
[email protected]
CAULONIA
C. da Dalla Chiesa (Pal. Bozzari)
89041 Caulonia
Tel. 0964862403
[email protected]
CATONA
Via Risorgimento, 15
89053 Catona
Tel/Fax: 0965304691
[email protected]
VIBO VALENTIA
Sede provinciale
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ARTIGIANI VIBO VALENTIA
Presidente: Francesco Antonio Liberto
Segretario: Ernesto Matera
Via Salvemini snc
89900 VIBO VALENTIA
Tel. 0963472353
Fax: 0963471099
www.confartvibovalentia.it
[email protected]
ianato Calabria
Sede provinciale
Sedi mandamentali
nfar tig
CATANZARO
Piazza Umberto I, 58 - 88900 CROTONE
Tel/Fax: 0962902114
www.confartigianato-crotone.it
[email protected]
Le sedi di Co
FEDERAZIONE REGIONALE
ARTIGIANATO CALABRESE
Presidente: Giovanni Gravina
Segretario: Walter Fonte
Via Domenico Mottola D’Amato, 51
88100 CATANZARO
Tel. 0961746328 - Fax: 0961746347
[email protected]
QUELLO CHE VA BENE
PER LE PICCOLE IMPRESE
VA BENE PER IL PAESE.
Le piccole imprese rappresentano la risorsa più importante per evitare che la crisi
dei mercati internazionali travolga anche il nostro Paese. Per questo Confartigianato
si batte per valorizzare la loro capacità di produrre ricchezza e occupazione.