Abbandono della montagna Il Comune corre ai ripari

26 Morbegno e bassa valle
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016
Sentieri da rifare
Abbandono della montagna Un bando stanzia
Il Comune corre ai ripari 100mila euro
L’iniziativa. Per contrastare il fenomeno sulle alpi di proprietà comunale
Gli alpeggi di Combana saranno ripuliti da quaranta bovini di razza Angus
PEDESINA
ANNALISA ACQUISTAPACE
Stato di abbandono e
produttività ridotta per gli alpeggi comunali e l’amministrazione
locale punta sulla sperimentazione di una forma alternativa di
gestione dei monti di proprietà
del Comune per restituirli al più
presto alla loro vocazione di produzione di formaggio.
Il progetto
È recente la decisione del comune di Pedesina di affidare per la
stagione estiva 2016 gli alpeggi
di Combana dentro e Combana
fuori ad un’azienda agricola talamonese che alleva bovini di razza
Angus: «Animali - spiegano dal
Comune - che si adattano a zone
incolte e abbandonate e che nutrendosi di piante infestanti quali ad esempio le felci che invadono le aree abbandonate, sono in
grado di portare un miglioramento della condizione degli alpeggi».
Il problema dei monti di Pedesina riguarda infatti «lo stato
di abbandono dovuto alla noncuranza dei precedenti alpeggiatori che negli anni passati hanno
abbandonato molte zone un
tempo produttive anche a causa
del fatto che la monticazione avveniva con un numero ridotto di
bovini da latte, trascurando le
buone pratiche di utilizzo e mantenimento delle essenze arboree. La produttività di erba buona degli alpeggi si è molto ridotta, i calecc (le postazioni rurali
di lavorazione del latte sparse
per l’alpeggio) non vengono utilizzati da anni» con le conseguenze di degrado dell’ambiente
e del pascolo. L’azienda talamonese, con circa 40 capi di bovini
Angus, è stata scelta per la neces-
Il finanziamento è una boccata d’ossigeno per il capitolo sentieri
Morbegno
La Comunità montana
coprirà dal 30 al 90%
della spesa sostenuta
dai Comuni per gli interventi
Negli anni passati sono state utilizzate anche le pecore per tagliare i prati sopra Pedesina
L’obiettivo
del Comune
è far tornare
produttivi
i prati in quota
Gli alpeggi
del Comune
ricadono nella zona
di produzione
del bitto storico
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sità del Comune di «recuperare
e migliorare i pascoli al fine di
farli ritornare produttivi per i
futuri anni, consentendo anche
ai bovini da latte di dare una buona produzione».
La zona del bitto storico
Il territorio interessato - che
rientra in quello di produzione
del Bitto storico - avrebbe infatti
una capacità di monticazione totale di oltre 100 bovine da latte,
oltre a vitelli, capre e pecore e in
entrambi gli alpeggi sono stati
recentemente ristrutturati gli
edifici adibiti a casera. Tra i doveri dell’azienda agricola che
quest’anno caricherà gli alpeggi
rientrano il miglioramento dell’area di pascolo con la raccolta
di sassi, la distruzione dei cespu-
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gli e lo sradicamento, la concimazione naturale per accrescere
e allargare il pascolo, la creazione di percorsi e sentieri per il
raggiungimento dei pascoli, la
prestazione gratuite di 20 giornate lavorative per la manutenzione del territorio. L’amministrazione comunale di Pedesina
ha avviato negli ultimi anni diverse iniziative per il recupero
degli alpeggi, intervenendo per
il miglioramento delle strutture
e dei percorsi che li raggiungono
ma anche tentando forme alternative di monticazione per il recupero del pascolo, come avvenuto negli ultimi anni anche con
la presenza di un gregge di oltre
700 pecore che ha percorso tutto
il territorio dai prati sopra l’abitato fino alle località in quota.
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La manutenzione e riqualificazione dei sentieri sono
al centro del bando regionale
che stanzia per i Comuni del
mandamento fondi superiori a
97mila euro. La Comunità
montana di Morbegno mette a
disposizione le risorse attraverso contributi in conto capitale e a fondo perso dal 50 al
90% del costo complessivo, a
seconda del numero di abitanti.
Il bando, lanciato con la Regione, si chiuderà il 14 aprile prossimo. «Dalla Regione arriva un
aiuto concreto per la manutenzione del nostro territorio - sottolinea il presidente della Cm,
Christian Borromini - avere
sentieri curati e in perfetto stato è fondamentale per il nostro
turismo e per garantire la fruibilità ad esempio dei rifugi, ma
spesso i Comuni non possono
intervenire a causa della cronica mancanza di risorse economiche. Questa è un’ottima occasione per realizzare progetti
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spesso già definiti dai Comuni,
sia singolarmente che in forma
associata, allo scopo di rendere
ancora più accattivante il nostro territorio pronto ad accogliere i turisti ma anche a soddisfare le esigenze dei residenti.
Mi auguro quindi che i Comuni
colgano questa opportunità».
Per cercare di ripartire la somma a disposizione tra il maggior
numero possibile di interventi,
la Comunità montana di Morbegno ha fissato in 20mila euro
il contributo massimo per ciascun Comune, arrivando a
40mila per un progetto presentato da più Comuni associati.
Tra le attività finanziabili
rientrano il miglioramento della percorribilità, il posizionamento di segnaletica informativa, la realizzazione di aree di
sosta lungo i sentieri destinati
ad uso pubblico per l’accesso o
il collegamento tra i rifugi. Le
domande dovranno essere presentate entro il 14 aprile e i progetti finanziati saranno definiti
per il 30 giugno. Nei 3 mesi seguenti sarà necessario attivarli
per arrivare a completamento
entro la fine di agosto del prossimo anno.
A. Acq.