opuscolo - Associazione Gulliliberiana Indipendente

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opuscolo - Associazione Gulliliberiana Indipendente
Associazione Gulliliberiana Indipendente
presenta
«Dio diede all’uomo la parola affinché potesse
nascondere i propri pensieri.»
James Joyce
"WordLEX"
WordLEX"
Dodicesimo “Caffé Letterario”
Giovedì 24 Maggio 2007 – Ore 18
Bar “Castorina” P.za Duomo, Acireale.
-WordLEX-Word in Progress-
Ma il guajo è che voi, caro mio, non saprete mai come si
traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco,
no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole.
Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono
vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel
dirmele; e io, nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del
senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci; non ci siamo intesi
affatto.
A cura di:
Mario Benintende
Roberto Cannavò
Noemi Turino
Un sentito ringraziamento da parte nostra al Bar Castorina, puntuale e disponibile punto di ritrovo; a Wikipedia (www.wikipedia.org),
una delle grandi cose del web, fonte di informazione e di ispirazione; inoltre un sentito ringraziamento anche a voi che state leggendo,
che siete il vero motore dei nostri “Mithril”!
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WordLEX
Self Production
Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: " È vera?" Sulla seconda campeggiare la
domanda: " È necessaria ?" Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: "È gentile ?" Una parola
giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande.
Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali
rimarrebbero sicuramente chiuse.
Romano Battaglia, da Silenzio
Servono davvero le parole? È davvero tanto utile nascondersi dietro doppi sensi o
ipocrisie linguistiche come “forse”, “credo”, “magari” per nascondere le proprie idee?
Le parole ci rendono davvero migliori?
Dite la vostra qui sotto. Potete anche scriverlo, se vi va...
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WordLEX
- Questa Non E' Ancora Quella Definitiva –
Mo Fei
Questa non è ancora quella definitiva
a subire la punizione della lingua
come se un grande albero colpisse bruscamente
una casa di legno appena costruita
Chi delimita il terreno per una prigione
attorno dispone trappole
se si vuole uscirne vivi
bisogna portar fuori i peccati
Non ha altre scorciatoie
Tra vita e morte c'è una lima
Un raggio di luce che si apre
Sottostà al cielo gelido e silenzioso
Mondo afflitto come il destino
La frase è ancor più in ceppi
Ma quanto ha imparato ad ammettere e confessare
Nessuno potrà più farsi suo difensore
Sulle note di “L’Origine Nascosta” di Ludovico Einaudi
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WordLEX
- Perchè tu mi oda Pablo Neruda
Perché tu mi oda
le mie parole
a volte si assottigliano
come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l’uva.
E vedo lontane le mie parole.
Più che mie esse son tue.
Si arrampicano sul mio vecchio dolore come l’edera.
Si arrampicano così sulle pareti umide.
Sei tu la colpevole di questo gioco sanguinoso.
Esse fuggono dal mio rifugio oscuro.
Tu riempi tutto, tutto.
Prima di te popolarono la solitudine che occupi,
e sono abituate più di te alla mia tristezza.
Ora voglio che dicano ciò che voglio dirti
perché tu oda come voglio che m’oda.
Il vento dell’angoscia ancora le trascina.
Uragani di sogni a volte ancora le abbattono.
Senti altre voci nella mia voce addolorata.
Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.
Amami, compagna. Non abbandonarmi. Seguimi.
Seguimi, compagna, in quest’onda di angoscia.
Ma vanno tingendosi del tuo amore le mie parole.
Tu occupi tutto, tutto.
Sulle note di “An Apparition In The Fields” di James Horner
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WordLEX
-L’Autunno Dell’InnocenzaStephen King
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui
ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono. Le parole
rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano
sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando
vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più
importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro
cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i
vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare
rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda
strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire
perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi quando lo
dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il
segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo
racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
Sulle note di “The Letter That Never Came” di Thomas Newman
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WordLEX
Le musiche che avete
ascoltato sono:
“Our Soldiers’ Letters ” di Angelo
“Goldfish” di Michael Andrews
Badalamenti
“Temptation” di Moby
“No Need To Argue” dei Cranberries
“Le Conseguenze Dell’Amore” di
“Forbidden Colours” di David Sylvian &
Pasquale Catalano
Ryuichi Sakamoto
“My Song” di Pat Metheny
“Parole” di Giovanni Allevi
“Like Spinning Plates” dei Radiohead
“Ederlezi” di Goran Bregovic
“Where I End And You Begin”
“An Apparition In The Fields” di James
dei Radiohead
Horner
“Siisx” di Ryuichi Sakamoto
“Auriel’s Ascension” di Jeremy Soule
& Alva Noto
“Andare” di Ludovico Einaudi
“Song To The Siren” dei This Mortal
Coil & Elizabeth Fraser
“L’Origine Nascosta” di Ludovico Einaudi
“The Letter That Never Came”
“Password” di Ludovico Einaudi
di Thomas Newman
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WordLEX