CASTEL GOFFREDO Biblioteca comunale Casa
Transcript
CASTEL GOFFREDO Biblioteca comunale Casa
CASTEL GOFFREDO Biblioteca comunale Servizio, libero e gratuito. Materiale documentario organizzato in modo da esaudire le richieste di informazione, istruzione e cultura. Accanto ai servizi di consultazione e prestito la biblioteca offre la possibilità di connettersi ad internet. Accesso al prestito interbibliotecario nella rete delle biblioteche provinciali www.biblioteche.mn.it. Presso la Biblioteca Comunale sono disponibili gli inventari dell'archivio storico del comune di Castel Goffredo. Casa del dopolavoro Già adibito a scuole, alla fine degli anni trenta del Novecento, su progetto in stile razionalista dell'ingegnere Demetrio Palvarini, il palazzo venne trasformato in "casa del regime", e, dopo la seconda guerra mondiale, in dopolavoro. Casa del pretore All'angolo tra le vie Botturi e IV novembre, la Casa del pretore risale al 1600, residenza del pretore locale, trasformata in asilo infantile prima e abitazione civile poi. Chiesa dei Disciplini Costruita nel 1587 su committenza della "Confraternita dei Disciplini", la facciata è in stile rinascimentale. Nel 1686 su costruito l’attuale campanile, innalzato dopo il crollo del precedente, coevo alla chiesa; nel 1741 fu aggiunta l’abside poligonale. Nell’interno, a navata unica, sono presenti resti di affreschi del ‘600 sulla vita di san Giovanni Battista, a cui la chiesa è dedicata, e il pregevole altare maggiore in marmi policromi del 1772, opera degli artisti rezzatesi Angelo e Giambattista Lepreni. Sconsacrata dal 1960, attualmente è sede di mostre ed eventi culturali. Chiesa di san Lorenzo in Casalpoglio La chiesa parrocchiale di San Lorenzo ha la facciata composta da due ordini con paraste e timpano, sormontato da croce apicale e pinnacoli. Sul fianco destro il campanile con copertura a cono e orologio. L'interno ha una navata con volta a botte e abside semicircolare. Nel presbiterio, anch'esso con volta a botte, l'altare maggiore con marmi policromi della seconda metà del settecento. Dietro l'altare è collocata la pala di san Lorenzo del 1797. Ai lati della navata due cappelle, quella di sinistra con altare settecentesco in stucchi policromi dedicato alla Madonna del Rosario con paliotto in scagliola policroma, quella di destra con altare in stucco dedicato a San Rocco e alle santissime Reliquie, con paliotto in commesso di marmi policromi e pietre dure. Sempre sul lato destro della navata si trova la cassa seicentesca dell'organo con decorazioni policrome e dorate. Chiesa di santa Margherita La chiesa di Santa Margherita vergine e martire, già sede parrocchiale sino al 1986, ora aggregata alla parrocchia di San Martino Gusnago, risale ai secoli XVII –XVIII. La facciata è composta da due ordini con paraste e timpano con croce apicale e pinnacoli. L'interno ha una navata con volta a botte e abside semicircolare, contenente la pala di Santa Margherita, dipinta da Pietro Leali nel 1679. Ai lati della navata due cappelle, quella di destra contiene la pala di Santa Liberata e altri santi, opera di Francesco Savanni nel 1752, quella di sinistra conserva le quindici formelle dei Misteri del Rosario. La sacrestia è decorata con affreschi settecenteschi. Chiesa di Santa Maria del Consorzio Dell'antica chiesa di Santa Maria del Consorzio, ricostruita nel 1434 in stile tardo gotico ed abbattuta nel 1986, si conserva solo l'abside poligonale affrescata con volta a ombrello, il campanile quattrocentesco, con bifore e monofore, ed alcune epigrafi del marchese Luigi Gonzaga e il portale in marmo bianco del 1532, poste attualmente sul fianco della Chiesa parrocchiale di Sant'Erasmo. Di interesse gli affreschi cinquecenteschi dell’abside Chiesa Prepositurale di Sant'Erasmo In stile rinascimentale, la chiesa parrocchiale di Castel Goffredo è collocata in modo asimmetrico nel lato est di Piazza Mazzini. Ricostruita su disegno dell’architetto Girolamo, figlio di Bernardino Facciotto tra il 1588 e il 1590, è stata consacrata nel 1889 dal vescovo di Mantova Giuseppe Sarto. La facciata, semplice ed elegante, è composta da due ordini con paraste e timpano, sormontato da pinnacoli. A fianco del campanile a pianta circolare, si eleva il tiburio con lanterna che sormonta l’ampia cupola. All’interno a croce latina, suddiviso in tre navate da agili colonne di marmo di Botticino, di particolare pregio i marmi policromi dell’altare maggiore con il paliotto in commesso di marmi e pietre dure, opera di Andrea Gamba, marmorino bresciano, del 1717, o la balaustra in marmo che delimita l’altare del Crocefisso, con raffigurazioni di uccelli posati tra rami di frutti, opera di Francesco e Domenico Corbarelli, del 1703. Del ricco patrimonio artistico conservato nella chiesa, raccolto nel “Tesoro di Sant’Erasmo”, si segnalano la statua lignea della Madonna, attribuita a Clemente Zamara e due tele di Giuseppe Bazzani (1740-1750), raffiguranti le "Anime del purgatorio" e l' "Educazione della Vergine". Chiesa San Giuseppe Già sede delle scuderie dei Gonzaga, la chiesa di san Giuseppe venne fatta costruire nel 1729 dalla Compagnia del Santissimo Sacramento. La facciata, semplice e con lesene, è arricchita dal timpano e da un bel portale barocco. L’interno a navata unica, ha le pareti scandite da lesene, con volta a vela e decorazioni a stucco. Sulla parete di fondo altare barocco in legno policromo e dorato. 1 Corte Gamberedolo Sita ad est di Castel Goffredo, sulla strada per Ceresara, la corte di Gambaredolo è una tipica corte rinascimentale, costruita agli inizi del Cinquecento dal marchese Aloisio Gonzaga, divenuta residenza di villeggiatura dei signori "Gonzaga di Castel Goffredo". A ridosso della corte, nel 1615 Caterina Gonzaga fece costruire l’Oratorio di San Carlo Borromeo in memoria dell’assassinio del padre Alfonso. Fortezza L'antica fortezza di Castel Goffredo, murata nella prima metà del Cinquecento ad opera di Luigi Gonzaga, marchese di Castel Goffredo, è stata smantellata tra la fine dell’Ottecento e i primi decenni del Novecento. Della cinta muraria rimangono, oltre al reticolato urbanistico che ne lascia trasparire l'immagine, un tratto a nord, coincidente con il perimetro del Palazzo Gonzaga- Acerbi, dove è visibile la scarpa del muraglione e il redondone in pietra, il torrione di San’Antonio, inglobato nel Parco La Fontanella (nella foto), il torrione dei Disciplini, di cui è visibile il basamento sul quale è stata costruita un abitazione civile, e Porta Picaloca (ricostruita), ingresso di levante delle mura. M.A.S.T. di Castel Goffredo I Gonzaga tenevano corte anche qui e nel 1588 Vincenzo I mandò l'architetto Bernardino Facciotto a ricostruire la parrocchiale. All'interno la statua lignea policroma quattrocentesca della Madonna in trono, quattro splendidi reliquiari donati nel 1610 dal duca Vincenzo I ed una tela raffigurante le Anime purganti di Giuseppe Bazzani,1740 1750. Impreziosita da una collezione permanente, il Tesoro di Sant'Erasmo,che racconta l’evoluzione dell' arte e della liturgia dal Rinascimento al Barocco. Oratorio dell'Immacolata Concezione Situato nella zona est di Castel Goffredo, l'oratorio dell'Immacolata Concezione, fu riattato nel 1719 da un precedente edificio religioso di cui rimangono le strutture di due archi. La facciata presenta due lesene che sostengono il timpano. Alle pareti della navata, che termina con una piccola abside, vi sono tracce di affreschi del XV secolo. Nel paliotto dell'altare piccole sculture in legno dorato e policromo del '700. Oratorio di San Carlo Borromeo Situato a est di Castel Goffredo, l'oratorio di San Carlo Borromeo è parte della casa padronale cinquecentesca edificata dai Gonzaga, marchesi di Castel Goffredo. Fatto costruire nel 1615 da Caterina Gonzaga sul luogo dell'assassinio del padre Alfonso, l'oratorio ha una struttura semplice con l'interno a capanna, presbiterio con volta a crociera, e altare a mensola in stucco. Oratorio di San Francesco Situato a nord di Castel Goffredo, l'oratorio di San Francesco fu ricostruito sulle fondamenta di un antico edificio tra il 1730 e il 1739, anno in cui fu edificato il campanile. Alla semplice facciata corrisponde una navata a capanna che termina con abside con volta a botte ribassata dove sono collocati un altare in legno intagliato e una pala seicentesca raffigurante san Francesco, santa Chiara e san Domenico in adorazione della Madonna con Bambino. Oratorio di San Michele Arcangelo Edificato nel 1719 nella zona sud-est di Castel Goffredo, tra le località Zecchini e Rassica, a poca distanza di un precedente edificio religioso, già appartenuto all'abbazia di Maguzzano e citato in una bolla di papa Eugenio III del 1145, l'oratorio di San Michele Arcangelo ha una facciata neoclassica con quattro lesene tuscaniche che reggono il timpano. All'interno, a navata unica con volta a botte, degno di nota l'altare maggiore in legno dipinto e dorato, opera di Giovanni Battista Barilli, di Castiglione delle Stiviere del 1721, con statua dall'arcangelo Michele ed con ancona che racchiude una nicchia che contiene una raffigurazione lignea della Madonna di Caravaggio, di scuola bresciana del XVIII secolo. A metà navata due cappelle, in quella di sinistra dedicata alla Madonna della Neve con affresco proveniente dall'antico oratorio di san Michele, in quella di destra una pala che raffigura San Michele di Antonio Bighelli del 1730. Oratorio di Sant’Anna Situato nella zona est di Castel Goffredo, l'oratorio di Sant'Anna fu costruito fra il 1727 e il 1729, a spese del dottor Nicola Zaltieri. La facciata è tripartita su due ordini con quattro lesene che sostengono il timpano. L'interno è a tre navate con volta a botte. Nell'abside circolare la tela settecentesca dedicata "Educazione della Vergine" di Giuseppe Bazzani. Oratorio di Sant’Apollonio Situato a ovest di Castel Goffredo, tra le contrade Coletta, Romanini e Lotelli, l'oratorio di Sant'Apollonio è stato ricostruito tra il 1742 e il 1753 su un edificio preesistente romanico, di cui rimangono tracce della struttura sulla parete destra della navata. Con facciata incorniciata da lesene di ordine ionico che reggono il timpano, l'edificio conserva un altare settecentesco in mattoni e stucco dipinto. Oratorio di Santa Maria Formosa Situato a sud est di Castel Goffredo, l'oratorio di Santa Maria Formosa fu inaugurato nel 1713. Con facciata incorniciata da lesene che reggono il timpano, l'edificio, con navata a volta a botte, conserva l'altare maggiore in legno laccato ottocentesco e una pala che raffigura la "Visitazione di Maria a Santa Elisabetta" del 1599 con cornice barocca intagliata e dorata della bottega dei Barilli di Castiglione delle Stiviere. Oratorio di Santa Maria Maddalena Situato ad ovest di Castel Goffredo, l'oratorio di santa Maria Maddalena fu ricostruito nel 1729 e ristrutturato nel 1894. La facciata è incorniciata da paraste e lesene che reggono il timpano. L'interno è a navata con volta a capanna e con alle finestre tre vetrate istoriate, opera della vetreria Bontempi di Brescia della prima metà del '900. Nell'edificio si conserva il quadro "Noli me tangere" di Alessandro Dal Prato. Oratorio di Sant'Elena 2 Situato a nord di Castel Goffredo, l'oratorio di Sant'Elena e dell'Invenzione della Croce, fu ampliato e ricostruito sulle basi di un antico edificio nel 1743. Con facciata incorniciata da lesene che reggono il timpano e al centro il portale di marmo, l'edificio ha una navata a capanna e presbiterio con volta, dove sono collocati l'altare maggiore in marmo a commesso e una pala cinquecentesca che raffigura il "Ritrovamento della Vera Croce". Palazzo Gonzaga - Acerbi Inserito tra la Torre Civica e il Torrazzo, sul lato settentrionale di Piazza Mazzini, il palazzo Gonzaga - Acerbi, già residenza dei Gonzaga, presenta una facciata settecentesca, opera di Gaspare Turbini, su commissione della famiglia Acerbi. Di rilievo la loggia cinquecentesca dell’ingresso, con volte interamente affrescate, che immette nel giardino. Palazzo municipale Posto di fronte alla chiesa di Sant'Erasmo, nel lato ovest di piazza Mazzini, il Palazzo Municipale è stato edificato nella seconda metà del ‘400; la facciata è divisa in due parti, sotto la loggia con soffitto a cassettoni, sopra il primo piano a parete piena, ritmato da quattro finestre e una porta da cui sI accede al balcone. All’interno la sala del consiglio con soffitto dipinto, già teatro nell'Ottocento, attualmente è sede della Raccolta comunale d\'arte con opere riguardanti Castel Goffredo del Novecento. Nel vano delle scale scultura di Ferruccio Bolognesi. Palazzo Riva Sito a sud di Castel Goffredo, lungo il corso del canale Fuga, Palazzo Riva è un edificio in stile neogotico degli anni 40 dell’Ottocento, anni nei quali Bartolomeo Riva sperimentava, proprio in alcuni locali del palazzo, la coltura del baco da seta con la bigattaia del francese Camille Beauvais. Tenuta Sant’Apollonio La Tenuta S. Apollonio è un parco giardino sviluppato su una superficie complessiva di circa 70.000 mq. All'ampio giardino con aiuole fiorite, laghetti e roseti che circonda la casa colonica, si affianca una grande area a bosco, con specie arboree e arbustive tipiche della pianura padana. Nella parte più occidentale della tenuta si trova una zona con un giovane bosco e un grande giardino di piante officinali. Torrazzo Torre alta circa 20 metri che chiude ad est Palazzo Gonzaga-Acerbi, costruita tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, alla cui epoca rimandano gli elementi strutturali, come gli eleganti modiglioni, le caditoie e le originali finestre a monofora, ora tamponate, mentre la merlatura e le due bombardiere per lato sono di realizzazione più tarda. Torre Civica Alta 27 metri, la torre civica è stata costruita nel XIII secolo e rimaneggiata più volte nel tempo. La merlatura è del 1925. Ospita il concerto di campane della parrocchiale di sant’Erasmo e dal 1438 l’orologio pubblico. Ai lati due epigrafi cinquecentesche di Luigi Gonzaga, marchese di Castel Goffredo, e sotto il balcone lo stemma in marmo con l’arma dei Gonzaga. Villa Beffa Sita a nord di Castel Goffredo, Villa Beffa, dal nome della storica famiglia ivi residente dal 1337, è un edificio della seconda metà del XVI secolo in stile rinascimentale. 3