Valle Stura - Parrocchia San Donato

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Valle Stura - Parrocchia San Donato
Tracce di vita delle parrocchie
della
V alle S t ura
Inverno 2016
ABITARE
ministrati e hanno fatto circolare ciò di cui
erano entrati in possesso senza loro merito.
Il terzo ha preferito congelare quel che
LA PAROLA DEL VESCOVO
aveva e non ha affrontato la sfida della vita.
"Abitare"
vuol dire entrare dentro a quanto
vverrà infatti come a un uomo che partendo per
abbiamo, tenendo conto che si tratta di
un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro
i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro
doni di Dio. A Lui un giorno ritorneranno.
due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascu- Ce ne chiederà conto. L'augurio che ci facno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque
ciamo è quello di essere servi fedeli che
talenti andò ad impiegarli e ne guadagnò altri cinhanno
fatto tutto ciò che potevano fare.
que. Così anche quello che ne aveva ricevuti due,
Nello stesso tempo ci contiamo
ne guadagnò altri due. Colui che aveva ricevuto un
solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi
sulla benedizione di Dio.
nascose il denaro del suo padrone.
«Dopo molto
"Abitare" significa cogliere le ricchezze,
tempo il padrone di quei servi tornò e volle fare ¡
le aspirazioni, i talenti, le qualità di chi mi
conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto
sta
accanto e far si che si senta a casa
cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Sie possa esprimere al meglio se stesso,
gnore, mi hai consegnato cinque talenti, ecco, ne
ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e
senza prevaricazioni, né condizionamenti,
fedele - gli disse il suo padrone - sei stato fedele
né ritrosie. "Abitare" significa ancora gioire
nei poco ti darò potere su molto, prendi parte alla
per la bellezza delle persone e del creato.
gioia del tuo padrone". Si presentò poi colui che
Il
nostro mondo è il luogo che Dio ha scelaveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai
to per parlare al nostro cuore, per aprirci
consegnato due talenti, ecco, ne ho guadagnati
altri due". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il
alia meraviglia dell'immensità dei suoi insuo padrone - sei stato fedele nel poco ti darò pote- terventi e miracoli che continua a fare. Va
re su molto, prendi parte alla gioia del tuo padrone".
bandito ogni atteggiamento di autonomia,
Sì presentò infine colui che aveva ricevuto un solo
di
invidia e di pretesa di possedere. Spestalento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro,
so, ho l'impressione che siamo troppo abiche mieti dove non hai seminato e raccogli dove
non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a
tuati alla straordinaria azione del Creatore
nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che
dandola per scontata o dovuta.
è tuo", II padrone gli rispose: "Servo malvagio e
"Abitare" è far nostro uno stile di vita all'inpigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato
segna
della benevolenza, dell'accoglienza,
e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, del discernimento, del dialogo, dell'inteavrei ritirato il mio con interesse. Toglieteli il talento
grazione con qualsiasi nostro fratello o soe datelo a chi ha i dieci talenti. Perciò a chiunque
rella, come ci dice Papa Francesco nella
ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi
'Laudato si' al capitolo 8°; non importa se
non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo
è dei nostri. Sufficiente è cogliere che è
inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e
Figlio di Dio, come ognuno di noi.
stridore di denti". (Mt 25,14-30)
"Abitare" vuol dire sapersi fermare bana parabola dei talenti è l'icona biblica
che possiamo prendere in questo
anno pastorale. Siamo chiamati ad 'abitare' questa nostra terra investendo proprio
i talenti che il Signore ci ha affidato e che
noi, nel cammino della vita continuiamo a
scoprire. Sono l'espressione del suo amore che si cala in noi e noi dobbiamo farne
tesoro. E' Dio che ci conosce, è Dio che
ci ha
scelti, è Dio che ci riempie di attenzioni e
si aspetta una risposta non spadroneggiando del creato o dei luoghi di cui siamo
responsabili, ma tenendo conto che tutto
è suo e di tutto un giorno ce ne chiederà
conto.
Quei tre servi della parabola avevano ricevuto doni diversi; i primi due ti hanno am-
A
L
2
dendo i ritmi odierni tutti all'insegna della
velocità. Lo sguardo sul creato inevitabilmente ci porta all'Autore di ciò che ci
circonda. Dio ha dipinto, ha creato, ha
cesellato l'ambiente che ha messo nelle
nostre mani. Lo ha armonizzato affinchè
ogni cosa ed ogni persona possa trovare
la sua giusta collocazione. Anzi, ha voluto l'uomo al centro rendendolo capace
di continuare la sua opera rispettando e
coltivando il suo giardino. Ha donato a
noi la libertà lasciandoci prender atto di
questo suo volere e ci ha invitati ad amministrare le sue opere. In una parola, si
è fidato di noi, sue creature, e ha 'passato
le consegne'. E' normale sentirsi piccoli
nei nostri ambienti di vita. E' bello stupirci
per quanto ha voluto mettere nelle nostre
mani. Lui non sta a guardare; non è un Dio
giudice geloso ed opprimente. Vuole che
mettiamo in atto i doni ricevuti, fidandosi
della nostra fantasia e della libertà di cui ci
ha dotati, correndo il rischio che qualcosa
sia deturpato. Quando Dio ci chiamerà a
se prenderà in considerazione non quanto abbiamo prodotto nell'investimento dei
talenti ricevuti. Nemmeno terrà conto del
successo umano delle nostre imprese. Ci
giudicherà su quanto abbiamo amato Lui
e le persone a noi affidate, quanto abbiamo amato il creato amministrandolo nel
rispetto delle leggi della natura, senza
operare alcuna violenza o manipolazione
indebita. Tirerà le fila e ci consola il fatto
che comunque sarà un giudizio d'amore
all'insegna della misericordia. Siamo chiamati a camminare liberi, senza paure.
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A ROMA IN OCCASIONE DELL'ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA
“I ragazzi della terza età”
UN PROGETTO PER LA VALLE
L
a valle Stura ha subito negli ultimi quarant’anni una profonda trasformazione
provocata dal generale spopolamento dovuto a un insieme di fattori tra i quali spiccano i
problemi connessi alla scarsità di possibilità
lavorative che hanno favorito l’emigrazione
verso i centri urbani della popolazione più
giovane.
Ciò ha determinato un ancor più marcato invecchiamento della popolazione e isolamento degli anziani.
L'isolamento fisico si trasforma spesso anche
in isolamento sociale, con conseguenze sul
benessere psicologico, come le forme depressive o le difficoltà di comunicazione.
La promozione di momenti di aggregazione
indirizzati alla popolazione anziana è di particolare importanza.
In valle Stura l’invecchiamento della popolazione si configura come una priorità in quanto i residenti ultra sessantacinquenni rappresentano più di un quarto della popolazione
totale residente (26,9% a Demonte, 37,5%
ad Aisone, 30,6% a Vinadio.
Una comunità attenta ai bisogni degli anziani, secondo l’Organizzazione Mondiale della
Sanità è una comunità che pone attenzione
all’ambiente fisico e sociale e agli elementi
che possono facilitare od ostacolare la possibilità per gli anziani di invecchiare in modo
attivo e rappresenta un potenziale beneficio
non solo per le persone più anziane, ma per
i residenti di tutte le età. Attivare e sostenere
forme di solidarietà e di reciprocità fra le persone e promuovere reti di vicinato attivo sono
modi per impiegare le risorse e le competenze della comunità e per sviluppare la partecipazione e il protagonismo degli anziani.
Gli anziani vanno quindi visti come soggetti
capaci di assumersi delle responsabilità e di
promuovere benessere nella comunità,
La partecipazione attiva degli anziani diviene
quindi uno strumento che può contrastare i
processi di esclusione sociale a cui gli anziani
sono esposti e nello stesso tempo un modo
per garantire risorse alla comunità locale della quale gli anziani sono o possono diventare
membri significativi.
I comuni di Demonte, Aisone, Vinadio, le
Parrocchie di questo territorio, l’Associazione
Volontari Valle Stura hanno presentato alla
Compagnia di San Paolo, accedendo ad un
bando, il progetto "I ragazzi della III età". Il lavoro è stato accolto e finanziato. E’ coerente
con le finalità delle cure primarie, può rappresentare un contributo per:
- generare nuove pratiche di solidarietà e di
vicinato, anche al di fuori dell’ambito associativo tradizionale,
- contribuire alla ridefinizione di interventi
socio-sanitari integrati efficaci e sempre più
vicini ai bisogni dei cittadini,
- fornire apporti significativi e qualificanti nell'area della prevenzione,
- sensibilizzare la comunità sull’importanza
del prendersi cura degli anziani.
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Obiettivi
L’obiettivo generale del progetto è aumentare
la qualità di vita degli anziani e di chi li assiste,
attraverso una serie di azioni complementari
rivolte agli anziani (in particolare i giovani anziani), ai operatori professionali e non (cioè le
persone che assistono gli anziani) e agli attori
istituzionali del territorio (pubblici e privati).
Gli obiettivi specifici, sono: Coinvolgere dei
gruppi di anziani attivi in un percorso di welfare generativo che veda gli anziani protagonisti
farsi promotori di iniziative a favore dell’invecchiamento attivo dei loro pari e del sostegno
degli anziani non auto-sufficienti attraverso la
valorizzazione delle reti di prossimità. Fornire agli operatori, familiari e non, conoscenze,
strumenti e occasioni di sostegno e di socializzazione. Garantire una collaborazione
ottimale tra tutti i soggetti pubblici e privati del
territorio che possono contribuire a migliorare la qualità di vita degli anziani, in modo da
aumentare complessivamente le capacità di
risposta del sistema ai bisogni degli anziani.
Si tratta quindi di una strategia volta a incentivare la solidarietà tra pari, la reciprocità e l’autonomia, e che mira al miglioramento della
salute degli anziani intesa in senso globale,
attraverso la predisposizione di occasioni di
scambio e lo sviluppo di una comunità competente e responsabile verso i suoi cittadini.
Il progetto verrà presentato a Demonte, e tutti
i cittadini potranno conoscere ogni dettaglio
del progetto.
Corrado Camilla
Parrocchie dell'alta valle
La gioia dei bimbi di Estate Ragazzi,
le giornate insieme nel campeggio
a Pietraporzio, le feste patronali, le
camminate in montagna, i concerti...
insieme a momenti di preghiera per
vivere l'Anno Santo della misericordia
Ricordiamo l'estate 2016
L'estate 2016 ci
ha regalato
tante esperienze
indimenticabili
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5
A SAMBUCO UN MARE...ANZI UNA
MoNTAGNA DI COSE BELLE
Domenica 31 luglio benedizione fontana in
memoria di Roberto Bruna.
Il 15 agosto il maestro Agostino Chiossone ha
tenuto un magistrale concerto sul nuovo organo a canne appena restaurato nella chiesa
della Madonna del Roccasio. Sempre in questa chiesa, domenica 31 agosto, il Coro delle
Voci Bianche di Associazione Voltrimusica ha
presentato un finissimo repertorio di brani
religiosi accompagnato da alcuni giovani e
bravissimi musicisti diretti ancora dal maestro
Agostino. Domenica 28 agosto si è riproposta
la Baia. Congratulazioni a tutti i figuranti che
hanno saputo calarsi in modo egregio nella
parte loro affidata, e a chi ha curato in modo
impeccabile la regia di tutta la rappresentazione. Non sono mancate le proposte della
ProLoco e del Comune per rendere più belle
le vacanze di turisti e residenti. Un grazie di
cuore ad Agostino Chiossone per aver messo a disposizione le sue qualità più belle di
organista, direttore dell'orchestra e del Coro
delle Voci Bianche, ma soprattutto per non essersi mai risparmiato nel coordinare il suono e
il canto delle nostre liturgie.
Domenica 20 novembre abbiamo
inaugurato il nuovo oratorio ad Aisone
Concorso Chierichetti
Con la festa di Natale si conclude il concorso e arrivano i premi. Occhio a non mancare.
DAI REGISTRI PARROCCHIALI
Sono stati accolti
nella Comunità
Cristiana
con il Battesimo
Hanno festeggiato
55 anni di matrimonio
Cocordano Roberto e Degioanni Delfina
13-11-2016
ORATORIO
RAGAZZI
Nel periodo autunnale, su invito del nostro Vescovo abbiamo
proposto ai genitori 4 incontri di
formazione guidati da don Gabriele Mecca, che ringraziamo
per la disponibilità. In queste
settimane ai ragazzi è stata proposta la partecipazione all'Oratorio. Dopo le vacanze di Natale
riprenderanno con regolarità
ogni venerdì l'Oratorio e gli incontri di Catechismo.
All'Oratorio i ragazzi
potranno partecipare
con il seguente orario:
a Vinadio ogni venerdì dalle
15 alle 17 (per tutta l'Alta Valle), seguirà il Catechismo dalle
17 alle 18. Ogni domenica dalle
9,45 alle 11, seguirà la Messa.
Ad Aisone ogni domenica
dopo la Messa delle 10.
Hanno celebrato il Matrimonio Cristiano
ANDANDO VERSO L'AUTUNNO
Pellegrinaggio a Lourdes 18-21 ottobre
PORRACCHIA FRANCESCO
di Marco e Occelli Barbara
21 agosto 2016 a Ferrere
SIGAUDO SAFIRIA
di Matteo e Chiardola Gessica
13 novembre a Sambuco
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Bruno Cristiana e Girodengo Cinzia il
30 luglio 20216 a Goletta
Lamberti Enrico e Bono Cristina
il 3 settembre 2016 ad Aisone
Ruffini Lorenzo e Marcuccio Cristina il
8 ottobre 2016 a Bagni di Vinadio
Giraudo Luciano e Ferrero Patrizia
8 ottobre 2016 a Forani
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Sono andati a Vivere nella Casa del Padre
Parrocchie di DEMONTE
Un anno dopo...
semblea del novembre 2015 ci siamo presi l'impegno di crearli entro un anno.
' trascorso un anno dall'inizio del mio In questo numero del bollettino preservizio pastorale in questa comunità. sento, e ringrazio per la loro disponibiHo iniziato la mia presenza in mezzo a voi lità, il Consiglio per gli Affari Econominella piena fiducia nel Signore, che mi ha ci che è composto da cinque persone:
chiamato a fare un tratto di strada per se- Luciano Brocchiero, Roberta Giordaguire insieme Gesù Via, Verità e Vita.
nengo, Sergio Melchio, Mario Noè, VaHo cominciato con la disponibilità ad lentina Tesio.
ascoltare, a dialogare, ad imparare per Per Natale sarà composto anche il
capire quale era il modo che mi era ri- Consiglio Pastorale. Questi due organichiesto di “abitare” questa comunità par- smi sono sono una forma concreta di “parrocchiale. Ho avuto l'opportunità di ap- tecipazione” e di “corresponsabilità” nella
prezzare l'impegno e lo zelo dei parroci conduzione della comunità parrocchiale
che mi hanno preceduto per la crescita per quanto riguarda l'aspetto economico
della vostra fede, la grande disponibilità e le scelte pastorali del futuro. Un altro
di tante persone per le attività della par- aspetto importante sottolineato nella letrocchia e delle varie cappelle, che in tanti tera del Vescovo è questo:”la Parrocchia
casi formano piccole comunità all'interno non un mondo a parte. L'annuncio della
della grande comunità. Ringrazio per l'ac- novità del Vangelo di Gesù va coniugato
coglienza semplice ma cordiale e sincera con l'attenzione a chi fa più fatica, a chi è
riscontrata fin dall'inizio
ai margini della comunità,
con la quale sono stato
a chi vive nel medesimo
"Pace" è l'altro
accolto e accompagnato
territorio, alla realtà sociain questo primo anno e nome di casa mia le e politica, alle probleche ho potuto constatare
matiche e alle solitudini, a
in modo speciale nella visita e nella bene- chi è agnostico e a chi fa riferimento ad
dizione delle famiglie. In questa occasione altre confessioni religiose”. Per camminaho avuto modo di conoscere più da vicino re in questa direzione è indispensabile la
persone e famiglie con la loro trama quoti- collaborazione con l'Amministrazione Codiana di gioie, fatiche, speranze, difficoltà, munale, con le associazioni e i gruppi che
sofferenze, malattie. Non sono riuscito a hanno a cuore il bene di tutta la comunità,
passare da tutti e il mio desiderio è di con- per questo motivo ospitiamo volentieri la
tinuare nella primavera prossima visitan- presentazione del progetto “I ragazzi della
do le famiglie che abitano a Perosa, San terza età”. Infine sarà sempre più necesMarco, Rialpo e San Lorenzo.
sario intensificare la collaborazione con le
Nella Lettera Pastorale del nostro Vesco- altre parrocchie in sintonia con la zona pavo Piero intitolata “Abitare” si legge questa storale per riuscire a valorizzare al meglio
frase nel capitolo “Abitare la parrocchia”: le risorse e per dare un servizio pastorale
“se si parla di comunità parrocchiale oc- che tenga conto delle difficoltà dell'oggi e
corre far crescere il senso di comunione, che richiederà delle scelte anche innovadi compartecipazione, di condivisione, di tive e coraggiose.
corresponsabilità nelle varie azioni pasto- Se Dio ci ha chiamati a vivere in questo
rali”. Per attuare questo stile che possia- contesto storico, non è un caso. E' temmo chiamare “sinodale” sono importanti po benedetto da Dio e affidato alle nostre
alcuni organismi di partecipazione quali il mani perciò andiamo avanti con fiducia.
Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici e il Consiglio Pastorale. Nell'asDon Renzo
DEMONTE
E
Brocchetto Remigio
7-12-1929
28-03-2016
Novara
Massolo Giulia
16-02-1934
2-07-2016
Orbassano
Arlotto Iolanda
29-06-1926
27-06-2016
Aisone
Bagnis Giovanni
29-08-1931
1-07-2016
Aisone
Forano Giuseppina
29-03-1923
20-07-2016
Aisone
Saracino Arcangelo Raffaele
8-05-1926
1-08-2016
Bersezio
Marino Luciana
11-01-1935
8-08-2016
Paesana
Floris Antonino
27-03-1930
6-07-2016
Pietraporzio
Trocello Riccardo
16-11-1943
25-09-2016
Borgo San Dalmazzo
Fossati Piera in Dogliani
20-04-1933
3-10-2016
Bra
Beltrandi Giovanna
25-07-1937
4-10-2016
Sambuco
Della Pignatara Ines
9-02-1931
12-10-2016
Pratolungo
Stocchi Teresa
24-10-1926
16-10-2016
Sambuco
Degioanni Vincenzo
3-12-1921
22-10-2016
Aisone
8
Fabiano Francesco
28-11-1928
19-11-2016
Vinadio
Conserva in me,
Signore, il segno
della tua gloria
che risplenda
in eterno
9
Una messa
nella
cattedrale
del Creato
LA BANDIA
S
abato 20 agosto un bel gruppo
di persone è salito fino alla località La Bandia per partecipare ad
una Messa in suffragio di alcune
vittime innocenti della violenza nazista durante il rastrellamento del
21 agosto 1944 che ha stroncato
le giovani vite di Beltrando Pietro,
Barge Marco, Stasi Vincenzo e Renato. E' un evento già lontano nel
tempo ma che non va dimenticato,
su una memoria dolorosa proviamo
a costruire un futuro diverso di pace
e di giustizia. Nel luogo dell'eccidio
la preghiera e la commemorazione
alla presenza anche di una rappresentanza della precedente e della
attuale Amministrazione Comunale
di Demonte, al termine lo storico
Silvano Taricco ha rievocato il tragico evento.
Festa di San Magno
TRINITà
P
articolarmente riuscita quest'anno
la festa di San Magno: molto partecipata la Messa del mattino seguita dalla processione con la statua del Santo.
Al pomeriggio giochi popolari per gli
adulti e i ragazzi con ricchi premi. Un
grazie vivissimo al gruppo delle giovani
mamme che hanno intrattenuto i più piccoli e a chi ha organizzato i giochi per gli
adulti. Gli organizzatori hanno destinato
la somma di 330 euro alla Chiesa parrocchiale. Un grazie riconoscente a Carlo Zolferino che ha riverniciato il portone
e le due porte preservandole dai danni
delle intemperie e a tutte le persone che
si prendono cura della Chiesa.
UNA SETTIMANA SPECIALE
PIETRAPORZIO
L’estate è sempre il tempo dello stare insieme e del conoscersi meglio,
un tempo speciale dunque, che ha
portato con sé un appuntamento
importante: la bellissima esperienza
del campo estivo a Pietraporzio per i
bambini e i ragazzi delle parrocchie
di Demonte e dell’Alta Valle.
Guidati da Don Fabrizio e da noi animatori, protagonisti in varie attività.
Alcuni momenti significativi: la meditazione solitaria, accompagnata
da alcuni passi della Bibbia, ma soprattutto le escursioni in montagna,
immersi tra le bellezze del creato …..
Tutti in cammino!
I bambini prima ed i ragazzi poi sono
stati veramente in gamba e pieni di
entusiasmo e fra passeggiate, giochi
e chiacchiere notturne, il divertimento non è mancato!!!
Da non dimenticare le coccole delle cuoche (Grazie Tina, Susi, Giusy,
Carla, Giuliana!) che hanno preparato pranzi e cene speciali grazie alla
loro bravura e creatività!
Noi animatori ci siamo fatti in quattro
per intrattenere i ragazzi con giochi,
musica ma soprattutto con infinita
pazienza.
Tanto tempo libero, ma sicuramente
non tempo vuoto! Tempo in cui abbiamo riscoperto la gioia di stare insieme. Abbandonati i cellulari, anche
se per pochi giorni, si è ritrovato il
piacere di parlare guardandoci negli
occhi e ridere, oh quanto ridere!
Queste settimane sono state l’occasione per ravvivare l’amicizia con
Dio e fra di noi: abbiamo percepito
la Sua presenza, tra le risate e i momenti di riflessione, presenza che è
costante, ma che a volte ci sfugge
perché siamo distratti da mille cose.
Sono state due settimane meravigliose!
Grazie a tutti i bambini e a tutti i ragazzi che hanno partecipato con
l’augurio di ritrovarci insieme il prossimo anno!
Anna e gli altri animatori!
10
2016
raddoppia
la festa
PERDIONI
L
’estate che abbiamo trascorsa è stata anche un’occasione per “restaurare” la festa di San Giovanni Battista, il
nostro patrono. Insieme a San Magno
ormai, l’appuntamento è raddoppiato e
l’energia di tutti i volontari, gli amici dei
Perdioni, è stata premiata con tanta allegria, amicizia e gusto! La comunità si
è stretta nelle celebrazioni festose, nelle processioni come una famiglia che si
nutre alla stessa mensa. E la mensa è
continuata con tante leccornie che hanno preparato alla musica e all’allegria
delle nostre serate estive. Un grazie di
cuore va detto a tutti quelli che in vario
modo hanno contribuito a rendere speciale questa estate indimenticabile. La
generosità della comunità è stata evidente poi, come vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto. La festa non
si ferma, ma diventa modo per essere
più fratelli. Avanti, San Giovanni e San
Magno, continuate a guidarci verso un
mondo di fiducia e di pace!
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Sono stati accolti nella Comunità Cristiana con il Battesimo
RISPONDIAMO ALL' AMORE DI DIO
DEMONTE
Vallone Raffaele di Roberto e di
Giordanetto Nadia il 05.06. 2016
nella Parrocchiale di San Donato
Bracco Alessandro di Enzo e di
Hloba Volha il 23-10-2016 nella
parrocchiale di San Donato
Fiandino Angelica di Dario e di
Digirolamo Lucia il 11-09-2016 nella
Chiesa parrocchiale di Perdioni
Alessio Forneris di Fabien e di
Merana Michela nato il 15 gennaio
e battezzato in Francia
Ferrero Stefano di Dario e di Franco Stefania il 18-09- 2016 nella
Cappella di Rialpo
OGGI SPOSI
Re Dennis e Conte Paola il 27-08-2016
nella Chiesa dei Cappuccini in Busca
Sono andati a Vivere nella Casa del Padre
Tropini Irene
23-08-1930
30-04-2016
Bussone Cesarina
16-06-1930
04-06-2016
Paolella Vincenzo
28-01-1937
25-06-2016
Colomberi Marco
✰22-10-1951
26-06-2016
Bruno Margherita
15-04-1922
28-06-2016
Arnaudo Mario
05-09-1946
30-07-2016
Massolo Costanzo
27-05-1923
04-08-2016
Allietta Maria
29-07-1922
07-09-2016
Salvaire Maria
08-09-1929
11-09-2016
Ristorto Maria
19-05-1920
21-09-2016
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Dal libro del Profeta Michea
Così dice il Signore:
«E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola
per essere fra i villaggi di Giuda, da te
uscirà per me colui che deve essere il
dominatore in Israele…
Egli si leverà e pascerà con la forza del
Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà
grande fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!».
Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e
andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di
Giuda. Entrata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto
di Maria, il bambino sussultò nel suo
grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito
Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto
del tuo grembo! A che cosa devo che la
madre del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai
miei orecchi, il bambino ha sussultato di
gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Questo brano parla a noi. Di più... parlano
di noi! Betlemme è un piccolo villaggio. Poteva essere Ferrere, Moriglione, Goletta,
Bergemolo, Bardenghi o Gorrè di Rittana,
non importa… era Betlemme… Il profeta
osa annunciare che proprio da quel pugno
di case sarebbe uscito il più grande condottiero che la storia d’Israele conosca,
Davide, e dalla sua stirpe sarebbe venuto
niente meno che il Salvatore. Eh, vabbè,
don Fabrizio, osa c’entra con noi? Con
le debite proporzioni anche i nostri paesi
potrebbero sembrare “soltanto un pugno
di case”. Ebbene, anche da
te, piccolo villaggio qualsiasi
della valle, nasceranno cose
grandi, se saprai accorgerti
dello sguardo di Dio su di te!
Sì, amici, Dio ama anche questo angolo di mondo, questo
gruppo di case... ma non ama
le sue pietre, bensì ama alla
follia le persone che vivono tra
queste strade, tra le nostre piazze e nei nostri boschi o campi. Dio chiama ciascuno
di noi a far di sé la risposta più alta al suo
amore. Non c’è nessuno troppo povero o
troppo lontano perché possa dire “tocca a
un altro”.
L’icona della visita di Maria a Elisabetta,
poi, conferma questa intuizione. Due donne nella prova: una chiacchierata ragazza
incinta e una vecchia che aspetta il suo
primogenito. Due donne affaticate. I loro
villaggi ne avevano di malelingue da mol-
13
tiplicare... Ma loro si incontrano e sulle loro
labbra fioriscono benedizione e lode.
Permettetemi un riferimento più esplicito.
Anche tra le tue strade, cara Valle Stura,
ogni tanto, le chiacchiere e i pregiudizi
fanno più male che bene. Anche nel nostro cuore nascono tumori di pregiudizio
e condanna che copriamo con il perbenismo di facciata. Facciamoci insegnare da
Maria, facciamoci insegnare a superare
l’imbarazzo e le chiacchiere, a andare oltre
nella disponibilità, nel perdono vicendevole,
nel sostegno, nella comunione. Lei che ha
donato tutta se stessa a Gesù, come ogni
madre fa con suo Figlio, ci sostenga nel
nostro rinnovarci quotidiano a favore degli
altri. Come sarebbero belli, come sarebbero luminosi i nostri paesi se da domani, da
oggi stesso, riscoprissero la loro chiamata
a essere comunità sante e amate, un nuovo popolo di redenti. Tutti bisognosi di misericordia e perdonati per i nostri peccati,
ci visitassimo l’un l’altro come Maria con
Elisabetta, ci accogliessimo con benedizione e con amicizia. Il passato non conti
mai troppo. E voi, comunità e paesi della
Valle, non sarestè più certo i più piccoli
paesi della provincia, perché da voi uscirà la salvezza e come un torrente in piena
dilagherebbe la pace. Questo Natale sia
davvero il nostro nuovo Natale, in cui ricominciamo da un abbraccio, da una parola
buona, dalla voglia di mettere insieme le
ricchezze di tutti.
Don Fabrizio
Parrocchia di santa margherita Festiona
24 luglio, Cresime
Castagnata Festionese
Un Prete
16 ottobre con grande successo si è svolta a Festiona la "Caper i giovani D omenica
stagnata di solidarietà". Il ricavato di € 5280,00 è stato devoluto alla LILT
FESTIONA
F
orse qualche giovane ancora non
sa che per la nostra valle c'è un
prete incaricato di accompagnare giovanissimi e giovani nel cammino di
crescita umana e cristiana.
È don Fabrizio, sacerdote giovane,
entusiasta, simpatico e pieno di iniziative, amante ed esperto del mondo
giovanile. Chi lo incontra avverte subito che ha una gran voglia di offrire a
quelli che lo seguono un supplemento
di senso e di anima alla loro esistenza
per renderla più piena.
L'invito va pertanto ai giovanissimi
e ai giovani di non sprecare questa
oppurtunità e di informarsi delle iniziative che propone loro leggendo nel
bollettino le pagine generali riservate
ai giovani.
A tutti buon cammino con tanti altri
giovani della valle.
Alessandra, Carola, Caterina, Elena, Giulia, Lisa, Marianna, Michela: lo Spirito vi renda capaci di sentire la fierezza di
essere cristiani.
11 settembre, le Prime Comunioni
Anna, Agata, Edoardo e Luna: alimentate il desiderio di ricevere spesso Gesù nell'Eucaristia.
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(delegazione di Cuneo). Il comitato organizzatore ringrazia tutti coloro che
hanno permesso con contributo e partecipazione la realizzazione e il pieno
successo della manifestazione.
Anniversari di Matrimonio
Auguri e complimenti per questi bei traguardi raggiunti insieme!
60° di Matrimonio
di Magnetto Guido e Demarchi
Vittorina 5 giugno
SONO ANDATI A VIVERE
NELLA CASA DEL PADRE
Maucci Anna Maria
in Desderi
25-12-1932
14-06-2016
Rinaudo Paola Giuseppina
ved. Rinaudo
26-07-1939
22-08-2016
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65° di Matrimonio
di Benso Luigi e Desderi
Clementina 8 ottobre
La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala.
La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.
Santa Teresa di Calcutta
Per questo Natale, Signore,
noi ti preghiamo perché tu
ci dia uno sguardo nuovo.
Apri i nostri occhi,
a riconoscerti bambino nei bambini.
Tu, Dio eterno e onnipotente,
che hai bisogno di gettare
le braccia al collo della madre,
comprendi e capisci
la nostra sete di un abbraccio sincero.
Apri il nostro cuore,
a riconoscerti uomo tra gli uomini,
Tu, Dio unico e vero,
che hai bisogno di compagni
da chiamare amici nel cammino,
ascolti e accompagni
le nostre quotidiane domande.
Apri la porta della nostra casa,
a riconoscerti ultimo tra gli ultimi.
Tu, Dio che ami la vita,
nel tuo farti vicino a ognuno di noi,
ci insegni e ci mostri
come essere prossimo di chi soffre.
Apri come un dono la nostra vita
a condividerti, tesoro prezioso.
Tu, Dio misericordia e perdono,
che illumini la strada
a chi cammina nel buio,
rialzi chi cade e riscatti chi si è perso.
Fa’ che lasciamo cadere le nostre fragilità
per far entrare la tua luce,
che sola può rischiarare il nostro sguardo,
perché possiamo rimetterci in piedi
e danzare cantando quanto grande sei,
Signore, che nasci ogni giorno
per spalancare i nostri occhi.
Siano i nostri reciproci Auguri!
Auguri sinceri a tutti e ciascuno
per questo Santo Natale
i vostri amici preti della Valle
i vostri Sacerdoti
Parrocchia di MOIOLA
Viaggio a Capo Verde
MOIOLA
E
ra da molto tempo che volevo
andare a trovare mio zio a Capo
Verde, dove svolge la sua attività di
missionario da circa 27 anni, perchè
da anni desideravo venire a diretto
contatto con la realtà che lui vive
quotidianamente e che è solito raccontarci durante i suoi brevi rientri in
Italia. L'occasione è giunta nel mese
di marzo, quando insieme con mia
mamma e due miei zii abbiamo deciso di partire alla volta dell’arcipelago africano. Capo Verde, l'angolo
di oceano più selvaggio del pianeta,
come diceva il noto esploratore Jacques Cousteau, è costituito da dieci
piccole isole baciate dal sole sotto
un vento sferzante, al largo della costa del Senegal e della Mauritania.
Siamo atterrati all'aeroporto internazionale di Sal, meta di turismo balneare per le sue spiagge infinite e
bianche e per il mare dalle acque cristalline, che deve il suo nome all'antica salina di Pedra de Lume.
Abbiamo trascorso i primi tre giorni
sull'isola di Sal, visitando il deserto,
la capitale Espargos, e poi Palmeira,
il villaggio di pescatori dove tuttora
l'acqua corrente non è potabile e gli
abitanti si riforniscono presso i camion cisterna, e dove in molte abitazioni manca la corrente elettrica.
Successivamente ci siamo spostati
sull'isola di Sao Vicente, che rispetto
a Sal è sicuramente meno frequentata dai visitatori, ma rispecchia la vera
anima di Capo Verde.
Qui, a Mindelo, la capitale, siamo
stati gentilmente ospitati dalla vivace
comunità di frati cappuccini, sostenitrice di diversi progetti umanitari, tra
cui l'associazione che recupera i
ragazzi dalle bande minorili e dalla
strada, e cerca di valorizzare il mondo giovanile, ne accresce il protagonismo e da' spazio alla sua creatività.
La città di Mindelo è l'unica vera
cittadina dell'isola. E' un insieme di
costruzioni a volte colorate, a volte
catapecchie fatte di pietre e lamiere
in cui vivono intere famiglie composte anche da decine di persone. Ma
nonostante la povertà e la miseria,
vi si respira un'atmosfera apparentemente rilassata, a volte confusionaria, ma estremamente dignitosa.
Uno dei motti della gente del posto è
NO STRESS. Lo stile di vita perciò è
tranquillo e si contraddistingue per i
sorrisi, la cordialità e l'ospitalità.
Al termine del nostro soggiorno a
Sao Vicente ci siamo diretti con il
traghetto a Sant'Antao, l'isola in cui
mio zio porta avanti la sua missione
da diversi anni.
Sant’Antao è la seconda più grande
isola dell'arcipelago ed è meno conosciuta dai viaggiatori perchè selvaggia e montuosa: i turisti che scelgono
di esplorarla sono per lo più appassionati di trekking ed escursionismo.
Accompagnati durante la nostra visita da mio zio, abbiamo scoperto la
bellezza di quest’isola dal duplice
aspetto: a nord paesaggi imponenti
e spettacolari, con canyon profondi, crinali segnati da spaccature e
di tanto in tanto qualche valle verdeggiante che si apre tra i monti,
coltivata con piantagioni di banane,
papaia, melo cotogno, canna da zucchero (dalla quale i locali ricavano il
liquore Grogue) e caffè; nella parte
sud occidentale invece il territorio è
desertico, pietroso, con aride colline
erose dai venti. Insieme alla pesca,
l’agricoltura è la risorsa principale di
Sant’Antao, grazie al suo fertile suolo di origine vulcanica, anche se, nel-
la maggior parte dell’isola, la mancanza di pioggia e la conseguente
siccità ne compromettono i raccolti
in alcune stagioni.
La gente di Sant'Antao, semplice,
genuina, accogliente, vive per lo più
nei villaggi sparsi, abbarbicati sui
monti, in case fatte di pietra o terra,
senza elettricità né acqua, allevando
qualche gallina e qualche capra e
cercando di coltivare qualche ortaggio per poter sopravvivere.
Un episodio che mi piace ricordare
è quando, in occasione di una delle
nostre visite, siamo stati ospitati a
pranzo da una famiglia del posto, e
abbiamo potuto realizzare che queste persone hanno un grande spirito
di condivisione, valore invece sempre meno presente nella nostra società occidentale.
Sin dall'infanzia gli abitanti di questi villaggi sono abituati a macinare
a piedi chilometri e chilometri tutti i
giorni per raggiungere le scuole, la
chiesa ed il paese, dove poter fare
qualche provvista.Sulla nostra strada
spesso abbiamo incontrato bambini
che tornavano a casa dopo la mattinata a scuola, stanchi per i lunghi
tragitti, che ci correvano incontro per
avere qualche caramella.Sull’isola
di Sant’Antao abbiamo avuto modo
di vedere i due asili infantili costruiti
di recente grazie all’opera dei frati
missionari, che ogni giorno accolgono centinaia di bambini, dando così
un grande supporto alle famiglie. Ciò
che mi ha colpito in particolare e che
non scorderò mai è lo sguardo dolce
di questi bimbi e la grande dignità
delle persone, che seppure in notevoli difficoltà conservano il sorriso e
la speranza in un futuro migliore.
E' stata davvero un'esperienza toccante, che mi ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza
rispetto all’unicità di queste terre e
della loro gente.
Elena Degiovanni
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Mandami qualcuno
da amare
Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo, quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per
qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sono
scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione
degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi
di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia
attenzione su un’ altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto
il mondo vivono e muoiono poveri e affamati.
(Madre Teresa di Calcutta)
DAI REGISTRI PARROCCHIALI
Hanno celebrato 60
anni di matrimonio
Rinati nel battesimo
Enea, figlio di Emanuel Loris
e Lamberti Simona
Ridolino Sergio e Cesana Anna
Chiara, figlia di Dalmasso
Bruno e Girodengo Fausta
Sono andati a Vivere nella Casa del Padre
Cesana Anna (Netina)
Ved. Bruno di anni 94
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Ridolini Stefano
di anni 91
Parrocchie della bassa valle
“ISPIRAZIONI” per il cammino
CAMMINIAMO INSIEME
N
elle comunità di Rocca e Gaiola sono
state molte le occasioni in cui abbiamo potuto vivere la nostra fede e richiamare le scelte di fondo della vita cristiana.
In queste pagine ne vengono ricordate
alcune: o più radicate nel tempo e nella
tradizione come le feste patronali, i campeggi, l'estate ragazzi... o più occasionali
come pellegrinaggi, anniversari di vita
o di matrimonio... Attraverso il coinvolgimento di tante persone questi momenti
ed altri hanno nutrito il nostro cammino;
col cuore pieno di grazie li riviviamo perchè siano ancora sorgente di 'ispirazione'
per il futuro. d.Silvio
In calendario
• Inizio dell’Avvento domenica 27
novembre
• 8 dicembre Festa degli Anniversari di Matrimonio a Rocca - a
Gaiola Mercatini di Natale
"ricordando Nadia"
• Solennità della nascita di Gesù
Cristo il 24 dicembre alle ore 22,30
a Gaiola e alle ore 24 a Rocca
• Festa patronale di S.Antonio
Abate domenica 22 gennaio
• Cammino di preparazione al
Matrimonio in Valle Stura inizio il 2
febbraio
Estate Ragazzi e campi
Pellegrinaggio ad Ars
ROCCASPARVERA
Q
uest'anno il nostro pellegrinaggio ha
avuto come meta Ars, piccolo centro nel sud della Francia, divenuto famoso per il santo curato che in quel paese
sperduto ha svolto la sua missione fino a
giungere alla santità.
Giovanni Maria Vianney cresce in un paese nei pressi di Lione in piena Rivoluzione francese; la sua vocazione nasce in
un ambiente ostile dove le difficoltà non
mancano, ma il suo desiderio di “guadagnare delle anime al buon Dio” è grande.
Viene chiamato alle armi da Napoleone
per combattere contro la Spagna, ma diserta e al suo posto deve partire, anche
se ancora molto giovane, il fratello minore che però morirà in guerra ed il papà
per tanto tempo non riuscirà a perdonarlo.
Lui si affida completamemnte al Signore,
sperimenta l'amore misericordioso del
Padre che non abbandona nessuno nei
momenti più difficili e da questa esperienza nasce in lui il desiderio di condividere
con più persone possibili il dono di questo
amore infinito che consola, che capisce,
che non giudica.
Viene ordinato prete ed inviato ad Ars per
risvegliare la fede dei parrocchiani; vive
da povero tra i poveri, felice di rinunciare
a tutto per aiutare gli altri. Molto presto la
sua fama di confessore attira ad Ars numerosi pellegrini che vengono lì per cercare il perdono e la pace del cuore. La
sua vita si svolge tra preghiera, opere di
carità verso i più deboli, ma soprattutto
nel confessionale dove passa molte ore
ad ascoltare le sofferenze, i dubbi e consolare le ferite di chi si presenta a lui.
Non poteva esser più azzeccato questo
pellegrinaggio nell'anno della misericordia. Siamo stati tutti colpiti dalla vita di
quest'uomo sconosciuto, semplice, umile,
senza pretese, ma in grado di trasmettere l'amore di Dio a chi incontrava senza
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fermarsi alle apparenze, senza pregiudizi.
Per questo suo modo di avvicinare la gente è divenuto grande ed è stato dichiarato
patrono di tutti i parroci del mondo. Al
pastorello che gli aveva indicato la strada
per Ars aveva risposto:”Io ti indicherò la
via del cielo”; tutti abbiamo bisogno di testimoni della tenerezza del Padre perchè
tante volte sbagliamo.
Sapere che qualcuno ci da la mano, ci rialza e ci vuole bene comunque, è consolante: questo vorrei conservare nel cuore
unito ai volti, ai sorrisi, alle 'storie' raccontate e condivise durante il viaggio, sempre
arricchenti.
BAUT
G
razie alla buona idea di d.Silvio che
ad inizio estate aveva proposto di
riprendere la tradizione del campeggio
per le famiglie e grazie alla buona adesione avuta (una decina d famiglie), ci
siamo trovati alla fine di luglio nella casa
di Baut poco sopra Festiona, per un sabato-domenica insieme.
E' stata un'esperienza molto positiva
per tutti: genitori e bambini si sono trovati ad affrontare i problemi della convivenza superandoli con l'aiuto reciproco,
la comprensione e il mettersi in gioco. In
particolare i momenti di riflessione e di
preghiera ci hanno visti molto partecipi,
ognuno con le sue esperienze di vita,
con la voglia di condividere i proble-
mi personali e confrontarsi con gli altri.
Un'occasione che non si presenta troppo spesso nella vita quotidiana dominata dalla fretta e dalla superficialità e nella quale sovente non ci rendiamo conto
delle fortune che abbiamo di fronte agli
occhi, dandole quasi per scontate..
In questo clima gioioso, giocoso, di serenità interiore e di festa, abbiamo passato
dei momenti intensi e meravigliosi, difficilmente dimenticabili, approfondendo
amicizie già esistenti, trovandone di nuove. Un grazie di cuore a tutti, soprattutto
ai bambini e ragazzi che nella loro semplicità e spensieratezza ci hanno fatto
sentire comunità vera come se fossimo
una grande famiglia.
Davide e Monica
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in compagnia DI amici che amano e
amavano la montagna
FERRERE
S
abato 20 agosto, nonostante il tempo
non fosse dei migliori, un gruppo di parrocchiani di Roccasparvera , Piano Quinto
e Beguda sono arrivati a Ferrere, chi in
auto, chi a piedi da Bersezio; alcuni hanno
continuato fino ai Becchi Rossi per visitare
il forte, altri han visitato il museo dei contrabbandieri e quant'altro con la meritata
pausa caffè. Alle 11,30 nella nostra chiesa
dedicata a S.Giacomo resa ancor più bella
e accogliente dai fiori bianchi e azzurri del
battesimo di Stefano la cui nonna era partita di qui giovane sposa, abbiamo celebrato
al Messa in memoria dei nostri amici della
Ricordiamo Lenuccia con poesie
che amava ripeterci:
montagna, come è ormai consuetudine da
alcuni anni. E' seguito l'aperitivo al campo
offerto dalla simpatica famiglia Giordanengo e il pranzo al sacco sparsi per la
'Pusauta Rua'. Che bello e gratificante vedere l'unione e l'allegria condivisa tra tutti!
Tanto più che un provvidenziale temporale
ci ha 'costretti' a riunirci tutti per il caffè e il
digestivo: anche se stretti e alcuni in piedi,
eravamo una sola grande famiglia: é stato
bellissimo e ci auguriamo di poterci ancora ritrovare, magari anche più numerosi. Anna
50 anni di matrimonio
EL CAMINO
SANTIAGO DE COMPOSTELA
N
el mese di settembre abbiamo fatto il
pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
Siamo partiti il 29 agosto da S. Jean Pied
de Port; percorrendo il Cammino Francese in ventisei giorni , dopo 775 km., siamo
giunti alla nostra meta Santiago dove riposano le spoglie dell’Apostolo Giacomo.
Abbiamo camminato insieme ad altre
persone, di varie nazionalità e parlando
ognuno nella propria lingua siamo riusciti
sempre a capirci. Abbiamo trovato ospitalità negli ostelli condividendo la cena e la
serata con numerosi pellegrini che, come
noi, stavano percorrendo il cammino.
Abbiamo attraversato paesi e città visitando chiese e cattedrali maestose, abbiamo
visto l’alba in paesaggi diversi: dai boschi
della Navarra, alle vigne della Rioja, ai
campi di cereali e girasoli della Castiglia,
ai boschi di eucalipto della Galizia.
Giunti alla meta di Santiago abbiamo preso parte con grande emozione alla messa “del pellegrino” pregando sulla tomba di
San Giacomo e ringraziando il Signore
per l’assistenza durante il percorso.
Proseguendo il nostro cammino fino all’oceano siamo giunti a Muxia al santuario di
N.S. della Barca situato sulle rocce bagnate dalle onde dell’Atlantico.
E’ stata una bella esperienza che ci ha fatto capire che si può vivere anche con poco
(nel nostro zaino avevamo infatti soltanto
l’indispensabile per affrontare il viaggio) e
ci ha fatto riflettere sull’importanza dei rapporti umani.
Aldo e Leo
LE MIE MANI
Mani ruvide
mani screpolate
mani deformate,stanche
mani che hanno tanto lavorato
accarezzato aiutato.
Mani bianche, affusolate
mani dure, mani incrociate.
Mani: riposate!
Ai gelsi lungo
la strada di Tetto
Padella
O gelsi secolari
che immobili state
lungo la strada
che porta a casa mia
quate cose, se aveste la favella
potreste raccontarci, brutte e belle!
Li vedeste i mie avi passar fanciulli
svelti, infreddoliti andare a scuola
sbattendo contro di voi gli zoccoletti
per far cadere la neve incollatta alle zeppette.
Palmira e Mario, l'11 settembre
Nella Casa del Padre
E con il passare degli anni
vedeste uomini rudi e donne prosperose
accaldati e stanchi
sotto le vostre fronde riposar contenti.
E infine l'ultimo viaggio
anche con loro avete riso e pianto
ma non poteste seguirli al camposanto.
E ancora oggi vecchi e tarlati
tra i vostri rami gli uccellini ospitate
e date ombra ai nipotini
che dei loro avi seguiranno il cammino.
Robbione Lenuccia
ved. Viale di anni 93
il 27 ottobre
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Viale Antonio
di anni 78 il 10 luglio
BENVENUTO
Viale Giuseppe
di anni 82 il 31 agosto
23
RITTANA
C
arissimo don Fabrizio,
benvenuto nella nostra parrocchia dei
Santi Giovanni Battista e Mauro!
Arrivando, sul piazzale di fronte al Santuario, sarai certamente rimasto meravigliato di
quel nostro “gioiello” che è la cappella della
Confraternita dell’Immacolata.
Già don Renzo l’aveva capito e – volenteroso e determinato qual è nei lavori – si era
dato molto da fare, iniziando a sistemarla
così bene come l’hai trovata ora.
Tuttavia, la bellezza e l’arte – in particolare
quella religiosa – non si esauriscono, hanno risvolti molteplici. Con il tuo invito, sabato
otto ottobre, molti di noi si sono ritrovati con
te per mettere a punto e valorizzare alcune
parti nella cappella e nel retro, in modo da
renderle fruibili dalla comunità, particolarmente durante la stagione invernale. A nome
tuo, ringrazio di cuore tutti quanti si sono prestati. La nostra Confraternita è ricca di storia.
Fu costruita nel 1701 e dedicata all’Immacolata Concezione dal Parroco don Belmondo.
Nel tempo, sovente vi si celebrava la Santa
Messa. Così pure adesso si vorrebbe tornare a questo, ma non solo. Appena sarà
possibile, le teche di vetro ora vuote saranno occupate dai “piccoli tesori” religiosi della
nostra comunità parrocchiale, in modo che
chiunque li possa vedere. In tal modo, l’ingresso della cappella sarà l’esposizione di
oggetti di storia religiosa locale, quasi “un
angolo di museo”, che non impedirà la celebrazione delle funzioni. Caro don Fabrizio,
grazie della tua presenza, della disponibilità,
della condivisione per vivere l’esperienza cristiana di ogni giorno come cammino di fede,
di verità e di carità.
Catterina Belmondo
Festa patronale
dell'Assunta
GAIOLA
A
nche quest’anno ci troviamo a parlare della festa dell’Assunta, di San
Rocco e di San Magno a Bedoira. E’ stata una bella festa, molto partecipata dalla gente di Gaiola e dei paesi vicini, una
vera “occasione di distensione e di allegria, per ricaricare le pile in vista di un
altro anno ricco di impegni e iniziative."
Ed è per questo che la Pro Loco vuole
ringraziare chi ci ha aiutato in qualsiasi
modo, dalla semplice parola di consenso, alla partecipazione alle cene, alle serate danzanti, ai giochi per bambini , alle
gare a bocce,
……ma soprattutto vogliamo ringraziare
di vero cuore tutti quelli che la sera del
16 agosto sotto un violento temporale (esperienza già vissuta nel 2014 tra
l’altro) erano pazientemente in coda per
mangiare la nostra polenta!!! GRAZIE!!!.
Sul nostro volantino c’era scritto “E
facciamo festa insieme, per stringere i
legami di amicizia e rinnovare l’appartenenza alla comunità ” ecco, speriamo
di esserci riusciti almeno un po’, e poi…
appuntamento alle prossime iniziative
Pro Loco.
Brunello
Nuovi testimoni
nella Chiesa
Cantoria
a S.Anna
GAIOLA
D
Gaiola per Amatrice
e Accumuli
Dopo il terremoto del 24 agosto in centro Italia, la nostra comunità, su iniziativa
dei commercianti, Comune e Proloco, ha organizzato una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite. Uno dei motivi che ci ha spinti a questo è che si tratta
di comuni molto simili ai nostri, ubicati in zone montane e in località comunque
molto disagiate. Ci siamo quindi sentiti in dovere di dare una mano a queste
popolazioni in modo che possano rimanere nel loro paese natale e riprendere
comunque a vivere e sperare in un futuro migliore. Grazie alla collaborazione
e al contributo dei commercianti e alla partecipazione della popolazione si è
organizzata una “merenda sinoira” a base di penne all'amatriciana, e una raccolta fondi attraverso delle cassettine presenti in tutti gli esercizi di Gaiola. Tali
iniziative hanno portato a incassare più di 1.100 euro che, con la collaborazione
del sindaco, verranno indirizzati su dei progetti sulla scuola di Amatrice. Voglio
ancora rinfraziare tutti per il grandissimo risultato ottenuto, a conferma che la comunità di Gaiola è sempre attiva e presente nei momenti del bisogno. Roberto Bruna
24
omenica 4 settembre 8.45 davanti
a “Paola e Aurelio” con maglietta
bianca, jeans, bottiglietta d’acqua, caramelle e tanta voglia di cantare…cosi
è iniziata una domenica particolare per
la cantoria di Gaiola, destinazione Santuario di S.Anna di Vinadio dove abbiamo avuto l’onore di animare la S.Messa
delle 11.00.
Esperienza bellissima, coinvolgente e a
tratti anche commovente (forse perché
tutti abbiamo dei ricordi particolari legati
al santuario). Poi la giornata è continuata con un ottimo pranzo in compagnia
dei nostri amici e parenti…ed infine
Don Beppe Panero rettore del santuario
mentre ci ringraziava e ci ha già detto
che ci aspetta nel 2017.
I nuovi arrivi nel coro sono sempre ben
accolti perché “chi inizia a cantare in un
coro si accorge subito che non basta
solo la voce. Allora smette all’istante,
oppure non smette mai più”.
Loriana
dove la parola manca,
là comincia la musica;
dove le parole si arrestano,
l'uomo non può che cantare
GAIOLA
Domenica 23 ottobre un ospite speciale aleggiava nella chiesa di Gaiola:
lo Spirito Santo! 16 bellissimi ragazzi
di Gaiola, Roccasparvera e Valloriate ,
con i loro sguardi puliti, i loro visi seri
ed emozionati, si sono presentati davanti alla Comunità e davanti al vescovo
Piero Del Bosco per ricevere la cresima
e confermare il loro impegno come cristiani. Una giornata ricca di emozioni,
di “eccomi” sussurrati, di promesse
d’impegno, di tanti “ chissà verso quali
strade lo Spirito Santo condurrà questi
ragazzi? …” Sicuramente opera dello
Spirito Santo è stata quella di porre al
loro fianco, oltre ai genitori, ai padrini
e alle madrine, altre persone capaci di
guidarli e di accompagnarli nel loro percorso come cristiani: le catechiste Maurizia e Anna, don Fabrizio e don Silvio. A
loro un grazie di tutto cuore!
Una mamma
fratel Matteo é diacono!
LéRINS
M
ercoledì 21 settembre nell'abbazia cistercense di Notre-Dame de Lérins, fratel Matteo (Ivano
Brondello) è stato ordinato diacono
dalle mani di Monsignor Dominique
Rey vescovo della diocesi di FrèjusToulon.
Le nostre comunità parrocchiali hanno voluto calorosamente dimostrare il loro affetto con una numerosa
presenza, uniti a sacerdoti, amici
della diocesi ed ai monaci delle altre comunità della congregazione.
Lérins infatti è la casa madre a cui
fanno riferimento altri sei monasteri:
Castagniers e Senanque in Francia,
Val Dieu in Belgio, Prà d'Mill in Italia, Rougemont in Canada e My Ca
in Vietnam.
Molto intensa e partecipata la funzione nei vari momenti, alternati dai
canti della comunità e nell'omelia del
vescovo improntata sulla disponibilità al servizio del diacono. La giornata
è proseguita con il pranzo nel giardino del monastero per festeggiare
tutti insieme il novello diacono.
Fratel Matteo è entrato in monastero
nel 1997 ed a Lérins ha fatto la formazione fino al 2002, anno della professione solenne presso il monastero di
Prà d'Mill a Bagnolo Piemonte dove
è rimasto per dieci anni. Dal 2012
è tornato sull'isola di Saint Honorat
e qui si occupa della formazione dei
novizi e dell'azienda agricola con la
produzione di vino e olio. Collabora
inoltre con l’associazione umanitaria
San Francesco di Draguignan ed è
membro del partenariato tra Lérins e
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Fondacio-France nella missione solidarietà.
L’ordinazione diaconale è stata per
molti un piacevole ritorno all’abbazia
e per altri la scoperta di una comunità e di un luogo che donano un senso
di pace già ai primi passi sull’isola.
Auguriamo a fratel Matteo buon ministero, ricordandogli di pregare per le
nostre comunità.
Anniversari di matrimonio
il balsamo guaritore che ripara le crepe
nei rapporti personali e famigliari, questo è la forza che da’ vita alla tolleranza e
al rispetto, al fine di superare le divisioni
e le avversità che purtroppo alcune volte
la vita ci pone davanti.
Durante la cerimonia gli sposi hanno
rinnovato le promesse matrimoniali,
impegnandosi a proseguire il proprio
cammino di coppia e la propria crescita
spirituale.
Il matrimonio è un lungo viaggio che
dura tutta la vita, c’è bisogno dell’aiuto
di Gesù per camminare insieme, per
matrimonio.
accogliersi l’un l’altra ogni giorno e per
GAIOLA
Undici coppie di sposi hanno rinnovato perdonarsi. Papa Francesco consiglia
omenica 9 giugno nella chiesa par- le loro promesse matrimoniali e una di
agli sposi di non finire la giornata in cui
rocchiale di Gaiola, per la prima vol- queste ha raggiunto l’invidiabile traguarsi ha litigato senza fare la PACE.
ta, si è svolta la festa degli anniversari di do di 65 anni di vita insieme. L’amore è
L’albero dove i
piccoli trovano
il nido
Sono statiaccolti
nella Comunità
Cristiana
con il Battesimo
L’albero è il simbolo della famiglia che,
benedetta dal Signore, cresce se trova
radici nell’amore di Dio ed è sostenuta
dalla comunità cristiana. Tra i rami di
questo albero trova posto un nido; esso
indica la casa, luogo dove i bambini
possono crescere e iniziare con i genitori il loro cammino nella fede. Accogliamo così i nuovi arrivati nella nostra
comunità parrocchiale che, varcando
la Porta Santa della Chiesa per ricevere il Battesimo, dono di Dio, entrano a
far parte della grande famiglia di Gesù.
Benvenuti!
Galia Valentini Dominique il 23 aprile
D
Ricordati di aggiungere più vita agli anni e non più anni alla vita
Una settimana preziosa
PIETRAPORZIO
C
ome tutti gli anni, anche quest’estate, nella prima settimana di agosto,
abbiamo avuto l’opportunità di andare
una settimana in campeggio a Pietraporzio tutti insieme, dai più piccini della
terza elementare fino alla terza media.
Una settimana di montagna, riflessioni
e condivisione. I ragazzi hanno potuto
dar voce alle loro idee, hanno pregato,
hanno cantato ma soprattutto si sono
divertiti e hanno avuto un’occasione per
conoscersi meglio, collaborare e stare
insieme e imparare nuove cose.
Nelle diverse giornate abbiamo camminato, giocato e, traendo spunto da una
riflessione sulla felicità abbiamo girato anche un piccolo filmato in cui tutti
hanno partecipato condividendo le loro
passioni, amicizie, amori e pensieri, divertendosi molto tra le varie riprese e,
mostrandolo ai genitori nella messa del-
la domenica dopo la camminata insieme,
ottenendo così anche piccole soddisfazioni per il lavoro svolto. Inoltre abbiamo
fatto caccia al tesoro fotografica e passato le serate nel paesino di Pietraporzio, dove abbiamo anche assistito a uno
spettacolo di fuochi d’artificio per la festa
di Santo Stefano. Siamo stati veramente
fortunati per le splendide giornate che ci
26
hanno accompagnato.
Un grazie a don Bab per aver organizzato questo bel campeggio e un grande
grazie va anche a Pippi e Beatrice che
hanno cucinato per noi tutta la settimana
(tutto veramente molto buono!) e a tutti
i ragazzi che hanno partecipato contribuendo così alla crescita personale di
ognuno di noi.
Simo
Maria Speranza Marro
il 25 settembre
Ghio Marta il 10 luglio
Dutto Mara l'11 settembre
Giraudo Sara Maria il 16 ottobre
Garnero Fiammetta il 25 agosto
Goletto Nicole il 18 settembre
Panella Pietro il 18 settembre
Ramunno Edoardo il 25 settembre
Civalleri Margherita il 17 settembre
Ginevra il 3 luglio
Nieme Sabrina il 3 luglio
Serra Lilith il 25 settembre
27
PORTAR A SPASSO I SANTI
VALLORIATE
P
arlando con un amico prete impegnato
come me mi sono trovato con orgoglio
a raccontare della mia esperienza estiva
con le feste delle borgate e delle cappelle.
É strano a pensarci… ma quanta strada abbiamo fatto con le nostre processioni… da S.
Venanzio a S. Michele passando per tutte le
altre occasioni… ne abbiamo fatti di passi!
Con la statua o senza… la domanda che
mi resta dopo questa bella estate è: come
non dimenticarci di tutto questo camminare
insieme? Ricordiamo che quando il Nuovo
Testamento parla dei Cristiani, si rivolge a
loro chiamandoli “i Santi” (es 1 Cor 1,2… o
At 9,32…) Siamo noi allora che dobbiamo
sentirci portati, come dalle robuste braccia
dei portatori, dall’abbraccio paterno di Dio
che ci ama e ci chiama a continuare il viaggio insieme. La strada si fa spesso accidentata, perché mai è in piano il cammino della
vita, ma noi possiamo confidare di non esser soli. Sempre a quel prete dicevo: “sono
AUGURI AD
ALBERTINO E
ELENA
PER I LORO
60 ANNI
DI MATRIMONIO
28
così fortunato: conosco i nomi di quasi tutti
quelli che ho incontrato nella festa”. Tanto
più il Signore, che conosce per nome ciascuno dei suoi Figli! La quotidiana esperienza allora diventa occasione per stringerci gli
uni agli altri e per continuare a confermarci
nell’amore fraterno. Camminare insieme è
il segreto. La nostra comunità avrà alcune
cose da sistemare, alcuni lavori urgenti ci
chiamano. Ma le grondaie, i muri e gli impianti elettrici sono cose piccole di fronte al
miracolo di una famiglia che segue Gesù,
l’eterno uomo che cammina, guardando al
futuro con il cuore pieno di Speranza!
La Voce dell'Arte
“E il Verbo si fece carne e venne ad
abitare in mezzo a noi” (Giovanni 1, 14)
C
redo che negli ultimi mesi tutti noi
abbiamo avuto modo di riflettere
sull’importanza della casa, osservando
la disperazione dei nostri connazionali
che hanno visto spazzati via dal terremoto i loro paesi; per questo la riflessione sull’immagine della casa nell’arte
mi è parsa molto calzante e appropriata.
Sono molte le parole della Bibbia che ci
parlano dell’importanza dell’abitare: dalla solida casa costruita sulla roccia (Matteo, 7) al Vangelo di Giovanni che apre
sottolineando la venuta di Cristo in mezzo a noi; le parole sono spesso metafora
di vita e ci insegnano a fondare le nostre
azioni sulla parola di Dio, ad accogliere
in noi il Verbo e i suoi insegnamenti.
L’arte ha spesso sottolineato più il significato reale concentrandosi nella descrizione di case a volte sontuose a volte cadenti, indugiando su particolari, elementi
alla moda, architetture fantastiche.
I nostri frescanti decorarono la “casa di
Dio” con case più terrene e quotidiane, a
partire dalla ricca abitazione in cui venne alla luce Maria. Secondo gli Apocrifi,
Anna e Gioacchino erano due ricchi e
altolocati coniugi molto conosciuti a Nazareth: in particolare «Gioacchino, [era]
uomo estremamente ricco; le sue offerte
le faceva doppie, dicendo: "Quanto per
me è superfluo, sarà per tutto il popolo”»
(protovangelo di Giacomo 1,1). Questa
prosperità è sempre sottolineata dagli
artisti, che non mancano mai di corredare le narrazioni con abiti sontuosi, ricchi
ornamenti, ancelle e servitori. La nascita
di Maria diviene quindi per gli artisti un
pretesto per raffigurare realistiche vedute di un interno domestico, movimentato
dall’arrivo di una nuova vita: le levatrici
si occupano della neonata preparando
il primo bagnetto, amiche e parenti accorrono curiose, ancelle accudiscono la
puerpera portandole cibi e bevande, il
tutto in un’atmosfera di gioia e agiatezza
che non ha molti altri riscontri nelle im-
magini sacre. Fonti primarie per questo
tipo di immagini furono i vangeli apocrifi
e la Legenda Aurea, il che permise agli
artisti di dare libero sfogo alla fantasia,
con scene nuove e originali, come nel
ciclo quattrocentesco di Madonna dei
Boschi di Boves, in cui un amorevole
Gioacchino imbocca sant’Anna, ancora
distesa nel letto.
su paesaggi alberati chiusi da recinzioni,
che rimandano all’hortus conclusus, il
giardino cintato attributo di Maria e simbolo della sua purezza virginale.
Chi di noi si accinge in questi giorni ad allestire il presepe, preparerà senz’altro la
povera capanna per accogliere il piccolo
Gesù nella notte della Vigilia. Una realtà
ben diversa rispetto alla nascita di Maria:
non più ancelle e servitori, bacinelle in
rame, coperte decorate, ma umili pastori, mattoni nudi, paglia e animali. Il Salvatore viene in mezzo a noi scegliendo
un rifugio precario, povero… addirittura
una casa che non è una casa, ma una
grotta o una stalla, a seconda delle fonti.
Quella che ricorre è l’idea di un riparo insicuro, con muri cadenti, tetto diroccato,
animali e paglia che si mescolano alla
luce che emana dal Bambino. Tutta questa rovina rimanda alla decadenza della
civiltà antica (richiamata da elementi architettonici classici come capitelli o frammenti di colonne) che venne rinnovata
dalla venuta di Gesù, il quale, il più delle
volte, sembra ignorare tutto questo e se
La casa che ci apre le porte successiva- ne sta addormentato vegliato dai genitomente nei cicli mariani è quella dell’An- ri e riscaldato dal bue e dall’asinello.
nunciazione: la fonte primaria è uno dei
vangeli canonici (Luca 1, 26-38), ma
anche in questo caso il racconto viene
arricchito da numerosi dettagli tratti dai
vangeli apocrifi. E’ una delle scene fondamentali dell’arte cristiana: Maria è di
solito sorpresa dall’angelo mentre è intenta a meditare sulla Bibbia, per questo
la troviamo spesso con in mano un libro
di preghiere talvolta miniato o con un
messale; la sua stanza è spesso descritta nei dettagli: gli artisti l’hanno arredata
con leggii, inginocchiatoi e grandi letti
a baldacchino con tessuti damascati. A
volte, piccoli oggetti popolano la scena,
come strumenti per il cucito, la tessitura
o panni da sistemare. Anche la natura
Laura Marino
Ufficio beni culturali ecclesiastici,
fa spesso capolino all’interno dell’Andiocesi di Cuneo
nunciazione: grandi balconate si aprono
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n°3
se non insieme, né tu, né io saremo
SPAZIO GIOVANI
Partire e sapere di tornare diversi
CRACOVIA
Q
uest’estate abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza unica,
partecipando alla Giornata Mondiale
della Gioventù, un incontro di giovani
cattolici provenienti da tutte le nazioni
del mondo, che per l’occasione si sono
radunati in Polonia.
Siamo partite insieme ad una ventina di
ragazzi della valle, emozionate ed incuriosite, non ancora del tutto consapevoli
del magnifico viaggio, dell’indimenticabile esperienza in cui ci stavamo tuffando, ma comunque convinte che qualcosa
in noi sarebbe cambiato.È
così abbiamo iniziato questo lungo viaggio verso la
Polonia, scandito da canti, chiacchierate, risate e
nuovi incontri con i nostri
compagni di pullman di Ronchi e Borgo San Dalmazzo. Siamo arrivate nella
bellissima città polacca di Tychy, che ci
ha accolto calorosamente, come mai ci
saremmo aspettate. È proprio la grande
disponibilità di quei volti sorridenti che
abbiamo incontrato e ci hanno accolto
che ci ha subito stupite, incantate. Siamo state ospitate in una famiglia di alle-
gri e gioiosi nonni, che ci hanno coccolate e viziate come fossimo loro nipoti. Ci
ha colpito la loro grande fede, devozione
e speranza, nonostante il dolore che accompagnava la loro quotidianità ormai
da molti anni, a causa di un figlio malato
e costretto perennemente a rimanere
immobile in un letto. Nella nostra prima
settimana abbiamo partecipato a molte
attività organizzate dalla loro efficientissima parrocchia, che aveva preparato
per noi incontri, visite, percorsi importanti di crescita personale
e spirituale. Noi abbiamo
cercato di vivere tutto con
grande entusiasmo ed un
cuore gioioso e aperto al
nuovo. Esprimevamo gioia
e ne ricevevamo altrettanta,
in un’atmosfera che pareva
invincibile, difficile da esprimere a parole. Ognuno di noi era pronto
a condividere esperienze, sogni, domande, emozioni, felicità e dolori. Dopo
questa intensa settimana di gemellaggio
ci siamo spostasti più vicino a Cracovia,
punto di raduno delle centinaia di migliaia di giovani. Anche qui abbiamo vissuto
incredibili esperienze e intense emozioni, abbiamo visto tantissime mani bat-
30
n°3
se non insieme, né tu, né io saremo
UNA SETTIMANA
DI VITA COMUNE
DEMONTE
SOGNI, STORIE E AVVENTURE
È
tere e alzarsi verso il cielo in un canto
all’unisono, incantevoli sorrisi e sguardi
sconosciuti che in quel momento sembrano fraterni e confortanti, migliaia di
cuori che fremevano uniti da una grande
catena, costituita di pace, fede, fratellanza, grazie alla quale in quei giorni non
esistevano confini, etnie, diverso colore
della pelle, ma eravamo giovani felici ed
energici sotto lo stesso sole che ci riscaldava il giorno e le stesse stelle che ci
incantavano nella notte.
E dopo giorni di attesa finalmente abbiamo incontrato il Papa, che ci emozionato
con i suoi bellissimi discorsi e ci ha dato
un’ulteriore spinta per alzarci, come ha
detto lui, dal nostro divano e vivere ancora più a pieno la vita, portando quella
intensa energia di fare anche oltre quei
quindici giorni trascorsi in Polonia, per
diventare costruttori del mondo e metterci al lavoro per un mondo migliore.
Un’esperienza che arriva, ti attraversa
e resta. Non dimentichiamo mai di lanciarci sempre nell’avventura di costruire
ponti e abbattere muri, e da qui si riparte…
Anna e Giorgia
cominciata l’avventura del Bel Cine,
e sta per prendere il via quella del
“Lizzie”, la ludoteca.
Queste due iniziative sono due occasioni. Accanto ai percorsi di catechesi e di
crescita per i giovani in ogni parrocchia,
affiancate a tutte le iniziative e le feste
che animano le nostre comunità, queste
due proposte sono rivolte a tutti.
Il cinema è per tutti. I film belli ci fanno
sognare, ridere, pensare, piangere… e
ci sono storie per tutte le età. Tenete
d’occhio il cartellone, che di mese in
mese, proporrà grandi film d’animazione,
drammatici, comici, romantici… La parrocchia di Demonte, a nome di tutte le
altre, grazie anche al sostegno del Comune, si è lanciata nelle pratiche dovute
(Siae, norme di sicurezza, attrezzature
necessarie...) per permettere di avere
grandi film nel cuore della nostra Valle. Il
prezzo dei biglietti è 5 € (intero), 3 € per
i ragazzi tra i 6 e gli 11 anni. Ingresso
gratuito per i più piccini. L’ingresso è in
Via Cavour 1c. Vi aspettiamo!
Voglio condividere con voi un sogno.
“Se non insieme, né tu, né io saremo” Un
motto che è anche un programma. Un
programma che porta a interrogarsi su
quanto sia importante mettere nel nostro
bagaglio alcune esperienze di vita condivisa. La fatica dello stare vicini, la cura
dell’aiutarsi vicendevolmente, il confronto
dei sogni, il chiarire con calma un’idea… La
quotidianità può diventare un’esperienza
straordinaria se si condivide. Da molti anni,
nelle parrocchie di tutte le diocesi, si vivono
esperienze di vita comune tra i giovani. Servono a mettersi in gioco senza maschere e
senza trucchi. Parlare davvero, ridere di sé,
abbattere muri, creare ponti. Coccolarsi e
litigare anche un po’, perché no?
Ho proposto una settimana di vita comune
ai giovani della Valle. Sei giorni per metter
insieme i nostri impegni, specialmente
quello dello studio, che va portato avanti
con serietà. Alcuni momenti di preghiera
e di condivisione comune possono essere
delle occasioni per conoscerci meglio, per
andare al di là della superficie. Alcune voci Accanto al BelCine, è stato sistemato il
esterne ci danno degli spunti di riflessione, salone delle feste di Demonte, per perci fanno ridere, ci fanno crescere. La setti- mettere ai giovani di tutte le età di passamana comunitaria è una porta aperta sul re qualche ora in compagnia. Il nome è
futuro dei gruppi dei giovani. Le domande un tributo a chi, prima di noi, ha amato e
vengono messe insieme, con un po’ di tem- servito i giovani e la comunità: è il Lizzie
po e un po’ di aiuto, per poter trovare una (nasce come una costola della mensa
“Elisabeth’s House”). È a tutti gli effetti
direzione verso una risposta possibile.
Don Bab una ludoteca, ci sono giochi di società,
carte, una consolle per i videogiochi…
Ci si può passare qualche ora, o fare un
breve giro prima dell’inizio della serata.
Prendere un the caldo o sgranocchiare
due noccioline… Annesso all’oratorio
col ping pong e i calcio balilla diventa
uno spazio simpatico per tutta la famiglia, aperto ai bimbi specialmente dopo
la Messa delle 10,30 della domenica.
Queste inziative sono offerte per riempire il nostro tempo di cose belle. C’è un
modo per aiutare gli OratoriValleStura
a “far funzionare” il Lizzie: con un’offerta
annuale di 15 € si riuscirà a permettere di tener in piedi questo oratorio dei
grandi. Tutti possono prendere la tessera, ed è un modo per aiutare anche
i più piccoli. Iniziative, musica, tornei di
videogiochi o di carte, o anche solo per
quattro chiacchiere in compagnia… siete i benvenuti a casa vostra!
Don Bab
Capodanno a Valencia
dal 28 dicembre al 2 gennaio
fede, storia, mare e allegria
Per i nati entro il 2000. Info e iscizioni da don Fabrizio
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ORARIO delle MESSE
PREFESTIVE e FESTIVE
Aisone ore 10
Forani ore 8,45 (seconda domenica del mese)
Argentera (solo estate)
Bagni di Vinadio ore 16.30
Bersezio ore 18 in estate - ore 17 in inverno
Demonte ore 18 - 10.30 - 18
Rialpo ore 9 (2-4 domenica del mese)
Festiona ore 18 - 10.30
Gaiola ore 11
Moiola ore 11
Perdioni ore 9 (1-3-5 domenica del mese)
Pietraporzio ore 10
Pontebernardo ore 9
Rittana ore 9 (mesi dispari) ore 10 (mesi pari)
Roccasparvera ore 18 - 11
Castelletto ore 19 (ore 17 dicembre/gennaio)
Piano Quinto ore 9
Sambuco ore 11
Trinità di Demonte ore 9 (nelle feste più importanti)
Valloriate ore 10 (mesi dispari) ore 9 (mesi pari)
Vinadio ore 15 (Casa di Riposo) - 11.15
Pratolungo o Roviera ore 8.45
(eccetto la 2° domenica del mese)
FOTO COPERTINA: prati innevati sopra Bersezio
POSTE ITALIANE S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3,
NO/ CUNEO - n° 3 anno 2016 Direttore Respons.: Don Antonio Gandolfo - Reg. Trib. di Cuneo in data 17/06/1997 N. 504.
Grafica e stampa: Tipolito Martini Borgo S. Dalmazzo (CN) - Tel. 0171.266249