SILFI2016_ArcuriMocciaro_Il profilo professionale del docente di

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SILFI2016_ArcuriMocciaro_Il profilo professionale del docente di
Utenze “fragili” e nuovi profili professionali
Master di II livello in «Teoria, progettazione e didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera» dell’Università di Palermo
Adriana Arcuri e Egle Mocciaro
Università di Palermo
XIV CONGRESSO SILFI: ACQUISIZIONE E DIDATTICA DELL'ITALIANO
MADRID 4 – 6 APRILE 2016
Lo sfondo
Life long learning
Società della conoscenza
Analfabetismo
«relativo»
Globalizzazione
Utenti «fragili»
Migrazioni epocali
Formazione dei docenti
Dimensione etico-­‐‑politica
q Alfabetizzazione
• un’efficace didattica dell’italiano L2 ad analfabeti incide sul livello complessivo di istruzione nella società della conoscenza • la presenza di migranti adulti analfabeti o poco alfabetizzati accende un riflettore sui preoccupanti livelli di analfabetismo funzionale degli adulti italofoni
Alfabetizzazione secondo l’Unesco
«Literacy is a key component of adult learning and education. It
involves a continuum of learning and proficiency levels which
allows citizens to engage in lifelong learning and participate fully
in community, workplace and wider society.
It includes the ability to read and write, to identify, understand, interpret, create, communicate and compute, using printed and written materials, as well as the ability to solve problems in an increasingly technological and information-­‐rich environment. Literacy is an essential means of building people’s knowledge, skills and competencies to cope with the evolving challenges
and complexities of life, culture, economy and society.»
(UNESCO, Draft text reccommendation on adut learning and education, 2015, p. 2.)
Le coordinate
Il Master di Palermo Gli utenti “fragili”
Le coordinate
Gli utenti “fragili”
• Provengono da situazioni sociali, politiche e in alcuni casi personali molto difficili
• Hanno affrontato l’esperienza del viaggio con mezzi di fortuna
• Hanno un livello nullo o basso di scolarizzazione e alfabetizzazione nella madrelingua
• Spesso dispongono di competenze plurilingui orali
• Talvolta sanno utilizzare strumenti di comunicazione telematici
Le coordinate
Master di II livello in «Teoria, progettazione e didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera», Unipa
IL MODELLO FORMATIVO
Il modello formativo
Un po’ di storia
• Varie edizioni
• Label europeo per le lingue 2014
• MSNA (minori stranieri non accompagnati)
• Donne analfabete (progetto «Saperi per l’inclusione», Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi)
• Partecipazione alla sperimentazione di formazione per docenti dei CPIA ( con ITASTRA)
Il modello formativo
Cardini
• Stretta interazione tra piano linguistico e piano didattico
• Attenzione alla «consapevolezza epistemologica»
• Attenzione alla riflessività (Modulo Tessuto)
• Tirocinio ampio e vario
• Stretta collaborazione con ITASTRA
Profili professionali
• Docente di italiano come LS • Docente di italiano come L2 in classi plurilingui
• Docente di italiano per utenti fragili
Il modello formativo
Profilo del docente
• Attrezzato linguisticamente e didatticamente
• Capace di decentrarsi verso i discenti
• Capace di riconoscere le componenti del proprio stile di insegnamento
• Ricercatore
Il modello formativo
Profilo del docente per utenti fragili: competenze generali
§ capace di decentrarsi a favore dei discenti in misura maggiore che in altri contesti didattici § consapevole del proprio stile di apprendimento e di insegnamento
§ in grado di gestire l’enorme distanza tra le proprie esperienze di apprendimento e quelle dei discenti
Il modello formativo
Profilo del docente per utenti fragili: competenze specifiche
§ Didattica della letto-­‐scrittura
§ Didattica della testualità
§ Didattica dell’oralità
§ Didattica autobiografica
Il modello formativo
Profilo del docente per utenti fragili: competenze linguistiche
§ Attrezzato linguisticamente e didatticamente
-­‐ Esperienza della lingua (auto-­‐osservazione e osservazione)
-­‐ Solida formazione in senso acquisizionale -­‐ Sviluppo di una «sensibilità tipologica»
-­‐ Capacità di costruire contesti didattici acquisizionali
§ Habitus del ricercatore
-­‐ Necessità di affrontare la carenza di materiale specifico e sperimentato (ricercare e costruire)
Il modello formativo
Come?
Modello formativo del Master
DIDATTICA
confronto con l’esistente
TIROCINIO
esperienza diretta (es. pratica della lingua)
in aula
fuori dall’aula
es. project
work Rocca et al. ( 2014), Minuz (2015), ricerca LESLLA
Ricerca
Il modello formativo
Come?
q Il piano della formazione § laboratori su alfabetizzazione e LESLLA
§ Project work (cfr. Arcuri, Mocciaro e Pellitteri 2014)
§ Alfabetizzazione nelle classi come esperienza di tirocinio
§ Sperimentazione di percorsi didattici (per es. testualità)
§ Riflessione a partire dall’osservazione (per es. lavorare sulla lentezza, piuttosto che sulla velocità e la quantità)
Il modello formativo
Domande per chiudere
q Qual è la specificità delle utenze fragili?
§ la differenza è «fragili vs. non fragili» oppure «analfabeti vs. alfabetizzati (anche fragili)»?
§ quali gli apprendimenti più rilevanti (gestione della classe/ gestione della disciplina)?
§ quali i materiali più significativi ed efficaci?
§ quali i livelli della lingua più urgenti (morfologia, lessico, testualità, pragmatica, etc.)?
§ quali gli errori da evitare?
Il modello formativo
«Una risposta non merita mai un inchino: per quanto intelligente e giusta ci possa sembrare non dobbiamo mai inchinarci a una risposta [...] chi si inchina si piega [...] non devi mai piegarti davanti a una risposta [...] una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre»
(Jostein Gaarder, C'è nessuno?, Salani, Firenze 1997, p.25)
Il modello formativo
Riferimenti bibliografici
• Arcuri, A., Mocciaro, E., Pellitteri, A. (2015). Una didattica per project work nelle comunità per minori. In M. Amoruso, M. D’Agostino, Y. Jaralla (a cura di), Dai barconi all'università. Percorsi di inclusione linguistica per minori stranieri non accompagnati, 205-­‐214. Palermo: Scuola di lingua italiana per stranieri (Strumenti e ricerche). • LESSLA = Low educated second language and literacy acquisition , http://www.leslla.org/
• Minuz, F. (2005). Italiano L2 e l'alfabetizzazione in età adulta. Roma: Carocci.
• Mocciaro, E. (2014). Un’idea di lingua: modelli, teorie e prospettive acquisizionali. In: A. Arcuri e E. Mocciaro (a cura di), Verso una didattica linguistica riflessiva. Percorsi di formazione iniziale per insegnanti di italiano lingua non materna, 89-­‐108. Palermo: Scuola di italiano per stranieri (Strumenti e ricerche).
• Pellitteri, A. (2015). Alfabetizzazione: un vecchio problema e una nuova sfida. In M. Amoruso, M. D’Agostino, Y. Jaralla (a cura di), Dai barconi all’università. Percorsi di inclusione linguistica per stranieri non accompagnati, 101. Palermo: Scuola di lingua italiana per stranieri (Strumenti e ricerche). • Rocca, L. , Minuz, F. , F., Rocca, L. , Borri, A., Sola, C. (2014). Italiano L2 in contesti migratori Sillabo e descrittori dall’alfabetizzazione all’A1. Torino: Loescher (I quaderni della ricerca).