Agevolare l`ingresso in Italia di ricercatori stranieri
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Agevolare l`ingresso in Italia di ricercatori stranieri
Fondazione Crui – 26 novembre 2013 Workshop: “Attrattività internazionale e servizi di informazione e assistenza per i ricercatori” Agevolare l’ingresso in Italia di ricercatori stranieri: il ruolo del Centro Visti Alberto Colella Centro Visti - Ministero degli Affari Esteri [email protected] Ingressi di ricercatori stranieri extra UE in Europa / Eurostat GEO/TIME 2008 Belgium Bulgaria 2009 96 : Czech Republic 2010 0 : 154 2012 145 : : 0 0 61 0 0 162 783 860 737 644 39 94 129 167 290 Estonia 7 15 15 18 25 Ireland 169 166 89 111 164 Greece 16 31 23 28 22 501 390 488 447 379 1.925 2.243 2.271 2.073 2.664 Italy 35 118 336 453 419 Hungary 33 35 34 22 29 Netherlands 864 1.305 1.485 1.616 1.689 Austria 151 143 228 184 250 Poland 11 11 69 317 Denmark 45 2011 : Germany (until 1990 former territory of the FRG) Spain France Finland : Sweden United Kingdom 478 : Norway Switzerland : 812 : 370 : : 823 : 417 : : 510 526 817 1.126 : 227 3.929 249 : : 3 0 Ingressi di studenti stranieri extra UE in Europa / Eurostat GEO/TIME 2008 2009 2010 2011 2012 Belgium 6.743 7.222 5.695 4.035 Bulgaria 1.168 1.623 1.492 1.058 1.396 Czech Republic 4.220 4.142 5.153 4.988 6.381 Denmark 19.279 6.406 6.068 6.115 6.535 Germany (until 1990 former territory of the FRG) 29.985 31.345 30.035 27.568 40.479 Estonia 339 383 399 395 424 Ireland 12.538 12.263 13.653 15.131 16.828 Greece 1.449 1.489 1.323 1.297 842 Spain 21.665 22.068 24.864 35.037 27.114 France 52.226 58.738 65.538 65.145 58.633 Italy 28.609 32.634 25.676 30.260 30.631 Cyprus 4.023 5.407 2.698 1.907 1.433 Hungary 7.760 4.234 3.995 4.067 4.411 202 191 157 136 195 Netherlands 8.850 9.944 10.510 10.701 10.747 Austria 2.853 3.233 3.735 5.031 6.298 Poland 6.145 7.066 9.098 7.876 Portugal 4.344 4.302 5.414 6.478 Romania 2.969 3.541 3.265 3.179 Slovenia 246 666 628 1.038 1.073 Finland 4.441 3.949 4.433 5.370 5.405 Sweden 11.695 13.968 13.972 6.766 6.985 222.711 268.506 271.273 247.044 198.780 Malta United Kingdom : : 8.410 : maggio 2012. “Task Force Scienziati Italiani Nel Mondo”: creato un gruppo di lavoro, coordinato dalla Farnesina, incentrato sull’individuazione e sul superamento delle criticità legate alla concessione dei visti e dei permessi di soggiorno per motivi di ricerca scientifica. Partecipanti: - ricercatori e scienziati italiani che lavorava all’estero - rappresentati MAE, del Ministero dell’Interno e del Ministero del Lavoro Dopo una serie di riunioni, il gruppo di lavoro presentò nel giugno 2012 un rapporto finale, che conteneva una analisi della situazione e una serie di proposte operative. - i problemi più frequenti per gli ingressi di ricerca riguardano non tanto le norme in vigore, quanto la loro attuazione pratica da parte delle strutture amministrative chiamate a contribuire al procedimento per l’ingresso e il soggiorno del ricercatore o dello scienziato straniero (Sportelli Unici per l’Immigrazione, Direzioni provinciali del lavoro, ecc.). - Il gruppo di lavoro individuò poi alcune misure, alcune immediatamente attuabili, altre di carattere amministrativo o legislativo e che quindi richiedono un procedimento concordato di approvazione, che potrebbero essere adottate per migliorare ulteriormente e rendere più celeri le procedure per l’emissione di visti e Le proposte del gruppo di lavoro • Sviluppare una corretta ed ampia divulgazione delle informazioni • Facilitare la concessione del permesso di soggiorno a favore dei ricercatori, eliminando o riducendo le tasse amministrative previste • Favorire il ricongiungimento dei familiari di ricercatori modificando la norma in tema di alloggio del ricercatore, in particolare per i familiari al seguito. • Nel caso in cui un nuovo Istituto di ricerca italiano subentri ad un precedente ente, assicurare il rilascio automatico al ricercatore che lavorava presso il primo ente del nuovo permesso di soggiorno per un periodo minimo di un anno. • Facilitare la concessione del visto per soggiorni di ricercatori per periodi inferiori ai 90 giorni. • Disciplinare e facilitare gli ingressi di ricercatori nei casi al di fuori degli ingressi propriamente definiti dalla legge. • Istituire un tavolo tecnico di lavoro permanente Esteri – Interni Lavoro Risultati • creato un gruppo di consultazione presso il MAE con i maggiori enti di ricerca italiani (ENEA, CNR, ASI, INAF, CRUI, INFN, INGV, ISS), con lo scopo di disseminare e divulgare informazioni. Il gruppo di consultazione si è riunito già due volte, e si è rivelato un utile strumento di confronto su questi temi tra amministrazioni pubbliche e enti di ricerca. • Proposte di modifiche legislative • Proposte di modifiche per il negoziato sulla nuova direttiva europea sull’ingresso per motivi di studio e ricerca Risultati – DL Destinazione Italia • Per dare attuazione alla misura 44 del piano Destinazione Italia (“I visti come strumento di attrazione”) il MAE, d’intesa con il Ministero dell’Interno, del Lavoro e MIUR, ha elaborato proposte legislative volte a semplificare l’attuale quadro normativo e facilitare l’ingresso in Italia di imprenditori e personale altamente qualificato (lavoratori, studenti, ricercatori). • Le proposte sono state preparate per l’inserimento in un DL da esaminarsi in uno dei prossimi Consigli dei Ministri, e prevedono: • Soluzioni “fast track” per agevolare il rilascio dei visti e la concessione dei permessi di soggiorno per tre specifiche categorie di richiedenti stranieri: – – – imprenditori stranieri che costituiscono start up innovative in Italia; imprenditori che effettuano investimenti significativi in Italia; filantropi che effettuano rilevanti donazioni. Risultati – DL Destinazione Italia • Modifiche al TU sull’immigrazione per incentivare l’ingresso dei lavoratori altamente qualificati, ai quali viene rilasciata la Carta di soggiorno “Blue Card UE” Viene soppresso il collegamento attualmente previsto tra il titolo di studio e la qualifica professionale, permettendo maggiore flessibilità per i datori di lavoro in Italia di assumere – fuori dal sistema delle quote – personale straniero altamente qualificato. • Modifiche al TU sull’immigrazione per incentivare l’ingresso dei ricercatori e dei loro stretti familiari. Vengono ampliate le possibilità d’ingresso dei ricercatori stranieri ai casi in cui il soggiorno di ricerca sia finanziato da fondi europei o da istituzioni straniere, e vengono agevolare le condizioni d’ingresso per i familiari, ai quali non è più richiesta la documentazione sull’idoneità dell’alloggio. Risultati – DL Destinazione Italia TESTO DELL’EMENDAMENTO 2. Al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 22, comma 11-bis, le parole “di secondo livello” sono soppresse; b) all'articolo 27-ter, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: “3-bis. La sussistenza delle risorse mensili di cui al comma 3 è accertata e dichiarata da parte dell’istituto di ricerca nella convenzione di accoglienza, anche nel caso in cui la partecipazione del ricercatore al progetto di ricerca benefici del sostegno finanziario dell’Unione Europea, di un’organizzazione internazionale, di altro istituto di ricerca o di un soggetto estero ad esso assimilabile”; c) all’articolo 27-ter, al comma 8, al primo periodo, dopo le parole “previste dall’articolo 29” sono aggiunte in fine le seguenti parole: “, ad eccezione del requisito di cui alla lettera a) del comma 3 del medesimo articolo”; d) all’articolo 27-quater, comma 1, lettera a) le parole “della relativa” sono sostituite dalle parole “di una”; e) all’articolo 27-quater, comma 5, lettera b), la parola “relativa” è soppressa; f) è abrogato il comma 4 dell’articolo 39. Nuova direttiva europea • • • • • • Nel maggio 2013 la Commissione europea ha lanciato il negoziato per la modifica delle direttive europee in materia di ingressi Scopo principale della proposta direttiva è di rendere più semplice e più appetibile ai ricercatori cittadini non UE il soggiorno all’interno dell’Unione per periodi superiori a tre mesi. La direttiva propone di stabilire norme più chiare, coerenti e trasparenti valide nell’intera Unione europea. Le due direttive vigenti su studenti e ricercatori saranno modificate e sostituite da un’unica nuova direttiva volta ad ottimizzare i seguenti elementi: Garanzie procedurali: le autorità degli Stati membri avranno a disposizione un tempo limite di 60 giorni per accogliere o respingere una richiesta di permesso di soggiorno, il che renderà l’iter più diretto e trasparente. Circolazione all’interno dell’UE e trasferimento di capacità e competenze: norme più semplici e più flessibili aumenteranno le possibilità di spostarsi all’interno dell’UE per i ricercatori, il che è particolarmente importante per i ricercatori coinvolti in programmi congiunti. Saranno garantiti alcuni diritti alla mobilità anche ai familiari dei ricercatori. Accesso al mercato del lavoro: in determinate circostanze, i ricercatori potranno rimanere sul territorio anche nei 12 mesi successivi al completamento della ricerca, al fine di individuare opportunità di lavoro o avviare un’attività. Ciò non comporterà automaticamente un diritto al lavoro, in quanto il rilascio del permesso di lavoro rimane di competenza Nuova direttiva europea Negoziato si sta svolgendo a ritmi serrati e si dovrebbe concludere a dicembre prossimo Capofila per l’Italia: Ministero dell’Interno Proposte MAE in tema di : • Inopportunità di prevedere nel testo della direttiva la possibilità di prevedere disposizioni nazionali più favorevoli alle categorie di ingressi, per evitare di mantenere degli schemi nazionali paralleli. tra gli elementi che devono figurare nella convenzione di accoglienza, si propone di • – – includere un limite alla responsabilità dell'istituto di ricerca, soprattutto in connessione alla possibilità, prevista nell'articolo 24, che i ricercatori soggiornino nello Stato membro per almeno sei mesi dopo avere ultimato le ricerche, allo scopo di cercare lavoro o avviare un’impresa. Estendere la possibilità di includere un numero più ampio di paesi europei dove il ricercatore svolgerà la sua ricerca. • I termini previsti per la concessione dell’autorizzazione ai familiari, purché ricorrano i requisiti per il ricongiungimento familiare, devono essere ridotti a 60 giorni dalla data di presentazione della domanda ed entro 30 giorni dalla data della domanda iniziale per i familiari di ricercatori di paesi terzi che beneficiano di programmi dell’Unione comprendenti misure sulla mobilità. • ridurre il limite di tempo nel quale gli Stati membri sono tenuti a decidere in merito alla domanda di autorizzazione a 60 giorni (invece che 90) e 30 giorni (invece che 60) per i programmi dell’Unione che comprendono misure sulla mobilità. Nuova direttiva europea • Sostenere previsioni di ingresso di ricercatori per collaborazioni scientifiche nei casi in cui restano a carico dell’ente di provenienza le risorse a favore del ricercatore, o nei casi queste siano a carico dello stesso ricercatore, e comunque tutti quei casi di ingressi a fini di ricerca dove non gravano sull’ente ospitante risorse o costi del ricercatore. • Chiarire le procedure di ingresso di ricercatori in ambito di programmi europei di ricerca, o nei casi di risorse a valere su fondi europei; in questi casi si potrebbe addirittura escludere la la convenzione di accoglienza, sussistendo già all’origine un programma/progetto di ricerca su fondi europei. • Ove la convenzione di accoglienza debba comunque essere sempre prevista, quindi anche nei casi di copertura delle risorse da parte di fondi europei, sarebbe comunque utile prevedere voci aggiuntive nella convenzione di accoglienza, prevedendo che l’Ente di ricerca ospitanti dichiari nella convenzione di accoglienza che le risorse sono a carico dell’ente di provenienza del ricercatore / o a carico del Fondo europeo identificato con l’acronimo...../ o a carico del ricercatore stesso. Nuova direttiva europea • Si propone di limitare la responsabilità dell’ente di ricerca al periodo della convenzione di accoglienza qualora il ricercatore opti per la previsione dell’art. 24 “job-searching and entrepreneurship for researchers and students”. • Includere nella direttiva una previsione riguardo la ricerca breve, per i casi di ricercatori che si recano nei paesi europei per periodi inferiori ai 90 giorni, tenendo conto a tal fine della raccomandazione CE/761/2005, unico atto europeo in materia di ricercatori per brevi soggiorni • Cruciale fase di attuazione della direttiva. Grazie !