`Mister on line` succhia la carta dei giornali
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`Mister on line` succhia la carta dei giornali
8 MARTEDÌ 5 AGOSTO 2014 La Provincia SPAZIO APERTO Italia, il guasto è profondo Lo capì già don Mazzolari Caro direttore, a proposito dei comportamento dei nostri simili, di coloro che vorrebbero riportare sulla retta via (risanare) codesto relitto ch’ha nome Italia. «Fa paura una giustizia che agonizza, una sofferenza che ama, una verità che s’apre. Fa paura l’uomo… a chi è solo una divisa, un fazzoletto, una tessera, un ciondolo, un braccio che si tende o si alza, un interesse difeso fino alla menzogna o al delirio. Vogliamo che l’uomo ritorni! Vogliamo vedere il suo volto, non foss’altro che per gridare contro qualcuno che capisce, per sputargli in faccia come uomo per abbracciarlo come uomo. Restituiteci l’uomo». Ma io volevo soltanto ricordare – poi la penna ha camminato per suo conto – che alla felicità non si comanda. intendiamoci, nessuno che non sia uno stupido conta sopra un rapido mutamento della situazione. Il guasto è sceso in profondità più di quanto ci si immaginava». (da una profonda collaborazione con quell’animo incheto di don Primo Mazzolari). (...) Giorgino Carnevali (Cremona) ...................................................................................... . Dedico questo gol del 1948 alla vedova di Doro Zanini le conoscono e per conoscerle bisogna essere sul luogo, almeno qualche volta, non una volta ogni 14 anni. Ma i Comuni, mi pare di capire, sono consorziati per multare e non per dividere il ricavato delle multe, per esempio, per cui mettiamo due autovelox a due chilometri di distanza perché il dividendo non è divisibile. Di che obiettivi di consorzio tra Comuni parliamo? Di educazione stradale e alla cittadinanza per caso? O di fare i bilanci con i soldi delle multe e allora serve che ognuno si porti a casa il proprio ricavato? Chiusa parentesi. Ho preferito parlare con il vicino, peraltro una persona educatissima e gentile, che destava questa noia ad alcuni cittadini. E scopro, parlando, un’altra verità per questa apparente trasgressione: lo stesso, proprio in nome della sua gentilezza, ogni giorno, rispettando l’esigenza dei cittadini, ha iniziato a parcheggiare negli stalli stabiliti. Ma, come mi era stato chiarito, davanti a casa sua, motivo per il quale il cortese cittadino, si permetteva di lasciare la proprio auto, peraltro per pochissimo tempo, si è appropriato del divieto (come se non lo sapesse) un altro cittadino, come se fosse normale parcheggiare davanti a casa d’altri, pur avendo la possibilità di parcheggiare, senza offesa alla legge, davanti alla propria abitazione. Ma le multe? Non arriva fino qui, vero, l’occhio magico dell’albero fotografico? (...) Ma se si transitasse per la via, forse, si vedrebbe ciò che non va. O è chiedere troppo? Certo, se non si conoscono i problemi non è possibile pensare ad un cartello di divieto di sosta, per esempio, e non so neppure se sia la soluzione, ma spontanea è la domanda; perché i cittadini non se la sentono di rivolgersi all’Amministrazione? Preferiscono la lettera al giornale! (…) Fioretta Menta (Sesto Cremonese) ...................................................................................... . Caro direttore, rieccolo. Le propongo alcune immagini relative alla partita Cremonese-Salernitana, della 15a di Campionato B giocata il 12 dicembre 1948, vinta dalla Cremonese con il risultato di 3-2. Ciò che mi spinge a comunicarle queste istantanee è dovuto al fatto che la signora Delfanti di Cremona, che non ho , purtroppo, il piacere di conoscere personalmente, ha espresso una sua valutazione su ‘La Provincia’ sul simpatico mistero dell’undicesimo giocatore. A lei, vedova di Doro Zanini, dedico in particolare la seconda istantanea, qualora già non ne fosse in possesso, sul bellissimo goal di testa in acrobazia che il suo uomo inflisse alla squadra avversaria. Scampoli, frammenti di vita cittadina anche attraverso ricordi sportivi, sono leciti? Comunque sia, le affido queste immagini, ne faccia pure l'uso che riterrà più opportuno. Euro Paulinich (Cremona) ...................................................................................... . Parcheggi vietati a Sesto Ma nessuno fa le multe Signor direttore, a volte mi chiedo quali grilli passino per la mente delle persone. Spesso non capisco. Nel nostro quartiere, da un lato della strada è vietato parcheggiare. Ci siamo attrezzati. Un signore lasciava invece la macchina davanti a casa rendendo difficile il passaggio, essendoci sul lato opposto parcheggiate altre macchine. Qualcuno mi ha richiesto di scrivere al giornale per un divieto di sosta e segnalare la difficoltà. Mi sono rifiutata perché ci sono i competenti a regolamentare le situazioni, sempre se L’Italia non è razzista, il virus è però ben radicato nella Ue Egregio direttore, espulsione di immigrati senza lavoro anche se cittadini Ue: d’accordo Germania e Gran Bretagna. Questo è quanto si paventa in una Europa sempre più simile a un lager i capitali sono liberi di spostarsi come preferiscono, ma le persone no. Sul Daily Mail un articolo che commenta le recenti inquietanti dichiarazioni del governo tedesco, prontamente accolte dal primo ministro inglese Cameron: gli immigrati potrebbero essere espulsi se non trovano lavoro entro un LA POLEMICA www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori ‘Mister on line’ succhia la carta dei giornali Egregio direttore, sino al marzo scorso il numero de ‘La Provincia’ del sabato era il più ricco e corposo della settimana e lo rendeva ancora più appetibile, il magazine di ‘Più’. Poi l’evoluzione digitale lo ha fatto sbarcare su web e ‘La Provincia’ di carta, è dimagrita. Era rimasto, come ‘premio di consolazione’ l’inserto dei programmi tv ma da sabato 2 è sparito anche quello. E qui mi sorge un dubbio che associo al famoso detto dell’allora «gobbo più dritto d’Italia» (a pensar male...) ed è questo: alla fine dell’Ottocento spopolava il conte Dracula che per sopravvivere succhiava il sangue alle sue vittime. Oggi invece si fa strada un signore raffinato, suadente che non succhia sangue... ma carta. Io lo chiamo ‘mister on line’. Lei direttore è ‘del mestiere’ e non sarò certo io a stupirla con questa mia convinzione, ma libri se ne vedono sempre meno, giornali e riviste pure e il mondo degli ex lettori è sempre più affascinato da un piccolo schermo portatile dove, premendo un bottone si fa girare una ‘mosca’, alla ricerca delle notizie. E’ più divertente, meno impegnativo della lettura e crea dei piccoli geni che sanno già tutto prima di andare ‘a squola’! Ma tutto questo fino a quando? Chiudo e non voglio fare la Cassandra di turno ma mi torna alla mente un film del 1966 certo periodo, anche se sono cittadini dell’area Ue. Dinnanzi a queste notizie che possono far rabbrividire e che indicano quanto gli Stati Europei, siano sempre più xenofobi nei confronti non solo di extracomunitari ma anche di cittadini comunitari, ecco che riappare la famosa azione di salvataggio della razza ariana? O è semplicemente la salvaguardia del lavoro nazionale e dei relativi posti di lavoro? Noi dopo decenni di politica dissennata in tutti i sensi anche nell’accoglimento di extracomunitari, non riesce nemmeno ad elaborare un piano accettabile di accoglienza. Dimostriamo con i fatti che il razzismo a casa nostra non esiste ma che le radici di tale virus sono radicate in bel altre parti d’Europa, e la dimostrazione, è che l’Italia è sola ad affrontare questo fenomeno. Diamoci da fare con anche queste iniziative, eviteremo anche che tutti coloro che purtroppo sono parcheggiati nei nostri ‘rifugi’ siano Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori ACQUA PUBBLICA E CASE DELL’ACQUA DEMAGOGIA E AUMENTO DELLE TARIFFE Egregio direttore, di fronte all’esultanza del comitato perché l’acqua resti pubblica non ho esitazioni ad affermare che fui anch’io tra quei sindaci che, in un assemblea che si svolse nell’aula magna dell’Itis approvavano la scelta della privatizzazione del servizio idrico, non sono uomo di partito ma ritenni giusta quella strada, che prevedeva l’intervento, anche del privato (parola molto strumentalizzata) avendo avuto esperienze più che negative nella gestione in generale dell’apparato pubblico con pesanti costi a carico della comunità. Non avevo esitazione ieri , oggi accetto come semplice cittadino la scelta fatta dai sindaci con non poche perplessità, trovando nei pronunciamenti dei promotori dell’iniziativa ‘acqua pubblica’ molta demagogia e poca concretezza. Mi auguro nell’interesse pubblico che le mie perplessità possano essere smentite. In merito voglio anche precisare la mia contrarietà, ad una certa carica demagogica che ha portato alla realizzazione delle cosidette ‘case dell’acqua’ con distribuzione a tutti di acqua gratuita, che mi ricorda il vecchio ‘tutto a tutti e tutto gratuito’. Logicamente di fronte a questo non ci si potrà poi lamentare dell’aumento dei costi, in quanto ‘il tutto a tutti e il tutto gratuito’ non esiste e questo, anche se fuori tema, mi porta ad unire, anche quel famoso ‘sei politico’. Se sarò stato pessimista fuori posto, meglio per tutti. In merito, ho espresso il mio pensiero al quale non seguirà alcuna replica. Giampietro Masseroni (Pescarolo) vacanze in Alto Adige, elogia sperticatamente quei paesini come esempi di virtù, mentre spande badilate di fango sui nostri comuni lombardi, io, che ci ho abitato per vari anni e mi ci sono pure sposato, non li trovo migliori di noi. Sanno piuttosto tenere la bocca chiusa e quando sbagliano pagano, punto e basta. Qui invece é tutto un mugugno, una polemica, al punto che se fosse per me, toglierei senza preavviso tutti questi autovelox tradizionali sostituendoli con dei pistol-velox ossia un lettore di velocità che ad ogni infrazione spara col silenziatore un’impallinata nelle gomme del trasgressore. Ma vedrà: ci sarà qualcuno che girerà con le gomme piene come quelle dei camion del 15/18. Ernesto Biagi (Casalmaggiore) ...................................................................................... . In via Buoso da Dovara è ko il marciapiedi, e le nostre tasse? Così ieri l’home page del nostro sito di F. Truffaut ‘Fahrenheit 451’. Sono certo che non finirà così ma ‘est modus in rebus’ altrimenti, tra non molto, ci ritroveremo solo con la carta... igienica. Cav. Beniamino Romagnoli (Cremona) a carta ha ancora una sua L specificità e importanza (e spero che continui a mantenerle entrambe anche in futuro). Faremo del nostro meglio perché sia così. Non ci si può però fare trovare impreparati di fronte all’irruzione dei nuovi media. Per questo noi implementiamo al massimo il nostro sito (con successo di lettori, devo dire). incentivati dalla malavita, ad intraprendere attività varie a delinquere, ben pagati e foraggiati dalla malavita. Ivan Loris Davò (Spinadesco) ...................................................................................... . Quercia secolare e sana tagliata a Casanova: è stato uno scempio Signor direttore, in via Picenengo, prolungamento della via Sesto, nell’ambito della frazione di Casanova del Morbasco, dove c’era una secolare quercia che fiancheggiava la strada, è rimasto soltanto il ceppo del diametro di circa 115 centimeti. La quercia in questione, abbelliva la desolante strada che arriva a Casanova da Cremona, in corrispondenza delle nuove abitazioni, prima del semaforo. Il giorno che gli operai hanno iniziato le operazioni di abbattimento, qualcuno ha chiesto le loro intenzioni. La risposta è stata che la pianta sarebbe stata potata. Il giorno dopo, della maestosa quercia, che non sembrava affatto malata, era rimasto solo il ceppo che non presenta, ad una visita seppure sommaria, tracce di aggressione di agenti che ne avrebbero consigliato l’abbattimento. Io, assieme ad altri abitanti, vorrei conoscere le motivazioni che hanno condotto a tale scempio: ci sarà un responsabile che ha incaricato la ditta dell’operazione, oppure gli operai hanno agito di propria iniziativa? Spero che gli uffici competenti indaghino sulle responsabilità e magari perseguano i responsabili di tale delitto ambientale. Nadia Carini (Casanova del Morbasco) ...................................................................................... . Autovelox, ma in Alto Adige chi ha sbagliato paga e tace Signor direttore, vista l’insistenza con cui ritorna su questa rubrica la storia degli autovelox, fatti solo per batter cassa (a sentir i cremonesi) l’ultimo dei quali, avendo trascorso qualche giorno di Caro direttore, tento di affrontare problemi generali più spesso possibile. Delle mie esperienze mi tengo, quasi sempre, i ricordi. Da mesi, da anni, si discute se la tassa sulla casa sia giusta o no, se si paghi in altre nazioni o no e ciò dipende dal fatto che sia la prima oppure no. Ho appurato che in altre nazioni si paga (non in tutte) però le altre tasse sono molto più contenute rispetto alle nostre e questo fatto ‘sballa’ la condizione. Il compenso che dovremmo versare sarebbe almeno la possibilità di utilizzare i marciapiedi senza rischi come è evidente a Cremona ed altrove. Cito il caso di via Buoso da Dovara dove sono tutti rattoppati negli anni e in diversi periodi. I rattoppi reggono meglio se recenti ed ecco che col tempo si crea il dislivello tra uno e l’altro e ne esce il dramma. Buona parte di via Buoso da Dovara è meglio usarla sul manto stradale rispetto al marciapiedi. Bene accertarsi che non sopraggiungano mezzi. Ciò è quanto ho visto fare da moltissime persone che invio all’attenzione perché trattasi sopratutto di anziani. Non è un problema mio perché la percorro in auto ma ciò non dice che non sia un grosso problema. Verrebbe da dire che la prima tassa è immeritata. Geo Monti (Cremona) ...................................................................................... . Non sono mai stato finiano Lo considero un insulto Caro direttore, interpellato da ex iscritti di An, destabilizzati dalle batoste passate, reiterando una sequela di ‘non ricordo’, sulle critiche al marito della Tulliani, lo sfasciacarrozze Gianfranco Fini, mi corre l’obbligo di fornir loro necessari chiarimenti. In primis è colui che si permise di definire ‘male assoluto’ gli ex combattenti della Rsi, quasi tutti confluiti nell’Msi. Affermazione infame sufficiente a squalificarlo a vita. Insulto gratuito, atto a promuoverlo ‘compagno ad honorem!’. Iscritto all’Msi all’epoca ero responsabile del settore ‘Combattenti e Reduci’. La mattina del dopo Fiuggi e conseguente estromissione di Pino Rauti (mio compagno alla Scuola Allievi Ufficiali) ho fatto una capatina nella sede di viale Po, informando che non avrei più messo piede in quel covo di traditori. Stracciata la tessera mi sono riappropriato di un quadro simbolico da me dipinto e regalato. Da quel giorno, schifato, sono rimasto alla larga da tutti i partiti. Alla faccia dell’evidenza esiste un personaggio, infaticabile galoppino, pseudoamico, obnubilato, dalla memoria corta che si diletta a raccontar panzane. Narra che sarei stato un finiano accanito. Considerandolo un insulto lo rimando al mittente. (...) Luciano Pedrini (Cremona) ...................................................................................... .