Funivia del Renon: due anni d`affitto “a vuoto” della Provincia

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Funivia del Renon: due anni d`affitto “a vuoto” della Provincia
Al Presidente
del Consiglio provinciale di Bolzano
INTERROGAZIONE
Funivia del Renon: due anni d’affitto “a vuoto” della
Provincia. Danno patrimoniale?
La vicenda della nuova Ferrovia del Renon, del progetto in PPP per la sua realizzazione (ProvinciaSeeste-Leitner), dei problemi di rumore manifestati dall’impianto sono stati oggetto di diverse
interrogazioni del Gruppo Verde. Per promemoria le indichiamo:
• Interrogazione 39/05/09 del 28 aprile 2009 – Funivia del Renon
• Interrogazione 1369/10 del 30 settembre 2010 – Lo sportello mobilità alla funivia del
Renon?
• Interrogazione 1468/10 del 17 novembre 2010 – Funivia del Renon: sportello mobilità con
vibrazioni?
• Interrogazione 1467/10 del 17 novembre 2010 – Funivia del Renon: un buon affare per
chi?
• Interrogazione 1469/10 del 17 novembre 2010 – Sportello mobilità alla Funivia del Renon:
sono contenti utenti e personale?
• Interrogazione 1514/11 del 10 gennaio 2011 – PPP per la Funivia del Renon: il piano
finanziario è stato asseverato?
• Interrogazione 1512/11 del 10 gennaio 2011 – Funivia del Renon: interventi sul rumore a
carico della STA?
• Interrogazione 1652/11 del 10 marzo 2011– Funivia del Renon: è stato deciso chi si farà
carico dei costi anticipati da STA?
Da tali interrogazioni risulta che:
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La nuova funivia è costata 15. 990.000 euro (previsione iniziale) più euro 2.770.000 di
variante successiva. Cioè euro 18.760.000.
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Della spesa totale, una quota di 3,2 milioni di euro è stata coperta dalla Leitner Spa e dalla
Seeste Bau Spa come proprio contributo previsto dal contratto di PPP. Il resto (euro
15.560.000) è stato coperto dalla Provincia.
•
Con questi 3,2 milioni di euro le società costruttrici, oggi riunite nella Ribo Skyline srl, si
sono “conquistate” il diritto di costruire sul terreno di proprietà della STA, e di avere in
proprietà per 40 anni, l’edificio annesso alla stazione a valle. Tale edificio ha un volume di
12.000 metri cubi, suddivisi fra un garage interrato da tre piani con almeno 130 posti auto
e una superficie fuori terra di 2.137 mq, di cui 1030 mq sono uffici locati alla Provincia
Autonoma di Bolzano, 184 mq è un bar/bistro e 923 mq sono un supermercato. La Ribo
affitterà per 40 anni gli spazi per uffici provinciali, bar e commercio, in più gestirà il
parcheggio e di tutto ciò si terrà i ricavi. Alla fine dei 40 anni l’edificio tornerà di proprietà
della Provincia.
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La parte dedicata ad uffici è stata affittata dalla Provincia (assessorato mobilità
dell’assessore Widmann, lo stesso committente della costruzione della funivia) che ci
sposterà il suo “Servizio sportello mobilità” e l’Agenzia mobilità.
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Come canone d’affitto la Provincia paga € 13.200 + Iva al mese, cioè € 950.400 + Iva per il
primo periodo contrattuale (6 anni), tacitamente rinnovabile per altri 6 anni. Se dopo il
secondo periodo la Provincia deciderà di restare, com’è probabile, anche il canone dovrà
essere ri-contrattato. Inoltre annualmente il canone verrà aumentato in seguito agli
aggiornamenti Istat sull’inflazione.
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Visto che la Provincia occuperà gli uffici per i prossimi 40 anni, in attesa di rientrarne in
possesso, anche concedendo che il canone d’affitto resti il medesimo (cosa che non
accadrà), il calcolo è presto fatto: alla fine del periodo – a valori attuali - la Provincia avrà
pagato € 6.336.000 +Iva di affitto alle società Leitner e Seeste Bau, che si sono
“conquistate” questo diritto grazie al loro contributo alla costruzione della funivia di 3,2
milioni di euro, cioè circa la metà
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In più le società costruttrici gestiranno per 40 anni: un garage interrato a pagamento da tre
piani con almeno 130 posti auto (…) un'altra superficie di 1.500 metri quadri destinata al
commercio. Attualmente tale parte ospita il supermercato Euro Spin e un Bar-BistròPanetteria gestito dalla ditta Hackhofer.
Dai calcoli elencati risulta chiaro che, se non è certo che questa esperienza di “PPP” sia stata un
affare per la Provincia, certamente lo è stato per le società Leitner e Seeste. Nei prossimi 40 anni,
esse non solo riceveranno dalla sola parte affittata alla Provincia (almeno) il doppio di quanto
ammonta la loro quota parte nella spesa per la costruzione della funivia, ma a questo
aggiungeranno i profitti ottenibili col garage interrato, col supermercato e il bar. Senza contare che
hanno ricevuto dalla Provincia euro 15.560.000 per la costruzione della nuova funivia.
Fin qui il progetto e le sue condizioni. Ma la nuova Funivia e il resto dell’edificio hanno fatto
parlare di sé anche per una serie di disguidi nella realizzazione. In particolare:
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La nuova funivia doveva entrare in funzione nell’autunno 2008 e invece è stata inaugurata
solo il 23 maggio 2009.
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Da subito viene avvertito un forte rumore che supera i limiti di norma. Il rumore si sente fin
dalle fasi di collaudo e prova dell’impianto. A una nostra interrogazione immediata
l’assessore Widmann risponde il 7 maggio 2009 che “la soluzione è imminente”.
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Il 1 luglio 2010 la Provincia prende in affitto gli uffici. Il canone ammonta a € 13.200 + Iva.
Ma i locali restano vuoti e lo resteranno per altri 11 mesi, nonostante l’affitto scorra, fino al
31 maggio 2011. In tutto, un “affitto a vuoto” di € 145.200 + Iva.
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Il 18 ottobre 2010 a una nostra interrogazione la Provincia risponde che “il trasferimento
avverrà non appena i lavori di arredo saranno avviati e ultimati”. Nessun accenno al
rumore, che è il vero problema che impedisce il trasferimento nei nuovi uffici.
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Nell’autunno 2010 il problema rumore sussiste e preoccupa i dipendenti provinciali
destinati a trasferirsi lì: “Servizio sportello mobilità” (22 addetti circa) e costituenda
“Agenzia per la mobilità” (10 addetti circa). I dipendenti scrivono anche una lettera
all’amministrazione e vengono rassicurati durante una riunione: gli uffici non si
sposteranno finché il problema rumore non verrà risolto. Competente per il collaudo che
dovrà dare l’abitabilità è l’Agenzia per l’Ambiente.
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Il problema rumore è così grosso che l’Ufficio Aria e Rumore della Provincia emette
un’ordinanza che rende obbligatorio intervenire. A intervenire è STA in due riprese: nel
novembre 2009 e nel novembre 2010. A fare i lavori è la STA con una spesa per il solo
intervento del 2010 di € 570.000. La cosa è per lo meno strana: quando un impianto
consegnato presenta difetti, di solito riparazioni e spese sono a carico del costruttore, il
quale deve anche pagare gli eventuali danni per i disservizi provocati dall’impianto
difettoso. A nostra domanda, la Provincia l’8 febbraio 2011 risponde: “Il carico dei costi
verrà definito in sede di collaudo tecnico-amministrativo finale”.
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Il 15 marzo 2011, a un’altra nostra interrogazione, la Provincia risponde che “il citato
collaudo non è ancora avvenuto poiché mancano ancora le misurazioni definitive delle
emissioni di rumore presso la stazione a valle”.
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Il 1° giugno 2011 si interrompe il contratto di affitto della Provincia, che riprende a partire
dal 1° marzo 2012, il canone è invariato: € 13.200 + Iva.
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Oggi: i locali restano vuoti e gli uffici che vi si devono trasferire restano ancora nella vecchia
sede. Da notizie da noi raccolte risulta che il personale era stato avvertito in merito a un
trasferimento “nell’autunno 2012”, che però non è avvenuto. Ora si parla del “marzo
2013”. Intanto pare che sia stata individuata la ditta incaricata degli arredi, mentre la ditta
a cui erano stati assegnati i lavori di realizzazione delle tramezze (i locali sono tutti open
space) pare sia fallita.
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Fino ad oggi la Provincia ha affittato gli uffici per 19 mesi (1 luglio 2010 – 31 maggio 2011 e
1° marzo 2012 fino ad oggi) pagando un affitto di € 250.800 + Iva, per una spesa totale di
oltre € 300.000. Se davvero il trasferimento avvenisse a marzo 2013, la spesa “a uffici
vuoti” salirebbe a € 316.800 + Iva, cioè circa € 400.000. Senza mai utilizzare gli uffici.
Tutto ciò rappresenta un vero scandalo in tempi di risparmio e tagli generalizzati a scuole,
ospedali, servizi e assistenza. Vengono infatti regalati centinaia di migliaia di euro pubblici a una
società costruttrice privata, senza neppure utilizzare il bene preso in affitto perché inagibile a
causa di difetti dell’impianto (rumore). Di solito chi consegna un impianto con difetti paga
penali, qui invece viene premiato. Un bell’esempio di “partenariato pubblico-privato”!
Resta poi da chiarire ancora chi paghi per gli interventi di risanamento, quando la Provincia
davvero trasferirà gli uffici, se chiederà i danni, se chiederà indietro gli affitti pagati “a vuoto”. Se
non farà tutto questo, la Provincia avrà fatto un bel regalo al privato con i soldi di tutti noi
contribuenti.
Il ritardo del trasferimento degli uffici della mobilità può aver comportato un ulteriore danno alla
Provincia, che vorremmo accertare. Infatti, una volta trasferiti alla funivia gli uffici mobilità, si
renderanno disponibili ampi spazi nel palazzo provinciale 3A (piazza Magnago) e lì si trasferirà il
dipartimento all’innovazione, informatica, lavoro, cooperative, finanze e bilancio, in sostanza
l’assessorato dell’assessore Bizzo, situato attualmente in piazza Università nr. 3 a Bolzano. Va
appurato se qui il dipartimento dell’assessore Bizzo paghi l’affitto, perché se così fosse il suo
mancato trasferimento nel palazzo provinciale 3A comporterebbe un ulteriore danno alle casse
della Provincia, pari all’affitto pagato nei mesi del mancato trasferimento.
Tutto ciò considerato,
si chiede:
1. L’Appa ha verificato le emissioni di rumore dell’impianto della funivia del Renon? Se sì,
quando e con quali risultati? I valori sono nella norma e consentono l’uso dell’edificio
dedicato ad uffici?
2. E’ avvenuto il collaudo tecnico-amministrativo finale? Con quali risultati?
3. Da quando il problema del rumore è considerato risolto?
4. Quali sono stati nel complesso gli interventi di sistemazione della funivia per l’eliminazione
(se eliminazione c’è stata) del problema rumore, quando sono stati fatti, chi ha fatto i
lavori e con quale spesa?
5. In particolare, qual è la spesa sopportata dalla STA per l’eliminazione del problema
rumore?
6. La spesa sopportata dalla STA sarà richiesta indietro alle ditte Leitner e/o Seeste?
7. La Provincia chiederà i danni alle ditte costruttrici per le disfunzioni subite a causa di un
impianto consegnato in stato difettoso? Se sì, a quanto ammonterà la richiesta di danni?
8. La Provincia chiederà la restituzione dell’ammontare degli affitti pagati nel periodo in cui gli
uffici non sono stati utilizzati a causa del problema rumore? Se sì, come è stato quantificato
tale periodo? Certamente è il caso degli 11 mesi dal 1 luglio 2010 al 31 maggio 2011, ma
anche i mesi del 2012 e del 2013 (se il trasloco avverrà in quall’anno) rimasti con uffici
vuoti sono dovuti al rumore?
9. Quando avverrà il trasferimento degli uffici della mobilità nella nuova sede?
10. Il trasferimento alla funivia degli uffici mobilità era legato alla necessità di rendere
disponibili gli spazi nel palazzo provinciale 3A (piazza Magnago) dove doveva trasferirsi il
dipartimento all’innovazione, informatica, lavoro, cooperative, finanze e bilancio, situato
attualmente in piazza Università nr. 3 a Bolzano. Domanda: nella sede di Piazza Università il
dipartimento all’innovazione ecc… paga un affitto? Se sì, quanto ammonta tale affitto al
mese? E qual è la spesa in affitto sopportata dalla Provincia per i mesi in cui il dipartimento
non si è potuto trasferire al palazzo 3A ancora occupato dalla mobilità, visto che gli uffici
della funivia del Renon erano inagibili?
11. Non ritiene la Provincia – soprattutto nel caso che la Provincia stessa non chieda alla ditta
costruttrice la copertura dei costi di sistemazione, i danni subiti dal servizio e gli affitti
pagati “a vuoto” - che in tutta questa vicenda l’ente pubblico abbia subito un danno
patrimoniale che potrebbe interessare la magistratura contabile? Come intende la
Provincia garantire la legittimità della propria posizione?
Consiglieri provinciali
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss
Bolzano, 2 novembre 2012