souls in apocalypse - Apulian Destruction

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SOULS IN APOCALYPSE
genere: melodic death metal
Administrator, Sunday 26 May 2013 - 19:24:00
I Souls in Apocalypse aprono ufficialmente i cancelli il 2 agosto 2003.
Murnau (Lemmy) e GodofHellfire si incontrarono per caso sul treno
Pisa/Firenze/Foggia al ritorno dalla tre giorni Wackeniana. I due, vista
l'eccitazione per le nuove scoperte tecnologiche e del comun denominatore
rappresentato dalla scena death svedese, decisero di mettere in piedi le
fondamenta di quello che sarebbe stato il primo vero ed unico progetto
death melodico che avesse mai trovato patria a Foggia. I due, vista la
mancanza di materiale umano per mettere in piedi una vera e propria band,
decisero di rimboccarsi le maniche e di iniziare da subito la composizione di
materiale inedito. Nonostante gli scarsi mezzi a disposizione, i brani già
cominciarono a presentare una struttura, sia tecnica che melodica
estremamente particolare ed innovativa. Tutto il processo di composizione,
limatura, registrazione e mixaggio ebbe luogo presso gli studi della
"Terminal Sound", siti nella cameretta di Godofhellfire. La mole di materiale
crebbe sempre di più, visto il flusso creativo che in quell'estate del 2003
non accennava a cessare. Questa situazione portò i due membri fondatori
dei S.I.A ad azzardare l'uscita di un primo demo sul cui titolo si è lungo
dibattuto. Dopo molta ricerca e molto lavoro la prima release del duo uscì
dagli studi della Terminal Sound con il titolo di Rust of Morality. Il risultato,
almeno dal punto della resa sonora non soddisfò i due, tanto più che
l'unica testata metal ad avere l'onore di recensire la demo fu la locale
Raw&Wild webzine. Si giunse così alla fatidica estate del 2004.
I tempi sembrarono maturi per mettere in piedi una formazione stabile che
avrebbe dato sicuramente forma e colore al sound dei S.I.A.
Inizialmente, nella prima incarnazione dei S.I.A come band ufficiale,
troviamo i Baldassarro's bros., rispettivamente Emiliano alla chitarra e
Lorenzo (ex Thrash Flames) al basso,
Rocco "Blacksoul" Pelullo alle tastiere e, ovviamente Murnau e Godofhellfire,
rispettivamente, chitarra e voce. Come sempre la ricerca più ardua fu quella
del batterista...
I S.I.A, nonostante tutto, poterono contare su una vasta gamma di batteristi:
primo fra tutti "Mr. Prugna" (per i profani la drum machine del Fruity Loops,
forse l'unico vero batterista fedele al duo), seguito a ruota dal non meno
virtuale Paolo "56k" Damato, presentatosi all'unica prova presso la tenuta
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Carella (visto che la band non era ancora, intelligentemente, provvista di
box), senza neanche un pezzo pronto. Tolto questo, la prima-seconda vera
prova ebbe luogo presso la masseria Dattoli, dove dietro le pelli sedette
Matteo Dattoli, all'epoca batterista dei thrashers Exhumation. La situazione
si presentò apperentemente stabile, se non fosse che nelle ventiquattro ore
a seguire l'abbandono del chitarrista Emiliano segnò la nascita di un nuovo
problema che insieme alla dipartita di Blacksoul creò la necessità di
rimpiazzare le parti mancanti.
La falla procurata da queste defezioni fu subitaneamente tappata dal
provvidenziale nonchè adeguato arrivo del avvocato/chitarrista Pompeo
Prisco.
Riassettata momentaneamente la situazione, le prove continuarono, fra
trattori, motom' e allegre scampagnate domenicali.
Ma i bei tempi non erano destinati a durare: infatti l'attitudine del batterista
non collimava con quella della band, che, pensò bene di migrare alla
ricerca di un batterista più propenso al genere.
La persona che più di tutte mostrò interesse, attitudine e capacità sia
tecniche che compositive fu Oreste Padalino, in forza negli hard rockers
Layher, che, nonostante i numerosi impegni con la sua band, riuscì ad
assicurare ai S.I.A una certa continuità nelle prove. Sulle ali dell'entusiasmo
per la ritrovata "stabilità", l'allora quintetto decise di accasarsi presso i box
siti in via Napoli da Rinaldo Mastropasqua ove, per ammortizzare i costi,
decise di coaffittare con i Gallery of Lore e i progsters Fiori di Bach.
Tra una prova ed una lite con la vicina (che era anche un pezzo di fica)
comparve per caso un'inquitante figura, eccentrica e pressocchè indefinibile
che andò ad occupare l'ultimo posto vacante dietro le tastiere...Michele
"Morgan" Germoglio...
Utilizzando il periodo estivo e i primi freddi autunnali per mettere su un
repertorio tra cover ed inediti la band, migrando da via Napoli a via Ascoli, fu
pronta a calcare i talloni su di un palco. L'occasione, colta al balzo da
Godofhellfire per organizzare la prima kermesse postnatalizia presso il
circolo culturale "Bellamì", prese il nome di "Scream Bloody Xmas" e vide
protagonisti gli heavy metallers sanseveresi Aeresis, la tribute band dei
Pantera, i Damage Ritual ed infine i Souls in Apocalypse, i quali si esibirono
privi dello storico bassista, sostituito per l'occasione dal batterista dei Gallery
of Lore, Chris Nimo, che vantava trascorsi bassistici con il gruppo dark dei
Killjoy. I riscontri furono molto positivi, nonostante i molteplici problemi in
seno alla band. Da qui in poi il Caos regnò sovrano...
A causa dell'irreperibilità del comparto ritmico, le prove divennero sempre
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più sporadiche a favore di una sempre crescente creatività, che portò i
S.I.A a comporre circa una decina di brani.
La preparazione della nuova demo slittò del tutto, insieme al tentativo di
partecipare a Spazio Giovani.
L'ultima possibilità di riscatto arrivò per caso nel maggio del 2005 quando,
fortuna volle, che i celebberrimi death metallers The Famili (ex Sadist)
furono contattati da Baron Frankenheimer, bassista dei Damage Ritual e dei
Gallery of Lore, in occasione del Raw&Wild festival. Per la serata fu
contattato l'ennesimo turnista al basso, rispondente al nome di Marco di
Gregorio, fisso nei Feedback.
Nonostante qualche problema tecnico la serata andò per la meglio tra
scenografie deliranti, sedie a rotelle (Raoul, singer dei Damage Ritual
condusse Godofhellfire al palco su di una sedia a rotelle, imbragagliato e
coperto da un telo bianco che si rivelò nascondere l'ennismo parto del
male).
Fine della serata. A detta di tutti i canto del cigno per i S.I.A. A detta nostra...
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE...
I due non si arresero e sparando le ultime cartucce decisero, dopo
l'ennesimo trasferimento di box di testare vari personaggi quali il chitarrista
Marco Beneduce e il batterista Alex "Necrotorture" Manco. Ma la situazione
restò invariata.
Il progetto ancora oggi è rimasto in sospeso ma la voglia di continuare c'è.
Murnau e Godofhellfire continuano a collaborare fianco a fianco negli
Industrial metallers Caos Dementia e, con molta probabilità, coinvolgeranno
il deus ex machina della band, Andrea Pontone, come fonico, per la
registrazione della prima demo dei S.I.A le cui sessioni dovrebbero iniziare
quest'estate.
Attualmente la band è sciolta.
(Biografia redatta da Grawl Malcom & Co.)
DISCOGRAFIA
Rust of morality (demo - autoprod., 2003)
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