1 IL TURISMO IN ITALIA NEL 2004 In Italia nel
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1 IL TURISMO IN ITALIA NEL 2004 In Italia nel
Unioncamere IL TURISMO IN ITALIA NEL 2004 In Italia nel 2004 l’andamento altalenante del turismo ha rafforzato le preoccupazioni degli operatori: nel complesso, gli operatori delle località turistiche leader, da febbraio a Pasqua e da settembre alla fine dell’anno dichiarano quote di occupazione più elevate rispetto al 2003, ma è il periodo tra aprile ed agosto quello che maggiormente ha deluso le loro aspettative. Andamento stagionale dell'occupazione turistica nelle strutture ricettive (confronto 2003-2004) 80,0 79,2 75,7 75,5 70,0 62,1 60,0 65,2 62,0 60,2 58,1 55,9 50,0 50,1 63,0 62,1 60,9 51,1 47,4 50,4 53,0 50,8 42,0 41,0 40,0 52,0 52,0 47,5 47,4 42,9 43,5 41,7 38,1 30,0 31,6 29,2 20,5 20,0 20,5 10,0 media Italia 2004 media Italia 2003 ni ) ta zi o e ge nn ai o (p re no N at al em br e di c br e no ve m ot to br e br e te m o se t ag os t lio lu g gi ug no ag gi o m e ap ril qu a Pa s ar zo m fe bb ra io ai o ge nn fe st e na t al iz ie 0,0 Fonte: “Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche leader e sui segmenti di prodotto”Isnart-Unioncamere, 2004 Questa poca stabilità del settore è il risultato sia di un mutamento nei comportamenti turistici da parte del mercato interno che dalle difficoltà comuni a tutti i paesi turistici europei di mantenere posizione sui mercati internazionali. IL MERCATO ITALIANO Nel 2004 gli italiani, investiti da un accresciuto costo della vita, non rinunciano alla vacanza. Vacanze brevi all'Estero Vacanze lunghe all'Estero Vacanze brevi in Italia Vacanze lunghe in Italia TOTALE VACANZE Totale atti di vacanza 2004 3.006.000 11.405.000 24.179.000 27.871.000 66.461.000 VAR. % 2004 / 2003 +15,3 +13,5 +10,2 -1,3 +5,8 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 Cambiano però i comportamenti: - prevalgono le vacanze brevi su quelle lunghe; - si cerca l’occasione promozionale per la vacanza anche all’estero (last minute ecc.) spesso preferendola alle destinazioni italiane; - ne risente la durata media delle vacanze che diminuisce di circa un giorno. 1 Unioncamere Tutto il 2004 si caratterizza per quote di vacanze in destinazioni estere crescenti rispetto al 2003. La competitività delle destinazioni internazionali, unita al fascino dell’esotico, sembra dunque quest’anno vincere sulle nostre mete di vacanza confermando il mercato italiano come consapevole e sempre più esigente. Totale vacanzieri Italia (%) Estero (%) VACANZIERI 2004 VACANZIERI 2003 Gennaio-Maggio Giugno-Dicembre Gennaio-Maggio Giugno-Dicembre 18.095.000 29.268.000 17.046.000 29.496.000 74,7 75,7 77,0 78,2 25,3 24,3 23,0 21,8 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 Sono le famiglie italiane con bambini a dover contrarre i consumi per vacanza, scegliendo modalità di alloggio al risparmio, come l’appartamento o la casa in affitto, il campeggio o le stanze in affitto, e di questo cambiamento ne ha risentito il sistema alberghiero questa estate. Rispetto al 2003 questi consumi indicano investimenti crescenti nelle cosiddette seconde e terze vacanze (+22%) ma una frenata nella spesa per la vacanza principale (-4%). I consumi totali, quindi, risultano così in crescita solo per il +4,7%. Occorre però considerare che il carovita ha investito anche i prezzi turistici e che, pertanto, la crescita dei consumi sembra piuttosto legata al tasso inflativo reale, che non ad investimenti maggiori nelle vacanze. 2004 - gennaio/maggio 2004 - giugno/dicembre Totale 2004 Var. % 2004/2003 Spesa per la vacanza principale Spesa per le altre vacanze Spesa TOTALE vacanze 7.972.191.000 20.552.539.000 28.524.730.000 -4,0 6.689.270.000 11.514.822.000 18.204.092.000 +22,0 14.661.462.000 32.067.361.000 46.728.823.000 +4,7 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 L’imprenditoria dell’offerta turistica composta in Italia specialmente da alberghi di piccole e medie dimensioni ha sofferto la competizione di sistemi ospitali esteri la cui offerta più varia e consolidata ha saputo attrarre maggiormente i flussi italiani attirati dal vantaggio economico. Una componente che conferma anche la maggiore predisposizione degli italiani a recarsi all’estero è la crescita dell’utilizzo dei canali di intermediazione (+2,2% rispetto al 2003), con un sempre più frequente ricorso alle agenzie di viaggio (25,4% delle vacanze) che garantiscono la percezione di una vacanza sicura anche nei costi, senza sorprese dell’ultimo momento. D’altro canto, però, la necessità del risparmio per le famiglie italiane, porta ad una crescente confidenza con i sistemi di teleprenotazione via Internet (6,1% delle vacanze, +1,9% rispetto al 2003) che garantisce anche il vantaggio di poter comprare il last minute al prezzo migliore. Rispetto al 2003 quindi i vacanzieri italiani hanno preferito fare più vacanze mordi e fuggi che una sola e lunga, con la percezione di incidere meno sul reddito familiare, che però ha risentito comunque del generale aumento dei prezzi conducendo ad un aumento dei consumi finali. …E QUELLO STRANIERO Sui mercati stranieri, senz’altro l’Italia sta scontando la competizione sempre più serrata con le mete turistiche tradizionali e nuove, anche se, rispetto al 2003, continua a riguadagnare terreno. Si sottolinea, infatti, il parziale recupero dei principali mercati anglofoni, che mostrano un andamento simile: 2 Unioncamere - gli Usa, rispetto ai quali meno imprese del 2003 dichiarano un andamento negativo dei flussi1, anche se contemporaneamente si contrae la percentuale di operatori che segnalano l’andamento positivo; - il Regno Unito che, rispetto allo scorso anno, vede ridursi di quasi la metà (dal 4,2% al 2,2%) la percentuale di operatori che dichiara un andamento positivo, ma si dimezza anche quella di chi dichiara il contrario (dal 2% all’1%). Contemporaneamente, si rileva l’accentuarsi del calo dei paesi di lingua tedesca: - rispetto alla Germania sale dal 4,8% del 2003 al 6,2% la quota di operatori che ne rileva il calo, mentre scende dal 3% allo 0,6% appena, la percentuale che segnala un incremento; - in Austria mentre nel 2003 appena lo 0,2% delle imprese dichiarava andamenti in diminuzione, nell’inverno 2004 questa percentuale sale al 2,8%. Per quanto riguarda il turismo organizzato, nel 2004, come nel 2003, l’Italia resta in vetta alle destinazioni più richieste dalla domanda turistica che si rivolge ai Tour Operators europei (2).Con il 96,3% delle richieste, infatti, non soltanto l’Italia si conferma la prima preferenza, ma lascia indietro i due storici competitori Spagna (39,7%) e Francia (39,4%) che perdono infatti quote (scendendo rispettivamente dal 48% e 44% del 2003). Nel 2004 l’Italia raggiunge il 39% del totale dei viaggi venduti dagli operatori europei, una quota crescente rispetto al 35% del 2003. Gli ottimi livelli di penetrazione sul fatturato dei T.O. europei, crescenti rispetto al 2003, non si sono tradotti in un aumento reale di fatturato, a causa di un minore giro d’affari complessivo del turismo intermediato in Europa, legato anche alla tendenza a fare soggiorni sempre più brevi. LE PREVISIONI PER IL 2005 I FLUSSI EUROPEI DEL TURISMO ORGANIZZATO Le previsioni per il 2005 indicano un miglioramento nei flussi per tutti i Paesi ad eccezione della Svizzera dove il 23,8% prevede un calo delle partenze per l’Italia. Nel complesso, infatti, il 33,1% degli operatori europei prevede un aumento della domanda, il 54,7% indica una stabilità e solo il 12,2% dichiara che i flussi verso le nostre destinazioni diminuiranno. Le aspettative migliori si rilevano in Spagna, Austria e Regno Unito. Andamento previsto per la domanda di turismo verso l’Italia nel 2005 NAZIONALITA' T.O. % Aumento Stabilità Diminuzione Totale Austria 42,9 14,3 100,0 42,9 Belgio e Olanda 38,5 46,2 15,4 100,0 Russia e Est Europa 31,0 62,1 6,9 100,0 Paesi Scandinavi 35,0 52,5 12,5 100,0 Francia 30,3 54,5 15,2 100,0 Germania 29,6 53,1 17,3 100,0 Regno Unito 65,7 0,0 100,0 34,3 Spagna 33,3 0,0 100,0 66,7 Svizzera 19,0 57,1 100,0 23,8 TOTALE EUROPA 54,7 12,2 100,0 33,1 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo – Indagine sul turismo organizzato europeo, Isnart – Unioncamere, giugno 2004 1 Nell’inverno 2003 erano pari al 5,6%. 2 ) L’indagine si riferisce ad un campione rappresentativo di 320 tour operators europei che trattano l’Italia. 3 Unioncamere IL MERCATO TEDESCO Degli 8,6 milioni di tedeschi che hanno visitato l’Italia nel 2004 (12,2% della popolazione) il 39,8% ci tornerà anche nel 2005 a cui si aggiungerà anche un 10,6% di nuovi turisti che lo scorso anno non avevano soggiornato in Italia. Il 14,1% della popolazione tedesca, in totale, ha programmato una vacanza in Italia per il 2005, per un totale di circa 10,1 milioni di turisti. Diminuisce la quota di turisti fedeli che tornano ogni anno (46,5% nel 2004) ma cresce quella di nuovi vacanzieri (8,1% nel 2004). Si conferma anche per il 2005 la crescita dell’appeal delle mete turistiche italiane del mezzogiorno e delle isole, che per i vacanzieri tedeschi saranno la prima destinazione italiana (24,4%). Solo dopo, la montagna del nord est (17%) seguita dalle grandi città d’arte che dopo il calo del 2003 e del 2004 risalgono alle quote del 2002 recuperando il 15,9% delle vacanze tedesche. 2002 Nord ovest (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria) 2003 2004 previsioni 2005 6,3 4,3 5,7 4,9 LAGHI del nord (Lombardia, Veneto) 10,7 14,2 10,6 4,9 Nord est MARE (Veneto, Emilia Romagna) 11,5 5,9 8,2 5,7 Nord est MONTAGNA (Veneto, Friuli V.G., Trentino A.A., Dolomiti) 20,6 21,7 23,3 17,0 7,9 9,1 8,2 5,7 Città d’ARTE (es. Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo) 15,8 13,4 12,7 15,9 Centro MARE (Toscana, Marche, Lazio) 11,9 11,1 10,6 10,2 Sud e isole 10,3 11,5 13,1 24,4 altro 4,7 8,3 6,9 9,2 n.r. 0,4 0,4 0,8 2,1 100,0 100,0 100,0 100,0 Centro nord TERME (Emilia Romagna, Toscana) Totale Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo – Isnart / Unioncamere, febbraio 2005 IL MERCATO ITALIANO Sono 11 milioni gli italiani che hanno dichiarato una sicura intenzione di vacanza per l’inverno 2005, pari al 22,2% della popolazione. A questi si aggiungono 6,5 milioni che dichiarano una probabile vacanza (13,2%). Considerati nel complesso, il 35,4% della popolazione dovrebbe andare in vacanza questo inverno. Considerando che nel 2004 il consuntivo dei vacanzieri tra gennaio e aprile vede una quota del 25,6% di popolazione italiana andata realmente in vacanza, si prevede dunque un inverno all’insegna di una conferma dell’andamento del 2004. Dei 17,5 milioni di italiani che intendono andare in vacanza in questa stagione invernale, il 55,6% dichiara che resterà in Italia mentre il 32,9% andrà all’estero (gli indecisi sono l’11,5%). All’estero il 62,1% delle vacanze si consumerà in Europa, il 16% in destinazioni americane, il 10,7% in Africa, il 7,4% in Oceania e solo il 3,8% in Asia. Anche in inverno le future vacanze degli italiani hanno come destinazione la Spagna (13,3%) e la Francia (12,5%) la prima più legata alla vacanza culturale del periodo di Pasqua, la seconda anche alle vacanze in montagna del turismo bianco. Seguono le mete britanniche, austriache e tedesche ma anche le più esotiche destinazioni di Cuba e del Mar Rosso. In Italia i vacanzieri nostrani si recheranno nelle destinazioni sciistiche e montane del Trentino Alto Adige e della Lombardia, ma anche nelle città d’arte toscane, del Lazio, della Sicilia e del Veneto. 4 Unioncamere INTENZIONI DI VACANZA PER L'INVERNO 2005 (gennaio - aprile 2005) % sulla popolazione italiana Si'/Quasi sicuramente si 22,2 Sicuramente No/Quasi sicuramente no 48,3 Non so ancora, probabilmente si 13,2 Non so ancora ma probabilmente no 16,4 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 LA DESTINAZIONE DELLA VACANZA INVERNALE totale turisti (sicuramente si'/ probabilmente si') Non ho ancora deciso dove trascorrerò le vacanze 11,5 In Italia 55,6 All'estero 32,9 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 5 Unioncamere LE DESTINAZIONI ESTERE DELLA VACANZA INVERNALE (% sul totale degli intenzionati sicuramente si'/probabilmente si' - ESTERO) Spagna 13,3 Francia + Corsica 12,5 All' estero ma non so ancora dove 7,2 Gran Bretagna 7,1 Austria 5,8 Germania 4,8 Cuba 4,7 Egitto Mar Rosso 4,1 Olanda 3,5 Altre Nazioni Africane 3,3 Stati Uniti + Isole Hawai+Alaska 3,2 Santo Domingo 2,4 Altri Paesi Europa orientale 2,1 Svizzera 2,1 Repubblica Ceca 2,0 Belgio 1,8 Portogallo 1,7 Ungheria 1,5 Messico 1,4 Altre Isole Caraibiche 1,2 Egitto Altre localita' 1,2 Brasile 1,1 Tunisia 1,0 Altri Paesi del Centro/Sud America 1,0 Grecia 0,9 Altro Oriente/Estremo Oriente 0,8 Marocco 0,8 Argentina 0,7 Medio Oriente 0,7 Lussemburgo 0,6 Indonesia, India, Malesia, Nepal, , Sri Lanka 0,6 Croazia 0,6 Canada 0,6 Kenia 0,5 Finlandia 0,4 Thailandia 0,4 Svezia 0,4 Scozia (Glasgow, Edinburgo,) 0,4 Russia 0,4 Slovenia 0,4 Islanda 0,3 Nuova Zelanda 0,2 Turchia 0,2 Danimarca 0,2 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 6 14,0 Unioncamere LE DESTINAZIONI ITALIANE DELLA VACANZA INVERNALE (% sul totale degli intenzionati sicuramente si'/probabilmente si' - ITALIA) 11,6 Trentino AA 10,4 Lombardia 9,8 Toscana 9,3 Lazio 7,7 Sicilia 6,9 Veneto 6,6 Piemonte 6,5 Emilia Romagna 5,9 Campania 4,6 Abruzzo 4,4 Liguria 2,9 Umbria 2,8 Sardegna Valle d'Aosta 2,5 Puglia 2,5 2,4 Calabria 1,3 Marche 1,3 Friuli 0,5 Molise Basilicata 0,1 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 7 12,0