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L’ECO DI BERGAMO Under 14 libri e altro per l’estate dei bambini LUNEDÌ 27 AGOSTO 2007 IN PRIMO PIANO E. URBERUAGA I. MARI J. DONALDSON A. SCHEFFIER R. DENTI M. SKELTON Cocco e la luna L’albero Il gigante più elegante Orchi balli incantesimi Il libro del drago BABALIBRI EMME EDIZIONI PIEMME MONDADORI BOHEM CINA ROSA Nuove love story tra post-punk e vita quotidiana I romanzi rosa sono un genere che non passa mai di moda. Letture d’evasione, ma non troppo, o almeno non soltanto: rappresentano infatti da un lato (in chiave, se vogliamo, educativa) una sorta di alfabetizzazione dei sentimenti. E dall’altra (in chiave più "sociologica") possono essere un segnale di come si intendano ai giorni nostri le relazioni. Tra le serie per le giovanissime si distingue per contenuti e forma «Ragazze come te» delle Edizioni Sonda, che ha inaugurato da poco un filone simmetrico dedicato ai ragazzi («Vietato alle ragazze»). La scrittura è di buon livello, e così l’introspezione psicologica. Accanto al classico intreccio rosa (lei si crede bruttina, pensa che nessuno l’amerà mai, ma con un po’ di coraggio e di fiducia in se stessa si trasforma in ragazza cool e conquista il più carino della scuola) ci sono sempre altri temi vicini all’esperienza delle adolescenti: dalle relazioni interculturali alla vita di periferia, dalle famiglie ricomposte all’amicizia. Freschi e leggeri come le P. BACCALARIO bibite con le bollicine i titoli E. PEDUZZI Piemme: da 10 cose da fare Pesci volanti prima di compiere sedici anni a Gita di classe con bacio e FANUCCI PAGINE 176 M’ama, non m’ama. Sulla EURO 11 stessa linea anche l’ormai storica collana «Le ragazzine» di Mondadori, che ha venduto tre milioni di copie in dieci anni e ha il pregio di aver affrontato, senza appesantirli, tutti i temi scottanti legati alla crescita. Meno indovinata la più recente collana "I-Pink" dedicata alle più grandi (15-16 anni). Bella la grafica delle copertine, ma in titoli come "7 ragazzi per me", "La classifica delle divine", "Ex…A chi?" o "Diario di un amore disperato" non c’è davvero molto da salvare. Gli stereotipi abbondano: non possono non trovare posto nei libri la passione delle ragazze per gli abiti firmati e la fissa per l’aspetto fisico. In questo senso i romanzi rosa sono specchio di ciò che la società è diventata. Precarietà compresa: anche nei romanzi per giovanissime le storie finiscono presto, e gli uomini sono "difficili", a volte indecisi e mammoni. Tutte comunque (fortunatamente) continuano a sognare l’amore che dura per tutta la vita. Non mancano, in ogni caso i titoli un po’ fuori dal coro, soprattutto per la fascia 14-18. Nella collana teens di Fanucci ci sono Solo in città di Olivia Crosio (pp. 176, 11 euro), una storia divertente e romantica. Protagonista Giulio, un ragazzo costretto a passare l’estate tra ripetizioni, libri e un lavoro come garzone di drogheria per recuperare due debiti a scuola. E ancora Pesci volanti di Pierdomenico Baccalario ed Elena Peduzzi (Fanucci, pp. 176, euro 11). Una storia a due voci, in cui un’estate al mare diventa una palestra dei sentimenti per Greta, alle prese con le amiche e con un ragazzo che però si rivela diverso da come Greta sperava. Greta scrive tutto nelle pagine del suo diario, ma alla fine strappa l’ultima pagina e lo getta via. Lo trova tempo dopo uno scrittore in cerca d’ispirazione, che si mette sulle sue tracce. Delicato, intrigante e riflessivo. Graffiante e anticonformista Danielle Wood, che nel suo Le dodici perle di saggezza di Rosie Little (Alet, 229 pp., 13 euro, la traduzione italiana è firmata da Beatrice Masini) racconta le tappe della crescita di una ragazza. Nella sua vita ci sono eventi "forti" e a volte anche sbagliati, tra la difficoltà di comunicare e di vivere le situazioni fino in fondo e il desiderio di costruire una vita perfetta. Rosie è forte e indipendente e offre alle lettrici (con irresistibile humor) i suoi consigli per ritrovare la fiducia nella funzione originaria delle fiabe, che è quella di essere DANIELLE WOOD furbi e coraggiosi. Un romanLe 12 perle di saggezza zo di formazione per ragazze di Rosie Little pronte a ficcarsi nei guai appena escono dal nido e per ALET giovani donne avide di futuPAGINE 229 ro. È poetico, originale e viEURO 13 sionario il volume di "favole moderne" e storie d’amore (un po’ punkettare) dell’autrice americana Francesca Lia Block: Angeli pericolosi (Elliot, 444 pp., 16,50 euro). Weetzie Bat è una ragazzina con i capelli colorati, un giubbotto nero da motociclista, vive a Los Angeles e cerca l’amore perfetto. Non nella città che conosciamo, almeno non esattamente, ma in una landa fatata dove tutto è possibile, dove si sposano luci e ombre, oscurità e splendore. Un giorno Weetzie parte con i suoi amici e si trova a confrontarsi con tentazioni e pericoli terreni e ultraterreni, fate e tossici e spacciatori e vampiri e rock star, dolore e tenerezza, zucchero filato e rasoi. Il libro di Francesca Lia Block è scritto in un modo che qualcuno dei critici definisce realismo magico ed è calzante il paragone del Publishers Weekly con «una Isabel Allende post punk, una JK Rowling più adulta e scafata, cresciuta alla corte dei Sex Pistols e magari dei Green Day invece che sotto l’ala protettrice di Tolkien». Negli Usa la saga di Weetzie Bat ha venduto più di un milione di copie. La scrittrice è molto popolare tra gli adolescenti (anche gli italiani hanno già aperto blog e siti dedicato a lei). Ha dato impulso a un nuovo gergo, ed è addirittura al centro di tesi universitarie. Figlia di un poeta e di una pittrice, Francesca Lia vive e lavora a Los Angeles. Tra le autrici nostrane riscuote un particolare succesCercasi amore disperatamente, Newso Federica Bosco (C ton & Compton, 247 pp., 9,90 euro). Se la protagonista è una ragazza che sembra un po’ una Bridget Jones italiana, la scrittura unisce un’apprezzabile indagine interiore a una lettura insolita della quotidianità e della routine, incastonati in una trama ben costruita. Pagina a cura di SUSANNA PESENTI e SABRINA PENTERIANI 21 Gli ideogrammi sono un gioco lungo mille anni CATHERINE LOUIS Il viaggio di Liù L’IPPOCAMPO PAGINE 40 EURO 9,90 Visto come si mettono le cose, sarà meglio che i nostri figli comincino a imparare l’alfabeto cinese. Le ambigue performance economiche e lo stato pietoso dei diritti umani del colosso asiatico hanno messo in ombra che la Cina è un gigante anche dal punto di vista della cultura. Si avverte nell’aria un desiderio di maggior conoscenza, un cauto avvicinarsi a una realtà antropologica che appare (o è) molto diversa. Un po’ attratti e un po’ respinti, gli italiani comuni hanno intrapreso la lunga marcia di avvicinamento ai tesori di una cultura millenaria che si intravede dietro le pile di mercanzia di scarto e di giocattoli pericolosi che ci hanno rovesciato addosso. L’avanguardia degli innamorati della Cina però da anni lavora all’addomesticamento. La svizzera Catherine Louis, scrittriice e illustratrice di enorme talento, ha pubblicato due libri di squisita fattura, editi in Italia per merito della casa editrice Ippocampo. Louis ha inventato un personaggio, la bambina Liù che vive semplici avventure che sono l’occasione per segnalare alcune parole e mostrare come si scrivono in cinese passando dal disegno alla stilizzazione fino all’ideogramma moderno. «Grafica di formazione - dice di sè l’autrice da sempre mi interesso ai segni e ai simboli. Un’a- mica cinese, che insegna a Pechino la storia degli ideogrammi, mi ha iniziato ai caratteri cinesi. Sono stata subito colpita dall’interesse e dalla facilità con cui le mie figlie, che allora avevano sei e nove anni, memorizzavano quei segni. Partendo dal carattere antico, che riconosce perché simile all’oggetto descritto, il bambino crea spontaneamente il legame con il segno moderno. Da un carattere cinese la realtà prende forma, libe- ra da qualsiasi costrizione ortografica e grammaticale. Credo sia proprio questo aspetto istantaneo, molto visuale, ad attirare tanto i bambini». I titoli di Catherine Louis per avvicinarsi al cinese sono Il mio abbecedario cinese (pp. 40, euro 9,90) e II viaggio di Liù (pp.40, euro 9,90) che contiene anche un poster che si trasforma in un gioco con gli ideogrammi. La qualità delle immagini è eccezionale: Cathe- rine Louis adotta una tecnica mista che abbina le incisioni su linoleum alla carta dipinta con effetti non solo suggestivi, ma particolarmente intonati allo spirito lieve e saggio delle storie. Per esempio, nel viaggio di Liù, la bambina compie un lungo percorso iniziatico per arrivare dal nonno che le chiede poi di disegnare il viaggio. E quando Liù disegna un uccello, il dipinto esce dalla pagina e vola libero nella realtà. Le calligrafie dei due libri sono di Feng Xiao Min. Da non perdere. Sulla stessa linea, con immagini meno raffinate ma sempre di grande livello, ci sono i libri scritti da Lisa Bresner con le illustrazioni di Frederick Mansot e i calligrammi di Fan Yifu, pubblicati in Italia da Mottajunior nella bella collana «I velieri». Un sogno per tutte le notti (pp. 64, euro 9,30), I dieci soli innamorati delle dodici lune (pp. 60, euro , Il segreto di un nome (pp. 48, euro 10,50) e infine Il viaggio di Mao Mi (pp. 50, euro 11,50) presentano le avventure di due bambini di Pechino che viaggiano nella storia cinese e incontrano parole e concetti scritti in ideogrammi. Nel viaggio di Mao Mi, per esempio, rincorrendo il gatto, incontrano gli inventori della bussola, del paracadute, dell’ombrello e dell’aquilone. Nel testo, alcune parole italiane sono riscritte in ideogrammi cinesi e in ogni pagina è riportata la grafica dei caratteri con le loro proporzioni esatte. I libri sono completati da un lessico italocinese.Mottajunior pubblica anche la serie dell’investigatrice cinese Loto Li: Loto-Li e il cava l i e r e s e n z a v o l t o (pp. 155, euro 13,90); L o t o L i e i l m i s t e r o d i g o c c i a s e c c a ( pp. 158, euro 12,90). Due parole sull’autrice, Lisa Bresner, orientalista e sinologa trentaseienne di Nantes, autrice di storie cinesi e romanzi (il primo scritto a vent’anni, per Gallimard) oltre che di storie per bambini e di cortometraggi. Poliedrica e fascinosa, Lisa aveva imparato da sola il cinese, attratta fin da bambina dall’oriente e si stava ritagliando un ruolo preciso nella cultura francese. Si è tolta la vita il 28 luglio scorso, lasciando stupefatti gli amici che le hanno dedicato un lungo « Zài jiàn » (au revoir) su internet. SPECIALI VIDEOSTORIA CONFINI Favole a colazione da padre a figlia per digerire la scuola Savana e Termopili: orgoglio da leoni e coraggio da spartani Storie vere e possibili di bambini che crescono nelle nostre città Antonio Moresco è uno scrittore per adulti dalla vena dissacratoria. Questo libro per bambini, Le favole della Maria, pubblicato da Einaudi, nasce come libro privatissimo, raccolta delle storie che un Moresco trasfigurato in «Gelsomino» racconta alla occhicangiante figlia Maria, accompagnandola a scuola. La cosa, confessa l’autore, succedeva suppergiù vent’anni fa. Già orson tre lustri, le favole dell’infanzia erano state battute al computer e rilegate fortunosamente per un dono di compleanno. Ma la parola, quando è scitta, è scritta e così le favole del- ANTONIO MORESCO la Maria han cominciato a girare tra Le favole della Maria maestre e parentado. Tanto valeva EINAUDI stamparle davvero. E adesso eccole, PAGINE 100 completate dagli acquerelli di GiuliaEURO 9,50 no Della Casa, in bilico tra ironia e emozione. La storia si sfilaccia un po’ alla fine, proprio come accade ai genitori sfibrati dall’invenzione - giorno dopo giorno - di una storia orale che non deve finire e che fa addormentare i grandi stravolti prima dei figli. Ma vale la lettura, soprattutto per l’atmosfera straniata e surreale nella quale padre e figlia si cacciano con i loro giochi verbali e le loro invenzioni linguistiche. La storia d’apertura, a base di pipistrelli e ipotesi pipistrellesche, (tutte inventate per insegnare che pipistrello non si scrive «pippistrello») è folgorante. Notevole anche la dinastia principesca dei Cagadue, Cagatre, quattro , cinque che ricalca non solo le tendenze coprolaliche dei bambini, ma anche il lombardissimo «cagadubi» icastica definizione padana (Moresco è di Mantova) delle persone sempre indecise di fronte alle scelte della vita. Perché si parta dal due e non dall’uno, si scopre alla fine in un «coup de theatre» che porta al rovesciamento di prospettiva di tutta la vicenda e che chiude il sipario alla grande. Altro libro fuori dal coro è II viaggio avventuroso di Ian Sturio (Editoriale Scienza, pp. 90, euro 12,90) di Sergio Zerunian, ittiologo del Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale e membro del Comitato scientifico del WWF. Il libro è il diario personale di un giovane storione, Ian Sturio, che nato nel fiume Nestos, che sfocia nell’Egeo, da adulto indaga sull’inquinamento del fiume e per trovarne la causa attraversa Mar di Marmara e Mar Nero risalendo poi il Danubio e altri fiumi. Il racconto prende lo spunto dal fatto vero del cedimento, la notte del 30 gennaio 2000, di una diga in Romania che riversò 100.000 metri cubi di acqua satura di cianuro e metalli pesanti, scorie della lavorazione di miniera, nel bacino del Danubio, avvelenando per vent’anni l’ecosistema. Il romanzo, con le illustrazioni di Gea D’Este, inaugura una serie di romanzi «d’ambiente» in collaborazione con il WWF che affrontano i problemi dello sviluppo sostenibile in chiave di romanzo per ragazzi dai dieci ai tredici anni. Come vivono i leoni nel cuore dell’Africa? Due cuccioli nella savana (Cinehollywood, 90 minuti più 28 di "extra") lo racconta andando ben oltre il "classico" documentario. Gli attori, anzi, le star, sono animali veri, ed è autentico lo scenario in cui si muovono. Il lungometraggio, girato in Tanzania, è un vero e proprio film per tutta la famiglia, che unisce sequenze naturalistiche ed effetti speciali (Computer generated imagery) che permettono agli animali di recitare come veri attori. Il film racconta la vita quotidiana di un branco di leoni, e in particolare di due cuccio- HISTORY CHANNEL li. La sceneggiatura è di Simon Nye L’eroica impresa («Wild West», «Men behaving dei 300. badly»). «Due cuccioli nella savana» La leggendaria (che in lingua originale si intitola battaglia «Pride», orgoglio) ha vinto premi delle Termopili prestigiosi. Nella versione inglese le voci sono di Kate Winslet, Sean Bean, DVD MEDUSA MINUTI 91 Helen Mirren e John Hurt. E lo stesEURO 19,99 so accade per i doppiatori italiani: Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Nanni Baldini, Giuppy Izzo e Francesco Venditti. Gli extra raccontano com’è nato il film, svelandone i segreti. Il film si può ascoltare sia in italiano sia in inglese. È già disponibile a noleggio e sarà in vendita da fine settembre. Per i ragazzi che amano la storia e magari hanno visto il film «300» , è in arrivo (in distribuzione dal 5 settembre) L’eroica impresa dei 300. La leggendaria battaglia delle Termopili prodotto da The History Channel. È un accurato documentario (di circa un’ora e mezza) sulle guerre persiane e la battaglia delle Termopili. Per realizzarlo è servito un budget elevatissimo, degno di un kolossal hollywoodiano. Racconta, ricostruendo i fatti con grande rigore scientifico, le vicende che portarono al sacrificio di Leonida e dei suoi 300 spartani sono ricostruite alternando alle ricostruzioni storiche, animazioni, effetti speciali digitali, interviste a studiosi di fama. Si parte dall’invasione persiana per parlare poi dell’alleanza tra le città greche, la battaglia di Maratona, l’intervento di Temistocle, la difesa delle Termopili, i successi di Salamina e Platea. Il ritmo della narrazione è serrato, la trama interessante e coinvolgente. Scenari naturali di grande bellezza, spettacolari riprese dall’alto, animali nel loro habitat naturale, ripresi come raramente in passato la tecnica aveva permesso di fare per Pianeta Terra, opera dei produttori della pluripremiata serie Pianeta Blu, collana della Bbc, è girato interamente in alta definizione. Propone immagini raffinate e sorprendenti dei diversi habitat della Terra, alla scoperta di paesaggi, forme di vita, fenomeni naturali. È stato realizzato in oltre quattro anni di riprese, e dura in tutto circa 11 ore, suddivise in quattro dvd tematici (che si trovano anche singolarmente), ognuno "a tema": Da Polo a Polo, Giungle e Savane, Nel regno dell’Acqua, Deserti e Caverne. Negli extra ci sono i diari di produzione. È un bambino rom di sei anni il protagonista di Gago di Giovanni Zoppoli e Maija Celia (Orecchio Acerbo, 32 pp., 12,50 euro). Una storia vera, dura e commovente. Gago è nato e cresciuto nel campo nomadi di Scampia a Napoli ed è morto per una disfunzione cardiaca. Giovanni Zoppoli, autore napoletano, l’ha conosciuto durante la sua attività di operatore per l’associazione «Compare» nel campo di Scampia. E con il suo racconto guida i lettori per mano attraverso un viaggio nei "luoghi di confine" delle nostre città. Accompagnano la storia le imma- G. ZOPPOLI gini fresche e un po’ naif della illu- C. MAJA stratrice croata Maja Celia. Zoppoli Gago riesce nell’intento di mettere in eviORECCHIO ACERBO denza il contrasto che c’è tra "quegli PAGINE 32 angoli di città dove nessuno va" e EURO 12,50 "quei pezzi di città dove tutti vanno". Lo stile di Zoppoli è genuino e avvincente, intriso di rispetto, tenerezza, coraggio: «Gago è un po’ matto. In quest’angolo di città nessuno ci va - scrive - Ma Gago ci va. Non è passato neanche un mese da quando il vecchio Sravco è morto, che è morto pure di una brutta morte ("Ucciso a coltellate!!!" dicono). Perciò dubbi non ce ne sono: lo spirito del vecchio è ancora là, s’aggira attorno a quella che fu la sua casa, una catapecchia che niente ci resta, a parte due legni bruciacchiati, qualche straccio, due topi e un cane. Perciò nessuno ci va. Ma Gago ci va. Betta, Geliana, Giasmina, Seriana, Milan, Milosc, e persino Jela, sono gli amici e i vicini di baracca di Gago, e se ne stanno lontani dalla casa del morto. Perché su certe cose genitori, e fratelli, e zii è meglio starli a sentire. Gago va a tirare pietre in quest’angolo di città dove nessuno va. Quest’angolo di città sta dentro a un altro pezzo di città dove Gago, Betta, Geliana, Giasmina, Seriana, Milan, Milosc, e persino Jela, ci abitano. A parte topi giganti, cani, colombi, galli, galline, pecore e qualche maiale per quand’è festa, anche in questo pezzo di città quasi nessun altro ci va». Nasce per parlare d’integrazione ai piccoli, dai 3 ai 7 anni, la serie Milly Molly di Edt, di due autrici neozelandesi: Gill Pittar e Cris Morrel. C’è anche un cd con quattro racconti tradotti in 12 lingue: ci sono quelle europee ma anche arabo, rumeno, albanese e russo. Il cd permette di ascoltare le storie o di leggerle a video ciccando sulla lingua preferita. Le storie scelte parlano del primo giorno di scuola, dell’amore per gli animali, di giochi all’aria aperta e dell’arrivo in classe di un bambino straniero. La serie comprende una trentina di titoli, ognuno dei quali approfondisce un tema. Tra i più recenti Milly, Molly e Milos, (Edt, 32 pp., euro 5,90). Milly Molly è un progetto educativo a tutto tondo che comprende anche giochi e un sito internet, (www.millymolly.it) con una sezione didattica curata da Anna Bodda dalla quale è possibile scaricare materiale.