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www.openefly.net
Articolo pubblicato sulla rivista Open&Fly
Gianetti Navetta G26
Benetti Vision 145
Fipa Maiora 27S
Crosera Navetta Classica 75’
Crosera Navetta Classica 75’
di Alessandro Casnedi
urtroppo, a causa delle dimensioni e dell’impegno economico che comportano, le navette
non sono proprio alla portata di tutte le tasche,
ma per una serie di motivi questo genere di
imbarcazioni riscuotono un successo sempre maggiore. Considerate da tempo solo come imbarcazioni da trasporto passeggeri, oggi le navette godono di
una nuova giovinezza e le vediamo sempre più diffuse fra gli armatori più facoltosi che cercano un modo
di andar per mare un po’ diverso. Le navette, infatti,
sono capaci di suggerire un nuovo modo di concepire il mare e i viaggi in mare: non più spostamenti da
porto a porto su yacht plananti e veloc,i ma anche
rumorosi e dai consumi imbarazzanti, ma navigazioni lunghe, morbide e silenziose, a bassi consumi e a
basso impatto ambientale. È vero, i tempi si allungano ma si percepisce sempre più il valore del tempo.
E poi volete mettere passare una notte in rada, magari in una cala isolata, piuttosto che nei marina che
diventano così affollati nei mesi estivi? Un pieno di
gasolio può durare anche una stagione e grandi au-
P
Fipa Maiora 27S
NAVETTE
Gianetti Navetta G26
La tentazione
del lusso
Le navette sono il punto di arrivo
per l’armatore di livello e questo
genere di imbarcazioni consolida
sempre più il suo prestigio
86 aprile 2011
tonomie significano navigazioni lunghe senza dover
necessariamente pensare a un rifornimento.
Le navette sono caratterizzate da più ponti, scafi
tondi e masconi sfuggenti e queste forme consentono di ricavare spazi e ambienti interni importanti,
magari divisi su più livelli, con la sala macchine e i
locali dei servizi dislocati dove danno meno fastidio. Le motorizzazioni scelte vertono solitamente su
grossi motori diesel, dalla potenza contenuta e trasmissioni rigorosamente in linea d’asse, quindi il
massimo in fatto di affidabilità.
Due le tipologie oggi in voga: la navetta classica e
quella moderna. La prima si ispira direttamente alle
linee e alle disposizioni delle antenate inglesi e del
nord Europa, che conobbero grande diffusione agli
inizi del secolo. Scafi rigorosamente bianchi e a due
ponti, arredamento sontuoso con ampi impieghi di
legno e stoffe, salottini con librerie e lampadari per
creare ambienti caldi e accoglienti anche d’inverno.
Le seconde invece, reinterpretano spesso radicalmente lo stile classico, adattandolo alle mode contemporanee: quindi scafi colorati, linee dei ponti fly
anche azzardate, ambienti interni in minor
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Open &Fly
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Articolo pubblicato sulla rivista Open&Fly
numero ma più grandi, arredati con stili e soluzioni moderne. Non mancano mai le zone fitness e le spa mentre aumenta il numero delle cabine e delle suite per
permettere all’armatore anche la possibilità di impiegare la navetta come charter nei mesi invernali.
L’ultimo salone di Genova ha visto infine molti cantieri
sperimentare anche nuove soluzioni eco-compatibili
proprio sulle navette, che per stile e filosofia hanno una
predisposizione naturale al rispetto ambientale. Stiamo parlando, ad esempio, della navetta Long Range
23 di Mochi Craf o di Magellano 50 di Azimut, solo per
citare le più appariscenti.
La moderna: Gianetti Navetta G26
Il cantiere Gianetti affianca alla sua produzione di scafi veloci una nuova imbarcazione, differente e innovativa sia sotto il profilo prestazionale che per quanto riguarda il confort e le qualità abitative. Una navetta dislocante da 24 metri che apre al cantiere toscano nuovi e interessanti mercati.
Nonostante le dimensioni generali, le linee esterne riescono a rimanere filanti e slanciate, complici il roll-bar
del ponte superiore e il parabrezza inclinato, che caratterizzano il look. Lo scafo è disponibile in diverse colorazioni, così come è possibile personalizzare numerosi particolari degli arredamenti interni.
Gli ambienti della G26 si dispongono su due ponti coperti, più un terzo scoperto, concepito per la vita all’aria aperta, arredato con numerosi prendisole, un grande tavolo ovale e una delle due stazioni di guida. Il
ponte di mezzana prevede la stazione principale di comando in posizione rialzata, una panoramica sala da
pranzo verso prua, vicino al sottostante locale cucina.
A poppavia, rivolto verso il pozzetto esterno, si trova
un salone accogliente, provvisto di numerosi divani e
di una completa attrezzatura per l’entertainment. La
plancia di poppa, consente all’armatore e ai suoi ospiti di avere a disposizione una vera e propria spiaggia
privata. Il ponte inferiore è dedicato infine al riposo dell’armatore, degli ospiti e dell’equipaggio. Sono presenti quattro cabine doppie, due matrimoniali e due con
due letti singoli, più una cabina separata per l’equipaggio, cui si accede dalla cucina per garantire una certa
privacy. Ogni cabina è servita da un bagno privato e da
numerosi armadi mentre la suite armatoriale, posizionata a centro barca, gode delle migliori caratteristiche
per quanto riguarda misure, ariosità e confort. La navetta è armata per lunghe navigazioni d’altura: scafo in
vetroresina rinforzato costruito secondo i rigidi dettami
del R.I.N.A che prevede un fitto intreccio di paratie e
paramezzali, a rinforzo della struttura, una dotazione di
sicurezza all’avanguardia, serbatoi strutturali a elevata
capacità e una particolare verniciatura del laminato, atta a garantire un alto grado di resistenza agli agenti
esterni.Sono presenti, inoltre, serbatoi per acqua dolce e due gruppi elettrogeni da 20 chilowatt ciascuno.
I due motori Caterpillar da 660 cavalli possono contare su una riserva di carburante di ben 20.000 litri, a garanzia di lunga autonomia di navigazione e lunghi periodi tra un rifornimento e l’altro.
Ben strutturata, confortevole e
pensata per le lunghe navigazioni, la
Navetta G26 apre al cantiere toscano
Gianetti nuovi e interessanti mercati.
Da notare il salone, punto focale della
vita a bordo
Dati tecnici Gianetti Navetta G26
Lunghezza ft:
Larghezza massima:
Serbatoio carburante:
25,60 mt.
6,4 mt.
14.500 lt.
Serbatoio acqua:
3.000 lt.
Dislocamento:
65 tonn.
Classificazione CE:
Classe A
Motorizzazioni: 2xCAT da 1.000 cavalli
Contatti
Cantieri Gianetti
Via Fosso Guidario, 55049 Viareggio
Tel.: (0039) 584 384655
Fax: (0039) 584 392335
http://www.gianettiyacht.com
[email protected]
88 aprile 2011
Dati tecnici Fipa Maiora 27S
Lunghezza f.t.:
27,40 mt.
Larghezza massima:
6,30 mt.
Serbatoio carburante:
10.800 lt.
Serbatoio acqua:
Classificazione CE:
2.000 lt.
Classe A
Motorizzazione: 2x2.000 cv MTU 16V
2.000 M91 con sistema V-Drive
Contatti
Cantiere Maiora
Via Sarzanese 55054, Massarosa, Lucca
Tel. (0039) 0584 93353
Fax (0039) 0584 93118
www.maiora.net - [email protected]
La lussuosa: Fipa Maiora 27S
La Fipa Italiana Yachts è un gruppo industriale specializzato nella produzione di grandi scafi in vetroresina,
materiale che nelle costruzioni di un certo livello per
pesi e dimensioni, ha certamente ancora molto da dire. La linea Maiora coniuga, in modo interessante,
una produzione industriale e una cura costruttiva artigianale.
Una plancia poppiera accoglie l’armatore con due
eleganti scale laterali che incorniciano lo specchio di
poppa e conducono al pozzetto, ampio e riparato dal
fly-bridge. Il salone è il cuore dell’imbarcazione e offre
gli ambienti più belli, luminosi e accoglienti: ampi spazi, naturale prosecuzione del pozzetto, arredati con
un gran divano a semicerchio e tavolo centrale. Verso
prua troviamo la zona pranzo con un tavolo capace di
ospitare otto persone mentre la cucina è sistemata in
posizione riparata, tra la zona pranzo e la plancia di
comando. Quest’ultima è stata disegnata con un’impostazione classica: spiccano la grande ruota di comando centrale e i divanetti laterali per i passeggeri,
ed è completa di tutta la strumentazione necessaria
per compiere anche navigazioni impegnative. Il comandante gode di un buon controllo della barca che,
ricordiamo, ha dimensioni che sfiorano i 28 metri fuori tutto.
Il ponte inferiore è dedicato alla zona notte e prevede
cinque camere da letto separate, tutte provviste di
servizi dedicati. La suite dell’armatore è posizionata
nell’area centrale dello scafo e dispone delle migliori
doti per quanto riguarda volumetrie e luminosità: l’arredamento consiste in un letto matrimoniale king-size
con a sinistra un divano relax e a dritta un piccolo ufficio. La cabina è inoltre dotata di un bagno con wc,
bidet e angolo doccia, e di una cabina armadio. Verso prua, sono posizionate tre cabine ospiti, due delle
quali dotate di letto matrimoniale, mentre la terza dispone di letti singoli: ogni cabina ospiti è provvista di
bagno, armadi e stipetti e di un impianto stereo indipendente. A prora estrema è posizionata la cabina
equipaggio, a cui si accede mediante un passo d’uomo dal ponte di coperta. Particolare attenzione è stata dedicata al confort di bordo: oltre a 2.000 litri di acqua dolce e a insonorizzazioni molto curate, i progettisti del cantiere hanno previsto, fra l’altro, un impianto di condizionamento con una potenza di ben
72.000 btu e un completo sistema di comunicazione
interna con citofoni in ogni locale. La motorizzazione
di serie si basa su una coppia di Mtu da 2.000 cavalli
ciascuno, accoppiate a eliche
speciali in Mibral, in grado, secondo il cantiere, di tenere una velocità di crociera intorno ai 24 nodi e
di raggiungere, in tutto confort,
velocità massime dell’ordine dei
28 nodi.
Look aggressivo,
soluzioni tecniche
industriali e cura
costruttiva artigianale:
il Maiora 27S, con i
suoi 28 metri di
lunghezza e interni
ampi e ariosi, è uno
dei punti di riferimento
del mercato
Non solo imbarcazioni
da trasporto passeggeri:
oggi le navette godono
di una nuova giovinezza
La classica: Benetti Vision 145
Il Vision si presenta con lo stile classico del grande
yacht italiano, stile di cui Benetti è certamente uno dei
più grandi fautori. L’Exterior Styling & Concept è stato
curato da Stefano Righini, in collaborazione con aprile 2011 89
Open &Fly
www.openefly.net
Articolo pubblicato sulla rivista Open&Fly
Open &Fly
Dati tecnici Crosera Navetta Classica 75’
Linee esterne mosse, per uno dei classici
di Benetti. Gli spazi si sviluppano su
quattro ponti, tutti contraddistinti da una
particolare vocazione. Relax con vista
mare, per il ponte fly. Lusso e
rappresentanza, per il salone principale
Lunghezza f.t.:
22,90 mt.
Larghezza massima.:
5,75 mt.
Serbatoio carburante:
7.000 lt.
Serbatoio acqua:
1.800 lt.
Dislocamento:
60.000 Kg.
Classificazione CE:
Motorizzazioni:
Classe A
2xCAT C12
da 700 cavalli
2xMAN da 730 cavalli
Contatti
Dati tecnici Benetti Vision 145
lo studio tecnico del cantiere e tenendo conto delle specifiche delLunghezza ft:
43,60 mt.
l’armatore americano. Gli interni,
Larghezza massima:
9,26 mt.
invece, sono opera del design di
Serbatoio carburante:
61.000 lt.
François Zuretti e sono basati sul
Serbatoio acqua:
10.000 lt.
caratteristico abbinamento del leDislocamento:
390 tonn.
gno di ciliegio e raffinate tappezzeClassificazione CE:
Classe A
rie chiare per il salone principale e
Motorizzazioni:
2xCAT C32 Acert
per tutte le cabine. Marmi, cristalli
e legno di teak, sono invece stati
profusamente impiegati per tutti i
bagni e gli ambienti di servizio. Gli
Cantieri Benetti
spazi a bordo, che stupiscono per
Via Coppino 104,
l’abilità del loro posizionamento e
55049 Viareggio (Lucca) Italy
per le importanti doti di volumetria,
Tel.: (0039) 0584 3821
luminosità e ariosità, si sviluppano
Fax: (0039) 0584 396 232
su tre ponti esterni e su un ponte
www.benettiyachts.it - [email protected]
inferiore, tutti contraddistinti da
una particolare vocazione. Il flybridge, offre importanti spazi conviviali all’aperto, utili e
sfruttabili quando l’atmosfera richiede ambienti meno
formali degli importanti e lussuosi ponti sottostanti. Il
ponte di mezzana, con la plancia di comando, offre alloggio al comandante ed è dedicato alla zona pranzo,
che è posizionata in uno splendido ambiente coperto,
situato verso poppa. Il ponte a livello della plancetta di
poppa è dedicato ai saloni, alla splendida suite dell’armatore e alla libreria, dotata di ogni genere di raffinatezza negli arredi e di tutta una serie di sofisticati apparati tecnologici per l’entertainment: doppio impianto
musicale, impianto televisivo in grado di ricevere stazioni da tutto il mondo e un evoluto studio capace di
soddisfare qualunque uomo d’affari. Infine il ponte in
carena, oltre a tutti i servizi, accoglie numerose cabine
matrimoniali e singole in grado di accogliere confortevolmente gli ospiti dell’armatore.
Grande attenzione per il confort di bordo: il Benetti Vision garantisce il massimo delle comodità anche in occasione delle più lunghe traversate oceaniche. I serba-
Contatti
90 aprile 2011
toi sono di particolare capienza, l’insonorizzazione garantisce silenziosità a tutta prova e sono stati adottati i
famosi stabilizzatori Vosper, capaci di contrastare il più
fastidioso dei rollii. Il confort non è garantito solo durante la navigazione d’altura: interessante il nuovo sistema di scarico dei gas dei propulsori, studiato exnovo dal cantiere. Un doppio impianto di scarico sia
poppiero che laterale, consente al comandante di scegliere la soluzione ideale a seconda del tipo di navigazione, consentendo, ad esempio, di navigare a bassa
velocità in rada o nei porti, con la minima emissione di
fumi e rumori fastidiosi.
La storica: Crosera Navetta Classica 75’
Esistono ancora in Italia costruttori fuori dagli schemi
ovvero che non si lasciano travolgere dalle sterili strategie di mercato finalizzate sempre e soltanto al raggiungimento di numeri. Crosera è uno di questi, un
cantiere che opera nella nautica per passione con la
missione di consegnare al cliente un prodotto sicuro,
pratico e confortevole. Francesco Crosera, il cui cantiere di famiglia nasce nel 1855, comincia con la costruzione di grossi burci in legno che fino agli anni sessanta detenevano il primato del trasporto fluviale. Con
il passare degli anni orienta la propria attività nella costruzione di pescherecci in legno (la cui tipica tuga è
famosa da Caorle a Porto Garibaldi) e nella realizzazione di navette che per forma e filosofia, stanno riscuotendo un notevole successo. La gamma di navette
Crosera reinterpreta il piacere di andar per mare, fuori
dalle solite logiche consumistiche, e offre numerosi
spunti interessanti, fra i quali la buona tenuta di mare,
il confort in navigazione, la parsimonia nei consumi e
una buona cura nella realizzazione degli impianti.
Lo scafo è realizzato con la tradizionale laminazione a
mano, che garantisce una cura costruttiva di tipo artigianale, con strati di irrobustimento interni che si sommano a quelli esterni in resina vinilestere, alternati a
stuoie multiassiali: gli strati rimanenti vengono realizzati
Crosera
reinterpreta il
piacere di andar
per mare, fuori
dalle solite logiche
consumistiche e
offre buona tenuta
di mare, confort in
navigazione e
parsimonia nei
consumi
in resina iso-oftalica con strutture di rinforzo longitudinali e trasversali, realizzate sottovuoto. La Crosera Navetta Classica 75 dedica all’armatore e ai suoi ospiti
spazi confortevoli, con ambienti ampi e ben arredati,
sia in coperta che sottocoperta. Ad esempio è riduttivo
parlare di cabina armatore, perché ampie aree dello
scafo sono esclusivamente dedicate a quest’ultimo,
che dispone di una vera e propria suite, collocata a
centro barca, dotata di cabina armadio, letto matrimoniale centrale con ampi corridoi laterali, angolo studio e
un bagno doppio. A prua la cabina vip, che viene arre-
Cantiere Nautico Francesco Crosera
Via Marzi 18/B - 30020
Portegrandi Quarto d’Altino (Venezia)
Tel.: (0039) 0422 829193
Fax: (0039) 0422 789877
www.francescocrosera.com
[email protected]
Il salone occupa tutta la zona
centrale del ponte principale.
Arredamento e layout sono il
frutto di un progetto che
ottimizza gli aspetti di vivibilità
e luminosità
data con letto matrimoniale centrale, cabina armadio e
locale servizi dedicato. La coperta sfoggia ampi spazi
per la vita all’aria aperta: a prua un grande pozzetto
con tavolo e sedie, mentre sul flying-bridge trovano collocazione la seconda postazione di guida e numerosi
prendisole. La parte centrale del ponte principale è tutta dedicata al salone, frutto di un progetto che ha voluto ottimizzare gli aspetti di vivibilità e luminosità. In ultimo gli impianti propulsivi, che prevedono l’installazione
di due motori turbodiesel in linea d’asse Man o Cater
pillar, per potenze dell’ordine dei 730 cavalli.
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