IMPAGINATO 1-35 - Riviste - Provincia autonoma di Trento

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IMPAGINATO 1-35 - Riviste - Provincia autonoma di Trento
SECONDO CONGRESSO MONDIALE DELLA GIOVENTÙ TRENTINA
T R E N TO - C O M A N O
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7-14 SETTEMBRE 2003
IL TRENTINO
CON CURIOSITÀ
ALLA SCOPERTA
DELLE RADICI
Giovani, informati, capaci di parlare più lingue e di
gestire almeno due identità, di cui una trentina. In genere ben inseriti nelle comunità in cui sono cresciuti,
ma anche tanto, tanto curiosi di un Trentino che hanno
imparato a conoscere attraverso i racconti dei loro padri, nonni e bisnonni. Stiamo parlando dei 115 protagonisti del Secondo Congresso mondiale della Gioventù
trentina tenutosi dal 7 al 14 settembre a Comano Terme, per iniziativa della Provincia autonoma di Trento,
in collaborazione con le associazioni “Trentini nel mondo” e “Unione delle famiglie trentine all’estero”. Eccoli, dunque, a cinque anni dal primo Congresso, i discendenti delle migliaia di trentini che, in gran parte
dalla seconda metà del XIX secolo, lasciarono il nostro
paese per cercare fortuna in America, Canada, Australia, Brasile, Messico, Argentina, Cile, Germania, Svizzera, Bosnia, e in tanti altri paesi del mondo. Portandosi appresso un bagaglio di nostalgie, certo, ma anche
tanta voglia di costruire, giorno dopo giorno, una casa
stabile e sicura per sé e per la propria famiglia, con il
lavoro, le diverse abilità artigianali possedute, la fede
incrollabile in un futuro migliore.
Cosa è rimasto di quella stagione a suo modo eroica, anche se controversa? A giudicare da quanto ci raccontano i diretti interessati, moltissimo. Innanzitutto,
una coscienza precisa, nelle nuove generazioni, della
propria identità, che è, e non potrebbe essere altrimenti “anche trentina” (e quindi ovviamente non “solo trentina”). In secondo luogo, la sensazione che i figli e i
nipoti dell’emigrazione siano persone straordinariamente mature, positive, e propositive: il documento finale
uscito da Comano - che pesa in maniera adeguata proposte concrete e grandi principi - ne è la miglior testimonianza. Ma soprattutto, dal Congresso è emerso chiaramente che i giovani trentini sparsi ai quattro angoli
del mondo sono davvero una risorsa: sia perché ci aiutano a riflettere su che cosa sia questa famosa “trentinità” a cui sempre ritorniamo, e su come essa cambi,
con il trascorrere del tempo, con l’incedere della globalizzazione; sia perché da ognuno di loro può venire un
aiuto concreto per aprire e internazionalizzare sempre
di più la nostra terra, e stabilire alleanze con il resto del
mondo.
IL TRENTINO
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SECONDO CONGRESSO MONDIALE DELLA GIOVENTÙ TRENTINA
T R E N TO - C O M A N O
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“Con la generazione dei 20-30enni assistiamo al passaggio dalla fase della nostalgia – quella attraversata dai protagonisti
diretti dell’emigrazione - a quella della curiosità. Per questo sono tanto importanti
oggi i progetti che riguardano l’informazione, la formazione e la cultura, su cui i
giovani chiedono di investire di più”.
7-14 SETTEMBRE 2003
“… Agire localmente pensando globalmente: questo il motto dei giovani “trentini
nel mondo” nell’era di internet e dei mercati globali.
“… Dalla conclusione del primo Congresso mondiale, nel 1998, ad oggi la forbice
che segna la distanza fra i paesi ricchi e
potenti e i paesi poveri o impoveriti si è
ulteriormente aperta”. I giovani trentini
lo sanno e lo sottolineano: per questo non
dimenticano la solidarietà e la cooperazione allo sviluppo, in particolare nei confronti di paesi che versano in condizioni
di grave crisi economica o politico-istituzionale.
Pausa caffè, anzi, mate
È la “pausa caffè” degli argentini, e in questo le origini trentine non contano nulla. Parliamo dell’usanza immortalata da queste immagini, di prepararsi – a
qualunque ora e in qualunque circostanza – un bel tè
di mate, una pianta sudamericana (nome scientifico:
Ilexparaguariensis) contenente caffeina e tannino, e
dunque blandamente stimolante (anche se le leggende ne fanno una pianta “dai poteri magici”).
Il mate si beve in una piccola zucca solitamente rivestita in argento, e viene aspirato con una pipa metallica - la bombilla - l’estremità inferiore della quale è
costituita da un filtro che ostacola il passaggio dei
piccoli frammenti delle foglie. La pianta fu classificata dal naturalista francese Auguste de Saint-Hillaire
nel 1822, ma foglie di mate sono state trovate in alcune tombe pre-Colombiane ad Ancan, in Perù, ed è
noto l’uso presso gli Incas. A iniziare la coltivazione
e il commercio della pianta, che cresce spontaneamente nei territori intorno ai fiumi Paranà e Paraguay,
furono però i Gesuiti, verso il 1600. Nella medicina
popolare è usato come diuretico, come stimolante del
sistema nervoso e come antireumatico. Ma per la
maggior parte degli argentini (che girano con tutta
l’attrezzatura – compreso un thermos di acqua bollente - nello zainetto o nella borsetta per poterselo
preparare in pochi secondi) è soprattutto una piacevole pausa. Come il nostro caffè.
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IL TRENTINO
“… Bisogna organizzare iniziative specifiche per divulgare la storia del Trentino
e i contenuti della sua Autonomia: corsi
“tradizionali”, video, fascicoli nelle diverse lingue, documentazione on-line”.
“… Bisogna creare in brevissimo tempo
una rete di coordinamento fra le diverse
realtà dell’emigrazione e fra queste e il
Trentino”.
IL TRENTINO
“… I paesi di lingua inglese e parte dell’Europa intendono privilegiare soprattutto lo strumento informatico, mentre quelli di lingua spagnola e portoghese danno
maggior peso alle persone e alle relazioni dirette”.
“… Un’altra proposta è quella di riprendere i soggiorni, che in passato hanno rappresentato in veicolo principale di conoscenza del Trentino anche con modalità
nuove e aggiornate”.
“… Legato al tema dei soggiorni vi è quello più generale degli interscambi in forma di stages e workshop, nelle scuole, all’università, o in aziende. Con in più il bisogno di realizzare interscambi esteroestero, fra i diversi paesi di emigrazione
(dall’Argentina agli USA, dall’Australia ai
vari Paesi europei e così via). In questo
modo, il concetto di “rete” verrebbe sicuramente rafforzato”.
E la sera è stata festa, a Storo, con le canzoni del passato e i suoni del presente.
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Tanti gli ospiti del Congresso di Comano, i cui lavori sono stati coordinati da Paolo Tonelli e dal Servizio
emigrazione e relazioni esterne della Provincia. A partire dai consultori nei paesi di emigrazione e dai responsabili delle due associazioni che operano in favore degli emigrati e dei loro discendenti, Ferruccio Pisoni per la
Trentini nel Mondo e Cesare Ciola per l’Unione delle famiglie trentine all’estero. Inoltre numerosi relatori: Emilio
Franzina, (Università di Verona), Alberto Zanutto (Università di Trento), Enrico Cozzio (Federazione trentina
delle cooperative), l’attore Andrea Castelli, Mariangela Franch, Umberto Martini e Luisa Mich (tre membri del
gruppo di ricerca sull’e-turism, Università di Trento), Alberto Conci (insegnante), il Presidente della Giunta provinciale e gli assessori all’emigrazione e all’Europa, il giornalista trentino Franco De Battaglia, e Gian Antonio
Stella, giornalista autore del recente L’orda: quando gli albanesi eravamo noi (Rizzoli), un libro che raccoglie i
tanti commenti e i tanti pregiudizi con cui venne dipinta l’emigrazione italiana, ovvero gran parte di quei 27
milioni di nostri connazionali che lasciarono il Paese fra il 1876 e il 1976.
Eccone alcuni, ripresi dai giornali dell’epoca:
“Si suppone che l‘italiano sia un grande criminale. È un grande criminale. L’Italia è prima in Europa con i suoi
crimini violenti. Il criminale italiano è una persona tesa, eccitabile, è di temperamento agitato quando è sobrio e
ubriaco furioso dopo un paio di bicchieri. Quando è ubriaco arriva allo stiletto. Di regola i criminali italiani non
sono ladri o rapinatori – sono accoltellatori e assassini”.
New York Times, Usa, 12.12.1872
“Sono briganti, lazzaroni, fannulloni, corrotti nell’anima e nel corpo. Se il boicottaggio vale a qualcosa, è in
questo caso degli italiani che debbasi applicare. Siamo certi che i nostri capitalisti non ricaveranno beneficio alcuno
dall’importazione di queste locuste”.
Australian Workman, Australia, 24.10.1890
“Il quartiere di Spalen, a Bale, è diventato negli ultimi anni una vera colonia di operai italiani. La sera soprattutto, queste strade hanno un vero profumo di terrore transalpino. Gli abitanti si intasano, cucinano e mangiano
pressoché in comune in una saletta rivoltante. Ma quello che è più grave è che alcuni gruppi di italiani si assembrano
in certi posti dove intralciano la circolazione e occasionalmente danno vita a risse che spesso finiscono a coltellate. Non ci sono misure da prendere, forse difficili ma urgenti, da parte della polizia degli stranieri?”.
La Suisse, Svizzera, 17.8.1898
“Gli italiani delle classi inferiori si sono sempre distinti come mendicanti. Sembra che molti di loro lo facciano
per il piacere di mendicare e questo costume nazionale è estremamente umiliante per le classi superiori, che
cercano di spiegare in ogni modo questo fenomeno tranne quello giusto, e cioè che esiste uno spirito profondamente mendicante, generato da secoli di ignoranza, dipendenza, povertà”.
New York Times, Usa, 26.9.1878
QUANDO GLI ALBANESI ERAVAMO NOI…
CHI SIAMO, DOVE VIVIAMO, DA DOVE VENIVANO
CANADA
CHIACIG CLAUDIA VANCOUVER. Romallo
COLOGNA TANIA TORONTO Castelfondo
COLOGNA JASON TORONTO Castelfondo
FLAIM NADIA TORONTO Val di Non
HELGESON CINZIA VANCOUVER
MARCHETTI CHRISTINE TORONTO Revò
USA
AGOSTI ISABEL LLOYD HARBOR Livo
ANGELI MARCO SAINT LOUIS Cloz
ANGELI LUCA SAN FRANCISCO Cloz
DEPIERRO DENYETTE FOUNTAIN VALLEY Pinzolo
MAGANZINI CRYSTAL BOSTON Pinzolo
MANISCALCO LAURA HANOVER Pinzolo
PANCHERI FRANCESCO BELMOUNT Sanzeno
VIOLA LORA ANNE CHICAGO Cavedago
ZANELLA JAMES M. VERONA San Lorenzo Banale
ARGENTINA
BETTIN CECILIA ANDREA MAR DEL PLATA Vattaro
BOCCAGNI FLAVIA ANDREA OLAVARRIA Molina di Ledro
CONCI PEDRO MARIANO CORDOBA Calliano
CONCI JUAN EMILIO QUITILIPI Levico Terme
CRISTEL GUSTAVO JORGE VILLA REGINA Tesero
CRISTOFOLINI GUSTAVO FABIAN CORDOBA Vigo Cavedine
DELVAY CLAUDIA MABEL RESISTENCIA Borgo Valsugana
GATTARI SILVIA ROXANA GENERAL ROCA Borgo Valsugana
GROSSELLI PABLO JAVIER BAHIA BLANCA Lasino
LORENZINI FABIAN SILVANO RECONQUISTA Levico
MACOR MAGNAGO PAOLA ELIZABETH SAMPACHO Levico Terme
MAGNEAGO PABLO ARIEL RESISTENCIA Tenna
MENAPACE SERGIO RUBEN MALABRIGO Flavon
NARDELLI FRANCISCO FABIAN BAHIA BLANCA Sopramonte
PERRONE CECILIA SOLEDAD LUQUE San Lorenzo in Banale
POLLO PATRICIA DE LOS ANGELES RIO CUARTO Lavis
RIGOTTI MARIA PAZ TANDIL Lomaso
ROCA MARIANO BUENOS AIRES Fondo
SIMONI LEGUIZAMON BANDEO CARLA CORZUELA Levico Terme
VALLER MARCELA FABIANA RAFAELA Vigo Meano
ZAMPAR FACCIOLI HECTOR RAUL RECONQUISTA Besagno
ZAMPEDRI MARIA ROSARIO EVANGELINA CHAJARI Pergine Valsugana
CILE
DELLAPE’ CARLA SANTIAGO Stravino (Cavedine)
DELPERO GIANNI COPIAPO’ Vermiglio
MODENA CATERINA LA SERENA Sabbionara d’Avio
I NOSTRI NONNI
BELGIO
GOSGNACH SYLVIA LIEGI Spormaggiore
FRANCIA
CORRADINI LORIS PARIGI Castello di Fiemme
DI PAOLA GIANLUCA PARIGI Fiera di Primiero
GERMANIA
MARINELLI ALESSANDRO COLONIA Tres
SAUDA STEFANO GERMANIA FRANCOFORTE Villa Rendena
GRAN BRETAGNA
ZONTINI ELISABETTA LONDRA
COLOMBIA
PERINI ESPANA LAURA MARIA BOGOTÀ Grumes
MEXICO
LAZZERI MENENDEZ ESPERANZA PAOLA CORDOBA Civezzano
PARAGUAY
CONCI AGOSTINA ASUNCION Centa S. Nicolò
URUGUAY
BARCHIESI RIGHI ROSANNA MARIA MONTEVIDEO Riva del Garda
GOMES PARTELI ALFREDO CARMELO Cles
VERA RIGHI LAURA MONTEVIDEO Riva del Garda
WOLCAN CHAUVIE MARIELA YANNET COLONIA DEL SACRAMENTO Tesero
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BRASILE
ANESI MILENA LETICIA FLORIANOPOLIS Baselga di Pinè
BATTISTI ADRIANO VITORIO CAXIAS DO SUL Borgo Valsugana
CIMONETTI CAVUTO TANIA PEDRINAS PAOLISTA Mori
CRISTOFOLINI CLAUDIA RODEIO Fornace
DALCEGIO EVANDRO BRUSQUE Torcegno
DEBACHER PORTO JULIA FLORIANOPOLIS Ospedaletto
DENES ANTONIO ADOLFO SIMIAO CURITIBA Fiera di Primiero
DOS REIS TRINDADE ANDRE’ FERNANDO PASSO FUNDO Ala
FEDRIZZI MARIANA MATO GROSSO Trento
FRONZA JOELCIO RIO DO SUL Civezzano
LAZARO MARCOS EDILSON SAO JOAO BATISTA Calliano
LENZI JONAS OSCAR RIO DOS CEDROS Samone
NEGRI ANTONIO RIO DOS CEDROS Albiano
NICOLETTI ADILSON SERGIO BLUMENAU Vigolo Vattaro
RAFAELLI GILSON JARAGUA’ DO SUL Volano
RONCADOR CLAUDIA LEMOS SAN PAOLO Giovo
SAVOI PRISCILA SAN PAOLO Cembra
SCAPIN RAFAEL SAN PAOLO Romagnano
SCOZ CIDRAL REGIANE DAYSE FLORIANOPOLIS Vela di Trento
SEHNEM SIMONE TAIO’ Mattarello
TAMANINI GEORGE RODEIO Vigolo Vattaro
TAMBOSI JOAO LUIZ RIO DO SUL Pergine Vals.
THOMAZETO REGIS JIUNDIAI Levico Terme
TOTOLA RUDIO RODSON SANTA TERESA Caldonazzo
VENERE FABIO SALVADOR BAHIA
VITTI NEGRI RODRIGO PIRACICABA Meano
IL TRENTINO
ITALIA
ALBERTINI MIRKO TRENTO Trento
BAZZOCCO MATTEO TRENTO Fiera di Primiero
BOCCHETTI FRANCESCO TRENTO Trento
DORIGATTI BARBARA RAVINA Trento
GIUPPONI ALBERTO TRENTO Cognola
ZUECH ROBERTA TRENTO Brez
BERNARDI FELIPE CAXIAS DO SUL Vigo Cavedine
DEPIN MOSER BRUNA FLORIANOPOLIS Faida di Pinè
BORNICO LUCAS TORONTO Trento
ROMANIA
DALLAPICCOLA RAMONA BRASOV
BOSNIA
VIDIC EMANUELA STIVOR
SPAGNA
CUETO PEDROTTI FLORENCIA LA CORUNA Trento
SVIZZERA
DE PETRIS LIDIA SVIZZERA
AUSTRALIA
BASSETTI PAUL SYDNEY Lomaso
BROZ SANDRA MYRTLEFORD Obra Vallarsa
CARLINO JULIA PERTH Telve Valsugana
MARCHETTI SANDRA ADELAIDE Bolbeno -Tione
MARINOLLI DANILA CANBERRA Mori
MARRONE TANIA SYDNEY Cles
PARMESAN CRISTINA MYRTLEFORD Obra Vallarsa
SOMADOSSI LORENZO WOLLONGONG Riva del Garda
STEFANI CHRISTIAN MELBOURNE Commezzadura
TONELLI VANIA CANBERRA Arco
WEST STEVEN SYDNEY Faver - Val di Cembra
ZAMPERONI PRADEL LORETTA SYDNEY Rovereto
IL TRENTINO
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