Prof Antonio Siciliano

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Prof Antonio Siciliano
ISTITUTO TECNICO
“E. Mattei”
Via Principessa Margherita, 29
80074 CASAMICCIOLA TERME
Tel.081 994662/994307- Fax 081 3330782
http:// www.itcgmattei.gov.it /
E-mail: [email protected]
Indirizzi di studio
SETTORE ECONOMICO:
1)AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
SETTORE TECNOLOGICO:
1)COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
2)INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
3)ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
4)CHIMICA, MATERIALI, BIOTECNOLOGIE ( DAL 2015/2016)
Il Dirigente scolastico
Prof Antonio Siciliano
SOMMARIO
A. SEZIONE DESCRITTIVA
PREMESSA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Natura e scopo del documento…………………………... ……...... pag. 3
Identità e breve storia dell’Istituto………………………………….pag. 4
Progetti svolti in istituto negli anni precedenti……………………..pag. 4
Risorse umane (Organigramma) ………………………………….pag. 5
Legenda organigramma……………....…………………………….pag. 6
Quadro delle risorse materiali e struttura fisica dell’istituto……….pag. 7
B. SEZIONE QUALIFICANTE L’AZIONE FORMATIVA
1. Mission dell’istituto…………………………………………………pag. 9
2. Aspetti qualificanti l’azione formativa……………………………. .pag. 9
3. Piano delle attività…………………………………………………. pag. 9
4. Criteri comuni per la formulazione dei giudizi……………………..pag. 10
5. Modalità di attribuzione del credito scolastico……………...............pag. 11
6. Modalità di attribuzione del credito formativo……...........................pag. 12
7. Modalità di recupero del debito scolastico……………………….....pag. 13
8. Assenze…………………………………………………………… pag. 14
9. Attività integrative per gli alunni che non si avvalgono dell’IRC…..pag. 16
10. Scelte finanziarie……………………………………………………pag. 16
11. Modalità di attuazione dei rapporti scuola-famiglia..……………….pag. 16
12. Criteri e modalità per le attività di monitoraggio e autovalutazione..pag. 17
ALLEGATI AL P.O.F a.s. 2014/2015
A. Indirizzi attivi e di prossima attivazione…………………………. ……… pag. 19
B. Regolamento d’istituto ……….....................................................................pag 29
C. Regolamento di disciplina………………………………………………… pag 36
D. Patto di corresponsabilità………………………………………………… pag 38
E. Sintesi normativa DSA-BES……………………………………………… pag 40
F. PAI (Piano Annuale di Inclusività)…………………………………………pag 44
G. Commissioni di istituto……………………………………………………..pag 50
H. Coordinatori Cdc……………………………………………………………pag 51
I. Responsabili di laboratorio………………………………………………….pag 52
J. Dipartimenti…………………………………………………………………pag. 53
K. Ufficio tecnico……………………………………………………………… pag 54
L. Comitato Tecnico Scientifico……………………………………………… pag 55
M. Regolamento Collegio dei docenti…………………………………………..pag 56
N. Regolamento visite guidate e viaggi di istruzione…………………………...pag 59
O. Regolamento per l’assegnazione delle Funzioni strumentali………………..pag 61
P. Risultati di apprendimento al termine del primo biennio……………………pag 63
Q. Sicurezza e figure sensibili…………………………………………………..pag 69
R. Valutazione prove di verifica periodiche…………………………………….pag 70
S. Progettualità …………………………………………………………………pag 71
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A.SEZIONE DESCRITTIVA
PREMESSA
1. Natura e scopo del documento.
Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento dell’Autonomia (D.P.R. 275 del 8/3/1999), il Piano
dell’offerta formativa (P.O.F.) si configura come la carta d’identità di ogni singola
istituzione scolastica, di cui definisce la peculiarità “culturale e progettuale” ed esplicita
“la progettazione curricolare, educativa ed organizzativa”.
Elaborato dal Collegio dei docenti ed adottato dal Consiglio di Istituto, esso “è coerente
con gli obiettivi generali e educativi… determinati a livello nazionale…”; inoltre “…è
reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”.
Il P.O.F
™ definisce i percorsi didattici;
™ esprime l’autonomia organizzativa della scuola;
™ contiene il curricolo obbligatorio per i propri alunni;
™ integra il curricolo obbligatorio con attività che tengono conto delle diverse
esigenze formative dei discenti, delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti
locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio.
Il POF non è un documento definitivo, bensì un documento “aperto” alla prospettiva di
rispondere ai bisogni dell’utenza e del territorio in continuo sviluppo.
L’Istituto, nella persona del Dirigente, stipula un Patto di Corresponsabilità fra le
componenti della comunità scolastica ai sensi dell’art.3 del DPR 235/2007.
Il modello di tale contratto è l’allegato D del presente documento.
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2. Identità e breve storia dell’Istituto
L’I.T. “E. Mattei”, autonomo dal 1° ottobre 1961, conta, nell’a.s. 2014/15, 625
iscritti suddivisi in n. 33 classi.
Gli attuali indirizzi sono quattro:
1. AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
2. COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
3. INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
4. ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Per l’a. s. 2015-16, poi, sarà attivato un ulteriore indirizzo per il settore tecnologico
ossia quello di “Chimica, materiali e biotecnologie con articolazione Biotecnologie
sanitarie”.
3. Progetti svolti in istituto negli anni precedenti
Dal 1993 in poi sono stati realizzati in istituto numerosi progetti, per lo specifico dei
quali si rimanda al relativo dossier agli atti.
In generale essi hanno riguardato soprattutto:
™ l’area linguistica,
™ quella economico-aziendale,
™ quella inerente all’ambiente ed al territorio,
™ quella delle tecnologie digitali (in tale settore l’istituto è stato individuato come
test center per ECDL base, ECDL avanzato, EIPASS LIM),
™ quelle concernenti l’educazione alla salute e le più diffuse problematiche
giovanili.
Si sono altresì realizzati progetti PON, azioni C1 e C5 (per il potenziamento
linguistico e per la pratica aziendale).
All’inizio del corrente anno scolastico, inoltre, a partire dal 24 agosto e fino all’11
ottobre, si sono messi in atto progetti PON finalizzati al potenziamento delle lingue
inglese e tedesco (rispettivamente,ad Edimburgo e a Monaco) ed alla pratica
aziendale ( a Malta ed a Londra).
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5.Legenda organigramma
In particolare ricoprono i ruoli all’interno dell’organigramma:
Dirigente Scolastico: prof. Antonio Siciliano
1° Collaboratrice del Dirigente: prof.ssa Rosanna Pulicati
2° Collaboratrice del Dirigente: prof.ssa Giuseppina D’Acunto
DSGA (Direttore Servizi Generali ed Ammin): dr. Rosario Starace
Docenti titolari delle F.S
AREA 1: prof.sse Giovanna Di Scala e Chiara Romano- “Realizzazione e gestione del
POF e rapporti con Enti Esterni; (in quest’area confluiscono i coordinamenti delle attività che
riguardano: INVALSI, QUALITA’, PON, PROGETTI DI ISTITUTO, VISITE GUIDATE E
VIAGGI DI ISTRUZIONE).
AREA 2: prof.ssa Anna Amarante – “Iniziative di Accoglienza, continuità con orientamento
ed eventuale riorientamento degli studenti”
AREA 3: prof.ssa Anna Costa “Inclusività e relative problematiche concernenti disabilità,
DSA, BES”,
AREA 4: prof. Michelangelo Lamonica “Utilizzo delle tecnologie, registro elettronico, sito
WEB”.
Commissioni e gruppi di lavoro: vedi allegato G
Coordinatori di classe: vedi allegato H
Responsabili di laboratorio: vedi allegato I
Dipartimenti: vedi allegato J
Ufficio Tecnico: vedi allegato K
Comitato Tecnico Scientifico: vedi allegato L
Sicurezza e figure sensibili: vedi allegato: Q
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6. Quadro delle risorse materiali e struttura fisica dell’istituto
Si precisa che l’edificio, in cui ha sede l’Istituto, è stato messo in sicurezza.
Il progetto PON FESR pregressi B2 FESR 2007-305 aveva già in precedenza
dotato l’Istituto di un impianto fotovoltaico e di un laboratorio multimediale fornito
di n.34 PC tra portatili e fissi.
L’impianto fotovoltaico è operativo dal 7 luglio 2010 e l’Istituto Tecnico
“E.Mattei” è stato il primo istituto nelle isole del golfo di Napoli ad esserne dotato.
Così pure il progetto A-2-FESR06-POR-CAMPANIA-2011-236 ha fornito altre 15
LIM per le aule, con il ripristino della rete d’Istituto, e quattro PC all’avanguardia per
la segreteria. Tale acquisto ha permesso di dotare 15 aule di una LIM, numero che
viene quest’anno implementato, sì da corredare ciascuna aula dell’istituto.
Per quanto riguarda la dotazione di risorse materiali e strutturali l’istituto dispone di :
ƒ Aule per attività didattica, n. 36, che saranno tutte dotate di LIM di ultima
generazione.
ƒ Aula Magna, con televisore, videoregistratore, LIM, dotazione di impianto
mixer-audio-video, microfoni.
ƒ Biblioteca, dislocata al 1° piano, con oltre 10.000 volumi, tra i quali rilevante
e’ il numero dei testi di narrativa e notevole il numero di audiovisivi. Per le
ricerche possono essere consultate anche le varie enciclopedie generali e
settoriali.
ƒ N°2 palestre, dotate di attrezzature per attività di squadra ed individuali.
ƒ Campo di pallacanestro e di pallavolo idonei per i campionati, con tribune
laterali. Le attrezzature consentono attività individuali di atletica leggera, uso
di piccoli attrezzi.
Laboratori con numero di postazioni adeguate, collegati mediante linea ADSL ad
Internet. In particolari sono presenti in Istituto laboratori di settore per gli istituti
tecnici di:
• Chimica-Fisica e Educazione Ambientale (aula verde), con Centro
Ecologico completa di PC;
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• Costruzioni, con numerose attrezzature, quali il banco di prova per lo
studio dell’equilibrio delle travi, impianto computerizzato per l’analisi
sperimentale del comportamento sotto carico delle travi da costruzioni in
cemento armato, legno ed acciaio(N°2 P.C.);
• Multimediale, con computer completi di stampanti, scanner e software
relativo nonché collegamento ad Internet(N°25 P.C.);
• Informatica, con P.C. completi di stampanti, scanner e software
relativo(N°15); Trattamento Testi e Dati, con P.C. completi di stampanti
e software relativo(N°20 PC); Competenze chiave, realizzato con i fondi
Europei (PON A2-FESR-2007-362), con 30 Stazioni multimediali WIFI), ad oggi dotato di LIM;
• Topografia, che per la notevole dotazione di strumentazione è senz’altro
all’avanguardia nel settore del rilievo e della restituzione ed è dotato
delle seguenti apparecchiature con le seguenti strumentazioni e software:
♦ n.20 personal computer di ultima generazione;sistema informativo geografico
e territoriale, che consente funzioni specifiche per i diversi settori applicativi
e permette di digitalizzare tutti i tipi di carte topografiche, catastali, reti
tecnologiche ecc. in qualsiasi scala;
♦ sistema fotogrammetrico digitale DVP Leica, capace di visualizzare
immagini digitali tridimensionali sia con l’ausilio di sistemi ottici che con la
tecnica “attiva” a cristalli liquidi o “passiva” ad effetto polarizzato (la
stazione fotogrammetrica digitale permette la restituzione a basso costo di
immagini fotografiche di qualsiasi formato e provenienza di aerea terrestre e
telederivata);
♦ stazione topografica automatizzata di media precisione, caratterizzata dalla
presenza di servomotori per i movimenti orizzontali e verticali ad elevata
velocità e precisione di puntamento;
♦ stereoscopi ossia apparecchiature per visualizzare le immagini 3D;
♦ sistema GPS, acquistato con finanziamenti PON B-4.B-FESR-2008-273
Obiettivo B ( “Incrementare il numero dei laboratori per migliorare
l'apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche,
scientifiche e linguistiche”);
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B. SEZIONE QUALIFICANTE L’OFFERTA FORMATIVA
1. Mission dell’Istituto
“Una scuola inclusiva finalizzata alla formazione dei giovani in un’ottica
multiculturale, europea e di solidarieta’ attraverso il miglioramento dell’offerta
formativa”
2. Aspetti qualificanti l’offerta formativa
™ qualita’ del rapporto insegnamento- apprendimento;
™ partecipazione attiva di tutte le componenti interessate al processo formativo;
™ trasparenza dei processi decisionali e dei risultati dell’azione formativa
(aspetti che si
concretizzano attraverso opera collettiva di definizione di
criteri e modalità, a partire dalle riunioni dipartimentali);
3. Piano delle attività
™ piano delle attivita’ rivolte agli studenti:
ƒ accoglienza , orientamento, continuità;
ƒ
potenziamento attività sostegno e recupero finalizzate all’inclusività e
rivolte ad alunni con bisogni specifici ed aspecifici d’apprendimento, di
madrelingua straniera, provenienti da altro istituto (con modalità di
recupero in itinere con eventuale sospensione delle attivita’di
avanzamento del programma);
ƒ potenziamento competenze area linguistica, area logico-matematica e
tecnologico-informatica;
ƒ alternanza scuola-lavoro per il triennio;
ƒ
educazione alla legalità;
ƒ
attività sportive;
ƒ
educazione alla salute;
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™ piano delle attivita’ rivolte ai genitori:
ƒ momenti di confronto genitori-docenti su problematiche comuni;
ƒ
manifestazioni di open day, che vedano la scuola centro attivo di
stimolo e risposta alle peculiarità territoriali;
™ piano delle attivita’ rivolte ai docenti:
ƒ aggiornamento ed autoformazione su tematiche di interesse comune
(utilizzo delle nuove tecnologie, significato del fare scuola oggi, ruolo del docente,
valutazione, inclusivita’…)
™ decisioni organi collegiali per quanto previsto dalla norma, tra cui anche:
ƒ definizione criteri bandi di partecipazione per regolamentare
l’accesso a:
- viaggi d’istruzione;
- progetti di potenziamento linguistico;
- stage ed attivita’ di alternanza scuola-lavoro
4. Criteri comuni per la formulazione dei giudizi e della valutazione
Al fine di assicurare un’ effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo dei processi
attuati, delle difficoltà riscontrate e degli interventi compensativi realizzati, i docenti
raccoglieranno in maniera sistematica e continuativa informazioni relative:
• allo sviluppo dei quadri di conoscenza;
•
alla disponibilità ad apprendere;
•
alla maturazione della personalità;
Tali elementi informativi verranno messi a confronto in occasione delle sedute periodiche
dei Consigli di Classe, chiamati a pronunciarsi sull’andamento didattico e disciplinare delle
rispettive classi.
Tali incontri avranno lo scopo di :
• assumere informazioni sul processo di apprendimento-insegnamento per orientarlo
ed eventualmente modificarlo ;
• controllare l’adeguatezza di metodi, tecniche e strumenti;
• accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
• pervenire alla classificazione degli alunni.
La valutazione sarà sia formativa che sommativa; la prima scaturirà da verifiche effettuate
durante lo svolgimento di una singola “unità didattica o modulo” mediante interrogazioni
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brevi, questionari, esercitazioni, seguendo anche modalità di autocorrezione ed
autovalutazione; la seconda scaturirà da verifiche effettuate periodicamente sia con prove
scritte che orali, miranti ad accertare il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Ai fini della valutazione quadrimestrale saranno tenuti in debita considerazione i seguenti
indicatori:
metodo di studio
partecipazione all’attività didattica
impegno profuso nello studio
progresso cognitivo
conoscenze acquisite
abilità raggiunte
competenze acquisite
livelli di partenza
possibilità avute dai discenti di utilizzare adeguati strumenti didattici.
Si utilizzeranno i seguenti tipi di prove, sebbene qualsiasi strumento informativo, anche
meno formalizzato, possa fornire indicazioni valide circa il processo di insegnamento –
apprendimento :
prove di ingresso (test, questionari, colloqui ecc.)
prove di tipo strutturato e semi-strutturato
prove scritte ed orali (temi, riassunti, interrogazioni , relazioni ecc.).
I genitori saranno informati a metà di ciascun quadrimestre sull’andamento scolastico dei
figli mediante apposite schede, che conterranno, oltre ai risultati conseguiti nelle singole
discipline, indicazioni sulla frequenza,ritardi e condotta.
Particolare attenzione sarà attribuita alla valutazione dei percorsi degli studenti DSA, BES
ai sensi della normativa vigente riportata in ALLEGATO E.
In sede di scrutinio finale i C.d.C., nell’ambito della rispettiva autonomia, potranno
decidere di sospendere il giudizio per gli studenti che presentano fino ad un massimo
di tre insufficienze. I C.d.c. valuteranno, opportunamente, sia la gravità delle
insufficienze che le materie in cui si presentano tali insufficienze, ai fini della decisione
di sospendere il giudizio o non ammettere alla classe successiva, rispettando oltre che i
criteri di obiettività anche i criteri di omogeneità di valutazione.
La possibilità di ripetere per la terza volta la medesima classe è subordinata a:
-
mancanza dell’assolvimento dell’obbligo scolastico alla data di inizio delle
lezioni dell’anno scolastico di riferimento;
-
condotta rispettosa delle regole dell’istituto e dell’armonioso vivere civile;
-
disponibilità a partecipare al dialogo educativo;
-
età compatibile a quella del gruppo classe di destinazione.
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5. Modalita’ di attribuzione del credito scolastico
TABELLA A. DM.n.99/2010 (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
Il Consiglio di Classe attribuirà il credito scolastico secondo le tabelle di riferimento ministeriali:
NUOVA TABELLA PER ATTRIBUZIONE
CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI
CLASSI TERZA – QUARTA - QUINTA
3° anno
4° anno
5° anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7–8
3-4
4-5
5-6
6-7
7–8
4-5
5-6
6-7
7–8
8–9
M = media
M=6
6<M<=7
7<M<=8
8<M<=9
9<M<=10
Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione
all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore
a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione
di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere
inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti
relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un
unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti
conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico,
da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella,
va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media M dei
voti, anche l’assiduità della presenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella
partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative, ed
eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in
alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente
alla media M dei voti.
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6. MODALITÀ PER L’ ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Le attività da riconoscere ai fini dell’attribuzione del credito formativo si basano sui seguenti
criteri:
1) Attività collegate o compatibili con il percorso didattico e formativo degli allievi;
2) Attività di volontariato che rivestono una valenza civile e sociale;
3) Attività sportive e di gruppo che abbiano carattere agonistico, con partecipazione a campionati,
con riferimento a federazioni sportive;
4) Attività di orientamento;
5) Attività artistiche, in particolare musicali, di gruppo;
6) Partecipazione a progetti PON;
7) Attività collegate all’IRC e allo svolgimento di attività alternative.
Le predette attività,se non interne, dovranno essere comprovate da una certificazione rilasciata da
enti pubblici o legalmente riconosciuti. Gli studenti del terzo anno potranno presentare
documentazione inerente ad attività effettuate nel corso della frequenza del biennio.
Criterio per il riconoscimento di un valore alla media dei voti, ai fini dell’attribuzione del
credito scolastico nonché del punto per il credito formativo
In relazione al decimale conseguito nella media dei voti riportati nello scrutinio di fine anno si
riconoscono punteggi secondo la tabella di seguito riportata:
•
Media da decimali:
da 0,01 a 0,10 incluso =0,10
da 0,11 a 0,20 incluso= 0,20
da 0,21 a 0,30 incluso =0,30
Da 0,31 a 0,50 incluso= 0,40
Da 0,51 a 1,00 = 0,50
Punteggio aggiuntivo per il credito formativo:
ƒ
frequenza:0,15 (non bisogna superare il numero massimo di trentatre giorni di assenza
ƒ
partecipazione e impegno: 0,10
ƒ
partecipazione PON e progetti interni: 0,15
ƒ
partecipazione ad attività inerenti est.= 0,10
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7. Modalità di recupero del debito scolastico
Le attività di recupero sono deliberate dal C.D in base alle disposizioni vigenti in
materia che prevedono che:
“5. Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli
scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di
ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle
carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti.
6. Le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo di attivare gli interventi di recupero e, nell’ambito
della propria autonomia, individuano le discipline e/o le aree disciplinari che necessitano degli
interventi. Esse determinano altresì le modalità di organizzazione e realizzazione precisandone
tempi, durata, modelli didattico-metodologici, forme di verifica dei risultati conseguiti dagli
studenti, criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie. In particolare,
nella determinazione del numero degli interventi e della consistenza oraria da assegnare a
ciascuno di essi, si avrà cura di commisurarne la definizione in modo coerente rispetto al numero
degli studenti ed alla diversa natura dei relativi fabbisogni, nonché all’articolazione dei moduli
prescelti ed alla disponibilità delle risorse.
7. Gli studenti di cui al comma 5 sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti, salvo quanto
previsto dai commi 3 e 4 dell’art. 4 e dal comma 3 dell’art. 7. Al termine di tali attività sono
effettuate verifiche volte ad accertare l’avvenuto recupero, del cui risultato si dàpuntuale notizia
alle famiglie.” (O.M. 92/2007)
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8. Assenze
Si applica quanto previsto dal D.P.R. n.122/2009, art.14, comma 7, ovvero che “Ai
fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche
possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo
ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per
assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino,
a giudizio del c.di c.,la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo
delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.
Il limite massimo di ore di assenza consentito, per tutti gli indirizzi dell’Istituto
Tecnico, che prevede un monte ore totale di 1056 (= 32 ORE x 33 settimane), è pari
a 264 ORE ( =¼ 1056).
Le deroghe vigenti nell’istituzione scolastica sono le seguenti:
• Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
• Terapie e/o cure programmate;
• Donazioni di sangue;
• Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
• Adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. legge n. 516/1988 che
recepisce l’intesa con la Chiesa cristiana Avventista del Settimo Giorno;
legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio
1987);
• Ogni altro caso che il C.d.c. riterrà degno di seria considerazione.
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9. Attivita’ integrative per gli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C.
Le attività integrative e culturali per gli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C.
definite in sede collegiale del 17/10/2014 sono le seguenti:
possibilità da parte dell’alunno che non si avvale dell’IRC di non presenziare nelle
prime e ultime ore coincidenti con l’insegnamento dell’IRC, per cui è consentito
l’ingresso posticipato e l’uscita anticipata. In relazione alle ore centrali, gli alunni
che non si avvalgono dell’I.R.C svolgeranno attività di approfondimento in classe o
nei laboratori e nella biblioteca, che potranno essere definite dai singoli c.d.c, in sede
di programmazione didattica. Le suddette attività daranno accesso al credito
formativo. Il coordinamento di tali attività è affidato alla prof.ssa Amarante Anna che
curerà, quando necessario, i rapporti con la prof.ssa Olimpia de Angelis, responsabile
della Biblioteca.
10. Scelte finanziarie
Saranno effettuate in maniera coerente alle attività individuate come prioritarie.
11. Modalita’ di attuazione dei rapporti scuola- famiglia.
I rapporti tra docenti e genitori per l’anno scolastico in corso saranno articolati nel
modo seguente:
• due ricevimenti individuali di un’ora, da parte di ogni docente, nel primo e nel
secondo quadrimestre, in orario antimeridiano, ad esclusione del primo e
dell’ultimo mese di lezione. Gli orari e le date sono indicate sul sito web
dell’Istituto;
• due colloqui generali annuali.
E’previsto, inoltre, un incontro iniziale con i genitori degli allievi delle classi prime
nell’ambito delle attività di accoglienza.
La comunicazione tra Scuola e Famiglia resta comunque costante e continua per
eventuali incontri individuali e di classe, volti a fornire informazioni su
problematiche relative al disagio o alle difficoltà adolescenziali.
Sul sito web dell’istituto è presente l’orario scolastico dei singoli docenti e delle
classi. La segreteria segnalerà in casi specifici, attraverso SMS o altre modalità di
cmunicazione previste dalla legge, l’assenza o il ritardo dello studente.
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12. Azioni di monitoraggio e di autovalutazione
Sarà svolta secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/14 e dalla CM
47/14, con l’elaborazione del RAV.
Documento a cura della commissione POF a.s. 2014/2015 coordinata
dalla prof. ssa Anna Di Meglio.
Approvato dal Collegio Docenti con delibera n. 6 del 17/10/2014.
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ALLEGATO A: INDIRIZZI ATTIVI E DI PROSSIMA ATTIVAZIONE
INDIRIZZI ATTIVI:
SETTORE ECONOMICO:
1)AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
SETTORE TECNOLOGICO:
1)COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
2)INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
3)ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
4)CHIMICA, MATERIALI, BIOTECNOLOGIE
SETTORE ECONOMICO
PROFILO DELL’ INDIRIZZO
“AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING”
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo
dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale,
dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,
amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativofinanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con
quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire
sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel
contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda e svolgere
attività di marketing;
− collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
− utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione,
finanza e marketing.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e
Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un
dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di
un’azienda;
19
i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture
diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento
alle differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse
umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca
di soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa,
per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce
dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
QUADRO ORARIO
1° anno
sett.
2° anno
sett.
3°
anno
sett.
4° anno
sett.
Articolazione dal terzo anno: “Amministrazione,
finanza e marketing”
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
0
0
0
Scienze integrate
(sc della terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
2
2
0
0
0
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (fisica)
2
0
0
0
0
Scienze integrate (Chimica)
0
2
0
0
0
Geografia economica
3
3
0
0
0
Informatica
2
2
2
2
0
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
0
0
3
3
3
Economia politica
0
0
3
2
3
32
32
32
32
32
MATERIE
1°e 2°biennio e 5° anno
TOTALE ORE
5° anno
sett.
20
SETTORE TECNOLOGICO
PROFILO DELL’ INDIRIZZO
“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei
dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego
degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica
ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e
nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
- possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio,
nell’organizzazione del cantiere, nella
gestione
degli impianti e
nel rilievo topografico;
- ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre
componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano,
comprese le operazioni catastali;
- ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
- collaborare,
nei
contesti
produttivi
d’interesse,
nella
progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi,e
di operare in autonomia nei casi di modesta entità;
- intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e
nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri
mobili, relativamente ai fabbricati;
- prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni
opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative
sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto
ambientale;
21
- pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di
salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare
e documentare le attività svolte.
QUADRO ORARIO
MATERIE
1°
anno
sett.
2° anno
3° anno
sett
sett.
SETT.sett.
4° anno
sett.
5° anno
sett.
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Complementi di matematica
0
0
1
1
0
Diritto ed economia
2
2
0
0
0
Scienze integrate (biologia)
(sc della terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
2
2
0
0
0
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (fisica)
3*
3*
0
0
0
Geografia
1
0
0
0
0
Scienze integrate (Chimica)
3*
3*
0
0
0
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
3*
3*
0
0
0
3*
0
0
0
0
Scienze e tecnologie applicate
0
3
0
0
0
Gestione del cantiere e sicurezza
dell’ambiente di lavoro
0
0
2
2
2
Progettazione, costruzioni e impianti
0
0
7*
6*
7*
Geopedologia, economia ed estimo
0
0
3*
4*
4*
Topografia
0
0
4*
4*
4*
* ORE LABORATORIO
IN COMPRESENZA CON
INSEGNANTI TECNICO PRATICI
TOTALE ORE
5
3
8
9
10
33
32
32
32
32
22
SETTORE TECNOLOGICO
PROFILO DELL’ INDIRIZZO
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”
Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:
- ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono
all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti
di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei
segnali;
- ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono
rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati
“incorporati”;
- collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e
internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle
informazioni (“privacy”).
È in grado di
- collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e
della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e
nell’organizzazione produttiva delle imprese;
- collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica
capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
- esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in
team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento
dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;
- utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito
professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;
- definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”,
nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative
normative tecniche, vengono approfondite nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la
comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle
applicazioni informatiche.
Nell’articolazione “Telecomunicazioni” vengono approfonditi l’analisi, la
comparazione, la progettazione, l’ installazione e la gestione di dispositivi e strumenti
elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per
reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, nel quale sono inseriti obiettivi didattici in
relazione alla conoscenze, tra l’altro, di algoritmi in scratch dal 1° anno, coding in c dal
1° anno, c++ ed assembly code al 3° anno, java dal 4° anno, sql e c# a 5° anno, il
23
Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1 – Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2 – Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione.
3 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza.
4 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5 – Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6 – Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di
riferimento.
QUADRO ORARIO
MATERIE
1°
anno
sett.
2° anno
sett
3°
anno
sett.
4° anno
sett.
5° anno sett.
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Complementi di matematica
0
0
1
1
0
Diritto ed economia
2
2
0
0
0
Scienze integrate (biologia)
(sc della terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
2
2
0
0
0
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività
alternative
Scienze integrate (fisica)
1
1
1
1
1
3*
3*
0
0
0
Geografia
1
0
0
0
0
Scienze integrate (Chimica)
3*
3*
0
0
0
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
3*
3*
0
0
0
3*
0
0
0
0
Scienze e tecnologie applicate
0
3
0
0
0
Sistemi e reti
0
0
4*
4*
4*
Tecnologia e progettazione di sistemi
informatici e di telecomunicazioni
0
0
3*
3*
4*
Gestione progetto, organizzazione
d’impresa
Informatica
0
0
0
0
3
0
0
6*
6*
6*
Telecomunicazioni
0
0
3*
3*
0
* ORE LABORATORIO
IN COMPRESENZA CON
INSEGNANTI TECNICO PRATICI
5
3
8
9
10
33
32
32
32
32
TOTALE ORE
24
SETTORE TECNOLOGICO
PROFILO DELL’ INDIRIZZO
“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”
Profilo
Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”:
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei
sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e
trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione,
conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
- nei contesti produttivi d’interesse collabora nella progettazione, costruzione e
collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di
automazione.
È in grado di:
- operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed
elettronici complessi;
- sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi
e apparati elettronici;
- utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
- integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, contribuendo
all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie
di produzione;
- intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti
alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli
impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;
- nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza
sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei
prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e
“Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle
relative normative tecniche, vengono approfondite nell’articolazione “Elettronica”
la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici;
nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di
impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la
progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica
ed Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in
termini di competenze.
1– Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature
elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
25
2 – Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di
misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.
3 – Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle
apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione
e interfacciamento.
4 – Gestire progetti.
5 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
6 – Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti
specifici di applicazione.
7 – Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.
In relazione alle articolazioni: ”Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le
competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in
coerenza con la peculiarità del
percorso di riferimento.
QUADRO ORARIO
MATERIE
1°
anno
sett.
2° anno sett
3° anno
sett.
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Complementi di matematica
0
0
1
1
0
Diritto ed economia
2
2
0
0
0
Scienze integrate (biologia)
(sc della terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
2
2
0
0
0
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (fisica)
3*
3*
0
0
0
Scienze integrate (Chimica)
3*
3*
0
0
0
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
3*
3*
0
0
0
3*
0
0
0
0
Scienze e tecnologie applicate
0
3
0
0
0
Geografia
1
0
0
0
0
Sistemi automatici
0
0
4*
5*
5*
Tecnologie e progettazione di sistemi
elettrici ed elettronici
Elettronica ed elettrotecnica
0
0
5*
5*
6*
0
0
7*
6*
6*
5
3
8
9
10
33
32
32
32
32
* ORE LABORATORIO
IN COMPRESENZA CON
INSEGNANTI TECNICO PRATICI
TOTALE ORE
4° anno
sett.
5° anno
sett.
26
INDIRIZZO ATTIVO DALL A.S. 2015/2016:
SETTORE TECNOLOGICO
PROFILO DELL’ INDIRIZZO
“CHIMICA, MATERIALI, BIOTECNOLOGIE SANITARIE”
In base a quanto espressamente indicato nel Regolamento recante norme concernenti il
riordino degli Istituti tecnici, il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie:
• ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali
chimicobiologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà
territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;
• ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio
ambientale e sanitario.
È in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi,
nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando
alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi ed il
controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;
• integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi
chimici e biotecnologici, di organizzazione ed automazione industriale, per contribuire
all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il
sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;
• applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di
lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
• collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di
analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;
• verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure
ed i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software
dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio, sia al controllo e gestione degli impianti;
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate.
L’indirizzo si suddivide in tre articolazioni:
1) “Biotecnologie sanitarie”
2) “Biotecnologie ambientali”;
3) “Chimica e materiali”.
Nell'articolazione biotecnologie sanitarie vengono identificate, acquisite e
approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei
sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all'uso delle principali
tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico ed alimentare, al fine
d'identificare i fattori di rischio e causali di patologie, e applicare studi
epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva;
27
Titolo di studio
Il diploma conseguito al termine dei cinque anni (biennio e triennio di
specializzazione) è quello di PERITO DIPLOMATO IN CHIMICA,
MATERIALI E BIOTECNOLOGIE.
ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE”.
Per la prevenzione e la tutela della persona
Oltre a garantire un'ampia formazione culturale nel campo scientifico, questo indirizzo si
propone di potenziare una preparazione specifica per ciò che concerne il controllo igienicosanitario, con rilevanti competenze nelle tecniche di laboratorio e nelle analisi strumentali
chimoco-biologiche, anche attraverso Stages a Alternanza Scuola-Lavoro.
MATERIE
Articolazione DAL 3° ANNO
BIOTECNOLOGIE SANITARIE
1°
anno
sett.
2° anno sett
3° anno
sett.
4° anno
sett.
5° anno sett.
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Complementi di matematica
0
0
1
1
0
Diritto ed economia
2
2
0
0
0
Geografia
1
0
0
0
0
Scienze integrate (biologia)
(sc della terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
2
2
0
0
0
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (fisica)
3*
3*
0
0
0
Scienze integrate (Chimica)
3*
3*
0
0
0
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
3*
3*
0
0
0
3*
0
0
0
0
Scienze e tecnologie applicate
0
3
0
0
0
Chimica analitica e strumentale
0
0
3
Legislazione sanitaria
0
0
0
0
3
0
0
3*
3*
4*
Biologia, microbiologia e tecnologie di
controllo sanitario
0
0
4*
4*
4*
Igiene, anatomia, fisiologia, patologia
0
0
6*
6*
6
5
3
8
9
10
33
32
32
32
32
Chimica organica e
biochimica
* ORE LABORATORIO
IN COMPRESENZA CON
INSEGNANTI TECNICO PRATICI
TOTALE ORE
*
3
*
0
28
ALLEGATO B:
Regolamento d’Istituto Documento approvato dal Consiglio d’Istituto in data 24 ottobre 2011 Art. 1 L’Istituto Tecnico “E.Mattei” è una Comunità scolastica orientata allo studente, al dialogo ed ispirata ai principi della democrazia, della solidarietà, della legalità. Tutte le componenti della scuola sono chiamate a partecipare ai processi formativi che li riguardano e a condividere, nella specificità di ruoli e competenze, un percorso orientato alla formazione di una coscienza civica. Art. 2 L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale qualificata supportata da un’azione educativa coerente basata sul rispetto e sulla valorizzazione degli orientamenti personali e dell’identità culturale di ciascuno. Art. 3 Nell’ambito delle proprie funzioni, tutti i soggetti che partecipano alla vita dell’Istituto contribuiscono a creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle competenze degli studenti, la maturazione dei comportamenti e dei valori, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione. Art. 4 Tutte le componenti scolastiche hanno il diritto di conoscere normative e procedure relative all’attività scolastica in cui sono coinvolti. Pertanto, l’Istituto si impegna a far conoscere loro il Piano dell’offerta formativa, il Regolamento d’Istituto e il Patto di Corresponsabilità scuola ‐ famiglia, condividendone i valori fondanti e le norme in essi contenuti. All'atto dell'iscrizione le famiglie ricevono il Piano dell’offerta formativa, il regolamento dell’Istituto ed il Patto di corresponsabilità; inoltre tali documenti sono visionabili dal sito web. Art. 5 Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto ad esprimere una valutazione in merito all’efficacia della realizzazione del Piano dell’Offerta formativa secondo le modalità che saranno individuate. Art. 6 Il Dirigente Scolastico può sospendere l’efficacia del regolamento d’Istituto per motivi d’urgenza e necessità dando prescrizioni alternative con circolare. Art. 7 Comportamenti Tutti coloro che operano all’interno dell’Istituto sono tenuti ad avere nei confronti delle altre persone lo stesso rispetto anche formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di assumere un comportamento leale, corretto, rispettoso della personalità di ciascuno e dei rispettivi ruoli e funzioni, scrupoloso nell’utilizzo degli ambienti e delle strutture dell’Istituto. La correttezza dei comportamenti è affidata principalmente al senso di responsabilità e all'autocontrollo di ognuno nonché alla responsabile e reciproca vigilanza da parte di tutte le componenti. Lo studente durante la permanenza all’interno dell’Istituto, anche nei momenti in cui non è possibile garantire la vigilanza da parte del personale, deve avere un comportamento responsabile e dimostrare autonomamente la propria maturità personale. 29
Art. 8 Responsabilità individuali La responsabilità è personale. Costituiscono comportamenti scorretti le infrazioni ai doveri di rispetto nei confronti degli altri, di rispetto dell’integrità delle strutture e delle attrezzature dell’Istituto, di rispetto delle norme di sicurezza, di frequenza regolare e impegno scolastico. Vengono considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone. Vengono altresì considerati gravi i comportamenti che promuovano o operino discriminazioni relative a convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza, sesso e orientamento sessuale. La segnalazione di comportamenti contrari al Regolamento d’Istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica e deve essere presentata alla Dirigenza. Art. 9 Diritto all’istruzione Il diritto all’istruzione è garantito a ciascuno studente attraverso percorsi individualizzati ed opportunità offerte dalla progettazione, dalle sperimentazioni, dalle attività di internazionalizzazione, tese a promuoverne il successo formativo, a consolidare attitudini e sicurezze personali, a sviluppare senso di responsabilità e capacità di scelta. Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento sono previste misure dispensative e compensative,come da normativa vigente. Art. 10 Collaborazione degli studenti Gli studenti sono tenuti a seguire con responsabilità le lezioni, a partecipare alle attività proposte e ad eseguire con puntualità i lavori assegnati. Si impegnano ad evidenziare agli insegnanti le proprie difficoltà per trovare strategie atte a superarle, a mantenere un atteggiamento partecipativo e collaborativo, ad essere disponibili a migliorarsi. Art. 11 Trasparenza della valutazione Gli studenti hanno diritto di conoscere in modo trasparente e tempestivo i criteri e tutti gli elementi che concorrono alla valutazione. Le valutazioni hanno carattere personale. I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di conoscenza per garantire riservatezza e correttezza di comunicazione. Art.12 Comportamenti all’interno dell’Istituto L o studente durante la permanenza all’interno dell’Istituto, anche nei momenti in cui non è possibile garantire la vigilanza da parte del personale, deve avere un comportamento responsabile e dimostrare autonomamente la propria maturità. Art. 13 Proposte formulate dagli organi studenteschi Tramite gli organi di rappresentanza studenteschi , gli studenti, nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa, propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro interessi e possono esprimere pareri sulle attività proposte dall’Istituto. Tali indicazioni vengono comunicate agli organi competenti e da essi prese in considerazione. Art. 14 Dati personali Ogni dato psicofisico riferito allo studente o relativo alla situazione familiare e significativo per l’attività formativa, è rilevato in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi del D.Lgs 196/2003. 30
Art. 15 Accesso ai verbali Gli studenti e i genitori possono richiedere copia dei verbali delle decisioni dei Consigli di Classe in cui sono inseriti ,ai sensi della L.241/90 e successive modifiche. Gli studenti e i genitori possono prendere visione delle delibere del Consiglio d’Istituto affisse all’albo. Art. 16 Attività dei docenti L’attività di ogni docente è informata al principio di libertà di insegnamento e si sviluppa in un contesto formativo orientato alla progettualità, basato sulla collegialità e sulla cooperazione tra insegnanti. Nello svolgimento delle loro funzioni i docenti hanno diritto ad un atteggiamento collaborativo da parte degli studenti e delle famiglie. Partecipano ad iniziative tese a migliorare le proprie competenze e, nella loro attività, sono supportati dalla struttura organizzativa dell’Istituto per ottimizzare le proposte didattiche. Art. 17 Strategie formative e valutazione In coerenza con le strategie formative, i criteri e le modalità individuate nell'ambito della progettazione collegiale dell’Istituto, i docenti scelgono le adeguate metodologie di insegnamento,gli strumenti didattici e di valutazione delle competenze suggeriti dalla propria competenza professionale. Sono tenuti a chiarire agli studenti gli obiettivi didattici generali e di percorso e devono comunicare con trasparenza e tempestività gli esiti della valutazione. I docenti avranno cura di informare gli studenti riguardo 1) allo svolgimento del programma; 2) alla programmazione delle verifiche scritte, che devono essere equamente distribuite nel corso dell’anno scolastico (secondo le indicazioni programmatiche del Consiglio di Classe ) e comunicate agli studenti con un congruo preavviso con la relativa annotazione sul registro di classe;3) ai criteri di valutazione (delle prove sia scritte che orali ), che devono essere esplicitati agli allievi in modo chiaro e comprensibile, anche attraverso apposite griglie o altre forme di valutazione. Avranno altresì cura di portare in visione gli elaborati, corretti e valutati, in tempi ragionevolmente brevi e, comunque, prima della successiva verifica scritta affinché l’allievo abbia la possibilità di organizzarsi per il recupero. Art. 18 Piani di lavoro Ad inizio anno scolastico ogni docente, nell’ambito del coordinamento di disciplina e del dipartimento in cui è inserito, elabora il “Piano di lavoro annuale”. Contribuisce altresì alla stesura del “Piano di lavoro della Classe” che viene approvato dal Consiglio di Classe. Art. 19 Sorveglianza degli studenti da parte dei docenti Al fine di garantire adeguata sorveglianza all’interno delle aule durante i cambi dell’ora i docenti sono tenuti al rispetto delle seguenti disposizioni: ‐ presenza in aula 5 minuti prima dell’inizio della prima ora di lezione ‐ nel cambio d’ora, il docente deve raggiungere la classe nel minor tempo possibile; ‐ in caso di allontanamento temporaneo del docente, necessario e urgente, lo stesso avviserà il personale di vigilanza Art. 20 Rapporti con le famiglie Le famiglie hanno diritto ad essere coinvolte nel processo formativo dei propri figli e a partecipare alla vita scolastica tramite gli organi di rappresentanza. Esse devono essere messe nelle condizioni di conoscere l’evoluzione della situazione di profitto e comportamentale dei propri figli. I docenti informano le famiglie delle eventuali situazioni 31
problematiche dei figli garantendo la possibilità di colloqui secondo le modalità e l’orario stabilito dall’Istituto. Le famiglie sono tenute a collaborare con i docenti, instaurando un dialogo costruttivo con essi e a seguire con attenzione l’andamento didattico dei propri figli. Le famiglie si impegnano a osservare le disposizione relative alle giustificazioni di assenze e ritardi e ad informare tempestivamente i docenti su problemi personali dei propri figli (salute, motivazione, frequenza), che possano incidere sul rendimento scolastico. Art. 21 Attività integrative Le famiglie hanno diritto a partecipare alle attività integrative culturali e formative che coinvolgono la comunità scolastica. Art. 22 Ruolo del personale ATA Attraverso la propria attività il personale ATA favorisce il processo comunicativo e concorre a determinare un adeguato clima educativo all’interno dell’Istituto. Art. 23 Obbligo di frequenza Gli studenti sono tenuti alla regolare frequenza di lezioni ordinarie, di recupero o approfondimento, di esercitazioni, di verifica o altre attività promosse dalla scuola e ritenute obbligatorie. Di norma costituisce frequenza non regolare il ritardo nell’ingresso o l’anticipo nell’uscita, quando diventino abituali e tali da compromettere la partecipazione dell’allievo al dialogo educativo e didattico. Per le assenze di massa il coordinatore provvederà a informare i genitori degli alunni e il Consiglio di classe adotterà le misure necessarie. Art. 24 Accumulo assenze e ritardi Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi numerosi o metodici,sia quelli minori che quelli alla seconda ora, costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione del voto di condotta. Il Coordinatore del Consiglio di classe contatterà le famiglie per chiarire in merito a tali problematiche. Ai sensi del D.P.R. n.122/09 art.14 comma 7 “A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire,per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.” Si precisa che il calcolo dei 50 giorni di assenza concessi è da tradurre in termini di ore e che le ore di lezione non effettuate, in caso di ingressi posticipati e uscite anticipate, verranno considerate al fine del calcolo delle ore annue di assenze. Art. 25 Inizio della lezione e brevi uscite dalla classe Le lezioni hanno inizio alle ore 8.30 e terminano alle ore 14.30;ogni ora ha la durata di 60 minuti. L’ingresso nell’Istituto è previsto dalle ore 8.15 alle ore 8.30 . E’consentito l’ingresso fino alle ore 8.35 solo nei seguenti casi eccezionali:condizioni meteorologiche avverse,blocco del traffico per incidenti stradali e ritardi dei mezzi di trasporto pubblico. In quest’ultimo caso l’alunno deve mostrare a richiesta del docente il biglietto debitamente obliterato o l’abbonamento valido rilasciato dalla società di trasporto pubblico. 32
Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula per brevissimo tempo, solo con il permesso dell’insegnante responsabile. Alla prima ora non è permesso uscire dall’aula,salvo motivi eccezionali. Art. 26 Ritardi In caso di ingresso dopo il suono del secondo campanello che segnala l’inizio della prima ora di lezione in Istituto, oppure all’inizio della seconda ora di lezione , lo studente deve comunque recarsi in aula. Sul registro di classe verrà annotato l’ingresso alla seconda ora di lezione. Oltre l’inizio della seconda ora di lezione lo studente è ammesso in classe solo con autorizzazione della Presidenza. Sono tollerati tre ritardi per quadrimestre. Il ritardo sarà annotato sul registro di classe e su un apposito registro gestito dalla Dirigenza. Al quarto ritardo sarà avvertita la famiglia dell’allievo e nel contempo sarà registrata annotazione sul giornale di classe come nota disciplinare. E’ fatto salvo per il 1°quadrimestre del presente anno scolastico 2011­12 il numero di 4 ritardi. A decorrere dal 1 febbraio 2012 i ritardi consentiti sono tre. La norma,pertanto, è a regime dall’a.s. 2012­13. Art. 27 Giustificazione di ritardi e assenze Lo studente che, per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni o in caso di ingresso in ritardo il giorno stesso o il giorno precedente, ha l'obbligo di giustificare dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe. Le giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l'apposito libretto rilasciato dalla Segreteria. Se lo studente non ha compiuto gli anni 18 la giustificazione deve essere firmata da un genitore o da chi ne ha la rappresentanza legale. Possono firmare le giustificazioni soltanto i genitori o i rappresentanti che hanno apposto la propria firma sulla prima pagina del libretto personale. Art. 28 Accettazione della richiesta di giustificazione La richiesta di giustificazione deve essere presentata all’insegnante della prima ora di lezione, che ne valuterà l'accettabilità. Non può essere ammesso in classe dall’insegnante lo studente sprovvisto di giustificazione per il quale sul registro di classe appare l’annotazione “Non ammesso senza giustificazione”. In tal caso lo studente deve recarsi presso la Vicepresidenza che provvede a contattare la famiglia chiedendo di giustificare il figlio entro la mattinata. Qualora nessun genitore (o rappresentante legale) possa ottemperare all’obbligo di giustificazione in mattinata,deve giustificare di persona il giorno successivo. Allo stesso modo lo studente non è ammesso in classe se manca la giustificazione della Presidenza nei seguenti casi: 1) superamento di n.3 ritardi a quadrimestre; 2) superamento di n.5 giorni consecutivi di assenza;3) superamento di n.5 giorni di mancata giustifica. Art. 29 Uscita anticipata E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata solo nei 5 minuti successivi alla fine dell’ora. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in Vicepresidenza all'inizio delle lezioni al cambio dell’ora. Per gli studenti maggiorenni sono previste non più di n.3 uscite anticipate a quadrimestre per un massimo di due alunni per classe. Per gli studenti minorenni occorrerà la presenza del genitore o di chi ne fa le veci munito di delega. In particolare, per gli studenti impegnati in attività sportive agonistiche è prevista una delega del genitore all’allenatore. In caso di malore lo studente deve informare il docente in aula che si attiverà in merito. Qualora si rendesse necessaria l’uscita anticipata da scuola, lo studente è tenuto a dare segnalazione alla segreteria didattica, alla quale compete in via esclusiva avvisare la famiglia. 33
Art. 30 Uscita anticipate della classe In caso di assenza dei docenti, qualora l'Istituto fosse impossibilitato a provvedere diversamente, le classi potranno essere autorizzate ad uscire anticipatamente. Le classi in uscita devono allontanarsi dall’Istituto. Per gli studenti minorenni, quando possibile, l’avviso di uscita anticipata deve essere comunicato dall’Istituto con almeno un giorno di anticipo anche a mezzo web. Art. 31 Sciopero personale docente e non docente In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano dimessi prima del termine delle lezioni. Alle famiglie,quando possibile, verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo,attraverso sms. Art. 32 Divieto di fumo Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge non è consentito fumare in Istituto. I docenti,il personale ATA e il personale addetto alla vigilanza antifumo, in caso di infrazioni a tale divieto,dovranno relazionare in merito e applicare le relative sanzioni, servendosi dell’apposita modulistica prevista dalla normativa vigente. Art. 33 Abbigliamento e linguaggio Negli spazi interni ed esterni tutti coloro che sono presenti in Istituto sono tenuti ad avere un abbigliamento e ad utilizzare un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico. Art. 34 Telefoni mobili e altre apparecchiature Nel corso delle lezioni, all’interno di aule e laboratori è vietato l’utilizzo dei telefoni mobili e di altri strumenti atti all’invio e ricezione di messaggi scritti ed orali. Tale divieto riguarda sia gli alunni che i docenti in servizio. In caso di utilizzo di tali strumenti da parte di uno studente, l’insegnante provvede al ritiro dell’apparecchiatura e la consegna successivamente in Presidenza. Art. 35 Rispetto degli ambienti E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico, i macchinari e le strumentazioni tecnologiche che sono beni dell’intera comunità scolastica. E’ pertanto dovere di ciascuno osservare le disposizioni organizzative e le norme di sicurezza in vigore nell’Istituto. Art. 36 Risarcimento per danni Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati. Art. 37 Affissioni E’ possibile affiggere, dopo autorizzazione e visto del Dirigente, comunicazioni negli spazi appositamente previsti indicando il nome del responsabile,previa autorizzazione della Presidenza. Le comunicazioni anonime verranno rimosse. Non possono essere affisse comunicazioni riconducibili a propaganda elettorale (ad esclusione delle elezioni degli organi scolastici). Art. 38 Transito negli spazi interni comuni Il transito nei corridoi, negli atri e sulle scale deve avvenire ordinatamente, senza recare alcun pregiudizio a persone o cose, e senza disturbare lo svolgimento delle attività didattiche nelle aule. Non è consentito agli studenti di spostarsi da un piano all’altro se non per motivi 34
strettamente didattici. Per prevenire atteggiamenti scorretti e meglio individuare gli autori degli stessi,sempre nell’ambito degli ambienti comuni e,comunque,all’esterno delle aule,sarà predisposto per ogni alunno un cartellino identificativo recante nome,cognome,classe e foto. Tale documento dovrà accompagnare sempre l’alunno,soprattutto nei momenti in cui egli è fuori dall’aula. Art. 39 Ascensore L’uso dell’ascensore è consentito al personale docente e non docente ed agli studenti portatori di handicap o infortunati con il docente accompagnatore. Art. 40 Esclusione di responsabilità L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi. Art. 41 Uso fotocopiatrici Il servizio di fotocopiatura presso la macchina disponibile in Istituto è riservato alle necessità relative alla predisposizione di materiale didattico da parte dei docenti. Le fotocopie devono essere effettuate dal personale ATA dalle ore 10.30. Non è consentito effettuare fotocopie per motivi personali non legati ad esigenze scolastiche. Nell’ottica di rispettare il principio fondamentale di tutela dell’ambiente, nonché di evitare lo spreco di risorse economiche, si invita ad un utilizzo oculato della macchina fotocopiatrice ed utilizzare, laddove possibile, fogli di riciclo. A fronte di un uso scorretto del servizio, l’Istituto si riserva la possibilità di sospendere o modificare le modalità di accesso al servizio stesso. Art. 42 Comportamenti nelle aule Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di pulizia, di buona manutenzione di arredi e strumentazioni presenti nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di danneggiamento. I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula. Art. 43 Uso di attrezzature L’utilizzo di PC, televisori, DVD videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. Non è consentito agli alunni navigare in Internet senza l’autorizzazione dell’insegnante. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei laboratori di informatica, in quanto applicabili. Art.44 Danneggiamenti Qualora si ravvisino guasti o danni, è necessario dare immediato avviso della circostanza al personale addetto. Se nelle aule dovessero verificarsi danni a strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha occupato l’aula. Art.45 Sanzioni disciplinari Si allega il regolamento disciplinare d’Istituto disponibile sul sito web, che è parte integrante del Regolamento d’Istituto. Art.46 Laboratori e Biblioteca. Si rimanda ai regolamenti dei singoli laboratori e della biblioteca. 35
Art. 47 Assemblee studenti L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe. L’Assemblea di classe ha un durata massima di un’ora mensile, durante la quale il docente in servizio è incaricato della sorveglianza. L’Assemblea d’Istituto può essere richiesta una volta al mese ed effettuata dopo autorizzazione del Dirigente, secondo le modalità previste dalla vigente normativa. Art. 48 Visite e Viaggi d’istruzione La scuola considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione, le seguenti attività: ‐ i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre e manifestazioni culturali di interesse didattico o professionale ‐ visite ad enti istituzionali o amministrativi ‐ la partecipazione ad attività teatrali o sportive ‐ la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati e/o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche ‐ i gemellaggi con scuole estere. ‐ lezioni con esperti L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola: pertanto vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. La scuola incoraggia la partecipazione a tali attività e in base alle fasce d’età ne stabilisce la tipologia. La partecipazione ai viaggi e alle visite guidate è subordinata al parere positivo del Consiglio di classe,considerato il comportamento assunto nel corso dell’anno scolastico e il numero dei rapporti disciplinari. Le attività sono programmate e approvate dal Collegio dei Docenti a tale scopo si avvale ogni anno di una commissione responsabile dei viaggi didattici della scuola. Art.49 Bouvette L’apertura della bouvette sarà posticipata alle 9.30 per evitare che gli alunni ritardino l’ingresso in aula. Nel cambio d’ora l’accesso a tale servizio sarà evitato dal personale di piano. Art.50 Norme sulla sicurezza Tutti gli studenti sono tenuti a rispettare le norme di sicurezza dettate dalla vigente normativa. L’Istituto s’impegna ad effettuare 2 prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico,entro il mese di novembre e entro il mese di marzo. 36
ALLEGATO C
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELL’I.T.“E.MATTEI” approvato il 24 ottobre 2011
Comportamenti che configurano mancanze disciplinari: ‐Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. Di norma costituisce frequenza non regolare il ritardo nell’ingresso o l’anticipo nell’uscita, quando diventino abituali e tali da compromettere la partecipazione dell’allievo al dialogo educativo e didattico. Dopo il secondo giorno di un’assenza di massa si avvisino i genitori della classe; dopo il terzo giorno consecutivo sia investito del problema il Consiglio di classe. ‐ Il comportamento degli allievi deve essere improntato alla correttezza ed al rispetto dell’ambiente di apprendimento e di formazione che essi frequentano. Ciò vale anche in occasione delle iniziative promosse dalla scuola e delle attività extracurricolari, dalle quali vanno esclusi gli allievi che si rendano responsabili di un comportamento contrario a tali norme. Costituisce violazione di tale dovere una condotta offensiva nelle parole e negli atti nei confronti di tutte le componenti della comunità scolastica. ‐ Gli studenti devono rispettare le norme organizzative contenute nel Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza dettate dal DLG 626/94 e successive integrazioni e modificazioni. ‐Gli studenti non devono arrecare danni al patrimonio della scuola e rispondono, anche in termini economici,del deterioramento delle strutture e delle attrezzature in dotazione alla scuola. Sanzioni disciplinari: Lo studente il cui comportamento configura una mancanza disciplinare riceve, in proporzione alla gravità della mancanza, un’ammonizione scritta e, nei casi più gravi, l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica. Il Consiglio di classe, di norma, decide l’allontanamento dalla comunità scolastica da 1 a 15 giorni nei seguenti casi: ‐ per infrazioni disciplinari che hanno comportato almeno tre ammonizioni da parte del Dirigente; ‐ per offese alla persona ed al ruolo professionale del personale della scuola; ‐ per comportamenti gravemente lesivi della persona degli altri studenti; ‐ per danni arrecati alla struttura scolastica, agli arredi ed alle attrezzature; ‐ in presenza di un reato perseguibile d’ufficio o per il quale l’autorità giudiziaria abbia avviato un procedimento penale; ‐ quando si configuri un pericolo per l’incolumità delle persone che frequentano l’Istituto. Nei casi più gravi il Consiglio di classe può proporre al Dirigente la sospensione o la decadenza dell’allievo dalle cariche elettive eventualmente ricoperte. A norma dello Statuto delle studentesse e degli studenti, lo studente può richiedere al Consiglio di classe di convertire la sanzione subita in attività in favore della comunità scolastica. Dopo la prima ammonizione subita, la scuola avverte i genitori dell’allievo ed eventualmente fissa con loro un colloquio. Il provvedimento adottato dal Consiglio di classe terrà conto della storia personale dell’allievo e delle circostanze dell’accaduto. La famiglia dell’allievo sarà messa al corrente del provvedimento adottato tramite comunicazione scritta. 37
Contro tutte le sanzioni disciplinari irrogate a norma del presente Regolamento, comprese le decisioni dei Consigli di classe, è ammesso ricorso, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia della scuola. La disposizione è valida anche in caso di allontanamento dalle lezioni. All’allievo sorpreso ad utilizzare il telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica è irrogata un’ammonizione scritta, di cui sarà informata la famiglia; l’eventuale reiterazione di tale comportamento sarà sanzionata con due giorni di sospensione dalle lezioni. Al Consiglio d’Istituto spetta determinare la sospensione oltre i quindici giorni ed eventualmente l’esclusione dello studente dagli scrutini finali e dall’Esame di stato, secondo le seguenti modalità: 1) allontanamento dalle lezioni tra i sedici e i trenta giorni per comportamenti gravi di bullismo,grave danneggiamento delle strutture della sede dell’istituzione scolastica; grave comportamento nei confronti del personale docente e ATA ; gravi offese e atti di violenza. 2) allontanamento dalle lezioni per oltre un mese, con esclusione dallo scrutinio finale e dall’Esame di stato per atti di recidiva e azioni che comportino chiare responsabilità penali. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rimanda allo Statuto delle studentesse e degli studenti, emesso con DPR n.249 del 24 giugno 1998 e integrato e modificato con DPR n.235 del 21 novembre 2007.
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ALLEGATO D:
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione
responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà
quindi dall’assunzione
di specifici impegni da parte di tutti.
L’Istituzione scolastica si
impegna a:
• Garantire un’offerta formativa adeguata ai fabbisogni dei singoli studenti e del territorio;
• Garantire un ambiente di studio e di lavoro sicuro;
• Garantire la comunicazione Scuola-Famiglia;
• Garantire e facilitare l’incontro e il confronto tra le famiglie, mettendo a
disposizione i locali;
• Garantire alle studentesse e agli studenti la piena partecipazione alla vita
scolastica nel rispetto delle regole e delle inclinazioni naturali.
I docenti si
impegnano a:
• Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni,
verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;
• Non usare mai in classe il cellulare;
• Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
• Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe o e a non
abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente o a un
suo collaboratore;
• Tenere conto per la valutazione e la verifica degli apprendimenti delle specifiche situazioni
soggettive di alunni.(ai sensi del D.P.R 122/2009) con difficoltà specifiche di
apprendimento(DSA) adeguatamente certificate;
• Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di
apprendimento degli studenti;
• Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle
modalità di attuazione;
• Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
• Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte,
orali e di laboratorio;
• Effettuare almeno il numero minimo di verifiche come previsto dalla
normativa e dalla programmazione per aree dipartimentali;
• Correggere e consegnare i compiti nel più breve tempo possibile e, comunque,
prima della prova successiva;
• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
• Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
• Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
• Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei
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consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei
docenti;
• Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno
il più possibile personalizzate
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Le studentesse e gli studenti si
impegnano a:
Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
Non usare mai in classe il cellulare;
Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni, il personale d ella scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
I genitori si
impegnano a:
• Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
• Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni
migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
• Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio,
contattando anche la scuola per accer tamenti;
• Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
• Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
• Consegnare in tempo la certificazione affinché la valutazione e la verifica degli
apprendimenti possa tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di .(ai sensi del D.P.R
122/2009) con difficoltà specifiche di apprendimento(DSA)
Il personale non docente si
impegna a:
• Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
• Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per
quanto di competenza;
• Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
• Segnalare ai docenti e al Dirigente eventuali problemi rilevati;
• Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola (studenti, genitori, docenti).
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ALLEGATO E:
SINTESI NORMATIVA DSA-BES
Nota MIUR 4099 del 5 ottobre 2004 – iniziative relative alla dislessia
Indica le caratteristiche del disturbo e individua gli strumenti dispensativi e compensativi.
Nota MIUR 26/A4 del 5 gennaio 2005
estende l'efficacia della nota 4099 a tutte le fasi del percorso scolastico, compresa la
valutazione finale e gli esami.
Nota MIUR 4676 del 10 maggio 2007
fornisce indicazioni didattico-operative per i vari gradi di scuola.
DPR 122 del 22 giugno 2009- regolamento sulla valutazione
all'art 10 stabilisce che “per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle
effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle
prove d'esame sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei”.
Legge 8 ottobre 2010 n. 170- nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico.
E' la legge quadro che stabilisce alcune finalità:
• garantire il diritto all'istruzione
• favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto
• adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli
studenti
• preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori
• favorire la diagnosi precoce
• incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi
sanitari durante il percorso di istruzione.
Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011
individua le modalità di formazione di docenti e dirigenti, le misure educative e didattiche
di supporto fin dalla scuola dell'infanzia (esplicitate nelle allegate Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni con DSA), le forme di valutazione e di verifica per
garantire il diritto allo studio degli alunni con DSA delle scuole di ogni ordine e grado.
n particolare, compito della scuola è segnalare alla famiglia le evidenze di un possibile
disturbo di apprendimento per avviare il percorso diagnostico e, una volta accertato il
disturbo, attuare i percorsi di didattica personalizzata ( attraverso la predisposizione del
Piano Didattico Personalizzato) che devono essere comunque compresi all'interno delle
Indicazioni Nazionali senza differenziare gli obiettivi di apprendimento.
Schema di accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano su
“indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei disturbi specifici di apprendimento”
del 24 luglio 2012
41
Prevede che il percorso diagnostico debba essere attivato solo dopo la messa in atto, da
parte delle scuole, di interventi didattici ed educativi.
La diagnosi deve essere prodotta in tempo utile per l'attivazione delle misure didattiche e
deve essere rilasciata dal SSN o da strutture private accreditate.
La diagnosi deve inoltre essere chiara e contenere elementi utili per stilare la
programmazione didattica con l'applicazione mirata delle misure previste dalla legge e deve
contenere un profilo di funzionamento dell'alunno.
Linee guida sui DSA deliberate dalla Regione Toscana il 17/12/2012- Linee guida per
la diagnosi e la gestione dei DSA
Viene data rilevanza all'osservazione degli apprendimenti da parte degli insegnanti: la
scuola ha un ruolo fondamentale nel percepire le difficoltà degli alunni fin dal loro primo
manifestarsi e nell'avviare adeguati interventi di potenziamento. Viene riconosciuta una
fondamentale opera preventiva alla scuola dell'infanzia, già esplicitata nelle Linee Guida
ministeriali.
Tutti i docenti devono sviluppare una cultura dell'osservazione e devono consegnare alle
famiglie una comunicazione scritta, riportante le difficoltà osservate, ai familiari.
Il percorso diagnostico può essere attivato presso il Ssn o strutture private accreditate.
La scuola dovrà quindi accertarsi che la documentazione sia stata prodotta in conformità a
quanto previsto dalle Linee guida e il Consiglio di classe intero dovrà prendere in carico
l'alunno, coinvolgendo la famiglia, e predisporre il PDP.
Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012: Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica.
Elenca gli studenti con BES:
• alunni con DSA
• alunni con ADHD (deficit di attenzione e iperattività) non certificati dalla Legge
104/92
• alunni con funzionamento cognitivo limite (borderline)
• alunni in situazione di svantaggio economico-sociale-linguistico.
“Vi è la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure
previste dalla legge 170 per alunni con DSA”
“Le scuole- con determinazioni assunte dai consigli di classe, risultanti dall'esame della
documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere
psicopedagogico e didattico- possono avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti
compensativi e dispensativi” previsti dalla legge 170 e dai decreti attuativi.
La Direttiva assegna ai Centri Territoriale di Supporto le competenze nella formazione sui
temi dell'inclusione e dei BES, nella consulenza alle singole scuole, nella gestione degli
ausili, nella raccolta delle buone pratiche di inclusione.
Cicolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.
Il significato della Direttiva Miur del 27 dicembre 2012 viene chiarito dalla circolare
ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, che contiene indicazioni operative rivolte alle istituzioni
scolastiche in merito ai BES. La circolare stabilisce che sia il consiglio di classe ad indicare
in quali casi sia necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica , motivando
opportunamente e verbalizzando le decisioni assunte sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche. La circolare estende ai gruppi di lavoro di istituto, previsti dalla
42
legge 104/92, le competenze relative ai BES; tali gruppi assumono la denominazione di
“Gruppo di lavoro per l'inclusione”.
Le scuole dovranno inoltre predisporre un Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere entro il mese di giugno di ogni anno, contenente la richiesta di
risorse per incrementare il livello di inclusività delle scuole. Nel POF dovrà essere
esplicitato con chiarezza l'impegno programmatico per l'inclusione.
Ordinanza ministeriale n. 13/2013 - “ Istruzioni e modalità organizzative e operative
per lo svolgimento degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione
secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali per l’a.s. 2012/2013”
L'ordinanza, all'art 18, stabilisce che la Commissione, considerati gli elementi forniti dal
Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,
adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di apprendimento
(DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate
nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio
di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al DPR n.323/1998 il Piano
Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’art.5 del DM
n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi
forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di
svolgimento delle prove scritte e orali.
Per gli alunni con altre situazioni di difficoltà di apprendimento di varia natura,
formalmente individuati dal CdC, devono essere forniti dal medesimo organo utili e
opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di
Stato.
43
ALLEGATO F: PAI (Piano Annuale per l’Inclusione)
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
$
•
•
•
−
−
−
−
−
−
−
−
Rilevazione dei BES presenti (da completare)
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
n°
1
1
1
49
1
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
3 BES
Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
%
Risorse professionali
specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
&
Coinvolgimento docenti
curricolari
Coordinatori di classe e simili
si
no
no
no
no
si
si
si
no
Attraverso…
Partecipazione ad
autoaggiornamento
programmato per
settembre
Sì / No
si
44
Docenti con specifica formazione
SOSTEGNO
Altri docenti coinvolti, sulla base di libera
adesione, al progetto dei laboratori (docenti di
lettere ed educazione fisica)
'
Coinvolgimento
personale ATA
(
Coinvolgimento
famiglie
)
Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili NOMINARE
ASSISTENTE DEDICATO DA PARTE DEL DS
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
*
Rapporti con
privato sociale e
volontariato
+
Formazione docenti
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Da attivare
Da attivare
Da attivare
Da attivare
Da attivare
si
no
Consulenza Asl
locale
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Da attivare
si
si
Da attivare
Da attivare
Da attivare,
anche in forma
di
autoaggiornam
ento
Altro:
45
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
0
1
2
2
3
4
2
2
2
3
3
3
1
3
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
46
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
1. GLI: gruppo allargato a rappresentanti d'Istituto dei genitori, coordinatori delle classi
relativi all'a.s., rappresentanti ATA e Ufficio Tecnico, funzioni strumentali, D.S.,
rappresentante ASL. Si incontrerà 3 volte all'anno, a settembre, a metà e alla fine, per
condividere, monitorare e valutare il Piano di Inclusione previsto dalla scuola, nei suoi
punti di forza e debolezza, creando sinergie negli interventi.
2. C.d.C.: i docenti saranno impegnati già dopo due settimane di scuola in un consiglio
esclusivo sui DSA, BES, diversamente abili, per una prima analisi e valutazione,
relativamente all'eventuale percorso già fatto e/o ai nuovi ingressi, sulla base della
documentazione e delle informazioni in possesso della scuola. In questa sede, si
condividerà una scheda di osservazione per tali studenti, che sarà lo strumento di
confronto e la base per la prima formulazione del PEP.
3. Genitori: si stabiliscono 4 incontri, coordinati dai componenti del GLI e da eventuali altri
docenti disponibili e già esperti con tutti i genitori, per condividere la mission della
scuola riguardo all'inclusività, come piano per il benessere di tutti e di ognuno.
4. Studenti: si coinvolgono le classi prime e seconde in una indagine sul vissuto dei singoli
rispetto al “sentirsi inclusi”, nella propria classe e nella scuola, con un questionario
iniziale, uno intermedio e uno finale. I dati saranno oggetto dell'elaborazione da parte
del GLI ristretto e condiviso tra docente coordinatore e studenti stessi (la restituzione).
5. Struttura organizzativa della scuola: stabilire l'orario delle lezioni, in modo da avere in
parallelo due ore consecutive di lettere per le prime (in via sperimentale), per realizzare
classi aperte e attività laboratoriali su competenze difficili soprattutto per i BES, DSA e
diversamente abili presenti. Laboratori proposti, da integrare e/o modificare sulla base
delle disponibilità e delle competenze ulteriori dei docenti coinvolti: di scrittura, di
ascolto-lettura, di linguaggi diversi (nella fruizione o anche nella produzione), di attività
motorie non competitive, di creatività, sul metodo di studio. Prevedere la possibilità
dell'utilizzo dei laboratori presenti a scuola, in modo che in quelle due ore di open class,
gli stessi siano a disposizione dei gruppi. Prevedere, nelle programmazioni delle
suddette attività come in quelle curricolari, almeno un modulo che preveda l'utilizzo e la
produzione da parte degli studenti di prodotti multimediali. I prodotti dei vari laboratori
potrebbero essere presentati alla fine della scuola, in una giornata di scuola aperta
anche ai genitori.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
1. gestione della classe
2. metacognizione
3. didattica speciale
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
1. formulare una griglia degli elaborati scritti, in modo da valorizzare gli aspetti di
contenuto e di miglioramento progressivo
2. formulare una griglia ad uso dello studente per revisionare i testi scritti, in modo da
potenziare la consapevolezza dei propri limiti e capacità
3. prevedere prove orali di recupero, anche in sostituzione di quelle scritte
47
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Collaborazione tra GLI ristretto, C.d.C. E docenti di sostegno, in modo da ottimizzare le risorse.
Prevedere la possibilità anche di attività fuori dal gruppo classe per lo studente singolo o per
piccoli gruppi di livello.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
1. Genitori: si stabiliscono 4 incontri, coordinati dai componenti del GLI e da eventuali altri
docenti disponibili e già esperti con tutti i genitori, per condividere la mission della scuola
riguardo all'inclusività, come piano per il benessere di tutti e di ognuno.
2. Partecipazione dei rappresentanti di Istituto nella formulazione, monitoraggio e valutazione
del Piano dell'Inclusività.
3. Costanti rapporti tra il referente, i coordinatori e i docenti che ne manifestano la necessità,
attraverso colloqui faccia a faccia, con telefonate per concordare il PEP e revisionarlo
periodicamente.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
1.
2.
3.
4.
5.
POF
PEP
Programmazione di C.d.C.
Programmazione individuale dei docenti
Programmazione delle attività laboratoriali di open class
Valorizzazione delle risorse esistenti
1.
2.
3.
4.
docenti curricolari disponibili
funzioni strumentali
docenti disponibili
docenti di sostegno
Come prevede la normativa, il FIS può essere utilizzato per la realizzazione di questo progetto.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
48
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
1. collegamento con la scuola media: commissione continuità e orientamento (funzione
strumentale)
2. collegamento con enti esterni (funzione strumentale e GLI)
3. monitoraggio del progetto, tramite il questionario anonimo, all'inizio, a metà e alla fine,
agli studenti
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 16 maggio 2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 20 maggio 2014
Allegati:
• Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti
Comunicazione, ecc.)
49
ALLEGATO G : COMMISSIONI DI ISTITUTO
Le commissioni deliberate dal Collegio dei docenti, per l’a.s. 2014/2015 risultano
così costituite:
Commissione
DI SCALA
alternanza scuola GIOVANNA
lavoro
Commissione orari
GUZZO
GIUSEPPE
Commissione
LAMBERTI
Educazione alla
ANNA
legalità
Commissione POF DI MEGLIO
ANNA
Commissione
Autovalutazione
di istituto
Commissione
Continuità ed
orientamento
Commissione per
l’accoglienza
GRUPPO GLI
DI MEGLIO
ANNA
MATTERA
MARTA
DI SCALA
GIOVANNA
TELESE
RITA
COSTA
ANNA
ROMANO
CHIARA
CONTE
CAMILLA
SPEDICATI
ADELE
PATALANO
ANGELA
MIRABELLA
DI
DE
ANTONIO
DONATO ANGELIS
ANNA
OLIMPIA
AMARANTE
ANNA
DI SCALA AMARANTE D’ACUNTO
GIOVANNA
ANNA
GIUSEPPINA
BIANCO
ASSUNTA
COSTA
ANNA
DI MEGLIO
GIACINTO
DE
ANGELIS
ERSILIA
DE
ANGELIS
OLIMPIA
D’ESPOSITO
TERESA
BIANCO
ASSUNTA
50
ALLEGATO H
Docenti coordinatori e verbalizzatori dei C.d.c. per l’a.s. 2014-2015:
CLASSE
IA AFM
II A AFM
III A AFM
IV A AFM
VA COMM.
IB AFM
II BAFM
III B AFM
IVB AFM
VB COMM.
IC AFM
II C AFM
IV C AFM
VC COMM.
IACAT
II A CAT
III A CAT
IV A CAT
VA CAT
V B CAT
IA INF
II A INF
III A INF
IVA INF
V A INF
IB INF
II B INF
III B INF
IV B INF
V B INF
I C INF
II C INF
III C INF
COORDINATORE
COSTA ANNA
DI MEGLIO MICHELA
D’ESPOSITO TERESA
DI COSTANZO ANNA
COSTA ANNA
PULICATI ROSANNA
DI DONATO ANNA
TELESE RITA
CONTE CAMILLA
GUZZO GIUSEPPE
MONTI RITA
DI MEGLIO ANNA
DI SCALA GIOVANNA
D’ACUNTO GIUSEPPINA
FORNI MARIA
DE ANGELIS ERSILIA
MATTERA MARTA
PATALANO ANGELA
DI SCALA GIUSEPPE
MATTERA MARTA
BIANCO ASSUNTA
MICCOLI PINA
TAMBURRO SONIA
STAIANO DOMENICO
ROMANO CHIARA
AMARANTE ANNA
SPEDICATI ADELE
LAMONICA MICHELANGELO
DI MEGLIO GIACINTO
ROMANO CHIARA
D’ANGELO LUIGI
NAPOLITANO CIRO
DE ANGELIS ERSILIA
VERBALIZZATORE
DI MEGLIO M
MONTI ANGELA A039
IACONO LUCIA
D’ACUNTO GIUSEPPINA
D’ESPOSITO TERESA
TELESE RITA
DE ANGELIS OLIMPIA
PULICATI ROSANNA
DI SCALA GIOVANNA
CONTE CAMILLA
MONTI ANGELA A039
IACONO LUCIA
D’ACUNTO GIUSEPPINA
MONTI RITA
SPEDICATI ADELE
FORNI MARIA
LAMBERTI ANNA
DI SCALA GIUSEPPE
PATALANO ANGELA
CENNAMOFRANCO MARIO
MICCOLI PINA
BIANCO ASSUNTA
REGA GIUSEPPINA
TAMBURRO SONIA
DI MEGLIO GIACINTO
SPEDICATI ADELE
AMARANTE ANNA
ANNUNZIATA GENNARO
OLIVA MARILENA
LAMONICA MICHELANGELO
MONTI RITA
MATARESE CINZIA
CHIAIESE FRANCO MARIO
51
ALLEGATO I: RESPONSABILI DI LABORATORIO
TOPOGRAFIA – prof. Vecchione luigi
COSTRUZIONI – prof. Di Scala Giuseppe
CHIMICA, FISICA E SIENZE NATURALI- prof. Monti Angela
LABORATORIO MULTIMEDIALE –Lamonica Michelangelo
ECONOMIA AZIENDALE – prof. Guzzo Giuseppe.
52
ALLEGATO J : DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO
DOCENTE
Italiano e Scienze storiche
prof.ssa Di Meglio Anna
Matematica, informatica e statistica
prof. Lamberti Anna
Lingua straniera
prof. Iacono Lucia
Discipline giuridiche
prof. Telese Rita
Economia aziendale
prof Guzzo Giuseppe
Costr, imp. e sic.sul lavoro, top., fotogram., estim
prof. Di Scala Giuseppe
Scienze integrate
prof. Monti Angela
Scienze motorie
prof. De Angelis Ersilia
IRC
prof. Amarante Anna
53
ALLEGATO K: UFFICIO TECNICO
In fase di costituzione
54
ALLEGATO L: COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
In fase di costituzione.
55
ALLEGATO M:
REGOLAMENTO COLLEGIO DOCENTI
Art.1 – Composizione
II Collegio è composto da tutti i docenti in servizio a tempo determinato ed indeterminato alla data
della riunione e dal Dirigente Scolastico che lo presiede.
Art.2 – Competenze
II Collegio dei Docenti è chiamato ad attuare la primaria funzione dell'istituzione scolastica, che è
quella didattica-educativa-formativa.
Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale, mirato ad
una calibrata programmazione ed all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della libertà
didattica di ogni singolo docente ed in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale.
Premesso che il Collegio dei docenti elabora il POP sulla base delle norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche stabilite dal DPR o. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto degli indirizzi
generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio
di Istituto, sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e
degli studenti, il Collegio dei docenti, nell'esercizio dell'autonomia didattica, organizzativa e
dell'autonomia della ricerca, sperimentazione e sviluppo:
• Cura la programmazione dell'azione educativa, anche al fine di adeguare i
tempidell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline ed attività nel modo
piùidoneo alla loro tipologia ed ai ritmi di apprendimento degli studenti;
• Formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi, per la
formulazione dell'orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero, sostegno, continuità,
orientamento e/o riorientamento scolastico;
• Provvede che la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici,
ivi compresi i libri di testo, siano coerenti al POF e siano attuate con criteri di trasparenza e
tempestività;
• Propone al Consiglio di Istituto, al fine di garantire l'arricchimento dell'Offerta Formativa, la
realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
Art.3 - Presidenza
II Collegio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed in Sua assenza da un Collaboratore. In seno al
Collegio il Presidente svolge le seguenti funzioni:
• Formula l'ordine del giorno, esaminate le eventuali proposte dei mèmbri del Collegio e degli
altri organi collegiali della scuola;
• Convoca e preside il Collegio;
• Accerta il numero legale dei presenti;
• Apre la seduta;
• Riconosce il diritto d'intervento ad ogni docente ed ha la facoltà di togliere la parola;
• Garantisce l'ordinato sviluppo del dibattito;
• Garantisce il rispetto delle norme contenute nel presente regolamento e le disposizioni
legislative;
• chiude la discussione allorché ritiene essere stata esauriente;
• Fa votare sulle singole proposte o deliberazioni e proclama i risultati delle stesse;
• Affida le funzioni di Segretario del Collegio ad un membro dello stesso;
• Designa i relatori degli argomenti posti all'O.d.G. qualora si rendano necessari;
• Attua tutte le necessario iniziative per garantire una gestione democratica della scuola e la piena
realizzazione dei compiti propri del Collegio;
• Autentica con la propria firma i verbali delle adunanze redatti dal Segretario del Collegio.
56
Art.4 - Validità della seduta e dell'organo
II numero legale per la validità della seduta del Collegio è la metà più uno dei docenti in servizio. II
numero legale deve esistere anche al momento della votazione. Ogni membro del Collegio può chiedere
che si proceda alla verifica del numero legale dei presenti.
Art. 5 - Convocazione
II Collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario
proposto dal D.S. e votato dal Collegio.Il Collegio può essere altresì convocato in seduta
straordinaria,su richiesta di almeno 1/3 dei componenti, entro dieci giorni dalla richiesta. La
comunicazione dell'o.d.g. deve essere data con almeno cinque giorni di preavviso. In caso di
sopravvenuti problemi urgenti, l'o.d.g. può essere integrato, con comunicazione scritta, anche il giorno
prima. Durante la sospensione delle lezioni (Natale –Pasqua) non può essere convocato il Collegio dei
docenti.
Art. 6 - Ordine del giorno
II Presidente mette in discussione i punti all'o.d.g. così come sono stati elencati nella convocazione.
L’inversione dell'ordine o l'inserimento di argomenti non previsti, sono proposti e messi in votazione
all’inizio della seduta. Al termine di ogni seduta possono essere proposti ed elencati argomenti da
inserire nell'o.d.g. della riunione successiva.
Art. 7 - Discussione
Durante la discussione possono essere sollevate mozioni di sospensione per ottenere rinvii sui singoli
argomenti e mozioni d'ordine per ricondurre la discussione sugli argomenti da esaminare.
La discussione di ogni punto all'o.d.g. è aperta da una relazione del Presidente o da un docente. Essa
dovrebbe aprirsi per ogni argomento da esaminare secondo un dispositivo che riassuma e facilita la
deliberazione.
Ogni intervento relativo al singolo punto all'o.d.g., al fine di favorire la più ampia partecipazione alla
discussione non deve, di regola, superare i cinque minuti.
Non è consentito da parte di chi è già intervenuto, un ulteriore intervento sullo stesso punto ma è
previsto un diritto di replica, prima della chiusura dell'argomento stesso
II Presidente dichiara chiusa la discussione quando sono esauriti gli interventi o il tempo assegnato ad
essa.
Esauriti i punti all'o.d.g. il Presidente scioglie la seduta.
Art 8-Votazione
Chiusa la discussione, il Presidente mette a votazione la proposta di delibera. Possono chiedere la
parola per dichiarazione di voto, solamente:
ƒ per non più di tré/cinque minuti un docente a favore della proposta ed uno contrario;
ƒ per non più di un minuto per chi vuole dichiarare e motivare il proprio voto anche nel caso di
votazione segrete.
Prima della votazione può essere richiesta al Presidente la verifica del numero legale.
Tutte le votazioni avvengono per voto palese tranne i casi previsti dalla normativa vigente come per le
elezioni dei componenti del Comitato di Vantazione e delle Funzioni Strumentali del POF o nei casi in
cui almeno 1/3 dei componenti il collegio lo richieda; a tal fine il Presidente costituisce un seggio per le
operazioni di voto formato da tre docenti.
La delibera è adottata solo se votata dalla metà più uno dei voti validi; in caso di parità in una votazione
palese, prevale il voto del Presidente.
Quando si eleggono delle persone, in caso di parità, prevale il docente più anziano d'età.
57
Conclusa la votazione, che non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri componenti,
ilPresidente proclama immediatamente il risultato. I punti trattati e votati non potranno più essere
ammessi alla discussione.
Art. 9 - Deliberazione
La deliberazione è l'atto tipico del Collegio, ad essa si perviene tramite le fasi della proposta,
discussione e votazione. La deliberazione collegiale è esecutiva dal momento in cui i componenti del
Collegio hanno espresso le loro determinazioni e non dalla seduta successiva quando viene approvato il
verbale o redatto materialmente il provvedimento, in quanto la volontà dell'organo si forma, si
concretizza e si manifesta a votazione appena conclusa.
Art. 10 - Pubblicità degli atti e delle deliberazioni
I verbali del Collegio sono sempre consultabili da ogni docente che ne fa parte.
Le delibere del Collegio sono affisse all'albo per almeno 10 gg.
Art. 11-Verbale
Di ogni seduta del Collegio viene redatto e sottoscritto, su apposito registro a pagine numerate, un
processo verbale a cura del verbalizzante dell'organo stesso. Il verbale è un documento giuridico e non
una riproduzione meccanica della discussione, pertanto deve riportare solo ciò che giuridicamente
interessa.
In mancanza del verbale è nulla la stessa attività dell'organo, nè può essere sostituita da altri mezzi di
prova. Al fine di poter facilitare in un secondo tempo la verbalizzazione, il collegio potrebbe decidere
di registrare la seduta su supporto magnetico. E' data facoltà ai membri del Collegio di far verbalizzare,
dopo averne dato lettura, dichiarazioni precedentemente preparate o dettare testualmente le
dichiarazioni personali ed altrui che si intendono essere messe a verbale. La redazione materiale del
verbale, per prassi ormai consolidata, può avvenire anche successivamente; la lettura e l'approvazione
sono rimandate alla successiva seduta.
Dal decimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, il relativo verbale sarà affisso in
bacheca intema alla sala insegnanti, anche al fine di richiedere , in forma scritta, eventuali rettifiche per
la definitiva approvazione nella seduta successiva.
58
ALLEGATO N
REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
ART. 1
I viaggi d’istruzione e le visite guidate costituiscono attività integrative delle attività
istituzionali della Scuola. Sono perciò effettuati per esigenze didattiche, connesse con i
programmi d’insegnamento e con l’indirizzo degli studi, esclusivamente per il conseguimento
di obiettivi cognitivi, culturali, nonché relazionali.
ART. 2
Sono da considerarsi visite guidate le iniziative che comportano spostamenti organizzati delle
scolaresche che si esauriscono nell’ambito dell’orario curricolare delle lezioni o nell’ambito
di un solo giorno, per i quali non è richiesto pernottamento fuori sede.
ART. 3
Sono da considerarsi viaggi d’istruzione le iniziative che comportano il pernottamento degli
alunni fuori sede e pertanto una maggiore complessità organizzativa. Per le visite guidate che
richiedono l’impiego di un mezzo di trasporto e per i viaggi d’istruzione è indispensabile
ottenere le autorizzazioni previste dalla legge.
ART. 4
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, di norma, dovranno essere proposti nell’ambito dei
Consigli di Classe del mese di Ottobre ed inseriti nei verbali del Consiglio di classe a cura dei
coordinatori previa delibera dei Consigli di classe di Novembre/Dicembre alla presenza dei
rappresentanti dei genitori e studenti eletti..
Per le sole visite guidate, e per particolari iniziative culturali e formative che si presentino nel
corso dell’anno scolastico, si dà facoltà di aderire, anche se non preventivate in modo esatto,
previa delibera generale effettuata in sede di programmazione annuale del Consiglio di
Classe.
ART. 5
Il Docente titolare della FS annualmente individuato dal collegio Docenti, di coordinare visite
e viaggi d’istruzione provvederà a raccogliere le proposte dei vari Consigli di Classe e, insieme
alla commissione Viaggi di istruzione, redigerà il piano annuale dei viaggi d’istruzione e delle
visite guidate comprensivi dei preventivi di spesa che verrà sottoposto all’approvazione del
Collegio dei docenti e del l Consiglio d’Istituto, non oltre il 31 gennaio di ciascun anno scol.
ART. 6
La delibera del cdc per effettuare un viaggio d’istruzione dovrà contenere le seguenti
indicazioni:
1) nominativo del Docente responsabile del viaggio, e di un suo sostituto (per imprevedibile
assenza);
2) nominativi dei docenti accompagnatori (1 ogni 15, o frazione), e dei sostituti (uno per
ogni docente accompagnatore, e comunque almeno uno per ogni classe partecipante);
3) numero degli alunni partecipanti, e loro elenco nominativo;
4) destinazione, data e durata del viaggio e programma generale;
5) mezzo/i di trasporto prescelto/i.
Alla delibera dovranno essere inoltre allegati:
a. dettagliata relazione illustrativa della rispondenza alle priorità di Istituto deliberate dal
Consiglio di istituto contenente gli obiettivi didattici, culturali ed educativi dell’iniziativa.
ART. 7
Secondo quanto previsto dalla normativa vigente (CM 291 del 14/10/1992), al fine di garantire
la sicurezza degli alunni partecipanti, è preferibile programmare viaggi d’istruzione e visite
guidate evitando i periodi di alta stagione e le giornate prefestive.
E’ fatto divieto di svolgere viaggi o visite nell’ultimo mese di lezione; a tale divieto si può
derogare solo per l’effettuazione di viaggi connessi con attività sportive scolastiche nazionali
ed internazionali, nonché con iniziative di educazione ambientale.
ART. 8
I viaggi d’istruzione possono avvenire solo in regione Campania dalle classi prime alle classi
quinte, sull’intero territorio nazionale per gli studenti dalle classi seconde alle quinte. Per gli
alunni delle classi quinte è possibile effettuare viaggi di istruzione anche all’estero.
ART. 9
Gli accompagnatori per viaggi e visite devono essere individuati esclusivamente fra i docenti,
per i quali tale compito costituisce a tutti gli effetti prestazione di servizio.
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ART. 10
Saranno autorizzati un docente accompagnatore ogni 15 studenti o frazione, pur garantendo
dove necessario la presenza di 2 accompagnatori per viaggio.
Nel caso di partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap, si potrà designare – in
aggiunta al numero degli accompagnatori dovuto in proporzione al numero dei partecipanti –
un accompagnatore fino a due alunni.
Si dovrà curare l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da escludere che un
docente partecipi di norma a più di un viaggio d’istruzione nel medesimo anno scolastico o
ogni anno.
ART. 12
Entro la fine del mese precedente al Viaggio di istruzione gli alunni partecipanti dovranno
versare sul conto corrente bancario una quota, a titolo di caparra, pari al 30% circa del costo
presunto del viaggio, unendovi una dichiarazione scritta di consenso dei genitori.
La quota versata a titolo di caparra non verrà restituita se non per causa da addebitare alla
scuola o malattia grave dell’alunno.
Ai genitori, o a chi esercita la patria potestà, verrà rilasciata la dichiarazione dell'avvenuto
versamento della somma corrisposta per caparra.
Ai viaggi d’istruzione ed alle visite guidate ogni classe interessata dovrà partecipare
preferibilmente al completo, o comunque con almeno 2/3 degli alunni.
Nel caso in cui per motivi disciplinari il consiglio di classe decida di non far partecipare
alcuni alunni al viaggio d’istruzione, il calcolo dei due terzi del numero dei partecipanti verrà
fatto senza tener conto di tali alunni.
Gli alunni non partecipanti frequenteranno le lezioni in classi parallele, non essendo in alcun
modo esentati dalla frequenza delle lezioni.
ART. 13
I limiti economici del bilancio impongono che tutte le iniziative in questione siano a carico
degli alunni partecipanti.
Per quegli alunni in situazione economica disagiata, il consiglio d’Istituto potrà deliberare
totali o parziali rimborsi in rapporto alla documentazione prodotta e alla disponibilità
finanziaria dell’Istituto
ART. 14 Non possono partecipare né associarsi a viaggi d’istruzione approvati dall’Istituzione scolastica
né parenti, né conoscenti sia di alunni sia di docenti accompagnatori, a meno che le condizioni
particolari di qualche alunno o docente non richiedano la presenza di un familiare o di altra
persona all’uopo designata. Questi parteciperà a proprie spese e solleverà la scuola da ogni
responsabilità, garantendo di essere coperto dalla necessaria assicurazione contro gli
infortuni.
ART. 15
Gli alunni verseranno le quote di partecipazione direttamente sul conto corrente bancario
intestato alla scuola.
Per gli spostamenti in treno il docente responsabile provvederà all’acquisto del biglietto
cumulativo, consegnando la ricevuta del versamento all’Ufficio di Segreteria.
ART. 16
La scuola ha la facoltà di organizzare in proprio viaggi e visite. E’ consigliabile tuttavia
avvalersi di un’agenzia di viaggi.
ART. 17
Al rientro da ogni viaggio d’istruzione o visita guidata il Docente responsabile presenterà una
relazione sull’attività svolta e sulle reale ricaduta didattica dell’esperienza sugli alunni,
mettendo in luce eventuali inconvenienti occorsi durante il viaggio, in rapporto al servizio
fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto.
ART. 18
I momenti operativi per effettuare un viaggio d’istruzione o una visita guidata che preveda
l’utilizzo di un qualsiasi mezzo di trasporto sono dunque i seguenti:
1) Inclusione dell’iniziativa nel piano annuale del Consiglio di Classe ed eventualmente nel
piano annuale d’Istituto formulato dai Docenti incaricati;
2) delibera del Consiglio di Classe alla quale sia allegata la relazione illustrativa degli
obiettivi dell’iniziativa;
60
ALLEGATO O:
REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE DELLE Funzioni Strumentali
Criteri per l’attribuzione degli incarichi relativi alle
Funzioni strumentali
a . s . 2014/2015
Art. 1 Definizione delle aree e delle attività prioritarie
1. Il Collegio dei Docenti definisce annualmente, entro il 15 settembre, le aree di pertinenza delle Funzioni
strumentali e le attività ritenute prioritarie da affidare ai candidati.
2. Il Collegio dei Docenti nella medesima seduta stabilisce anche il numero massimo di funzioni
strumentali da assegnare.
3. Il Collegio dei Docenti delega una commissione appositamente costituita dal Collegio stesso,
presieduta dal Dirigente Scolastico, o suo delegato, a selezionare le candidature presentate
alla luce dei criteri definiti; la commissione sarà costituita da un collaboratore del DS individuato dallo
stesso DS e da un docente individuato dal CD.
Incompatibilità
Non possono essere attribuite le FF.SS. al POF ai due docenti che siano stati individuati e nominati
Collaboratori del DS.
Art. 2 Criteri di ammissibilità
PREMESSO CHE
il profilo del candidato alla funzione strumentale dovrebbe essere quello di un docente:
• con una significativa esperienza professionale ed una buona conoscenza della realtà specifica
dell’Istituto ;
• inserito attivamente nella vita della scuola sia riguardo all’attività di didattica curricolare sia
riguardo alle attività di supporto e integrazione alla didattica (organi collegiali ,gruppi di lavoro e
progetto,aggiornamento,iniziative di innovazione o integrative o extracurricolari ) ;
• che abbia sviluppato un interesse specifico relativo a un settore della vita scolastica per il quale ha
maturato competenze,motivazioni,capacità progettuali ;
• che sia in possesso dei requisiti e titoli funzionali allo svolgimento dell’area d’interesse
• Con capacità di coordinamento e organizzazione ;
• Con capacità relazionali e disponibilità a svolgere la funzione in orario aggiuntivo:
• Con disponibilità all’ascolto delle problematiche rilevate dai colleghi e capacità di prospettare
soluzioni efficaci
• Con capacità di approcciarsi alla realtà specifica dell’istituto e all’organizzazione scolastica
1. Possono presentare la propria candidatura a svolgere attività destinate alle Funzioni
strumentali i docenti:
• di ruolo o, se non di ruolo, aventi un incarico annuale in questo Istituto da almeno due anni compreso
quello in corso;
• che presentino una dichiarazione scritta di disponibilità a ricoprire l’incarico, comprendente anche un
curriculum che attesti le competenze del richiedente nel campo specifico;
• che presentino una dichiarazione scritta di disponibilità alla partecipazione ad iniziative di
formazione relative all’attività di loro competenza;
• che siano disponibili a ricoprire l’incarico anche in orario aggiuntivo e/o nel proprio giorno libero
qualora fosse richiesto da impegni e/o altro che preveda la presenza competenza della Funzione .
Art. 3 Raccolta delle candidature
1. La Commissione, su delega del Collegio, raccoglie le candidature per le Funzioni strumentali, con le
seguenti modalità:
a. possono essere presentate solo le candidature conformi ai criteri di ammissibilità definiti dall’art.
precedente;
b. ogni candidatura si riferisce alle attività prioritarie delle aree di pertinenza delle Funzioni strumentali e
approvate annualmente dal Collegio dei Docenti.
61
c. le candidature devono indicare in un Piano di lavoro sintetico chiaramente gli obiettivi minimi e massimi,
verificabili e quantificabili, con i relativi tempi di realizzazione, e coerenti con le attività prioritarie cui si
riferiscono.
d. la richiesta per accedere alle FFSS va redatta dai docenti interessati, e inoltrata in segreteria ,
entro e non oltre il giorno dal Collegio dei docenti
Non saranno prese in considerazione le richieste pervenute oltre la data, anche in caso di mancata
assegnazione di una o più Funzioni, da parte del C. dei Docenti
e. la commissione riterrà valide sono quelle domande compilate in ogni sua parte;
f. la mancata compilazione, anche in forma negativa, di uno o più campi richiesti, determinerà l’automatica
esclusione ;
g. La commissione provvederà, dopo un attento esame della documentazione prodotta da ciascun docente
interessato, a redigere un verbale della seduta nonché ad indicare, in forma scritta, le
candidature che,
secondo l’analisi dei rispettivi Piani di lavoro presentati, dei titoli specifici, relativi all’area d’interesse del
richiedente, risultino essere pienamente e/o maggiormente rispondenti alle linee del POF e alle richieste e/o
suggerimenti del C.D. La decisione della Commissione sarà comunicata ai docenti selezionati che
provvederanno a redigere un piano di lavoro dettagliato da presentare nella seduta del CD per l’attribuzione
delle FS.
Art. 4 Assegnazione degli incarichi
1. Il Collegio dei Docenti, in una seduta successiva a quella della definizione delle attività prioritarie di cui
all’art. 1, ascoltata la relazione della Commissione delegata a selezionare le candidature , e/o le proposte
della stessa, procede alle seguenti operazioni:
a. approva e delibera la relazione e le FF.SS
b. delibera la conformità dei piani di lavoro dettagliati presentate dai docenti selezionati.
Art. 5 Adempimenti e Monitoraggio
I docenti con attribuzione di Funzione Strumentale al POF si impegnano a :
a. rendere noto ai docenti, entro la data del Collegio destinato all’ attribuzione dell’incarico, uno
specifico e dettagliato Piano di lavoro relativo ai compiti da svolgere;
b. Svolgere integralmente ed esaurientemente le mansioni stabilite per l’Area di competenza;
c. Collaborare con il DS e con le altre figure e Organi dell’Istituto ( Collaboratori del DS-FF.SS.Dipartimenti –Organi collegiali – Commissioni di lavoro-Coordinatori di classe e con tutte le altre
figure eventualmente individuate dal Collegio) per la valorizzazione e il buon andamento della
Scuola;
d. Accettare richieste – suggerimenti – proposte – del Collegio circa una o più mansioni del proprio
incarico e accettare giudizio complessivo sulla realizzazione delle mansioni assegnate ;
e. Redigere dettagliate relazioni scritte ,in itinere e a conclusione della durata del proprio
incarico,sulle attività svolte e sui risultati ottenuti,
1. Il Collegio dei Docenti, al termine dell’anno scolastico, esprime la propria valutazione, positiva o
negativa, per ciascuna delle attività approvate, dopo avere ascoltato la relazione finale dei docenti incaricati,
che dovranno precisare se gli obiettivi prefissati come da art.3 §1.c sono stati raggiunti e in quale misura.
2. Qualora il Collegio esprimesse parere negativo sulla relazione finale di un docente,l’anno successivo
quest’ultimo non potrà essere ammesso tra i candidati alle Funzioni Strumentali.
62
ALLEGATO P:
RAPPRESENTAZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO
Riferimento normativo:
- Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 (obbligo di istruzione)
- nota del Capo Dipartimento per l’Istruzione n. 1208 del 12/4/2010 con cui è stato
diramato il decreto del Ministro n. 9/2010 (adozione del modello di certificato dei saperi
e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione,in linea con
le indicazioni dell’Unione europea sulla trasparenza delle certificazioni)
Livelli di competenza
A= avanzato (Livello 1)
B= intermedio(Livello 2)
C= base (Livello 3)
Competenze di base e relativi livelli raggiunti
Asse dei linguaggi
Competenze disciplinari
Competenze di
cittadinanza
Livelli con riferimento al quadro delle competenze
Comunicare in
lingua madre .
Collaborare e
partecipare.
A (Livello 1): Comprendere il messaggio contenuto in un
testo orale complesso, coglierne le relazioni logiche.
Esporre in modo chiaro, logico e coerente
Lingua italiana
1. padroneggiare gli strumenti
espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti.
B (Livello 2): Comprendere il messaggio contenutop in un
testo orale di media difficoltà, coglierne le relazioni
logiche. Esporre in modo piuttosto efficace.
C (Livello 3):Comprendere il messaggio contenuto in un
testo orale semplice, coglierne le relazioni logiche.
Esporre in modo sufficientemente chiaro.
2. Leggere, comprendere e
interpretare testi scritti di vario
tipo
Individuare
collegamenti e
relazioni
A (Livello 1): Capire nei dettagli un testo complesso, e
collegare le informazioni contenute in varie parti di esso.
B (Livello 2): Capire un testo di media difficoltà e
collegare le informazioni contenute in esso.
C (Livello 3):Capire un testo semplice e collegare le
informazioni contenute in varie parti di esso.
3. Produrre testi orali e scritti di
vario tipo in relazione ai
differenti scopi comunicativi
Progettare.
A (Livello 1): Produrre testi ben articolati, approfonditi,
adeguati agli scopi comunicativi.
B (Livello 2): Produrre testi piuttosto articolati,
approfonditi, adeguati gli scopi comunicativi.
C (Livello 3): Produrre testi semplici adeguati agli scopi
comunicativi.
63
Lingua straniera
1 Utilizzare la lingua INGLESE per
i principali scopi comunicativi ed
operativi
Comunicare nella
lingua
straniera
1. Comprendere messaggi, dialoghi,
comunicazioni varie orali legati alla
vita quotidiana e su argomenti noti
2. Produrre semplici ed efficaci
messaggi e comunicazioni orali
legati alla vita quotidiana e su
argomenti noti
B (Livello 2): Comprende i punti chiave di argomenti familiari
che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. È in grado di
produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano
familiari o di interesse personale. È in grado di esprimere
esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni.
3. Comprendere semplici testi scritti
legati alla vita quotidiana e su
argomenti noti
C (Livello 3): Comprende frasi ed espressioni relative ad ambiti
di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di
base, acquisti, geografia locale,). Comunica in attività semplici
e di abitudine che richiedono un semplice scambio di
informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in
termini semplici (anche in forma scritta) aspetti della sua vita,
dell’ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.
4. Produrre semplici ed efficaci testi
scritti legati alla vita quotidiana e
su argomenti noti
1 Utilizzare la lingua TEDESCA per
i principali scopi comunicativi ed
operativi
Comunicare nella
lingua
straniera
1. Comprendere messaggi, dialoghi,
comunicazioni varie orali legati alla
vita quotidiana e su argomenti noti
2. Produrre semplici ed efficaci
messaggi e comunicazioni orali
legati alla vita quotidiana e su
argomenti noti
A (Livello 1): Comprende i punti chiave di argomenti familiari
che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con
disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia
nel paese di cui parla la lingua. È in grado di produrre un testo
semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse
personale. È in grado di esprimere esperienze ed avvenimenti,
sogni, speranze e ambizioni e di spiegare brevemente le ragioni
delle sue opinioni e dei suoi progetti.
B (Livello 2): Comprende i punti chiave di argomenti familiari
che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. È in grado di
produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano
familiari o di interesse personale. È in grado di esprimere
esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni.
3. Comprendere semplici testi scritti
legati alla vita quotidiana e su
argomenti noti
C (Livello 3): Comprende frasi ed espressioni relative ad ambiti
di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di
base, acquisti, geografia locale,). Comunica in attività semplici
e di abitudine che richiedono un semplice scambio di
informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in
termini semplici (anche in forma scritta) aspetti della sua vita,
dell’ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.
4. Produrre semplici ed efficaci testi
scritti legati alla vita quotidiana e
su argomenti noti
Altri linguaggi
5. Utilizzare gli strumenti
fondamentali per
comprendere il valore culturale del
patrimonio artistico
A (Livello 1): Comprende i punti chiave di argomenti familiari
che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con
disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia
nel paese di cui parla la lingua. È in grado di produrre un testo
semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse
personale. È in grado di esprimere esperienze ed avvenimenti,
sogni, speranze e ambizioni e di spiegare brevemente le ragioni
delle sue opinioni e dei suoi progetti.
Acquisire e
interpretare
l’informazione
A (Livello 1): Riconoscere le caratteristiche compositive di
un’opera d’arte, contestualizzandola dettagliatamente.
B (Livello 2): Distinguere vari tipi di opere d’arte, riconoscendo
in esse espressioni di culture diverse.
C (Livello 3): Individuare gli elementi essenziali di un’opera
d’arte, riconoscendone l’epoca di appartenenza.
6.Utilizzare e produrre testi
multimediali
Progettare.
A (Livello 1): Produrre, presentare e comprendere informazioni
complesse ed essere in grado di accedere ai servizi basati su
64
Internet, usandoli in modo sistematico per fare ricerche.
B (Livello 2): Possedere un’adeguata metodologia per il
trattamento dei testi; raccogliere le informazioni e utilizzarle in
maniera critica.
C (Livello 3): Conoscere le principali applicazioni informatiche
per trattare i testi; cercare le informazioni e usarle in modo
pertinente.
ASSE MATEMATICO
Competenze disciplinari
Competenze di
cittadinanza
Livelli con riferimento al quadro delle competenze
1. Conoscere e saper utilizzare
insiemi numerici ed espressioni nei
diversi sistemi numerici;
Utilizzare diverse
forme di
linguaggio:
algebrico-graficoinformatico;
Individuare
collegamenti e
relazioni e risolvere
problemi.
A (Livello 1): utilizzare tecniche e procedure
risolutive in situazioni complesse e nuove
2. Confrontare ed analizzare
figure geometriche , individuando
varianti e relazioni
B (Livello 2): utilizzare tecniche e procedure
risolutive in situazioni note
C (Livello 3): utilizzare tecniche e procedure
risolutive in situazioni semplici
A (Livello 1):B+C+In caso di facile leggibilità, risolvere
anche problemi geometrici
B (Livello 2): riconoscere i principali unità, figure e luoghi
geometrici e sa descriverli con linguaggio naturale fornendo
anche semplici dimostrazioni
C (Livello 3): riconoscere i principali unità, figure e luoghi
geometrici e sa descriverli con linguaggio naturale
3. Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di
problemi
A (Livello 1):B+C+ convalidare i risultati conseguiti sia
empiricamente sia mediante argomentazioni.
B (Livello 2): C + formalizzare il percorso di soluzione di un
problema attraverso modelli algebrici e grafici.
C (Livello 3): progettare un percorso risolutivo strutturato in
tappe.
4. Analizzare stati e interpretarli
anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche e
applicazioni di tipo informatiche
A(Livello 1):B+C+ leggere e interpretare tabelle e grafici in
termini di corrispondenze tra elementi di due insiemi.
B(Livello 2):C +Rappresentare classi di dati mediante
istogrammi e diagrammi a torta
C(Livello3):Raccogliere, organizzare e rappresentare un
insieme di dati
5. Equazioni, disequazioni e
sistemi
A(Livello 1): B+C+ rappresentare graficamente equazioni e
comprendere il concetto di equazione e quello di funzione
B(Livello 2): C +verificare la correttezza dei procedimenti
utilizzati
C(Livello3):Risolvere correttamente equazioni, disequazioni
e sistemi di 1° e 2° grado
65
A(Livello 1): B +C comprendere i principali passaggi logici
nella risoluzione di problemi
6. Confrontare ed analizzare
figure geometriche, individuanti e
relazioni.
B(Livello 2): C + risolvere correttamente problemi di tipo
geometrico e ripercorre le procedure di risoluzione
C(Livello3):Applicare le principali formule relative alla retta
ed alle figure geometriche sul piano cartesiano.
ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO
Competenze disciplinari
Competenze di
cittadinanza
1.Osservare, descrivere e analizzare
fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di
sistema e complessità:
Comunicare,
acquisire e
interpretare
informazioni;
Individuare
collegamenti e
relazioni;
.
Livelli con riferimento al quadro delle competenze
A (Livello 1): Interpretare e descrivere fenomeni naturali e artificiali
correttamente rielaborando in maniera critica
B (Livello 2):Individuare gli aspetti fondamentali di un fenomeno,
correlarli a modelli
C (Livello 3): Descrivere correttamente e in modo semplice un
fenomeno naturale e artificiale
Collaborare e
partecipare;
Imparare ad
imparare.
2 Analizzare qualitativamente e
quantitativamente fenomeni
Progettare,
risolvere
problemi,
agire in modo
autonomo
A (Livello 1): Riordinare in sequenza logica le fasi di un
fenomeno, raccogliere dati quantitativi e rielaborarli
autonomamente
Imparare ad
imparare
C (Livello 3): Cogliere analogie e differenze
B (Livello 2):Riconoscere le relazioni tra causa ed effetto
Individuare
collegamenti e
relazioni
Essere consapevole delle
potenzialità e dei
limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e
sociale in cui vengono applicate
Comunicare,
acquisire e
interpretare
informazioni
A (Livello 1)Produrre correttamente testi e rappresentazioni
di dati multimediali.
Progettare,
risolvere
problemi,
agire in modo
autonomo
C (Livello 3): Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita
quotidiana.
B (Livello 2): Riconoscere i limiti della tecnologia.
Individuare
collegamenti e
relazioni
Competenze
digitali
66
ASSE STORICO -SOCIALE
1.Comprendere il cambiamento e la
diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e
culturali
Individuare
collegamenti e
relazioni
A (Livello 1): E’ in grado di individuare gli elementi
caratterizzanti un evento/fenomeno/processo; è in
grado di classificarli opportunamente; è in grado di
operare confronti tra eventi/fenomeni/processi, sia in
senso sincronico sia in senso diacronico; è in grado
di valutare in modo personale.
B (Livello 2): E’ in grado di individuare e classificare i
principali elementi caratterizzanti di un
evento/fenomeno/processo; è in grado di focalizzare
gli aspetti comuni di eventi/fenomeni/processi, in
senso sincronico e diacronico.
C (Livello 3): E’ in grado di individuare gli elementi
essenziali di un evento/fenomeno/processo; è in
grado di operare semplici confronti.
2.Collocare l’esperienza personale
in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e
dell’ambiente
2.1 Comprendere le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle
regole della Costituzione italiana.
Collaborare e
partecipare
Agire in modo
autonomo e
responsabile
2.1
A (Livello 1): Comprende, elabora ed applica
autonomamente e opportunamente le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione
italiana.
B (Livello 2): Comprende ed elabora le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione
italiana.
C (Livello 3): Riconosce le caratteristiche fondamentali
dei principi e delle regole della Costituzione italiana.
2.2 Individuare le caratteristiche
essenziali della norma giuridica e
comprendere, partendo dalle
proprie esperienze e dal contesto
scolastico, che ogni società civile
si basa sul rispetto delle regole.
2.2
A (Livello 1): Individua opportunamente e autonomamente
tutte le caratteristiche della norma giuridica e comprende,
partendo dalle proprie esperienze e dal contesto
scolastico, che ogni società civile si basa sul rispetto delle
regole, adottando comportamenti adeguati e conformi.
B (Livello 2) Individua autonomamente le caratteristiche
essenziali della norma giuridica e comprende, partendo
dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico, che ogni
società civile si basa sul rispetto delle regole, adottando
comportamenti conformi.
C (Livello 3) Riconosce le caratteristiche generali della
norma giuridica e comprende, partendo dalle proprie
esperienze e dal contesto scolastico, che ogni società
civile si basa sul rispetto delle regole.
2.3 Identificare i diversi modelli
istituzionali e di organizzazione
2.3
A (Livello 1): Riconosce opportunamente i diversi modelli
istituzionali e di organizzazione sociale e le principali
67
sociale e le principali relazioni tra
persona-famiglia-società-Stato
relazioni tra persona-famiglia-società-Stato
B (Livello 2): Riconosce le caratteristiche essenziali di
diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e
le principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato
C (Livello 3): Riconosce le caratteristiche basilari di diversi
modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le
principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato
3. Riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
Individuare
collegamenti e
relazioni
:
A (Livello 1): Riconosce opportunamente le caratteristiche
essenziali di un sistema socio-economico e sa orientarsi sia
nel tessuto produttivo del proprio territorio che altrove
B (Livello 2): Riconosce le caratteristiche essenziali di un
sistema socio-economico e sa orientarsi sia nel tessuto
produttivo del proprio territorio
C (Livello 3) Riconosce le caratteristiche basilari di un
sistema socio-economico e sa sufficientemente orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
68
ALLEGATO Q
SICUREZZA E FIGURE SENSIBILI
Nel rinviare a quanto previsto dalla documentazione prevista per la
Sicurezza presente negli Uffici di Presidenza si indicano di seguito i
dipendenti dell’istituzione individuati come figure sensibili.
RSPP: arch Donatello Diana
A.S.P.P.: prof. Costa Anna, D’Acunto Giuseppina;
ADDETTO ALL’ANTINCENDIO: prof. Di Scala Giuseppe;
ADDETTA AL PRIMO SOCCORSO: prof. Mattera Marta;
ADDETTI ALL’EVACUAZIONE: dott. Rosario Starace e sig.ra
Marianna Conte;
RESPONSABILE DIVIETO DI FUMO: prof.ssa D’Esposito Teresa
69
ALLEGATO R:
VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA PERIODICHE
Le valutazioni delle prove di verifica periodiche, durante il corso dell’anno
scolastico, che conducono alla valutazione con voto unico espressa nello scrutinio del
primo e secondo quadrimestre, sono determinate nelle classi degli indirizzi in corso
come di seguito indicato:
tabella b – istituti tecnici (primo biennio)
INSEGNAMENTI
Inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della
terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienze motorie e sportive
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia aziendale
Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
percorsi
tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
EC
EC
EC
TEC
TEC
TEC
prove
scritta
S
S
S
S
S
S
orale
O
O
O
O
pratica
O
O
O
O
P
P
P
grafica
P
O
O
O
S
G
P
O
Siglario
EC = Settore economico (tutti gli indirizzi del settore economico)
TEC = Settore tecnologico (tutti gli indirizzi del settore tecnologico)
Secondo biennio e quinto anno
AFM
italiano s -o
Inglese s-o
Storia o
Matematica s-o
Diritto o
Ec. Pol. o
Ec. Az. s-o
Tedesco s-o
Informatica s-p
Sc. Mot. Sport o-p
IRC o
CAT
italiano s-o
Inglese s-o
Storia o
Matematica s-o
Compl. di mat. o
Prog. Costr. Imp. s-o
Gest. Cant. o
Topografia s-o
Sc. Mot.Sport. o-p
IRC o
INF
italiano s-o
Inglese s-o
Storia o
Matematica s-o
Comp. di mat. o
Sistemi e reti s-o
Tecn.e T. P. S. reti s-o
Informatica s-o
Telecomunicazioni o
Gestione progetto, organizzione d’impresa s-o
Sc. Mot. Sport o-p
IRC o
70
ALLEGATO S: PROGETTUALITA’
Si riportano in generale le varie azioni attivate di cui alcune terminate.
PROGETTAZIONE PON-FESR 2007/2013
Codice di progetto
Gare
effettuate
Breve descrizione del
lavoro/laboratorio realizzato
A-2-FESR-2007-362
laboratorio delle competenze
chiave
A-2-FESR-2008-588
Sostituzione PC dal laboratorio
di
trattamento
testi/economia/matematica
A-2FESR06_POR_CAMPANIA2011-236
segreteria PON, Contabilità per
Istituti
Tecnici
sezione
Amministrazione finanza e
marketing, Segreteria, una lim
in ogni aula, ripristino rete
d'istituto
A-2FESR06_POR_CAMPANIA2012-865
LO SPORT
B-2-FESR-2007-305
PARLIAMONE
NOSTRI
DOLTRALPE
CON
I
AMICI
B-2.A-FESR-2008-587
Incremento
ambientale
laboratorio
B-4.B-FESR-2008-273
Laboratori per i geometri
B-4.BFESR06_POR_CAMPANIA2012-318
ARRICCHIMENTO
OFFERTA
FORMATIVA,
TUTTO COMPRESO X LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
C-1-FESR-2010-1707
Isolamento termico del solaio
di copertura, Risparmio idrico
nella
scuola
pubblico,
Installazione
di
Impianto
fotovoltaico per la produzione
di energia elettrica da fonte
solare
C-3-FESR-2010-1396
Rifacimento pareti
E-1-FESR-2014-542
autoformazione docenti
del
Benefici per
l'istituto
Link a
contenuti
prodotti
Miglioramento
dei laboratori
71
ROGETTAZIONE PON-FSE 2007/2013
Codice di progetto
B-7-FSE-2009-182
Progetti
per i quali
e' stata
fatta una
selezione
di esperti
Breve descrizione del progetto
Durata
progetto
(in ore)
Link a
contenuti
prodotti
inglese per gli insegnati
B-7-FSE-2010-287
Inglese per insegnanti
B-7-FSE-2011-352
Inglese B2 per insegnanti
B-9-FSE-2011-143
Aggiornamento del personale ATA
C-1-FSE-2007-946
matematica e musica, icaro, inglese, tedesco,
francese
C-1-FSE-2008-2171
Inglese, Inglese, Francese, Tedesco, Italiano,
Matematica-Euclide,
Scienze-Crisalide,
Educazione alla legalità
C-1-FSE-2009-1756
Inglese A2, Francese A2, Tedesco A2, Ischia
tra storia e mito , Italiano e 'A 'ndrezzata',
Giochi Matematici, ECDL avanzato, Famiglia,
successione e videoediting, Autocad
C-1-FSE-2010-2636
Tedesco, Francese, Inglese, Ecdl e giochi
matematici, Italiano, Green Economy: motore
per lo sviluppo, Unione Europea e tecnologie
C-1-FSE-2011-1680
inglese, inglese B1, inglese B2, tedesco A2,
tedesco B1, ECDL e matematica
C-1-FSE-2013-1572
Inglese livello B1 certificazione Cambridge,
Inglese livello B1 certificazione BEC , Tedesco
livello A2 , Tedesco livello B1, ECDL
avanzato, Reti e attività WEB
C-1FSE04_POR_CAMPANIA2011-607
...trascorriamo il nostro tempo di vacanza
all'estero
C-1FSE04_POR_CAMPANIA2012-541
L'inglese per comunicare con il Mondo
C-1FSE04_POR_CAMPANIA2013-23
stage in lingua tedesca, studio della lingua
inglese II
C-4-FSE-2009-515
Programmazione dei calcolatori elettronici -
C-5-FSE-2009-291
Licurgo-Stage aziendale in una azienda di
Napoli e provincia
C-5-FSE-2010-409
Simulazione aziendale
C-5FSE02_POR_CAMPANIA2013-19
Stage in azienda II, Stage in aziendacommerciale
C-5FSE04_POR_CAMPANIA2012-401
Rapporto Scuola-Lavoro nell'ambito dell'UE
C-5FSEPAC_POR_CAMPANIA2013-72
Stage in azienda- informatica
C-5FSEPAC_POR_CAMPANIA2014-286
Tecnico di web marketing
72
C-6-FSE-2009-178
Imparo lavorando - Simulazione aziendale
D-1-FSE-2013-617
Uso delle LIM
F-2-FSE-2011-100
Migliorare se e gli altri e l'ambiente in cui vivo,
Educazione
alla
legalità,
Scrittura
cinematografica
F-2-FSE-2013-55
Mediazione Culturale, Rischi e vantaggi
educativi per l'usodei Social Network e
videogiochi , Psicologia
73