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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIO’ POMODORO” . Dobbiamo vederli appassionati a ciò che fanno, a ciò che dicono e a ciò che vedono." ORCIANOGianni DIRodari PESARO ISTITUTO COMPRENSIVO “Giò Pomodoro” Orciano di Pesaro A.S. 2009-2010 Rimane la necessità di dover comunicare loro non solo il piacere della vita ma anche la passione della vita , di educarli non solo a dire la verità, ma anche ad avere la passione e la verità. Vederli felici non ci può bastare. Dobbiamo vederli appassionati a ciò che fanno, a ciò che dicono e a ciò che vedono." Gianni Rodari ALLEGATI Allegato n°1 PROGETTO “Recupero,consolidamento/potenziamento” Scuola secondaria I° di Orciano /San Giorgio Classi coinvolte n°__ 12 ______________________________________ PROGETTO di Istituto X Tot. Alunni __ 221 Referente di progetto Principi Enrico Finalità del progetto Il progetto di recupero propone un intervento individualizzato per i ragazzi con carenze nel bagaglio culturale per cui rappresenta una risposta alle necessità ed ai bisogni formativi degli allievi le cui conoscenze generali risultano frammentarie e/o superficiali Le attività di consolidamento/potenziamento sono mirate a offrire momenti di approfondimento in aree trasversali e delle educazioni ; particolare importanza verrà data ai momenti laboratoriali a sostegno del metodo di studio Finalità · Ridurre lo stato di disagio degli allievi con carenze nella preparazione di base · Accrescere il grado di autonomia nell’esecuzione di produzioni scritte e orali · · Incrementare l’interesse per la disciplina, conseguente al compiacimento dovuto al successo formativo raggiunto · Diminuire l’ansia scolastica e far gradire maggiormente all’alunno il tempo trascorso a scuola · Obiettivi Acquisire crescente fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità Aumentare la sicurezza espositiva e la padronanza della disciplina Recupero - Colmare le lacune evidenziate e migliorare il processo di apprendimento; - Sviluppare le capacità di osservazione, di analisi e di sintesi; - Ampliare le conoscenze matematiche e linguistiche dell’allievo, guidandolo ad una crescente autonomia; - Perfezionare l’uso dei linguaggi specifici; - Perfezionare il metodo di studio. Consolidamento/potenziamento - Promuovere negli allievi la conoscenza di sé e delle proprie capacità attitudinali; - far sì che l’alunno sia in grado di apprezzare gli itinerari formativi anche attraverso il lavoro di gruppo, instaurando rapporti anche con gli altri compagni, per una valida e producente collaborazione; - far acquisire agli alunni un’autonomia di studio crescente, con il miglioramento del metodo di studio; Soggetti coinvolti Il progetto è stato elaborato con il coinvolgimento di tutti i docenti del plesso Contenuti Contenuti previsti dalle programmazioni disciplinari di Italiano,matematica, lingue straniere, storia Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Attività individuali e a piccoli gruppi Materiali e strumenti Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule speciali, laboratori, biblioteche, palestre, ecc…; Modalità di verifica/valutazione Modalità di monitoraggio Cronogramma delle attività: Fasi operative: % di miglioramento nell’andamento scolastico successivo diversa articolazione della settimana : scuola da lunedì a venerdì 1^ SETTIMANA: da lunedì 30 novembre a venerdì 04 dicembre 2015 2^ SETTIMANA : da lunedì 15 febbraio a venerdì 19 febbraio 2016 tale scelta nasce dall’esigenza di avere a disposizione tutti i docenti al fine di rendere possibile molte ore di contemporaneità per l’attivazione di gruppi paralleli di recupero e consolidamento ogni classe sarà suddivisa in due gruppi : recupero-potenziamento; per ogni classe parallela verranno attivati contemporaneamente due gruppi di recupero da 7 alunni ciascuno e due gruppi di potenziamento da 18/20 alunni le 10 ore in meno effettuate dagli alunni verranno recuperate con l’attuazione dei laboratori pomeridiani e con l’effettuazione dei viaggi di istruzione CRONOPRO GRAMMA SETT. OTT. NOV. DIC. X GEN. FEBB. X MAR APR. MAGG. GIU. SCUOLA PRIMARIE DELL’ISTITUTO PROGETTO PER IL RECUPERO - POTENZIAMENTO CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI UTILIZZO DELL’ORGANICO POTENZIATO FINALITA’ FACILITARE GLI APPRENDIMENTI DEI BAMBINI: -con ritmi di apprendimento lenti, -con difficoltà in ambito linguistico- matematico, -con diagnosi BES / DSA, -con diagnosi o non di iperattività/impulsività emotiva, -con disturbi del comportamento OBIETTIVI Ø Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica Ø Realizzare percorsi didattici ed educativi rispondenti ai diversi bisogni degli alunni, legati alle differenze dei modi di apprendere e a condizioni particolari che possono essere causa di difficoltà Ø Realizzare percorsi volti a favorire il cooperative learning Ø Sviluppare il senso di responsabilità Ø Favorire lo spirito di collaborazione e accettazione dell’altro Ø Migliorare l’attenzione e l’organizzazione nella attività Ø Consolidare e potenziare le competenze comunicative anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali Ø Potenziare l’autonomia personale, sociale ed operativa Ø Promuovere l’autocontrollo e l’autoregolazione delle proprie emozioni Ø Intervenire con pertinenza nelle conversazioni Ø Rispettare le regole della vita scolastica… ATTIVITÀ Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Lavoro a coppie, a piccoli gruppi, a gruppi allargati in classe/in altro spazio Attività individualizzate da svolgersi in spazi predisposti Comprensione del testo con l’aiuto dell’insegnante e/o di un compagno Esercitazioni linguistiche guidate e non Prove e attività differenziate e semplificate su obiettivi minimi in ogni ambito di conoscenza Schede strutturate Esercizi guidati a livello crescente di difficoltà Esercitazioni sulle tabelline Esercizi di rafforzamento del calcolo Conferimento di incarichi/ruoli… METODOLOGIA -“cooperative learning”, -“modeling” , -“tutoring” -“problem solving”-“stress inoculation training”( il bambino è indotto ad auto-osservare le proprie esperienze-emozioni e a mettere in atto risposte alternative adeguate al contesto)… -contratto educativo -quadernino delle emozioni -gratificazione e promozione dell’autostima DESTINATARI Tutti gli alunni, in particolar modo i bambini con iperattività segnalata e non, bambini con disturbi emotivo-comportamentali, BES, DSA… TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto proposto impegnerà l’insegnante dell’organico potenziato per la durata di 22 ore settimanali nel plesso di San Michele al Fiume ( Si cercherà di concentrare il maggior numero di ore possibili in classe II (14 h), in modo da avere per tutto il tempo scuola (30 ore) la presenza di almeno 2 insegnanti.Le restanti ore verranno distribuite tra la classe V e la I 12 ore settimanali nei plessi di Orciano, Mondavio,San Giorgio/Piagge 8 ore settimanali nel plesso di Barchi Le ore saranno suddivise nelle varie classi in base alle esigenze individuate dai docenti. MEZZI E STRUMENTI Si farà uso di materiali di facilitazione: immagini, libri di testo, biblioteca di classe, schede predisposte dal docente, materiali strutturati e non, sussidi specifici, ricorso a tecnologie multimediali, materiali specifici della Erikson. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica dei diversi interventi nelle tre classi coinvolte sarà regolare e continua. Si valuteranno il coinvolgimento e la partecipazione degli alunni, così come il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ci si avvarrà di -diario di bordo -schede di gradimento da sottoporre ai ragazzi tutti -compiti in situazione ... Allegato n°2 PROGETTO TEATRO “Abile più, abile meno… l’improbABILE in scena!” Nelle scuole primarie dell’Istituto il progetto si radica su un’esperienza laboratoriale, almeno decennale, che si è realizzata attraverso l’accompagnamento e la supervisione di diversi esperti teatrali professionisti. Anche all’interno dei centri diurni operanti nel territorio dell’Istituto, l’”Aquilone” di Mondavio e il “Mosaico” di Orciano, ormai da tempo vengono realizzate esperienze laboratoriali di teatro e danza come potenziamento dell’identità e della comunicazione di ogni persona. Il presente progetto, quindi, permette di proseguire il cammino sulle strade già intraprese sia dalla scuola che dai centri diurni, offrendoci inoltre l’occasione, molto propizia, di creare punti di contatto iniziali tra scuole e centri diurni per una successiva confluenza in un unico progetto. Il progetto nasce dalla profonda consapevolezza della complessità e spessore del concetto di abilità: tutti noi siamo abili o meno in determinati aspetti della nostra vita in generale. Conseguentemente, visto che ciascuno di noi è un “diverso fra i diversi” e ognuno è originale e unico, sarà proprio questa eterogeneità a consentire ad ogni persona di far emergere e realizzare la propria identità. Fare teatro, allora, diventa un modo per creare inclusione, per avere la libertà di esprimersi senza sentirsi giudicati, senza che ci sia un modo giusto e uno sbagliato di fare le cose, ma una pluralità di modalità, tutte ugualmente valide e dignitose. In particolar modo, chi ha più difficoltà a comunicare e ad esprimersi, spesso trova nel teatro e/o in linguaggi “altri”, la via che più gli si addice per lasciar uscire ciò che spesso resta prigioniero dentro. Così il teatro diventa un gioco dall’altissimo valore formativo, un “pretesto” per comunicare, esprimere, capire, conoscere gli altri e se stessi e maturare il proprio rapporto con il mondo. Allo stesso tempo il teatro e la danza possono essere utilizzati per esprimere significati che le parole non sanno dire, possono essere vissuti come un’ulteriore tipologia di linguaggio sperimentale Il progetto concorre anche allo sviluppo di una sensibilità più generale che - permette di vivere il teatro come bene comune conduce alla valorizzazione del suo ruolo socio – culturale sostiene i processi di educazione teatrale e la formazione del pubblico. A tal fine i ragazzi, grazie alla collaborazione con i comuni avranno la possibilità di vivere il teatro anche da spettatori presso i teatri territoriali di “Santa Caterina” a Orciano, l’”Apollo” a Mondavio e teatri del territorio limitrofi, in modo da vivere l’esperienza teatrale a tutto tondo, sia da attori sia da spettatori. Per la realizzazione del progetto si richiede un contributo di € 28.000,00 Si allega progetto. Anagrafica scuola in sintesi per eventuale accredito fondi CM: CF: TU (conto e sezione): Allegato n°3 PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE E POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ MOTORIE, FISICHE E SPORTIVE NELLA SCUOLA PRIMARIA “LO SPORT @ SCUOLA” ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Premessa: l’educazione motoria sta assumendo un ruolo definito all’interno del processo formativo perché assicura la maturazione del singolo e contemporaneamente l’acquisizione dei valori della responsabilità, della cooperazione, della solidarietà, dell’accettazione delle diversità L’educazione motoria si inserisce e sostiene l’ulteriore processo di acquisizione di autostima, di consapevolezza, di relazionalità , di acquisizione di buone abitudini comportamentali , diventa un percorso orientativo, uno strumento di formazione dato che colloca l’alunno al centro dell’attenzione , lo considera nella sua globalità, adegua i programmi alle diverse fasi dell’accrescimento, diventa occasione per acquisire abilità, conoscenze, strumenti per arricchire ogni singolo percorso di vita. Il fine è quello di far sperimentare a tutti gli alunni un ventaglio di opportunità sportive in modo che ognuno possa trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze, tale da essere coltivata anche dopo la scuola, da diventare una valida alternativa al vuoto che spesso si vive a casa o nel paese Queste due dimensioni vengono affrontate nelle due fasi in cui si articola il progetto : FINALITA’ - promuovere lo sviluppo della persona nella globalità del suo essere - promuovere e valorizzare le capacità relazionali - acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità - favorire l’orientamento sportivo OBIETTIVI SPECIFICI 1)Gli obiettivi specifici che si vogliono perseguire derivano da quattro grandi aree di sviluppo. Area di sviluppo senso-percettivo: · Migliorare la capacità di discriminazioni cinestesiche; · Migliorare le capacità di discriminazioni visive, aumentare la memoria visiva; · Migliorare le capacità di discriminazioni uditive, aumentare la memoria uditiva; · Migliorare le capacità di discriminazioni tattili, aumentare la memoria tattile; · Migliorare le capacità di discriminazioni olfattive. Area di sviluppo coordinativo e neuromuscolare · · · · · · · · · · · Consolidare e sviluppare gli schemi motori di base; Sviluppare le possibilità di adattamento alle situazioni motorie nuove e via via sempre più complesse; Prendere coscienza della posizione del corpo nello spazio e della relazione del proprio corpo con l’ambiente; Controllare gli spostamenti del corpo nello spazio e nel tempo; Permettere un maggior affinamento e collegamento tra il campo visivo e la motricità della mano o del piede; Affinare l’equilibrio statico e dinamico; Sviluppare la fantasia motoria; Esercitare il senso delle distanze, delle traiettorie e delle spinte; Sviluppare la capacità di ritmizzazione; Migliorare la capacità di anticipazione motoria; Migliorare la capacità di differenziazione dinamica. Area di sviluppo della condizione fisica · Sviluppare e migliorare la rapidità; · Sviluppare e migliorare la forza rapida; · Sviluppare e migliorare la resistenza; · Accrescere il grado di flessibilità o mobilità articolare e di agilità. Area di sviluppo dell’espressività o del linguaggio non verbale · Controllare compiutamente i propri atteggiamenti e attitudini corporei con azioni equilibrate, coordinate, corrette nell’esecuzione (movimento interpretativo); · Riutilizzare in forma originale e creativa tutto ciò che è stato precedentemente appreso (movimento espressivo); · Eseguire gesti e movimenti che simboleggiano ed esprimono emozioni, sentimenti e stati d’animo (movimento creativo). 2) Obiettivi psicologici e relazionali · Avere un atteggiamento positivo e di fiducia verso il proprio corpo; · Superare il timore rappresentato da situazioni motorie con un alto grado di difficoltà; · Prendere coscienza e saper gestire le proprie emozioni; · Favorire l’autostima e l’autocritica; · Valorizzare la differenza nella crescita educativa e culturale delle alunne e degli alunni; · Far sperimentare forme di interazione e di cooperazione con l’altro sesso e con i coetanei; · Accettare e rispettare le regole. Attività previste : - nuoto tennis - pallavolo attività di propedeutica al calcio ESPERTI ESTERNI Per l’attuazione delle attività sportive sopraindicate si utilizzeranno gli spazi dell’istituto ed esperti esterni che operano presso società sportive del territorio. Un discorso particolare va fatto per il nuoto in quanto da diversi anni viene praticato nella scuola primaria di Barchi e che anche quest’anno con il progetto ”lo sport in cartella” proseguirà l’attività con le sue classi; l’Amministrazione garantisce il trasporto presso la piscina e il ritorno a scuola. Anche i Comuni di Mondavio, S. Giorgio, Piagge e Orciano è stata proposta la continuazione, già avviata nello scorso anno scolastico, di corsi di nuoto per gli alunni delle rispettive scuole primarie. Tutti hanno accettato garantendo il trasporto e il costo del corso. Grazie a questa disponibilità gli alunni possono avvicinarsi e praticare un’attività così benefica e importante e soprattutto è vicina a quelle famiglie che per problemi legati alla propria organizzazione famigliare o per motivi economici e/o sociali difficilmente potrebbero usufruire di tale opportunità. DESTINATARI I destinatari del Progetto sono gli alunni delle classi III, IV e V con un possibile allargamento anche nelle prime classi delle scuole Primarie dell’Istituto TEMPI 1ora a settimana per classe per 1mese e mezzo (tot. 6 lezioni; 8 lezioni per gli alunni di classe V^ che effettuano il corso di nuoto ) SPAZI Gli spazi utilizzati saranno le piscine di Fossombrone e Pergola, per le scuole che effettueranno il corso di nuoto, quelli messi a disposizione dalle singole scuole per le altre attività sportive. In particolare, considerata l’esiguità in alcuni plessi di spazi idonei a tutte le attività proposte sono state scelte dai docenti di ogni scuola solo quelle che potrebbero essere fattibili. VALUTAZIONE DEI RISULTATI La verifica dei risultati si attuerà con: osservazione diretta dei miglioramenti motori degli alunni, risultati ottenuti alle varie manifestazioni sportive a cui la scuola partecipa, riprese con telecamera digitale, fotografie, manifestazioni finali, … e a lungo termine con il miglioramento degli stili di vita, il rispetto di sé, degli altri e delle regole della nostra società. Allegato n°4 “ LABORATORI A CLASSI APERTE “ IN ORARIO EXTRACURRICOLARE Classi coinvolte n°_12 PROGETTO di Istituto X Tutti gli alunni Finalità del progetto Scopo generale del progetto è favorire un ampliamento dell’offerta formativa con l’organizzazione di percorsi laboratoriali con gruppi misti di alunni per : - il potenziamento di alcune competenze trasversali collegate al successo formativo: autostima, capacità relazionale, attribuzione di senso all’esperienza scolastica - l’utilizzo delle tecnologie informatiche come strumento per motivare all’apprendimento - il coinvolgimento delle famiglie e del territorio nella promozione del benessere, per il fronteggiamento delle situazioni di disagio e di abbandono nelle realtà scolastiche. Obiettivi Il Progetto mira ad un'integrazione reale e si propone di creare una serie di opportunità formative tali da garantire risposte efficaci alle diverse necessità: v v v v Soggetti coinvolti prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo formativo e scolastico attraverso azioni individualizzate o per piccolo gruppo relative all’orientamento, all’apprendimento, al metodo di studio Aumentare la tolleranza, il rispetto e la comprensione tra i membri del gruppo Aiutare la conoscenza di se stessi, la valutazione delle proprie potenzialità e dei propri limiti Sviluppare le abilità sociali, fisiche e verbali Il progetto è stato elaborato con il coinvolgimento di: - Contenuti istituzioni del territorio esperti esterni Laboratorio di video-montaggio Laboratorio di attività espressive Laboratorio di attività manipolative Laboratorio di giornalismo Laboratorio di canto corale Laboratorio di chitarra Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Materiali e strumenti Attività laboratoriali con gruppi misti di alunni Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule speciali, laboratori, biblioteche, palestre, ecc…; Prodotto: . Breve descrizione della presumibile tipologia del prodotto da realizzare (saggio, testo letterario, prodotto multimediale, artistico, musicale, prodotto editoriale, manifestazione finale, ecc…; Cronogramma delle attività: indicare le attività previste e i tempi di realizzazione Fasi operative: 1 pomeriggio la settimana nei mesi di febbraio-marzo-aprile Allegato n°5 PROGETTO ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTO ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 “GIOCO GIOCHINO, CERCO UN BAMBINO…” SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI BARCHI MONDAVIO ORCIANO PIAGGE S. FILIPPO SUL CESANO S. GIORGIO S. MICHELE AL FIUME ISTITUTO COMPRENSIVO “GIO’ POMODORO” – ORCIANO DI PESARO (PU) ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 TITOLO PROGETTO “GIOCO GIOCHINO, CERCO UN BAMBINO…” SCUOLE DELL’INFANZIA BARCHI, MONDAVIO, ORCIANO, PIAGGE, S. FILIPPO SUL CESANO, SEZIONI COINVOLTE TUTTE LE SEZIONI APPARTENENTI ALLE SCUOLE DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO COORDINATORI AREA PEDAGOGICO-DIDATTICA S. GIORGIO, S. MICHELE AL FIUME. REFERENTE DI PROGETTO PREMESSA LE PRIME SETTIMANE DI SCUOLA, DEDICATE ALL’ACCOGLIENZA, SCHIUDONO AL BAMBINO LE PORTE DI UN NUOVO AMBIENTE E COSTITUISCONO IL PIÙ DELLE VOLTE LA SUA PRIMA ESPERIENZA NEL SOCIALE, IN RELAZIONE CON PERSONE CHE NON APPARTENGONO AL SUO CONTESTO FAMILIARE. COMPITO DELL’INSEGNANTE DIVENTA QUELLO DI FARSI CARICO DI VISSUTI ED EMOZIONI, DI PREDISPORRE UN AMBIENTE ACCOGLIENTE ED ACCATTIVANTE IN CUI IL BAMBINO POSSA RICONOSCERSI ED IDENTIFICARSI, DI CREARE UN CLIMA FAVOREVOLE IN CUI RENDERE I BAMBINI PROTAGONISTI ATTRAVERSO IL FARE E L’AGIRE, ED IN CUI IL DIALOGO, L’ INCONTRO E L’ ASCOLTO, POSSANO RENDERE PIÙ SERENO SIA IL MOMENTO DEL DISTACCO SIA QUELLO DEL RIENTRO. · FINALITÀ DEL PROGETTO · · · OBIETTIVI PER IL BAMBINO Bambini di tre anni Bambini di quattro anni Bambini di cinque anni · · · Saper affrontare con serenità l’esperienza del distacco dalla famiglia Saper esplorare ambienti nuovi Sviluppare l’autonomia personale relativamente ai seguenti momenti: merenda – igiene Saper curare le proprie cose Saper interagire con gli adulti ed i bambini presenti a scuola · · · · OBIETTIVI PER INSEGNANTI E GENITORI ACCOGLIERE BAMBINI E FAMIGLIE IN UN AMBIENTE SERENO E MOTIVANTE FAVORIRE IL DISTACCO DALLE FIGURE PARENTALI SVILUPPARE IL SENSO DI APPARTENENZA AL NUOVO GRUPPO SEZIONE FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE MEDIANTE LE VARIE TIPOLOGIE DI GIOCO · · · · · · Stabilire relazioni affettivamente positive con adulti e compagni Saper utilizzare gli spazi, i sussidi ed i materiali presenti a scuola Conoscere alcune regole di comportamento Sviluppare l’autonomia personale nei momenti di routine · · · Inserirsi positivamente nel contesto sociale della sezione Sapersi relazionare con l’insegnante Saper aiutare i propri compagni Saper rispettare le regole di comportamento presenti a scuola Conoscere e condividere le scelte educative e per l’accoglienza del bambino Comunicare ed avviare un rapporto di fiducia reciproca Partecipare e collaborare alla vita scolastica SOGGETTI COINVOLTI PERSONALE SCOLASTICO BAMBINI GENITORI CAMPI DI ESPERIENZA COINVOLTI TUTTI I CAPI DI ESPERIENZA CONTENUTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA IL GIOCO PERMEA OGNI ATTIVITÀ E VIENE UTILIZZATO QUALE MEZZO PRINCIPALE PER PERVENIRE ALL’ACQUISIZIONE DI OGNI TIPO DI COMPETENZA. PONENDO IL GIOCO AL CENTRO DELLA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA RELATIVA ALL’ACCOGLIENZA, REALIZZEREMO UN CONTESTO NEL QUALE L’APPRENDERE SI ACCORDI ALL’ESSERE E DOVE LO STAR BENE ACCOMPAGNI L’IMPARARE ED IL CRESCERE. IL GIOCO, STRATEGIA DIDATTICA IRRINUNCIABILE, COINVOLGERÀ L’ATTENZIONE E MOTIVERÀ IL BAMBINO ALL’APPRENDIMENTO ED ALLA RELAZIONE. CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A “IL SÉ E L’ALTRO” TUTTE LE ATTIVITÀ DEI PRIMI GIORNI DI SCUOLA SARANNO FINALIZZATE ALL’ACCOGLIENZA, ALL’INCONTRO, ALLA COSTRUZIONE DEL GRUPPO; STIMOLANDO ATTRAVERSO IL GIOCO L’INNATA CURIOSITÀ DI CONOSCENZA DEL BAMBINO, LO AIUTEREMO A TESSERE RELAZIONI ED A TROVARE AMICIZIE, ATTIVANDO CODICI DI COMUNICAZIONE IN GRADO DI SORREGGERE L’ESPRESSIVTÀ, DI RIEQUILIBRARE IL PROPRIO MONDO AFFETTIVO ED EMOZIONALE, ELIMINANDO OD ATTENUANDO ANSIE E PAURE, SCARICANDO L’AGGRESSIVITÀ ACCUMULATA ED AGEVOLANDO, ANCHE SE INCONSAPEVOLMENTE, IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE, APRENDO ANCHE L’ACCESSO AI SISTEMI SIMBOLICO/CULTURALI. ATTIVITÀ COME STRATEGIA DI MOTIVAZIONE A TUTTE LE VARIE ESPERIENZE UTILIZEREMO: · · · · · · · GIOCHI PER ACCOGLIERE GIOCHI NEGLI ANGOLI GIOCHI PER DIRE E FARE AMICIZIA GIOCHI DI ESPRESSIONE CORPOREA GIOCHI MUSICALI E RITMICI GIOCHI DI RILASSAMETNTO GIOCO SIMBOLICO SVOLGEREMO ATTIVITÀ QUALI: · MEMORIZZAZIONE DI CANZONCINE E FILASTROCCHE · LETTURA DI LIBRI · MANIPOLAZIONE · DISEGNO · PITTURA · CARTELLONISTICA · ATTIVITÀ DI ROUTINE (CONTRASSEGNI, CALENDARIO DELLE PRESENZE…) STRATEGIE METODOLOGICHE E STRUMENTI DI INTERVENTO CON ALUNNI E FAMIGLIE · COINVOLGIAMO LE FAMIGLIE NEL MOMENTO DEGLI INCONTRI INFORMATIVI E DURANTE TUTTO LO SVOLGERSI DELL’ACCOGLIENZA. · PREPARIAMO UN AMBIENTE ACCOGLIENTE, STIMOLANTE E RICCO DI SITUAZIONI NUOVE, CHE FACILITI IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA E FAVORISCA LE RELAZIONI NEL GRUPPO. · COINVOLGIAMO I BAMBINI ATTRAVERSO IL GIOCO PERCHÉ ABITUA AD AVERE RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON ALTRE PERSONE, QUINDI A SOCIALIZZARE. · MEDIANTE L’ATTIVITÀ LUDICA INCORAGGIAMO IL BAMBINO AD ESSERE PROTAGONISTA E AD ATTIVARE PERCORSI DI COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA (CONOSCERE MEGLIO SE STESSO, METTERSI ALLA PROVA E PRATICARE DIVERSE TECNICHE DI ESPRESSIONE). · · ADOTTIAMO TEMPI FLESSIBILI PERCHÉ I BAMBINI POSSANO GRADUALMENTE ADEGUARSI AI RITMI SCOLASTI RIVOLGIAMO LA NOSTRA ATTENZIONE ALLA ROUTINE; I GESTI E LE ABITUDINI CHE SI RIPETONO OGNI GIORNO RILASSANO, CALMANO E PERMETTONO DI TROVARE EQUILIBRIO EMOTIVO. ORGANIZZAZIONE ACCOGLIAMO LE FAMIGLIE ORGANIZZIAMO UN INCONTRO INFORMATIVO PRELIMINARE CON I GENITORI DEI NUOVI ISCRITTI, DA TENERSI NEL MESE DI GIUGNO DELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE, PER PRESENTARE LA SCUOLA, LE PERSONE, L’AMBIENTE DI CUI BAMBINI E GENITORI SARANNO PARTE INTEGRANTE. DURANTE L’INCONTRO: PRECISIAMO L’ORGANIZZAZIONE DEL PRIMO PERIODO E LA FLESSIBILITÀ ORARIA CON CUI È NECESSARIO PROCEDERE CONSEGNAMO UN OPUSCOLO INFORMATIVO CHE SERVIRÀ A RICORDARE LE COSE IMPORTANTI: LE REGOLE DELLA SCUOLA, GLI ORARI, IL CORREDINO, E I PICCOLI CONSIGLI RELATIVI AL PERIODO DELL’ACCOGLIENZA PUNTIAMO AD ASCOLTARE I GENITORI ED A RISPONDERE AD EVENTUALI DOMANDE O DUBBI PORTIAMO ESEMPI PRATICI DI COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NELLE VARIE SITUAZIONI CHE GENERALMENTE SI PRESENTANO FLESSIBILITÀ ORARIA A PARTIRE DAL PRIMO GIORNO DI SCUOLA (14/09/15) FINO AD INIZIO MENSA SCOLASTICA, LE INSEGNANTI EFFETTUERANNO IL PROPRIO TURNO IN COMPRESENZA, DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 13.00, DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ. DURANTE LA PRIMA SETTIMANA DI FREQUENZA, PER I BAMBINI NUOVI ISCRITTI, SI CONSIGLIA UNA PERMANENZA MASSIMA DI DUE ORE. PER TUTTO IL PERIODO DELL’ACCOGLIENZA SI CONSIGLIA UN INSERIMENTO GRADUALE E CONSONO AI BISOGNI AFFETTIVI ED EMOTIVI DI CIASCUN BAMBINO. STRUMENTI E MATERIALI - MATERIALE DI FACILE CONSUMO, OCCASIONALE E DI RECUPERO - MATERIALE APPOSITAMENTE STRUTTURATO - MATERIALE NON STRUTTURATO - MATERIALE PER ATTIVITÀ MOTORIA - AUDIOVISIVI E MATERIALE FOTOGRAFICO - LIBRI DI STORIE DI VARIO GENERE LETTERARIO RISORSE LOGISTICHE MODALITÀ DI VERIFICA/VALUTAZIO NE TUTTI GLI SPAZI INTERNI OD ESTERNI ALLA SCUOLA IN QUESTA PRIMA FASE OSSERVIAMO: - COME AVVIENE IL DISTACCO DALLE FIGURE DI RIFERIMENTO - QUALI SEGNALI DI STAR BENE A SCUOLA ESPRIME, CON QUALSIASI LINGUAGGIO E MODALITÀ (GIOCA, SI RELAZIONA CON ADULTI E BAMBINI, ESPRIME BISOGNI E NECESSITÀ, CONOSCE E I ORIENTA NELLO SPAZIO) - QUALI PROPOSTE IL BAMBINO DIMOSTRA DI ACCOGLIERE PIU’ VOLENTIERI MODALITÀ DI MONITORAGGIO - RISPOSTA POSITIVA DA PARTE BAMBINI. - MOMENTI DI CONFRONTO E DI SCAMBIO, FORMALI ED INFORMALI, CON I GENITORI E LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI. PRODOTTO - ELABORATI GRAFICO PITTORICI E PLASTICI DEI BAMBINI - CARTELLONI, MATERIALE FOTOGRAFICO, RIPRESE. - ALLESTIMENTO DELL’AMBIENTE SCOLASTICO IN BASE AL TEMA PRESCELTO. FASI OPERATIVE - COMPITO IN SITUAZIONE (A DISCREZIONE DEI SINGOLI PLESSI) - RUBRICA DI VALUTAZIONE (A DISCREZIONE DEI SINGOLI PLESSI) 1) CONOSCENZA RECIPROCA FRA INSEGNANTI, GENITORI E BAMBINI 2) CONOSCENZA DELL’AMBIENTE E DEI MATERIALI PRESENTI 3) APPROCCIO ALLA ROUTINE GIORNALIERA SCOLASTICA 4) COINVOLGIMENTO DEI BAMBINI NELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER L’ACCOGLIENZA 5) RIELABORAZIONE DELLE ESPERIENZE A LIVELLO LUDICO, VERBALE, DRAMMATICO-TEATRALE, MOTORIO, GRAFICO, PITTORICO E PLASTICO O COMPITO IN SITUAZIONE (A DISCREZIONE DEI SINGOLI PLESSI) 6) RUBRICA DI VALUTAZIONE O VERIFICA E VALUTAZIONE (A DISCREZIONE DEI SINGOLI LESSI) CRONOPROGRAMMA METÀ SETTEMBRE OTTOBRE PROGETTO ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA MOTIVAZIONE: la scuola primaria mira a favorire l’inserimento di tutti i nuovi alunni nella nuova realtà scolastica con un atteggiamento di ascolto, disponibilità, apertura, accettazione, che contribuisca allo star bene. DESTINATARI: gli alunni di tutte le classi dei plessi di scuola primaria. OBIETTIVI GENERALI: Ø Facilitare un passaggio “morbido” ai nuovi alunni della Scuola . Ø Favorire un graduale ritorno alle attività scolastiche per tutti gli altri alunni. OBIETTIVI SPECIFICI: Ø Favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe/plesso con eventuali alunni provenienti da diverse Scuole. Ø Favorire una prima conoscenza e socializzazione con tutti gli alunni delle restanti classi. Ø Far conoscere gli spazi e le strutture della scuola e le relative funzioni. Ø Assegnarsi e condividere regole per l’uso degli spazi durante gli intervalli. Ø Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso. CONTENUTI: ogni scuola propone contenuti propri. TEMPI: la prima settimana di scuola (le due ore dopo l’intervallo) PROGETTO ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA SECONDARIA PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PROGETTO di Istituto PROGETTO di Plesso PROGETTO di Classe Classi coinvolte n° 4 Tot. Alunni __ Classi coinvolte n° Tot. Alunni Classi coinvolte n°__ Tot. Alunni__ 1A-1B-1C-1E Motivazioni, finalità, obiettivi Il passaggio dei ragazzi dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di I grado è significativo nella loro esperienza scolastica. Talvolta esso è vissuto con un certo timore perché i ragazzi non conoscono in modo approfondito l’ambiente, le richieste e le aspettative della nuova scuola. Per tali motivi si propone un percorso per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni. Il progetto, così come previsto dal P.O.F. dell’Istituto, si propone le seguenti finalità: − − − − − − − − − − − − − Tempi conoscenza delle funzioni degli spazi e delle risorse della scuola; conoscenza dell’organizzazione scolastica; conoscenza delle regole per l’utilizzo delle aule laboratorio; conoscenza consapevole del Regolamento di Istituto relativamente alla sezione alunni; socializzazione con i nuovi compagni e con gli insegnanti; sviluppo della capacità di collaborazione con i nuovi compagni; educazione al rispetto e all’accettazione dell’altro; inserimento graduale nel nuovo ambiente; acquisizione graduale e consapevole di nuove regole di comportamento; conoscenza delle regole di sicurezza. avvio graduale ai nuovi impegni scolastici; conoscenza della personalità di sé e degli altri; riflessione sull’importanza di un efficace metodo di studio. I primi 4 giorni dell’anno scolastico 2015/2016 saranno dedicati alle attività atte a favorire l’inserimento nella nuova scuola, una prima conoscenza dei nuovi compagni, degli insegnanti e del metodo di studio. È sottinteso che l’avvio graduale ai nuovi impegni scolastici è parte integrante delle attività didattiche delle singole discipline. GIORNO TEMPI SPAZI ATTIVITÀ 1° giorno 14.09 1° ora Atrio Saluto della Dirigente Saluti delle autorità 2° ora Singole aule Visita degli spazi della scuola con l’insegnante in orario − − − − − − 3°-4° ora Singole aule Aula informatica Aula di artistica Palestra Aula di musica Aula di Chimica/scienze Aula di tecnologia e video Attività in classe Conoscenza di sé e degli altri: − Realizzazione di un Segnaposto personalizzato − Compilazione dell’elenco personalizzato dei compagni di classe con i recapiti di ognuno per eventuali contatti durante l’a.s. Il gioco del “Se fossi un gioco sarei ...” (vd. Scheda) Insegnanti 5°ora Singole aule Gioco dell’INDOVINA CHI SONO (vedi scheda) N. B. Chiedere e far trascrivere ai ragazzi di portare un GIOCO/GIOCATTOLO e un’IMMAGINE che li rappresentino e esprimino il loro carattere, il loro modo di essere, la loro personalità; questo servirà per continuare l’attività di conoscenza l’indomani. Lettura del Regolamento di Istituto Per essere sicuri a scuola… − Norme di sicurezza in caso di emergenza. − Riconoscere la segnaletica. − Modalità di evacuazione − Individuazion e dei ruoli: apri fila, chiudi fila, ecc. (scheda per ogni classe) 2° giorno 15.09 1° - 2° ora Singole aule Attività in cerchio: spostare i banchi lungo le pareti e formare un cerchio con le sedie. ● I ragazzi, uno alla volta, presentano il GIOCO o il GIOCATTOLO che hanno portato da casa, spiegando perché per loro è particolarmente importante. ● Si invita ogni ragazzo/a a dire: ○ “Cosa mi suscita come emozione l’oggetto portato”; ○ “Chi me lo ha regalato”; ○ “Da quanto tempo ce l’ho”; ○ “In cosa mi rappresenta”. 3° - 4° ora Singole aule Attività: “Foto di classe”. I ragazzi continuano a presentarsi: −ogni alunno spiega in che cosa lo rappresenta l’IMMAGINE che ha portato da casa; −compila un post-it (foglio color salmone) indicando nome, cognome, una propria caratteristica positiva e una negativa che vorrebbe migliorare; −a conclusione si compone la “foto” di classe con le immagini e i post-it. (indicazione per gli insegnanti: procurarsi qualche rivista nel caso in cui ci siano ragazzi che non hanno portato da casa l’immagine). 5° ora Singole aule GIOCO PER IL SECONDO GIORNO IN COOPERAZIONE TRA GRUPPI N.B. Ricordare agli alunni di portare “Il quaderno Laboratori e progetti “ Il narratore 1” per il giorno successivo. 3° giorno 17.09 1° - 3° ora Singole aule Brain storming sui comportamenti tenuti duranti i giochi a scuola, per estrapolare i comportamenti da tenere nello stare insieme. ● La classe viene divisa in tre gruppi, ciascuno dei quali propone un elenco di regole da sottoporre agli altri: − “posso”; − “non posso”; − “devo” Le regole proposte da ogni gruppo vengono trascritte in un foglio bianco A 3 ● Ogni gruppo sottopone alla classe il risultato del lavoro di gruppo, motivandolo. ● Si apre la discussione per eventuali modifiche e scelte da concordare con tutta la classe. ● ● Si realizza un cartellone con l’elenco di regole concordate dalla classe per favorire lo stare insieme tra alunni e insegnanti. Trascrizione e personalizzazione dell’elenco di regole definite insieme su una scheda predisposta e distribuita a ogni alunno, che dovrà sottoscriverla e attaccarla sul quaderno dei contatti. (scheda allegata “Posso, non posso, devo). 4° ora Singole aule Conoscersi come studenti: Il mio ritratto di alunno pag.233 Quaderno Laboratori e progetti Compilazione e commento in classe GIOCO IN CLASSE DI VERIFICA 5° ora 4° giorno 17.09 Dalla 1° ora Da decidere VISIONE DEL FILM “VADO A SCUOLA” Introduzione al discorso dei diritti. Riflessione sui diritti Avvio ad una riflessione sul metodo di studio Attività sul Quaderno laboratori e progetti Il narratore da pag.222 a pag.231 CLASSI SECONDE E TERZE Si suggerisce nei primi giorni di scuola di effettuare un ripasso sotto forma di attvità ludiche Le classi seconde e terze parteciperanno alla visione del film momento memorabile di lancio del lavoro sui diritti. Documentazione Materiali ● Regolamento d’Istituto e norme di sicurezza ● Fogli colorati per segnaposto ● Elenco alunni ● Foglio del “Se fossi” ● Post-it per il cartellone “Foto di classe” Materiale per il “Posso, non posso, devo” (foglio bianco A3, cartellone, scheda da sottoscrivere) ● ● Quaderno laboratori e progetti Il narratore 1 Allegato n°6 PROGETTO BENE COMUNE “SCUOLA e BENE COMUNE: SCUOLA è BENE COMUNE” a.s. 2015-2016 FINALITÀ DEL PROGETTO Nel contesto in cui viviamo, caratterizzato da grande frammentazione, da obiettivi immediati e orizzonti corti, e dove le differenze culturali, linguistiche, valoriali, anziché come ricchezza sono vissute come problema, anche dentro le aule delle nostre scuole, credere che la scuola sia un bene comune … non è poi così scontato … ma la scuola deve essere di tutti, parlare a tutti, valere la pena per tutti. Il bene comune non è la semplice sommatoria di beni e interessi individualistici. Deve invece essere considerato come un bene sociale, un bene che le persone condividono grazie alla loro attiva partecipazione alla vita della comunità. Tra bene comune e bene personale esiste un’intima relazione: il bene comune è quella condizione sociale che rende possibile una vita umanamente ricca a partire dai banchi della scuola; il bene personale è questa vita piena che i membri della comunità (anche scolastica) vivono in una prospettiva di progressiva auto responsabilità. Nella scuola il rapporto educativo è il fattore primario e originale che innesca e sviluppa il bene comune e il bene personale. Ciò nella misura in cui il rapporto educativo - fondativo della scuola - è capace di esprimersi nella sussidiarietà, nella solidarietà, nella partecipazione e tendere nel contempo alla verità, alla libertà, alla giustizia. L’interdipendenza che lega docenti, alunni, famiglie, istituzioni è finalizzata alla crescita di tutti a partire dai più deboli e, tra questi, i bambini immigrati sempre più numerosi nelle nostre scuole. La scuola è un bene comune che guarda al futuro. L’educazione vive di tempi lunghi: ha bisogno di un respiro ampio, di un comune sentire, di uno sguardo attento sia ai mutamenti in atto sia ai bisogni vecchi e nuovi di tutta la società civile. Esiste una correlazione diretta tra livelli di istruzione e livelli di produttività. Il capitale umano di un paese è decisivo per il suo sviluppo. I paesi all’avanguardia saranno quelli più ricchi di conoscenze e di competenze, rese disponibili per il maggior numero di cittadini. Ma la formazione, non è soltanto un importante fattore di competitività, è anche e soprattutto un diritto fondamentale di cittadinanza, una garanzia di libertà. La formazione, e quindi soprattutto la scuola, è strumento di coesione sociale, bene pubblico ma anche relazionale (e quindi comune). La nostra carta costituzionale, all’art. 3, afferma che “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Si tratta di garantire a tutti e a ciascuno la possibilità di scegliere il proprio percorso formativo e la propria scuola, ottenendo un sostegno adeguato per trasformare le potenzialità personali in competenze. La scuola “bene comune” non può che essere, dunque, la scuola dell’inclusione, la scuola dove si coopera e si dialoga, da persona a persona. Se vogliamo cittadini italiani dotati di senso civico, la scuola è chiamata a diventare sempre più il luogo di apprendistato della vita civile, dove si apprende il rispetto delle regole e l’esercizio dei diritti e dei doveri; dovrà diventare una palestra di democrazia, come si afferma nel documento d’indirizzo che istituisce la “nuova” disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, dove la differenza dei ruoli non diventa MAI differenza di valore. Lo studio della Costituzione deve servire a condividere una comune mappa dei valori e delle regole per poi poterli sperimentare, esercitare e vivere in ogni contesto della vita sociale, da quello familiare a quello scolastico, da quello regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale. Le attività degli studenti potranno riguardare i temi della legalità e dell’ambiente, del fair play nelle competizioni sportive e dell’impegno nel volontariato, delle istituzioni europee e del diritto internazionale, ma sempre in una prospettiva di “cittadinanza agita”, cioè di partecipazione democratica. Nel promuovere questi obiettivi la scuola deve partire dal presupposto che, da sola, non può fare molto: è necessario ed imprescindibile il coinvolgimento di tanti movimenti e associazioni del civile come risorsa preziosa da valorizzare sul territorio in una logica di “rete” ed anche il coinvolgimento degli Enti Locali, come Istituzioni territoriali, diventa immancabile. Questa rete di attori dovrebbe sostenere l’azione della scuola e promuovere l’educazione come “bene comune” della città e del Paese. È con e da queste idee fondative che nasce il progetto Bene Comune 2013 – 2014 del nostro I.C. “Gio’ Pomodoro”. L'obiettivo è quello di far riscoprire la passione per la città degli uomini, in un momento particolare della storia, in cui i cambiamenti sociali spingono l'individuo a chiudersi in se stesso e a vivere senza un orizzonte complessivo di senso. È di fondamentale importanza che le agenzie educative, in primis la scuola, forniscano alle nuove generazioni gli strumenti necessari per partecipare attivamente alla vita democratica, per impegnarsi nella edificazione del bene comune. E' importante che attraverso percorsi interdisciplinari, si apra un confronto sui temi della pace, dei diritti umani, della legalità, dell'ambiente e dello sviluppo, del dialogo tra le culture, a cominciare dal proprio territorio. Per capire di più, sentirsi protagonisti dei processi di cambiamento in atto, per poter dire "Io c'ero", mi sta a cuore, mi interessa. "I care", secondo il motto di don Milani. D'altra parte è la scuola in sé ad essere chiamata in causa, attraverso i vari saperi e l'acquisizione di conoscenze, competenze, lo sviluppo di capacità relazionali e sociali. Se la scuola ha il compito di formare l'uomo e il cittadino - secondo una formulazione antica ma sempre attuale - ha il dovere di fornire non solo l'orizzonte teorico, ma anche le abilità indispensabili per una lettura critica e gli strumenti operativi perché ogni soggetto sappia orientarsi in maniera autonoma ed operare scelte, in piena libertà e responsabilità. Occorre far cogliere le ragioni profonde della democrazia, della giustizia e della pace. Si tratta di far riscoprire l'importanza e il ruolo della politica, intesa come partecipazione responsabile alla costruzione della casa comune. L'articolo 34 della Costituzione ricorda che "la scuola è aperta a tutti e ha come obiettivo primario di educare al pieno sviluppo della personalità umana e del senso della sua dignità e di rafforzare il rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali. L'educazione e l'istruzione devono porre tutti gli esseri umani in grado di partecipare in modo effettivo alla vita di una società libera e solidale, promuovere la comprensione, la tolleranza e l'amicizia tra tutti i popoli e tutti gruppi razziali, etnici o religiosi e incoraggiare lo sviluppo delle attività delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea per il perseguimento della pace e dello sviluppo umano". Educare alla convivenza civile, pertanto, non è un diversivo, ma un obbligo, per vivere da cittadini e non da sudditi, con una forte coscienza civica. La scuola educa alla cittadinanza attiva, al bene comune, al senso dello Stato e delle istituzioni, se è capace di stabilire essa stessa un ponte con il territorio, con la città, con i problemi che attraversano la vita della comunità, a livello locale e planetario. Una scuola separata dal contesto, gelosa del suo splendido isolamento, appagata di una erudizione libresca, fa mancare all'esperienza delle nuove generazioni il senso stesso della vita, della sua complessità, del suo divenire. La democrazia va costruita dal basso, nasce e si alimenta se viene continuamente nutrita da valori vissuti e condivisi. Solo così non violenza, rispetto dei diritti umani, cultura della legalità, sviluppo equo e sostenibile, interculturalità costituiranno il quadro valoriale di riferimento per nuove relazioni di comunità, ai vari livelli, per una convivenza civile non segnata dal degrado, dalla paura, dall'esclusione. Tutto si costruisce insieme riscoprendo il valore del bene comune da costruire, della cittadinanza attiva, del sapersi assumere le responsabilità, della partecipazione alla vita sociale, culturale, politica, e non stando alla finestra, lamentandosi sterilmente, rimpiangendo i bei tempi andati, alzando steccati, mostrando i muscoli o invocando le maniere forti. Ed ecco allora la sfida che si pone agli educatori: concorrere alla ricostruzione del tessuto sociale e civile, contribuire a realizzare la rinascita del senso della democrazia e della cittadinanza, nel segno dell'accoglienza, della pace, della giustizia e della solidarietà, nel rispetto della Terra, casa di tutti. Il Progetto "Scuola e bene comune: Scuola è Bene Comune" intende rispondere a queste esigenze educative, creando le condizioni per costruire uno spazio di dialogo, di confronto, di progettualità partecipata e condivisa. FINALITÀ DEL PROGETTO Il progetto si inserisce all’interno di una progettualità d’Istituto portata avanti nel corso degli ultimi anni che ha avuto al centro del proprio agire educativo la valorizzazione del Bene Comune e che contempla le seguenti finalità: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Promuovere la consapevolezza di appartenere ad una comunità. Promuovere la coscienza del rispetto che passa attraverso il riconoscimento dell’altro come parte di noi, della società e del mondo. Favorire la consapevolezza dei concetti di diritto e di dovere come elementi indispensabili per il benessere di se stessi e degli altri all’interno di una dimensione collettiva. Acquisire consapevolezza della necessità delle regole come elemento fondante di una convivenza civile e democratica, a partire dal Patto di Corresponsabilità e Regolamento d’Istituto fino a giungere alla legislazione internazionale relativa a diritti e cittadinanza. Favorire la consapevolezza dell’importanza dell’impegno gratuito in favore di singoli e di gruppi: il volontariato. Imparare l'arte della partecipazione e della politica. Sperimentare la passione per la Polis e per le persone che la abitano. Ricercare vie praticabili perché le scelte siano orientate alla crescita complessiva della società e al bene delle persone. Individuare linee di impegno comune. Ritrovare sinergie con il territorio per lavorare su progetti condivisi. Mobilitare le coscienze per esprimere la denuncia di situazioni che violano i diritti umani. Promuovere un agire che concretizzi i principi e valori sanciti dalle Dichiarazioni dei Diritti Umani, dei Diritti dei Fanciulli, della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea e della Costituzione Italiana. Con questo progetto si intende maturare negli alunni una coscienza etica quale presupposto di rapporti interpersonali fondati su pensieri e comportamenti civili e responsabili e si vuole rafforzare il concetto di scuola come Comunità educante, come luogo di democrazia, di certezza e significatività delle regole per la formazione di quella autonomia e consapevolezza necessarie per l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività ed insieme del cittadino in quanto titolare di diritti. Contestualmente si punterà a rendere protagonisti gli studenti, in modo tale da stimolarli a farsi portavoce delle esigenze ed istanze giovanili, all’interno della scuola, delle associazioni e delle istituzioni che sono state invitate a collaborare attivamente già dalla fase progettuale dell’intero percorso, con le loro specificità. In definitiva, il Progetto "Scuola e bene comune: Scuola è Bene Comune" consiste nella possibilità di esplorare diversi ambiti tra loro correlati. Si tratta di prospettive e aree di intervento (aperte ad ulteriori possibili declinazioni e integrazioni), dentro cui sperimentare microprogetti, itinerari e attività. Gli ambiti potrebbero essere: L'affettività e la rete dei rapporti interpersonali. La comunità "sognata" e le comunità reali. L'educazione per la Polis e la partecipazione. L'educazione per i diritti e la cittadinanza. L'educazione per lo sviluppo sostenibile e la legalità. La fede, i credi e le identità culturali. Per realizzare tutto ciò, concretamente, si offrono alcuni suggerimenti di percorsi possibili: 1. LA COSTITUZIONE ITALIANA: la sua lettura e l’approfondimento di alcuni articoli, ritenuti maggiormente significativi per l’esperienza quotidiana degli alunni e/o considerati elementi indispensabili per la formazione di cittadini attivi, potranno accrescere le conoscenze e favorire una crescente assunzione di responsabilità. A tal proposito si segnalano alcune iniziative del MIUR e del Parlamento: Progetto “Vorrei una legge che...”, rivolto alle classi quinte delle scuole primarie, con cui il Senato si propone di far riflettere i più giovani studenti su temi a loro vicini e di far cogliere l'importanza delle leggi sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni incentivando il senso civico e di partecipazione democratica (invio entro il 23 gennaio 2016). Le classi sono chiamate a individuare un tema per loro di primaria importanza e a proporre una legge con un titolo identificativo e una serie di articoli (es. brevi frasi esplicative delle finalità della legge proposta) nelle più varie modalità espressive (testi, disegni, musiche, foto, filmati o un loro insieme, comunque contenuti in modo da non superare al massimo le dimensioni di 100 x 70 cm). Progetto “Testimoni dei diritti”, rivolto alle classi delle scuole secondarie di primo grado, con sui il Senato intende richiamare l’attenzione sul riconoscimento dei diritti umani attraverso la riflessione sulla Dichiarazione universale approvata dall’ONU nel 1948. (invio modulo entro il 7 novembre 2015) Progetto “Parlawiki–Costruisci il vocabolario della democrazia”, rivolto alle classi quinte delle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado, con cui la Camera invita le classi a illustrare in modo sintetico e originale, sotto forma multimediale, alcune “parole chiave” dell’attività parlamentare. I lavori ritenuti più significativi verranno pubblicati sul sito nella sezione per i più giovani e poi sottoposti a votazione telematica (invio dal 2 dicembre 2015 e sino al 26 febbraio 2016). 2. LE RICORRENZE: tutta una serie di “giornate”, “commemorazioni” e “feste” a livello nazionale, europeo, mondiale … che possono essere lo spunto di partenza o il momento finale di percorsi di studio e di approfondimento sia disciplinari sia interdisciplinari, nei quali coinvolgere fattivamente Istituzioni, Gruppi ed Associazioni invitando loro esperti in classe o uscendo presso le loro realtà operative o collaborando in sinergia alla costruzione di un percorso, di una giornata di sensibilizzazione, …… realizzando una scuola aperta al territorio sia in quanto a problematiche affrontate sia uscendo allo scoperto per mostrare e dichiarare il pensiero delle nuove generazioni. Momenti particolarmente importanti e che, solitamente, vedono impegnate molte scuole, resteranno almeno queste 4 date: 7/8 novembre: giornata di commemorazione dei Caduti. 20 novembre: anniversario della Convenzione internazionale dei diritti dei minori 27 gennaio: giornata della memoria 8 marzo: festa della donna 3. LA TERRA: NOSTRA CASA COMUNE DI CUI AVER CURA: Il filone “ambientale”, può sempre essere oggetto di approfondimenti, visti: la raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i Comuni del territorio del nostro Istituto Comprensivo; la presenza di pannelli solari sui tetti della sede dell’Istituto Comprensivo e di altre scuole, e la presenza del Parco fotovoltaico nel Comune di Barchi e nel Comune di Orciano; la presenza di un impianto geotermico sotto la Scuola Primaria di Orciano ..... Tale filone potrebbe assumere un forte valore sia per le collaborazioni possibili, sia per i contenuti di pertinenza di tutte le discipline scolastiche, sia per la forte caratterizzazione concreta che ben si addice ad una scuola che non vuol formare solo ad una sterile erudizione libresca bensì mira alla formazione di cittadini capaci di conoscere e misurarsi con i problemi della vita e dell’ambiente in cui vivono. 4. LE COLLABORAZIONI: per agire in un’ottica di collaborazione è fondamentale la conoscenza dei partners, siano essi istituzionali o del privato o, ancora, del privato sociale. a) La conoscenza delle Istituzioni potrà essere concretizzata anche con uscite didattiche nei luoghi preposti all’esercizio dell’azione civile e politica : Consigli Comunali di Barchi - Mondavio - Orciano di Pesaro - San Giorgio di Pesaro - Piagge Consiglio Regionale della regione Marche (Ancona) Parlamento italiano (Roma) Parlamento europeo (Strasburgo) b) L’Amministrazione Comunale di Orciano ha ripristinato l’esperienza, già vissuta negli scorsi anni, del Consiglio Comunale dei Ragazzi, dal quale far emergere proposte da sottoporre agli adulti, affinché siano vagliate e realizzate, in favore dei più giovani del nostro territorio. c) c) La conoscenza delle Associazioni territoriali sarà realizzata attraverso interventi in aula da parte dei referenti delle realtà associative che desidereranno partecipare a qualche progetto e/o attraverso uscite didattiche nelle sedi delle Associazioni e/o nei loro spazi operativi. Uno dei possibili interventi, già collaudato e praticato negli scorsi aa. ss., è quello legato al Progetto “Lo Sport @ Scuola” che ha ottenuto un forte gradimento sia da parte degli alunni sia dai gruppi sportivi che lo hanno realizzato. Le varie Associazioni hanno confermato anche per il corrente a.s. la loro disponibilità: si possono, quindi, mettere in campo altre azioni di collaborazione. 5. EDUCAZIONE ALLA IDENTITÀ INCLUSIONE SOLIDARIETÀ COOPERAZIONE: in un contesto sempre più individualista si ritiene estremamente necessario improntare ed agire percorsi che mettano in grado gli alunni di confrontarsi con la propria identità personale per acquisire un’approfondita conoscenza di sé e capacità relazionali sempre maggiori e più positive che portino l’alunno a vivere spontaneamente in un clima di collaborazione e di cooperazione. Non è tanto, o soltanto, l’acquisizione della capacità di relazionarsi con il “diverso”, inteso come “straniero” o come “diversamente abile” … il riferimento è di tipo generale, si vorrebbe mirare ad una crescita effettiva della capacità di entrare in relazione positiva con “qualsiasi altro da me” e cooperare con lui/lei. Per far ciò si individuano alcune piste ipotizzabili e percorribili, a seconda dell’età degli alunni, dei programmi didattici, delle differenti capacità professionali possedute: Una VIA “METODOLOGICA”: scegliere strategie, attività e tecniche di lavoro che facciano sperimentare agli alunni il conoscere sé stessi, il mettersi in gioco, la collaborazione, la solidarietà e la cooperazione: lavori a coppie, a piccoli gruppi, assembleari, tutoraggio, cooperative learning, giochi di squadra, giochi non competitivi … Questa sembrerebbe la via che, a prescindere da programmi, programmazioni e contenuti, è certamente percorribile da tutti gli insegnanti di qualsiasi disciplina. Una VIA “CONTENUTISTICA”: lavorare sulle LIFE SKILLS che sono l'insieme di abilità personali e relazionali che servono per governare i rapporti con il resto del mondo e per affrontare positivamente la vita quotidiana, "competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità", abilità e competenze "che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. La mancanza di tali skills socio-emotive può causare, in particolare nei giovani, l'instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta agli stress". (Organizzazione Mondiale della Sanità OMS 1993). Per realizzare questa seconda via, si possono prendere validi spunti dalle Life Skills dell’OMS (che si trovano già all’interno del Progetto “Bene Comune” e che si allegano in ultima pagina) e realizzare percorsi “personalizzati”, più aderenti ai bisogni emergenti nelle varie classi; oppure partire dai temi che l’ONUe altri organismi internazionali e nazionali offrono ogni anno all’attenzione e alla riflessione di ogni cittadino: ANNO 2015 dedicato alla LUCE (International year of light 2015) 21 settembre giornata internazionale della PACE. Ciascuno potrà scegliere se partire dal locale per arrivare al mondiale o viceversa ….. oppure restare solo nell’ambito persona/classe… ma comunque e in ogni caso cercando di agevolare percorsi concreti di vita solidale e cooperativa e che magari abbiano anche una reale ricaduta sul quotidiano degli alunni e non solo: gemellaggi con altre scuole (magari del Sud del mondo), allestimento di mostre/mercato per concretizzare un’azione di cooperazione internazionale (es. costruzione di uno o più pozzi d’acqua, o la realizzazione di altri progetti). 6. “NAVIGARE SICURI”: un progetto per bambini, insegnanti e genitori partito già da qualche anno per le classi quinte della Primaria e le classi prime della Secondaria di primo grado e che ruota soprattutto attorno al significato di “rete” (anche in senso informatico, il WEB). 7. “EXPO MILANO 2015”: “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”: L’Esposizione Universale di Milano può diventare anche per il presente anno scolastico un’occasione per un dibattito globale sul diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra. Come si è nutrito l’uomo dalla sua comparsa sulla Terra fino ad oggi? Quali sono state le trasformazioni del paesaggio naturale? In che modo le differenti culture influenzano e sono influenzate dai rituali di consumo del cibo? Come cambieranno nel futuro i processi produttivi, i prodotti alimentari, le tendenze di consumo? In che modo affrontare i problemi legati alla cattiva alimentazione, o alla malnutrizione? Come garantire la sostenibilità delle diverse filiere alimentari e la preservazione delle risorse scarse? Expo Milano 2015 non è soltanto un’occasione per ripercorrere la memoria alimentare dell’uomo, ma anche un’opportunità per concepire, insieme agli altri Paesi del mondo, il futuro dell’alimentazione globale. 8. Verso una scuola amica dei bambini e delle bambine: Fortemente voluto dal MIUR e dall'UNICEF Italia per promuovere la piena conoscenza e la valorizzazione della Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza mira ad attivare processi che rendano le scuole medesime luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi un ambiente a loro misura. La preposizione “verso” evidenzia che si tratta di un percorso verso una scuola dove tutti possano “star bene”, di un cammino che continua nel tempo. L’attestazione di “SCUOLA AMICA” che viene rilasciata testimonia il percorso intrapreso di conoscenza, valorizzazione e traduzione pratica dei diritti contenuti nella citata Convenzione. La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 20 novembre 1989 e successivamente ratificata dalla quasi totalità degli Stati membri, risultando in assoluto il documento internazionale più approvato al mondo, è tuttora il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro individui, famiglie, associazioni, governi - che si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina, ogni ragazzo e ogni ragazza, abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro. Nel percorso “Verso una Scuola Amica” sono stati individuati nove passi, che traducono i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella realtà scolastica. Per questo Progetto sono stati presi in considerazione alcuni dei nove passi che compongono l’intero percorso ed è stato introdotto un nuovo passo sulla Convenzione: una sorta di strumento di monitoraggio sulla conoscenza e divulgazione di questo importante documento. Affinché un’attività di progettazione partecipata risulti significativa e coerente rispetto ai passi presi in considerazione, è necessario rispettare alcuni criteri d’intervento: · i ragazzi devono essere coinvolti fin dall’inizio basandosi possibilmente sulle loro esperienze quotidiane; · ognuno apporta un contributo e ogni contributo è utile al progetto; · è importante coinvolgere tutti i soggetti che possono dare un contributo; · è importante verificare cosa è cambiato davvero e in quale direzione. Fulcro della scuola Amica è la qualità della partecipazione degli alunni alle attività scolastiche e ai processi decisionali. Il diritto alla partecipazione rappresenta la parte più innovativa della Convenzione: i bambini e i ragazzi non sono solo soggetti da tutelare e da proteggere, bensì una risorsa importante portatrice di: opinioni, punti di vista, originali chiavi di lettura dei problemi e, pertanto, hanno diritto a partecipare alla vita della comunità di appartenenza. 9. ALTRI PROGETTI “COROLLARI” o anche “alternativi” ai precedenti: A. PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO. SUI PASSI DI FRANCESCO (proposto da: Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani) A partire dal 4 ottobre, proclamata dal Parlamento italiano “Giornata Nazionale della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse”, è previsto un ampio programma di attività di educazione alla Cittadinanza democratica, con un forte accento sul protagonismo degli alunni e sulla ricerca-azione. B. SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE (proposto da: Regione Marche e Asur Marche Area Vasta 2) A prevalente carattere “medico-socio-sanitario”, affronta i problemi legati alla nutrizione per mirare a sempre più diffusi comportamenti consapevoli e salutari. C. COLORIAMO LE CITTÀ PER UN MONDO UNITO (proposto da: VERSO UN MONDO UNITO onlus) Ogni anno proposte diverse e sempre interessanti tra cui anche la Fiera Primavera. In questo progetto di educazione interculturale spiccano obiettivi quali: offrire agli alunni “sguardi” più ampi, senza tralasciare il “locale” più prossimo (famiglia); conoscere e vivere la “Regola d’Oro” (“Fa’ agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”); progettare iniziative di solidarietà che facciano sentire i ragazzi protagonisti; riflettere sulla proposta di un diverso concetto di sviluppo basato sulla reciprocità e l’interdipendenza… D. CONSUMO CONSAPEVOLE (proposto da: COOPADRIATICA) Interessanti laboratori e percorsi in stretto collegamento con “Expo 2015” e che attraversano contenuti quali sostenibilità, coscienza critica, cittadinanza responsabile, alimentazione, acqua e risparmio critico… Laboratorio innovativo per contenuti e metodo "Kitchen: il mio posto nel pianeta" Di seguito si riporta un documento, sempre utile e valido, circa le “LIFE SKILLS”. LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (1993) Sono l'insieme di abilità personali e relazionali che servono per governare i rapporti con il resto del mondo e per affrontare positivamente la vita quotidiana, "competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità", abilità e competenze "che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. La mancanza di tali skills socio-emotive può causare, in particolare nei giovani, l'instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta agli stress". Il "nucleo fondamentale" di life skill è costituito da: 01. Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza): conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la condizione indispensabile per la gestione dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e l'empatia; 02. Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni): "essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento" in modo da "riuscire a gestirle in modo appropriato"e a regolarle opportunamente; 03. Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress): saper conoscere e controllare le fonti di tensione "sia tramite cambiamenti nell'ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi"; 04. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico): saper "analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più consapevole", riconoscendo e valutando "i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le pressioni dei coetanei e l'influenza dei mass media"; 05. Capacità di prendere decisioni (Decision making): saper decidere in modo consapevole e costruttivo "nelle diverse situazioni e contesti di vita"; saper elaborare "in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano"; 06. Capacità di risolvere problemi (Problem solving): saper affrontare e risolvere in modo costruttivo i diversi problemi che "se lasciati irrisolti, possono causare stress mentale e tensioni fisiche"; 07. Capacità di affrontare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività): saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che "contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni"; 08. Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace): sapersi esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non verbale "in modo efficace e congruo alla propria cultura", dichiarando "opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto; 09. Capacità di comprendere gli altri (Empatia): saper comprendere e ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro "anche in situazioni non familiari", accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni sociali "soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali"; 10. Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Skill per le relazioni interpersonali): sapersi mettere in relazione costruttiva con gli altri, "saper creare e mantenere relazioni significative" ma anche "essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo". Allegato n°7 PROGETTO “ORIENTARSI” rientarSi anno scolastico 2015/2016 Premessa Il senso dell’orientamento nei processi di formazione L’orientarsi è una dimensione fondamentale del comportamento umano: si orienta un bambino, un giovane, un adulto, un anziano; giorno per giorno, nei momenti cruciali dell’esistenza e in quelli quotidiani, nelle varie attività. Ci si orienta quando si affronta un viaggio, quando si fa una scelta politica, quando si fa la spesa, quando si cerca un lavoro, quando si scelgono gli amici, quando si affronta una malattia... L’orientarsi emerge abitualmente in ogni situazione esplorativa, problematica e soprattutto nelle situazioni di emergenza, decisive e a volte drammatiche della vita. L’orientamento rappresenta un processo continuo che accompagna tutta la vita della persona, un cammino irreversibile che va di pari passo con lo sviluppo dell’autonomia individuale e col processo di costruzione dell’identità personale e sociale dell’individuo. Si tratta di una modalità esistenziale permanente, in quanto durante tutto il corso della propria vita l’individuo si trova ad operare scelte e gestire i cambiamenti che gli si presentano, sulla base della conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. Ciò risulta tanto più importante in una società, come quella attuale, in rapidissima evoluzione tecnologica, caratterizzata dalla mancanza di punti di riferimento certi, in cui si impone la necessità di formare soggetti capaci di operare in modo complesso, disponibili al cambiamento continuamente in atto. Si tratta di un percorso in continuità che deve portare lo studente ad effettuare scelte esistenziali motivate e consapevoli, tra cui quella al termine della Scuola Secondaria di primo grado; si configura come modalità educativa svolta dalla scuola in collaborazione con l’alunno/a, la famiglia, le altre agenzie socio-educative territoriali. Riferimenti normativi • 5 dicembre 2013 – Linee Guida Nazionali sull'Orientamento [Conferenza Stato - Regioni] • 19 febbraio 2014 – Linee Guida del MIUR - Portale web [IO SCELGO] • 26 maggio 2014 – Linee guida regionali in materia di orientamento [Regione Marche – DGR 631/14] Orientare a scuola La specificità curricolare e metodologica della scuola secondaria di primo grado si definisce in rapporto alle esigenze psicologiche e alle potenzialità dei ragazzi dagli undici ai quattordici anni di età. Determinante è la consapevolezza che in tale periodo di vita le attività di orientamento svolgono un ruolo centrale nell’azione formativa scolastica, sia per il recupero di situazioni negative (demotivazione alla scuola, permanenza eccessiva nella scuola media, abbandono scolastico...) sia per la valorizzazione e la promozione di diversi tipi di attitudini e interessi, attraverso un uso adeguato e aggiornato dei contenuti delle diverse discipline. Destinatari - alunni delle classi prime, seconde e terze e seconde della Scuola secondaria di I° grado - genitori degli alunni delle classi terze e seconde Obiettivi intervento alunni Il processo formativo e orientativo non può prescindere dai seguenti obiettivi: · conoscere se stessi, le proprie caratteristiche sul piano emotivo, etico, cognitivo, sociale, operativo, creativo; come mi vedo e come mi vedono gli altri · maturare capacità critiche e progettuali · riflettere sul proprio progetto di vita personale e sociale · saper valutare ed autovalutarsi · conoscere la realtà e il territorio circostante, anche dal punto di vista socio-economico e culturale · conoscere i vari indirizzi di studio e le prospettive di inserimento nel mondo del lavoro e di proseguimento post-diploma Obiettivi intervento genitori · riflettere sul proprio ruolo rispetto alle scelte dei figli · essere consapevoli degli elementi che subentrano nella dinamica dell’orientamento alla scelta · conoscere l’offerta scolastico-formativa del territorio Contenuti, mediatori didattici, tempi delle attività Si rimanda all’allegato “Percorso di orientamento nel triennio della scuola secondaria di I° grado” . Metodi · pluridisciplinarietà e interdisciplinarietà · dialogo, discussione guidata · ricerca, documentazione, consultazione · esperienze dirette · coinvolgimento dei genitori Dettaglio degli interventi – classi terze Per assicurare un percorso di orientamento il più ampio possibile, l’Istituzione Scolastica promuoverà azioni ed interventi articolati come di seguito indicato. · Attività a cura dei docenti: questionari, proposte di letture volte a migliorare la consapevolezza delle proprie aspirazioni e possibilità, visione di films inerenti il tema ”sapere cosa fare”, colloqui, discussioni guidate e colloqui individuali, consultazione di materiale informativo relativo agli Istituti Superiori, informazioni rispetto al mondo del lavoro ed alle diverse figure professionali, attività di “curricolo funzionale”,… I materiali utilizzati e/o prodotti saranno raccolti dagli studenti in una cartellina/quaderno individuale. · Incontri tenuti da esperti e rivolti ai genitori su come affiancare e sostenere i figli nel delicato momento della scelta scolastica e del passaggio dalla scuola secondaria di I^ grado alla secondaria superiori · Attività di orientamento del Software S.OR.PRENDO con le classi terze E’ uno strumento progettato per promuovere l'esplorazione delle professioni in contesti di orientamento, prevede una serie di funzioni utili per “orientarsi” e riflettere sulle proprie scelte, avvicinandosi progressivamente (attraverso domande e opzioni) ad un set di professioni e alle aree professionali maggiormente interessanti e compatibili con le preferenze espresse. o Servizio di consulenza grafologica, finalizzato ad evidenziare le caratteristiche intellettive e temperamentali dell’alunno/a, suggerendo ambiti di studio e/o professionali in cui sviluppare adeguatamente le sue risorse e potenzialità · Organizzazione di due open-day nell’Istituto (Novembre 2015) per genitori ed alunni, con illustrazione dell’offerta formativa degli Istituti superiori del territorio da parte dei referenti delle singole scuole (un appuntamento riservato agli Istituti liceali ed uno agli Istituti tecnici e professionali) · Interventi in classe con gli studenti a cura dello psicologo, per aiutare i ragazzi a riflettere sui criteri di scelta; gli interventi consisteranno nella somministrazione di una batteria di prove attitudinali e successiva discussione dei risultati, con consegna di una scheda in cui è riportata la tipologia di Istituto/i coerente/i con gli elementi emersi nel test · Attivazione dello sportello psicologico-orientativo per alunni e genitori · Progetto Orientagiovani in collaborazione con Confindustria Pesaro-Urbino, Provincia PU, Università di Urbino, Ambito Territoriale Ufficio VII Pesaro-Urbino · Organizzazione - con la collaborazione di esperti messi a disposizione dal Centro per l’Impiego, Orientamento e Formazione di Fano- di interventi rivolti agli alunni per approfondire le tematiche relative alla scelta e per conoscere le opportunità di istruzione e formazione dopo la scuola secondaria di I° grado · Supporto dei docenti a studenti e famiglie, anche con colloqui individuali; formulazione del consiglio orientativo da parte del Consiglio di classe · Supporto informativo a studenti e famiglie mediante materiali inseriti nella sezione apposita sul sito dell’I.C. · Attività di conoscenza, in collaborazione con la famiglia, dell’Istituto scolastico superiore, per favorire la continuità e l’inserimento degli alunni diversamente abili Valutazione Il progetto sarà sottoposto a monitoraggio in itinere e valutazione finale mediante questionari online per genitori ed alunni sul sito dell’I.C.. Allegato n°8 NUOVA DIDATTICA PER MIGLIORI APPRENDIMENTI ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE Denominazione Codice meccanografico Contatti ufficiali Referente ISTITUTO COMPRENSIVO GIO’ POMODORO ORCIANO DI PESARO PSIC831003 VIA MONTEPALAZZINO 61038 Recapito ORCIANO DI PESARO Tel/Fax: 0721 977180 fax 0721/978128 E-mail: [email protected] Cognome e nome: Landini Anna Maria Qualifica: Dirigente Scolastico Tel. 0721-977180 E-mail: [email protected] PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI X• PREVENZIONE DEL DISAGIO CAUSA DI ABBANDONI SCOLASTICI X• RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE N. assoluto CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA TOTALE ALUNNI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA (O DELLA RETE) TOTALE ALUNNI SCUOLA SECONDARIA 847 220 ALUNNI NEO IMMGRATI (DA MENO DI SEI MESI) ALUNNI IMMIGRATI DI PRIMA GENERAZIONE 49 ALUNNI ROM, SINTI O CAMINANTI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ (CON DOCENTE DI SOSTEGNO) 28 ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN CARCERE ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN OSPEDALE O DOMICILIARE 1 ALUNNI FREQUENTANTI I CPIA (GIÀ CTP) DATI RELATIVI AL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI PERCENTUALE NON AMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA 1% PERCENTUALE INTERRUZIONI DI FREQUENZA (FORMALIZZATE E NON) PERCENTUALE ALUNNI CON GIUDIZIO SOSPESO PERCENTUALE DI RIPETENZE 1% PERCENTUALE DI DEBITO FORMATIVI PERCENTUALE DI CLASSI CON UN PUNTEGGIO INVALSI DI ITALIANO ALMENO 2 PUNTI AL DI SOTTO DELLA MEDIA REGIONALE (SPECIFICARE DI QUALE LIVELLO SCOLASTICO: 2ª 2 CLASSI % su totale alunni PRIMARIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO; 2ª SEC. 2° GRADO E L’ A.S. AL QUALE SI RIFERISCONO I RISULTATI CONSIDERATI) SU 12 PARI AL CLASSE CONSIDERATA: _CLASSE 1A -1B 16% SCUOLA SEC. DI I^ GRADO A.S. 2012/13 N. TOTALE ASSENZE A.S. 2012-2013 N. SANZIONI DISCIPLINARI A.S. 2013-2013 0 CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE (*) INDICATORE 1 L’Istituto Comprensivo è situato in un territorio prevalentemente collinare e comprende le scuole dei Comuni di Barchi, Mondavio, Orciano di Pesaro, S. Giorgio di Pesaro e Piagge per un totale di 14 plessi. Il contesto socio-culturale in generale può essere definito di livello medio-basso,anche se il territorio offre discrete opportunità di aggregazione e di formazione (presenza di numerose Associazioni culturali, sportive e gruppi di volontariato), e alcune strutture ricreative il livello di consapevolezza sociale degli utenti risulta a volte non adeguato. Pur essendo il territorio abbastanza tranquillo dal punto di vista dell’ordine pubblico e della sicurezza (fortunatamente non si sono mai verificati episodi di delinquenza o di criminalità di un certo rilievo), sono purtroppo presenti alcuni problemi di alcolismo (che interessano diverse fasce di età), e di tossicodipendenza (soprattutto nella sfera giovanile). Negli ultimi anni si sono registrate alcune situazioni di disagio giovanile che hanno portato l’istituto a fare la scelta di attivare, in accordo con l’Ambito territoriale, uno sportello psicologico per l’ascolto. INDICATORE 2: ______________________________________________________ INDICATORE 3: ______________________________________________________ DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO PROGETTO CRESCERE, CONOSCERE IN RETE Il progetto intende avviare un percorso di rinnovamento della didattica e dell’organizzazione scolastica (orari,gruppi classe, gruppi di livello ) al fine di sostenere il processo di acquisizione delle competenze di base . FINALITÀ : - favorire una interpretazione “formativa” delle discipline di matematica ed italiano nei curricoli vigenti, con la descrizione degli apprendimenti effettivamente promossi; - analizzare i motivi di criticità dei risultati di certe prove e riferirle anche alle caratteristiche dell’insegnamento (tempo dedicato, metodologie adottate, sottovalutazione di determinate abilità); - favorire il feed-back sulla didattica a partire dall’analisi critica degli esiti delle prove e dal lavoro di ricercaazione sulla prassi di mediazione didattica - sperimentare soluzioni didattiche e metodologiche capaci di integrare diversi stili cognitivi - favorire un rinnovamento nelle metodologie di insegnamento/apprendimento come risposta qualificata agli emergenti bisogni formativi - dare avvio a percorsi integrati di formazione, ricerca, sperimentazione: attività di formazione per i docenti di tutte le aree disciplinari delle scuole di ogni ordine e grado coinvolti, laboratori di sperimentazione nelle classi coinvolte Contenuti del progetto Area docenti : - I quesiti INVALSI e le prassi didattiche: raccolta dati e rappresentazione grafica delle differenze di esito in italiano e matematica tra la classe coinvolte nella rilevazione ; - Analisi dei risultati delle prove Invalsi , V e I secondaria di primo grado, degli ultimi due anni, individuazione dei punti deboli al fine di progettare un percorso di ricerca –azione da sperimentare nelle classi ; - Discussione sui quesiti che hanno dato esiti peggiori in relazione al curricolo di istituto ; - Confronto tra i dati della rilevazione nazionale e gli approcci metodologici adottati dai docenti con elaborazione di materiali didattici innovativi, anche di tipo multimediale, privilegiando l’uso delle TIC e la creazione di uno spazio cloud in rete a cui gli alunni possono accedere sia a scuola sia a casa per condividere e realizzare insieme materiali didattici multimediali; - Utilizzo di soluzioni didattico- metodologiche laboratoriali capaci di integrare diversi stili cognitivi Area alunni: - organizzazione delle attività curricolari per gruppi di livello in alcuni periodi durante l’anno; attivazione, per classi parallele, di gruppi per il recupero, per il consolidamento, per il potenziamento - attivazione, durante l’intero anno scolastico, di uno spazio cloud per la gestione dei materiali di studio. In classe, accedendo a questa piattaforma online, si può lavorare simultaneamente allo stesso documento. Tale attività, inserita all’interno di una metodologia di cooperative learning, porta ad una condivisione delle conoscenze e delle scelte, favorendo una circolarità delle competenze e l’integrazione delle diverse capacità. La rielaborazione dei contenuti didattici in documenti condivisi permette di superare il canale testuale del libro di testo, arricchendolo con immagini, video, musiche, percorsi e collegamenti ipertestuali ricercati e scelti dagli alunni - Apertura della scuola un pomeriggio alla settimana ed attivazione di laboratori di ampliamento dell’offerta formativa gestiti da docenti curricolari ; le attività dei laboratori saranno finalizzate al rafforzamento di competenze linguistiche e matematiche ( es. giornalismo, informatica, cinematografia) - Il progetto prevede il seguente impianto organizzativo: Per i docenti - Un incontro mensile tra docenti dello stesso ordine scolastico - Un incontro bi-mestrale tra docenti di ordini scolastici diversi (gruppi disciplinari) - Una formazione comune a tutti i docenti sul cooperative-learning - L’attivazione di uno spazio cloud per l’elaborazione di materiali didattici per la sperimentazione nelle classi Per gli alunni : - sospensione dell’orario curricolare “ordinario” per alcune settimane durante l’anno con nuova organizzazione oraria che consenta l’attivazione di gruppi di livello - laboratori pomeridiani nei mesi di gennaio/febbraio/marzo con trasporto garantito dagli Enti comunali Cronogramma delle attività: Fasi operative: attività 1: gruppi di recupero, consolidamento, potenziamento in orario curricolare attività2 : laboratori pomeridiani attività 3 : formazione dei docenti CRONOPRO GRAMMA SETT. Attività 1 Attività 2 Attività 3 OTT. NOV. DIC. X X GEN. FEBB. X X MAR APR. X MAGG. GIU. X X X RISULTATI ATTESI % di miglioramento delle competenze logico-matematiche e linguistiche (rilevabile anche mediante report Invalsi) % di aumento delle valutazioni disciplinari Verranno altresì valutate : 1) Percorso di inclusione (integrazione dell’alunno/i nella classe) 2) Sviluppo e potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare informazioni 3) Risultato cognitivo di gruppo (elaborato richiesto) ELEMENTI QUALIFICANTI IL PROGETTO SUL PIANO DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA - NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE - NUOVI APPROCCI METODOLOGICI DIDATTICI : - CONFRONTO E CONDIVISIONE TRA I DOCENTI - AMPLIAMENTO DELLA DOTAZIONE INFORMATICA - ACQUISTO ARREDI SCOLASTICI Cooperative learning e tutoraggio tra pari in gruppi eterogenei per livello, metodo operativo-laboratoriale, euristico-partecipativo e dialogico (ricerca-azione; apprendimento attivo: metodologia della ricerca/costruzione attiva del sapere individuale); sperimentale investigativo (problem solving).- Attività che prevedono l’utilizzo delle TIC TRASFERIBILITÀ (SPECIFICARE I MODI E I LIMITI PER LA TRASFERIBILITÀ E LA MESSA A SISTEMA DELLE INIZIATIVE PROPOSTE) -MESSA A REGIME DELL’IMPIANTO ORGANIZZATIVO ( ATTIVAZIONE DEI GRUPPI DI LIVELLO PER GLI ALUNNI LABORATORI POMERIDIANI) -CONTINUITÀ DEGLI INCONTRI TRA DOCENTI DEI DIVERSI ORDINI SCOLASTICI. - CONTINUITÀ DEI PERCORSI FORMATIVI MODULO ORGANIZZATIVO TIPOLOGIA A NUMERO ALUNNI COINVOLTI NELLE INIZIATIVE IN PICCOLO GRUPPO NUMERO DI PICCOLI GRUPPI NUMERO ORE A SETTIMANA NUMERO ORE DI APERTURA POMERIDIANA STRAORDINARIA DELLA/E SCUOLA/E NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A. S. 2014-201 NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A. S. 2015-2016 60 24 10 2 6 SETTIMANE 10 SETTIMANE TIPOLOGIA B NUMERO DI ORE DI ATTIVITÀ ED EVENTI RIVOLTI ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ: 1. INCONTRI CON GENITORI 2. LABORATORI POMERIDIANI 3. ATTIVITÀ SPORTIVE 4. ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI (CINEMA, ARTE, USCITE, GARE, ECC) 5. VOLONTARIATO PER LA SCUOLA O PER ALTRI SOGGETTI 6. ALTRO (SPECIFICARE): ____________________________________________ 10H cX cX c c c c Allegato n°9 LEGGER…..MENTE LEGGERE. PREVENZIONE, POTENZIAMENTO E SVILUPPO DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE NELL’APPRENDIMENTO: DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO” Descrizione e finalità del progetto Il nostro Istituto promuove già da sette anni iniziative di screening a tappeto su tutti gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria proponendo, come risposta ai bisogni emersi, attività laboratoriali specifiche in orario scolastico che coinvolgano i diversi ordini scolastici a partire dalla scuola dell’infanzia sino ad arrivare alla scuola secondaria di primo grado. Finalità del progetto: · Individuare sin dalla scuola dell’infanzia gli alunni con difficoltà linguistiche e quindi maggiormente a rischio di DSA; · Garantire il successo formativo di ogni alunno evitando, negli studenti con maggiori difficoltà, l’effetto di “accumulo” (dovuto ad una storia scolastica segnata da insuccessi) con conseguente perdita della motivazione ad apprendere e della stima e fiducia nelle proprie risorse: capacità scolastiche e globali (socializzazione, amabilità personale e riconoscimento di sé) con comparsa di senso di frustrazione e spesso di atteggiamenti provocatori Sostenere la mediazione didattica degli insegnamenti attraverso modalità adeguate ai processi cognitivi sottesi all’apprendimento della lettura · · Potenziare lo sviluppo delle abilità fonologiche e meta fonologiche di tutti gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia in vista del prossimo inizio della scuola primaria; · Potenziare le abilità di letto scrittura degli alunni della scuola primaria; · Aiutare gli alunni della scuola secondaria di primo grado ad acquisire un adeguato metodo di studio e a diventare autonomi nello svolgimento delle attività scolastiche; · Sensibilizzare gli insegnanti all’utilizzo di strategie didattiche compatibili con lo stile di apprendimento di bambini con DSA. Contenuti del progetto Scuola dell’infanzia Laboratorio meta fonologico: “Giochiamo con i suoni e con le parole” per individuare la presenza di eventuali difficoltà linguistiche che potrebbero essere predittive di un DSA e favorire in tutti i bambini un adeguato sviluppo meta fonologico. Il percorso prevede: · Formazione alle insegnanti che dovranno poi operare sulla classe (2 incontri di 3 h ciascuno); a partire dal mese di gennaio; · Laboratorio bisettimanale di 1 h circa da svolgersi all’interno della classe; a partire dal mese di febbraio; · Supervisione del lavoro sulle classi individuate 2 ore al mese complessive e riguardanti l’attività delle 5 classi; · Verifica finale Scuola Primaria Laboratorio apprendimento: “Amici della lettura e della scrittura: 8 settimane” per potenziare le strategie metacognitive degli alunni e incrementare la competenza e consapevolezza metafonologica dei processi necessari per lo sviluppo di un’adeguata capacità di lettura e ortografia. Il percorso prevede: · Confronto sui risultati dello screening (attuato nel precedente a.s. su tutti gli alunni delle classi seconde); · Formazione alle insegnanti sulle metodiche che dovranno essere applicate (3 incontri di 2 ore ciascuno); a partire dal mese di ottobre; · Attività laboratoriale di potenziamento e recupero delle abilità di lettura e scrittura rivolta non solo agli alunni risultati sensibili, ma a tutto il gruppo classe; a partire dal mese di ottobre; · Supervisione del lavoro · Screening a tutti gli alunni frequentanti la seconda classe della Scuola Primaria deI nostro istituto. · Screening a tutti gli alunni frequentanti la cl. IV sugli aspetti della comprensione. Scuola Secondaria di I grado · Screening a tutti gli alunni frequentanti la classe I della scuola secondaria. · Elaborazione e attuazione del Piano Didattico Personalizzato. PROGETTO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA MA…ME…MI…MO…MU… MMMM Anno scolastico 2015-2016 SCUOLE DELL’INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO “G.POMODORO” DI ORCIANO DI PESARO PROGETTO MOTIVAZIONE Le conoscenze metalinguistiche giocano un ruolo centrale nel determinare le modalità e l’efficienza dell’apprendimento. Il bambino apprende la lettura attraverso un processo attivo di manipolazione e trasformazione del proprio linguaggio orale, prima di acquisire il codice scritto. Molti studi hanno, infatti, analizzato il rapporto di reciproca influenza tra linguaggio orale e scritto ed è dimostrata ampia correlazione tra sensibilità e competenza metafonologica in epoca prescolare e successivamente nelle prime fasi di alfabetizzazione. È proprio “fra i 4 e i 5 anni che prende avvio una graduale dissociazione tra significato e significante necessaria per l’accesso al codice alfabetico”(Pinto, 1993). Un lavoro sistematico sui suoni può avvenire già a livello orale, dunque può essere svolto durante la permanenza del bambino alla scuola dell’infanzia attraverso varie “situazioni gioco”. Alcuni bambini possono essere portati più di altri a sviluppare le abilità metalinguistiche esattamente come alcuni bambini sono più abili di altri nella motricità, nel disegno, nel canto, altri invece, stentano ad apprendere il meccanismo di analisi e di sintesi fonologica, incontrando maggiori difficoltà nell’alfabetizzazione. Le attività di prevenzione rivolte alla generalità dei bambini, portano ad anticipare e a potenziare queste competenze e ad individuare precocemente eventuali ritardi, molti disturbi specifici di apprendimento sono dati infatti da una scorretta manipolazione dei suoni. Varie ricerche hanno dimostrato che è possibile prevenire queste difficoltà o quantomeno fornire strumenti di potenziamento delle strategie cognitive garantendo maggiori possibilità di successo attraverso un adeguato e sistematico TRAINING METAFONOLOGICO che guidi il bambino a: - riconoscere suoni posti all’inizio e alla fine delle parole; - riconoscere la forma delle parole, differenziandole tra lunghe e corte; - riconoscere la somiglianze tra due parole in rima; -incrementare la fluidità articolatoria attraverso canti, filastrocche, scioglilingua. Un progetto specifico di “giochi di suoni e di parole” attuato con sistematicità e sequenzialità acquista importanza fondamentale come indice di successo nelle prime fasi dell’alfabetizzazione e nella prevenzione e cura dei disturbi specifici di apprendimento. DESTINATARI Gruppo dei bambini di 5 anni (principali destinatari) Gruppo di 3 e 4 anni (indirettamente) FINALITÀ Questo progetto vuole : · Sviluppare la capacità di ascolto; · Potenziare la percezione uditiva; · Sviluppare l’acquisizione dei prerequisiti necessari al bambino per poter affrontare in seguito, con successo, le prime fasi dell’alfabetizzazione; · Spostare l’attenzione del bambino sulla veste sonora della parola; · Aiutare i bambini a vedere il linguaggio come un oggetto dotato di forma indipendentemente dall’aspetto semantico e sviluppare in loro la capacità di riconoscere e manipolare i suoni; · Prevenire e curare i disturbi specifici d’apprendimento (DSA) e di linguaggio (DSL) CAMPI D’ESPERIENZA COINVOLTI Tutti i campi di esperienza OBIETTIVI · · · · · · · · · Favorire la capacità di eseguire prassie bucco-fonatorie Favorire la capacità di riconoscere e produrre suoni onomatopeici. Acquisire la capacità di leggere simboli da sinistra verso destra. Saper riconoscere parole lunghe e parole corte Saper svolgere esercizi di segmentazione e fusione sillabica Saper riconoscere la sillaba iniziale e finale delle parole Saper riconoscere e produrre parole in rima Saper svolgere esercizi di segmentazione e fusione fonemica Saper riconoscere il fonema iniziale e finale (solo vocali) delle parole. METODOLOGIA Le insegnanti proporranno le attività attraverso un approccio ludico. Si organizzeranno momenti di attività specifica con il gruppo dei 5 anni e attività generalizzate per tutte e tre le fasce di età. Le attività individualizzate di rinforzo saranno previste nei momenti di compresenza delle insegnanti. · Giochi di ascolto; CONTENUTI ED ATTIVITÀ · · · Gioco allo specchio con i suoni; Percorsi ritmici; Giochi corporei con i suoni delle vocali; · · · · · · · · · · · · Giochi per la fusione e segmentazione sillabica; Giochi vari sull’individuazione della sillaba iniziale delle parole; Ricercare immagini o oggetti con una sillaba data; Giochi motori con le parole (bisillabe –trisillabe) da distinguere in parole lunghe o corte; Giochi per la fusione e segmentazione fonemica; Giochi con le rime; Memorizzazione di filastrocche, conte mimate; Giochi con le parole: Parole dolci - fredde – calde; I colori delle parole; Cambio d’iniziale - di vocale, ecc… Mimi e rappresentazioni grafiche di filastrocche; Giochi di scomposizione motorio-verbali delle parole; Gli scioglilingua; Giochi e canzoni con trasformazione di parole. STRUMENTI Libri, fotografie; immagini grandi e piccole da colorare; tessere per sillaba iniziale o rima; materiale psico-motorio (cerchi birilli ecc) specchi; materiale per attività grafico-pittoriche e plastiche; materiale per attività di collage; giornali; carte colorate; cartoni bristol di vari colori; registratore; macchina fotografica; lavagna. ORGANIZZAZIONE TEMPI E SPAZI SPAZI: sezione, salone, palestra, giardino. TEMPI: intero anno scolastico. Le attività del progetto verranno svolte con il gruppo dei bambini di 5 anni quindici minuti tutti i giorni oppure per mezz’ora due volte la settimana. Con tutto il gruppo sezione come attività giocosa prima o dopo le attività di routine e durante le attività di generalizzazione e socializzazione delle esperienze. VERIFICA È prevista per ogni bambino di 5 anni una verifica d’ingresso e una verifica finale somministrate attraverso brevi test uditivi e visivi. Le verifiche sono state elaborate da un’esperta e adattate dalle insegnanti. Inoltre durante il progetto dovrà essere verificata la più ampia partecipazione dei bambini alla comunicazione intesa come ascolto, scambio, dialogo. Per i bambini con difficoltà linguistiche, è importante l’accertamento graduale dei risultati ottenuti e la loro comparazione con i processi conseguiti. Allegato n°10 PROGETTO “ADOTTA L’AUTORE” SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA/SEC.I° PROGETTO PROGETTO di Istituto X Classi coinvolte Tot. Alunni n°23 Referente di progetto 2015-2016 PROGETTO di Plesso x Classi coinvolte n° Tot. Alunni PROGETTO di Classe Classi coinvolte n°__ Tot. Alunni__ Subissati Catia Finalità del progetto Promuovere il piacere della lettura attraverso un nuovo approccio, che possa mettere in luce la natura fortemente libera, gratuita e ludica del leggere. Allargare la base dei lettori, ragazzi e adulti, attraverso il piacere dell’ascolto da cui nasce e trae il suo primo nutrimento, il piacere del leggere. Stimolare, attraverso l’incontro diretto con l’autore, la lettura e la conoscenza individuale dei libri, anche attraverso un percorso costante di scambi, attività, letture a voce alta, che accompagneranno bambini, ragazzi e genitori tutto l’anno. Realizzare percorsi di continuità con le classi ponte dell’Istituto (infanzia/primaria - primaria /secondaria). Creare una rete fra scuole e Istituti per condividere finalità, attività,e formazione. Obiettivi -Avvicinare gli alunni, ad autori e generi letterari contemporanei. -Favorire un corretto atteggiamento all’ascolto, via via sempre più costante, dei libri letti ad alta voce dall’adulto (insegnanti e genitori). -Cogliere il significato globale di un testo narrativo, evidenziandone le parti emotivamente più coinvolgenti, anche attraverso la riscrittura individuale delle frasi più significative. -Favorire scambi di opinioni, conversazioni , attività grafico-pittoriche, musicali, cineforum, legate alle storie e ai personaggi. -Favorire la capacità di collaborazione e cooperazione fra le diverse componenti scolastiche (alunni- docenti-genitori) in senso verticale e orizzontale. Soggetti coinvolti Contenuti Il progetto è stato elaborato con il coinvolgimento di: - genitori istituzioni del territorio (Enti Comunali e Biblioteche) esperti esterni (Stefania Lanari- Libreria Le Foglie d’oro Psicoterapeuta e Scrittori) · Adozione di uno o più autori per l’Istituto, scelti attraverso una rosa proposta di anno in anno dalla referente della Libreria Le Foglie d’oro. Selezione di alcuni libri (almeno due titoli per classe)in una riunione di coordinamento da farsi a inizio anno, per le classi coinvolte nella continuità. Selezione di uno o due titoli anche per le classi parallele (tutte le prime, le seconde, le terze primarie ecc.)in modo da avviare fin da piccoli il percorso di ascolto/lettura ad alta voce. Le programmazioni mensili d’istituto consentiranno ai docenti di confrontarsi sulle attività da svolgere e sui risultati ottenuti. Presentazione del Progetto ai genitori entro il mese di Novembre, anche con l’ausilio di uno psicoterapeuta per approfondire il tema della lettura condivisa e le ragioni del Progetto. Attività laboratoriali di approfondimento c/o La libreria Le Foglie d’oro, con le classi che lo vorranno. Gara di lettura genitori – figli (serata dedicata alle classi 5^ primaria e 1^ secondaria):sfida di lettura, dopo aver letto gli stessi libri, con domande quiz e prove pratiche. Volendo si può prevedere anche un torneo fra scuole. (Fine aprile) Incontro con l’autore c/o la sede centrale dell’Istituto o anche in altre sedi(biblioteche, sale conferenze, musei librerie), durante il Festival degli Autori (metà aprile-metà maggio )con tutte le classi iscritte al progetto. Serata Finale rivolta ai genitori ,dal titolo Raccontati dai ragazzi, nel corso della quale gli alunni leggeranno frasi o brevi brani tratti dai libri dell’autore scelto (solo per la continuità con la secondaria), dopo aver svolto un percorso di lettura a voce alta in classe. “Leggimi Forte” percorso di aggiornamento rivolto ai docenti che intendono approfondire le tecniche relative ad una lettura espressiva, partendo dall’ uso della voce e le sue tecniche di riscaldamento per ottenere veri e propri giochi di voce. (min.10 partecipanti). · · · · · · · · Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Materiali e strumenti Lettura espressiva dell’adulto. Conversazioni libere e guidate. Lavoro cooperativo. Attività grafico-pittorica e musicale. Libri degli autori. Materiale di facile consumo. Attrezzature audiovisive. Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule, biblioteche, palestre, spazi esterni alla scuola ecc…; Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Enti Locali : Unione Roveresca e Comune di Mondavio con relativo finanziamento per la quota d’Istituto. Biblioteche pubbliche di Orciano e San Michele. Libreria Le Foglie d’oro di Pesaro. Psicoterapeuta e Autori prescelti Report alunni-genitori Modalità di verifica/valutazione Questionario di soddisfazione, interviste ecc. Modalità di monitoraggio Prodotto: . Prodotto multimediale, artistico, musicale, manifestazione finale. Cronogramma delle attività: indicare le attività previste e i tempi di realizzazione Fasi operative: Riunione di coordinamento Iscrizione delle classi e scelta autori Riunione con i rappresentanti dei genitori per raccolta quota alunni (5 €) Presentazione Progetto ai genitori con psicoterapeuta Lettura in classe e attività programmate sui testi Leggimi forte Gara di Lettura genitori-figli Incontro con l’Autore Manifestazione finale con le famiglie- Letture degli alunni ad alta voce. CRONOPRO GRAMMA Riunione di coordinamento Iscrizione delle classi e scelta autori Riunione con i rappresentanti dei genitori Presentazione Progetto ai genitori Lettura in classe e attività Leggimi forte Gara di Lettura genitori-figli Incontro con l’Autore Manifestazione SETT. OTT. NOV. DIC. GEN. FEBB. MAR APR. MAGG. x x x x x x x x x x x x x x GIU. x finale con le famiglieLetture degli alunni ad alta voce. RISORSE Docenti coinvolti Tutti i docenti di Lingua italiana delle classi iscritte n. ore ins. TOT. ORE INS. n. n. ore non ins. TOT. ORE NON INS. n. Allegato n°11 L’inglese nelle scuole dell’infanzia destinatari Alunni di 4/5 anni dell’infanzia Periodo Ogni anno da gennaio a marzo Finalità del progetto -Sviluppare la socializzazione tra bambini, tra bambini e adulti -Migliorare l’autostima -Prendere coscienza dell’esistenza di culture diverse dalla propria -Perfezionare e potenziare l’uso della L1 Obiettivi -familiarizzare con i suoni della nuova lingua -sapere che esistono codici linguistici diversi dal proprio -stabilire un rapporto di empatia con i docenti -conoscere culture diverse -arricchire le competenze lessicali in L1 -bambini di 4/5 anni -docenti di sezione -docenti specialisti di L2 della primaria Soggetti coinvolti Contenuti Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Format di routine Format di storie (script/acting out/minimusical, il tutto inventato dai docenti) Lavori di gruppo Lavori a coppie Metodo funzionale-comunicativo con ascolto/memorizzazione di canti/storie, drammatizzazioni, giochi linguistici/motori Materiali e strumenti Stereo, computer, fotocopie… Risorse logistiche: -docenti di L2 della primaria -spazi della scuola -Docenti di L2 della primaria -1h a settimana con la specialista Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Modalità di verifica/valutazione Modalità di monitoraggio Al termine di ogni format verrà verificata la comprensione del lessico e delle strutture presentate in ciascun bambino; le rilevazioni fatte a casa dai genitori forniranno un elemento per valutare il grado di re-impiego in altri contesti -A progetto ultimato questionario di gradimento per docenti e genitori -diario di bordo dei docenti di sezione Prodotto finale: . -minibooks, -foto/video -drammatizzazioni… PROGETTO “SCAMBIO SCOLASTICO ITALO-FRANCESE 2015/16” REFERENTE DEL PROGETTO Prof.ssa Alessandra Scarlatti CLASSI COINVOLTE Classi III della secondaria NUMERO ALUNNI Variabile, circa 55-60 alunni PERIODO DI ATTUAZIONE Anni scolastici 2015/16, 2016/17, 2017/18 DURATA DELLO SCAMBIO 1 settimana + 1 settimana COSTO STIMATO € 250 circa ad alunno, corrispondente alle spese di viaggio andata/ritorno + eventuali ingressi a musei ecc. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto prevede che gli alunni interessati delle classi III dell’Istituto ospitino nelle loro famiglie degli studentii di una scuola media francese, i quali durante la mattina seguiranno le lezioni nel nostro istituto e il pomeriggio saranno impegnati in visite (città, musei ecc.) e/o in attività da noi organizzate; nello stesso anno scolastico, anche i nostri alunni verranno ospitati presso le famiglie francesi, frequenteranno le lezioni nella scuola francese e visiteranno musei, città ecc. · FINALITA’ DEL PROGETTO · Obiettivi linguistici: utilizzo delle conoscenze acquisite in situazioni comunicative reali con parlanti nativi presso i quali gli alunni soggiorneranno e che a loro volta ospiteranno; Obiettivi culturali: scoperta della cultura, delle tradizioni, degli usi, dei modi di vivere, di città e paesi francesi; · ATTIVITA’ PREPARATORIE Obiettivi educativi : formazione di uno spirito di cittadinanza e appartenenza europea; sviluppo di atteggiamenti di tolleranza e rispetto, abitudine alla vita di gruppo, aumento della motivazione allo studio. Fin dal corrente anno scolastico, e a maggior ragione nel prossimo, le classi coinvolte potranno iniziare a conoscere gli alunni francesi attraverso diversi tipi di attività da svolgersi prevalentemente a scuola, individualmente o in gruppo a seconda della disponibilità di strumenti informatici, e che ovviamente faranno parte della programmazione e saranno valutate: · scambio di mail; · registrazione di video di presentazione (o altro) da scambiare con la scuola partner per effettuare esercizi ci comprensione orale ecc.; · preparazione di un quaderno di viaggio con, ad esempio, interviste da sottoporre ai ragazzi francesi, che verrà comunque compilato e completato durante il soggiorno in Francia; · studio della civiltà francese, della regione e della città in cui si effettuerà lo scambio. Progetto di Lingua Inglese Secondaria Intervento della madrelingua destinatari Alunni delle classi prime, seconde e terze della Secondaria di 1° grado periodo Tra novembre e marzo Finalità del progetto Sviluppare la socializzazione Migliorare la fiducia in se stessi Educare e lavorare in gruppo Prendere coscienza di varie culture Obiettivi Potenziamento della motivazione nell’apprendimento di L2 in situazioni diverse. Sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e applicazione. Arricchimento lessicale. Acquisizione e consolidamento delle conoscenze linguistiche. Soggetti coinvolti - esperti esterni Contenuti Argomenti condivisi con l’insegnante di madrelingua Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Lavori di gruppo/ group work Lavori a coppie/ pair work Lavoro individuale/individual work Lezione frontale Materiali e strumenti Stereo, LIM, computer, fotocopie Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aula della classe Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Lezioni mattutine di circa 1 ora condivise nei tempi e nella scelta di argomenti con l’insegnante di madrelingua, tenendo conto del percorso didattico e del curricolo delle classi prime,seconde e terze Modalità di verifica/valutazione test conclusivi volti a verificare la comprensione orale e scritta di argomenti trattati con l’insegnante di madrelingua. Modalità di monitoraggio Questionario di soddisfazione e riflessione a progetto ultimato Prodotto: . prodotto multimediale e musicale PROGETTO SMILE DAYS destinatari Alunni delle classi 4e e 5e della primaria, alunni delle delle tre classi della secondaria di 1° grado Periodo Prima o seconda settimana di settembre Finalità del progetto Sviluppare la socializzazione Migliorare la fiducia in se stessi Educare e lavorare in gruppo Prendere coscienza di varie culture Perfezionare e potenziare l’uso della L2 Obiettivi Soggetti coinvolti Potenziamento della motivazione nell’apprendimento di L2 in situazioni diverse. Sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e applicazione. Arricchimento lessicale. Acquisizione e consolidamento delle conoscenze linguistiche. _ esperti esterni /insegnanti madrelingua associazione culturale SMILE Contenuti Argomenti scelti dall’insegnante di madrelingua sulla base di uno schema per livelli elaborato dalle insegnanti curriculari Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Lavori di gruppo/ group work Lavori a coppie/ pair work Lavoro individuale/individual work Materiali e strumenti Stereo, computer, fotocopie Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule della classe,parco scolastico Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Modalità di verifica/valutazione Lezioni mattutine dalle 9.00 alle 13.00 per gli alunni della primaria e dalle 9.00 alle 16.30, con pausa pranzo, per tutte le altre classi Test/esercizi in itinere – costante uso della L2 con un rapporto diretto alunno/insegnante madrelingua senza alcuna interferenza della L1 Modalità di monitoraggio A progetto ultimato questionario di soddisfazione, riflessione e valutazione sull’operato degli insegnanti madrelingua effettuato dalle insegnanti curriculari Prodotto: . Spettacolo finale PROGETTO “Aggiornamento docenti in L2 per acquisizione livello B1 in un’ottica di apprendimento CLIL/Content and Language Integrated Learning” destinatari Docenti della Secondaria di 1° grado (o su base volontaria tutti i docenti di ogni ordine e grado?) Periodo Settembre e Finalità del progetto Sviluppare la socializzazione tra docenti Condividere esperienze e compiti in situazione in modalità CLIL Educare e lavorare in gruppo (COOPERATIVE LEARNING) Prendere coscienza di varie culture Perfezionare e potenziare l’uso della L2 Sviluppo di attività didattiche che siano mirate al miglioramento delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera attraverso l’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera. Obiettivi . Acquisizione livello B1 (Quadro Comune Europeo di riferimento) Potenziamento della motivazione nell’apprendimento di L2 in situazioni diverse. Sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e applicazione. Arricchimento lessicale. Acquisizione e consolidamento delle conoscenze linguistiche. Soggetti coinvolti - docenti dell’istituto esperti esterni /insegnanti madrelingua _ Contenuti Argomenti scelti dall’insegnante di madrelingua sulla base di obiettivi specifici al raggiungimento del livello B1 Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Lavori di gruppo/ group works Lavori a coppie/ pair works Lavoro individuale/individual work Cooperative learning CLIL Materiali e strumenti Stereo, computer, fotocopie, LIM Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule dell’Istituto Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Lezioni mattutine e/o pomeridiane Modalità di verifica/valutazione Test/esercizi in itinere – costante uso della L2 con un rapporto diretto insegnante/madrelingua senza alcuna interferenza della L1 Modalità di monitoraggio A progetto ultimato questionario di soddisfazione, riflessione e valutazione dell’ insegnante madrelingua effettuato sulla base di compiti in situazione affrontati dai vari docenti in equipe nelle classi Prodotto finale: . Elaborazione di compiti in situazione, interdisciplinari, in modalità CLIL. PROGETTO “CERTIFICAZIONE ENTI ESTERNI (TRINITY, CAMBRIDGE,….) destinatari Alunni della secondaria di 1° grado Periodo 2° quadrimestre Finalità del progetto Sviluppare la socializzazione Migliorare la fiducia in se stessi Prendere coscienza di varie culture Perfezionare e potenziare l’uso della L2 Obiettivi Potenziamento della motivazione nell’apprendimento di L2 in situazioni diverse. Sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e applicazione. Arricchimento lessicale. Acquisizione e consolidamento delle conoscenze linguistiche. Soggetti coinvolti - genitori - esperti esterni /insegnanti madrelingua - Enti esterni Contenuti Argomenti scelti dall’insegnante madrelingua sulla base di uno schema per livelli elaborato dalle insegnanti curriculari Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Lavori di gruppo/ group work Lavori a coppie/ pair work Lavoro individuale/individual work Materiali e strumenti Stereo, computer, fotocopie, Lim Risorse logistiche: Spazi utilizzati: aule dell’Istituto Forme di collaborazione esterne e relative modalità organizzative Lezioni mattutine/pomeridiane per gli alunni interessati Modalità di verifica/valutazione Test/esercizi in itinere – costante uso della L2 con un rapporto diretto alunno/insegnante madrelingua senza alcuna interferenza della L1 Modalità di monitoraggio A progetto ultimato questionario di soddisfazione, riflessione e valutazione sull’operato degli insegnanti madrelingua effettuato dalle insegnanti curriculari Prodotto finale: Certificazione . Allegato n°12 PROGETTO “MUSICANDO” scuola dell’Infanzia Laboratori di gioco, suono, musica e movimento condotto da un’esperta di musicoterapia. A livello di apprendimento, giocare in modo cooperativo permette di sviluppare competenze sociali come la solidarietà, l’aiuto reciproco, il sostegno, l’empatia. Il gioco diventa così anche campo di apprendimento sociale oltre che di schemi corporei o di manipolazione di materiale. OBIETTIVI: · · · · · Incrementare i tempi di attenzione Sviluppare la capacità di ascolto Sviluppare la coordinazione ritmico-motoria Sviluppare l’organizzazione delle coordinate spazio-temporali Sviluppare le capacità relazionali e di socializzazione METODOLOGIA I laboratori si svolgono attraverso attività e giochi di gruppo guidati. Ciascun laboratorio durerà fra i 45 e 60 minuti, a seconda dell’età dei bambini e avrà cadenza settimanale. CONTENUTI L’esplorazione dello spazio e del tempo verranno sperimentate attraverso gli elementi fondamentali dell’ascolto e del movimento. STRUTTURA, ATTREZZATURA E MATERIALI L’ambiente adatto per svolgere i laboratori può essere una sala o una palestra ampia e luminosa. L’attrezzatura (lettore CD, cassa amplificatrice, microfoni, telecamera…) Verranno utilizzati anche materiali per la psicomotricità (foulard, cerchi, nastri, paracadute…). Allegato n°13 PROGETTO “ENTRIAMO IN RETE“ PROGETTO di Istituto x Classi coinvolte Tot. Alunni __ n°__ PROGETTO di Plesso X Classi coinvolte n° Tot. Alunni 12 220 PROGETTO di Classe Classi coinvolte n°__ Tot. Alunni__ Referente di progetto Finalità del progetto Descrizione del progetto L’innovazione didattica del nostro progetto “Entriamo in rete” è la collaborazione e l’interazione. Finalità del progetto non è quella di isolare l’alunno ponendolo di fronte ad una macchina, ma di stimolarne l’interazione e il confronto, creando un’ambiente didattico sinergetico e dinamico in cui ciascuno è chiamato a contribuire in maniera personale e cooperativa. Nell'attività didattica sarà quindi privilegiato la componente di gruppo e di rete, piuttosto che quella egoistica ed individuale. Obiettivo del progetto sarà stimolare la collaborazione di gruppo e di classe, l’aiuto reciproco nella realizzazione di strumenti didattici multimediali, lo scambio di conoscenze reciproche, la condivisione di materiali ed esperienze. Il progetto consiste : ● ● ● ● ● ● ● Creazione di uno spazio cloud in rete a cui gli alunni potranno accedere sia a scuola sia a casa per condividere e realizzare insieme materiali didattici multimediali. In classe, accedendo a questa piattaforma online, sarà possibile lavorare simultaneamente allo stesso documento. Questa attività permetterà, ad esempio, di costruire un powerpoint condiviso sull’argomento oggetto di studio in cui ciascun alunno individualmente o in gruppo potrà dare il proprio contributo. Tale attività inserita all’interno di una metodologia di cooperative learning porterà ad una condivisione delle conoscenze e delle scelte, favorendo una circolarità delle competenze e l’integrazione delle diverse capacità. La rielaborazione dei contenuti didattici in documenti condivisi permetterà di superare il canale testuale del libro di testo, arricchendolo con immagini, video, musiche e collegamenti ipertestuali ricercati e scelti dagli alunni. Il docente dalla propria postazione potrà supervisionare in tempo reale il lavoro svolto dai ragazzi, apportando modifiche, dando suggerimenti, facendo commenti, inserendo annotazioni. L’uso di una piattaforma cloud condivisa si presta inoltre per attività di scrittura creativa o la realizzazione di ricerche e approfondimenti con la metodologia del webquest Grazie a questo spazio cloud ogni singolo alunno ritroverà a casa quanto realizzato in classe, potrà scaricarselo, potrà ● Obiettivi integrarlo apportando modifiche e migliorie. Sulla stessa piattaforma da casa potranno essere caricati i lavori assegnati. Adeguate postazioni di accesso permetteranno l’utilizzo della piattaforma cloud anche in fase di verifica sia in itinere sia sommativa, con esercitazioni interattive, permettendo una dematerializzazione del cartaceo utilizzato nei compiti in classe Obiettivo generale del laboratorio è portare gli alunni ad acquisire competenze in ambito tecnologico orientate alla produzione di libri digitali ad uso dei compagni di classe diversamente abili e non solo. L’alunno : · · · · · Acquisisce conoscenze relative allo stile cognitivo e al metodo di studio proprio e a quello dei compagni Acquisisce le conoscenze informatiche necessarie alla costruzione di presentazioni PPT lineari e giunge ad un utilizzo funzionale ed il più possibile autonomo degli strumenti proposti nel laboratorio Approfondisce la conoscenza ed apprende l’uso della strumentazione multimediale in dotazione alla scuola. Produce libri digitali (presentazioni PPT lineari) Apprende strategie di lavoro a gruppi e cooperative. Obiettivi trasversali a tutti gli alunni e ai docenti: · · · Informazione e sensibilizzazione in relazione alle problematiche ed ai bisogni speciali degli alunni diversamente abili e non. Potenziamento del processo di integrazione nella scuola di alunni diversamente abili Realizzazione di strumenti compensativi Obiettivi trasversali per gli alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali: · · · · · · · · Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni Presa di coscienza delle proprie difficoltà e capacità. Valorizzazione dei propri punti di forza. Raggiungimento della consapevolezza di dover sviluppare e utilizzare strategie idonee al raggiungimento di obiettivi didattici. Aumento della autostima. Aumento della motivazione agli apprendimenti. Costruzione di un ambiente favorevole agli apprendimenti. Utilizzo di strumenti compensativi. Ricerca, identificazione, assunzione di strategie di lavoro adeguate al compito. Cooperative learning e tutoraggio tra pari in gruppi eterogenei per livello - Metodo operativo-laboratoriale, euristico-partecipativo e dialogico (ricerca-azione; apprendimento attivo: metodologia della ricerca/costruzione attiva del sapere individuale); sperimentale investigativo (problem solving). - Attività che prevedono l’utilizzo delle TIC Materiali e strumenti Libri di testo, LIM e PC per acquisizione di immagini e informazioni dalla rete, Microsoft Office Power Point, … Risorse logistiche: tutte le aule della scuola dotate di connessione internet Modalità di verifica/valutazione Verrà valutato: 1) Percorso di inclusione (integrazione dell’alunno/i nella classe; 2) Capacità di lavorare nel gruppo e di rispettare i ruoli 3) Risultato cognitivo di gruppo (elaborato richiesto) 4) Risultato cognitivo individuale Verifiche orali e scritte Osservazione sull’uso delle abilità sociali Revisione sui processi di apprendimento materiali multimediali a sostegno dell’attività didattica disciplinare, fruibili da alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali. Prodotto: . Cronogramma delle attività: indicare le attività previste e i tempi di realizzazione Fasi operative: II quadrimestre CRONOPRO GRAMMA SETT. OTT. NOV. DIC. GEN. FEBB. MAR APR. MAGG. GIU. X X X X X Allegato n°14 AGIO – DISAGIO E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ PREMESSA Il ruolo educativo della scuola non si esaurisce esclusivamente con la programmazione delle attività didattiche. I nostri alunni vivono una realtà complessa che richiede interventi mirati, finalizzati a sostenere il loro cammino di crescita, a prendere consapevolezza delle opportunità e dei rischi che certi comportamenti procurano. FINALITA’ Sostenere genitori e alunni in un percorso di crescita integrale (educazione alle emozioni , all’uso corretto e responsabile dei media, a operare scelte consapevoli…) DESTINATARI Genitori , alunni e docenti dell’Istituto in un percorso di educazione alle emozioni e all’uso dei media. MODALITA’ La nostra scuola ha intrapreso da anni un percorso formativo programmando : - incontri per alunni e genitori delle classi seconde e terze di scuola secondaria di primo grado legati al tema dell’orientamento; h 20 - sportello psicologico per genitori,alunni e docenti per affrontare difficoltà, dubbi; h 60 - momenti di osservazione nelle classi richieste dai docenti ( l’istituto è formato da 43 classi tra sezioni di scuola dell’infanzia e classi di scuola primaria e secondaria ) ; - attività laboratoriali di educazione all’affettività per alunni classe V primaria h 35 h 20 INTERVENTI INCONTRI FORMATIVI per GENITORI E DOCENTI INCONTRI FORMATIVI per alunni per conoscere e imparare ad esprimere le proprie emozioni, per conoscere le potenzialità e i rischi dei media ATTIVITA’ LABORATORIALI per sperimentare – simulare quanto appreso