Lo sceicco vuole 4 hotel uno diverrà Tribunale?

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Lo sceicco vuole 4 hotel uno diverrà Tribunale?
LA SICILIA
DOMENIC A 7 DICEMBRE 2014
12. i FATTI
Allerta maltempo
Forti temporali e venti impetuosi
previsti per oggi sulla Sicilia
L’EXCELSIOR DI CATANIA in Piazza Giovanni Verga potrebbe
diventare il Palazzo di Giustizia bis. Una lettera ufficiale in tal
senso è stata inviata dalla «Item Holding» al ministero di
Grazia e Giustizia. Avviate da tempo le trattative.
turismo
ROMA. Proseguono gli effetti della perturbazione
attiva sul Mediterraneo centro-occidentale, che
continua a favorire il formarsi di impulsi
perturbati destinati a interessare ancora le
regioni meridionali, più spiccatamente i settori
tirrenici. Sulla base delle previsioni disponibili, il
dipartimento della Protezione civile d’intesa con
le Regioni coinvolte - alle quali spetta
l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei
territori interessati - ha emesso, quindi, un
ulteriore avviso di condizioni meteorologiche
avverse che integra ed estende quelli diffusi nei
giorni scorsi per le regioni del medio e basso
Tirreno. I fenomeni meteo, impattando sulle
diverse aree del Paese, potrebbero determinare
delle criticità idrogeologiche e idrauliche che
sono riportate, in una sintesi nazionale, nel
bollettino di criticità consultabile sul sito del
dipartimento. L’avviso prevede il persistere delle
precipitazioni, a carattere di rovescio o
temporale sulla Calabria, e dalla mattinata di
oggi, l’estendersi dei fenomeni accompagnati da
rovesci di forte intensità, frequente attività
elettrica e forti raffiche di vento alla Sicilia.
IL SAN DOMENICO DI TAORMINA, ex convento domenicano, ha
la storia più lunga e prestigiosa. Apparteneva ai principi Rosso
di Cerami che poi lo cedettero al Banco di Sicilia. Ospitava i
grandi attori internazionali al tempo della Rassegna del cinema.
ANCORA SBARCHI
Soccorsi ieri quasi 600 migranti
PALERMO. Sono quasi 600 i migranti soccorsi ieri dalla guardia costiera tra il Canale di
Sicilia e la costa calabra. La Nave Gregoretti, mentre era in zona operazioni, ha
individuato un gommone con a bordo 92 migranti. Dopo aver effettuato il trasbordo, il
Centro Nazionale di Soccorso delle Guardia Costiera ha disposto che l’unità dirigesse
verso un barcone, a circa 20 miglia dalle coste libiche, che aveva lanciato l’Sos
attraverso un telefono satellitare. Si tratta di un vecchio peschereccio con a bordo circa
200 migranti. Altri 300 migranti circa sono stati soccorsi al largo delle coste calabre.
LE PALME DI PALERMO, l’hotel preferito dai politici, dagli
inviati dei giornali e dai boss mafiosi che vi tennero un
summit mondiale. Wagner vi soggiornò e in quelle stanze
scrisse il suo Parsifal. Anche Andreotti alloggiava alle Palme.
Lo sceicco vuole 4 hotel
uno diverrà Tribunale?
L’offerta d’acquisto è stata fatta al gruppo Acqua Marcia
Proposto l’Excelsior di Catania al ministero della Giustiza
TONY ZERMO
CATANIA. La notizia è clamorosa e si
riassume così: la «Item Holding» al
100% dello sceicco Hamed Bin Al Hamed della famiglia reale di Abu Dhabi
ha proposto alla curatela del fallimento Acqua Marcia di Francesco Caltagirone Bellavista l’acquisto di quattro
grandi alberghi siciliani che verrebbero prelevati dalla massa fallimentare:
l’Excelsior di Catania, il San Domenico
di Taormina, le Palme e Villa Igiea di
Palermo. La «Item Holding» ha contestualmente proposto al ministero di
Grazia e Giustizia con lettera ufficiale
la cessione dell’Excelsior di Catania,
che diventerebbe una specie di Palazzo di Giustizia bis nella stessa piazza
Verga. Il pianoterra dell’Excelsior potrebbe essere destinato alla cancelleria
e i piani superiori agli uffici dei magistrati. La «Item Holding» in seguito alla risposta del ministero ristrutturerà
lo stabile: se andasse alla magistratura catanese sarebbe adattato ad uffici,
se tornasse hotel verrebbe ristrutturato di conseguenza.
L’acquisto degli hotel è in via di definizione, pare per una cifra intorno ai
100 milioni di euro. E’ da mesi che
l’amministratore delegato della «Item
Holding», Salvo La Mantia, porta avanti la trattativa, e anche l’offerta dell’Excelsior di Catania fatta al ministero
di Grazia e Giustizia non nasce all’improvviso, ma dopo una serie di son-
IL CASO
Se la curatela
che si occupa
del fallimento
del gruppo
Aqua Marcia di
Francesco
Bellavista
Caltagirone
accetterà
l’offerta, già
avanzata da
tempo, gli
hotel
sarebbero dati
in gestione a
Hilton come
già avvenuto
per la Perla
Jonica di
recentissima
acquisizione
da parte della
«Hitem
Holding» dello
sceicco. Ma se
l’Excelsior di
Catania sarà
ceduta al
ministero di
Grazia e
Giustizia
cesserà di
essere un
hotel.
daggi e dopo un preventivo assenso
dello sceicco che gestisce il fondo sovrano «Qadra» con una disponibilità
di 600 miliardi, uno dei più ricchi al
mondo.
Acqua Marcia di Francesco Caltagirone Bellavista possiede in Sicilia sei
alberghi, e cioè i quattro di cui abbiamo parlato e che interessano «Item
Holding» (si chiama così perché «Item»
ha in portafoglio soltanto l’acquisita
Perla Jonica che diverrà Hilton), oltre
all’Excelsior di Palermo e al Des Etrangers di Siracusa (che sarebbero nel mirino di un altro gruppo).
A parte il fatto che con l’Excelsior il
Palazzo di Giustizia catanese raddoppierebbe - e in questo caso sarebbe
anche utile procedere alla realizzazione del progetto per il parcheggio sotterraneo - è da notare come l’interesse
dello sceicco innamorato della Sicilia
non si sia fermato alla Perla Jonica e
che l’acquisizione degli alberghi storici dei quali abbiamo parlato comporta
profondi lavori di ristrutturazione e
quindi impiego di manodopera, il che
è confortante in un periodo di crisi
dell’edilizia e di assenza di investimenti.
C’è un progetto ancora da definire
secondo cui anche i tre alberghi (considerato che l’Excelsior di Catania dovrebbe smettere la sua funzione di hotel) verrebbero dati in gestione a Hilton, così come è avvenuto per la Perla
Jonica di Capomulini. E in questo caso
prenderebbero il marchio del Waldorf
Astoria, un brand della stessa Hilton.
Alla fine di questa operazione di hotelleria di gran classe, Hilton gestirebbe
quattro hotel: Capomulini, San Domenico di Taormina, Le Palme e Villa Igiea
di Palermo. Ricordiamo che anche l’ex
Ramada Inn di Giardini Naxos e di proprietà dell’ing. Russotti, è Hilton. Questa è la seconda operazione portata
avanti dalla «Item» e certamente dopo
ne verrà una terza, possibilmente ancora nel settore alberghiero, visto che
il boom turistico in Sicilia prosegue.
La storia
LO SCEICCO HAMED BIN AL HAMED della
famiglia reale di Abu Dhabi: gestisce in
fondo «Al Qadra» da 600 miliardi di euro
100 milioni.
All’incirca sarebbe
stata questa la cifra
proposta alla curatela
di Acqua Marcia
Questi alberghi che interessano alla
«Item» fanno parte della grande storia
siciliana e ciascuno di essi ha un passato illustre. Facevano parte della catena
«Sgas» (Grandi alberghi siciliani) che
apparteneva al Banco di Sicilia. Francesco Caltagirone Bellavista con la sua
Acqua Marcia rilevò gli alberghi per
qualcosa come cento miliardi di allora.
Ma siccome non aveva tale somma,
ricevette un prestito dallo stesso Banco di Sicilia: insomma comprò gli alberghi con gli stessi soldi datigli dal
venditore.
L’Excelsior di Catania fu costruito
negli anni 50 contemporaneamente al
Palazzo di Giustizia ultimato nel 1957.
La piazza era sostanzialmente il campo sportivo in cui giocava il Catania.
Per la realizzazione dell’albergo al centro di Piazza Giovanni Verga e del Via-
VILLA IGIEA DI PALERMO pur essendo in città si trova sul
mare. Era uno dei gioielli di Ignazio Florio che possedeva
una delle più grandi flotte italiane dell’epoca. I suoi saloni
hanno le volte affrescate dai più noti pittori del Novecento.
Si attende
la risposta
del
ministero
per
sistemare
l’immobile
Gli hotel
sarebbero
poi dati a
Hilton con
il marchio
Waldorf
Astoria
L’acquisto
comporta
grandi
lavori e
quindi un
respiro
per
l’edilizia
le il Comune cedette gratuitamente il
terreno. All’inizio degli anni 50 Catania
aveva due soli grandi alberghi, il Central Corona al centro di Via Etnea e
l’Excelsior di piazza Verga che ai tempi si chiamava piazza Esposizione.
Il San Domenico di Taormina è quello più grande e più fascinoso perché
racchiude il meglio delle memorie della Perla dello Jonio. Qui alloggiavano e
tenevano le loro conferenze i grandi
attori internazionali invitati alla Rassegna del cinema. Era un convento domenicano. Si racconta che all’avvento
dell’Unità d’Italia, per evitare che lo
Stato lo requisisse come avveniva per
legge per tutti i conventi, il priore consegnò le chiavi del convento al principe Rosso di Cerami dicendogli: «Preferiamo consegnare il convento a lei
piuttosto che ai piemontesi, anche perché il terreno ci era stato donato dalla
sua famiglia». Poi nel secolo successivo
i principi di Cerami cedettero la proprietà al Banco di Sicilia. Durante l’ultima guerra le bombe colpirono la parte del San Domenico dov’era la chiesa.
Di recente il San Domenico è stato oggetto di ristrutturazione.
Le Palme di Palermo è lo storico albergo di via Roma dove Wagner compose il suo Parsifal e che è stato per decenni il centro della politica in alternativa a Palazzo d’Orleans e a Palazzo
dei Normanni. Hotel preferito da Andreotti che vi soggiornò a lungo per il
suo processo, dagli inviati dei giornali
e dai boss di Cosa Nostra che vi tennero una riunione ai tempi di Joseph Bonanno e di Lucky Luciano per definire
gli assetti di potere e i flussi del traffico di droga.
Villa Igiea è fuori Palermo, sul mare.
Venne costruito ai tempi d’oro di Ignazio Florio e conserva lo stile del secolo
scorso come se il tempo non fosse mai
passato. Tutti questi alberghi hanno
antiche glorie e forse sarà per questo
che probabilmente faranno parte della catena del Waldorf Astoria. Del resto
anche il Waldorf di New York ha un fascino antico.
O DALLA PRIMA PAGINA
L’ISOLA DEI TESORI DILAPIDATI
DOMENICO TEMPIO
N
on solo quei cittadini che hanno in dispregio il bene pubblico, ma, cosa più grave, istituzioni come Regione con relativi presidenti e assessori, sindaci, soprintendenti, commissari vari, custodi stipendiati e nullafacenti. Adesso il neo assessore ai beni culturali, Purpura, intende correre ai ripari creando un
gruppo di lavoro per accertare le responsabilità di tale degrado. Attendiamo risultati per credere. Di questi impegni nel passato ne abbiamo ascoltati molti, nessuno è arrivato a buon fine.
Tenendo presente che Crocetta proprio nel settore dei beni culturali ha
fatto e disfatto a suo piacimento. Anche nella nomina degli assessori. Vi
ricordate il primo? Antonino Zichichi.
Lo scienziato fu fatto fuori nel giro di
un mese.
Ci sembra invece più pratica, se dovesse andare in porto, l’iniziativa del
sindaco di Catania, Enzo Bianco, di riunire i 43 Comuni dove ricadono i siti
Unesco per utilizzare meglio i fondi
nazionali ed europei e tutelare così
questo patrimonio. Il discorso andrebbe però allargato a tutti i beni culturali, archeologici, artistici, teatrali, specie
quelli del distretto del Sud-Est. Gli ultimi esempi di incuria riguardano il
Teatro greco di Siracusa e Pantalica. In
quest’ultimo sito le tombe vengono
usate come discariche e i graffiti dei
vandali deturpano le grotte. Il Teatro
greco, d’altro canto, si sta sgretolando
e solo ora si corre ai ripari con un restauro tampone per evitare di annullare la prossima stagione che prevede le
consuete tragedie classiche e tre opere liriche. Il turismo vive pure di questo. Lo conferma l’incremento di visitatori registrato l’estate scorsa a Siracusa e a Taormina.
Questi sono solo una parte dei nostri
affanni quotidiani. Quelli della settimana. Marginali rispetto al dolore per
la morte atroce di un bambino. Un figlio di noi tutti. Tranne per l’assassino
o gli assassini. La barbarie di un delitto deve spingerci, però, a migliorarci,
affrontando seriamente la vita di tutti
i giorni. Nel male e nel bene. Ci riusciremo? O ci sarà sempre un piccolo Loris vittima sacrificale di una società
senza anima? I pirati della nostra isola del tesoro, almeno così speriamo
che torni a essere, sono sempre in agguato. Saccheggiano, uccidono. E sono,
innanzitutto, tra noi.
IL CENTRO STORICO DI NOTO