FNZ NTA adeguati - Comune di Falconara Marittima
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FNZ NTA adeguati - Comune di Falconara Marittima
COMUNE DI FALCONARA M. MA Provincia di Ancona Settore Gestione, Governo, Valorizzazione del Territorio e delle Infrastrutture Il Sindaco Assessore all’Urbanistica Goffredo Brandoni Il Segretario Generale Dott. ssa Angela Graziani Il Dirigente 3° Settore Ing. Stefano Capannelli “VARIANTE AL PRG - SAT A2 Zona Falconara Alta - Guastuglia” 03 - Elaborati di PRG (stato vigente e di variante) Testo adeguato alle Osservazioni accolte e integrato con i contributi dei Soggetti Competenti in materia Ambientale e con il Parere motivato espresso con D.D. 161 del 11.10.2013 dell’Autorità Competente STRALCIO Progettisti Arch. Francesca Sorbatti Arch. Maria Alessandra Marincioni Arch. Manuela Vecchietti Arch. Daniela Leone Ing. Giovanna Badiali Ing. Paolo Olivanti Responsabile del Procedimento Dirigente Collaboratore al Responsabile del Procedimento Arch. Maria Alessandra Marincioni Elaborazione Tecnica (Servizio Cartografia) Arch. Manuela Vecchietti Arch. Daniela Leone Collaboratori Geom. Claudio Molinelli Geom. Paolo Palmucci Geom. Francesco Lombardi Geom. Angela Gerini Geom. Adino Grilli Dott.ssa Roberta Stroppa Sig.ra Augusta Montali Sig.ra Mariangela Candelaresi Sig.ra Alessandra Cartuccia Sig. Danilo Desideri Novembre 2013 P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - BARCAGLIONE 4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA: SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 1 Foglio normativo di Zona ATTUAZIONE: indiretta (PdiL) 1. CARATTERI: via Barcaglione, via 2. OBIETTIVI: • acquisizione di nuove aree a standard; • realizzazione di nuove opere pubbliche; • miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi esistenti; • diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati all’”housing sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008; • applicazione del meccanismo perequativo come strumento che, con il coinvolgimento di soggetti privati, consenta il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione di un credito edilizio; • Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della maglia ecologica; • Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti. MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo convenzionato di iniziativa privata esteso all’intero ambito. Il Piano Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub –ambiti ciascuno attuabile come stralcio. CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula della Convenzione dovranno essere cedute, in unica soluzione, gratuitamente al Comune, le aree destinate a parco pubblico (superstandard) individuate nella Scheda Progetto e quantificate nel presente Foglio Normativo di Zona in mq. 41.876. La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra. Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di urbanizzazione da realizzare eventualmente a scomputo. Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata stipulata polizza fidejussoria a garanzia dell’importo relativo agli ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge relativi alle opere di urbanizzazione previste nel Piano Attuativo. La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere pubbliche individuate dalla Amministrazione, da parte del Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui. PARAMETRI URBANISTICI: Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione mq. 86.680 (salva più esatta misurazione in sede di Piano Attuativo) di cui: - Mq. 41.876 da cedere al Comune (parco superstandard) - Mq. 41.571 (ST) sulla quale localizzare le previsioni edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede Normative. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta ubicazione delle opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella localizzazione rispetto alla scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG. - S.U.L. totale mq. 5.000 + SUL esistente - UF massimo 0,22 mq/mq - H massima: due piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il 50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo; Ds (distanza dalle strade esistenti) minimo 10 ml Ds1 (distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC Dc (distanza dai confini) minimo 5 ml Usi r1, c1, d1 PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE: - entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo; - entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione; - entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà automaticamente Zona “F” per servizi. ONERI DOVUTI: 1) Oneri di Legge : - oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere; - oneri di urbanizzazione secondaria tabellari - contributo costo di costruzione tabellare - Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante - Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere 2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL) (vedi NOTA 1) - superstandard (area parco) 32 ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL - standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante) 6 - oneri aggiuntivi 50 - opere di urbanizzazione perequative 100 Norme per il verde privato nei singoli lotti - - - - - - - - - Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013) 1- 2- 3- 4Totale 2) 188 Nota 1: la maggiore o minore superficie di superstandard da cedere (parco) verrà compensata con gli ulteriori oneri di miglioria monetizzabili. Ai fini del conteggio, si dovrà considerare l’incidenza di 4 mq di area parco (superstandard) per ogni mq di SUL. PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI 1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale. 2. Obbligo di garantire, all’interno dell’ambito, il seguente standard ambientale minimo, necessario al potenziale assorbimento di Kg/anno 3.050 di CO2: - messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL - messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL - formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL 3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011 4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi; 5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano 6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R. n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno). 7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa; e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq. 8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico). I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli individui appartenenti a specie protette già presenti. Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con l’ubicazione di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali, vegetazione riparia, boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa documentazione fotografica. Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della chioma (proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli apparati radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi né da impermeabilizzazioni di alcun tipo. Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a verde che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni, con indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro posizione all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase di certificazione all’agibilità dell’edificio. Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa autorizzazione degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali differenti (dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni tecniche, che ne consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un tecnico competente). L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al progetto esecutivo. Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23), prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della specie. A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto dovrà avere una dotazione di verde pari a: -1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta; -1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta. Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone, facendo riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle da fiore e con frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area. La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La progettazione dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi. Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi perimetrali dei lotti. Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse; Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle; Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno; Il programma dell’attuazione degli interventi nelle aree destinate all’edificazione, per non compromettere in fase edificatoria il valore del coefficiente di deflusso attuale, dovrà prevedere in primis la realizzazione del bosco urbano che porta un aumento del meccanismo di controllo naturale dei deflussi pluviali intervenendo sulla maggiore infiltrazione ed immagazzinamento delle piogge nel suolo e solo successivamente, a questa fase, la trasformazione delle superfici permeabili. FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 1 Ambito_verde (VARIANTE_adeguato alle osservazioni) Parte del versante compreso tra Panoramica e via Emilia. Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013) Le AUS ricadenti all’interno dell’ambito dovranno essere destinate esclusivamente a verde pubblico; Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013) In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua, l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non). Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013) Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché non disposte da provvedimenti comunali” 5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA: Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15 (§ elementi diffusi del paesaggio agrario, § vegetazione delle aree di crinale), artt. 18-21–23 24-25–26 delle NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni. S.A.T. A2 Z.U.T. 1 P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - BARCAGLIONE SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 1 Foglio normativo di Zona AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq) 3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle N.T.A.) Id. Destinazione d’uso Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie istruzione dell’obbligo “a” e SAV v2, v7, n2, n3, n4 p Interesse comune “b” e p spazi pubblici attrezzati “c” e p e di interesse generale “F” Parcheggi “d” e p istruzione superiore “Fa” e p attrezzature sanitarie “Fb” e p parchi pubblici urbani “Fc” e p 41.876 ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI: Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO VERDE NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA: Residenziale (mq) Non residenziale (mq) Abitanti teorici insediabili (n°) (5.000) (50) (125) Totale (mq) 41.876 SAV: Superstandard Ambito Verde – l’attuazione delle previsioni edificatorie dell’ambito VERDE è subordinata alla preventiva cessione del Superstandard SAV che pertanto viene conteggiato tra quelli di cui al D.M. 1444/68 ma non è soggetto ad esproprio. FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 1 Ambito_verde (VARIANTE_adeguato alle osservazioni) sottozona NOTE: S.A.T. A2 Z.U.T. 1 1. CARATTERI: Parte del versante compreso tra via VIII Marzo, via Pergoli e via Foscolo. 2. OBIETTIVI: • acquisizione di nuove aree a standard; • realizzazione di nuove opere pubbliche; • miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi esistenti; • diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati all’”huosig sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008; • applicazione del meccanismo perequativo come strumento che, con il coinvolgimento di soggetti privati, consenta il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione di un credito edilizio; • Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della maglia ecologica; • Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti. 4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA: indiretta (PdiL) ATTUAZIONE: MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo convenzionato di iniziativa privata esteso all’intero ambito. Il Piano Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub – ambiti ciascuno attuabile come stralcio. CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula della Convenzione dovranno essere cedute, in unica soluzione, gratuitamente al Comune, le aree destinate a parco pubblico (superstandard) individuate nella Scheda Progetto e quantificate nel presente Foglio Normativo di Zona in mq. 57.258 nonché versato il conguaglio relativo alla quota di area per superstandard dovuta ma non disponibile pari a mq. 6.742. La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra. Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di urbanizzazione da realizzare eventualmente a scomputo. Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata stipulata polizza fidejussoria a garanzia dell’importo relativo agli ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge relativi alle opere di urbanizzazione previste nel Piano Attuativo. La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere pubbliche individuate dalla Amministrazione, da parte del Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui. FALCONARA ALTA SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 2 Foglio normativo di Zona PARAMETRI URBANISTICI: Norme per il verde privato nei singoli lotti Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione mq. 112059 (salva più esatta misurazione in I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli sede di Piano Attuativo) di cui: individui appartenenti a specie protette già presenti. - Mq. 57.258 da cedere al Comune (parco superstandard) - Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con l’ubicazione - Mq. 54.801 (ST) sulla quale localizzare le previsioni edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali, vegetazione riparia, contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede Normative. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa documentazione ubicazione delle opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella fotografica. localizzazione rispetto alla scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG. - Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di - S.U.L. totale mq. 16.000 tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della chioma - UF massimo 0,58 mq/mq (proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli apparati - H massima: due piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi né da 50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo,fermo restando che, per impermeabilizzazioni di alcun tipo. le aree ricadenti nell’ambito di tutela del centro storico,l’altezza massima del nuovo edificio, misurata sul colmo - Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a verde della copertura, dovrà mantenersi al di sotto della linea virtuale congiungente il colmo della copertura degli che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni, con edifici esistenti limitrofi ( vedi album delle Schede Progettuali e Schede Normative); indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro posizione Ds (distanza dalle strade esistenti) come da REC all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase di Ds1 (distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC certificazione all’agibilità dell’edificio. Dc (distanza dai confini) minimo 5 ml - Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa autorizzazione Usi r1, c1, d1 degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali differenti (dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni tecniche, che ne PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE: consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un tecnico competente). - entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo; - L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al - entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione; progetto esecutivo. - entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo - Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23), ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il specie. mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà - A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto dovrà automaticamente Zona “F” per servizi. avere una dotazione di verde pari a: -1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta; ONERI DOVUTI: -1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta. 1) Oneri di Legge : - Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone, facendo - oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere; riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle da fiore e con - oneri di urbanizzazione secondaria tabellari frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area. - contributo costo di costruzione tabellare - La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi - Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La progettazione - Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi. 2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL) (vedi NOTA 1) - Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi perimetrali dei - superstandard (area parco) 32 lotti. ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL - standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante) 6 - oneri aggiuntivi 50 Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013) - opere di urbanizzazione perequative 100 1Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di Totale 2) 188 capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e Nota 1: la maggiore o minore superficie di superstandard da cedere (parco) verrà compensata con gli ulteriori parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo oneri di miglioria monetizzabili. Ai fini del conteggio, si dovrà considerare l’incidenza di 4 mq di area parco all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse; (superstandard) per ogni mq di SUL. 2Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle; 1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale. 3Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando 2. Obbligo di garantire, all’interno dell’ambito, il seguente standard ambientale minimo,necessario al accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno; potenziale assorbimento di Kg/anno 3.050 di CO2: 4Il programma dell’attuazione degli interventi nelle aree destinate all’edificazione, per non compromettere - messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL in fase edificatoria il valore del coefficiente di deflusso attuale, dovrà prevedere in primis la realizzazione - messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL del bosco urbano che porta un aumento del meccanismo di controllo naturale dei deflussi pluviali - formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL intervenendo sulla maggiore infiltrazione ed immagazzinamento delle piogge nel suolo e solo 3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011 successivamente, a questa fase, la trasformazione delle superfici permeabili. 4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013) soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi; 5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano 6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche Le AUS che dovessero ricadere nel P.A.I. (P1) dovranno essere destinate a verde. idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013) superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R. In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua, n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno). 7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa; pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non). e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq. 8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013) energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico). Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché non disposte da provvedimenti comunali” FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 2 Ambito_arancio VARIANTE P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - S.A.T. A2 5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA: Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15 (§ elementi diffusi del paesaggio agrario , § vegetazione delle aree di crinale ), artt. 18-21–23 24-25–26 delle NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni. Z.U.T. 2 P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - FALCONARA ALTA SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 2 Foglio normativo di Zona AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq) 3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle N.T.A.) sottozona Id. Destinazione d’uso Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie istruzione dell’obbligo “a” NOTE: e SAA v2, v7, n2, n3, n4 p Interesse comune “b” e p spazi pubblici attrezzati “c” e p e di interesse generale “F” Parcheggi “d” e p istruzione superiore “Fa” e p attrezzature sanitarie “Fb” e p parchi pubblici urbani “Fc” e p 57.258 Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO ARANCIO NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA: Residenziale (mq) Non residenziale (mq) Abitanti teorici insediabili (n°) (16.000) (50) (400) Totale (mq) 57.258 SAA: Superstandard Ambito Arancio – l’attuazione delle previsioni edificatorie dell’ambito ARANCIO è subordinata alla preventiva cessione del Superstandard SAA che pertanto viene conteggiato tra quelli di cui al D.M. 1444/68 ma non è soggetto ad esproprio. FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 2 Ambito_arancio VARIANTE ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI: S.A.T. A2 Z.U.T. 2 FALCONARA ALTA – LA COSTA SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 3 Foglio normativo di Zona PARAMETRI URBANISTICI: Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione Area di completamento del tessuto esistente lungo via La Costa - Mq. 44.197 (ST) (salva più esatta misurazione in sede di Piano Attuativo) sulla quale localizzare le previsioni edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede Normative. Le aree ricadenti all’interno dei perimetri P1-R2 del PAI sono destinate a AUS con utilizzo a verde. Qualora il privato interessato ottenga, da parte dell’Autorità sovracomunale competente, la modifica delle aree P1-R2 ai sensi dell’art. 19 delle NTA del PAI, è possibile rideterminare, diversamente da quanto indicato nella scheda progetto e nel rispetto del meccanismo perequativo, la localizzazione delle aree edificabili e delle AUS senza che ciò costituisce variante al Piano. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta ubicazione delle opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella localizzazione rispetto alla scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG. - S.U.L. totale mq. 9.000 - UF massimo 0,30 mq/mq - H massima: tre piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il 50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo, fermo restando che, per le aree ricadenti nell’ambito di tutela del centro storico,l’altezza massima del nuovo edificio, misurata sul 2. OBIETTIVI: colmo della copertura, dovrà mantenersi al di sotto della linea virtuale congiungente il colmo della copertura degli edifici esistenti limitrofi.( vedi album delle Schede Progettuali e Schede Normative); • acquisizione di nuove aree a standard; Ds (distanza dalle strade esistenti) minimo 10 ml da portare a minimo 20 ml per i nuovi edifici che • realizzazione di nuove opere pubbliche; prospetteranno su via La Costa (strada panoramica). • miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi Ds1 (distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC Dc (distanza dai confini) minimo 5 ml esistenti; r1, c1, d1 • diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di Usi modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE: all’”huosig sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008; - entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo; • applicazione del meccanismo perequativo come strumento che, entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione; con il coinvolgimento di soggetti privati, consenta il - entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal di un credito edilizio; caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà • Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già automaticamente Zona “F” per servizi. esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della ONERI DOVUTI: 1) Oneri di Legge : maglia ecologica; • Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti - oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere; - oneri di urbanizzazione secondaria tabellari edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione - contributo costo di costruzione tabellare dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti. - Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante - Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere 2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL) - superstandard (area parco) 32 ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL - standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante) 6 4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA: ATTUAZIONE: indiretta - oneri aggiuntivi 50 (PdiL) - opere di urbanizzazione perequative 100 1. CARATTERI: MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo convenzionato di iniziativa privata esteso all’intero ambito. Il Piano Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub – ambiti ciascuno attuabile come stralcio. CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula della Convenzione dovrà essere versata, in unica soluzione, la somma corrispondente all’area per superstandard parco dovuta ma non disponibile, pari a mq. 36.000 (4 mq di parco per ogni mq. di SUL), per un totale di Euro 288.000. La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra. Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di urbanizzazione da realizzare eventualmente a scomputo. Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata stipulata polizza fidejussoria a garanzia dell’importo relativo agli ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge relativi alle opere di urbanizzazione previste nel Piano Attuativo. La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere pubbliche individuate dalla Amministrazione, da parte del Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui. Totale 2) 188 PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI 1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale. 2. Obbligo di garantire il seguente standard ambientale minimo, necessario al potenziale assorbimento di Kg/anno 3.050 di CO2: - messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL - messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL - formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL 3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011 4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi; 5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano 6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R. n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno). 7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa; e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq. 8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico). Norme per il verde privato nei singoli lotti - - - - - - - - - I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli individui appartenenti a specie protette già presenti. Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con l’ubicazione di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali, vegetazione riparia, boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa documentazione fotografica. Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della chioma (proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli apparati radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi né da impermeabilizzazioni di alcun tipo. Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a verde che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni, con indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro posizione all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase di certificazione all’agibilità dell’edificio. Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa autorizzazione degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali differenti (dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni tecniche, che ne consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un tecnico competente). L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al progetto esecutivo. Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23), prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della specie. A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto dovrà avere una dotazione di verde pari a: - 1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta; - 1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta. Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone, facendo riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle da fiore e con frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area. La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La progettazione dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi. Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi perimetrali dei lotti. Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013) 1- 2- 3- Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse; Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle; Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno; Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013) FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 3 Ambito_viola (VARIANTE) P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - Le AUS che dovessero ricadere nel P.A.I. (P1) dovranno essere destinate a verde. Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013) In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua, l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non). Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013) Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché non disposte da provvedimenti comunali” 5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA: Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15 ( § elementi diffusi del paesaggio agrario , § vegetazione delle aree di crinale ), artt. 18-21–23 24-25–26 delle NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni. S.A.T. A2 Z.U.T. 3 P.R.G.’99 ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA - FALCONARA ALTA – LA COSTA SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 3 Foglio normativo di Zona AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq) 3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle N.T.A.) Id. Destinazione d’uso Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie istruzione dell’obbligo “a” e ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI: Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO VIOLA NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA: Residenziale (mq) Non residenziale (mq) Abitanti teorici insediabili (n°) (9.000) (0) (225) Totale (mq) p Interesse comune “b” e p spazi pubblici attrezzati “c” e p e di interesse generale “F” Parcheggi “d” e p istruzione superiore “Fa” e p attrezzature sanitarie “Fb” e p parchi pubblici urbani “Fc” e p FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 3 Ambito_viola (VARIANTE) sottozona NOTE: S.A.T. A2 Z.U.T. 3 QUADRO DI RAFFRONTO NTA ESTRATTO DELLE NORME TECNICHE D’ATTUAZIONE DEL PRG DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA Adeguate alle Osservazioni accolte. Articoli 8 – 26 – 27 art. 8 Categorie di intervento e particolari procedure di progettazione 1. Per l’edificazione (art.3 del T.U. per l’edilizia): art. 8 Categorie di intervento e particolari procedure di progettazione 1. Per l’edificazione (art.3 del T.U. per l’edilizia): a. manutenzione ordinaria (M.O.) a. manutenzione ordinaria (M.O.) b. manutenzione straordinaria (M.S.) b. manutenzione straordinaria (M.S.) c. restauro e risanamento conservativo c. restauro e risanamento conservativo 1) restauro degli edifici (R.) 2) risanamento conservativo (R.C.) d. ristrutturazione edilizia 1) restauro degli edifici (R.) 2) risanamento conservativo (R.C.) d. ristrutturazione edilizia 1) ristrutturazione edilizia con aumento della SUL senza modifica della planivolumetria (R.E1.) 2) ristrutturazione edilizia con aumento entro il 20% del volume/SUL dell’edificio principale per realizzazione di manufatti pertinenziali (R.E2.) 3) ristrutturazione edilizia fino alla demolizione e ricostruzione fedele (R.E3) e. ristrutturazione urbanistica 1) ristrutturazione edilizia con aumento della SUL senza modifica della planivolumetria (R.E1.) 2) ristrutturazione edilizia con aumento entro il 20% del volume/SUL dell’edificio principale per realizzazione di manufatti pertinenziali (R.E2.) 3) ristrutturazione edilizia fino alla demolizione e ricostruzione fedele (R.E3) e. ristrutturazione urbanistica 1) demolizione e ricostruzione con diversa localizzazione e mantenimento delle dimen- sioni e planivolumetria originali ( R.U.1) 2) demolizione e ricostruzione con modifica del sito, delle dimensioni e della planivolume- tria ( R.U.2) f. interventi di nuova costruzione 1) realizzazione di opere di urbanizzazione e di infrastrutture (N.C1.) 2) costruzione di nuovi manufatti edilizi e/o ampliamenti di manufatti edilizi con aumento oltre il 20% del volume/SUL dell’edificio principale (N.C2) 3) realizzazione di nuovi manufatti leggeri anche prefabbricati (N.C3) g. demolizione senza ricostruzione (D) 2. Per aree e suoli: 1) demolizione e ricostruzione con diversa localizzazione e mantenimento delle dimen- sioni e planivolumetria originali ( R.U.1) 2) demolizione e ricostruzione con modifica del sito, delle dimensioni e della planivolume- tria ( R.U.2) f. interventi di nuova costruzione 1) realizzazione di opere di urbanizzazione e di infrastrutture (N.C1.) 2) costruzione di nuovi manufatti edilizi e/o ampliamenti di manufatti edilizi con aumento oltre il 20% del volume/SUL dell’edificio principale (N.C2) 3) realizzazione di nuovi manufatti leggeri anche prefabbricati (N.C3) g. demolizione senza ricostruzione (D) 2. Per aree e suoli: a. sistemazione tramite piantumazioni e pavimentazioni; b. realizzazione di modellamento del suolo, muri di contenimento, barriere acustiche, ecc.; c. realizzazione e adeguamento delle infrastrutture di urbanizzazione fuori ed entro terra; d. a. sistemazione tramite piantumazioni e pavimentazioni; b. realizzazione di modellamento del suolo, muri di contenimento, barriere acustiche, ecc.; c. realizzazione e adeguamento delle infrastrutture di urbanizzazione fuori ed entro terra; d. depositi a cielo aperto e discariche; e. lagoni di accumulo; f. ristrutturazioni aziendali di cui all’art.15 delle presenti N.T.A. g. altri interventi relativi ai sistemi depositi a cielo aperto e discariche; e. lagoni di accumulo; f. ristrutturazioni aziendali di cui all’art.15 delle presenti N.T.A. g. altri interventi relativi ai sistemi 3. Interventi pertinenziali: Sono definiti “pertinenza” i manufatti accessori esterni posizionati nelle aree di pertinenza degli edifici. I manufatti rientranti in questa definizione possono essere installati in tutto il territorio comunale con l’eccezione del litorale, che ha una propria specifica normativa, e fatti salvi espliciti divieti normativi o presenza di vincoli ostativi; ove questi manufatti pertinenziali ricadano nelle aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 e a rischio di frana con pericolosità P3 è fatto obbligo di presentare attestazione a firma di tecnico abilitato in forma di perizia giurata, accompagnata da relazione redatta nei modi e nei termini di cui alle vigenti normative in materia, che l’intervento non comporta aggravamento delle condizioni di rischio. Sono considerati “pertinenza” solo e unicamente i manufatti aventi le dimensioni e le caratteristiche costruttive di seguito specificatamente elencati e descritti. A) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI ALLA RESIDENZA I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad uso residenziale. In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. 1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità immobiliare. Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo pos- sono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina impermeabilizzante nuda. I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli edifici; è consentita la messa in opera di pannelli laterali decorativi e per sostegno rampican- ti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto. E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare. Parametri: - indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*]; - superficie massima: mq 35,00; - superficie minima: mq 6,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 30,00); - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). [*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.). 2. Capanni per ricovero attrezzi Manufatti destinati al ricovero di materiali per giardinaggio e per orticultura amatoriale. I manufatti possono essere realizzati unicamente in legno (pareti e copertura) e devono essere prefabbricati; è consentita la protezione della copertura con tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la realizzazione di un solo capanno per ogni unità immobiliare. Parametri: - superficie massima: mq 6,00; - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). 3. Interventi pertinenziali: Sono definiti “pertinenza” i manufatti accessori esterni posizionati nelle aree di pertinenza degli edifici. I manufatti rientranti in questa definizione possono essere installati in tutto il territorio comunale con l’eccezione del litorale, che ha una propria specifica normativa, e fatti salvi espliciti divieti normativi o presenza di vincoli ostativi; ove questi manufatti pertinenziali ricadano nelle aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 e a rischio di frana con pericolosità P3 è fatto obbligo di presentare attestazione a firma di tecnico abilitato in forma di perizia giurata, accompagnata da relazione redatta nei modi e nei termini di cui alle vigenti normative in materia, che l’intervento non comporta aggravamento delle condizioni di rischio. Sono considerati “pertinenza” solo e unicamente i manufatti aventi le dimensioni e le caratteristiche costruttive di seguito specificatamente elencati e descritti. A) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI ALLA RESIDENZA I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad uso residenziale. In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. 1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità immobiliare. Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo pos- sono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina impermeabilizzante nuda. I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli edifici; è consentita la messa in opera di pannelli laterali decorativi e per sostegno rampican- ti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto. E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare. Parametri: - indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*]; - superficie massima: mq 35,00; - superficie minima: mq 6,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 30,00); - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). [*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.). 2. Capanni per ricovero attrezzi Manufatti destinati al ricovero di materiali per giardinaggio e per orticultura amatoriale. I manufatti possono essere realizzati unicamente in legno (pareti e copertura) e devono essere prefabbricati; è consentita la protezione della copertura con tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la realizzazione di un solo capanno per ogni unità immobiliare. Parametri: - superficie massima: mq 6,00; - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). 3. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita per edifici non costituenti condominio (fino a tre unità immobiliari), la copertura di due posti auto per ogni unità immobiliare. E’ consentita per edifici condominali (da quattro unità immobiliari in su), la copertura di un posto auto per ogni unità immobiliare. I manufatti devono comunque essere omogenei per materiali e caratteristiche costruttive e possono anche essere aggregati a costituire una struttura unitaria. Parametri: - misure massime: ml 3,00 x 6,00 per ciascun posto auto; - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra proprietari, confinanti e/o condomini, ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). Non è consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.1) e di uno di tipo A.2). E’ consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.3) e di un manufatto di tipo A.1) oppure di un manufatto di tipo A.2). B) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ TURISTICO/RICETTIVE I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate alle at- tività turistiche, a quelle ricettive, di ristorazione e simili. In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. 1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità immobiliare. Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo possono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina impermeabilizzante nuda. I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli edifici. E’ consentita la messa in opera sui lati esterni di: - pannelli laterali decorativi e per sostegno rampicanti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto; - pannelli continui di protezione di altezza massima ml 1,80 realizzati in materiale trasparente, traslucido o satinato (vetro di sicurezza, plexiglas e simili), con telaio di sostegno realizzato con materiali e finiture coordinate con la struttura del manufatto E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare. Parametri: - indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*]; - superficie massima: mq 50,00; - superficie minima: mq 16,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 80,00); - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti formalizzato ai sensi di legge. 3. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita per edifici non costituenti condominio (fino a tre unità immobiliari), la copertura di due posti auto per ogni unità immobiliare. E’ consentita per edifici condominali (da quattro unità immobiliari in su), la copertura di un posto auto per ogni unità immobiliare. I manufatti devono comunque essere omogenei per materiali e caratteristiche costruttive e possono anche essere aggregati a costituire una struttura unitaria. Parametri: - misure massime: ml 3,00 x 6,00 per ciascun posto auto; - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra proprietari, confinanti e/o condomini, ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). Non è consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.1) e di uno di tipo A.2). E’ consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.3) e di un manufatto di tipo A.1) oppure di un manufatto di tipo A.2). B) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ TURISTICO/RICETTIVE I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate alle at- tività turistiche, a quelle ricettive, di ristorazione e simili. In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. 1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità immobiliare. Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo possono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina impermeabilizzante nuda. I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli edifici. E’ consentita la messa in opera sui lati esterni di: - pannelli laterali decorativi e per sostegno rampicanti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto; - pannelli continui di protezione di altezza massima ml 1,80 realizzati in materiale trasparente, traslucido o satinato (vetro di sicurezza, plexiglas e simili), con telaio di sostegno realizzato con materiali e finiture coordinate con la struttura del manufatto E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare. Parametri: - indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*]; - superficie massima: mq 50,00; - superficie minima: mq 16,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 80,00); - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti formalizzato ai sensi di legge. [*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.). 2. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spa- zi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e caratteristiche costruttive. Parametri: - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). C) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE O COMMERCIALI I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad at- tività produttive (industriali o artigianali) o commerciali (medie o grandi strutture di vendita). 1. Tunnel mobili retrattili Strutture tendonate mobili per protezione delle sole operazioni di carico/scarico e movimenta- zione merci e manufatti nella porzione di piazzale adiacente al fabbricato produttivo o commer- ciale. Il tunnel deve essere completamente retrattile contro la parete a cui è ancorato, scorrere su ruote e/o rotaie e non presentare altri elementi fissi oltre la struttura di ancoraggio alla parete e la testata anteriore. Il tunnel deve avere pareti laterali e copertura realizzati esclusivamente in teli plastificati, in pvc e simili; non sono consentiti pannelli rigidi di qualsiasi materiale. L’apertura della testata anteriore non può essere chiusa con portoni, saracinesche o altri elementi rigidi. Il tunnel può avere ampiezza massima sul fronte pari al doppio di quella dell’apertura sulla pa- rete cui è ancorato. Il tunnel va tenuto accostato alla parete ed aperto unicamente per il tempo strettamente neces- sario allo svolgimento delle operazioni di carico/scarico. 2. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spazi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e caratteristiche costruttive. Parametri: - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). [*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.). 2. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spa- zi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e caratteristiche costruttive. Parametri: - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). C) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE O COMMERCIALI I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad at- tività produttive (industriali o artigianali) o commerciali (medie o grandi strutture di vendita). 1. Tunnel mobili retrattili Strutture tendonate mobili per protezione delle sole operazioni di carico/scarico e movimenta- zione merci e manufatti nella porzione di piazzale adiacente al fabbricato produttivo o commer- ciale. Il tunnel deve essere completamente retrattile contro la parete a cui è ancorato, scorrere su ruote e/o rotaie e non presentare altri elementi fissi oltre la struttura di ancoraggio alla parete e la testata anteriore. Il tunnel deve avere pareti laterali e copertura realizzati esclusivamente in teli plastificati, in pvc e simili; non sono consentiti pannelli rigidi di qualsiasi materiale. L’apertura della testata anteriore non può essere chiusa con portoni, saracinesche o altri elementi rigidi. Il tunnel può avere ampiezza massima sul fronte pari al doppio di quella dell’apertura sulla pa- rete cui è ancorato. Il tunnel va tenuto accostato alla parete ed aperto unicamente per il tempo strettamente neces- sario allo svolgimento delle operazioni di carico/scarico. 2. Carport Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli. La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia. E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spazi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e caratteristiche costruttive. Parametri: - altezza massima: ml 2,40; - distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). CAPO VIII - DISPOSIZIONI TERRITORIALI - art. 26 Le disposizioni per le zone urbane CAPO VIII - DISPOSIZIONI TERRITORIALI - art. 26 Le disposizioni per le zone urbane (….omissis) Zone Urbane di Trasformazione (ZUT) (….omissis) Zone Urbane di Trasformazione (ZUT) (….omissis) (….omissis) Capanni per attività agricola amatoriale 27. Nelle ZUT non ancora interessate da piani attuativi è consentita, fatti salvi espliciti divieti nor- mativi o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di eson- dabilità R4 o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrez- zi, concimi e altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli impren- ditori agricoli. E’ prescritta la presentazione di atto d’obbligo unilaterale con il quale il proprietario si impegna alla rimozione del manufatto, senza alcuna pretesa di rimborso o risarcimento, entro trenta giorni dalla data di adozione di un eventuale piano attuativo o dalla emissione di un ordine di ripristino dello stato dei luoghi. Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche: - essere libero da altri manufatti o edifici; - avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a condizione che siano confinanti tra di loro. I capanni possono avere superficie massima: - mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000; - mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000. L’altezza massima al colmo è di ml 2,40. I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno. La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse. Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). Capanni per attività agricola amatoriale 27. Nelle ZUT non ancora interessate da piani attuativi è consentita, fatti salvi espliciti divieti nor- mativi o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di eson- dabilità R4 o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrez- zi, concimi e altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli impren- ditori agricoli. E’ prescritta la presentazione di atto d’obbligo unilaterale con il quale il proprietario si impegna alla rimozione del manufatto, senza alcuna pretesa di rimborso o risarcimento, entro trenta giorni dalla data di adozione di un eventuale piano attuativo o dalla emissione di un ordine di ripristino dello stato dei luoghi. Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche: - essere libero da altri manufatti o edifici; - avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a condizione che siano confinanti tra di loro. I capanni possono avere superficie massima: - mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000; - mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000. L’altezza massima al colmo è di ml 2,40. I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno. La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse. Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). art. 27 Le disposizioni generali per le zone extraurbane art. 27 Le disposizioni generali per le zone extraurbane (….omissis) (….omissis) 7. Capanni per attività agricola amatoriale Nelle Zone Extraurbane (ZED-ZER-ZET) è consentita, fatti salvi espliciti divieti normativi o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrezzi, concimi e altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli imprenditori agricoli. Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche: - essere libero da altri manufatti o edifici; - avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a condizione che siano confinanti tra di loro. I capanni possono avere superficie massima: - mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000; - mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000. L’altezza massima al colmo è di ml 2,40. I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno. La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse. Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile). 7. Capanni per attività agricola amatoriale Nelle Zone Extraurbane (ZED-ZER-ZET) è consentita, fatti salvi espliciti divieti normativi o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrezzi, concimi e altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli imprenditori agricoli. Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche: - essere libero da altri manufatti o edifici; - avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a condizione che siano confinanti tra di loro. I capanni possono avere superficie massima: - mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000; - mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000. L’altezza massima al colmo è di ml 2,40. I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno. La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda. E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse. Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).