FNZ NTA adeguati - Comune di Falconara Marittima

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FNZ NTA adeguati - Comune di Falconara Marittima
COMUNE DI FALCONARA M. MA
Provincia di Ancona
Settore Gestione, Governo, Valorizzazione del
Territorio e delle Infrastrutture
Il Sindaco
Assessore all’Urbanistica
Goffredo Brandoni
Il Segretario Generale
Dott. ssa Angela Graziani
Il Dirigente 3° Settore
Ing. Stefano Capannelli
“VARIANTE AL PRG - SAT A2
Zona Falconara Alta - Guastuglia”
03 - Elaborati di PRG
(stato vigente e di variante)
Testo adeguato alle Osservazioni accolte
e integrato con i contributi dei Soggetti
Competenti in materia Ambientale e con
il Parere motivato espresso con D.D. 161
del 11.10.2013 dell’Autorità Competente
STRALCIO
Progettisti
Arch. Francesca Sorbatti
Arch. Maria Alessandra Marincioni
Arch. Manuela Vecchietti
Arch. Daniela Leone
Ing. Giovanna Badiali
Ing. Paolo Olivanti
Responsabile del Procedimento
Dirigente
Collaboratore al Responsabile del Procedimento
Arch. Maria Alessandra Marincioni
Elaborazione Tecnica (Servizio Cartografia)
Arch. Manuela Vecchietti
Arch. Daniela Leone
Collaboratori
Geom. Claudio Molinelli
Geom. Paolo Palmucci
Geom. Francesco Lombardi
Geom. Angela Gerini
Geom. Adino Grilli
Dott.ssa Roberta Stroppa
Sig.ra Augusta Montali
Sig.ra Mariangela Candelaresi
Sig.ra Alessandra Cartuccia
Sig. Danilo Desideri
Novembre 2013
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
BARCAGLIONE
4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA:
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 1
Foglio normativo di Zona
ATTUAZIONE: indiretta (PdiL)
1. CARATTERI:
via
Barcaglione,
via
2. OBIETTIVI:
• acquisizione di nuove aree a standard;
• realizzazione di nuove opere pubbliche;
• miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi
esistenti;
• diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di
modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati
standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati
all’”housing sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008;
• applicazione del meccanismo perequativo come strumento che,
con il coinvolgimento di soggetti
privati, consenta il
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso
finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione
di un credito edilizio;
• Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già
esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi
interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra
tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della
maglia ecologica;
• Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti
edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione
dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo convenzionato di iniziativa privata esteso
all’intero ambito. Il Piano Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub –ambiti ciascuno
attuabile come stralcio.
CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula della Convenzione dovranno essere
cedute, in unica soluzione, gratuitamente al Comune, le aree destinate a parco pubblico (superstandard)
individuate nella Scheda Progetto e quantificate nel presente Foglio Normativo di Zona in mq. 41.876.
La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra.
Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di urbanizzazione da realizzare
eventualmente a scomputo.
Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata stipulata polizza fidejussoria a garanzia
dell’importo relativo agli ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge relativi alle opere di
urbanizzazione previste nel Piano Attuativo.
La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere pubbliche individuate dalla
Amministrazione, da parte del Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui.
PARAMETRI URBANISTICI:
Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione mq. 86.680 (salva più esatta misurazione in
sede di Piano Attuativo) di cui:
- Mq. 41.876 da cedere al Comune (parco superstandard)
- Mq. 41.571 (ST) sulla quale localizzare le previsioni edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni
contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede Normative. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta
ubicazione delle opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella
localizzazione rispetto alla scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG.
- S.U.L. totale mq. 5.000 + SUL esistente
- UF massimo 0,22 mq/mq
- H massima: due piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il
50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo;
Ds
(distanza dalle strade esistenti) minimo 10 ml
Ds1
(distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC
Dc
(distanza dai confini) minimo 5 ml
Usi
r1, c1, d1
PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE:
- entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo;
- entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione;
- entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo
ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta
tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal
caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il
mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà
automaticamente Zona “F” per servizi.
ONERI DOVUTI:
1) Oneri di Legge :
- oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere;
- oneri di urbanizzazione secondaria tabellari
- contributo costo di costruzione tabellare
- Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante
- Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere
2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL) (vedi NOTA 1)
- superstandard (area parco)
32
ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL
- standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante)
6
- oneri aggiuntivi
50
- opere di urbanizzazione perequative
100
Norme per il verde privato nei singoli lotti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013)
1-
2-
3-
4Totale 2)
188
Nota 1: la maggiore o minore superficie di superstandard da cedere (parco) verrà compensata con gli ulteriori
oneri di miglioria monetizzabili. Ai fini del conteggio, si dovrà considerare l’incidenza di 4 mq di area parco
(superstandard) per ogni mq di SUL.
PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI
1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale.
2. Obbligo di garantire, all’interno dell’ambito, il seguente standard ambientale minimo, necessario al
potenziale assorbimento di Kg/anno 3.050 di CO2:
- messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
- messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
- formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL
3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011
4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di
soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi;
5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano
6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche
idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di
immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno
superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R.
n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno).
7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino
contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa;
e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq.
8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da
energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico).
I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli
individui appartenenti a specie protette già presenti.
Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con
l’ubicazione di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali,
vegetazione riparia, boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa
documentazione fotografica.
Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di
tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della
chioma (proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli
apparati radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi
né da impermeabilizzazioni di alcun tipo.
Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a
verde che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni,
con indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro
posizione all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase
di certificazione all’agibilità dell’edificio.
Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa
autorizzazione degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali
differenti (dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni
tecniche, che ne consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un
tecnico competente).
L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al
progetto esecutivo.
Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23),
prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del
medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della
specie.
A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto
dovrà avere una dotazione di verde pari a:
-1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta;
-1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta.
Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone,
facendo riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle
da fiore e con frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area.
La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi
unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La
progettazione dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi.
Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi
perimetrali dei lotti.
Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di
capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e
parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo
all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse;
Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente
Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla
compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle;
Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando
accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno;
Il programma dell’attuazione degli interventi nelle aree destinate all’edificazione, per non compromettere
in fase edificatoria il valore del coefficiente di deflusso attuale, dovrà prevedere in primis la realizzazione
del bosco urbano che porta un aumento del meccanismo di controllo naturale dei deflussi pluviali
intervenendo sulla maggiore infiltrazione ed immagazzinamento delle piogge nel suolo e solo
successivamente, a questa fase, la trasformazione delle superfici permeabili.
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 1
Ambito_verde
(VARIANTE_adeguato alle osservazioni)
Parte del versante compreso tra
Panoramica e via Emilia.
Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013)
Le AUS ricadenti all’interno dell’ambito dovranno essere destinate esclusivamente a verde pubblico;
Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013)
In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua,
l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di
pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non).
Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013)
Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti
termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al
momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché
non disposte da provvedimenti comunali”
5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA:
Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15
(§ elementi diffusi del paesaggio agrario, § vegetazione delle aree di crinale), artt. 18-21–23 24-25–26 delle
NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni.
S.A.T. A2
Z.U.T.
1
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
BARCAGLIONE
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 1
Foglio normativo di Zona
AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq)
3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle
N.T.A.)
Id.
Destinazione d’uso
Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie
istruzione dell’obbligo “a”
e
SAV
v2, v7, n2, n3, n4
p
Interesse comune “b”
e
p
spazi pubblici attrezzati “c”
e
p
e di interesse generale “F”
Parcheggi “d”
e
p
istruzione superiore “Fa”
e
p
attrezzature sanitarie “Fb”
e
p
parchi pubblici urbani “Fc”
e
p
41.876
ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI:
Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO
VERDE
NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA:
Residenziale (mq)
Non residenziale (mq)
Abitanti teorici insediabili (n°)
(5.000)
(50)
(125)
Totale (mq)
41.876
SAV: Superstandard Ambito Verde – l’attuazione delle previsioni edificatorie dell’ambito VERDE è subordinata alla preventiva cessione del Superstandard SAV che pertanto viene conteggiato tra quelli di
cui al D.M. 1444/68 ma non è soggetto ad esproprio.
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 1
Ambito_verde
(VARIANTE_adeguato alle osservazioni)
sottozona
NOTE:
S.A.T. A2
Z.U.T.
1
1. CARATTERI:
Parte del versante compreso tra via VIII Marzo, via Pergoli e via
Foscolo.
2. OBIETTIVI:
• acquisizione di nuove aree a standard;
• realizzazione di nuove opere pubbliche;
• miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi
esistenti;
• diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di
modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati
standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati
all’”huosig sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008;
• applicazione del meccanismo perequativo come strumento che,
con il coinvolgimento di soggetti
privati, consenta il
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso
finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione
di un credito edilizio;
• Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già
esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi
interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra
tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della
maglia ecologica;
• Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti
edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione
dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti.
4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA:
indiretta (PdiL)
ATTUAZIONE:
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo
convenzionato di iniziativa privata esteso all’intero ambito. Il Piano
Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub –
ambiti ciascuno attuabile come stralcio.
CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula
della Convenzione dovranno essere cedute, in unica soluzione,
gratuitamente al Comune, le aree destinate a parco pubblico
(superstandard) individuate nella Scheda Progetto e quantificate nel
presente Foglio Normativo di Zona in mq. 57.258 nonché versato il
conguaglio relativo alla quota di area per superstandard dovuta ma
non disponibile pari a mq. 6.742.
La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra.
Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di
urbanizzazione da realizzare eventualmente a scomputo.
Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata
stipulata polizza fidejussoria a garanzia dell’importo relativo agli
ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge
relativi alle opere di urbanizzazione previste nel Piano Attuativo.
La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere
pubbliche individuate dalla Amministrazione, da parte del
Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui.
FALCONARA ALTA
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 2
Foglio normativo di Zona
PARAMETRI URBANISTICI:
Norme per il verde privato nei singoli lotti
Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione mq. 112059 (salva più esatta misurazione in I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli
sede di Piano Attuativo) di cui:
individui appartenenti a specie protette già presenti.
- Mq. 57.258 da cedere al Comune (parco superstandard)
- Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con l’ubicazione
- Mq. 54.801 (ST) sulla quale localizzare le previsioni edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni
di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali, vegetazione riparia,
contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede Normative. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta
boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa documentazione
ubicazione delle opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella
fotografica.
localizzazione rispetto alla scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG.
- Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di
- S.U.L. totale mq. 16.000
tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della chioma
- UF massimo 0,58 mq/mq
(proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli apparati
- H massima: due piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il
radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi né da
50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo,fermo restando che, per
impermeabilizzazioni di alcun tipo.
le aree ricadenti nell’ambito di tutela del centro storico,l’altezza massima del nuovo edificio, misurata sul colmo
- Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a verde
della copertura, dovrà mantenersi al di sotto della linea virtuale congiungente il colmo della copertura degli
che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni, con
edifici esistenti limitrofi ( vedi album delle Schede Progettuali e Schede Normative);
indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro posizione
Ds
(distanza dalle strade esistenti) come da REC
all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase di
Ds1
(distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC
certificazione all’agibilità dell’edificio.
Dc
(distanza dai confini) minimo 5 ml
- Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa autorizzazione
Usi
r1, c1, d1
degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali differenti
(dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni tecniche, che ne
PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE:
consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un tecnico competente).
- entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo;
- L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al
- entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione;
progetto esecutivo.
- entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo
- Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23),
ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta
prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del
tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal
medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della
caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il
specie.
mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà
- A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto dovrà
automaticamente Zona “F” per servizi.
avere una dotazione di verde pari a:
-1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta;
ONERI DOVUTI:
-1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta.
1) Oneri di Legge :
- Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone, facendo
- oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere;
riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle da fiore e con
- oneri di urbanizzazione secondaria tabellari
frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area.
- contributo costo di costruzione tabellare
- La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi
- Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante
unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La progettazione
- Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere
dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi.
2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL) (vedi NOTA 1)
- Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi perimetrali dei
- superstandard (area parco)
32
lotti.
ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL
- standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante)
6
- oneri aggiuntivi
50
Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013)
- opere di urbanizzazione perequative
100
1Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di
Totale 2)
188
capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e
Nota 1: la maggiore o minore superficie di superstandard da cedere (parco) verrà compensata con gli ulteriori
parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo
oneri di miglioria monetizzabili. Ai fini del conteggio, si dovrà considerare l’incidenza di 4 mq di area parco
all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse;
(superstandard) per ogni mq di SUL.
2Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente
Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla
PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI
compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle;
1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale.
3Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando
2. Obbligo di garantire, all’interno dell’ambito, il seguente standard ambientale minimo,necessario al
accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno;
potenziale assorbimento di Kg/anno 3.050 di CO2:
4Il programma dell’attuazione degli interventi nelle aree destinate all’edificazione, per non compromettere
- messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
in fase edificatoria il valore del coefficiente di deflusso attuale, dovrà prevedere in primis la realizzazione
- messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
del bosco urbano che porta un aumento del meccanismo di controllo naturale dei deflussi pluviali
- formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL
intervenendo sulla maggiore infiltrazione ed immagazzinamento delle piogge nel suolo e solo
3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011
successivamente, a questa fase, la trasformazione delle superfici permeabili.
4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di
Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013)
soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi;
5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano
6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche Le AUS che dovessero ricadere nel P.A.I. (P1) dovranno essere destinate a verde.
idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di
immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013)
superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R.
In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua,
n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno).
7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di
contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa; pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non).
e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq.
8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013)
energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico).
Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti
termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al
momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché
non disposte da provvedimenti comunali”
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 2
Ambito_arancio
VARIANTE
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
S.A.T. A2
5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA:
Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15
(§ elementi diffusi del paesaggio agrario , § vegetazione delle aree di crinale ), artt. 18-21–23 24-25–26 delle
NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni.
Z.U.T.
2
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
FALCONARA ALTA
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 2
Foglio normativo di Zona
AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq)
3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle
N.T.A.)
sottozona
Id.
Destinazione d’uso
Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie
istruzione dell’obbligo “a”
NOTE:
e
SAA
v2, v7, n2, n3, n4
p
Interesse comune “b”
e
p
spazi pubblici attrezzati “c”
e
p
e di interesse generale “F”
Parcheggi “d”
e
p
istruzione superiore “Fa”
e
p
attrezzature sanitarie “Fb”
e
p
parchi pubblici urbani “Fc”
e
p
57.258
Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO
ARANCIO
NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA:
Residenziale (mq)
Non residenziale (mq)
Abitanti teorici insediabili (n°)
(16.000)
(50)
(400)
Totale (mq)
57.258
SAA: Superstandard Ambito Arancio – l’attuazione delle previsioni edificatorie dell’ambito ARANCIO è subordinata alla preventiva cessione del Superstandard SAA che pertanto viene conteggiato tra
quelli di cui al D.M. 1444/68 ma non è soggetto ad esproprio.
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 2
Ambito_arancio
VARIANTE
ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI:
S.A.T. A2
Z.U.T.
2
FALCONARA ALTA – LA COSTA
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 3
Foglio normativo di Zona
PARAMETRI URBANISTICI:
Ambito complessivo soggetto a Piano Attuativo e convenzione
Area di completamento del tessuto esistente lungo via La Costa
- Mq. 44.197 (ST) (salva più esatta misurazione in sede di Piano Attuativo) sulla quale localizzare le previsioni
edilizie, le AUP e le AUS secondo le indicazioni contenute nell’album delle Schede Progettuali e Schede
Normative. Le aree ricadenti all’interno dei perimetri P1-R2 del PAI sono destinate a AUS con utilizzo a verde.
Qualora il privato interessato ottenga, da parte dell’Autorità sovracomunale competente, la modifica delle aree
P1-R2 ai sensi dell’art. 19 delle NTA del PAI, è possibile rideterminare, diversamente da quanto indicato nella
scheda progetto e nel rispetto del meccanismo perequativo, la localizzazione delle aree edificabili e delle
AUS senza che ciò costituisce variante al Piano. Il Piano di Lottizzazione definirà l’esatta ubicazione delle
opere di urbanizzazione primaria e dei parcheggi. Ove vi siano spostamenti nella localizzazione rispetto alla
scheda progettuale, questi non comporteranno variante al PRG.
- S.U.L. totale mq. 9.000
- UF massimo 0,30 mq/mq
- H massima: tre piani fuori terra oltre all’eventuale piano seminterrato da destinarsi a garage per almeno il
50% della superficie, in alternativa al piano interrato se morfologicamente non idoneo, fermo restando che,
per le aree ricadenti nell’ambito di tutela del centro storico,l’altezza massima del nuovo edificio, misurata sul
2. OBIETTIVI:
colmo della copertura, dovrà mantenersi al di sotto della linea virtuale congiungente il colmo della copertura
degli edifici esistenti limitrofi.( vedi album delle Schede Progettuali e Schede Normative);
• acquisizione di nuove aree a standard;
Ds
(distanza dalle strade esistenti) minimo 10 ml da portare a minimo 20 ml per i nuovi edifici che
• realizzazione di nuove opere pubbliche;
prospetteranno su via La Costa (strada panoramica).
• miglioramento ed adeguamento delle infrastrutture e dei servizi Ds1
(distanza dalle strade di lottizzazione) come da REC
Dc
(distanza dai confini) minimo 5 ml
esistenti;
r1, c1, d1
• diversificazione dell’offerta abitativa mediante realizzazione di Usi
modeste zone residenziali a tipologia mono-bifamiliare e ad elevati
standards qualitativi con connesse quote di alloggi destinati PRESCRIZIONI TEMPORALI PER L’ATTUAZIONE:
all’”huosig sociale” di cui all’art. 11 della L.133/2008;
- entro 2 anni dalla approvazione della Variante: Presentazione del Piano Attuativo;
• applicazione del meccanismo perequativo come strumento che, entro 6 12 mesi dalla approvazione del Piano Attuativo: stipula della Convenzione;
con il coinvolgimento di soggetti
privati, consenta il - entro 1 anno dalla stipula della Convenzione: presentazione della richiesta di Permesso a Costruire relativo
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati senza alcun esborso
ad almeno le opere di urbanizzazione riferite all’intero Ambito; Ove non venga rispettata la suddetta
finanziario da parte del soggetto pubblico, attraverso l’attribuzione
tempistica, la potenzialità edificatoria introdotta nella Variante, si riduce automaticamente del 50 %. In tal
di un credito edilizio;
caso, per la restante quota, si applica la tempistica sopra indicata ridotta, in ogni sua fase, del 50 %, il
mancato rispetto della quale comporta la decadenza della capacità edificatoria ed il terreno ritornerà
• Integrazione degli elementi diffusi del paesaggio agrario già
automaticamente Zona “F” per servizi.
esistenti (elementi arborei isolati, boschetti residui di latifoglie, siepi
interpoderali) con i nuovi impianti, per creare una continuità tra
tutte le formazioni vegetali e ridurre la frammentazione della ONERI DOVUTI:
1) Oneri di Legge :
maglia ecologica;
• Realizzazione di estese fasce boscate, anche se comprendenti
- oneri di urbanizzazione primaria tabellari oppure realizzazione opere a scomputo da cedere;
- oneri di urbanizzazione secondaria tabellari
edifici, che svolgano la funzione determinante nell’ossigenazione
- contributo costo di costruzione tabellare
dell’area e nella riduzione dell’impatto visivo dei nuovi manufatti.
- Aree Urbanizzazione Secondaria (A.U.S.) da cedere nella misura di 21 mq/abitante
- Aree Urbanizzazione Primaria (A.U.P.) da cedere
2) Oneri di miglioria da Bando stimati (incidenza Euro per mq di SUL)
- superstandard (area parco)
32
ovvero in alternativa cessione 4 mq di parco per ogni mq. di SUL
- standard aggiuntivi da monetizzare (30 mq/abitante)
6
4. NORMATIVA SPECIFICA DI ZONA: ATTUAZIONE: indiretta
- oneri aggiuntivi
50
(PdiL)
- opere di urbanizzazione perequative
100
1. CARATTERI:
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: indiretta mediante Piano Attuativo
convenzionato di iniziativa privata esteso all’intero ambito. Il Piano
Attuativo relativo all’intero Ambito potrà individuare eventuali sub –
ambiti ciascuno attuabile come stralcio.
CONTENUTI DELLA CONVENZIONE: Contestualmente alla stipula
della Convenzione dovrà essere versata, in unica soluzione, la
somma corrispondente all’area per superstandard parco dovuta ma
non disponibile, pari a mq. 36.000 (4 mq di parco per ogni mq. di
SUL), per un totale di Euro 288.000.
La Convenzione dovrà dare conto dell’avveramento di quanto sopra.
Alla Convenzione andrà allegato il Progetto Esecutivo delle opere di
urbanizzazione da realizzare eventualmente a scomputo.
Ai fini della firma della Convenzione, inoltre, dovrà essere stata
stipulata polizza fidejussoria a garanzia dell’importo relativo agli
ulteriori oneri di miglioria residui, oltre quelli dovuti per legge
relativi alle opere di urbanizzazione previste nel Piano Attuativo.
La Convenzione potrà prevedere l’eventuale realizzazione di opere
pubbliche individuate dalla Amministrazione, da parte del
Lottizzante, a scomputo degli oneri di miglioria residui.
Totale 2)
188
PRESCRIZIONI SOCIO/AMBIENTALI
1. Obbligo di destinazione ad edilizia convenzionata del 15 % della SUL totale.
2. Obbligo di garantire il seguente standard ambientale minimo, necessario al potenziale assorbimento di
Kg/anno 3.050 di CO2:
- messa a dimora di 6 alberi ad alto fusto (pari a 1800 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
- messa a dimora di 15 mq di siepe fitta (pari a 900 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq/SUL
- formazione di prato nella misura di 140 mq (pari a 350 Kg/anno di CO2) ogni 100 mq di SUL
3. Obbligo di garantire l’invarianza idraulica ai sensi della L.R. 22/2011
4. Evitare il più possibile i movimenti di terreno, in particolare lungo i pendii, anche attraverso l’utilizzo di
soluzioni tipologiche da disciplinarsi nelle Norme Tecniche degli Strumenti Attuattivi;
5. Obbligo di realizzare un punto panoramico di fruibilità pubblica accessibile dal bosco urbano
6. Le nuove strade interne di lottizzazione dovranno essere realizzate con manti stradali con caratteristiche
idonee da limitare la rumorosità prodotta dal traffico vicinale entro i limiti consentiti; i livelli sonori assoluti di
immissione dovuti alla rumorosità delle sole infrastrutture stradali di nuova realizzazione non dovranno
superare i limiti previsti dal Piano di Classificazione Acustica vigente e stabiliti in ottemperanza al D.P.R.
n°142/2004 (limiti pari a 60 dBA e 50 dBA rispettiv amente nel tempo di riferimento diurno e notturno).
7. l’obbligo di produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili (fotovoltaico) che soddisfino
contemporaneamente le condizioni di: potenza elettrica installata minima di 1,6 kW per ogni unità abitativa;
e potenza elettrica installata in kW non inferiore alla metà della superficie coperta dell’edificio in mq.
8. obbligo di produzione del 50% di acqua calda sanitaria e del 50% di energia termica per il riscaldamento da
energie rinnovabili (impianti ibridi solare/termico).
Norme per il verde privato nei singoli lotti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
I progetti edilizi dovranno essere studiati in modo da rispettare di tutte le formazioni vegetali e i singoli
individui appartenenti a specie protette già presenti.
Il progetto esecutivo di ogni singolo lotto dovrà contenere una carta (in scala opportuna) con l’ubicazione
di tutti gli eventuali elementi diffusi presenti (piante isolate, siepi, filari stradali, vegetazione riparia,
boschetti residui) e l’indicazione della specie di appartenenza, oltre alla relativa documentazione
fotografica.
Si dovrà individuare attorno a ciascun individuo protetto a norma di legge (L.R. 06/2005) un ambito di
tutela, da valutare in ogni singolo caso, ma di dimensioni almeno pari all’area di insidenza della chioma
(proiezione a terra della chioma della pianta), in cui verrà applicato il rispetto assoluto degli apparati
radicali ed aerei degli elementi vegetali. Tale ambito non dovrà essere interessato da scavi né da
impermeabilizzazioni di alcun tipo.
Al progetto esecutivo di ciascun lotto dovrà essere allegato anche il progetto della sistemazione a verde
che, tenendo conto degli elementi presenti, indichi la sistemazione finale degli spazi esterni, con
indicazione delle specie impiegate, del numero di individui da mettere a dimora e della loro posizione
all’interno del lotto. La conformità del progetto con quanto realizzato verrà certificato in fase di
certificazione all’agibilità dell’edificio.
Le piante protette a norma di legge (L.R. 06/2005) potranno essere abbattute solo previa autorizzazione
degli organi competenti e solamente nel caso in cui non esistano soluzioni progettuali differenti
(dichiarazione rilasciata dal tecnico progettista), che ne evitino l’abbattimento, o soluzioni tecniche, che ne
consentano lo spostamento in altra sede all’interno dello stesso lotto (valutate da un tecnico competente).
L’autorizzazione agli eventuali abbattimenti dovrà essere acquisita preventivamente ed allegata al
progetto esecutivo.
Ogni pianta protetta abbattuta dovrà essere compensata a norma di legge (L.R. 06/2005 art 23),
prevedendo il reimpianto di almeno due piante arboree appartenenti a specie protette, all’interno del
medesimo lotto in posizione adatta alle caratteristiche ecologiche e alle dimensioni a maturità della
specie.
A sistemazione finale, tenendo conto delle piante esistenti e delle nuove messe a dimora, il lotto dovrà
avere una dotazione di verde pari a:
- 1 pianta d’alto fusto ogni 150 mq di superficie di lotto non coperta;
- 1 pianta arbustiva (anche in forma di siepe) ogni 50 mq di superficie di lotto non coperta.
Nella scelta delle specie arboree da impiegare dovranno essere privilegiate le specie autoctone, facendo
riferimento agli elenchi riportati nel PRG99. Tra le specie arbustive verranno favorite quelle da fiore e con
frutti eduli (di interesse pabulare), con il fine di aumentare la biodiversità dell’area.
La distribuzione delle piante all’interno dei lotti dovrà essere progettata in modo da creare spazi verdi
unitari o collegati tra loro e con le altre aree pubbliche e private circostanti già realizzate. La progettazione
dovrà anche tenere conto dei coni visuali e della panoramicità dei luoghi.
Dovranno essere evitate le formazioni monospecifiche, con particolare riferimento alle siepi perimetrali dei
lotti.
Norme per garantire l’invarianza idraulica (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.53/2013)
1-
2-
3-
Obbligo di realizzazione di serbatoi di compensazione di raccolta acque meteoriche per ogni lotto, di
capacità minima pari a 3,5 mc per ogni 100 mq di superficie impermeabilizzata così come per le strade e
parcheggi di ciascun ambito, compresi nel perimetro considerato, anche se non strettamente contiguo
all’area di trasformazione, nel quale si devono convogliare le acque stesse;
Il progetto di tale minimo volume di invaso, da svilupparsi in fase attuativa, dovrà essere valutato dall’Ente
Gestore della rete di recapito finale delle acque defluenti dalle aree dell’ambito, il quale garantisce sulla
compatibilità dell’intervento con le condizioni di deflusso a valle;
Tutte le superfici scoperte, quali percorsi pedonali e piazzali, dovranno essere pavimentate utilizzando
accorgimenti tecnici che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel terreno;
Norme di carattere geologico (adeguate alle prescrizioni della Provincia D.D.73/2013)
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 3
Ambito_viola
(VARIANTE)
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
Le AUS che dovessero ricadere nel P.A.I. (P1) dovranno essere destinate a verde.
Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ASUR prot. n° 67339 del 06.06.2 013)
In fase progettuale dovrà essere prevista l’istallazione di apparecchiature per il risparmio dei consumi di acqua,
l’utilizzo di acqua di qualità differente in funzione degli usi, la previsione della raccolta e del riutilizzo di acque di
pioggia per gli usi compatibili, la diversificazione delle reti (usi potabili e non).
Prescrizioni di carattere tecnico-edilizio (adeguate al Parere ARPAM prot. n° 25461 del 04.07. 2013)
Al fine di limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, dovranno essere attuate tutte le misure relative a impianti
termici civili, utilizzo di sistemi di combustione a biomasse, ecc. stabilite nelle disposizioni regionali vigenti al
momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, ancorché
non disposte da provvedimenti comunali”
5. DISPOSIZIONI DI SISTEMA:
Si rimanda agli elaborati di sistema (C03.1-4) e agli artt.11-12 (commi 14 - 16 - 17 - 22 - 24 - 25), artt. 14–15 (
§ elementi diffusi del paesaggio agrario , § vegetazione delle aree di crinale ), artt. 18-21–23 24-25–26 delle
NTA per le specifiche indicazioni e prescrizioni.
S.A.T. A2
Z.U.T.
3
P.R.G.’99
ALBUM A.T.O. “A” - BASSA COLLINA -
FALCONARA ALTA – LA COSTA
SUB AMBITO TERRITORIALE “A2” Z.U.T. 3
Foglio normativo di Zona
AREE PER SERVIZI PUBBLICI DI CUI AL D.M. 1444/68 E RELATIVI USI E SUPERFICI (mq)
3. NORMATIVA GENERALE: (artt. 7,8,9, 24,26 e 31 delle
N.T.A.)
Id.
Destinazione d’uso
Aree per urbanizzazioni primarie e secondarie
istruzione dell’obbligo “a”
e
ALLEGATI AI FOGLI NORMATIVI:
Album delle Schede Progettuali e Schede Normative: AMBITO
VIOLA
NUOVA CAPACITA’ INSEDIATIVA:
Residenziale (mq)
Non residenziale (mq)
Abitanti teorici insediabili (n°)
(9.000)
(0)
(225)
Totale (mq)
p
Interesse comune “b”
e
p
spazi pubblici attrezzati “c”
e
p
e di interesse generale “F”
Parcheggi “d”
e
p
istruzione superiore “Fa”
e
p
attrezzature sanitarie “Fb”
e
p
parchi pubblici urbani “Fc”
e
p
FOGLIO NORMATIVO DI SAT A2 ZUT 3
Ambito_viola
(VARIANTE)
sottozona
NOTE:
S.A.T. A2
Z.U.T.
3
QUADRO DI RAFFRONTO NTA
ESTRATTO DELLE NORME TECNICHE D’ATTUAZIONE DEL PRG DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
Adeguate alle Osservazioni accolte.
Articoli 8 – 26 – 27
art. 8
Categorie di intervento e particolari procedure di progettazione
1. Per l’edificazione (art.3 del T.U. per l’edilizia):
art. 8
Categorie di intervento e particolari procedure di progettazione
1. Per l’edificazione (art.3 del T.U. per l’edilizia):
a. manutenzione ordinaria (M.O.)
a. manutenzione ordinaria (M.O.)
b. manutenzione straordinaria (M.S.)
b. manutenzione straordinaria (M.S.)
c. restauro e risanamento conservativo
c. restauro e risanamento conservativo
1) restauro degli edifici (R.)
2) risanamento conservativo (R.C.)
d. ristrutturazione edilizia
1) restauro degli edifici (R.)
2) risanamento conservativo (R.C.)
d. ristrutturazione edilizia
1) ristrutturazione edilizia con aumento della SUL senza modifica della planivolumetria
(R.E1.)
2) ristrutturazione edilizia con aumento entro il 20% del volume/SUL dell’edificio principale per
realizzazione di manufatti pertinenziali (R.E2.)
3) ristrutturazione edilizia fino alla demolizione e ricostruzione fedele (R.E3)
e. ristrutturazione urbanistica
1) ristrutturazione edilizia con aumento della SUL senza modifica della planivolumetria
(R.E1.)
2) ristrutturazione edilizia con aumento entro il 20% del volume/SUL dell’edificio principale per
realizzazione di manufatti pertinenziali (R.E2.)
3) ristrutturazione edilizia fino alla demolizione e ricostruzione fedele (R.E3)
e. ristrutturazione urbanistica
1) demolizione e ricostruzione con diversa localizzazione e mantenimento delle dimen- sioni
e planivolumetria originali ( R.U.1)
2) demolizione e ricostruzione con modifica del sito, delle dimensioni e della planivolume- tria (
R.U.2)
f.
interventi di nuova costruzione
1) realizzazione di opere di urbanizzazione e di infrastrutture (N.C1.)
2) costruzione di nuovi manufatti edilizi e/o ampliamenti di manufatti edilizi con aumento oltre
il 20% del volume/SUL dell’edificio principale (N.C2)
3) realizzazione di nuovi manufatti leggeri anche prefabbricati (N.C3)
g. demolizione senza ricostruzione (D)
2. Per aree e suoli:
1) demolizione e ricostruzione con diversa localizzazione e mantenimento delle dimen- sioni
e planivolumetria originali ( R.U.1)
2) demolizione e ricostruzione con modifica del sito, delle dimensioni e della planivolume- tria (
R.U.2)
f.
interventi di nuova costruzione
1) realizzazione di opere di urbanizzazione e di infrastrutture (N.C1.)
2) costruzione di nuovi manufatti edilizi e/o ampliamenti di manufatti edilizi con aumento oltre
il 20% del volume/SUL dell’edificio principale (N.C2)
3) realizzazione di nuovi manufatti leggeri anche prefabbricati (N.C3)
g. demolizione senza ricostruzione (D)
2. Per aree e suoli:
a. sistemazione tramite piantumazioni e pavimentazioni;
b. realizzazione di modellamento del suolo, muri di contenimento, barriere acustiche, ecc.; c.
realizzazione e adeguamento delle infrastrutture di urbanizzazione fuori ed entro terra; d.
a. sistemazione tramite piantumazioni e pavimentazioni;
b. realizzazione di modellamento del suolo, muri di contenimento, barriere acustiche, ecc.; c.
realizzazione e adeguamento delle infrastrutture di urbanizzazione fuori ed entro terra; d.
depositi a cielo aperto e discariche;
e. lagoni di accumulo;
f. ristrutturazioni aziendali di cui all’art.15 delle presenti N.T.A.
g. altri interventi relativi ai sistemi
depositi a cielo aperto e discariche;
e. lagoni di accumulo;
f. ristrutturazioni aziendali di cui all’art.15 delle presenti N.T.A.
g. altri interventi relativi ai sistemi
3. Interventi pertinenziali:
Sono definiti “pertinenza” i manufatti accessori esterni posizionati nelle aree di pertinenza degli
edifici.
I manufatti rientranti in questa definizione possono essere installati in tutto il territorio comunale con
l’eccezione del litorale, che ha una propria specifica normativa, e fatti salvi espliciti divieti
normativi o presenza di vincoli ostativi; ove questi manufatti pertinenziali ricadano nelle aree
individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 e a rischio di frana con pericolosità P3 è fatto
obbligo di presentare attestazione a firma di tecnico abilitato in forma di perizia giurata, accompagnata da relazione redatta nei modi e nei termini di cui alle vigenti normative in materia, che
l’intervento non comporta aggravamento delle condizioni di rischio.
Sono considerati “pertinenza” solo e unicamente i manufatti aventi le dimensioni e le caratteristiche costruttive di seguito specificatamente elencati e descritti.
A) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI ALLA RESIDENZA
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad uso
residenziale.
In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei
modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia.
1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa
Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità
immobiliare.
Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo pos- sono
esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro),
con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con
perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la
guaina impermeabilizzante nuda.
I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli
edifici; è consentita la messa in opera di pannelli laterali decorativi e per sostegno rampican- ti aperti
(grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del
manufatto.
E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*];
- superficie massima: mq 35,00;
- superficie minima:
mq 6,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 30,00);
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
[*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di
pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.).
2. Capanni per ricovero attrezzi
Manufatti destinati al ricovero di materiali per giardinaggio e per orticultura amatoriale.
I manufatti possono essere realizzati unicamente in legno (pareti e copertura) e devono essere
prefabbricati; è consentita la protezione della copertura con tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la realizzazione di un solo capanno per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- superficie massima: mq 6,00;
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
3. Interventi pertinenziali:
Sono definiti “pertinenza” i manufatti accessori esterni posizionati nelle aree di pertinenza degli
edifici.
I manufatti rientranti in questa definizione possono essere installati in tutto il territorio comunale con
l’eccezione del litorale, che ha una propria specifica normativa, e fatti salvi espliciti divieti
normativi o presenza di vincoli ostativi; ove questi manufatti pertinenziali ricadano nelle aree
individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4 e a rischio di frana con pericolosità P3 è fatto
obbligo di presentare attestazione a firma di tecnico abilitato in forma di perizia giurata, accompagnata da relazione redatta nei modi e nei termini di cui alle vigenti normative in materia, che
l’intervento non comporta aggravamento delle condizioni di rischio.
Sono considerati “pertinenza” solo e unicamente i manufatti aventi le dimensioni e le caratteristiche costruttive di seguito specificatamente elencati e descritti.
A) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI ALLA RESIDENZA
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad uso
residenziale.
In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei
modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia.
1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa
Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità
immobiliare.
Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo pos- sono
esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o altro),
con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con
perlinato in legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la
guaina impermeabilizzante nuda.
I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli
edifici; è consentita la messa in opera di pannelli laterali decorativi e per sostegno rampican- ti aperti
(grigliati, traforati, etc.) purché coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del
manufatto.
E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*];
- superficie massima: mq 35,00;
- superficie minima:
mq 6,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 30,00);
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
[*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di
pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.).
2. Capanni per ricovero attrezzi
Manufatti destinati al ricovero di materiali per giardinaggio e per orticultura amatoriale.
I manufatti possono essere realizzati unicamente in legno (pareti e copertura) e devono essere
prefabbricati; è consentita la protezione della copertura con tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la realizzazione di un solo capanno per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- superficie massima: mq 6,00;
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
3. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre
coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita per edifici non costituenti condominio (fino a tre unità immobiliari), la copertura di due
posti auto per ogni unità immobiliare.
E’ consentita per edifici condominali (da quattro unità immobiliari in su), la copertura di un posto auto per ogni unità immobiliare.
I manufatti devono comunque essere omogenei per materiali e caratteristiche costruttive e
possono anche essere aggregati a costituire una struttura unitaria.
Parametri:
- misure massime:
ml 3,00 x 6,00 per ciascun posto auto;
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
proprietari, confinanti e/o condomini, ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
Non è consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.1) e di uno di tipo A.2).
E’ consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un
manufatto di tipo A.3) e di un manufatto di tipo A.1) oppure di un manufatto di tipo A.2).
B) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ TURISTICO/RICETTIVE
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate alle at- tività
turistiche, a quelle ricettive, di ristorazione e simili.
In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura,
nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia.
1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa
Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità
immobiliare.
Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo possono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o
altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in
legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina
impermeabilizzante nuda.
I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli
edifici.
E’ consentita la messa in opera sui lati esterni di:
- pannelli laterali decorativi e per sostegno rampicanti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché
coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto;
- pannelli continui di protezione di altezza massima ml 1,80 realizzati in materiale trasparente, traslucido o satinato (vetro di sicurezza, plexiglas e simili), con telaio di sostegno realizzato con
materiali e finiture coordinate con la struttura del manufatto
E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*];
- superficie massima: mq 50,00;
- superficie minima:
mq 16,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 80,00);
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti formalizzato ai sensi di legge.
3. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre
coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita per edifici non costituenti condominio (fino a tre unità immobiliari), la copertura di due
posti auto per ogni unità immobiliare.
E’ consentita per edifici condominali (da quattro unità immobiliari in su), la copertura di un posto auto per ogni unità immobiliare.
I manufatti devono comunque essere omogenei per materiali e caratteristiche costruttive e
possono anche essere aggregati a costituire una struttura unitaria.
Parametri:
- misure massime:
ml 3,00 x 6,00 per ciascun posto auto;
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
proprietari, confinanti e/o condomini, ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
Non è consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un manufatto di tipo A.1) e di uno di tipo A.2).
E’ consentita la realizzazione nella stessa unità immobiliare e nella stessa area di pertinenza di un
manufatto di tipo A.3) e di un manufatto di tipo A.1) oppure di un manufatto di tipo A.2).
B) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ TURISTICO/RICETTIVE
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate alle at- tività
turistiche, a quelle ricettive, di ristorazione e simili.
In tutti questi manufatti è consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura,
nei modi e nei termini previsti dalle vigenti normative in materia.
1. Tettoie, pergolati, gazebo e tendoni con struttura fissa
Manufatti destinati alla protezione/ombreggiamento degli spazi esterni di pertinenza dell’unità
immobiliare.
Le strutture portanti possono essere realizzate in legno o in metallo; le tettoie ed i gazebo possono esse coperti con pannelli trasparenti (vetro, policarbonato, etc.), con lastre metalliche (rame o
altro), con pannelli prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili, con perlinato in
legno protetto da tegole canadesi o guaina ardesiata, è comunque vietato l’uso del- la guaina
impermeabilizzante nuda.
I manufatti non possono essere tamponati sui lati, fatte salve le pareti esterne già esistenti de- gli
edifici.
E’ consentita la messa in opera sui lati esterni di:
- pannelli laterali decorativi e per sostegno rampicanti aperti (grigliati, traforati, etc.) purché
coordinati, per materiale e tipologia, con la struttura del manufatto;
- pannelli continui di protezione di altezza massima ml 1,80 realizzati in materiale trasparente, traslucido o satinato (vetro di sicurezza, plexiglas e simili), con telaio di sostegno realizzato con
materiali e finiture coordinate con la struttura del manufatto
E’ consentita la realizzazione di un solo manufatto per ogni unità immobiliare.
Parametri:
- indice di copertura: mq/mq 0,20 (riferito alla sola area esterna pertinenziale) [*];
- superficie massima: mq 50,00;
- superficie minima:
mq 16,00 (anche nel caso di area esterna inferiore a mq 80,00);
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti formalizzato ai sensi di legge.
[*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di
pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.).
2. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture
di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spa- zi di
sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e
caratteristiche costruttive.
Parametri:
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
C) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE O COMMERCIALI
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad at- tività
produttive (industriali o artigianali) o commerciali (medie o grandi strutture di vendita).
1. Tunnel mobili retrattili
Strutture tendonate mobili per protezione delle sole operazioni di carico/scarico e movimenta- zione
merci e manufatti nella porzione di piazzale adiacente al fabbricato produttivo o commer- ciale.
Il tunnel deve essere completamente retrattile contro la parete a cui è ancorato, scorrere su ruote
e/o rotaie e non presentare altri elementi fissi oltre la struttura di ancoraggio alla parete e
la testata anteriore.
Il tunnel deve avere pareti laterali e copertura realizzati esclusivamente in teli plastificati, in pvc e
simili; non sono consentiti pannelli rigidi di qualsiasi materiale.
L’apertura della testata anteriore non può essere chiusa con portoni, saracinesche o altri elementi rigidi.
Il tunnel può avere ampiezza massima sul fronte pari al doppio di quella dell’apertura sulla pa- rete
cui è ancorato.
Il tunnel va tenuto accostato alla parete ed aperto unicamente per il tempo strettamente neces- sario
allo svolgimento delle operazioni di carico/scarico.
2. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre
coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini
previsti dalle vigenti normative in materia.
E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spazi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e
caratteristiche costruttive.
Parametri:
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
[*] per “sola area esterna pertinenziale” deve intendersi la somma di tutte le aree esterne di
pertinenza della singola unità immobiliare (corti, balconi, terrazze, etc.).
2. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre coperture
di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spa- zi di
sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e
caratteristiche costruttive.
Parametri:
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
C) PERTINENZE DI IMMOBILI DESTINATI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE O COMMERCIALI
I manufatti di seguito descritti costituiscono “pertinenza“ delle unità immobiliari destinate ad at- tività
produttive (industriali o artigianali) o commerciali (medie o grandi strutture di vendita).
1. Tunnel mobili retrattili
Strutture tendonate mobili per protezione delle sole operazioni di carico/scarico e movimenta- zione
merci e manufatti nella porzione di piazzale adiacente al fabbricato produttivo o commer- ciale.
Il tunnel deve essere completamente retrattile contro la parete a cui è ancorato, scorrere su ruote
e/o rotaie e non presentare altri elementi fissi oltre la struttura di ancoraggio alla parete e
la testata anteriore.
Il tunnel deve avere pareti laterali e copertura realizzati esclusivamente in teli plastificati, in pvc e
simili; non sono consentiti pannelli rigidi di qualsiasi materiale.
L’apertura della testata anteriore non può essere chiusa con portoni, saracinesche o altri elementi rigidi.
Il tunnel può avere ampiezza massima sul fronte pari al doppio di quella dell’apertura sulla pa- rete
cui è ancorato.
Il tunnel va tenuto accostato alla parete ed aperto unicamente per il tempo strettamente neces- sario
allo svolgimento delle operazioni di carico/scarico.
2. Carport
Manufatti destinati alla protezione e/o all’ombreggiamento degli autoveicoli.
La struttura dovrà avere sostegni in metallo o in legno e potrà avere copertura in cannucciaia, in teli
di tessuto, in teloni plastificati, in pvc e simili; sono consentite anche tensostrutture o altre
coperture di tipo rigido, è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita la messa in opera di pannelli fotovoltaici sulla copertura, nei modi e nei termini
previsti dalle vigenti normative in materia.
E’ consentita la realizzazione di strutture destinate esclusivamente alla protezione dei soli spazi di sosta dei veicoli, anche costituite da più unità aggregate, purché omogenee per materiali e
caratteristiche costruttive.
Parametri:
- altezza massima:
ml 2,40;
- distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
CAPO VIII
- DISPOSIZIONI TERRITORIALI -
art. 26
Le disposizioni per le zone urbane
CAPO VIII
- DISPOSIZIONI TERRITORIALI -
art. 26
Le disposizioni per le zone urbane
(….omissis)
Zone Urbane di Trasformazione (ZUT)
(….omissis)
Zone Urbane di Trasformazione (ZUT)
(….omissis)
(….omissis)
Capanni per attività agricola amatoriale
27. Nelle ZUT non ancora interessate da piani attuativi è consentita, fatti salvi espliciti divieti nor- mativi
o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di eson- dabilità R4 o
a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrez- zi, concimi e altri
materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai
sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli impren- ditori agricoli.
E’ prescritta la presentazione di atto d’obbligo unilaterale con il quale il proprietario si impegna alla
rimozione del manufatto, senza alcuna pretesa di rimborso o risarcimento, entro trenta giorni dalla
data di adozione di un eventuale piano attuativo o dalla emissione di un ordine di ripristino dello stato
dei luoghi.
Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti
caratteristiche:
- essere libero da altri manufatti o edifici;
- avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a
condizione che siano confinanti tra di loro.
I capanni possono avere superficie massima:
- mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000;
- mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000.
L’altezza massima al colmo è di ml 2,40.
I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e
tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno.
La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli
prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura
può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina
ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che
la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse.
Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
Capanni per attività agricola amatoriale
27. Nelle ZUT non ancora interessate da piani attuativi è consentita, fatti salvi espliciti divieti nor- mativi
o la presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di eson- dabilità R4 o
a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrez- zi, concimi e altri
materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non rientranti, ai
sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli impren- ditori agricoli.
E’ prescritta la presentazione di atto d’obbligo unilaterale con il quale il proprietario si impegna alla
rimozione del manufatto, senza alcuna pretesa di rimborso o risarcimento, entro trenta giorni dalla
data di adozione di un eventuale piano attuativo o dalla emissione di un ordine di ripristino dello stato
dei luoghi.
Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti
caratteristiche:
- essere libero da altri manufatti o edifici;
- avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a
condizione che siano confinanti tra di loro.
I capanni possono avere superficie massima:
- mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000;
- mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000.
L’altezza massima al colmo è di ml 2,40.
I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e
tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno.
La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli
prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura
può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina
ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che
la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse.
Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
art. 27
Le disposizioni generali per le zone extraurbane
art. 27
Le disposizioni generali per le zone extraurbane
(….omissis)
(….omissis)
7. Capanni per attività agricola amatoriale
Nelle Zone Extraurbane (ZED-ZER-ZET) è consentita, fatti salvi espliciti divieti normativi o la
presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4
o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrezzi, concimi e
altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non
rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli imprenditori agricoli.
Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche:
- essere libero da altri manufatti o edifici;
- avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a
condizione che siano confinanti tra di loro.
I capanni possono avere superficie massima:
- mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000;
- mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000.
L’altezza massima al colmo è di ml 2,40.
I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e
tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno.
La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli
prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura
può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina
ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che
la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse.
Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).
7. Capanni per attività agricola amatoriale
Nelle Zone Extraurbane (ZED-ZER-ZET) è consentita, fatti salvi espliciti divieti normativi o la
presenza di vincoli ostativi e fatte salve le aree individuate dal PAI a rischio di esondabilità R4
o a rischio di frana con pericolosità P3, l’installazione di capanni per ricovero attrezzi, concimi e
altri materiali occorrenti all’esercizio dell’attività agricola amatoriale da parte di soggetti non
rientranti, ai sensi delle vigenti normative in materia, nella categoria degli imprenditori agricoli.
Il terreno su cui installare il capanno deve presentare le seguenti caratteristiche:
- essere libero da altri manufatti o edifici;
- avere superficie non inferiore a mq 2.500 - è consentita l’aggregazione di proprietà diverse, a
condizione che siano confinanti tra di loro.
I capanni possono avere superficie massima:
- mq 16 per terreni di superficie fino a mq 5.000;
- mq 20 per terreni di superficie superiore a mq 5.000.
L’altezza massima al colmo è di ml 2,40.
I capanni devono essere prefabbricati e possono essere realizzati interamente in legno (struttu- ra e
tamponamenti), o con struttura portante in metallo e tamponamenti in legno.
La copertura deve essere esclusivamente a falde, e può essere realizzata in legno o in pannelli
prefabbricati leggeri (anche composti) purché non praticabili; la protezione superiore della co- pertura
può essere realizzata esclusivamente in materiale leggero (tegola canadese, guaina
ardesiata, etc.), è comunque vietato l’uso della guaina impermeabilizzante nuda.
E’ consentita l’apertura di una sola finestra di dimensione massima mq 0,50; è consentita an- che
la realizzazione di aperture di aerazione protette con griglie fisse.
Distanza dai confini di proprietà: a norma del Codice Civile, fatto salvo diverso accordo tra i
confinanti ai sensi di legge (scrittura privata registrata e trascritta, atto notarile).