GLI ANGOLI DI SANTA CROCE DEL SANNIO

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GLI ANGOLI DI SANTA CROCE DEL SANNIO
OTTOBRE 2013 N. 17
Mensile di notizie, curiosità,
informazioni per i santacrocesi
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Foglio distribuito gratuitamente
da Antonio Montella
GLI ANGOLI DI SANTA CROCE DEL SANNIO
LA FONTANA RIOFREDDO
Santacroce è pieno di angoli
caratteristici e da questo mese li
riscopriremo insieme. Questa
estate , durante una passeggiata
pomeridiana, ho sostato davanti
alla fontana detta Riofreddo e
sono rimasto incantato dalla sua
bellezza e dalla sua storia, ma
anche un po’ arrabbiato, perché
qualche gruppo era stato in quel
sito a fare la classica “spigata” ,
lasciando tutti i residui sparsi
senza preoccuparsi di rimuoverli.
Mi è venuto in mente che gli
studenti della scuola media di
Santa
Croce
del
Sannio
realizzarono un progetto “ adotta
un monumento” ed i ragazzi
adottarono la Fontanella”Rio
Freddo” riporto i passi salienti
dello studio fatto dagli studenti
con l’ausilio dei docenti.
“Noi
alunni
dell’Istituto
Comprensivo E. De Filippo di
Morcone
sezione staccata di
Santa Croce del Sannio abbiamo
deciso di adottare un monumento
del nostro paese e, precisamente,
la Fontana Riofreddo, situata
all’ingresso del centro abitato. Il
giorno 15 marzo 2004 abbiamo
effettuato un sopralluogo ed
abbiamo rilevato che il luogo,
bellissimo ed ameno, si presta ad
essere sfruttato dal punto di vista
turistico. Ad esso si accede
attraverso un bel viale alberato,
che costeggia il torrente Rio
Freddo. Una scala in pietra
permette di raggiungere la
bellissima fontana intorno alla
quale è stata recentemente
costruita una pavimentazione in
pietra. Noi alunni abbiamo notato
una mancanza di pulizia del
fogliame ed alcuni rifiuti sparsi
sul terreno, la rottura del
barbecue. Pertanto,con l’adozione
del monumento, ci proponiamo di
ripulire il luogo, abbellirlo con
piante, riadattare le recinzioni e
il barbecue. Ci adopereremo poi
per chiedere agli enti competenti
di arricchirlo con tavoli, panchine
e giochi per bambini. La fontana
Riofreddo porta lo stesso nome
del vallone che le scorre davanti e
risale al secolo XVII. Sorge ai
piedi del colle che la sovrasta ed
a pochi metri dal centro abitato.
Per accedere alla fontana bisogna
scendere ventuno gradini in
pietra. Si presenta a forma di una
piccola casa coperta da un tetto in
legno
e
coppi.
L’ultima
ristrutturazione risale al 1997. Da
essa sgorga acqua di sorgente. Ai
piedi della fontana è situata una
vasca in pietra di circa 2,80 m.
che funge da abbeveratoio.
L’acqua dell’abbeveratoio passa
in una vasca stretta, lunga circa 5
m. che è stata utilizzata nel
passato come lavatoio dove le
donne erano solite inginocchiarsi
e lavare la biancheria. Sulla
facciata principale della fontana
sono state posizionate tre pietre
levigate e squadrate sulle quali si
legge:"Sensim labentem civitas
restituit 1839" Nella seconda e
nella terza lapide non tutte le
parole sono leggibili, ben chiara
solo la data 1882. Sul muro del
lavatoio nel secolo XIX fu posta
un’epigrafe con i seguenti versi di
Pierluigi Galanti, famoso poeta
della famiglia Galanti:
"O DONZELLETTE, CHE A
QUEST'ONDE ALGENTI I
CARI LINI A TERGERE
VENITE COME SON ESSE
LIMPIDE E SPLENDENTI,
SERBATE IL COR, NÉ MAI
VIRTÙ SMARRITE, VIRTÙ
NEGLI ASTRI HA SEDE E
ALL'ALME ONESTE RAGGI
DIFFONDETE
DI
BELTÀ
CELESTE.
- 1839" Nella
piazzetta antistante la fontana,
che può essere utilizzata come
area pic nic, è stato costruito un
barbecue che viene usato durante
la bella stagione per fare la
cosiddetta
“spigata”
(le
pannocchie arrostite). A ridosso
della fontana gli operai della
Comunità
Montana
Alto
Tammaro,
nel
rispetto
dell’ingegneria
naturalistica,
hanno sistemato il terreno a
gradinate sostenute da apposite
palizzate in legno di castagno. La
fontana è circondata da molto
verde e di notte è illuminata da
lampioni fotovoltaici.”
Non mi resta fare alcun commento. Amiamo il nostro paese. Per i più
anziani ogni angolo ha un ricordo particolare. Per i giovani le cose belle
devono rappresentare un impegno per la loro conservazione e rispettarle.
NOME DI SANTA CROCE
Angelo Di Gregorio, su faceboock
ha lanciato una notizia: “ nel 1833
grandi festeggiamenti ebbero
luogo a Santa Croce del Sannio e
non più Santa Croce di
Morcone” La notizia ha aperto un
dibattito e un attento lettore (cpz
gn) ha suscitato qualche dubbio.
Al dibattito è intervenuto Antonio
Sica, che chiarisce “ Con R.D
1210 dell’8 febbraio 1883 venne
accolta la richiesta del Consiglio
Comunale di Santa Croce di
Morcone , presentato il 13 maggio
1882, affinché la denominazione
ufficiale fosse sostituita con Santa
Croce del Sannio, così come era
già stato indicato , un secolo
prima, da G.M.Galanti nella
“Descrizione del Regno delle due
Sicilie”. N.B. al nome di Santa
Croce fu aggiunto, in tempi
antichi, l’appellativo di Morcone,
per distinguerlo dall’altro comune
di Santa Croce di Magliano , che
pure
faceva
parte
della
Capitanata e non perché casale
dipendente da Morcone, come
qualche storico sosteneva . (Fonte
Santa Croce del Sannio notizie
storiche di Tito Varrone.”)
Pertanto è chiarito il refuso della
data, causato da un errore di
stampa nel citato testo del prof.
Errico Narciso. Per fare piena luce
sulla questione della data, mi sono
anche recato in comune per
prendere visione della pergamena
che riportava il R.D. con il quale il
comune di Santa Croce prese
l’attuale denominazione. Ma per il
momento non se ne trovano
tracce. Qualcuno del comune, di
buona volontà, si è impegnato a
ritrovarlo!! Sono lieto che c’è
stato un certo interessamento per
la questione, che non è solo
cavillosa, ma il segno di una
tangibile soddisfazione per aver
liberato il nome di Santa Croce del
Sannio dall’improprio appendice
di “Morcone.” Perché non
ricordare l’evento?!
NASTRO ROSA
I bimbi che nascono sono nuovi semi alla vita , che
vanno piantati in un buon terreno, perché possano
dare buoni frutti. Chiara è arrivata per rendere felice
mamma Antonella e papà Massimo, che la
custodiranno sempre con amore. Con loro gioiscono
i nonni e tutta la contrada Campopiano. Anche noi
partecipiamo alla loro immensa felicità ed
auguriamo a Chiara di vivere nella serenità e nella
gioia delle cose semplici, come la Santa di cui porta
il nome.
SALUTE
(Rimedi e cure naturali, a cura di Angelo Plenzio, naturalista ed
esperto di fitoterapia)
IL ROSMARINO
Il rosmarino è conosciuto,
nella tradizione popolare come
un ingrediente aromatico per
cucina, grazie al gradevole
aroma canforato che emana la
pianta, di cui il profumo delle
sue perenni foglie. Per il suo
habitat il rosmarino preferisce
i terreni calcarei, e , di solito,
si trova nelle sterpaglie e
costituisce siepe per le
scarpate delle strade. Uso
Interno:Il decotto di rosmarino
si prepara facendo bollire, per
due minuti, gr.30/40 di
infiorescenze e foglie , in un
litro di acqua. Il preparato va
filtrato dopo 15- 20 minuti di
macerazione,
va
appena
addolcito e tenuto in frigo nei
due-tre
giorni
della
consumazione.
CURE NATURALI : 1)
prevenzione dell’obesità: per
ridurre l’assorbimento dei
grassi,prendere prima dei pasti
principali ½ tazza del decotto
di cui sopra. 2) per la
flatulenza di cui l’eccessiva
presenza di gas nello stomaco
, bere dopo i pasti principali
una mezza tazza calda del
decotto
di
rosmarino,
riscaldato a bagnomaria. 3)
per la colite il decotto,3-4
tazzine al giorno, va bevuto
freddo. 4) decotto “omnia” a
base di rosmarino, salvia e
alloro. Uso esterno: alcool di
rosmarino : pestare in un
mortaio un pugno di foglie
verdi di rosmarino, mettere in
un vaso di vetri, con
l’aggiunta ml 100-150 di
alcool
etilico.
Lasciare
riposare per tre giorni e poi
filtrare
il
prodotto;
va
applicato con impacchi caldi,
frizionando le zone dolenti o
infette con un panno di cotone,
imbevuto della stessa. E’
consigliata anche per i dolori
reumatici e gotta. 1) geloni:
applicare sulle zone colpite la
pomata ottenuta friggendo, per
4-5 minuti gr. 25 di foglie di
rosmarino, salvia e menta in
20-300 gr. di grasso di maiale.
Il preparato si lascia riposare
per 12 ore si riporta a
ebollizione e, dopo averlo
amalgamato con l’aggiunta di
qualche cucchiaio di olio di
oliva, si filtra e si versa in
piccoli vasetti che vanno
conservati in frigo. 2)
depilazione: per conservare la
depilazione, con la pelle
vellutata per una lunga durata,
fare periodicamente impacchi
sulle zone depilate con
l’infuso ottenuto l’asciando in
infusione per 50-60 minuti
una manciata di foglie verdi di
rosmarino, in un litro di acqua
bollente.
Gargarismi e problemi alla
gola: L’infuso di rosmarino e
salvia , ottenuto immergendo
gr.20-30 di foglie assortite in
un litro d’acqua bollente,
risulta essere efficace per tutti
i problemi di gola, ivi
compresi le tonsille e l’afta
orale (piaghe e posture nella
bocca) il preparato va filtrato
dopo 15-20 minuti di riposo e
va
rafforzato
nell’azione
antisettica, cicatrizzante e decongestionante con l’aggiunta
di due cucchiai di miele e
anche 2 bicchierini di aceto, se
usato solo per adulti ed il
succo di due limoni. Il succo
va usato sotto forma di
sciacqui e gargarismi, da
ripetere almeno due volte al
giorno, fino a guarigione delle
varie patologie.
Bagni: i bagni con infusione di
rosmarino esercitano un buon
effetto stimolante, anche in
caso di ipertensione o di
esaurimento fisico. L’infuso,
5-6 litri bollenti va aggiunto
all’acqua
del
bagno
,
compreso i suoi ramoscelli.
L’infusione dovrebbe durare
15-20 minuti
L’ANGOLO DELLA POESIA
di Antonella Caruso
PRIMAVERA
Nessun altro inverno
gelerà il mio cuore
se tu sarai con me.
Tu,
il risveglio da un lungo letargo.
Il profumo e il colore dei fiori,
un fresco tepore di un giorno d’aprile.
Tu
Il mio ritorno alla vita.
La mia primavera
SPOSI
Roberto Capozzi e Anna Cassetta hanno
coronato il loro sogno d’amore scambiandosi
il loro “SI” davanti al Signore,
promettendosi amore e fedeltà . Faccio a loro
gli auguri di vivere sempre nella concordia e
di realizzare il loro progetto d’amore
confidando sempre nel sostegno dei loro genitori e nell’amore di
Dio per loro.
LAUREA
Ilaria Capozzi, ha conseguito la
laurea triennale in ingegneria
biomedica, discutendo la tesi”
Realizzazione di micro canali in
PDMS, per lo studio della
deformabilità dei globuli rossi”.
Alla neo dottoressa, sempre
brillante nello studio e in ogni
attività di questa comunità, gli auguri più affettuosi per il
raggiungimento di obiettivi sempre più qualificanti.
FOTORACCONTO “IL GIRO DELLE MASSERIE A SANTA CROCE
DEL SANNIO” - FATTORIA ORO DEL SANNIO
Dal sito santacrocesi.com ho potuto gustare “il foto racconto - il giro delle
masserie a Santa Croce del Sannio - fattoria oro del Sannio del 7settembre
2013. Ne riporto una sintesi: “Questo è il
resoconto fotografico della terza tappa del
Giro delle Masserie che si è realizzata,
sabato 7 settembre 2013, nel territorio di
Santa Croce del Sannio. Le foto di…
registrano tre diversi momenti: una breve
escursione sul Regio tratturo, una visita guidata del centro storico di
Santa Croce del Sannio e il pranzo presso la fattoria Oro del Sannio dove
la famiglia di Angela Maria Zeoli ci ha accolti con grande entusiasmo.
Dopo il pranzo, Angela Maria Zeoli ci ha mostrato i numerosi aspetti che
fanno dell’azienda agricola “Oro del Sannio” un’autentica fattoria
portatrice di biodiversità: l’orto, gli alberi da
frutto, le api, le pecore e i cavalli al pascolo, i
cani da tartufo, il laboratorio per l’essiccazione
e distillazione delle erbe officinali. Ci ha parlato
della sua adesione all’Arca Sannita, che si
occupa di salvaguardare le varietà autoctone del
Sannio, e di un progetto per il recupero delle piante tintorie. Questa
azienda agricola è fornitrice del GAS Arcobaleno ed è aderente alla rete
del Soldo Corto. Per tutto questo, la fattoria di Angela Maria Zeoli è
portatrice di un cambiamento utile a invertire la rotta del modello di
sviluppo che, basato sui sistemi di scala e sulla separazione dei ruoli,
ormai al tramonto, è causa di cittadinanza delegata, ingiustizia sociale,
esclusione, competizione e crisi economica.”