Risk assessment MENINGITE Aggiornamneto 22
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Risk assessment MENINGITE Aggiornamneto 22
Settore operativo di Epidemic Intelligence del gruppo di Crisi Malattie Infettive Giubileo 2015 dell’INMI L. Spallanzani di Roma. Epidemic Intelligence Risk assessment Patologia: Meningite meningococcica Probabilità = bassa Rischio da valutare: rischio di epidemia Impatto = alto Data: 14 dicembre 2015 Risultato= moderato Scopo: stabilire il rischio di evento epidemico durante Giubileo. Confidence: buona/soddisfacente Aggiornamento del 22 febbraio 2016 Introduzione Tale documento ha lo scopo di valutare il rischio di eventuale evento epidemico al momento della valutazione dei parametri in esame per ogni componente dell’algoritmo di rischio. Le patologie considerate per il risk assessment sono le malattie infettive per le quali si creano le condizioni per un’aumentata probabilità di esposizione durante il Giubileo (Domanda A). Nel caso vi siano eventuali gruppi a rischio che presentino peculiari caratteristiche cliniche ed epidemiologiche di rischio, viene effettuato un assessment dedicato per ogni gruppo. Questo documento ed il rischio valutato sono da considerarsi validi dalla data di stesura e per tutto il periodo a seguire fino a nuova valutazione. Durante tale periodo si effettuerà il monitoraggio di alcuni parametri di allarme (nel testo in rosso). La eventuale modifica di tali parametri determinerà una nuova valutazione del rischio. Infine, il rischio verrà rivalutato sempre nel caso di evento epidemico. 1. Generalità La meningite meningococcica, patologia batterica acuta causata da Neisseria meningitidis, rappresenta una patologia causa di importante morbosità, caratterizzata da una elevata frequenza di gravi complicanze (il 20% circa dei sopravvissuti soffre di sequele neurologiche a lungo termine quali ad es. ritardo mentale, perdita dell’udito o disturbi motori) e da un’elevata mortalità (1015%).1,2 Il periodo medio di incubazione è di 4 giorni, con un range di 2 – 10 giorni.2 Fattori di rischio sono: l’età (bambini al di sotto dei 5 anni e anziani; adulti di età compresa tra i 18 ed i 24 anni), la vita di comunità (asili, caserme, ecc.), l’immunodepressione così come le infezioni delle prime vie respiratorie e il tabagismo.2-4 N. meningitidis può inoltre colonizzare la mucosa delle alte vie respiratorie di individui sani e asintomatici (3-25% della popolazione, in relazione soprattutto all’età: 4.5% dei bambini, 23.7% degli adolescenti e 7·8% della popolazione adulta attorno ai 50 anni, molti dei quali portatori di ceppi non patogenici)1,5, in cui presenza del batterio non costituisce un aumento rischio di meningite o altre malattie invasive da meningococco (batteriemie, sepsi, polmoniti, ecc.): soltanto una percentuale inferiore a 1% dei portatori, infatti, è a rischio di sviluppare la malattia. 2 La durata media dello stato di portatore, in ambienti in cui la prevalenza è stabile, è di circa 9 mesi.6,7 Unico serbatoio d’infezione è l’uomo. La trasmissione è dunque interumana, diretta o attraverso l’inalazione di goccioline di droplet emesse con le secrezioni nasofaringee di individui malati o più frequentemente portatori. Il contatto stretto e prolungato con un individuo affetto da patologia o portatore di N. meningitidis facilita il contagio, motivo per cui i contatti maggiormente a rischio sono rappresentati dai familiari di un individuo affetto (rischio di infezione 500-800 volte maggiore rispetto alla popolazione generale).2,8 La contagiosità va da 7 giorni prima della comparsa dei sintomi a 24 ore dopo l’inizio di un’adeguata terapia antibiotica9. La trasmissibilità è generalmente limitata: l’R0 per il Meningococco siero gruppo C è stimato attorno all’1.3619 e, in studi di famiglia, solo il 3 – 4% dei familiari di individui affetti ha sviluppato la malattia.2 Nonostante la patologia possa verificarsi durante tutto l’anno, l’incidenza è maggiore nel periodo fine inverno - inizio della primavera. Tale stagionalità può variare in situazioni di sovraffollamento nel corso delle quali vengono a crearsi le condizioni ideali per la trasmissione del patogeno e lo sviluppo della malattia a prescindere dal periodo dell’anno.10 Esistono 12 diversi sierogruppi di meningococco, di cui solo 6 causano meningite e altre malattie invasive da meningococco: più frequentemente A, B, C, Y e W135 e molto più raramente in Africa, X. In Italia e in Europa, i sierogruppi B e C sono i più frequenti. Vaccini efficaci sono ad oggi disponibili contro i sierotipi A, B, C, Y e W.1,11 2. Epidemiologia L’incidenza di malattia invasiva da meningococco è variabile nel tempo e nei diversi paesi. La malattia può avvenire sotto forma di casi sporadici o sotto forma di epidemie di dimensioni variabili. La maggior parte dei casi di meningite meningococcica si riscontra della cosiddetta African Meningitis Belt (fascia della meningite) che comprende i Paesi dell’Africa sub-sahariana, dal Senegal all’Etiopia. Sono questi Paesi a elevata endemia di meningite, con 10 casi/100.000 abitanti l’anno e/o con almeno 1 episodio epidemico negli ultimi 20 anni20 nei quali si verificano periodicamente, nella stagione secca (da Dicembre a Giugno) e con intervalli di 7-14 anni, ondate epidemiche anche di notevoli dimensioni.11 In questa regione la malattia è endemica e nell’80-85% dei casi di malattia, il ceppo responsabile è il sierotipo A. Proprio in questa zona si è verificata nel 1996 la più grave epidemia di meningite da meningococco mai registrata, con circa 250.000 casi e 25.000 morti in Niger, Nigeria, Burkina Faso, Ciad, Mali e altri Paesi limitrofi. 11 Nei Paesi a elevate condizioni socio-economiche e a clima temperato, la malattia invasiva da meningococco assume carattere sporadico, prevalentemente in inverno e in primavera, e non vengono registrati importanti focolai epidemici.10 La maggior parte dei casi è dovuta al meningococco dei sierogruppi B e C, con un incremento relativo del gruppo B. Rara in Europa - 0.68 casi per 100.000 abitanti nel 2012, con 15 Paesi che configurano come paesi ad endemia moderata di meningite (2–10 casi/100,000 abitanti l’anno) e 17 come Paesi a bassa endemia (incidenza < a 2 casi/100.000 abitanti l’anno)20 - la malattia invasiva da meningococco ha mostrato negli ultimi 10 anni un trend di incidenza in discesa, con temporanee recrudescenze e sporadiche manifestazioni epidemiche.12 Il picco d’incidenza di infezione coincide con quello delle infezioni virali delle vie respiratorie che si verifica maggiormente durante la stagione invernale. Negli ultimi anni è stato registrato un incremento dei casi da sierogruppo Y. 13 Nel Sud-America, ad eccezione dell’Uruguay (paese ad alta endemia), del Brasile e di Cuba (paesi a moderata endemia), l’incidenza di malattia invasiva da meningococco è bassa.20 In Italia, paese con trend di incidenza di meningite meningococcica tra i più bassi d’Europa, nel 2014 sono stati segnalati 163 casi, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000 abitanti. Un leggero aumento dei casi rispetto agli anni precedenti si registra in Lombardia (30 casi nel 2011, 34 nel 2012, 42 nel 2013, 45 nel 2014) e in Toscana14. In quest’ultima regione, a partire dall’inizio del 2016 fino al 18 febbraio, sono stati registrati 13 i casi di meningite meningococcica: 11 da meningococco C, 1 da meningococco B, 1 da meningococco W. Nel 2015 i casi registrati sono stati 38: 31 ceppo C, 5 ceppo B, 1 ceppo W, 1 non tipizzato. Le morti dall'inizio del 2015 sono 11: 10 riconducibili al gruppo C (4 delle quali dall'inizio del 2016), 1 al gruppo B. In tale regione i casi hanno coinvolto individui di fascia di età più adulta25. E’ stato inoltre registrato, come nel resto dell’Europa, un aumento dei casi da N. meningitidis di tipo Y. L’incidenza della malattia è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita, in cui l’incidenza supera i 4 casi per 100.000 abitanti; si mantiene elevata fino alla fascia 15-24 anni (0,30 casi per 100.000 abitanti nel 2014 ) e diminuisce dai 25 anni in poi. Il meningococco di tipo B rappresenta il sierogruppo più frequente, seguito dal meningococco C e dall’Y. In circa il 30% delle infezioni segnalate non è invece disponibile l’informazione relativa al sierogruppo capsulare13. Negli stati Uniti l’incidenza è ancora più bassa: 0.18 casi per 100.000 abitanti. Di questi, 50 - 60 casi l’anno sono attribuibili al sierotipo B e la quasi totalità dei restanti casi ai sierogruppi C e Y, in uguale misura.21,22 Recentemente, nel mondo, numerose epidemie da N. meningitidis, soprattutto di sierogruppo W, si sono verificate in occasione di eventi di mass gathering: dal 1987 ripetuti outbreaks sono stati registrati in relazione con il pellegrinaggio annuale Hajj a Mecca; nel 2000, negli Stati Uniti e in Europa, entrambe ugualmente legate al ritorno di pellegrini dal raduno Hajj, che ha causato rispettivamente 2 e circa 90 casi, questi ultimi distribuiti in 9 differenti paesi (prevalentemente in UK e Francia)11 e recentemente, ad Agosto 2015, in Scozia, dove sono stati registrati 3 in giovani adulti di ritorno un raduno scout mondiale in Giappone, e in Svezia, dove un quarto caso, secondario, è stato registrato in un genitore di un giovane scout di ritorno dal Giappone. Il partecipante al raduno non ha invece rappresentato un caso verosimilmente in relazione all’assunzione di terapia antibiotica a largo spettro a causa della presenza di faringodinia.1 Da segnalare la diffusione a livello globale del sierotipo W135 dopo le epidemie del 2000-2001.15 La copertura vaccinale Ad oggi, sono disponibili in commercio diversi tipi di vaccini antimeningococco, attivi nei confronti dei seguenti sierotipi: A, C, W 135, Y e, recentemente, B.11 In Italia, così come nella maggioranza dei Paesi europei, la vaccinazione antimeningococcica C è raccomandata per tutti i bambini nei primi 24 mesi di vita. Una seconda dose, in adolescenza, è consigliata per i bambini mai vaccinati in precedenza16, politica ―di recupero‖ adottata da una minore parte dei restanti paesi europei.17 Negli Stati Uniti è invece raccomandata la vaccinazione con vaccino quadrivalente ACWY per tutti gli adolescenti e i giovani adulti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni; la vaccinazione nei bambini è invece raccomandata solamente se sussistano condizioni di maggiore rischio (e.g. asplenia, deficit del complemento, contatti di casi in corso di outbreak).22 Nel 2014, l’81% degli adolescenti di 14 anni e il 78.8% di 17 anni aveva ricevuto almeno una dose di vaccino. Il 28.5% aveva già ricevuto anche la seconda dose prevista per i 1921 anni di tutti gli adolescenti vaccinati prima dei 16.23 L’introduzione della vaccinazione antimeningococcica B in età infantile è invece in corso di valutazione nella maggior parte dei paesi europei e nel Canada. Laddove raccomandato, lo è generalmente per gruppi di individui identificati come a maggior rischio di contrarre l’infezione nel corso di focolai epidemici.17 Negli Stati Uniti è invece raccomandata la vaccinazione di tutti gli individui di età < 10 anni, se a maggiore rischio di contrarre l’infezione (e.g portatori di deficit del complemento, splenectomizzati, microbiologi esposti routinariamente a N. meningitidis e contatti in corso di outbreak)24, nonché di tutti gli adolescenti e giovani adulti di età compresa tra i 16 e i 23 anni, preferenzialmente tra i 16 e i 18 anni.21 In Italia, i dati disponibili relativi alla vaccinazione antimeningococcica C nella popolazione pediatrica entro i 24 mesi di età, mostrano una copertura vaccinale media del 74.9% con una notevole variabilità interregionale (42.72% vs 88.3% nel 2014). Non sono invece disponibili dati di copertura vaccinale per adolescenti e categorie a rischio né dati di copertura vaccinale antimeningococcica B (fonte Ministero della Salute). In Toscana, per fare fronte al recente incremento dei casi di malattia invasiva da meningococco di sierogruppo C, che ha interessato in particolare l’area nord della Toscana, sono state adottate misure speciali di prevenzione quali la promozione, fino al 30/6/2016, di una campagna straordinaria di vaccinazione con offerta gratuita alla popolazione nella fascia di età dagli 11 anni compiuti al compimento dei 45 anni d vita. La disponibilità, a partire dal 2010, di un vaccino coniugato antimeningococco A ha portato a una drastica e continua riduzione dei casi di incidenza di meningite nella African Meningitis Belt.18 3. Eventuali cambiamenti attesi durante Giubileo Straordinario 2015-2016. In occasione del Giubileo, il numero di persone attese a Roma è di oltre 30 milioni nel corso dell’anno. Pur nell’impossibilità di stabilirne l’esatta provenienza si è ipotizzato, sulla base della distribuzione globale della popolazione cristiana, che la maggior parte dei visitatori potrebbe provenire dagli Stati Uniti e dall’Europa, e a seguire dal Sudamerica e dalle Filippine. Nonostante siano questi tutti paesi in cui la malattia invasiva da meningococco è presente in forma sporadica, con rari eventi epidemici di modesta entità, la provenienza di numerosi visitatori anche da altri paesi e le conseguenti condizioni di sovraffollamento che si verificheranno nei luoghi di culto e in numerose strutture ricettive e ricreative, aumenterà il rischio di diffusione di N. meningitidis in una popolazione prevalentemente adulta solo parzialmente coperta da adeguata profilassi vaccinale. Il rapido movimento dei partecipanti al Giubileo sia sul territorio nazionale che internazionale potrebbe inoltre rappresentare un’ulteriore via di diffusione di N. meningitidis non più limitata alla sola città di Roma. 4. Valutazione del rischio. Domanda A. Vi un’aumentata probabilità esposizione durante Giubileo? Si Parametri da considerare Evidenza è Considerare i seguenti fattori: di il Infettività, modalità trasmissione, periodo incubazione Trasmissione interumana di tramite droplet. di Periodo medio di Esempi: alimenti, alberghi; incubazione: 4 arbovirosi se alta densità di giorni (range: 2 – vettori. 10 giorni). Fonte evidenza di Qualità dell’evidenza Meningococca Buona l Disease Epidemiology and Prevention of VaccinePreventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). N. meningitidis può colonizzare la mucosa delle alte vie respiratorie di individui sani e asintomatici (3- Systematic and 25% della review meta-analysis. popolazione; 4.5% dei bambini, 23.7% degli adolescenti e Commenti 7·8% della popolazione adulta di 50 anni). B. Ci sono Considerare i seguenti gruppi: specifici gruppi a • rischio diretto (es. più alto rischio di occupazionale) infezione • rischio indiretto (es trasfusione, inalazione) Si • specifici gruppi a rischio (es. donne gravide, bambini) Bambini, giovani Meningococca Buona adulti e anziani; l Disease Epidemiology Persone con vita and di comunità (asili, Prevention of Vaccinecaserme, ecc.). Preventable Diseases. The Immunodepressi Pink Book: e tabagisti Course Textbook 13th Edition (2015). PROBABILITÀ 1. Data l’attuale situazione, vi è un’aumentata probabilità di esposizione ad un caso/vettore/veic olo infetto? No Considerare indicatori: i seguenti Trasmissione interumana tramite droplet; Presenza di focolaio in atto In periodo medio di Italia; incubazione: 4 presenza di focolaio in atto in giorni; un altro Paese che, sulla base colonizzazione mucosa della distribuzione mondiale della alte vie della popolazione cristiana o delle di dei dati disponibili sulla respiratorie provenienza dei pellegrini, individui sani e (3potrebbe rappresentare un asintomatici della aumentato pericolo per la 25% diffusione in Italia; stagionalità; popolazione; 4.5% dei bambini, 23.7% degli adolescenti e 7·8% della popolazione adulta di 50 anni). Meningococca Buona l Disease Epidemiology and Prevention of VaccinePreventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). Systematic review and meta-analysis. Expert group Recentemente, risk nel mondo, assessment. numerose epidemie da N. meningitidis, soprattutto di WHO report. sierogruppo W, si sono verificate in occasione di eventi di mass gathering 2. La popolazione suscettibile è numerosa o aumentata durante il Giubileo? Si Considerare la dimensione La copertura della popolazione suscettibile vaccinale per i ed il possibile numero di casi diversi ceppi non è Esempi: nuovo ceppo di omogeneamente influenza; epatite A in una distribuita. popolazione non vaccinata; morbillo Report Soddisfacente Ministero della Salute Report distribuzione popolazione In Italia vaccinale cristiana. media antimeningococc o C a 24 mesi di età: 75.19% con notevole variabilità interregionale (42.72% vs 87.82% nel 2014). Non disponibili dati di copertura vaccinale per adolescenti e categorie a rischio, né dati di copertura vaccinale antimeningococci ca B Possibile emergenza di ceppi scarsamente circolanti in Italia (diversa distribuzione dei sierotipi). 3.La malattia altamente contagiosa? Si è Considerare contagiosità, modalità di trasmissione, periodo di incubazione, period di contagiosità, R0 Contagio facilitato dal contatto stretto e prolungato con un individuo affetto da patologia o portatore di N. meningitidis (rischio per familiari di un individuo affetto: 500-800 volte maggiore rispetto alla popolazione generale). Meningococca Soddisfacente l Disease Epidemiology and Prevention of VaccinePreventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). Studi osservazionali. R0: 1.36 3 – 4% dei familiari di individui sviluppa la malattia Contagiosità: da 7 giorni prima della comparsa dei sintomi a 24 ore dopo l’inizio di un’adeguata terapia antibiotica. 4. L’evento è inaspettato e/o inusuale? Circolazione del patogeno sul territorio. Presenza di focolai in paesi legati al Giubileo (provenienza viaggiatori) No In Italia, paese con trend di incidenza di meningite meningococcica tra i più bassi d’Europa, nel 2014 sono stati segnalati 163 casi, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000 abitanti Report di Soddisfacente sorveglianza Ministero della Salute. IMPATTO 4.L’infezione può Considerare: morbidità, Elevata mortalità causare una mortalità, case fatality rate, (10-15% dei malattia grave? complicazioni casi). Elevata frequenza di gravi Esempi: malattie gravi con complicanze sequele a lungo termine o alto (20% circa). Si case fatality rate (rabbia, ebola, Meningococco, MDRTB etc) Meningococca Buona l Disease Epidemiology and Prevention of VaccinePreventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). 5. L’infezione potrebbe colpire un numero di persone significativo? Meningococca Soddisfacente l Disease Epidemiology and Prevention of VaccinePreventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). Si Considerare: specifici gruppi a rischio, rischio diretto o indiretto, modalità di trasmissione, popolazione suscettibile. Trasmissione interumana tramite droplet. Periodo medio di 4 Exampi: malattie con alto incubazione: giorni (range: 2 – numero di esposti ed infetti 10 giorni). (varicella in una popolazione non immune) Copertura vaccinale non omogenea. Report Ministero della Salute. 6. Ci sono Considerare: trattamenti trattamenti o efficaci e disponibili, profilassi misure di e logistica correlata prevenzione efficaci? Si Ad oggi, sono Expert group Buona disponibili in risk commercio assessment. diversi tipi di vaccini antimeningococc o, attivi nei confronti dei seguenti sierotipi: A, C, W 135, Y e, recentemente, B. 7. Vi sono fattori relativi al contesto che possano influenzare il risk assessment? Considerare: interesse dei media, percezione dell’opinione pubblica, conseguenze economiche Malattia ad Individual (non Non elevato interesse expert) soddisfacente dei media che opinion. potrebbe generare panico nella popolazione generale. Si A. Valutazione probabilità: 1.Data l’attuale situazione, vi è un’aumentata probabilità di esposizione ad un caso/vettore/veicolo infetto? NO 4. L’evento è inaspettato e/o inusuale? Si Molto Bassa Si NO 2.La popolazione suscettibile è numerosa o aumentata durante il Giubileo? Bassa NO Si 3.La malattia è altamente contagiosa? Moderata NO Si Alta B. Valutazione impatto: 5.L’infezione causa una malattia grave? NO 4.La malattia è altamente contagiosa? Si NO 7.Ci sono trattamenti o misure di prevenzione efficaci? NO Si 6. L’infezione potrebbe colpire un numero di persone significativo? 7.Ci sono trattamenti o misure di prevenzione efficaci? NO Si 4.La malattia è altamente contagiosa? NO Molto Basso Si Si Basso NO 7.Ci sono trattamenti o misure di prevenzione efficaci? Moderato Si NO Si Alto 7.Ci sono trattamenti o misure di prevenzione efficaci? Si NO Molto Alto C. Risk assessment: Probabilità Molto Bassa Bassa Moderata Alta Molto Basso Rischio molto basso Basso Rischio Basso Rischio Rischio Moderato Basso Basso Rischio Basso Rischio Rischio Moderato Rischio Moderato Moderato Basso Rischio Rischio Moderato Rischio Moderato Rischio Alto Alto Rischio Moderato Rischio Moderato Rischio Alto Rischio Alto Molto Alto Rischio Moderato Rischio Alto Rischio Alto Rischio molto alto Impatto 5. Raccomandazioni per le misure sorveglianza, controllo e prevenzione in relazione al livello di rischio valutato. Non essendovi evidenze di outbreak di malattia, né casi registrati di malattia invasiva da meningococco che presentino un link epidemiologico con il Giubileo, non vi sono allo stato attuale misure aggiuntive raccomandate, oltre alla stretta sorveglianza dei casi e alla tempestiva comunicazione di un eventuale allerta già in vigore da parte del Settore Operativo Sorveglianza. 6. Bibliografia 1. European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). Outbreak of invasive meningococcal disease in the EU associated with a mass gathering event, the 23rd World Scout Jamboree, in Japan 21 August 2015. Disponibile su: http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/Meningococcal-disease-scouts-EU-August2015.pdf. 2. Meningococcal Disease Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases. The Pink Book: Course Textbook 13th Edition (2015). Disponibile su: http://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/mening.pdf. 3. 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Prevenzione della diffusione del meningococco C in Toscana. Ulteriori interventi per la promozione della vaccinazione e per lo studio e l'analisi delle possibili cause