Premio Mediterraneo Packaging,Grande successo del Festival del

Transcript

Premio Mediterraneo Packaging,Grande successo del Festival del
Fabrizio Malvicini Cantina di
Vicobarone
parla
della
vendemmia 2013
A poco tempo dalla conclusione delle operazioni vendemmiali e
di vinificazione, possiamo dire che sui Colli Piacentini
l’annata 2013 è stata più propizia per i vini bianchi che per
quelli rossi, anche se oggi ci affidiamo a giudizi tutt’altro
che definitivi.
Gioca a favore dell’annata 2013 il suo sviluppo temporale, che
ha segnato – rispetto alle ultime vendemmie – un deciso cambio
di tendenza: stavolta abbiamo avuto un’annata tardiva, che ci
porta alla mente un vecchio proverbio piemontese che sostiene
che “l’annata tardiva non è mai cattiva”. E in questo il
Piemonte sa dire la sua.
Per sviluppare un’analisi probante e fare un primo bilancio
abbiamo sentito il vice presidente della Cantina di
Vicobarone, Fabrizio Malvicini che alla vigna dedica da tempo
il suo impegno anche in un’ottica di cantina cooperativa.
Forte è il legame di questa struttura cooperativa con i
vitigni territoriali dei Colli Piacentini: Malvasia di Candia
Aromatica e Ortrugo tra i bianchi, Barbera e Croatina tra le
uve a frutto nero in vista della produzione del Gutturnio in
tutte le sue tipologie.
Rispetto alla vendemmia 2013 Fabrizio Malvicini ha le idee
chiare: “E’ stata una vendemmia «tradizionale» e ci ha fatto
tornare indietro negli anni. Era molto tempo che anticipavamo
costantemente le operazioni di raccolta e non eravamo più
abituati ai ritmi canonici della viticoltura settentrionale.
Stavolta, abbiamo completato le vinificazioni ben oltre la
metà di ottobre e questa lentezza nella maturazione dei vari
grappoli sarà di grande aiuto in un’ottica di evoluzione
futura dei vini”.
Ma il carattere della precocità non è l’unico che identifica
questa vendemmia. Abbiamo provato a farne un identikit più
ampio, cercando altri elementi che si addicano a questo evento
produttivo a Vicobarone.
“Comincerei dalla ricchezza delle
uve. Dopo anni di prevalenza degli zuccheri sull’acidità,
stavolta abbiamo avuto un andamento differente. Le gradazioni
zuccherine – e quindi quelle alcoliche – risultano buone, ma
non presentano i picchi degli altri anni duemila e questo
consentirà di mettere sul mercato vini di un’armonia più
solida. Poi, sottolineerei il ritorno alla prevalenza dei
vigneti vocati: i terreni meglio esposti hanno fatto valere il
loro corredo qualitativo innato, regalando i risultati più
convincenti.”
Il valore del vigneto è tornato di attualità anche nella
scelta del momento migliore per iniziare la vendemmia. La
conoscenza approfondita dei singoli vigneti e dei loro
comportamenti produttivi ha fatto la differenza. Per questo,
quella del 2013 è stata anche una vendemmia impegnativa perché
ha richiesto una forte attenzione rispetto alle decisioni
operative.
Come saranno allora i vini del 2013? Si faranno i conti con ricchezze alcoliche meno esuberanti e
con acidità più decise, ma questo non scalfirà il livello
qualitativo generale. Sia bianchi che rossi privilegeranno al
profumo l’ampiezza delle espressioni rispetto alla loro
invadenza e, al sapore, l’eleganza dei caratteri alla loro
potenza.
Resta qualche elemento di incertezza rispetto all’evoluzione,
ma questo è nella natura delle cose.
“Ci rende tranquilli – conclude Malvicini – la considerazione
che la maggioranza dei nostri vini è destinata al consumo in
tempi relativamente brevi e solo una parte, i più strutturati,
avrà tempi di maturazione e affinamento più consistenti.
L’annata 2013 ci aiuterà a dare piena gratificazione ai nostri
consumatori.”
Giancarlo Montaldo per EGNEWS
Premio Mediterraneo Packaging
Il Cub Olio vino peperoncino editore, rappresentato dalle
riviste enogastronomiche Oliovinopeperoncino ed Egnews, in
partnership con l’Istituto di Istruzione Secondaria
“Mattarella-Dolci” di Castellammare del Golfo (Tp) e
l’Istituto Vergani Navarra di Ferrara, organizzano il “1°
Concorso di Packaging Mediterraneo”.
Lo scopo è di evidenziare il miglior abbigliaggio del vino e
degli oli e premiare lo sforzo delle Aziende vinicole e
olivicole dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo al
continuo miglioramento della propria immagine.
Il Premio è rivolto ad aziende produttrici e di
imbottigliamento ed è riservato alle confezioni di vino,
compreso il bag-in-box, e di olio extravergine di oliva. Le
confezioni devono essere conformi ai regolamenti dell’Unione
Europea.
Sono ammesse a partecipare al 1° Concorso di Packaging
Mediterraneo tutte le aziende vinicole e olivicole che hanno
sede nei seguenti Paesi: Italia; Israele; Palestina; Libano;
Siria; Turchia; Cipro; Malta; Grecia; Monaco; Francia; Spagna;
Portogallo; Marocco; Libia; Tunisia; Algeria; Egitto; Croazia;
Slovenia; Bosnia ed Erzegovina; Albania e Montenegro.
Le aziende possono partecipare con le confezioni di vini e oli
prodotte.
Ogni Azienda può presentare una confezione per ogni categoria
e nelle quantità massime di n° 5 campioni. I campioni sono
composti da n. 2 bottiglie uguali di qualsiasi formato.
L’azienda non avrà diritto alla restituzione delle confezioni
giudicate non conformi alla categorie previste.
La quota di iscrizione di una referenza è: Primo Campione
composto da due colli, € 30,00 + Iva 22%;
Secondo campione due
colli € 10,00 + Iva 22%; Terzo, quarto e quinto campione €
5,00 + Iva 22% Cadauno.
Le iscrizioni e invio dei campioni sono valide dal 15 ottobre
2013 sino al 21 aprile 2014 per i vini; dal 15 novembre 2013
al 20 marzo 2014 per gli oli.
Ogni confezione di vino e di olio deve essere fatta pervenire
a cura dell’Azienda presentatrice a mezzo corriere o posta
entro la data su citata.
Sul sito www.egnws.it/concorso-packaging/ il regolamento e il
form da compilare e le indicazioni per il pagamento della
quota d’iscrizione.
La fattura
pagamento.
sarò
emessa
dopo
la
verifica
dell’avvenuto
La proclamazione delle confezioni vincitrici è prevista in
occasione della 7° Rassegna Enologica-Olearia dell’Istituto
Istruzione Secondaria “Mattarella-Dolci” di Castellammare del
Golfo (Tp) che si terrà ad Alcamo dal 16 al 18 maggio 2014.
Le confezioni premiate saranno
oggetto di una particolare
azione promozionale da parte delle testate giornalistiche
Egnews ed Oliovinopeperoncino.
I premi assegnati potranno essere inseriti gratuitamente anche
nelle future confezioni, o in tutte quelle forme di
comunicazione che l’azienda ritiene utile al fine. Il Club
Oliovinopeperoncino rilascerà liberatoria totale dell’utilizzo
del premio ricevuto.
Per ogni singola categoria viene selezionata una confezione e
sarà assegnata l’Etichetta d’Oro, Gioiello creato dall’artista
Paolo Ponzi di Bagnacavallo (Ra).
Per ogni categoria l’Azienda partecipante può ottenere un
unico premio.
E’ facoltà della Giuria assegnare n. 1 Menzione Speciale alla
confezione che avrà ottenuto le maggiori valutazioni.
Per ogni tipo di informazione e chiarimento si può chiamare la
redazione 0533 996333 oppure 339 7783862, o una mail a
[email protected]
Grande successo del Festival
del Tortellino
La giornata di venerdì 4 Ottobre i professionisti del gusto
appartenenti alla Associazione Tour’tlen si sono ritrovatii
in Piazza de Mello a Bologna proponendo al pubblico il Re
della cucina emiliana ovverossia il Tortellino.
Proposto in 19 gustose interpretazioni da quelli più
tradizionali in brodo di gallina o cappone a quelli
vegetariani fino a quelli più fantasiosi con pasta colorata o
al sapore di mare come quelli proposti dallo chef veneziano
Stefano Aldeghetti del Ristorante Da Poggi situato in
Cannaregio nella splendida città lagunare.
L’offerta é stata ricca e diversificata. I ristoranti ospiti e
la Scuola Alberghiera di Castel San Pietro Terme hanno portato
il loro gustoso contributo mentre il Maestro Pasticcere Gino
Fabbri ha lavorato moltissume ore per portare centinaia di
porzioni della tradizionale Torta di Riso che sono andate
letteralmente a ruba.
Nonostante il freddo e l’arrivo improvviso di un clima quasi
invernale l’evento ha riscosso un notevole successo: oltre
8.000 gli assaggi con più di 7.000 porzioni vendute e 1.000
omaggiate a colleghi, vignaioli, giornalisti e giuria per un
totale di oltre 3.500 persone che dalle 18.00 alle 23,00hanno
partecipato alla seconda edizone del festival.
Felice e vincente il connubio con i Vini del Consorzio dei
Colli Bolognesi che ha abbinato il primo giorno del
tradizionale Banco d’Assaggio con il Tortellino Day
riscuotendo un ottimo gradimento tra i partecipanti alla
kermesse.
Personalmente ho apprezzato assieme ad un gruppo di amici ed
estimatori il Pignoletto Spumante e il Classico delle cantine
Gaggioli e Tizzano, il Pignoletto Superiore di Montevecchio
Isolani e del Monticino, il Pignoletto Barricato di Erioli e
il Pignoletto Frizzante di Botti e della Cantina Manaresi.
Umberto Faedi
Cous Cous Fest: vince Israele
All’Italia il premio della giuria popolare e al Senegal un
riconoscimento speciale per la migliore presentazione del
piatto. Nove i Paesi partecipanti alla 16° edizione del
Festival internazionale dell’integrazione culturale di san
Vito Lo Capo (Tp).
Il miglior cous cous è quello israeliano che si è aggiudicato
il premio giuria tecnica, offerto da Unicredit, alla gara
internazionale della 16° edizione del Cous Cous Fest.
La ricetta vincente si chiama “Harmony” ed è stata proposta da
due chef di Gerusalemme, Boaz Cohen e Ronny Basson; un cous
cous con purè di ceci con burro di lavanda e dentice ricoperto
da una crema di melanzana affumicata e spolverato con salsa di
cocco ed erba di limone. Con questa ricetta di cous cous,
Israele è riuscito a sbaragliare gli altri otto paesi
partecipanti (Costa d’Avorio, Egitto, Italia, Marocco,
Palestina, Senegal, Tunisia e, per la prima volta nella storia
della rassegna, gli Stati Uniti).
Ad attribuire il premio, una giuria di esperti guidata da
Roberto Perrone, e composta da giornalisti, chef ed esperti di
cucina internazionale che è stata conquistata “dalla capacità
di dare dignità al cous cous, cioè l’elemento dominante, ma al
tempo stesso – si legge nella motivazione – di far emergere
gli altri sapori, dal purè di ceci al delicato burro di
lavanda, ognuno riconoscibile senza sopraffare gli altri, in
un gioco di consistenze e sapori che dimostra una grande
tecnica innovativa”.
A Israele è andato anche un premio speciale per l’originalità
della preparazione, offerto da Electrolux Professional. “Un
risultato più che positivo che ha superato anche le nostre
aspettative – ha detto Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo
Capo – infatti, abbiamo registrato una forte crescita delle
presenze anche grazie alle condizioni climatiche che
quest’anno sono state favorevoli”.
La giuria di esperti ha assegnato anche un altro premio
speciale, offerto da Conad, per la migliore presentazione che
è andato al Senegal, rappresentato da due chef, Ba Diatou e
Arame Bakar Diop N’Deye che hanno presentato un piatto di cous
cous di riso alla St. Louisienne, un piatto sociale che, oltre
ad evidenziare la loro tradizione ha voluto lanciare un
messaggio in difesa delle donne e contro il femminicidio.
Per il secondo anno consecutivo è andato invece all’Italia il
premio giuria popolare, offerto da Bia Spa. La ricetta degli
chef sanvitesi Antonella Pace e Vito Miceli e del marsalese
Emanuele Russo, un cous cous di sarpe su vellutata di “aranci
di mare”, fritto di capone e melanzana verde, profumata al
croccante aglio rosso di Nubia, è stata infatti la più votata
dai visitatori della manifestazione che hanno partecipato alla
giuria popolare.
Davide Vigneri, invece, il vincitore della seconda edizione di
“Bia Chef Moi”, il concorso di cucina riservato a cuochi
dilettanti italiani, promosso da Bia Spa; Vigneri, 36 anni di
Aci Castello (Ct), ha vinto la sfida finale con Fabrizio
Cioffi e Paola Giacomello con la sua ricetta di “Cous cous
multikulti”.
Piatto a Filiera Corta
Nella suggestiva cornice del borgo di Taurasi, in provincia di
Avellino, dominato dall’imponente mole del Castello
Marchionale che fu dimora dei Gesualdo e degli Este, sabato 14
settembre si è svolta la seconda edizione del Concorso
Gastronomico “Piatto a filiera corta”, competizione per
eleggere i migliori piatti della tradizione irpina.
Dopo il successo della prima edizione svoltasi a Savignano
Irpino, l’evento, organizzato dal GAL Irpinia, in
collaborazione con la Regione Campania, l’Associazione
Culturale Orizzonti e il Comune di Taurasi, nell’ambito del
piano di sviluppo rurale Campania 2007-2013, Asse IV –
Approccio Leader, approda nel paese che ha dato origine
all’omonimo famoso vino irpino DOCG che da tempo contribuisce
a tenere alta la notorietà del territorio nel mondo. Una
serata all’insegna dei piatti della tradizione irpina,
accompagnati dai pregiati vini locali, preparati da grandi
cuochi sotto la supervisione dello Chef Luciano Colucci,
patron dell’omonimo hotel a Nusco, per riscoprire i sapori
dimenticati in un’occasione di incontro diretto tra produttori
e ristoratori. Il tema, infatti, come spiega il Presidente del
GAL Irpinia, Giovanni Maria Chieffo, è <<la filiera corta,
vale a dire il legame diretto tra produttore e consumatore,
come dimostra anche la presenza del mercatino di prodotti
tipici allestito nella piazzetta antistante l’ingresso della
corte del castello>>. <<Si tratta di un progetto fortemente
radicato nella ruralità sociale, >> – continua Chieffo – << un
progetto di
valorizzazione necessaria per recuperare le
eccellenze eno-gastronomiche e storiche dell’Irpinia, per
parlare di cibo come cultura, di riti antichi e popolazioni
che non dimenticano l’identità locale>>. Proprio in
quest’ottica si è mossa la seconda edizione del Concorso
Gastronomico che, oltre alla cena di degustazione volta a
stabilire i tre piatti vincitori della competizione, ha
ospitato anche stand di gastronomia tipica locale, percorsi
sensoriali, spettacoli folkloristici itineranti e animazione a
tema medioevale con il gruppo de “L’Ordine del Lupo”, in prima
fila a far rivivere giochi d’arme e duelli mozzafiato. Durante
la serata è stato anche distribuito il secondo volume “Assaggi
d’Irpinia”, dedicato alle ricette del territorio.
Simone Ottaiano
[email protected]
Giacomo
Fogli
campione
Italiano dell’International
Master Bartender
Giovane barman pisano, rappresenterà l’Italia alla finale
mondiale della competizione nel cuore della Boemia, il
prossimo ottobre.
Giacomo Fogli del Chimney Pub di Pontedera (Pi) ha trionfato
alla finale italiana dell’International Master Bartender, e a
ottobre parteciperà alla finale mondiale nella cornice della
celebre fabbrica di Pilsen, nel cuore della Boemia, in
occasione dell’anniversario della nascita di Pilsner Urquell
che fu il 5 ottobre 1842.
All’Ora d’Aria di Firenze, il ristorante dello stellato Marco
Stabile, Giacomo Fogli ha scalzato il titolo ad altri otto
concorrenti provenienti da ogni parte d’Italia sfidandoli,
sotto l’occhio vigile della giuria tecnica, nel blind test,
nella prova di conoscenza di storia e prodotto e, infine, in
quella di spillatura. Fogli, personaggio dallo stile e dal
look deciso, é un grande conoscitore di birra; dal 2005
gestisce il Chimney Pub, che ha aperto i battenti ben 31 anni
fa, ma lavora nel locale da quando era poco più che
maggiorenne.
Tra le passioni di Fogli anche la cucina. Fogli sposa appieno
lo spirito dell’International Master Bartender che, da anni,
trova l’entusiasmo e il consenso di moltissimi gestori e
proprietari di locali con la grande passione per l’unicità di
Pilsner Urquell, la birra che permette di cogliere
un’opportunità unica con il confronto con Bartender di tutto
il mondo.
“Pilsner Urquell può veramente contribuire a far crescere
l’immagine della birra nel nostro paese – ha affermato Luca
Beretta, il Business Unit Director Pilsner Urquell Italia –
perché è un prodotto che combina una qualità superiore a
un’incredibile storia da raccontare con i suoi 171 anni di
indiscusso prestigio, con ingredienti super selezionati, con
una ricetta speciale e un processo produttivo distintivo e
immutato dalla nascita”.
Il campione italiano, colui che della spillatura di Pilsner
Urquell ha fatto punto fermo del proprio servizio al cliente,
sfiderà gli altri contendenti, provenienti dai venti Paesi più
importanti del mondo, nella finale mondiale dell’International
Master Bartender la cui premiazione è un grande evento di gala
di visibilità internazionale cui il “team Italia” partecipa
già da sette anni.
La Grande Festa del Vino a
Mirano
Un pubblico numerosissimo e appassionato ha decretato il
successo dell’edizione 2013 della Grande Festa del Vino, che
si è svolta domenica 8 settembre 2013, una giornata intensa di
sapori, suggestioni, emozioni e divertimento. Una votazione
tra i presenti, ha decretato i migliori vini in degustazione,
troverete la classifica nella seconda parte di questo
articolo.
Si sono spenti i riflettori dell’edizione 2013 di La Grande
Festa del Vino che ha richiamato nel fine settimana a Mirano
tantissimi visitatori da diverse regioni italiane tra cui il
Veneto, il Friuli, la Lombardia, il Trentino, l’Emilia
Romagna, il Lazio e la Puglia per degustare e assaporare i 213
vini in degustazione e le prelibatezze dolci e salate. Un
successo che ha ripagato pienamente gli organizzatori, Vanni
ed Ezio, titolari di Enoteca Le Cantine Dei Dogi.
Anche per questa 6° edizione della Grande Festa del Vino
l’indice di gradimento generale registrato sia dagli ospiti,
che dai titolari delle varie aziende, dai giornalisti, dai
Sommelier è stato molto alto.
Si è rivelata per questa edizione, un’ottima idea consegnare
all’ingresso, ad ogni ospite, non solo il porta bicchiere a
tracolla con calice, ma anche la scheda di gradimento dei
vini. Oltre a fornire una chiara panoramica di tutti i
prodotti in degustazione, la scheda si è rivelata una valida
guida all’acquisto, sulla quale il consumatore annota le
impressioni favorevoli o meno avute degustando i vari
prodotti.
La novità di quest’anno “Vota il miglior vino degustato” ha
avuto un ottimo impatto sia da parte degli ospiti che da parte
delle aziende vinicole presenti.
I numeri della 6° Grande Festa del Vino 2013:
213 vini in degustazione, 1.465 bottiglie stappate, oltre
13.000 brindisi effettuati, senza contare i 48 kg di
eccellenti panettoni, i prelibati formaggi, le porchette, i
prosciutti, le composte e le delizie offerte dai vari
produttori!
Ecco i risultati su 483 schede ricevute compilate:
Miglior vino assoluto:
Fiano di Avellino DOCG 2011 – Campania – Tenuta Sarno 1860
Miglior Vino Spumante:
Classese DOCG 2006 – Lombardia – Travaglino
Miglior Vino Bianco:
Fiano di Avellino DOCG 2011 – Campania – Tenuta Sarno 1860
Miglior Vino Rosato:
Cruasè Spumante Metodo Classico DOCG 2009 – Lombardia –
Travaglino
Miglior Vino Rosso:
Etna Rosso DOC 2011 – Sicilia – Irene Badalà
Miglior Vino Dolce:
Moscato di Trani DOC 2008 “Estasi” – Puglia – Franco di
Filippo
Aziende partecipanti:
Veneto
Torre Zecchei – Valdobbiadene (TV)
Coste Petrai – Vidor (TV)
Lazzaris – Conegliano (TV)
Caseificio Tomasoni – Breda di Piave (TV)
Ornella Bellia – Portogruaro (VE)
Choco&Wine – Padova (PD)
Macelleria Rosticceria Peron – Borgoricco (PD)
Gallio – Breganze (VI)
Loison – Costabissara (VI)
Cantina Roncolato Antonio – Soave (VR)
Valentina Cubi – San Pietro in Cariano (VR)
Corte Sant’Arcadio – Castelnuovo del Garda (VR)
Crocca in Bocca – (VR)
Friuli
Arzenton Maurizio – Spessa di Cividale (UD)
Borgo delle Oche – Valvasone di Pordenone (PN)
Lombardia
Travaglino – Calvignano (PV)
Tenuta Ambrosini – Cazzago San Martino (BS)
La Brugherata – Scanzorosciate (BG)
Malavasi – Sirmione (BS)
Trentino
Zanini Luigi- Mezzolombardo (TN)
Alto Adige
Egger Ramer- Bolzano (BZ)
Piemonte
Veglio Michelino & Figlio – Diano d’Alba (CN)
Anna Maria Abbona – Farigliano (CN)
Montaribaldi – Barbaresco (CN)
Liguria
Bio Vio – Albenga (SV)
La Baita – Borghetto d’Arroscia (IM)
Emilia Romagna
Villa Papiano- Modigliana (FC)
Marta Valpiani – Castrocaro terme (FC)
La Selva Armonica – Vaglio di Lama Mocogno (MO)
Abruzzo
Gentile Vini – Ofena (AQ)
Marche
Vallerosa Bonci – Cupramontana (AN)
Toscana
Dreolino – Rufina (FI)
Umbria
Raina – Montefalco (PG)
Molise
Cantine Cipressi – San Felice del Molise (CB)
Campania
Cantine Antonio Caggiano – Taurasi (AV)
Tenuta Sarno 1860 – Avellino (AV)
Basilicata
D’Angelo – Rionero in Vulture (PZ)
Puglia
Di Filippo – Trani (BA)
Tarantini – Corato (BA)
Cannito – Grumu Apulla (BA)
Sicilia
Irene Badalà – Passopisciaro (CT)
Francia
Boutillez Vignon – Villers Marmery – Montagne de Reims
Austria
Gangl Wines – Illmitz
Il gusto vulcanico di scena
sull’Etna
Un’esperienza singolare le Doc vulcaniche in abbinamento ai
piatti della tradizione dei vari territori di Vulcania.
Location Milo (Ct) per la 33° edizione di “…piacere diVino”
tradizionale appuntamento di fine estate dedicato al mondo
dell’enogastronomia.
Vulcania-Etna svoltasi a Milo (Ct) si è arricchita proponendo
le serate del gusto vulcanico. Un confronto fra territori
diversi, da Soave a Pitigliano, dai Campi Flegrei all’Etna,
con i piatti della tradizione dei vari territori vulcanici.
Protagonisti i cuochi di Vulcania che hanno deliziato il
palato del numeroso pubblico di appassionati con un tripudio
di sapori unici.
Carlo Colla, chef dell’Enoteca del Drago di Soave ha proposto
il culatello di Soave, i tortellini burro e salvia e il
baccalà alla Bronzone; Domenico Pichini, del ristorante Tufo
Allegro di Pitigliano, la squisita porchetta con panino alle
erbe fini; Michele Grande, del ristorante La Bifora dei Campi
Flegrei, la pasta con cicerchie, cozze, polvere di pomodoro e
pane
croccante
e
infine,
Salvatore
Intelisano
dell’Associazione provinciale cuochi etnei, beccafico di alici
con caponata leggera al miele di zagara e panelle.
Sapori forti grazie alle materie prime provenienti dai suoli
di origine vulcanica che danno alle pietanze una particolare
gustosità, come le cicerchie che vengono coltivate nelle
“votiche”, fossati lungo i filari di vigne. Naturalmente
queste ricette tipiche hanno esaltato le caratteristiche delle
10 Doc vulcaniche nel banco di assaggio che ha visto la
presenza di 100 vini top.
Un’esperienza da ripetere nei vari territori di Vulcania,
assieme all’idea nata a Milo dai protagonisti delle serate, di
realizzare un ricettario semplice, con i piatti della
tradizione delle zone vulcaniche, in abbinamento ai vini.
Intanto, la manifestazione “…piacere diVino”, continua a Milo
fino a domenica 8 settembre con una serie di appuntamenti
golosi.
La settimana crudista
Al Romantik Hotel Jolanda Sport di Gressoney La Trinitè, dove
tutto è naturale,
si va a lezione di crudismo. In questo
tesoro dell’ospitalità, costruito con il legno delle antiche
baite e beola, la pietra che viene estratta dal Monte Rosa,
con vista sul secondo massiccio più alto d’Europa (che tocca i
4.634 metri di altitudine) dall’8 al 14 settembre 2013,
fiamme e fornelli sono banditi, per dare spazio ad
un’innovativa e sorprendente esperienza per i palati più
arguti, pronti per 7 giorni ad assaporare piatti bio ed
estremamente naturali e benefici.
È la “Settimana crudista”, un tuffo nel benessere e nei
segreti di una dieta alimentare esclusiva, che segue i
principi delcCrudismo: si cucinano e si consumano solo
alimenti biologici e non cotti, per dare al corpo la
possibilità di assumere le sostanze naturali contenute nei
cibi, con effetti depurativi per l’organismo.
Le bontà di madre natura vengono frullate, affettate,
centrifugate, essiccate, massaggiate e marinate, con un
risultato non solo all’insegna della remise en forme
(mangiando più frutta e verdura si assumono meno calorie, sali
e grassi), ma anche del gusto.
Con i corsi di cucina crudista guidati dalla dottoressa Laura
Cuccato di “Salto nel Crudo”, una vera e propria
professionista nella preparazione di delizie a base di
insalate e frutti, con metodi creativi e benefici, si
trascorre una settimana tra le meraviglie della Valle di
Gressoney, tra distese boschive, cascate, i caratteristici
stadel, costruzioni in legno della popolazione Walser,
rigenerando corpo e spirito.
A Griglie Roventi vince una
coppia di Castelfranco Veneto
Massimo Ferello e Sandra Sartore all’ottava edizione del
Campionato di Barbeque, hanno conquistato la giuria con un
hamburger ripieno di radicchio rosso, sbaragliando le 99
agguerrite coppie sfidanti. In gara anche partecipanti
provenienti dall’Etiopia, Romania, Russia, Cuba, Germania e
Francia.
Massimo Ferello e Sandra Sartore di Castelfranco Veneto (Tv)
sono i vincitori dell’ottava edizione di Griglie Roventi,
svoltasi a Rosolina Mare (Ro). Hanno conquistato la giuria
(formata da chef, giornalisti e istituzioni) con un hamburger
ripieno di radicchio rosso sbaragliando le 99 agguerrite
coppie sfidanti.
In seconda posizione, Stefano Bugli e Corrado Soranzo della
provincia di Venezia con involtini di radicchio, carne,
cipolla e una manciatina di fresia; infine, terzo posto per il
campione in carica Stefano Beretta di Lecco accompagnato da
Walter Sperafico con un panino con hamburger, salsiccia e
formaggio con una salsa di cetriolini, pomodorini e bacon
grigliato.
Griglie Roventi ogni anno richiama chef improvvisati da tutta
Italia e da ogni angolo del mondo; per l’edizione 2013 sono
state selezionate 80 coppie, fra le 200 richieste arrivate,
più 20 assegnate a sponsor, ospiti e ai vincitori del 2012.
Per conquistare la giuria, l’unica arma è stata il talento
alla griglia. Carne e radicchio prodotto a Rosolina sono stati
forniti dagli organizzatori, a fare la differenza la bravura e
la fantasia. Quattro i criteri per vincere: cottura della
carne, gusto, presentazione del piatto e simpatia dei cuochi.
La
giuria,
composta
da
chef,
operatori
del
settore
e
giornalisti enogastronomici, è stata capitanata dalla
foodblogger Angela Maci di “Sorelle in Pentola”. L’evento
Griglie Roventi è stato realizzato da Ideeuropee in
collaborazione con la Pro Loco di Rosolina e il comune di
Rosolina. Fornitori Ufficiali: Pilotto&Beghetto Pregiata
Macelleria, “Bocia Rosso” Azienda vitivinicola di Ornella
Bellia, Liquigas. Partner: Gac, Gruppo Sotreva. Mediapartner:
Antennatre, Radio Piterpan, Saporie.com.