Servizio pubblico della distribuzione del gas
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Servizio pubblico della distribuzione del gas
Circolare informativa: Servizio pubblico della distribuzione del gas. Procedure per l’affidamento del servizio negli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM). Art. 4 DL n. 69/13 e s.m.i. (c.d. Decreto del fare). Accelerazione procedure. Dopo il completamento del quadro normativo che ha imposto ai Comuni di procedere all’affidamento del servizio della distribuzione del gas esclusivamente per ambiti territoriali minimi (ATEM) definiti centralmente, ed inibito quindi di svolgere gare per ambiti volontari e/o per singoli Comuni (art. 24, co. 4, D. Lgs. 1° giugno 2011, n. 93), si sono dovute registrare in tutto il territorio nazionale non poche difficoltà per la realizzazione delle gare d’ambito. Sta di fatto che, trascorsi ben diciotto mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento di cui al DM n. 226/11, nessuna delle settantacinque gare (suddivise in tre blocchi di venticinque gare per ciascun semestre) che avrebbero dovuto già avere inizio è stata fino a questo momento avviata. In questa situazione, il legislatore del c.d. Decreto del fare è intervenuto con una serie di disposizioni, ispirate all’evidente finalità di accelerare le procedure. In particolare, in forza delle norme appena introdotte dall’art. 4 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69 come convertito in Legge 9 agosto 2013, n. 98, occorre considerare: che i termini fissati per l’avvio del procedimento della gara d’ambito come determinati dal citato DM n, 226/2011 sono perentori; che per gli ambiti per i quali il termine fissato dal DM n. 226/11 era fissato alla scadenza di 6 e 12 mesi dall’entrata in vigore dello stesso DM (e quindi: ad agosto 2012 per il primo gruppo, a febbraio 2013 per il secondo) è stata concessa una breve dilazione di quattro mesi; che il mancato rispetto della tempistica fissata dal Decreto più volte citato determina inottemperanza, e l’applicazione della conseguente sanzione economica stabilita dalla stessa legge nella misura del 20 % del canone dovuto al Comune nei confronti dei Comuni inadempienti, oltre all’intervento sostitutivo della Regione competente, (e del MiSE in caso di inerzia della Region);; che per gli Ambiti privi di Comune capoluogo, la designazione del Comune capofila che dovrà fungere da stazione appaltante, deve essere presa, in sede di Conferenza dei Comuni interessati da convocarsi da parte della Provincia ai sensi dell’art. 2, comma 2, del DM n. 226/11, con la maggioranza dei due terzi dei Comuni, che rappresentino altresì i due terzi dei punti di riconsegna esistenti nell’intero ambito. E’ quindi necessario procedere quanto prima, in applicazione della normativa di settore, ad avviare la procedura ad evidenza pubblica per ambiti come definiti dai DD MM pubblicati il 31.3 ed il 28.10.2011: nelle more della gara, i Comuni che non l’abbiano già fatto, potranno richiedere da subito, nelle forme di legge, al gestore attuale (art. 46 bis D.L. 159/07) un canone annuale nella misura fino al 10 % del VRD, che esso dovrà corrispondere al Comune concedente fino al nuovo affidamento del servizio a valle della gara d’ambito. Vale sottolineare la convenienza, per tutte le Amministrazioni Comunali interessate, a procedere con sollecitudine alle effettuazione della gara, per i vantaggi che ad esse ne deriveranno a valle del procedimento per la nuova concessione del servizio, quali ad esempio l’acquisizione della quota .di VRD (vincolo ai ricavi di distribuzione) spettante al Comune in virtù della valorizzazione patrimoniale dei finanziamenti pubblici e privati ricevuti dal gestore uscente, quota attualmente incamerata dal gestore, oltre ad un canone annuo nella misura fissata dal DM 226/11. Le Amministrazioni, inoltre, potranno prevedere ulteriori vantaggi, sia economici, sia attinenti al miglioramento e potenziamento del servizio sul territorio, nella predisposizione dei documenti di gara. Da ultimo, sembra utile sottolineare che le attività tecniche ed amministrative necessarie per affrontare la problematica di cui si è detto, ed ogni altra connessa al procedimento di gara, presentano molteplici aspetti di natura complessa, che richiedono specifiche esperienze e competenze nel settore, di cui le strutture organizzative dei nostri Comuni, almeno generalmente, non sono dotate. Sicché è indispensabile l’apporto di un soggetto esterno idoneo, munito di tali particolari esperienze e competenze, per svolgere le attività preordinate al nuovo affidamento del servizio di distribuzione del gas nell’ambito, sia per quanto riguarda l’acquisizione dei dati e la valutazione della rete comunale in contraddittorio con il gestore uscente, sia per quanto attiene alle altre attività comunque connesse con l’attuazione della procedura di gara ed il complesso procedimento preparatorio. Al fine di agevolare i Comuni sulla problematica in questione, ANCITEL Energia e Ambiente s.r.l. ha convenuto un accordo di collaborazione con il Consorzio Concessioni Reti Gas s.c.r.l., soggetto leader nel campo dell’attività di affiancamento e supporto agli Uffici comunali per il settore della distribuzione del gas, con il quale i Comuni interessati possono interloquire per verificare le condizioni e le modalità di un efficace e proficuo ausilio nell’affrontare gli impegnativi adempimenti ai quali sono chiamati. Per maggiori informazioni è attivo il numero verde 800.912.862 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle ore 14.30 alle 17.00.