Edizione 3/11 del 16 marzo 2011

Transcript

Edizione 3/11 del 16 marzo 2011
3 / 11
http://www.samaritani.ch
Via il casco ...
ma con prudenza!
Reportage
Visita al Museo delle truccature
in cera di Zurigo. p. 4
Panorama
Un esempio concreto di
aiuto in Paraguay p. 17
Sezioni e Associazione
Acquarossa, tutto pronto per
l’assemblea dell’ASSTM p. 20
NOUVEAU: Un traitement
naturel contre l‘excès
de poids!
Apprenez pourquoi les régimes échouent
souvent et pourquoi vous mincirez
assurément avec PLANTO-SLIM!
U
n des régimes les plus
efficaces pour atteindre
son poids idéal consiste à ne
manger qu’une demi-portion. Si
vous avez déjà testé ce régime
et lisez tout de même ces lignes,
c‘est probablement qu‘il n‘a pas
fonctionné. Pourtant, ce n‘est
pas une raison pour abandonner,
surtout pas maintenant quand
vous êtes sur le point d‘atteindre
sans effort et de conserver une
bonne fois pour toutes le poids
que vous souhaitez.
Pourquoi les régimes échouent
souvent
Le problème principal des régimes est qu‘ils
sont souvent mal équilibrés et génèrent une
sensation de faim terrible. Les deux sont
problématiques. Une alimentation mal équilibrée engendre souvent un manque nutritif
qui ralentit de toute évidence le brûlage
des graisses. Le sentiment de faim incite à
grignoter entre les repas, ce qui est encore
pire puisque cela stoppe complètement le
brûlage des graisses.
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mangez automatiquement moins avec
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d‘exploiter les bourrelets superflus au niveau du ventre, des cuisses et du postérieur pour y puiser de l‘énergie. Il en a besoin
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E
ditoriale
Editoriale
Sommario
Sommario
Reportage
04
Una bella notizia, una di quelle che
infondono entusiasmo, coraggio e
fiducia. La possiamo leggere a pagina 21 di questa rivista e riguarda la
recente fusione di due Sezioni Samaritane avvenuta in Valle di Blenio: da diverso tempo i Samaritani
di Malvaglia e quelli di Dongio (di
cui fanno parte anche i Samaritani
di Corzoneso e Leontica) avevano
deciso di unire le proprie forze.
L’alternativa, per una delle due Sezioni, sarebbe purtroppo stata
l’inattività o la definitiva chiusura.
Guardando fiduciosi al futuro e
grazie al sostegno e alle indicazioni
di Gianluigi Biasca dell’ASSTM, le
Sezioni hanno deciso che era giusto
continuare a ... vivere! Il 3 marzo
scorso ha così avuto luogo l’assemblea costitutiva che ha suggellato la
nascita della nuova Sezione di Acquarossa-Serravalle. Ora sono 2 e
ben «rifornite» di soci le Sezioni attive in Valle di Blenio: quella di Blenio (alta valle) e la nuova nata.
Il 27 marzo avremo tutti l’occasione di conoscere da vicino queste
due dinamiche Sezioni che ci ospiteranno per l’assemblea annuale
dell’ASSTM.
Negli scorsi anni nella stessa valle
hanno fusionato i comuni: da 17
sono passati agli attuali 5. Nel 2012
saranno solo 3 (Blenio, Acquarossa
e Serravalle). E sembra che anche
alcuni degli Sci Club bleniesi stiano
seguendo la stessa strada.
Non si tratta di fusioni che devono
inquietare o far paura. Nelle nostre
piccole realtà, dove sovente il ricambio di persone negli organi esecutivi è difficile, si tratta piuttosto
di una soluzione – coraggiosa! –
per unire forze umane e materiali in
modo tale da garantire la continuità dell’attività a favore della popolazione. Auguri alla neonata!
Mara Zanetti Maestrani
Attualità dalla Federazione
10
Formazione in seno alla FSS
Prosegue il nostro «viaggio» lungo la formazione in seno
alla Federazione svizzera dei Samaritani: siamo giunti al
Modulo 2, che abbiamo seguito in Ticino.
16
I risultati della Colletta samaritana 2010
Ancora una volta la popolazione si è dimostrata generosa
nei confronti del movimento samaritano svizzero: la
Collettta dello scorso anno ha infatti raccolto ancora più
di 2 milioni di franchi.
Buono a sapersi
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Sommario
Quando fusionare
significa rinascere
Malattie della pelle riprodotte in cera
Una singolare visita al Museo delle truccature (moulage)
dell’Ospedale universitario di Zurigo dove sono esposte
ben 600 fedeli riproduzioni di malattie della pelle.
03
La procedura corretta per togliere il casco
Perché è necessario togliere il casco ad una persona
incosciente? Come fare? Un servizio di Eugen Kiener
illustra la procedura da prendere. Negli ultimi anni sono
aumentate le persone che, durante la pratica sportiva, si
proteggono con il casco.
Panorama
17
Un esempio di aiuto concreto in Paraguay
Grazie alla Croce Rossa svizzera e ad organizzazioni
locali, è stato possibile aprire una scuola dove si insegnano le basi dell’agricoltura oltre a nozioni di cultura
generale.
Sezioni e Associazione
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Ad Acquarossa l’assemblea ASSTM
La 56esima assemblea generale dell’ASSTM si terrà ad
Acquarossa, in Valle di Blenio, dove si è verificata
un’interessante fusione di Sezioni (Dongio-LeonticaCorzoneso con Malvaglia).
oggi samaritani 3/11
Reportage
Psoriasi cronica
rappresentata al
Museo delle
truccature di Zurigo,
realizzata nel 1950
da Ruth Willi.
Museo delle truccature dell’Ospedale universitario e dell’Università di Zurigo
Quando la cera dà
forma alle malattie
Il Museo delle truccature (moulage) di Zurigo possiede una mostra di trucchi tra le
migliori e più belle al mondo, se non addirittura la migliore in assoluto per l’alto livello
qualitativo. La redazione di Olten ha visitato la nuova esposizione didattica realizzata
recentemente nell’ambito della formazione medica.
oggi samaritani 3/11
Foto: messa a disp.
04
di Dominik Senn
Ad esempio … il fungo dei piedi
Il sovrappeso e il diabete favoriscono
le infezioni da saccaromicete, chiamato comunemente micosi, fungo
dei piedi, eczema delle mani o eruzione cutenea; la maggior parte delle
volte il tutto è accompagnato da forte prurito. Solo chi lo ha avuto, sa
com’è, ad esempio, un fungo al piede.
Come lo può sapere, invece, il personale medico in formazione che magari non lo ha mai avuto? Oppure il
personale infermieristico e gli interessati del settore sanitario? Come
inizia a manifestarsi il fungo? Come
cresce e come regredisce? E in quanto
tempo?
I trucchi realizzati sui calchi
forniscono le risposte a queste
domande, e ciò in grandezza
originale, ossia tridimensionale, e non come le abituali
fotografie che sfalsano dimensioni e colori. Abbiamo quindi
in questo caso la rappresentazione molto realistica della
parte del piede di un paziente,
dove si vede il fungo in modo
talmente reale da … prenderne spontaneamente le distanze quasi per paura di contagio!
2000 malattie della pelle
«La tecnica della truccatura
(moulage) ha 150 anni e la
In una vetrina sono esposti trucchi che mostrano le forme di borreliosi.
Reportage
È proprio vero che i Samaritani sono
dovunque, anche in luoghi in cui non
ci si aspetterebbe d’incontrali! Quando infatti, un sabato qualsiasi, mi
sono recato al Museo delle truccature (moulage) dell’Ospedale universitario e dell’Università di Zurigo, una
delle sorveglianti, Corina Roffler di
Tann, si è presentata come monitrice
della Sezione Samaritani di Uster.
Oggi è di nuovo lei in servizio e, in
veste di sorvegliante, ha pure la chiave delle diverse vetrine dell’esposizione. È severamente proibito toccare o togliere i preziosi oggetti che vi
sono esposti, ma si possono però fotografare liberamente.
La sorvegliante ci spiega che i trucchi sono rappresentazioni tridimensionali di una superficie malata del
corpo di un paziente, e sono prodotti con un calco fatto direttamente
sulla parte malata del corpo e poi
riempito con una miscela di resina e
cera. I cambiamenti della pelle raffigurati nei calchi esposti si sono conservati in modo stupefacente fino ai
giorni nostri. Alcuni trucchi sono
infatti assai vecchi.
05
Trucchi di Lotte Volger mostrano gli effetti dell’irradiazione nel caso di tumore
Spiegler: prima della cura, e poi al 13, 19, 28, 36, 67, 133 e 181esimo giorno.
sua qualità è ancora insuperabile»,
conferma Corina Roffler. Grazie ai
modelli esposti, i futuri medici imparato a riconoscere le circa 2000 ma-
lattie della pelle (oggi a noi note):
l’accertamento di un reperto apparso
sulla pelle con l’aiuto delle efflorescenze rappresenta ancora oggi l’inizio di ogni valutazione clinica. «Per
imparare è molto utile osservare questi moulage e visitare il museo, poiché qui si vedono le diverse malattie
in formato tridimensionale», osserva Corina Roffler, che attualmente
studia pure nel campo delle «Molecular Life Sciences» con specializzazione in bioanalisi all’alta scuola
svizzera di Muttenz.
Esposizione didattica
Il curatore del museo Michael Geiges, dermatologo e capo clinica
all’Ospedale universitario di Zurigo
come pure storico della medicina,
Stadio precoce di borreliosi
in un trucco di Ruth Willi,
risalente al 1952 circa.
oggi samaritani 3/11
Reportage
06
Forma avanzata di borreliosi (realizzata
nel 1925 da Lotte Volger), che spesso si
manifesta solo dopo mesi o addirittura
anni e che senza cura antibiotica provoca
atrofia dei tessuti.
Forma avanzata di borreliosi con
atrofia della pelle (da qui i vasi sanguigni
appariscenti).
precisa che l’Università di Zurigo
possiede circa 1800 truccature, delle
quali circa 600 sono quelle esposte.
Quella più vecchia è stata realizzata
nel 1918. L’esposizione didattica è
stata per la prima volta allestita secondo le finalità dell’insegnamento
medico così come avviene nelle uni-
versità. I brevi testi esplicativi permettono però anche a semplici interessati o a laici di farsi velocemente
un’idea delle malattie oggi più importanti. Un apposito catalogo didattico della mostra stabilisce, per
ogni malattia, quello che lo studente
deve sapere sulla tale malattia e sul
suo corretto trattamento. Geiges osserva che ciò permette di apprendere
molte cose utili anche ai fini degli
esami di facoltà.
In diversi hanno realizzato, con
un’elevata qualità, i trucchi: la già
citata Luise Lotte Volger, Adolf Fleischmann, Ruth Beutl-Willi ed Elsbeth Stoiber che, solo nel 1979, grazie ad una proiezione di diapositive
ha potuto apprendere la tecnica di
produzione dei moulage, fino a quel
punto tenuta segreta.
Il museo si trova in Haldenbachstrasse 14 ed è aperto il mercoledì
dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 13 alle
17. L’entrata è libera (info su www.
moulagen.ch). Su richiesta, possibilità di visite guidate, ad esempio per
Sezioni Samaritane, anche fuori orario. In questi casi viene richiesto un
n
contributo di 100 franchi.
Foto: Dominik Senn
La tecnica di produzione dei trucchi
Corina Roffler mostra come avviene la produzione dei trucchi: un calco di gesso che
viene riempito con una miscela di cera e resina.
Come afferma Elsbeth Stoiber, le
raffigurazioni delle malattie non
avvengono liberamente, bensì
secondo una precisa tecnica: ossia
usando un calco (impronta)
realizzato sul paziente che
presenta i problemi. In questo
modo si ottiene una copia fedele e
reale della parte malata del corpo
umano. Il calco così ottenuto viene
riempito con la miscela liquida per
il trucco, miscela alla quale è stato
dato il colore della pelle del
oggi samaritani 3/11
paziente. Il risultato di questa
procedura è una copia fedele della
superficie malata del corpo con
tutte le modificazioni patologiche.
Vesciche che, rispetto all’originale,
non si dovessero vedere, devono
essere create minuziosamente,
della stessa dimensione e forma,
utilizzando la resina o il vetro.
Poi, sempre riferendosi al vero
paziente, verranno seguite e
rappresentate le diverse variazioni
di colore della pelle che si susse-
guono nel corso della malattia,
passando ad esempio dal colore
chiaro a quello più scuro. Si tratta
di velature in colore a olio, cobalto,
lacche speciali o gomme. La
pittura avviene in modo certosino
con l’utilizzo di fini pennelli e di
essenza di trementina.
Nella fase successiva verranno
rappresentati i cambiamenti
strutturali della superficie della
pelle, come piccole squame,
croste, vescichette, ma anche
umidità ed effetti di lucentezza.Per
fare questo, la truccatrice dispone
di tutta una serie di materiali, da
diverse miscele di cera, a colle,
dalle lacche al vetro, a piccoli
pezzetti di metallo. Capelli, peli
della barba, sopraciglia e ciglia
vengono posizionati uno ad uno e
provengono da una grande
collezione di capelli.
Nell’ultima fase di produzione, il
trucco così realizzato viene fissato
su una tavoletta di legno nera, con
apposta la descrizione della
diagnosi e il numero dell’oggetto.
Infine viene esposta nelle vetrine
della mostra del museo.
DominikSenn
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le linguette di protezione
08
4. Applicare la protezione,
far aderire con una leggera
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la forbice
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6. Affinché FLAWA Urgens
sia fissato in modo sicuro,
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fasciatura una striscia di
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7. Per togliere la
protezione: rotolarla
su se stessa
oggi samaritani 3/11
In pillole
È esperto in questioni
assicurativo-finanziarie:
David Winteler, capo dei
«Financial Services».
«È il TCS a dare il ritmo»
L’assicurazione veicoli a motore Auto TCS è uno dei principali
prodotti proposti dal club. Ne è responsabile l’esperto in finanze ed assicurazioni David Winteler. Alla sede centrale di Ginevra-Vernier dirige il settore strategico «Servizi finanziari».
Il suo mondo è fatto di prodotti
bancari ed assicurativi: la missione
di David Winteler, responsabile del
settore strategico «Financial Services» del TCS, è quella di migliorare
continuamente i prodotti già esistenti, adattarli ai bisogni specifici dei
soci, generare e promuovere nuove
prestazioni. Con i suoi collaboratori
presso la sede centrale del TCS a
Ginevra-Vernier è responsabile di
Auto TCS, l’assicurazione veicoli a
motore, e del settore bancario con la
carta di credito TCS drive.
A misura di cliente: Tutto d’un fiato, David Winteler sottolinea i vantaggi dell’assicurazione auto: «Le
condizioni di contratto sono formulate in modo semplice e sono scritte
in modo leggibile, perché evitiamo le
cosiddette clausole a piè di pagina.
Presso il TCS la durata standard è di
dodici mesi, ciò significa che il cliente può disdire la polizza assicurativa
per la fine di ogni anno.» In cosa si
differenziano allora le prestazioni
dai concorrenti? La risposta dello
specialista in assicurazioni: «Abbiamo un prodotto su misura per i no-
stri soci, che tiene in considerazione
fattori come l’età, la condizione abitativa, la situazione finanziaria e il
veicolo utilizzato. Diamo anche
molta importanza alla sicurezza
stradale.» In questo senso, ad esempio, un nuovo cliente ottiene un
buono per un corso di sicurezza
stradale del TCS.
E non è tutto: chi segue un corso e
non ha ancora raggiunto il livello
più basso del sistema di bonus, sale
direttamente di due livelli, che può
corrispondere a una riduzione del
premio di sino al 20 %. Si ottengono
anche dei vantaggi nell’assicurazine di protezione giuridica della circolazione Assista TCS: Come rivela
David Winteler, è stata lanciata una
promozione speciale autunnale di
Auto TCS che offre, come incentivo,
un anno gratis di Assista TCS a tutti
i nuovi contratti sottoscritti entro la
fine del 2011.
Nel rispetto dell’ambiente: Si dà
particolare importanza non solo alla
sicurezza stradale, ma anche alla sostenibilità ambientale. I proprietari
di auto che non producono più di
130 grammi di CO2 al chilometro,
vengono premiati con i cosiddetti
eco-bonus. Il socio può così risparmiare sino al 30 % sui premi responsabilità civile e casco collisione. «Rispetto alle offerte della concorrenza
in questo settore, il nostro ecobonus
è lo sconto più grande», afferma
David Winteler. Stando all’esperto,
Auto TCS occupa il settimo posto
per quanto riguarda la quota di mercato delle assicurazioni veicoli a motore. «Con oltre 100 000 assicurati,
siamo un nome da prendere sul serio. E spesso è il TCS a lanciare nuove coperture supplementari.»
L’assicurazione veicoli e la carta
di credito TCS drive non vengono
gestite direttamente dal TCS: per
Auto TCS coopera con La Basilese
Assicurazioni e per TCS drive con
Swisscard. Anche la carta di credito
del TCS genera oltre 100 000 clienti
per un fatturato annuo di oltre 400
milioni di franchi. A questo punto,
dopo la recente chiusura delle agenzie del TCS, sorge la domanda: dove
si può rivolgere il socio che ha questioni assicurative? David Winteler
non esita un istante: «Basta comporre il numero 0800801000, che è attivato in permanenza. È il nostro centro di servizio alla clientela con un
team di specialisti a Ginevra e Volketswil». Una persona nella posizione di David Winteler è ancora in
contatto con la base? Anche in questo caso risponde senza esitare un
attimo: «Non devo andare a cercare
troppo lontano. Nella mia cerchia di
conoscenti, incontro continuamente
dei clienti e soci del TCS: sono i più
sinceri, coloro che fanno le eventuali
critiche di cui ho bisogno per migliorare.»
I partner della FFS
David Winteler (40 anni) si è
laureato in economia all’Università
di Basilea, in seguito ha lavorato
per anni in una grande società di
assicurazioni. Dal 1° ottobre 2007
dirige il settore «Financial Services»
alla sede centrale del TCS a Vernier
(GE). David Winteler è sposato e
ha una figlia di cinque anni. La
famiglia vive a Suhr, nel Canton
Argovia.
09
Ulteriori informazioni:
www.autotcs.ch
0800 801 000
oggi samaritani 3/11
Attualità dalla Federazione
10
La formatrice Daniela
Priori durante una
lezione a Tenero.
Dopo il Modulo 1, l’iter di formazione continua verso il diploma di monitore di corso FSS (Modulo 2)
Una buona formazione per poter dare
qualcosa di concreto alla Sezione
Continua il nostro viaggio attraverso la formazione in seno alla Federazione svizzera dei Samaritani. In questo numero di «oggi Samaritani» visitiamo una parte del corso «Modulo 2» per
diventare monitore di corsi FSS che si è svolto durante il mese di novembre 2010 presso il Centro
sportivo di Tenero, per 10 candidati ticinesi.
di Mara Zanetti Maestrani
E’ un venerdì pomeriggio pieno di
sole e di colori autunnali quello durante il quale raggiungiamo l’aula
dove si svolgono le lezioni. Seguiremo il blocco «Tecnica specialistica
1» e la presentazione di quadri clinici. Ci accoglie sorridendo la formatrice OC Daniela Priori e salutiamo
la classe di candidati monitori che si
dimostra subito molto simpatica e
molto interessata e partecipe alla lezione. Tutti i partecipanti, provenienti da varie Sezioni del Ticino e
Moesano, sono radiosi: è come se il
sole che splende fuori, splendesse anche nell’aula. «E’ vero – ci conferma
la formatrice Daniela – abbiamo creato da subito (il corso è iniziato alla
mattina, ndr) un ottimo ambiente ed
è un piacere insegnare. I candidati
sono tutti molto motivati».
Il Modulo 2, della durata di 4 ½
giorni (e circa 7 ore di studio individuale) prevede nel suo programma
un approfondimento delle nozioni
fondamentali di BLS-AED, forma
oggi samaritani 3/11
poi come insegnante BLS-AED, dà
un’introduzione al Corso soccorritori e permette di apprendere la tecnica specialistica 1 nonché la rappresentazione realistica di infortuni
RRI (1). Il tutto suddiviso in 4 blocchi formativi, ai quali poi andranno
aggiunte 10 ore di pratica nella direzione di un Corso soccorritori e altrettante di servizio in un Posto samaritano.
Tanto lavoro e tanto impegno, insomma, ma l’impressione è che i 10
partecipanti hanno tanto piacere ed
interesse ad imparare e quindi a saper poi trasmettere, una volta diventati monitori di corso, le loro
nozioni e il loro aiuto agli altri.
La lezione odierna, come detto,
riguarda la presentazione di quadri
clinici: ad ognuno dei partecipanti è
stato assegnato a sorte un tema ed
un metodo di presentazione. Ognuno ha quindi avuto 30 minuti di
tempo (durante la mattina) per preparare la presentazione (massimo 5
minuti), Le presentazioni alle quali
abbiamo assistito sono state tutte
davvero molto interessanti e ben
preparate: «è vero – conferma la
formatrice – i candidati sono molto
preparati e si sanno porre bene davanti alla classe, sanno gestire il
tema e la classe». Così ad esempio
Beatrice ha spiegato cos’è e cosa bisogna fare in caso di epilessia, Duscyan ha invece parlato del colpo
apoplettico, mentre a Samantha è
toccato il tema della lesione alla colonna vertebrale. Dopo ogni esposizione, Daniela pone delle domande
e instaura una breve discussione in
classe. Vengono sciolti eventuali
dubbi tecnici e viene valutato il metodo d’insegnamento usato.
Ad assistere alla lezione con noi,
c’è anche Raymonde Ozainne, venuta appositamente da Ginevra per
visitare questo corso ed apportare il
suo parere e la sua esperienza. Raymonde è stata infatti per ben 12
anni membro del Comitato centrale
della FSS ed è formatrice OC. «Sono
molto contenta di poter seguire questa formazione – ci dice illuminandoci con il suo sorriso – e starò a
Cristina Colucci, Sezione Samaritani
di Balerna, 28 anni:
I vari quadri clinici presentati vengono
discussi di volta in volta con la classe.
Al termine del corso, la meritatissima
foto di gruppo, baciata dal sole!
Carmelo Tripodina, Sezione Samaritani di Chiasso, 50 anni, formazione
di Assistente:
vero, c’è molto da studiare e bisogna
prepararsi bene, ma le soddisfazioni
a livello personale, di gruppo e di
Sezione sono poi grandi!».
Mariarosa Baccarin, Sezione Samaritani di Coldrerio, 46 anni:
«Già tempo fa avevo svolto 5 o 6
anni di attività presso il Servizio ambulanza; volevo e voglio fare del volontariato, mi soddisfa molto fare
qualcosa di buono per gli altri. Qui
mi trovo in un gruppo molto piacevole, dove ci si aiuta a vicenda e si
cresce assieme. Prima di iniziare il
corso, provavo un po’ d’ansia e
d’angoscia, ma ora va meglio. Come
negli interventi e nei picchetti in piscina eccetera: prima sono nervoso,
poi quando lavoro mi sento più
tranquillo».
Beatrice Luiselli, Sezione Samaritani
di Agno, 45 anni:
Attualità dalla Federazione
Tenero fino a domenica (le lezioni
proseguono infatti il sabato e la domenica, nrd). L’ambiente – continua
– è molto positivo e disteso, ma nel
contempo si lavora seriamente e
molto! I partecipanti si muovono
bene negli spazi dell’aula e dimostrano sicurezza. C’est génial!»
esclama. L’esperta ginevrina osserva poi che, avendo da poco concluso la formazione Modulo 1 (ottenimento certificato di Formatore 1
FSS), questi candidati sono davvero
motivati e beneficiano degli effetti
positivi della continuità: «a livello
didattico e per la facilità d’apprendimento, ciò è molto importante»,
conclude, osservando pure che ha
notato con piacere buone sinergie
tra i formatori OC in Ticino.
Il corso si è concluso il 20 novembre scorso e tutti i partecipanti hanno superato le prove pratiche e teoriche: «tutto è andato molto bene
– ci ha confermato Daniela a fine
corso – sono molto soddisfatta. I
feedback dei partecipanti sono stati
tutti positivi. Le giornate sono trascorse senza intoppi e in modo molto piacevole anche se abbiamo lavorato sodo». Dopo la pratica richiesta
nella direzione di un Corso soccorritori e nel servizio presso un Posto
samaritano, i candidati riceveranno
il meritato diploma di monitore di
corsi FSS. Ma sentiamo da alcuni di
loro come hanno vissuto questa formazione:
11
«Mi piace essere attiva e aiutare gli
altri; da 6 o 7 anni sono in Sezione a
Coldrerio. Prima ero molto attiva in
famiglia, con i figli e le loro attività,
la scuola, gli incontri ricreativi e poi
anche la politica. Poi visto che nella
nostra Sezione veniva a mancare un
monitore, mi hanno chiesto se volevo fare la formazione e ho pensato
che era il momento giusto per me,
dato che anche i figli sono grandi.
C’è sempre qualcosa di nuovo da
imparare e i formatori ci fanno sentire a nostro agio».
Roberta Zarro, Sezione Samaritani
di Coldrerio, 47 anni:
«Sono in Sezione da 10 anni; mi piace molto come insegna la nostra monitrice Laura Laffranchi ed è stata
proprio lei, assieme alla presidente
Mariantonia Bianchi, a stimolarmi a
fare questa formazione. Sono molto
contenta di essere qui e di aver trovato un ambiente di corso così buono. Certo è molto impegnativo, ma
tra di noi ci si aiuta e non ci sono
sentimenti di rivalità. Professionalmente lavoro con persone disoccupate e da sempre mi piacciono i contatti sociali e l’aiuto alle persone in
difficoltà. Inoltre il fatto di essere in
Sezione mi permette di stare assieme
a mio padre, pure lui Samaritano».
«Sono attiva da ben 26 anni nella
mia Sezione e già diversi anni fa avevo ricevuto una proposta di seguire
la formazione. Allora non potevo,
ma ora ho più tempo a disposizione
per me e i miei monitori mi hanno
spronata, così eccomi qui … Sono
contenta e fiera di poter fare qualcosa di più per la mia Sezione. Durante
la formazione nel Modulo 1, gli
istruttori Renato e Luca ci hanno
saputo trasmettere così bene cose
molto importanti; già allora il gruppo che si era formato era ottimo. E’
«E’ semplicemente bellissimo essere
qui, l’ambiente è favoloso e stimolante: siamo uniti. Tutto questo rappresenta già di per sé, a livello di
relazioni umane, un grande arricchimento! Sono qui al corso poiché in
Sezione abbiamo bisogno di monitori e ora è arrivato il momento giusto per me di iniziare tutta la forman
zione, molto interessante!»
oggi samaritani 3/11
L’azione di togliere il
casco da un paziente
privo di coscienza
richiede precisione,
sensibilità nelle dita e
anche forza.
Se privo di coscienza
all’infortunato va tolto il casco
Buono a sapersi
Quando capitano incidenti a motociclisti, sciatori e ciclisti
Foto: Eugen Kiener
Se il ferito col casco giace sulla pancia, bisogna
girarlo con molta cautela sulla schiena affinchè si
possa levargli il casco in modo corretto.
13
Se l’infortunato è incosciente e porta un casco, quest’ultimo va tolto, e con atten­
zione. Con il casco indossato, è infatti impossibile stabilizzare la colonna vertebrale
cervicale e iniziare le necessarie misure di rianimazione (BLS).
Chi indossa il casco, non è per questo automaticamente risparmiato
dagli incidenti. Il casco aiuta tuttavia ad evitare conseguenze peggiori
in caso di incidente. Per i conducenti di moto e motociclette il casco è
da tempo diventato un obbligo. E
negli ultimi anni, il casco è portato
sempre più spesso anche dai ciclisti
e dagli sciatori. Proprio a seguito di
un maggior uso del casco e della sua
maggior diffusione, può capitare
più spesso che un soccorritore si
trovi nella situazione di interventire
su una persona incosciente che lo
indossa.
Dato che altri elementi sono stati
ritenuti più importanti nei primi
soccorsi, la tecnica per togliere il casco non viene più insegnata nei Corsi Soccorritori. Tuttavia questa
azione fa parte dei compiti dei primi
soccorritori, poiché con il casco indossato è impossibile stabilizzare
correttamente la colonna vertebrale
cervicale e iniziare il BLS.
Modo di procedere
Per togliere il casco:
• controllare lo stato di coscienza e
i segni vitali spontanei del paziente.
• adagiare il paziente sulla schiena,
con prudenza.
• procedere secondo lo schema
ABCD.
Se possibile, il casco deve essere tolto da 2 persone. Ma per garantire il
mantenimento delle funzioni vitali,
quest’azione può essere effettuata,
se del caso, anche da uno solo soccorritore. Quest’ultimo mette il paziente in posizione laterale (con la
testa adagiata). L’azione di togliere
il casco deve avvenire in modo pru➔
dente, accurato e senza fretta.
Procedura in caso di segni o sospetto di lesioni alla
colonna vertebrale di pazienti coscienti
Se il paziente è cosciente, lasciar
togliere il casco dai soccorritori
professionisti.
In caso di sospetta lesione alla
colonna vertebrale, il soccorritore (in
attesa dei professionisti) stabilizza il
casco con entrambe le mani in modo fermo e saldo, le punte delle dita sulla
mandibola. Non permettere al paziente di muovere la testa, in particolare
non permettere nessun movimento «sì e no» con la testa.
oggi samaritani 3/11
Procedura per togliere il casco:
Per chi indossa occhiali: prima di togliere il casco, togliere gli occhiali!
Soccorritore A
Mantiene da sopra con entrambe
le mani il casco in modo saldo e
fermo, le punte delle dita sulla
mandibola.
Soccorritore B
Stacca il cinturino sottomento o
lo taglia.
In breve
CRS, tende per i rifugiati
La Croce Rossa svizzera (CRS), di fronte alle recenti rivolte popolari in alcuni
Paesi arabi, invierà a giorni 10 grandi
tende multiuso in Tunisia e 200 tende
famigliari a Malta per la sistemazione
e l’alloggio dei rifugiati provenienti
dalla Libia. Inoltre verranno inviate in
Tunisia 3000 coperte di lana. I rifugiati sono assistiti da volontari della Mezzaluna Rossa tunisina
zg.
Buono a sapersi
Meno incidenti sulle strade
14
Soccorritore B
Stabilizza la colonna vertebrale
cervicale tenendo con una mano
la nuca e con l’altra il mento e la
mandibola del paziente, finché il
casco viene tolto.
Soccorritore A
Sfila con molta attenzione il
casco passandolo lentamente
sulle orecchie (attenzione agli
orecchini), mentre il
Soccorritore B
stabilizza la colonna vertebrale
cervicale.
Soccorritore A
Successivamente, inclinando
lentamente all’indietro il casco,
è possibile toglierlo facendolo
passare sul naso.
Soccorritore B
Colonna vertebrale cervicale e
testa stabilizzate in modo
ottimale. E’ possibile farlo
allargando le dita sull’occipite.
Soccorritore A
Si incarica ora di stabilizzare la
colonna vertebrale cervicale
effettuando la presa a guisa di
stecca per il collo.
Soccorritore B
Controlla lo stato di coscienza e i
segni vitali spontanei.
In seguito, per girare il paziente «in asse» nella posizione laterale, la testa
dev’essere girata con prudenza assecondando il movimento. Mantenere
la testa stabilizzata in una posizione (bocca il punto più basso), in modo
da permettere comunque il deflusso di saliva, sangue o vomito.
oggi samaritani 3/11
Nel 2010 sono diminuiti in Svizzera gli
incidenti mortali causati dalla cricolazione stradale: lo scorso anno i morti
sono stati 328 (nel 2009 erano 349),
mentre 4508 persone sono state gravente ferite (nel 2009 erano 4708).
Queste cifre sono state pubblicate
dall’Ufficio federale della prevenzione
degli infortuni (UPI).
I benefici dello zinco
Uno studio ha dimostrato che l’assunzione di zinco entro le 24 ore dall’inizio
dei primi sintomi di raffreddore riduce
sensibilmente la durata del raffreddore stesso come pure il peggioramento
dei sintomi. L’assunzione preventiva di
preparati di zinco durante cinque mesi
riduce il rischio di ammalarsi di raffreddore, e quindi anche l’eventualità
di doversi assentare dal lavoro o dalla
scuola, come pure riduce il rischio di
doversi curare con antibiotici. Lo studio e i suoi risultati sono stati pubblicati sul sito: www.sprechzimmer.ch lo
scorso 21 febbraio
zg.
Anno europoeo
del volontariato 2011
Il prossimo 26 maggio è prevista a
Winterthur una giornata di ritrovo per
l’Anno europeo del volontariato che si
celebra appunto quest’anno.
La giornata avrà il titolo: «L’aria di città rende volontari – impegno volontario nelle aree urbane». La giornata intende dimostrare come, in queste aree
urbane, possono prendere forma attrattive attività di volontariato e progetti vari molto utili per la popolazione. Le iscrizioni alla giornata sono da
effettuare subito scrivendo a: Benevol
Winterthur, Palmstrasse 16, 8400
Winterthur.
Claude Roggen
«La gente vuole curarsi in modo sano»
Voleva diventare prete, e invece Claude Roggen è diventato commerciante droghiere. Per
fortuna! Molto conosciuto per i suoi rimedi naturali, il droghiere friborghese trasmetterà con
piacere e passione il suo sapere ai Samaritani in occasione della Giornata d’Impulso
che si terrà in Svizzera romanda.
Nella famiglia Roggen il mestiere di
droghiere è trasmesso da padre in
figlio. All’inizio, Claude si è così impegnato per far piacere a suo padre
che era appunto già droghiere. Si ricorda come se fosse ieri, è successo a
Küttigen (AG): una sera suo padre
lo ha preso in disparte per «convincerlo» a continuare con la sua bottega. Praticamente Claude non ha
avuto scelta. E pensare che sognava
di poter studiare teologia. Cinquant’anni più tardi, tre dei quattro
figli di Claude e Vreni Roggen sono
diventati a loro volta droghieri. Ma
Claude, ora in pensione, non ha mai
dovuto forzare la mano con loro.
Si vede che la convinzione e l’entusiasmo con i quali parla sempre del
suo mestiere, delle piante e delle loro
virtù terapeutiche sono stati più che
sufficienti per coinvolgerli in modo
naturale in questa passione.
Una quantità di ricette
Claude Roggen, che ora ha 71 anni,
è un’enciclopedia vivente. La botanica non ha segreti per questo adepto della medicina antroposofica, medicina che pone l’essere umano al
centro delle preoccupazioni. I suoi
spray, le sue pomate, tisane e globuli
hanno alleviato e curato i disturbi di
numerosissimi clienti della sua drogheria a Domdidier, nella Broye friborghese.
Che sia per curare dei problemi di
pelle, o i sintomi della menopausa o
ancora delle allergie o l’ipertensione,
Claude conosce ancora oggi a me-
moria tutte le ricette più efficaci.
Più di una volta ha sentito
un paziente affermare che
«il suo rimedio è stato geniale». Perfino i medici lo
hanno interpellato per
chiedergli il segreto di tale
o talaltro rimedio. «Se la
gente apprezza così tanto
i nostri rimedi – osserva
il droghiere con un sorriso – è perché non vuole
più avvelenarsi, vuole
curarsi in modo il più
possibile sano». Si arrabbia, infatti, pensando e denunciando gli
intrighi poco chiari
dell’industria farmaceutica per imporre i
propri prodotti sul mercato.
Dei segreti che non sono tali
Claude condivide e trasmette volentieri i suoi «segreti» e le sue conoscenze a grandi e piccini. Anche se
è ormai pensionato, continua instancabilmente ad organizzare delle
escursioni botaniche nella natura
per rendere attenti i partecipanti alle
ricchezze che ci circondano. Vi partecipano allievi di vari ordini di
scuola o i Samaritani del suo villaggio d’adozione. Organizza anche dei
seminari.
E’ proprio così che egli terrà una relazione per i Samaritani in occasione
della tradizionale Giornata d’Impulso che si terrà il 14 maggio 2011 a
Losanna. «Essere Samaritano vuol
dire prendersi cura dell’altro e que-
Gratis alla Giornata d’Impulso!
Attenti, pronti … Impulso! Approfittate subito dell’occasione e lasciatevi
entusiasmare e motivare, a vostra scelta, a Olten il 7 maggio o a Losanna il
14 maggio prossimi, partecipando alla Giornata d’Impulso!
Il Segretariato centrale della FSS premierà con una partecipazione gratuita le
prime 15 persone che invieranno la risposta corretta alla seguente domanda:
A Olten, chi parlerà di motivazione e spirito di squadra?
Risposta:
Inviare entro il 1 marzo 2011 a: Federazione svizzera dei samaritani, Valérie Cazzin-Bussard,
Martin-Disteli-Strasse 27, 4601 Olten – o con fax: 062 286 02 02
Ritratto
Di Christine Rüfenacht
15
sto è molto importante», osserva.
Tra le sue passioni e le attività politiche, Claude trova pure il tempo
per dedicarsi ad un altro suo hobby:
l’acquarello.
Le pareti della sua vecchia drogheria sono decorate da piccole opere
che raffigurano delle ortiche, foglie
di malva, salvia e tante altre erbe
ancora. Osservando da vicino queste immagini di piante, si notano
alcuni dei personaggi illustri che
hanno guidato Claude nel suo cammino formativo, per esempio Paracelso, alchimista e medico svizzero.
Contro il «mangiar male»
Ma il vero “cavallo di battaglia” del
nostro interlocutore resta però sempre l’alimentazione, che – secondo
lui – è alla base di tutto. «Purtroppo
oggigiorno tutto è raffinato, pastorizzato, trasformato: siamo sulla
strada sbagliata!», afferma il 71enne
che si attiene scrupolosamente ad
un’alimentazione il più possibile naturale, pressoché senza carne (salvo
rare eccezioni). «E questo proprio
come facevano i nostri nonni», dice
Claude che, comunque, non è categorico: «se dei cari amici mi invitano a mangiare del prosciutto, per
n
una volta non dico di no!».
oggi samaritani 3/11
Buon esito della Colletta samaritana 2010
Ancora una volta raccolti più di 2 milioni
Attualità dalla Federazione
Ogni anno le Sezioni Samaritane constatano con gioia l’attaccamento e il sostegno della popolazione attraverso la generosa partecipazione alla Colletta. Le entrate della Colletta samaritana del
2010 hanno infatti superato ancora una volta i 2 milioni di franchi.
16
Il risultato della Colletta samaritana
dello scorso anno (2010) è stato solo
leggermente inferiore (di 25 mila
franchi) rispetto a quello del 2009.
Grazie alla grande generosità della
popolazione svizzera, è stato possi­
bile raccogliere ancora più di 2 mi­
lioni, ossia 2 069 000 franchi.
E ancora una volta possiamo af­
fermare che il risultato, indipen­
dentemente dall’alta o bassa con­
giuntura, dimostra che i Samaritani
possono sempre contare sul sostegno
della popolazione. Nello svolgimen­
to della colletta, la maggior parte
delle Sezioni preferisce la raccolta su
conto. In effetti, questa modalità è
quella che registra il maggior succes­
so finanziario: 1,1 milioni di franchi
(2009: 1,09 Mio.); in altre parole,
più della metà delle entrate della col­
letta proviene dalla raccolta tramite
polizza di versamento.
La raccolta per strada effettuata
dalle Sezioni per mezzo di bancarelle
o stand ha portato un totale di
270 000 franchi di entrate (nel 2009
erano 285 000), mentre la raccolta
per lista (ossia «porta a porta») ha
permesso di raccogliere 640 000
franchi (2009: 670 000). Ne risulta
che la raccolta con il Conto colletta
è di gran lunga quella finanziaria­
mente più interessante.
L’importanza dei contatti
Ma la colletta non è solo un mezzo
per procurarsi dei fondi finanziari,
bensì ogni anno è un’opportunità in­
teressante per presentarsi alla popo­
lazione e farsi meglio conoscere. In
questo senso, è il momento più im­
portante dell’anno per tutto il movi­
mento samaritano svizzero. E da
questo punto di vista, pure le azioni
di raccolta per strada e di «porta a
porta» giocano un ruolo importante.
I Samaritani che partecipano alla
colletta per la loro Sezione, danno in
questo modo un volto alla stessa. E
questa è la miglior pubblicità che
una Sezione possa fare, sia per i suoi
corsi, che per i suoi servizi. I contatti
personali sono la premessa per poter
aumentare i soci. Ciò che si guada­
gna a livello di conoscenze persona­
li, tornerà presto o tardi a vantaggio
anche dell’intera Sezione.
oggi samaritani 3/11
La maggior parte resta nelle Sezioni
e Associazioni
Sono le Sezioni Samaritane che han­
no partecipato alla colletta le prime
a beneficiare del risultato della stes­
sa. Per la ripartizione dei fondi fa
stato l’entrata netta di 1,9 milioni di
franchi (dalla cifra lorda è stato tol­
to il 15 % di costi per la gestione del
Conto colletta). Di questi 1,9 milio­
ni di franchi, l’Organizzazione cen­
trale riceve solo il 25 % a copertura
delle spese della colletta. I 3/4 delle
entrate restano così alle Associazio­
ni e alle Sezioni. La ripartizione va­
ria da associazione ad associazione.
Comunque, in fin dei conti, a livello
svizzero 1,12 milioni di franchi, os­
sia un po’ più della metà dell’entrata
netta, va nelle casse delle Sezioni
Samaritane.
Eugen Kiener
Suddivisione
delle entrate nette
Costi dell’azione da parte della FSS
Associazioni cantonali
Sezioni Samaritane
Il motto della Colletta samaritana 2010
era «Primi soccorsi nel Fai da te».
Colletta samaritana 2010
Modalità di raccolta
Raccolta per strada
Raccolta per lista
Conto colletta
Altre entrate
Totale complessivo
2010
270 006
639 988
1 117 648
41 271
2 068 913
2009
285 340
670 464
1 085 652
52 673
2 094 129
Entrate nette per Associazione
Associazione cantonale
Argovia
Appenzello (semi Cantoni)
Basilea (semi Cantoni)
Berna
Friborgo
Ginevra
Glarona
Grigioni
Giura, Giura bernese
Lucerna
Neuchâtel
Obvaldo, Nidvaldo
Sciaffusa
Svitto
Soletta
S.Gallo, Liechtenstein
Ticino
Turgovia
Uri
Vallese
Vallese (tedesco)
Vallese (francese)
Zurigo
Zugo
Entrate nette totali
2009
310 088.01
12 154.00
46 084.20
399 943.62
34 828.30
1 564.55
58 980.40
39 146.85
3 278.30
75 962.70
2 810.00
19 368.75
57 585.10
22 897.00
46 134.25
99 876.25
17 230.05
145 273.55
51 390.60
17 127.00
14 795.00
4 795.00
435 921.13
14 047.20
1 931 281.81
2010
297 229.97
13 439.00
41 975.00
398 724.69
37 121.15
1 117.05
60 802.35
40 434.76
3 871.50
63 119.15
2 945.00
15 561.95
63 052.60
23 910.05
48 459.15
93 655.90
20 797.85
146 474.89
49 474.45
16 299.90
12 885.00
3 615.00
430 378.92
15 921.00
1 901 266.28
Positivo esempio di intervento sul territorio in Paraguay
La scuola contro la fuga dalle campagne
In una scuola media un po’ particolare, a San Miguel, ben 125 giovani imparano i metodi di
coltivazione tradizionali, ma con nuove modalità e nuovi strumenti di lavoro. In questo modo si
cerca di assicurare da una parte l’alimentazione base e, dall’altra, di evitare l’esodo verso le città.
Al collegio di San Miguel, la pratica agricola nella coltivazione di frutta e cereali è un
elemento base del programma d’insegnamento.
Testo e foto: Karl Schuler
«Chiamatemi semplicemente Mari,
mi chiamano tutti così qua in colle­
gio», dice sorridendo la 18enne Ma­
ria Nilsa Gonzales. Dopo sei anni
di studio, la ragazza si sta preparan­
do, con una ventina di coetanei,
all’esame di maturità in agricoltura
e tecniche agricole. Mari è la più
giovane di sei sorelle e fratelli, e
proviene da una famiglia di piccoli
contadini. Una volta al mese va a
trovare i suoi genitori, a 250 km
dalla scuola. La scuola secondaria è
bilingue e si chiama «Ko’ê Pyahü»,
che nella lingua Guaranì significa
«Giorno nuovo». Qui Mari ha im­
parato molte cose, sia teoriche che
pratiche; ha anche imparato a cuo­
cere il pane nella panetteria della
scuola; mentre sui quasi 30 ettari di
superficie agricola ha appreso molto
sull’agricoltura e su come coltivare.
Dopo la maturità svolgerà un anno
di pratica in un’azienda agricola e,
più tardi, non è detto che possa rea­
lizzare il suo sogno: quello di stu­
diare veterinaria.
Scuola fondata dalle contadine
Nel Dipartimento di San Pedro,
200 km a nord della capitale Asun­
ción, le organizzazioni di piccoli
contadini sono particolarmente at­
tive già da tempo: sin dall’inizio de­
gli Anni ’90 si sono infatti riunite
nell’organizzaione ACADEI. In
questa regione, di per sé molto ferti­
le, l’esodo verso le città è stato assai
forte. La pressione dei grossi pro­
duttori ed esportatori di soya sui
2–3 ettari di terreno dei piccoli col­
tivatori era infatti diventata sempre
più forte e il massiccio utilizzo di
pesticidi ha minacciato e minaccia
tuttora la salute della popolazione
contadina locale. Questo ha fatto sì
che, specie le giovani generazioni,
non vedevano nessuna prospettiva
futura e, una volta terminata la
Scuola elementare, lasciavano le
loro case per cercar fortuna nella
capitale Asunción o in altre città.
Purtroppo il sogno si infrangeva
presto, dato che quello che trova­
vano era nella maggior parte dei
casi un lavoro non qualificato.
E’ in questa situazione difficile
che, su iniziativa propria delle con­
tadine, è nata ACADEI, creata con
il sostegno della Croce Rossa sviz­
zera (CRS). E’ quindi stata aperta la
scuola di agricoltura nel comune di
San Miguel.
Sin dall’inizio, i genitori sono
rappresentati nel Consiglio della
scuola e decidono anche il program­
ma scolastico. In particolare deside­
rano che i loro figli, accanto alle
nozioni di cultura generale, riceva­
no anche e soprattutto una forma­
Sesamo al posto della soja
Una visita guidata attraverso i terre­
ni coltivati è come fare un’immer­
sione nel paesaggio e nell’agricoltu­
ra subtropicale del Paraguay. In
gruppi e sempre sotto la guida degli
insegnanti, i giovani coltivano e cu­
rano pure una piccola piantagione
di banane. Poi vi sono piante di
frutti indigeni, fagioli e mais e, ad­
dirittura, un ricchissimo giardino
di erbe aromatiche con 80 specie.
L’apicoltura così come l’allevamento
di galline e di maiali servono, ac­
canto alla formazione, pure da im­
portanti fonti di sostentamento pro­
prio per questa grande comunità.
Dato che gli allievi, seguiti da una
responsabile cuoca, devono anche
prepararsi i pasti, gli animali da
loro allevati e accuditi diventeran­
no, a tempo debito, prelibati pasti
cucinati dalle loro mani.
Per assicurarsi da vivere nel setto­
re agricolo, i piccoli contadini devo­
no però essere in grado di produrre
altri prodotti interessanti per il mer­
cato locale (o addirittura regionale)
e non solo prodotti destinati al pro­
prio sostentamento.
Naturalmente ci sarebbe la colti­
vazione di soya, ma non si vuole far
concorrenza ai grandi proprietari
terrieri. Per questa ragione, il colle­
gio ha iniziato con successo la colti­
vazione biologica di sesamo e, già
ora, i contadini della regione posso­
no raccogliere i frutti di questa ini­
ziativa.
Il clima subtropicale è infatti ide­
ale per questa pianta, che è richiesta
sia in forma di olio che di spezia.
E che dal Paraguay viene esportata
in grandi quantità soprattutto in
n
Giappone.
Panorama
zione agricola pratica, imparando
nuovi e funzionali metodi di coltu­
ra, specie biologica. Oggigiorno nel
collegio, che dispone di un interna­
to, sono impiegati 24 docenti. Le sei
classi dal livello medio fino alla ma­
turità sono frequentate da 125 allie­
vi. Nel frattempo, questa scuola è
stata riconosciuta dal Governo, che
quindi la sostiene, e rappresenta in
quanto tale un vero e proprio mo­
dello in Paraguay.
17
oggi samaritani 3/11
Attualità dalla Federazione
3domande
18
E se tutto andasse
diversamente?
Norbert Meier
I dati dei rapporti annuali
sono molto utili alla FSS
Dal giugno 2010 Norbert Meier (41
anni) è alla testa del Settore Risorse
del Segretariato centrale di Olten,
settore che comprende il Servizio
vendita, le finanze e la gestione del
personale, l’amministrazione non­
ché l’elaborazione elettronica dei
dati. Con le medesime funzioni,
Meier – che è revisore diplomato ed
esperto di assicurazioni sociali – ha
lavorato prima per un’associazione
economica. La redazione di Olten
ha voluto sentire la sua opinionie su
alcune tematiche attuali del suo set­
tore d’attività.
ek.
1
Qual è stata la sua prima impressone sull’organizzazione samaritana?
Mi sono candidato a questo posto
in seno alla FSS poiché questa attivi­
tà mi interessa. Il volontariato è
molto importante per la Svizzera.
Sapevo anche che le organizzazioni
del volotariato sono spesso com­
plesse e che ci sono molti gremi.
Questo può comportare il rischio di
alcune debolezze. E’ quindi un’ap­
passionante sfida realizzare qualco­
sa in questo contesto. Dopo i primi
9 mesi di attività, l’organizzazione
samaritana continua a convincermi.
Ora vedo chiaramente anche le di­
pendenze dall’esterno, soprattutto
finanziarie. A livello decisionale, i
tempi sono un po’ più lunghi rispet­
to ad un’impresa privata, ma co­
munque ci si arriva. La nostra sfida è
anche quella di creare, nella base, la
comprensione verso il lavoro
dell’Organizzazione centrale, le cui
prestazioni sono molto importanti
per le Sezioni. Ovviamente noi a Ol­
ten siamo stipendiati, mentre i
membri delle Sezioni sono volonta­
oggi samaritani 3/11
ri, ma c’è bisogno di tutti per porta­
re al successo il movimento samari­
tano e la sua filosofia.
2
Extranet permette oggi alle Sezioni
di gestire l’organizzazione dei soci.
Qual è l’esperienza del Segretariato centrale?
Il formulario per il rapporto annuale
prende molte energie alle Sezioni.
La Strategia 2012 della FSS richiede
dalle Sezioni molti dati, grazie ai
quali la federazione stessa può mo­
strare concretamente le prestazioni
dei Samaritani. D’altra parte, le sta­
tistiche servono pure per fare il pun­
to alla situazione, mostrano dove le
cose vanno bene e dove bisogna in­
vece portare dei cambiamenti. In
questo periodo riceviamo molte re­
azioni positive, anche perché offria­
mo ai responsabili delle Sezioni un
aiuto via telefono. Extranet raziona­
lizza il lavoro delle Sezioni.
3
Cosa ci sarà di nuovo dal vostro
Settore e dal vostro Team?
Ci sarà la piattaforma per i corsi red­
cross­edu che presto sarà a disposi­
zione delle Associazioni cantonali e
delle Sezioni. Questa ci darà un’im­
magine unitaria verso l’esterno e
semplificherà le iscrizioni da parte
degli interessati ai corsi. Ci aspettia­
mo un miglioramento della pubblic­
tà dei corsi e quindi un aumento dei
partecipanti. Stiamo pure perfezio­
nanto l’«Enterprise Resource Sy­
stem», sostituendo alcuni vecchi
software nella contabilità e ammini­
strazione degli indirizzi. Un altro
grosso progetto è il risanamento
degli stabili della FSS, come quello
in corso nella nostra sede di Olten.
Il movimento giovanile Help va
avanti? Gli obiettivi della Strategia
2012 della FSS in questo settore
sono davvero raggiungibili? La si­
tuazione attuale nel lavoro con i
giovani ha occupato i presidenti
delle Associazioni cantonali riunite
lo scorso fine settimana a Nottwil.
E’ stata pure discussa un’altra que­
stione centrale, ossia: come finan­
ziare in futuro i servizi e le presta­
zioni che l’Organizzazione centrale
svolge a favore delle Associazioni
cantonali e delle Sezioni? Assieme,
i rappresentanti delle Associazioni,
il Comitato centrale e i membri del­
le varie commissioni hanno cercato
di individuare una via e dei principi
che garantiscano un futuro solido
alla Federazione svizzera dei Sama­
ritani. Tuttavia a volte le cose van­
no diversamente: perché, ad esem­
pio, gli esperti del settore finanziario
non hanno saputo prevedere la crisi
economica del 2008? Allo stesso
modo, per la maggior parte degli
esperti, le rivolte nei Paesi arabi
sono arrivate a sorpresa. Ma come?
Gli esperti non sapevano di come la
popolazione in quei Paesi vivesse
oppressa e di come anelasse alle li­
bertà fondamentali?
Queste esperienze non rassicurano
tutti quelli che desiderano pianifi­
care il futuro. Tuttavia, credo che
non possiamo vivere le nostre gior­
nate senza piani né progetti. E’ in­
vece importante riflettere sulle sfi­
de che il futuro ci può riservare e
prepararci ad affrontare gli ostacoli
più pericolosi e difficili. Tra un paio
d’anni lo sapremo: sarà peccato se
le cose saranno andate diversa­
mente; sarà bellissimo se potremo
dire di essere stati saggi e fortunati!
Regina Gorza,
Segretaria centrale FSS
Giornata d’Impulso e Turboworkshops
Fare il pieno di motivazione
e imparare a curare con le erbe
rella? Come allestire e decorare la
bancarella? Come attirare i passanti? A queste e ad altre domande cercherà di rispondere il relatore durante il suo esposto. Inoltre i
par tecipanti riceveranno delle dispense pro-memoria.
Tutto questo, assieme ad altra interessante documentazione e ad alcuni regali a sorpresa, attendono i
partecipanti alla Giornata d’Impulso che sarà di nuovo moderata da
Andreas Bircher, da anni attivo
presso il Segretariato centrale della
Federazione svizzera dei Samaritani. Durante la pausa si potranno
scoprire e visitare alcuni stands del
Segretariato centrale e di altri espositori.
La Samaritana Brigitt Waser di Sattel
(SZ), infermiera e formatrice degli adulti,
parlerà delle erbe curative durante la
Giornata d’Impulso di Olten.
L’esperto di esposizioni Mario Huggler
darà nel corso della Giornata d’Impulso
alcuni trucchi per presentarsi al pubblico
in modo attrattivo e vincente.
Alcuni lo conoscono per via del calcio, dato che ha portato il FC Thun
nella Lega maggiore, altri lo conoscono quale accattivante voce radiofonica o televisiva che, con
passione, riferisce e commenta le
partite di calcio: Hanspeter Latour,
perché è di lui che parliamo, è stato
per anni allenatore di calcio, sia in
squadre amatoriali che professioniste, come quelle della Bundesliga.
Alla Giornata d’Impulso di Olten
il reporter bernese parlerà ai Samaritani di motivazione, entusiasmo e
spirito di squadra. E una cosa appare da subito chiara: con il suo entusiasmo saprà contagiare pure i Samaritani e il loro lavoro in Sezione.
e sulle loro qualità e proprietà. Brigitt Waser parlerà a Olten riferendosi al tema della prossima Colletta
samaritana 2011, che si svolgerà
proprio con il motto «Primi soccorsi
con le erbe».
I mezzi pubblicitari e i volantini
appositi verranno presentati da Dieter Zobrist.
Curatrice con le erbe medicinali e
Samaritana
Se la passione di Hanspeter Latour
è il calcio, quella di Brigitt Waser di
Sattel (SZ) sono le erbe medicinali.
La 48enne infermiera, Samaritana e
formatrice degli adulti, organzza
escursioni botaniche durante le
quali cerca di trasmettere il suo sapere sulle piante ed erbe medicinali
Apparire in pubblico in modo
efficace
Le Sezioni Samaritane hanno sempre delle occasioni per presentarsi al
pubblico, soprattutto durante la
Colletta samaritana. Alcune Sezioni allestiscono uno stand o una bancarella. Altre Sezioni si presentano
regolarmente all’entrata di un centro commerciale o alla fiera del proprio paese.
La Giornata d’Impulso 2011 permetterà, grazie all’esperto di esposizioni Mario Huggler, di imparare
alcuni trucchi e degli utili consigli
per presentarsi alla popolazione in
modo efficace. Come preparare uno
stand? Cosa far vedere e come?
Dove piazzare lo stand o la banca-
Attualità dalla Federazione
Il motto della prossima Colletta, il modo di porsi delle Sezioni Samaritane in occasione di
manifestazioni, come pure la motivazione e lo spirito di squadra saranno i temi centrali delle
Giornate di Impulso del 2011. La prima si terrà il 7 maggio all’Hotel Arte a Olten.
19
Iscriversi ora!
Potete iscrivervi alla Giornata e ai
Turboworkshops attraverso il sito
della FSS: www.samaritani.ch sotto
Downloads > Giornate. Il termine
d’iscrizione scade l’11 aprile.
Eugen Kiener
Idee in Tempo Turbo
Non a tutti piace seguire una
giornata intera di formazione o
peggio ancora formazioni serali
sull’arco di più settimane. Una
valida alternativa è costituita dai
Turboworkshops della FSS che
durano 2 ore e mezza. Si svolgono
di volta in volta, la sera prima della
Giornata d’Impulso. Quest’anno
l’appuntamento è per venerdì 6
maggio all’Hotel Arte di Olten.
Ben sei Turboworkshops a
disposizione:
• Immagine attrattiva della
Sezione Samaritana
• Motivazione ed entusiasmo
• Lavorare con i bambini e i
giovani
• Utilizzo efficace dei nuovi media
• Conduzione dei conflitti
attraverso il dialogo
• Lavoro efficace con i media
oggi samaritani 3/11
Foto: Remy Steinegger
La Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) è stata fondata nel 1888
con 14 Sezioni. Nel 1944, ossia cinquantasei anni dopo, contava già
ben 1160 Sezioni e più di 50 000
Samaritani sparsi in tutta la Svizzera. Negli anni ’60 questa cifra ha
raggiunto le 60 000 unità! Nel
2009 le Sezioni attive erano 1150
con 30 065 Samaritani attivi.
L’ospedale Lindenhof a Berna, nel
1910 contava 1278 pazienti per
un media di degenza di 15 giorni
per persona, a un costo di Fr. 7.40
per giorno per paziente; nell’anno
2007 lo stesso ospedale contava
13 355 pazienti per una media di
degenza di 5,6 giorni per persona,
ad un costo procapite di Fr. 1663.–
per giorno.
Questi dati, o meglio queste statistiche, possono servire per riflettere
e pensare al passato? Nella strategia della Federazione svizzera dei
Samaritani, importante è il presente
e il futuro, riconoscenti del passato;
per questo penso che sia importante e determinante continuare a
migliorare il collegamento e i contatti tra le Sezioni, i comitati cantonali e la Federazione. Il nuovo opuscolo «Ricette di successo» della
FSS contiene le 32 ricette pubblicate ogni mese su «oggi Samaritani»,
ricette che dispensano utili consigli
per il lavoro in Sezione: il «menù
completo» è ora a disposizione di
tutti i Samaritani, è di facile digestione e ripetibile! Buon appetito e
ricordate che si mangia meglio se si
è in tanti a tavola …
Renato Lampert
Vicepresidente della FSS
oggi samaritani 3/11
www.vallediblenio.ch
Sezioni, Associazione
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Guardiamo avanti,
con fiducia
Acquarossa, con il caratteristico Cinema-Teatro e, dietro, il Sosto.
(foto G.Zacek)
L’Associazione cantonale raggruppa una sessantina di Sezioni
Ad Acquarossa la 56 esima assemblea
generale dell’ASSTM
Sarà la Valle di Blenio, più precisamente Acquarossa, ad ospitare il prossimo 27 marzo la 56. esima assemblea generale
ordinaria dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM). La piacevole coincidenza vuole che, durante
l’assemblea, si prenderà conoscenza della nascita di una nuova
Sezione in Valle, creata dalla fusione della Sezione di DongioCorzoneso-Leontica con la Sezione di Malvaglia.
Come sempre, l’assemblea sarà l’at­
tesa occasione per ritrovarsi e per
fare il punto alla situazione del mo­
vimento samaritano in Ticino e nel
Moesano. L’Associazione, al 31 di­
cembre 2010, contava 64 Sezioni
attive. Purtroppo lo scorso anno ha
dovuto chiudere i battenti, dopo
ben 35 anni di attività la Sezione di
Sorengo (vedi «oggi Samaritani»
N. 11–12 del 2010).
Ai lavori assembleari parteciperà
anche il vicepresidente della Fede­
razione svizzera dei Samaritani
(FSS) Renato Lampert, che presen­
terà il suo rapporto dopo un anno
di attività in seno al Comitato cen­
trale. Dal canto suo, il presidente
dell’ASSTM Andrea Rusconi riper­
correrà nella sua relazione gli eventi
più importanti dello scorso anno,
tra cui, sicuramente, anche la vitto­
ria dell’associazione al concorso
indetto dalla centrale di Olten e
denominato «Trophy samaritano»
che premiava l’azione di recluta­
mento soci più originale e di mag­
gior impatto. Si è trattato questo,
decisamente di un bel riconosci­
mento ottenuto dal Ticino e Moesa­
no, in particolare con lo svolgimen­
to della «Giornata Samaritana».
L’assemblea, come sempre, forni­
rà altresì l’occasione per prendere
conoscenza di alcuni avvicendamen­
ti e/o nuove entrate, sia a livello delle
commissioni della FSS sia a livello di
quelle dell’ASSTM. Un cambiamen­
to che possiamo anticipare è quello
che ha interessato la presidenza della
Commissione Quadri cantonale: ad
Elisabetta Ghirlanda è subentrato
infatti Mirko Hunkeler che i delegati
avranno modo di meglio conoscere
all’assemblea. Complimenti ed au­
guri verranno rivolti anche a Danie­
la Priori­Paglia che ha accettato di
entrare a far parte della Commissio­
ne di gara della Gare Samaritane
svizzere. Appuntamento per tutti, il
27 marzo, al Cinema Teatro di Ac­
quarossa, nella foto.
m.z.
In pieno accordo, hanno fusionato la Sezione di Malvaglia con quella di Dongio-Corzoneso-Leontica
E’ fatta: dallo scorso 3 marzo, giorno dell’assemblea costitutiva svoltasi a Dongio davanti ad una trentina
di Samaritani, è attiva la nuova Sezione di Acquarossa-Serravalle, con
sede a Dongio, nata dalla fusione
della Sezione di Malvaglia con quella di Dongio-Corzoneso-Leontica.
La proposta di fusione, come ha
spiegato la già presidente della Sezione di Dongio Dolores Buzzi, è
venuta dalla Sezione di Malvaglia.
Una volta constatata la bontà e
l’utilità del progetto, dopo alcuni
incontri tra i due comitati e con il
sostegno e la competenza di Gianluigi Biasca (responsabile delle fusioni
in seno all’ASSTM) si sono dapprima sciolte le due Sezioni, con relative assemblee avvenute il 19 e il 31
gennaio 2011. L’assemblea costitutiva, dopo aver approvato il nuovo
statuto, ha quindi eletto il primo comitato formato da 7 membri (vedi
foto), ossia: Dolores Buzzi (Dongio), Elisa Zacchetti (Ludiano),
Giuliana Solari (Malvaglia), Morena Baggi (Malvaglia), Sabina Deri-
ghetti (Dongio), Simona Martinoli
(Dongio) e Silvia Derighetti (Dongio). Quali revisori sono state nominate Carla Guidicelli, Franca Riga e
Ornella Ferrari. La nuova Sezione
dovrà ora venir riconosciuta dall’assemblea dell’Associazione Sezioni
Samaritane Ticino e Moesano del
27 marzo prossimo.
Le Sezioni attive nel Distretto
della Valle di Blenio saranno quindi
due: Blenio (per l’alta Valle, a sua
volta frutto di una fusione avvenuta
anni fa) e quella neocostituita. Al
termine dell’assemblea, le Samaritane Renata Conceprio e Rosanna
Derighetti hanno ricevuto degli
omaggi in riconoscenza del loro
lungo impegno a favore dei Samaritani (ambedue per 46 anni).
m.z
Concordia-Gordevio
Gianni Maddalena lascia la presidenza dopo 38 anni
Il 7 febbraio scorso, presso la sede
di Gordevio e alla presenza di un
folto gruppo di soci e dei rappresentanti dei comuni di Maggia e di
Avegno-Gordevio (Aldo Pedroni e
Mario Laloli), nonché dello Sci
Club bassa Valle Maggia (rappresentato da Giuseppe Zoppi), si è
svolta l’assemblea annuale della Sezione Samaritani Concordia.
Si è trattato di un appuntamento
speciale dato che, dopo 38 anni,
il presidente della Sezione Gianni
Maddalena ha lasciato il suo incarico e con emozione ha presentato la
sua ultima relazione presidenziale.
Trentotto anni in cui il suo impegno
e la sua passione hanno portato
la Sezione ad essere riconosciuta ed
apprezzata da tutta la comunità per
Cambio ai vertici (a sin. G. Maddalena).
i suoi numerosi corsi, le sue animazioni e i suoi servizi.
Uno dei suoi traguardi importanti raggiunti, è stata la creazione della Sezione giovanile Help; ciò è sta-
Sezioni, Associazione
Da 2 Sezioni, ora una sola in Media e Bassa Blenio
21
to possibile grazie anche alla grande
disponibilità dei monitori.
E’ stato più che meritato, quindi,
il lungo applauso dei presenti all’assemblea. In seguito è stato nominato il nuovo presidente nella persona
di Denis Tasinato.
Si è quindi provveduto alla riconferma del comitato: in sostituzione
della dimissionaria Flora Salmina,
che ha lasciato il comitato dopo
molti anni di grande impegno ed è
quindi stata nominata socia onoraria, è stata eletta Eliana Bonetti, responsabile del Gruppo Help.
Alla fine dell’assemblea è stato offerto a tutti i presenti uno spuntino.
Sezione
Concordia-Gordevio
Impressum
«oggi samaritani» 3/2011
Data di apparizione: 16 marzo 2011
Editore
Federazione Svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
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Telefono 062 286 02 23
Ticino e Moesano
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oggi samaritani 3/11