Classe V sez - Liceo Artistico "Bruno Munari"
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Classe V sez - Liceo Artistico "Bruno Munari"
LICEO ARTISTICO STATALE DI CREMA E CREMONA Sede di Crema - Classe IV sezione E (Grafico) Anno Scolastico 2015-2016 PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE EFFETTIVAMENTE SVOLTO Rinascimento settentrionale: Francesco Squarcione e la sua scuola. Cenni a Carlo Crivelli. Percorso di Andrea Mantegna dagli anni padovani (ciclo Ovetari) al soggiorno veronese (Pala di San Zeno) e al periodo mantovano (Cristo morto di Brera, Camera degli Sposi, San Sebastiano, Trionfo di Cesare). La scuola ferrarese e l’ambiente culturale della corte estense: ruolo di Borso d’Este, la Bibbia di Borso, attività di Cosmé Tura (Musa Erato per lo studiolo di Belfiore), Francesco del Cossa e il ciclo di Schifanoia, il contributo di Ercole de Roberti. Niccolò dell’Arca. L’arte lombarda in età sforzesca: Filarete e l’Ospedale Maggiore, Vincenzo Foppa e il rinnovamento rinascimentale della pittura (Tre Crocifissi dell’Accademia Carrara), la cappella Portinari, Giovanni Antonio Amadeo e la cappella Colleoni, la Certosa di Pavia, Ambrogio Bergognone e le opere per i Certosini di Pavia. Antonello da Messina: sua formazione presso Colantonio, rapporti con Barthélemy d’Eyck, attività siciliana (Ritratto d’uomo di Cefalù, Salvator Mundi, San Gerolamo nello studio, Annunciata di Palermo) e veneziana (San Sebastiano). Pittura veneziana nella seconda metà del Quattrocento: Giovanni Bellini dalle opere giovanili (Pietà di Brera) all’incontro con la visione pierfrancescana (Pala di Pesaro), dalla piena maturità (Allegoria sacra) alla fase cinquecentesca (Pala di San Zaccaria); Gentile Bellini (Predica di San Marco ad Alessandria), Vittore Carpaccio (Ciclo di Sant’Orsola). Dal Quattrocento al Cinquecento: La Firenze laurenziana: ruolo dei Medici e pensiero neoplatonico. Le botteghe fiorentine e il primato del disegno. Il nuovo interesse per l’anatomia e la fisiognomica. Antonio del Pollaiolo: bronzetto con Ercole e Anteo, bulino con Battaglia di nudi, Martirio di San Sebastiano. Cenni alle principali tecniche calcografiche. Andrea del Verrocchio e la sua bottega: Tomba di Piero e Giovanni de Medici, David, Incredulità di San Tommaso a Orsanmichele, Monumento equestre al Colleoni. Giuliano da Sangallo e la Villa Medicea di Poggio a Caiano. Botticelli: opere giovanili (Madonna del Magnificat), dipinti mitologici e neoplatonici (Primavera, Nascita di Venere), commissioni medicee (Adorazione dei Magi), affreschi sistini e opere di ispirazione savonaroliana (Pietà di Monaco, Natività mistica). Cenni alla costruzione e alla decorazione della Cappella Sistina. Domenico del Ghirlandaio e la decorazione della cappellaSassetti in Santa Trinita. Perugino dall’intervento alla Sistina alla decorazione del Collegio del Cambio a Perugia. La “civiltà delle grottesche”. Cenni a Pinturicchio e a Signorelli. La formazione e le prime opere di Leonardo (Annunciazione degli Uffizi, Ginevra Benci, Adorazione dei Magi), la partenza per Milano. Michelangelo nel Giardino di San Marco. Prime opere di Michelangelo (Madonna della Scala, Battaglia di centauri). Leonardo e Bramante a Milano. Opere milanesi di Leonardo: la Vergine delle rocce, la Dama con l’ermellino, l’Ultima Cena; e di Bramante: Cristo alla colonna di Chiaravalle, Santa Maria presso San Satiro, Santa Maria delle Grazie. Il Classicismo cinquecentesco: Gli anni romani di Michelangelo (Bacco, Pietà Vaticana) e il ritorno a Firenze. Il David. Il confronto con Leonardo. Tondi scolpiti e dipinti. Opere fiorentine di Leonardo (cartone per Sant’Anna con la Vergine, Sant’Anna del Louvre, Gioconda). Bramante a Roma: tempietto di San Pietro in Montorio, progetti per la Basilica vaticana, sistemazione del cortile del Belvedere. Michelangelo e Giulio II: progetti per la “sepoltura”, volta della Sistina. Lezioni CLIL formazione di Raffaello e sue opere giovanili (Sogno del cavaliere, Sposalizio della Vergine). Anni fiorentini di Raffaello (Madonne, ritratti Doni, Trasporto di Cristo Baglioni). Raffaello a Roma: l’impresa delle stanze (Stanza della Segnatura, Stanza dell’Eliodoro, Stanza dell’Incendio di Borgo), Ritratto di Giulio II, Ritratto di Leone X, pale romane (Madonna Sistina, Trasfigurazione), gli interventi nella Farnesina per Agostino Chigi (Galatea), il ruolo della scuola e di Giulio Romano. Giorgione e la pittura tonale: pala di Castelfranco, Tempesta, Tre filosofi, Venere di Dresda. La formazione di Tiziano (il Concerto campestre del Louvre) e sua prima attività fino al terzo decennio (Assunta, Pala Pesaro, Amor sacro e Amor profano, Bacco e Arianna per Alfonso d’Este). Cenni a Lorenzo Lotto: pala di San Bernardino in Pignolo. I pittori bresciani e bergamaschi: cenni a Moretto, Savoldo, Romanino e Moroni. Fra Classicismo e Maniera: Giulio Romano a Mantova e Palazzo Te. “Maniera” e Manierismo. Correggio a Parma: Camera di San Paolo, cupola di San Giovanni, cupola del Duomo, dipinti per Federico Gonzaga. Formazione parmense del Parmigianino e esperienza romana.: dall’Autoritratto nello specchio alla Madonna dal collo lungo. L’arte a Firenze fra classicismo e maniera: Andrea del Sarto (la Madonna delle arpie), Pontormo (Deposizione in Santa Felicita), Rosso (Deposizione di Volterra). Il Rosso alla corte di Francesco I e la scuola di Fontainebleau. L’ultimo soggiorno fiorentino di Michelangelo: la Cappella Medici e le sue sculture; la Biblioteca laurenziana; il terzo progetto per la tomba di Giulio II (i Prigioni). Idea a materia nella visione michelangiolesca. Michelangelo a Roma negli anni di Paolo III: il Giudizio Finale. Le ultime Pietà e l’attività architettonica (Piazza del Campidoglio, cupola di San Pietro). Vicende della basilica di San Pietro fino a Bernini. Tiziano dal 1538 (Venere di Urbino) al 1576: i soggiorni a Roma (Ritratto di Paolo III con i nipoti), Augusta (Carlo V a cavallo). L’ultimo Tiziano: Pietà dell’Accademia. Fra Maniera e Controriforma Tintoretto (Miracolo dello schiavo e gli altri dipinti per la Scuola di San Marco). Veronese (affreschi per villa Barbaro a Maser, Nozzedi Cana al Louvre, Cena in casa di Levi per il refettorio di San Zanipolo). L’architettura di Palladio: la Basilica di Vicenza, i Quattro Libri dell’architettura, il tema della villa (Villa Capra a Vicenza, villa Barbaro a Maser), le chiese di San Giorgio Maggiore e del Redentore a Venezia, il Teatro Olimpico a Vicenza. Sviluppi del Manierismo in Italia centrale: Benvenuto Cellini (Saliera, Perseo), Giambologna (Ratto delle Sabine, Appennino, Mercurio), Bartolomeo Ammannati (Fontana del Nettuno a Firenze). Il giardino in età manieristica: Boboli, Bomarzo. Il ruolo di Giorgio Vasari nella decorazione, nella cultura artistica, nella pittura e nell’architettura. L’Accademia del Disegno. Fra maniera e naturalismo in Lombardia: cenni a Vincenzo Campi. La formazione di Caravaggio. La reazione controriformistica: Ludovico, Agostino e Annibale Carracci. L’Accademia del Naturale. Annibale a Roma e la decorazione della Galleria Farnese. Annibale e le origini del paesaggismo classico (lunetta con Fuga in Egitto Doria Pamphili). Dal Naturalismo al Barocco Caravaggio: la natura morta, le mezze figure, l’attività per i collezionisti. Il Riposo Doria Pamphili. Le commissioni pubbliche e la Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi. La Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo. La Madonna dei Pellegrini. La Morte della Vergine. Attività fra Napoli, Malta e Sicilia: Sette opere di misericordia, Flagellazione per San Domenico, Decollazione del Battista per la Cattedrale di La Valletta, Resurrezione di Lazzaro per Messina. Velázquez, Rembrandt, Vermeer (riguardo ai quali sono stati assegnati approfondimenti estivi). Il filone classicista e Guido Reni (Aurora per il Casino Rospigliosi, Strage degli Innocenti per San Domenico di Bologna e Atalanta e Ippomene di Capodimonte). Bernini e il Barocco: riflessioni sul termine “barocco”, la sua genesi e il suo significato; il ruolo pionieristico di Pierre Paul Rubens; la formazione di Bernini e l’attività giovanile (Apollo e Dafne), le grandi commissioni papali (Baldacchino di San Pietro, Trionfo della Cattedra di San Pietro, tombe per Urbano VIII e Alessandro VII, Colonnato di San Pietro), Transverberazione di Santa Teresa d’Avila, Fontana dei Fiumi, chiesa di Sant’Andrea al Quirinale Francesco Borromini: San Carlino alle Quattro Fontane, Sant’Ivo alla Sapienza, Colonnata di palazzo Spada. Pietro da Cortona architetto: chiesa dei Santi Martina e Luca La pittura decorativa barocca da Pietro da Cortona (Trionfo della Divina Provvidenza per palazzo Barberini) a Giovanni Battista Gaulli il Baciccio (La gloria del Nome di Gesù per la chiesa del Gesù) a padre Andrea Pozzo (Gloria di Sant’Ignazio per la chiesa di Sant’Ignazio). Sviluppi del Barocco fra Sei e Settecento in Piemonte: Guarino Guarini (cappella della Sacra Sindone, chiesa di San Carlo, palazzo Carignano a Torino) e Filippo Juvarra (Palazzo Madama, chiesa del Carmine e basilica di Superga a Torino, palazzina di caccia a Stupinigi). Crema, 2 giugno 2016 I Rappresentanti di Classe .......................................... .......................................... Valerio Guazzoni